BYD - Warren Buffett esce dal gigante cinese
La Berkshire Hathaway, holding di Warren Buffett, ha liquidato l'intera partecipazione nel gigante cinese BYD, uscendone dopo 17 anni. quanto emerge da documenti ufficiali di marzo 2025, quando il miliardario ha di fatto azzerato la sua partecipazione nel colosso cinese, quantificata in circa 415 milioni di dollari alla fine del 2024. L'Oracolo di Omaha ha invece incrementato del 10% le azioni nella trading house giapponese Mitsui: questa la strategia del 95enne imprenditore statunitense in Asia. Come conseguenza della notizia, il titolo del produttore di Shenzhen è sceso del 3,52% a 109,50 dollari a Hong Kong. La reazione del gruppo. La Berkshire aveva iniziato a investire nella società orientale dopo che il partner storico di Buffett, Charlie Munger, ne aveva raccomandato l'acquisto. In replica, Li Yunfei (direttore generale per il branding e le relazioni pubbliche BYD) ha scritto in un post su Weibo: Negli investimenti azionari, comprare e vendere sono pratiche normali. Siamo grati a Munger e Buffett per i loro 17 anni di supporto e vicinanza. Che affare. Nel settembre 2008, quello che viene ritenuto il più grande investitore di valore di sempre aveva acquistato inizialmente 225 milioni di azioni BYD, pari al 10% del capitale sociale, per 230 milioni di dollari. Per poi scendere al 5% nel 2022. In 16 anni e mezzo, il titolo è cresciuto del 4.500%, mentre Build Your Dreams, da fornitore poco conosciuto di batterie per smartphone, è divenuto un colosso di auto elettriche e ibride plug-in. Si conferma per l'ennesima volta lo straordinario fiuto di uno degli uomini più ricchi del mondo, capace di scovare aziende il cui valore intrinseco è superiore al prezzo di mercato. Lieve calo. La cessione della partecipazione avviene in un momento in cui l'azione BYD è scesa del 30% rispetto al massimo registrato quattro mesi fa, soprattutto a causa della guerra dei prezzi in Cina, con una sfrenata concorrenza dei marchi locali che erode i margini di profitto. Infatti, a inizio settembre, il gigante dell'automotive ha ridotto del 16% il suo obiettivo di vendita per il 2025 da 5,5 milioni a 4,6 milioni di veicoli. Il nuovo target rappresenterebbe una crescita del 7% sull'anno scorso, non più al ritmo vertiginoso degli ultimi anni, quando le targhe erano decuplicate tra il 2020 e il 2024. ll tutto in parallelo a un calo del 30% degli utili trimestrali, il primo arretramento in tre anni. Il rallentamento del gruppo riflette le difficoltà dell'economia del Dragone, aggravata dalla crisi immobiliare con una domanda interna non più soddisfacente come prima, in un contesto deflazionistico che comprime i margini delle aziende.
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Toyota GR Yaris - Il MY2025 è solo manuale: prezzi, versioni e ordini
La Toyota ha aperto gli ordini della GR Yaris Model Year 2025. La sportiva giapponese, presentata in anteprima agli appassionati del marchio con un evento sulla pista di Quattroruote di Vairano, è proposta in Italia soltanto con cambio manuale in due versioni: la Circuit da 52.000 euro e la Aero Performance da 58.000 euro, che prevede in opzione a 4.000 euro i cerchi forgiati. Solo manuale e con tanti aggiornamenti. Oltre a non riproporre, almeno per il momento, il cambio automatico introdotto nel 2024 con il restyling, la GR Yaris per l'Italia eredita tutti gli aggiornamenti presentati nei mesi scorsi in Giappone e sviluppati in base al feedback dei clienti e alle esigenze di omologazione per le competizioni. Tra le novità ci sono i bulloni rinforzati di fissaggio delle sospensioni e della scatola dello sterzo, i nuovi settaggi dell'assetto e del servosterzo elettrico e l'introduzione del Toyota Safety System 3, che ora include anche il Blind Spot Monitor, il Rear Cross Traffic Alert e la funzione Safety Exit Assistance. Circuit e Aero Package. La variante Circuit della GR Yaris mantiene la dotazione della versione uscente e aggiunge volante e sedili riscaldabili, mentre la Aero Package propone il nuovo kit ad alta downforce che include il cofano in alluminio con sfogo d'aria centrale, lo splitter anteriore, l'ala posteriore regolabile, gli sfoghi d'aria dietro ai parafanghi anteriori e gli elementi aggiuntivi di carenatura del sottoscocca. Nell'abitacolo della Aero Package è inoltre previsto il freno a mano verticale ispirato alle auto impegnate nel WRC.
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Mercedes-Benz - Trasporto organi in Classe V
TransMedics è un operatore statunitense specializzato nella logistica a supporto dei trapianti di organi che negli Usa conta su una flotta di oltre 500 veicoli e un aeromobile attrezzati. In due anni e mezzo TransMedics ha supportato 11 mila interventi ed entro la fine dell'anno sarà operativo anche in Italia, uno dei primi Paesi al di fuori degli Stati Uniti, con un servizio chiavi in mano che libera le organizzazioni sanitarie dall'incombenza di organizzare il trasferimento e il reperimento di mezzi adatti non solo a garantire celerità e sicurezza, ma anche il confort necessario alle stesse equipe chirurgiche che espiantano gli organi e devono impiantarli all'arrivo. TransMedics si avvale di un dispositivo portatile di alimentazione e monitoraggio al di fuori dell'organismo degli organi come cuore, polmoni e fegato, che secondo Waleed Hassanein, presidente e amministratore delegato della società, rispetto al trasferimento a bassa temperatura aumenta le probabilità di successo dei trapianti. Top di gamma. Proprio il sistema Ocs (Organ care system) sarà ospitato a bordo di una flotta di Classe V fornite da Mercedes-Benz Vans, in grado di garantire i collegamenti fra le strutture specializzate con spazio sufficiente per accogliere nel massimo confort anche le equipe mediche. Non a caso, la società statunitense ha optato per le versioni meglio equipaggiate della monovolume tedesca, di cui è prevista la consegna di otto unità per un'adeguata copertura del territorio. Accanto alla sede principale di Milano, dove ha debuttato oggi in occasione del Congresso della società italiana dei trapianti di organi e tessuti TransMedics avrà altri tre hub: a Padova, Roma e Bari.
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Design - Le auto più belle di Tom Matano
Uno dei lasciti più importanti di Tom Matano, scomparso il 20 settembre all'età di 78 anni, è stata la capacità di creare auto sportive alla portata di tutti, disegnate e progettate in primo luogo per chi ama guidare. Una dote che trova la sua massima espressione nella Mazda MX-5, la creazione più famosa e amata di Matano. Una roadster che regala un piacere per certi versi ancora oggi ineguagliato, pura essenza del Jinba Ittai, la connessione unica tra pilota e auto alla base di tutti i modelli della Casa giapponese. Nelle schede qui sopra scopriamo i principali modelli a cui ha lavorato Matano-san nella sua lunga carriera nell'industria automobilistica.
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Mobilità - La Giornata mondiale senza auto può essere strumento di riflessione?
Come ogni 22 settembre dal 2000, si celebra oggi la Giornata mondiale senza auto, basata su un'idea nata negli anni 1970 in risposta alla crisi petrolifera e diffusasi negli anni 1990. Obiettivo, sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale e sociale dell'uso delle vetture, promuovendo forme di mobilità più sostenibili. Le proposte per una mobilità sostenibileL'idea di base è che esisterebbero soluzioni efficaci come alternativa valida all'auto privata, ossia i mezzi pubblici, la bici, i monopattini elettrici, e il semplice piacere di spostarsi a piedi. Così da ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, a beneficio di uno stile di vita più sano, per riscoprire gli spazi urbani. Che cosa ne pensiamoQuattroruote riflette sui problemi della mobilità odierna con pubblicazioni come Volt o speciali web come Car and the city. Ecco perché, al di là dell'ideologia, pensiamo che la Giornata mondiale senza auto debba servire come strumento di riflessione in una fase storica affamata di dibattito. E nuove esigenze, imperscrutabili quando, nel 1997, venne istituita l'iniziativa. Corretto, insomma, interrogarsi sull'opportunità dell'uso intelligente del mezzo privato. Dialogo aperto: le sfide da affrontareTuttavia, è altrettanto necessario trovare nuove vie d'uscita per tematiche ancora irrisolte: dal problema degli accessi alle auto nelle città (quali tipologie ammettere e no; sopratutto, con quale criterio) a quello dell'inquinamento puntuale (ovvero la necessità di privilegiare le auto a emissioni zero nelle zone abitative più inquinate), passando per la mobilità d'urgenza (sanitaria o professionale che sia, che non dovrebbe essere soggetta a dazi come quelli dell'Area C di Milano, per esempio), quella della terza età o per l'inefficienza dei trasporti pubblici al di fuori delle privilegiate cerchie centrali delle grandi città italiane. Insomma, abbiamo scelto di ricordare questa giornata apparentemente in antitesi con la missione di Quattroruote per sottolineare necessità di un dialogo concreto a favore dell'esigenza collettiva di una nuova mobilità, il cui faro dovrà essere la capacità di comprendere opportunità degli spostamenti più che la loro proibizione unilaterale a difesa di un'idea non condivisa.
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La crisi dell'auto - A rischio 77 mila posti di lavoro in Italia
L'industria italiana dell'auto è entrata in una crisi che rischia di avere conseguenze drammatiche: dopo il 2024, anno nero per la produzione di veicoli, ora arriva l'allarme della società di consulenza PwC Strategy& Italia. Nello studio Regearing for growth, la ricerca parla di "una condizione senza precedenti per un settore industriale di fondamentale importanza per il sistema Paese. L'attuale crisi", spiega Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia, "potrebbe portare ad una perdita di oltre 70 mila posti di lavoro e 10 miliardi di euro di Pil all'anno considerando gli effetti diretti e l'indotto. In numeri, lo studio prevede un calo della forza lavoro di 77 mila unità (da 507 mila a 430 mila), una riduzione del contributo al Prodotto interno lordo da 62 a 53 miliardi di euro e un minor gettito fiscale per 3 miliardi di euro (da 18 a 15 miliardi). Minimi storici. Alla fine del 2024, la produzione di veicoli leggeri ha raggiunto i minimi storici, scendendo a meno di 600 mila unità, il 67% in meno rispetto al 2000 quando era a circa 1,7 milioni. Anche in Europa il settore è diminuito, ma meno drasticamente (il calo di volumi è stato del 20%). Inoltre, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un'elevata volatilità e incertezza, che ha portato, sempre in Italia, a una produzione effettiva inferiore del 30% rispetto alle previsioni (la percentuale si riduce al 6% per l'intera Europa). Un ulteriore segnale negativo è rappresentato dai livelli di saturazione delle fabbriche italiane, un indicatore chiave per la profittabilità del comparto industriale. Nel 2024, il tasso di utilizzo medio degli impianti produttivi delle Case automobilistiche in Italia (lo studio non cita espressamente Stellantis, ma il riferimento è chiaro visto il peso del gruppo nel nostro Paese) è sceso dal 72% del 2017 al minimo storico del 38%. Nell'Unione Europea, invece, si è passati dal 67% al 53% nello stesso arco temporale e il divario tra il nostro Paese e gli altri partner comunitari è destinato a raggiungere la massima ampiezza proprio quest'anno: "Se questo trend non verrà invertito, la componentistica automotive in Italia potrà perdere fino a 25 miliardi di euro di fatturato tra il 2025 e il 2027", avverte PwC. D'altro canto, le previsioni non sono rosee: fino al 2027, è atteso un tasso intorno al 50% per la Ue e al 40% per la sola Italia. I benefici della riconversione. Detto questo, lo studio affronta il tema della possibile riconversione. Il presupposto è rappresentato dall'aumento della spesa italiana della Difesa, in linea con gli impegni europei. Dopo aver raggiunto i 33,7 miliardi di euro nel 2024, si prevede una crescita fino a 51,5 miliardi nel 2027 e oltre 80 miliardi di euro entro il 2035. In termini di incidenza sul Pil, l'Italia passerà da una spesa pari all'1,5% nel 2024 al 2,3% nel 2027, fino al 3,5% nel 2035. In Europa, il budget complessivo salirà da 326 miliardi nel 2024 a 690 miliardi nel 2035, con un peso sul Pil destinato a quasi raddoppiare all'3,5%. Tuttavia, gli autori della ricerca ritengono che per sostenere una crescita del genere occorra intervenire su alcune debolezze strutturali del settore: incrementare la capacità produttiva, rafforzare la base dei fornitori, accelerare nello sviluppo e l'adozione di tecnologie avanzate. Per Cesare Battaglia, Partner di PwC ed Emea and Italy Aerospace & Defense leader, "la crescita della spesa per la Difesa non è solo una risposta geopolitica: è una leva industriale. L'Italia ha l'opportunità concreta di riconvertire importanti asset produttivi di numerose filiere, d in particolare del settore automotive, in capacità strategiche per la sicurezza europea. Parliamo di impianti, competenze e tecnologie già esistenti, che possono essere riattivati in tempi rapidi. Serve una regia pubblico-privata e serve farlo ora, prima che il gap industriale diventi strutturale". Del resto, il 16% dei fornitori automobilitici italiani opera già nella Difesa. Le aree con maggiore sovrapposizione riguardano motori (32%), elettronica (22%), bodywork & chassis (19%), interni ed esterni (16%) e piccola componentistica (11%). E poi la riconversione può generare diversi vantaggi: i contractor della Difesa possono aumentare la produzione usando impianti automotive poco sfruttati, mentre le filiere possono integrarsi attraverso acquisizioni e partnership strategiche: le istituzioni possono proteggere l'occupazione e riqualificare la forza lavoro; i fornitori automotive solidi possono diversificare il business e ottenere contratti più lunghi e redditizi; le tecnologie automotive, come gli Adas, possono essere riutilizzate per applicazioni difensive come i veicoli terrestri autonomi.
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Nissan ProPilot - Inuovi Adas debuttano in Giappone nel 2027
Nel 2027 la Nissan introdurrà la nuova generazione del pacchetto di Adas ProPilot sui modelli di serie: il debutto è previsto per il mercato giapponese, quindi non è detto che sia immediatamente reso disponibile anche sui principali mercati globali. Arriva il Lidar. Il ProPILOT si evolverà grazie all'introduzione di nuovi Lidar (la tecnologia laser impiegata per far "percepire" all'auto l'ambiente circostante) e dell'intelligenza artificiale Wayve, ma saranno utilizzate anche 11 telecamere e 5 sensori radar per ricostruire i dati esterni. La Nissan non definisce il nuovo ProPilot una guida assistita di Livello 3, ma per il momento ha fornito poche informazioni sulle sue funzionalità e non è da escludere, vista la presenza del Lidar, un'ulteriore evoluzione basata sul medesimo hardware. Il traffico di Tokyo è la prova più difficile. Per mostrare le potenzialità del sistema, la Nissan ha installato i nuovi sistemi su una flotta di Ariya che saranno utilizzate nel traffico di Tokyo: proprio il traffico urbano rappresenta la sfida più complessa e l'AI potrà contribuire in maniera decisiva anticipando le mosse degli altri automobilisti.
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Lutto nellauto - morto Tom Matano, il "papà" della Mazda MX-5
scomparso il 20 settembre 2025, all'età di 78 anni, Tsutomu Tom Matano, designer e giornalista automobilistico, famoso soprattutto per essere stato il designer della prima Mazda MX-5 Miata (serie NA e NB), una delle roadster più amate di sempre. Matano ha inoltre collaborato in maniera estensiva con Yoichi Sato per lo stile della terza generazione della RX-7, la sportiva con il motore rotativo. Una figura di primo piano. Il ruolo e l'importanza di Matano va molto oltre il design: dopo aver lavorato in General Motors, BMW e Volvo, nel 1983 è approdato nella divisione americana di Mazda, dove è stato Chief Designer. Negli anni ha ricoperto anche il ruolo di responsabile per le operazioni nel continente. Dal 1999 al 2002 è tornato in Giappone, nel quartier generale della Mazda, in qualità di Executive Designer nel Global Advance Studio e come General Manager di Mazda Design, a capo dei responsabili del design della Casa giapponese, così come degli studi in Europa e in Nord America.
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WEC - Fuji, tra scaramanzie e fantasmi
C'è chi dice che il Fuji non perdona. Non lo fa con il meteo, capace di cambiare umore in cinque minuti, e non lo fa con la Ferrari, che qui ha sempre trovato più spine che rose. Eppure il Mondiale ops, meglio non dirlo a voce alta, porta male passa da questa montagna sacra, con il Monte a guardare immobile e i team a tremare davanti alla bilancia del BoP. Scaramanzia a MaranelloA Maranello hanno imparato che certe parole non si pronunciano. Titolo? Tabù. Meglio parlare di punti, di calcoli provvisori, di valigie più leggere o più pesanti da portare in Bahrain. La scaramanzia, del resto, è parte del gioco: si sparge il sale sul pavimento, si evita di contare i polli prima che escano dalle uova, si gira larghi intorno alle statistiche. Ma intanto Ferrari guida la classifica. E tutti, anche senza dirlo, lo sanno bene.Toyota: Il padrone di casaToyota, qui, gioca in casa. Con un pubblico che sembra uscire dalla metropolitana solo per applaudire la TS050 di ieri e la GR010 di oggi. E, guarda caso, il Fuji è sempre stato il loro terreno di caccia preferito. Non sorprenderebbe se il BoP arrivasse come una carezza per chi indossa il logo Gazoo. Storie già viste: favori non scritti, rettilinei che sembrano cuciti a misura. Ma anche con qualche chilo in più, la Ferrari resta la bestia nera, quella che gli avversari non riescono a scrollarsi di dosso.Gli altri predatoriLe Porsche sono in agguato. Lo scorso anno hanno mostrato i muscoli qui, e stavolta arrivano con la solita sicurezza teutonica: poche parole, tanti dati. Peugeot? Beh, il Leone ogni tanto graffia, altre volte si addormenta come un micetto sul divano. Ma attenzione: in America hanno tolto le castagne dal fuoco a Maranello. Non sarebbe strano rivederli a disturbare il tavolo dei grandi.Il meteo: giudice supremoIl clima resta l'incognita più grande. Se piove, la 499P ha dimostrato di saperci fare: trazione, stabilità, piloti che non si spaventano davanti all'acqua. Pioggia come alleata, come lavacro che mette tutti sullo stesso piano. Se resta asciutto, serviranno nervi saldi, strategia chirurgica e la freddezza di chi sa che un pit stop sbagliato può pesare quanto un sorpasso mancato.La forza del sorrisoI piloti Ferrari hanno imparato a soffrire senza perdere il sorriso. L'errore di Austin brucia, ma il bilancio resta positivo: punti portati a casa, rivali che hanno raccolto meno. così che si costruisce una stagione: non con i fuochi d'artificio, ma con la tenacia di chi non si arrende mai. E allora il Fuji diventa un passaggio chiave. Non la resa dei conti, ma un esame di maturità.La 100 del WEC: una tappa storicaAlle pendici del sacro monte, domenica si correrà la 100 gara del WEC, tappa storica di un campionato che vive un'epoca d'oro con tredici costruttori al via e tribune piene come mai prima. Tutti guardano a Toyota, molti temono Porsche, qualcuno aspetta il miracolo Peugeot. Ma in fondo, lo sanno tutti: l'ago della bilancia lo tiene Ferrari.Fuji: dove contano solo i puntiSenza bisogno di pronunciare quella parola che porta sfortuna, basta guardare i numeri e la strada che resta. E allora avanti, con la montagna che osserva e la pioggia che potrebbe arrivare a sorpresa. Qui si decide chi dormirà sonni tranquilli e chi partirà per il Bahrain con la sveglia puntata nel cuore. Perché al Fuji non c'è spazio per illusioni: contano i punti, il resto sono chiacchiere da bar. Crocevia della storiaAlle pendici del sacro Monte Fuji, domenica si correrà la 100 gara del WEC: una tappa storica per un campionato che sta vivendo la sua epoca d'oro, con tredici costruttori al via e tribune gremite come mai prima. Tutti gli occhi sono puntati su Toyota, padrona di casa; molti temono la precisione Porsche, qualcuno spera nel miracolo Peugeot. Ma sotto sotto, lo sanno tutti: l'ago della bilancia lo tiene Ferrari. Non serve pronunciare quella parola che porta sfortuna. Basta guardare i numeri, le prestazioni, la strada che resta. E allora avanti, con il Monte che osserva immobile e la pioggia che potrebbe arrivare a sorpresa, come un giudice silenzioso. Qui si decide chi potrà dormire sonni tranquilli e chi partirà per il Bahrain con la sveglia puntata nel cuore.
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BMW - La nuova X5 sarà anche a idrogeno
La BMW ha diffuso le prime immagini dei prototipi della quinta generazione della X5, confermando nell'occasione che ci saranno ben cinque differenti tecnologie di propulsione. Accanto a benzina, diesel, elettrico e plug-in hybrid troveremo infatti l'idrogeno fuel cell, che la Casa tedesca ha sviluppato in collaborazione con Toyota. Le foto spia ufficiali. Le immagini mostrano il prototipo totalmente camuffato, ma alcuni indizi sembrano indicare una stretta parentela stilistica tra la nuova X5 e la iX3 appena presentata: il doppio rene frontale sembra infatti ridotto nelle dimensioni e integrato in una fascia piuttosto rialzata. I gruppi ottici, invece, non sono ancora definitivi. Nel 2028 la Hydrogen sarà a listino. Il modello inedito si chiamerà iX5 Hydrogen ed entrerà ufficialmente a listino nel 2028, quando le altre X5 saranno già stata introdotte sul mercato. Adotterà il powertrain di terza generazione appena annunciato, che ha visto ridurre del 25% gli ingombri delle celle a combustibile pur offrendo una maggiore efficienza e flessibilità. Progetti anche per il rifornimento. La BMW ha deciso di investire sull'idrogeno con la strategia HyMoS (Hydrogen Mobility at Scale) e per questo non si impegnerà soltanto sulla tecnologia di propulsione, ma anche sull'infrastruttura di produzione e rifornimento con un progetti pilota già avviati in Germania e Francia che coinvolgono anche il trasporto pesante.
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Porsche - Nuova frenata sui piani elettrici
La Porsche frena ancora sulle sue strategie di elettrificazione, rivedendo completamente i suoi programmi, rinviando a data da definirsi lo sviluppo di importanti novità di prodotto a batteria e annunciando la decisione di mantenere in vita l'offerta di motori a combustione interna anche dopo il 2030. Il motivo del dietrofront è ormai noto, ma la Porsche ha tenuto a precisare che dietro queste scelte c'è "la crescita significativamente più lenta della domanda di veicoli esclusivamente elettrici". La Cayenne sarà termica ancora per molto. La retromarcia si sostanzia in "modifiche significative al portafoglio prodotti nel medio e lungo termine: abbiamo definito gli ultimi passi nel riallineamento della nostra strategia di prodotto", spiega l'amministratore delegato Oliver Blume. "Stiamo vivendo enormi cambiamenti nel settore automobilistico. Ecco perché stiamo adeguando Porsche a tutti i livelli. In questo modo, vogliamo rispondere alle nuove realtà del mercato e alle mutevoli esigenze dei clienti". Il "riallineamento" prevede che la gamma prodotto venga "integrata con modelli a combustione interna", a partire dall'attesa Suv da posizionare sopra la Cayenne: le condizioni del mercato non consentono più di confermare il progetto iniziale, finora noto come K1 e incentrato su un prodotto esclusivamente elettrico. Almeno inizialmente, la vettura sarà lanciata sul mercato solo con propulsori termici e ibridi plug-in. In più, le attuali Panamera e Cayenne saranno disponibili con motorizzazioni endotermiche e ibride anche dopo il 2030 e nel ciclo di pianificazione dei prodotti per il quinquennio 2026-2030 sono state aggiunte nuove generazioni per i due modelli. Rinvio per le elettriche e la nuova piattaforma. La Porsche ha anche preso altre decisioni, sempre in considerazione dei ritardi nell'adozione di massa della mobilità elettrica: "Il lancio sul mercato di alcuni modelli completamente elettrici è previsto in un secondo momento", spiega Zuffenhausen. "In particolare, lo sviluppo della nuova piattaforma per veicoli a batteria prevista per il 2030 verrà riprogrammato. La piattaforma sarà riprogettata dal punto di vista tecnologico in coordinamento con gli altri marchi del Gruppo Volkswagen. Questa è la risposta dell'azienda al significativo rallentamento della crescita della domanda di veicoli elettrici esclusivamente a batteria". A ogni modo, l'attuale gamma di elettriche continuerà a essere aggiornata: alla Taycan, alla Macan e alla futura Cayenne a batteria, si aggiungerà una sportiva a due porte nello stesso segmento della 718. "Queste decisioni - sottolinea Blume - si basano sulle iniziative precedentemente annunciate e ci aiutano a raggiungere un portafoglio molto equilibrato. Ciò aumenta la nostra flessibilità e rafforza la nostra posizione in un contesto al momento altamente volatile". L'impatto finanziario. Purtroppo, la revisione delle strategie non è a costo zero. Il rallentamento nell'adozione della mobilità elettrica, unito a problemi come i dazi sulle importazioni statunitensi e il calo del mercato del lusso cinese, genera per la Porsche "notevoli oneri supplementari", che saranno compensati solo in parte dal nuovo piano prodotti. Inoltre, la riprogrammazione della nuova piattaforma per le elettriche "richiederà ammortamenti e accantonamenti, che si prevede possano gravare sull'utile operativo dell'esercizio 2025 per un importo fino a 1,8 miliardi di euro". Di conseguenza, la Porsche ha deciso di rivedere le sue previsioni per il 2025: a fronte di un fatturato atteso sempre tra 37 e 38 miliardi di euro e di un target per il mix di elettriche fermo al 20/22%, la stima sul margine operativo è stata tagliata dal 5/7% al 2%. Inoltre, i vertici aziendali hanno annunciato un calo dei dividenti distribuiti agli azionisti: la cedola sarà "significativamente inferiore a quella dell'anno precedente". Infine, l'obiettivo di medio termine per il margine operativo passa dal 15/17% al 10/15%. Conseguenze anche per Volkswagen. La revisione dei piani elettrici di Porsche avrà un impatto anche sul gruppo Volkswagen, che ha dovuto tener conto della svolta strategica della sua controllata e, in particolare, della decisione di "abbandonare un progetto perseguito insieme al Gruppo nella sua forma originale e di implementare una maggiore flessibilità nei sistemi di propulsione". Nel complesso ,Wolfsburg ha quantificato in circa 5,1 miliardi l'impatto negativo della retromarcia della Porsche sulla reddività. Pertanto, il margine operativo è atteso tra il 2 e il 3% e non più tra il 4 e il 5%., mentre i flussi di cassa delle attività automobilistiche saranno nulli, mentre erano previsti tra 1 a 3 miliardi.
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Opel - Huettl: "La Corsa termica non andrà in pensione"
Al secondo appuntamento con le World Series di Gran Turismo, il campionato mondiale del videogame per PlayStation, era presente anche la Opel con la concept Corsa GSE Vision, che sarà presto disponibile all'interno del gioco con un aggiornamento gratuito. Incontrando i giornalisti prima dell'inizio delle gare, il ceo della Casa tedesca Florian Huettl ha ribadito il fatto che la prossima generazione della Corsa sarà 100% elettrica. Visti i recenti cambi di rotta e i ripensamenti di molti costruttori, però, non potevamo non insistere sull'argomento. Non sarà da sola. un problema che abbiamo discusso a lungo, perché tutti si stanno chiedendo dove sta andando l'industria, e dobbiamo prendere una decisione, spiega Huettl. Abbiamo investito molto fin da subito, e oggi è possibile comprare qualunque modello della nostra gamma anche in versione full electric. Siamo stati il primo costruttore tedesco ad arrivare a questo risultato. Con la prossima generazione che si avvicina dobbiamo tenere conto di come evolve la domanda, di come cresce l'infrastruttura, di come si muovono i clienti. Nei segmenti di mercato dove abbiamo grandi volumi, come quello della Corsa, dove la mobilità elettrica sta crescendo in maniera molto forte, dobbiamo assolutamente portare sul mercato un prodotto 100% elettrico, senza compromessi". Per gli altri modelli si vedrà. Huettl conferma che la nuova Corsa, il cui sviluppo "è appena cominciato", sarà realizzata "su una piattaforma esclusivamente elettrica. Questo, però, non vuol dire che l'attuale sia destinata alla pensione: Siamo perfettamente in grado di continuare a produrre la Corsa di oggi con la motorizzazione ibrida per molto tempo ancora, se vediamo che continua a esserci richiesta. In questo periodo di incertezza sui tempi dell'elettrificazione, continueremo ad avere un'offerta che possa soddisfare tutti i nostri clienti, ovunque essi si trovino in questo passaggio. La prossima Corsa sarà full electric, ma al tempo stesso continueremo a sviluppare e tenere la Corsa attuale se c'è domanda. In questo senso dobbiamo rispettare i concessionari, i nostri clienti. Modello per modello, faremo le nostre scelte. Un'anticipazione della Corsa che verrà. Parlando della GSE Vision, l'auto virtuale che si potrà guidare nel videogame per PlayStation, Huettl racconta che con questo progetto la Casa tedesca si è posta diversi obiettivi: Il primo è farsi un'idea di come sarà la prossima Corsa, e qui se ne vede un bel pezzo. Ma volevamo anche raccontare una storia di sportività, e parlare del prossimo linguaggio di design della Opel. Rispetto alle altre auto della serie Vision sviluppate per il videogioco, la Corsa GSE è forse il modello più piccolo e concreto, un concetto che Huettl ha ben chiaro: difficile vedere delle concept nel segmento delle piccole. Una delle cose che caratterizza un'auto di questo genere, per definizione, è l'esclusività. Ce n'è solo una, la guidano pochissime persone, e di solito rimane lontana dalla gente. Siamo partiti fin dall'inizio con l'idea di inserirla in Gran Turismo, per rendere quest'auto disponibile a tutti. Ma rimane comunque una concept. Abbiamo venduto più di 40 milioni di Corsa dal suo debutto nel 1982, tutti a un certo punto della loro vita ne hanno guidata una o ci sono almeno saliti sopra. E con questa concept è lo stesso: tutti possono immaginarsi di guidarne una.
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F.1, GP Azerbaijan - Verstappen senza rivali a Baku
Max Verstappen ha dominato il Gran Premio dell'Azerbaijan, mettendo in bacheca una vittoria senza sbavature, una supremazia clamorosa. Alle sue spalle, George Russell è riuscito a salvare il weekend della Mercedes con un secondo posto solido, mentre Carlos Sainz si è regalato il primo podio con la Williams, un risultato più che meritato per lo spagnolo e festeggiato come una vittoria.67esima vittoria. A Baku non c'è stata storia: Verstappen è scattato bene dalla pole e non ha più mollato la testa della corsa. Cinquantuno giri condotti con autorità, senza mai subire un attacco e con oltre 14 secondi di margine sul traguardo. Questo weekend è stato incredibile per noi, ha commentato il quattro volte campione del mondo. Tornare a vincere qui è fantastico. La macchina ha funzionato bene con entrambe le mescole e la gara è stata piuttosto lineare. Sono contento che non ci siano state troppe Safety Car! Le ultime due gare sono state davvero eccezionali per noi.Russell coriaceo. Stremato all'arrivo, per via di condizioni di salute non proprio perfette questo weekend, Russell ha faticato più del previsto a tenere il passo, ma è riuscito a blindare il podio davanti a un Sainz in stato di grazia. George ha così parlato alle interviste: Complimenti a Carlos e alla Williams, un gran risultato per loro. Per me è stato un weekend complicato, ma sono contento di essere di nuovo sul podio. A dire il vero ero sollevato quando ho visto la bandiera a scacchi, ma rispetto a venerdì mi sento decisamente meglio.Smooth Operator. La canzone di Sade diventata tormentone per Sainz, suonava mentre i piloti scendevano dalle rispettive monoposto, con Carlos che si è lanciato sugli uomini del team che lo aspettavano per celebrare insieme un fine settimana che vale tutti gli sforzi del team. Lo spagnolo, che sabato aveva sfiorato la pole, ha guidato con precisione chirurgica e ha trovato un podio che a Grove mancava da anni. Onestamente non riesco a descrivere quanto io sia felice, ha detto Carlos. una sensazione bellissima. Abbiamo lottato duramente tutto l'anno e oggi abbiamo dimostrato che, quando c'è velocità e tutto gira per il verso giusto, possiamo fare cose incredibili. Non abbiamo commesso un solo errore e ho battuto macchine che non mi aspettavo di battere. Sono estremamente orgoglioso di tutti in Williams. Siamo in crescita, stiamo andando nella direzione giusta. Abbiamo avuto tanti momenti difficili, ma oggi capisco che servivano: mi hanno portato fino a questo podio. Una lezione di vita: credere sempre in se stessi, prima o poi i risultati arrivano. James Vowles, team principal della Williams, ha fatto eco al proprio pilota aggiungendo: Eccezionale la gara di Carlos. Sapevamo che le Mercedes erano forti, ma lui non ha sbagliato nulla. Questo podio è un punto di svolta: gli darà fiducia e ci darà uno slancio positivo per il resto della stagione.La bagarre di centro gruppo. Grande rammarico per Kimi Antonelli, quarto al traguardo: il rookie della Mercedes ha accarezzato l'idea del podio, ma gli è mancato lo spunto finale per superare Sainz nel finale. Dietro i primi, la battaglia è stata serrata. Liam Lawson con la Racing Bulls ha firmato la miglior prestazione della sua carriera in F1, quinto davanti a un tenace Yuki Tsunoda, finalmente convincente con la Red Bull. Più indietro, giornata complicata per Lando Norris: partito settimo, è rimasto bloccato nella nucleo del gruppo, senza riuscire a risalire oltre la settima posizione. L'unica consolazione è il guadagno di sei punti su Oscar Piastri, protagonista di un errore clamoroso. L'australiano, leader del mondiale, ha bruciato la partenza anticipando il semaforo, è scivolato poi indietro per l'attivazione dell'anti-stallo e, nel tentativo di rimonta, ha perso il controllo alla curva 5 finendo rovinosamente contro le barriere.Giornata in salita anche per Ferrari, con Hamilton e Leclerc costretti a una gara di rincorsa chiusa a fatica tra i primi dieci. Nella top 10 troviamo anche Isack Hadjar con la seconda Racing Bulls e Gabriel Bortoleto con la Kick Sauber.Classifica e scenari. Con la vittoria di Baku, Verstappen rosicchia punti pesanti a Piastri e rimette pepe nella lotta al titolo: un sogno difficile, ma matematicamente ancora possibile. Il campionato resta aperto, soprattutto tra i due alfieri della McLaren: l'errore dell'australiano rischia di diventare un punto di svolta nella stagione. Ora Oscar ha 25 punti di vantaggio su Lando, mentre la McLaren dovrà aspettare Singapore per poter provare a stappare in anticipo lo champagne e celebrare il titolo costruttori.I risultati completi del Gran Premio a Baku >>
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F.1, GP Azerbaijan - Verstappen in pole a Baku
Max Verstappen ha colpito ancora. Nelle qualifiche di Baku l'olandese non ha sbagliato nulla, nel momento in cui tutti gli altri hanno fatto a gara a sprecare occasioni. Risultato: una pole netta, la numero 46 in carriera, ottenuta con freddezza chirurgica mentre intorno a lui regnava il caos di bandiere rosse, muretti sfiorati (altri presi in pieno) e nervi tesi. Max ha così commentato la sua pole: Una qualifica lunghissima, onestamente, con così tante bandiere rosse. difficile portare le gomme nella giusta condizione con tutte queste interruzioni. All'ultimo giro devi semplicemente lanciarti: non avevo nemmeno le gomme migliori, perché con tutte le bandiere rosse finisci per esaurirle. Eravamo sicuramente in lotta per la pole, ma sono contento: da Monza in avanti stiamo facendo un lavoro migliore.Prime file interessanti. Dietro al quattro volte campione del mondo, ecco la sorpresa più grande: la Williams di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tirato fuori un giro perfetto nel primo run di Q3, che gli è valso la prima fila. Un lampo che conferma la crescita della FW47, ma soprattutto la capacità di Sainz di sfruttare ogni minima opportunità. Lo spagnolo ha raccontato: Sono molto felice! Oggi abbiamo azzeccato la qualifica, sempre con la gomma giusta al momento giusto e con giri davvero buoni. Siamo P2, è una grande notizia. Il piano per domani? Provare a restare sul podio. Farò del mio meglio per regalare a Williams il primo podio. Terzo tempo per Liam Lawson con la Racing Bulls, incredulo alla fine delle prove: Non ricordo nemmeno cosa sia successo, è stato tutto così frenetico. Non mi aspettavo andasse così, sinceramente. La macchina è stata ottima per tutto il weekend, quindi un enorme grazie al team. A volte vedi la pioggia sulla visiera, ma le gomme sono calde e hai grip; quindi, devi combattere con la tua testa e continuare a spingere. Abbiamo una grande posizione di partenza, ma sappiamo bene contro chi stiamo lottando domani.Il resto della Top 10. Quarto Andrea Kimi Antonelli. L'italiano ha gestito con maturità i momenti più complicati, evitando errori e trovando finalmente il giro pulito che gli è mancato fin qui. Antonelli ha così preceduto il compagno Russell, a conferma di una Mercedes solida, anche se ancora non dominante. Sesto Yuki Tsunoda, veloce e costante in questa occasione, capace di tenersi dietro un Lando Norris più pasticcione che mai. Il britannico, con Piastri già fuori dai giochi, ha sprecato il giro decisivo toccando il muro: chiude settimo, con l'impressione di aver lasciato lì una grossa occasione. Dietro di lui, l'altra Racing Bulls di Isack Hadjar. Capitolo Ferrari: nero. Charles Leclerc è l'unico a entrare in Q3, ma finisce contro le barriere al primo tentativo. Bloccaggio, traiettoria compromessa, impatto e fine dei giochi. Un errore fotocopia a quello che, poco dopo, costerà carissimo a Oscar Piastri. L'australiano, leader del mondiale, ha centrato il muro con violenza: macchina distrutta, lui fortunatamente illeso. Ma domani partirà decimo, con Norris pronto a rosicchiare punti pesanti.Hamilton fuori in Q2. Come se non bastasse, Ferrari paga anche l'eliminazione di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato non ha mai trovato la finestra giusta per le gomme, frenato da asfalto freddo e vento. Chiude così solo dodicesimo, dietro anche all'Aston Martin di Alonso (11 per 69 millesimi). Giornata da dimenticare, insomma.I risultati completi delle qualifiche a Baku >>
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Cina - Pioggia di fake news sul settore auto: interviene il governo
Dopo anni di monitoraggio, la Cina passa all'azione contro gli influencer automotive che diffondono fake news e contenuti fuorvianti sui social. L'obiettivo è contrastare pratiche commerciali illegali, pubblicità ingannevoli e diffamazione.Questi personaggi digitali, seguiti da milioni di follower, influenzano le masse con video brevi e frasi ad effetto, sfruttando tecniche persuasive avanzate. Le informazioni errate traggono in inganno soprattutto i consumatori meno esperti, più vulnerabili alle trappole dei contenuti virali. Il fronte caldo: Douyin, la TikTok cineseLa battaglia si concentra su Douyin, la versione cinese di TikTok. Qui proliferano influencer che esaltano alcuni marchi screditandone altri, mentre startup minori tra i 129 brand cinesi si attaccano a vicenda.Un esempio? Un influencer con 5,4 milioni di follower ha pubblicato un video che ridicolizzava i conducenti di una startup di veicoli elettrici, causando danni economici significativi.Anche i grandi marchi non sono immuni: Li Auto ha diffuso un video che mostrava una collisione tra una sua SUV e un camion Dongfeng Liuzhou Motor, con il veicolo rivale distrutto. La protesta è stata immediata e Li Auto ha dovuto scusarsi. Fino a 650mila euro per chi segnalaIl giro di vite governativo è affiancato da iniziative dei produttori, tra cui colossi come BYD e SAIC, che collaborano con le autorità. Alcune aziende offrono ricompense fino a 5 milioni di yuan (circa 650mila euro) a chi segnala account che diffondono contenuti diffamatori.Queste misure arrivano in un momento cruciale: il mercato cinese è nel pieno di una guerra dei prezzi tra case automobilistiche, dove la reputazione è un'arma decisiva.
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Vecchi e nuovi raggiri - Truffe agli automobilisti: le 10 più comuni e come evitarle
Non conosce confini la fantasia di chi tenta di estorcere denaro agli automobilisti: agli otto inganni tradizionali come la frode dello specchietto e il finto tamponamento si sommano due raggiri architettati grazie a nuovi strumenti tecnologici. Lo raccontano le cronache quotidiane, e non le statistiche ufficiali, in quanto scarseggiano le denunce effettuate alle forze dell'ordine dai cittadini, convinti che difficilmente la segnalazione abbia conseguenze pratiche come il recupero dei soldi o la cattura del malvivente. In funzione preventiva, ecco le otto truffe classiche al volante più insidiose, più le due maggiormente evolute. Le otto truffe classiche1) Specchietto.Il truffatore guida un'auto ferma in attesa al semaforo rosso, accanto alla nostra: ci studia, valutando quanto siamo vulnerabili e fin dove potrà spingersi. Al verde, accelera per qualche decina di metri e si ferma davanti a noi a destra nel primo spazio libero a bordo marciapiede. Appena la nostra auto passa accanto alla sua, ci lancia sulla fiancata un qualsiasi oggetto che simuli il rumore di un contatto tra carrozzerie: di solito un sasso o una pila. Dopodiché, ci insegue, con vari alert costituiti da colpi di abbaglianti e di clacson. Allora accostiamo, scendiamo e il malvivente mostra il presunto danno che col nostro specchietto destro avremmo causato al suo specchietto sinistro. Per risolvere al volo la questione, la richiesta di solito è attorno ai 100 euro, evitando la denuncia assicurativa che ci costerebbe un malus: un peggioramento della classe di merito con pesante rincaro della polizza RCA al rinnovo.2) Tamponamento.In luoghi come parcheggi, incroci o strade trafficate, il truffatore seleziona la vittima adatta, spesso un utente vulnerabile: una donna o un anziano. Simula un impatto, lanciando un sasso o un altro oggetto contro la propria auto, oppure produce un rumore secco e forte che sembra un tamponamento. Spesso, la vettura ha danni preesistenti sul retro della carrozzeria. Il malfattore ci ferma e, con fare concitato, ci accusa di aver causato l'incidente, mostrando l'ammaccatura. Per evitare di coinvolgere le assicurazioni, propone una soluzione amichevole, sempre attorno a 100 euro. 3) Parcheggio.Qualcosa di analogo per l'avviso di cortesia, col logo comunale ufficiale, che evidenzia: Chi paga entro cinque giorni beneficia della riduzione del 30%. Mediante lo smartphone, utilizzando l'app del mobile banking, si punta una carta conto ricaricabile e si versa il dovuto. Peccato che il destinatario sia un truffatore.4) Gomma.Un pedone sulle strisce che attraversa di fronte a noi ci fa segno di stopparci: qualcosa si sarebbe infilato sotto la nostra auto, dalle parti della ruota anteriore sinistra. Il malcapitato scende e, nella migliore delle ipotesi, subisce il furto di qualche oggetto nell'abitacolo; altrimenti, i ladri entrano in macchina e scappano.5) Ruota a terra.Qualche santo protettore si affianca alla nostra auto e ci dice che lo pneumatico posteriore destro è sgonfio: scendiamo dalla vettura e come prima addio a qualcosa di nostro nella macchina o al veicolo stesso. 6) Carrello.Idem nel parcheggio di un supermercato, dove un carrello vuoto impedisce la nostra retromarcia: scendiamo senza chiudere le porte a chiave, raggiungiamo l'ostacolo per spostarlo e riporlo nel vano dedicato ed ecco che il ladro si infila nel nostro mezzo per fuggire.7) Il debole.Innumerevoli i falsi incidenti causati ai danni di pedoni, ciclisti e monopattinisti, ossia degli utenti deboli della strada. Che toccano la nostra auto per poi rotolarsi per terra doloranti. Pur di non subire un aumento RCA e magari dietro la minaccia della revoca a vita della patente (Hai provocato gravi lesioni fisiche), il raggirato sborsa le classiche 100 euro e via.8) Il sofferente.In lontananza, un soggetto sbraccia chiedendoci aiuto e un passaggio verso un pronto soccorso e di potersi sdraiare sul divano. Una volta dietro, o sgraffigna quanto può o ci rapina a mano armata. Le due truffe tecnologiche1) QR Code.Immaginate di recarvi in un parcheggio a pagamento e di voler pagare tramite QR Code, visibile sulla torretta per versare la tariffa di sosta. Come noto a chiunque, la fotocamera dello smartphone inquadra il codice a barre bidimensionale, che reindirizza l'utente a un contenuto specifico. Se tutto è in regola, si atterra sul sito web ufficiale per pagare con carta di credito. Ma le cose cambiano qualora un malfattore abbia incollato sulla torretta un QR Code maligno, sovrapponendolo a quello vero: scansionando il codice, si piomba su un sito fraudolento che ruba i dati della carta di credito. I criminali utilizzeranno quelle informazioni per effettuare acquisti online a spese della vittima. Problema identico per i proprietari di auto elettriche o ibride ricaricabili che intendano fare rifornimento a una colonnina, tramite scansione del QR Code.2) Alert.I truffatori inviano messaggi SMS o WhatsApp che paiono provenire da un'entità legittima, come un servizio di soccorso stradale. Parole studiate per creare un senso di urgenza e per provocare paura in chi guida. L'alert di un guasto imminente spinge la vittima ad agire d'impulso e a effettuare un pagamento anticipato, col saldo da effettuare quando il carro attrezzi verrà in aiuto sull'itinerario in cui si trova l'automobilista. Che avrà perso il denaro, regalato a una banda di malviventi. Inoltre, esiste la possibilità del furto dei dati della carta di credito che la vittima fornisce o inserisce in un sito web falso. Si rammenti che il pagamento avviene solo dopo l'intervento e tramite il proprio fornitore di servizi. Come difendersi?A seconda dei casi, contattare le Forze dell'ordine (Polizia o Carabinieri), attivare il blocco portiere, non abbandonare il posto guida, non consegnare denaro per chiudere la questione.Se inseguiti o incalzati, contattare Polizia o Carabinieri e utilizzare il Modulo Blu della constatazione amichevole per la denuncia di sinistro.Non cedere mai al panico né al senso di colpa. L'aspetto psicologico è di notevole rilevanza, sebbene non sia così facile per taluni non lasciarsi prendere dall'emozione in certi contesti.In caso di dubbi, immortalare la scena con lo smartphone.In quanto al QR Code, prima di inserire dati personali o di pagamento, verificare che l'indirizzo web (URL) sia quello ufficiale, col lucchetto di sicurezza nella barra del browser (HTTPS).
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Hyundai Santa Fe - Arriva un nuovo full hybrid da 239 CV
La Hyundai introduce in Italia la Santa Fe Model Year 2026. A parità di listini, con prezzi a partire da 50.100 euro, i clienti possono ora contare su equipaggiamenti aggiornati e, soprattutto, sul powertrain fulll hybrid aggiornato e ancora più efficiente. 239 CV per 142 g/km. Sono confermate la presenza di serie del cambio automatico e la scelta fra varianti a due e quattro ruote motrici, ma la potenza di sistema cresce da 215 a 239 CV senza penalizzare l'efficienza. La Casa dichiara una media Wltp compresa tra 6,2 e 7,2 l/100 km in base all'allestimento e al tipo di trazione con emissioni comprese tra 142 e 163 g/km di CO2. Non c'è traccia nei listini della PHEV, che dovrebbe arrivare in un secondo momento. Due allestimenti e un nuovo pacchetto opzionale. La struttura della gamma rimane invariata ed è confermata anche la disponibilità di allestimenti a 5 e 7 posti. La scelta degli allestimenti è limitata a Business ed XClass e quest'ultima introduce il nuovo optional da 4.400 euro denominato Calligraphy Pack che include i cerchi da 20" specifici, la Digital Key 2.0 integrata nello smartphone e nello smartwatch e condivisa, l'impianto audio Bose, l'head-up display, la doppia piastra di ricarica wireless, il cassetto con sistema UV-C, e i sedili Premium Relaxation in pelle nappa con nuove combinazioni di colori Pecan Brown e Forest Green. I prezzi.Hyundai Santa Fe 1.6 T-GDI HEV 2WD AT BUSINESS: 50.100 euroHyundai Santa Fe 7 posti 1.6 T-GDI HEV 2WD AT BUSINESS: 51.300 euroHyundai Santa Fe 1.6 T-GDI HEV 2WD AT XCLASS: 54.850 euroHyundai Santa Fe 7 posti 1.6 T-GDI HEV 2WD AT XCLASS: 56.050 euroHyundai Santa Fe 1.6 T-GDI HEV 4WD AT BUSINESS: 52.100 euroHyundai Santa Fe 7 posti 1.6 T-GDI HEV 4WD AT BUSINESS: 53.300 euroHyundai Santa Fe 1.6 T-GDI HEV 4WD AT XCLASS: 56.850 euroHyundai Santa Fe 7 posti 1.6 T-GDI HEV 4WD AT XCLASS: 58.050 euro
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Jaguar Land Rover - Produzione ferma, indotto in crisi: così un attacco hacker ha bloccato tutto
Tre settimane dopo l'attacco informatico che ha colpito Jaguar Land Rover, l'effetto valanga si fa sentire sempre di più. Tutto nasce il 31 agosto 2025, quando un gruppo di hacker penetra nei sistemi della Casa britannica, costringendo l'azienda a sospendere temporaneamente le reti IT per evitare ulteriori danni. Con le linee di assemblaggio automatizzate, la mossa difensiva ferma la produzione globale, che prima era di circa 1.000 auto al giorno. Restano pertanto fermi sia i siti britannici di Halewood e Solihull, sia la fabbrica di motori di Wolverhampton, oltre agli impianti internazionali in Slovacchia, Cina e India. Molti dei 33.000 dipendenti è stata invitata a restare a casa. Indotto sotto pressione. Il gruppo non spedisce ricambi, mentre i venditori sono costretti a ricorrere a procedure manuali, in assenza delle consuete operazioni informatiche. Di riflesso, nel Regno Unito si fermano i fornitori di JLR, privi di ordinativi e fortemente dipendenti dalla Casa automobilistica: l'interruzione si prolunga così tanto che aumentano le preoccupazioni per possibili chiusure tra le aziende dell'indotto. Alcune riducono la manodopera, sperando che la burrasca passi in fretta. I fornitori Evtec, WHS Plastics, SurTec e OPmobility hanno temporaneamente licenziato o sospeso 6.000 dipendenti. In Parlamento. Il sindacato Unite esorta i lavoratori della catena di approvvigionamento a chiedere al governo l'Universal Credit (sussidio statale per tamponare la crisi fino alla ripresa). La questione arriva in Parlamento, dove il deputato laburista Liam Byrne (presidente della Commissione per il commercio e gli affari della Camera dei Comuni) auspica un intervento dell'esecutivo, perché potrebbero essere coinvolti fino a 200.000 posti di lavoro in UK, tra dipendenti diretti e indotto. Reazione immediata. Significativi gli sforzi del gruppo per il ritorno alla normalità: collabora con specialisti esterni per ripristinare i sistemi, mentre il governo britannico offre supporto tecnico tramite l'agenzia di intelligence GCHQ. Un portavoce di JLR ha dichiarato: Il 16 settembre, colleghi, fornitori e partner sono stati informati che abbiamo esteso l'attuale pausa nella nostra produzione fino a mercoledì 24 settembre 2025. Decisione assunta poiché la nostra indagine forense sull'incidente informatico continua, mentre valutiamo le diverse fasi del riavvio controllato delle nostre operazioni globali, che richiederà tempo. Ci scusiamo molto per i continui disagi che l'attacco sta causando e continueremo a fornire aggiornamenti man mano che l'indagine procede. Quanto alle voci secondo cui il costruttore avrebbe perso traccia di 40.000 auto destinate alle concessionarie, JLR smentisce: Abbiamo piena visibilità e controllo dei veicoli grazie ai processi di tracciamento dalla fabbrica al mercato. Perdite economiche. Come detto, l'azienda stima che la ripresa potrebbe avvenire per il 24 settembre. Ma fonti della BBC ritengono che l'interruzione potrebbe durare fino a fine ottobre. Secondo Autonews, il blocco avrebbe provocato un calo di ricavi di un miliardo di sterline (1,15 miliardi di euro), con un impatto sui profitti stimato in 70 milioni di sterline (80,7 milioni di euro), pari a circa 4,25 milioni di euro di perdite al giorno. Due conti. Per David Bailey, professore di economia aziendale presso la Birmingham Business School, considerando il valore delle auto solitamente prodotte negli stabilimenti, circa 1,7 miliardi di sterline (1,99 miliardi di euro) di veicoli non saranno stati prodotti, con una ripercussione iniziale di 120 milioni di sterline (140,5 milioni di euro) sui profitti. Siccome JLR ha ottenuto un utile di 2,5 miliardi di sterline (2,92 miliardi di euro) per l'anno fiscale terminato il 31 marzo 2025, dovrebbe riuscire ad assorbire il colpo. Chi e perché? L'attacco hacker è rivendicato dagli Scattered Lapsus$ Hunters (fusione fra i tre gruppi Scattered Spider, Lapsus$ e ShinyHunters) per motivi ancora non chiariti. Nelle ultime ore pare più probabile che l'autore sia Scattered Spider. La causa potrebbe essere un ransomware, un tipo di software dannoso (malware) che blocca l'accesso ai dati o ai dispositivi: i pirati esigono un riscatto (ransom) per ripristinare le funzioni del sistema. Ma JLR non conferma eventuali richieste dei criminali: intanto è in corso un'indagine penale, trattandosi di reato grave. Secondo alcuni forum britannici, i malviventi potrebbero aver sfruttato una vulnerabilità in un software di terze parti chiamato SAP Netweaver. Un momento sfortunato. L'incursione hacker si verifica in un periodo delicato per il gruppo JLR (controllato dall'indiana Tata Motors), che a luglio 2025 aveva rinviato il lancio di Bev per via della domanda giudicata debole. In più, l'impatto dei dazi Usa si fa sentire sui conti del trimestre estivo, che evidenziano un calo dell'11% delle vendite globali e una forte riduzione degli utili. A ciò si aggiungono le scarse richieste in Cina e la sospensione delle immatricolazioni dei modelli Jaguar, nell'ambito di un riposizionamento strategico del brand. L'azienda ha già rivisto al ribasso i margini attesi per l'anno fiscale 2026 (dal 10% a una forchetta tra il 5% e il 7%), annunciando 500 tagli tra il personale manageriale. Non è un caso isolato. In ordine cronologico, l'attacco informatico a JLR è il più recente subìto da una grande azienda britannica. Casi analoghi si segnalano per Marks & Spencer, il gruppo cooperativo Co-op e Harrods: intrusioni che mettono a repentaglio sia le imprese sia la sicurezza dei dati dei consumatori. Lo stesso settore auto si dimostra vulnerabile agli attacchi informatici, rendendo indispensabili investimenti massicci in cybersecurity.
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F.1, GP Azerbaijan - Ferrari in testa nelle Libere 2 di Baku
La Ferrari è la più veloce a Baku. Nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio dell'Azerbaijan, Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno messo in riga tutti, firmando una doppietta che potrebbe lasciar ben sperare per il resto del weekend. L'inglese ha stampato un 1.41:293, nuovo record assoluto del tracciato cittadino, precedendo il compagno di squadra di appena 74 millesimi. Una prestazione che restituisce fiducia al box di Maranello dopo una FP1 più interlocutoria e che lascia intendere quanto le SF-25 si trovino già a loro agio tra i muretti della capitale azera. Dietro, la prima delle altre è stata la Mercedes di George Russell, terzo a 4 decimi da Hamilton e autore di un giro molto promettente prima di toccare il muro (senza danni gravi). Quarto Andrea Kimi Antonelli, staccato di soli 9 millesimi: segno che anche le W16, nonostante qualche sbavatura, potrebbero inserirsi nella lotta per la pole.McLaren smarrite: Norris sbatte, Piastri opaco. Se a Monza sembrava filare tutto liscio, nelle libere 2 di Baku in casa McLaren è andato storto praticamente tutto. Dopo aver guidato la classifica nella prima sessione, Lando Norris ha compromesso la sua FP2 andando a muro all'uscita di curva 4, danneggiando la sospensione posteriore sinistra e restando fermo ai box fino alla bandiera a scacchi. Solo decimo per lui, ma soprattutto una botta psicologica pesante in un weekend in cui è in piena bagarre mondiale con il compagno di squadra Oscar Piastri. Nemmeno l'australiano ha brillato: dopo un lungo stop nelle FP1 per un problema alla power unit, ha finalmente girato con continuità, ma senza mai trovare il ritmo. Ha anche sfiorato il muro con la posteriore destra, rovinando solo il coprimozzo, e ha chiuso in dodicesima posizione con un passo gara piuttosto grigio.Il resto del gruppo. Sorridono invece alla Haas: Oliver Bearman ha chiuso con un brillante quinto tempo ottenuto con gomma Medium (qui la C5), davanti a un Max Verstappen apparso invece piuttosto in difficoltà con l'assetto della sua Red Bull. Dopo il dominio di Monza, a Baku il quattro volte campione del mondo ha faticato a trovare il bilanciamento e per ora resta a metà classifica. Bene ancora la Racing Bulls con Liam Lawson settimo. Positiva anche la prova di Esteban Ocon, ottavo, davanti ad Alexander Albon e allo stesso Norris. Più indietro le due Aston Martin, incapaci di esprimere velocità di punta: Lance Stroll 17 e Fernando Alonso addirittura penultimo. Anche le Sauber hanno convinto poco, con Gabriel Bortoleto 15 e Nico Hulkenberg 18. In risalita Pierre Gasly (16), mentre Franco Colapinto ha chiuso ultimo a oltre due secondi dalla vetta con la seconda Alpine.Verso le qualifiche. La Ferrari, dunque, sembra aver messo subito le carte in tavola, mostrando ritmo e bilanciamento su un tracciato che non perdona. La Mercedes si candida come prima rivale, mentre in casa McLaren sarà cruciale ricostruire fiducia e velocità dopo un venerdì da dimenticare. Sabato si farà sul serio: e a giudicare da queste Libere 2, a Baku lo spettacolo è solo all'inizio.La classifica completa delle Libere 2 a Baku >>
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Salone Auto Torino - Il programma, gli eventi e le novità
Dal 26 al 28 settembre 2025, Torino torna a essere la capitale dell'automotive con il Salone Auto Torino 2025: un evento a libero accesso, gratuito e che richiama appassionati, collezionisti e professionisti del settore da tutta Italia e dall'estero. Oltre cinquanta i brand confermati, che porteranno nel capoluogo piemontese nuovi modelli e anteprime esclusive, test drive e occasioni per parlare del futuro della mobilità: ecco tutto quello che c'è da sapere. Quando e dove si svolge il Salone Auto Torino 2025 L'evento si terrà nel cuore di Torino, tra Piazza Castello, Piazzetta Reale e i Giardini dei Musei Reali, con esposizioni statiche e i test drive organizzate dalle Case, dalle 9:00 alle 19:00 per tre giorni consecutivi. Il via ufficiale sarà dato il 23 settembre con la conferenza stampa alle OGR Torino, mentre il taglio del nastro è previsto il 26 settembre alle ore 10:00 in Via Roma, alla presenza di Andrea Levy e della madrina della manifestazione, la giornalista sportiva Federica Masolin. Marchi presenti e anteprimeTra i protagonisti figurano Ferrari, Lamborghini, Maserati, Alfa Romeo, BMW, Mercedes-Benz, Tesla, Hyundai, Jeep, KIA, Polestar, BYD, Leapmotor, Omoda & Jaecoo. Non mancheranno i centri stile come Italdesign e Pininfarina. Tra le novità più attese c'è il debutto della nuova Fiat 500 Hybrid, ma anche il reveal della Concept Three di Hyundai, l'anteprima italiana della Hyundai Ioniq 9 e della berlina elettrica Mazda 6e. Eventi e attività da non perdereTest Drive: tutti i giorni in Piazza Castello, lato Prefettura, con modelli BYD, Tesla, Polestar, Hyundai, Mazda e altri.TADA Forum Going Glocal (26 settembre, ore 14:00, Palazzo Madama): focus sul dialogo tra Europa e Cina per il futuro della mobilità.Premiazione TADA Torino Automotive Design Award (26 settembre, ore 15:00): il primo premio europeo dedicato al design automobilistico cinese.Supercar Meeting (27 settembre, ore 14:30): partenza da Venaria Reale e arrivo in centro Torino con car display in Piazza Vittorio e Piazza San Giovanni.Selenia & Fiat 500 Tour (27 settembre, ore 16:00): 113 iconiche 500 in parata fino a Corso Cairoli.Festival Car Concorso d'Eleganza (28 settembre, Revigliasco, dalle 11:30): oltre 80 auto storiche in mostra.
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