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Aggiornato: 2 ore 29 min fa

Mercedes-AMG - Le prime foto della supersportiva elettrica da 1.000 CV

Mag 09,2025
La AMG ha pubblicato nuove immagini che anticipano la sportiva ad altissime prestazioni che verrà presentata ufficialmente a giugno. Costruita sulla piattaforma AMG.EA a 800 volt specifica per vetture elettriche, sarà mossa da un powertrain capace di oltre 1.000 CV di potenza. L'erede a batteria della AMG GT Coupé 4 dovrà vedersela con la Porsche Taycan e la Audi e-tron GT, che nelle loro versioni più potenti erogano rispettivamente 1.034 e 925 CV. Sguardo aggressivo. AMG scrive che l'auto ha lo sguardo concentrato di un vero atleta, con riferimento alle luci a Led all'anteriore che riprendono la stella della Mercedes. Spettacolari gli elementi luminosi al posteriore, con un effetto tridimensionale di grande impatto: in queste immagini ce ne sono solo due, ma l'auto utilizzata per i primi test della piattaforma AMG.EA suggerisce che potrebbero essercene addirittura sei, tre per lato. Sinuose le linee della carrozzeria, che termina in una coda con spoiler attivo. Ridotti gli sbalzi e ruote da 21 con cerchi aerodinamici. Arriverà anche la Suv. Sulla piattaforma AMG.EA è in sviluppo anche una muscolosa Suv elettrica, che con la berlina condividerà il powertrain, di cui nelle scorse settimane è stato visto un muletto impegnato nei test su strada. Il suo arrivo è previsto entro l'anno, ma solo dopo la berlina.
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Dazi - Accordo tra Usa e Regno Unito: per le auto tariffe al 10%

Mag 09,2025
La Casa Bianca ha raggiunto un accordo con il Regno Unito sulla questione dei dazi. L'intesa, la prima del genere da quando Donald Trump ha scatenato la sua guerra commerciale, è di particolare importanza per il settore automobilistico britannico perché prevede una netta riduzione delle tariffe doganali sull'esportazione di veicoli oltreoceano.Le nuove aliquote. Washington e Londra hanno concordato di ridurre dal 27,5% (il 25% già annunciato e aggiuntivo rispetto al 2,5% già da tempo in vigore) al 10% i dazi sui veicoli britannici esportati negli Stati Uniti: la nuova aliquota, più alta del 2,5% in vigore prima del 3 aprile scorso, ma comunque decisamente più favorevole di quella annunciata, si applica a una quota di 100 mila vetture, poco meno dei 102 mila mezzi spediti l'anno scorso verso i porti statunitensi dai costruttori presenti nel Regno Unito. Al momento non è ancora chiaro come funzionerà in dettaglio il meccanismo doganale della quote, ma il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha spiegato che i costruttori britannici dovranno pagare tariffe del 25% una volta superato il limite dei 100 mila veicoli esportati. Tuttavia, il premier britannico Keir Starmer non ha escluso "la possibilità di aumentare la quota". L'impatto dell'accordo. L'accordo riguarda aziende come Aston Martin, Bentley, Rolls-Royce, McLaren, Mini e, soprattutto, Jaguar Land Rover. Il gruppo controllato dall'indiana Tata sarebbe stato il più penalizzato dal neo protezionismo americano e non a caso ha sospeso tutte le esportazioni fino al 4 maggio. Gli Stati Uniti rappresentano di gran lunga il maggior mercato per JLR: le 128.988 vendite dell'esercizio fiscale al 30 marzo pesano per il 32% sui volumi totali. Tuttavia, un parte consistente delle esportazioni negli Stati Uniti è rappresentata dalle Suv Defender e Discovery, prodotte in un impianto in Slovacchia e quindi ancora sottoposte ai dazi sui beni europei. A ogni modo, l'amministratore delegato Adrian Mardell ha "accolto con grande favore questo accordo". Dello stesso tono il primo commento a caldo di Mike Hawes, numero uno dell'associazione di settore britannica Smmt: "L'applicazione dei dazi ha rappresentato una minaccia grave e immediata per gli esportatori automobilistici del Regno Unito, quindi questo accordo fornirà un sollievo più che necessario". Del resto, gli Usa sono il principale mercato di sbocco per le produzioni britanniche, rappresentando il 17% delle esportazioni totali nel 2025. Lo stesso vale per le isole britanniche: importano ben il 27% dell'export automobilistico statunitense. Gli altri beni. L'intesa, accolta con molte critiche da un'associazione di settore americana (l'American Automotive Policy Council ha accusato la Casa Bianca di aver dato priorità alle trattative con Londra e non ai ben più importanti negoziati con Canada e Messico), non interessa solo il mondo dell'auto, ma anche altri comparti produttivi: per esempio, vengono annullati i dazi del 25% sui prodotti siderurgici britannici e sull'etanolo (a sua volta, Londra li ha eliminati su 1,4 miliardi di litri di etanolo statunitense). Inoltre, è stato concordato un "accesso reciproco al mercato della carne bovina", con una quota esente da tariffe di 13.000 tonnellate metriche assegnate agli agricoltori britannici e statunitensi e nessun allentamento degli standard del Regno Unito sulle importazioni di prodotti alimentari. L'accordo prevede anche la conferma delle attuali tasse britanniche sui servizi digitali. Le parti hanno anche concordato di proseguire i negoziari su tante altre questioni, tra cui le tariffe sui prodotti farmaceutici, i dazi reciproci o l'accesso ai rispettivi mercati dei servizi digitali e finanziari. 
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Aci - In Italia le auto sono sempre di più. E sempre più vecchie

Mag 09,2025
L'Aci ha pubblicato il suo Annuario Statistico per il 2024, un compendio di alcune delle principali informazioni sul mercato dell'auto italiano. Tra queste spiccano alcuni dati sul parco circolante: sulle nostre strade si muovono sempre più auto e, soprattutto, veicoli sempre più anziani. Di più, e più vecchie. L'anno scorso, il parco italiano è cresciuto di altre 425 mila unità, arrivando a sfiorare i 41,3 milioni. Di conseguenza, è cresciuto anche il rapporto vetture/popolazione, salito a 701 auto ogni mille abitanti. Se si considera, invece, il totale dei veicoli, il rapporto è di 942 veicoli ogni mille (entrambi i valori in crescita rispetto al 2023). L'Aci sottolinea che entrambi gli indici sono i più alti in Europa. Cresce anche l'anzianità delle auto in movimento sulle nostre strade: il parco circolante ha raggiunto un'età mediana di 13 anni, due mesi in più rispetto al 2023. Inoltre, i veicoli pre-Euro 4 (da Euro 0 a Euro 3), ossia con almeno 19 anni, rappresentano il 24% circa del totale.   Iscrizioni, radiazioni, usato. L'Annuario fornisce altri numeri. Le prime iscrizioni al PRA sono state poco meno di 1,6 milioni di unità (+0,7% sul 2023), un valore ancora lontano dagli oltre 2 milioni della prima decade degli anni 2000 e dai livelli pre-Covid (2017-2019), quando si erano registrate circa 1.900.000 immatricolazioni. La "domanda netta" (prime iscrizioni meno le radiazioni) è cresciuta di poco meno di 350 mila unità, a causa del numero di radiazioni riscontrate nel 2024 (circa 1.245.000: terzo anno più basso del periodo 2000-2024). Il saldo positivo è andato a incrementare ulteriormente la consistenza del parco autovetture. Nel 2024 l'età mediana delle autovetture radiate era di 18 anni e 9 mesi, in aumento di tre mesi rispetto al 2023. Quanto all'usato, i trasferimenti netti di proprietà sono aumentati dell'8,5% a oltre 3,15 milioni di contratti. Nel 2024, il rapporto passaggi netti/prime iscrizioni è stato pari a 1,98 (ogni 100 vetture nuove ne sono state vendute usate 198), in aumento rispetto all'1,84 del 2023.Spesa e gettito. In crescita anche la spesa per l'auto: nel 2024, gli italiani hanno sborsato poco più di 165 miliardi di euro (+3%). Le principali voci di spesa (il 57% del totale) sono acquisto e ammortamento (53 miliardi) e carburante (41 miliardi), seeguiti da manutenzione e riparazione, con oltre 29 miliardi. La spesa media per l'utilizzo dell'auto è stata pari a circa 4.000 euro, in aumento di poco meno di 100 euro rispetto al 2023. Infine, aumenta anche il gettito fiscale: poco meno di 71 miliardi, il 2,2% in più. L'entrata maggiore per l'erario è ancora una volta quella derivata dalla vendita dei carburanti (39 mld). Seguono Iva per acquisto veicoli (9,8 miliardi) e tassa automobilistica (7,5 miliardi).
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Dealer Day 2025 - DFSK presenta la Glory 500 Turbo

Mag 09,2025
Si svolgerà dal 13 al 15 maggio a Verona l'Automotive Dealer Day 2025, evento B2B nel quale si incontrano Case costruttrici, dealer, filiera e operatori del settore. Durante l'evento la China Car Company, che distribuisce in Italia il brand Dfsk, presenterà la Suv Glory 500 Turbo, che verrà commercializzata nel corso dell'anno. 44 CV in più. Il nuovo modello è mosso da un quattro cilindri 1.5 da 110 kW (150 CV) e 220 Nm di coppia massima: sono 44 i cavalli extra rispetto alle motorizzazioni già presenti a listino (che rimarranno comunque in gamma), e che permettono alla Suv cinese di raggiungere i 190 km/h di velocità massima. La trazione è anteriore, il cambio può essere manuale a sei rapporti oppure con trasmissione a variazione continua. Offerte e garanzia. Come per il resto della gamma, anche per la Dfsk Glory 500 Turbo viene offerta una garanzia di 5 anni o 100.000 km. Fino alla fine del mese è inoltre in vigore la campagna Momenti di Glory, che offre incentivi senza vincoli di permuta o rottamazione.
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