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Aggiornato: 1 ora 27 min fa

Toyota C-HR+ - Tutto nuovo, tranne il nome

Mar 12,2025

L'impronta da Suv-coupé, nonché le linee di carattere molto definite al posteriore per poi diventare più dolci verso il frontale, sono un chiaro richiamo al design della CH-R. Tuttavia, la Plus appare a prima vista un modello a sé stante, con uno stile ad hoc, firmato da luci posteriori full Led. Le dimensioni, poi, sono superiori di una mezza taglia abbondante: questa Suv è infatti lunga 4,52 metri e ha un passo di 2,75, nonché un bagagliaio dalla volumetria (dichiarata) maggiore: 416 litri, ovvero un centinaio in più rispetto a una C-HR plug-in. L'abitabilità massimizza soprattutto lo spazio nella zona posteriore, con 90 cm di distanza tra le sedute del divanetto e quelle anteriori.

L'abitacolo, molto simile a quello della nuova bZ4X, sfoggia una plancia a due piani, su cui è appoggiato uno schermo da 14 pollici (con navigatore incluso) per l'infotainment che integra le funzioni del clima, mentre le bocchette d'aerazione sono nascoste in una feritoia che attraversa tutta la struttura, alla maniera di Tesla. Sulla consolle centrale, due caricabatterie wireless per lo smartphone, mentre in seconda fila il telefonino si ricarica con il filo, collegandolo alle porte Usb (due).

La gamma della CH-R+ si struttura intorno a una doppia scelta per la batteria e tre differenti livelli di potenza, con un'autonomia massima previsionale di circa 600 km. Il taglio più piccolo per gli accumulatori è da 57,7 kWh, abbinato esclusivamente alla versione a trazione anteriore meno potente, da 167 CV. La batteria da 77 kWh dà vita invece sia a una variante a due ruote motrici, da 224 cavalli, sia all'integrale da 343 CV, capace di uno 0-100 km/h da 5,2 secondi. La funzione di pre-condizionamento della batteria, che si può impostare manualmente o attivare in automatico, permette di ottimizzare le prestazioni di ricarica, specie in presenza di temperature rigide. Alla colonnina, questa Suv può accettare potenze fino a 150 kW in corrente continua. Per la ricarica AC, invece, oltre al caricatore di bordo da 11 kW viene offerto quello da 22 nell'allestimento superiore (High).

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Toyota - Scatta l'ora della microcar (elettrica)

Mar 12,2025

FT-Me, ovvero Future Toyota Micro Electric: una sigla - e un prototipo - per dire che la Casa giapponese è pronta a entrare nella micromobilità con un quadriciclo elettrico leggero (categoria L6e), che potrebbe arrivare sul mercato nel giro di tre anni per sfidare le varie Citroën Ami e Fiat Topolino. La Casa madre non ha ancora acceso il disco verde, ma il progetto, che affonda le proprie radici nelle attività europee del marchio delle Tre ellissi, è molto concreto e potrebbe tradursi in una gamma di veicoli che andrà a coprire la fascia più bassa e accessibile della mobilità a emissioni zero.

Punta ai 100 km d'autonomia. La molla è scattata con l'esperienza accumulata nello sviluppo di soluzioni di mobilità per i brevi spostamenti durante grandi eventi come le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo e Parigi: mezzi inclusivi, accessibili a persone con disabilità, come la Apm o la wheelchair e-puller. La microcar FT-Me (il nome è destinato a cambiare), rappresenta invece il primo il primo sguardo verso la produzione di serie di un veicolo a due posti compatto ma abbastanza spazioso al suo interno. Lungo meno di 2,5 metri, si potrà guidare anche col patentino, toccando una punta massima di soli 45 km/h e ambendo a un range cittadino di circa 100 km con un ciclo di carica. Alla concept di partenza non manca nemmeno un tettuccio con pannelli solari integrati, per aggiungere un'autonomia extra di 20-30 km nelle giornate di sole.

Il sedile (del passeggero) si può staccare. In città sempre meno accessibili dalle auto e con limiti di velocità entro i 30 km/h un mezzo come la FT-Me risponde alle esigenze di molti", spiega Stijn Peeters, capo della divisione New Mobility. "C'è mercato, insomma, per una vettura così. E Toyota è in grado di produrla su larga scala a costi contenuti. Non esoso sarà anche il prezzo ipotizziamo sotto i 10 mila euro che potrebbe avere questa sorta di Aygo in scala ridotta, caratterizzata anche da interni versatili, dove l'infotainment si realizza integrando il proprio smartphone e il sedile passeggero si può rimuovere per fare spazio a colli lunghi o pesanti dentro l'abitacolo: anche per questo, non è prevista una versione cargo, come la Bento per la Duo, il quadriciclo prodotto dalla francese Mobilize. Ben più larga e piantata a terra di una Ami o di una Topolino, questa Toyota sfoggia anche un'ampia superficie vetrata, per garantire la massima visibilità nel traffico e in manovra.

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Lexus RZ - Ha più cavalli, lo steer-by-wire e simula il cambio manuale

Mar 12,2025

La Lexus presenta al Kenshiki Forum il restyling della RZ, che sarà disponibile in Europa in autunno. Per questa Suv elettrica le novità sono prettamente tecniche, con l'arrivo dello steer-by-wire e del cambio virtuale. In una gamma, ora, più ampia grazie a inediti powertrain e l'allestimento F Sport. Nei prossimi 12 mesi, poi, il marchio premium del gruppo Toyota amplierà la sua offerta 100% a batteria con tre nuovi modelli. 

Sterzo e cambio diventano virtuali. I tecnici della Lexus hanno voluto combinare l'efficienza con un maggior piacere di guida e per questo hanno rivisto a fondo i powertrain e introdotto nuove tecnologie. Così, tocca a coleri che è stata la prima Bev di casa portare al debutto lo steer-by-wire: un sistema che non prevede il collegamento fisico tra volante e ruote e che consente di ottenere un rapporto variabile dello sterzo, oltre a un feedback esente da vibrazioni e circa 200 gradi di rotazione massima dello sterzo. Sulla inedita RZ 550e F Sport, caratterizzata anche da elementi di design sportivi specifici, debutta inoltre l'Interactive Manual Drive, che simula la presenza di un cambio manuale a otto rapporti: include un limitatore virtuale di giri e il display di cambio marcia.

Fino a 408 CV con la F SPORT. Sul fronte powertrain, poi, le novità sono molteplici. Tutto ruota intorno alla nuova batteria da 77 kWh, che può essere abbinata a tre diversi livelli di potenza: la versione 350e a motore singolo da 224 CV, la 500e bimotore Direct4 (integrale) da 380 CV e la 550e bimotore Direct4 da 408 CV. In attesa di conoscere i dati omologati, la Lexus dichiara che l'autonomia crescerà fino a 100 km rispetto al modello uscente. Grazie al sistema di pre-riscaldamento degli accumulatori, inoltre, anche la ricarica è più efficiente, e il caricatore di bordo raggiunge i 22 kW.

Ancora più silenziosa. Per ottenere un confort ancora superiore rispetto al passato ed esaltare le caratteristiche intrinseche del powertrain elettrico, sono poi previsti nuovi pannelli insonorizzanti. Infine, l'abitacolo di questa crossover elettrica è impreziosito dai rivestimenti in materiale ecosostenibile Ultrasuede con incisioni al laser.

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Toyota bZ4X - Il restyling è di sostanza

Mar 12,2025

La Toyota presenta al Kenshiki Forum il restyling della bZ4X. In veste aggiornata, l'elettrica giapponese, che introduce numerose novità di carattere stilistico e tecnico, sarà effettivamente disponibile sul mercato in autunno.

Frontale e interni ristilizzati. Dal punto di vista del design, il frontale della bZ4X è stato ridisegnato modificando paraurti, mascherina e prese d'aria per contribuire all'efficienza aerodinamica. Gli interni, poi, sono stati rivisti modificando il layout della console centrale, per creare spazio per due piattaforme di ricarica wireless e introdurre i nuovi schermi dedicati a strumentazione e infotainment: quest'ultimo offre ora una diagonale di 14" ed è di serie su tutti gli allestimenti.

Due tagli di batterie e tre livelli di potenza. Design a parte, la bZ4X evolve nettamente i suoi contenuti tecnici. Viene infatti introdotta una doppia opzione per la batteria, con varianti da 57,7 e 73,1 kWh lordi abbinate ai powertrain aggiornati: quella più piccola va sulla versione a trazione anteriore da 167 CV, mentre quella più grande è proposta sia con motore singolo da 224 CV, sia con due motori e la trazione integrale, per una potenza di sistema di 343 CV totali, che consentono una capacità di traino fino a 1.500 chili. Per la rinnovata Suv, Toyota ha dichiarato un'autonomia prevista di 573 km nel ciclo Wltp per il modello 2WD con batteria più grande, ma i dati sono ancora in fase di omologazione. La ricarica in AC sale fino a 22 kW (grazie al nuovo caricatore di bordo offerto nell'allestimento superiore, l'High), mentre quella da colonnine rapide è pari a 150 kW; infine, un nuovo software di pre-condizionamento degli accumulatori promette un'efficienza superiore nel refill, soprattutto in presenza di basse temperature.

Un milione di km di garanzia per le batterie. Con il Toyota Battery Care Program la Casa offre una copertura di 10 anni oppure 1 milione di chilometri: un dato record, che viene rispettato a condizione che l'auto sia controllata ogni anno presso la rete ufficiale attraverso una procedura dedicata.

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Bentley - Batur Black Rose, quasi unica

Mar 11,2025

La Bentley ha deciso di rendere ancora più esclusiva la Batur: è stata infatti presentata la Black Rose, una serie di appena tre esemplari che sarà prodotta esclusivamente con guida a destra. Inutile cercare questa vettura nei listini: è stata commissionata appositamente da un cliente con il quale sono stati selezionati tutti i particolari speciali.

Una tinta solo per lei. Sulla base della coupé britannica con l'ultima variante del motore W12, per la quale sono previsti in totale appena 18 esemplari, il reparto Mullier Bespoke Studio ha sviluppato l'esclusiva verniciatura Black Rose con accenti Satin Rose Gold estesi anche ai cerchi da 22".

Anche l'oro è stampato in 3D. All'interno troviamo un elemento al debutto assoluto nel settore automotive studiato insieme allo specialista Cooksongold: la stampa 3D additiva dell'oro a 18 carati. In questo materiale sono costruiti il selettore dei Drive Mode, i controlli per la chiusura delle bocchette di aerazione e gli inserti del volante. L'abitacolo è rivestito in pelle Beluga con inserti in tessuto charcoal grey, mentre i legni sono verniciati nella tinta Black Rose della carrozzeria.

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Formula 1 - McLaren, rinnovo pluriennale per Piastri

Mar 11,2025

La McLaren ha ufficialmente annunciato un'estensione pluriennale del contratto di Oscar Piastri. Il pilota australiano, 23 anni, resterà legato al team di Woking ancora per diverse stagioni, confermandosi una pedina fondamentale nel progetto a lungo termine della scuderia inglese.

Un rinnovo meritato. Già Campione in Formula 2 e Formula 3, Piastri nel 2023 si è regalato una stagione d'esordio con i fiocchi, conquistando un podio in Giappone e una vittoria nella gara Sprint del Qatar. Lo scorso anno ha fatto un ulteriore passo avanti, trionfando nei Gran Premi di Ungheria e Azerbaigian, nuovamente nella Sprint del Qatar e andando a podio nei Gran Premi di Monaco, Austria, Monza, Singapore e Qatar.  L'estensione del contratto di Oscar, che arriva con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del 2026, non sorprende affatto e si accompagna a un più ampio contesto di stabilità tecnica e dirigenziale, con i recenti rinnovi del ceo Zak Brown, del Team Principal Andrea Stella e del compagno di squadra Lando Norris.  Sono entusiasta di continuare questo percorso con McLaren, ha commentato il giovane talento australiano. Qui ho trovato un ambiente incredibile, che mi ha permesso di vincere subito e crescere velocemente. Sono pronto a puntare al titolo insieme a tutto il team.

La soddisfazione del top management. Anche Zak Brown, ceo della McLaren, ha espresso grande soddisfazione: Oscar non è solo un talento cristallino, ma un pilota che incarna perfettamente la filosofia della squadra. Averlo ancora con noi è stato un passo naturale, perché crediamo fortemente nelle sue qualità umane e sportive. Sulla stessa linea Andrea Stella, team principal: Oscar è ormai uno dei pilastri del nostro futuro. La sua conferma insieme a quella di Lando Norris ci permette di guardare avanti con fiducia, continuando a lottare per vincere il Mondiale.

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Federmetano - La Fiat Panda Hybrid a biometano

Mar 11,2025

Federmetano ha consegnato i primi esemplari della Fiat Panda Hybrid convertita a biometano, sviluppata nell'ambito di un progetto presentato a Roma lo scorso settembre e che ha coinvolto diverse aziende del settore, per rendere disponibile un'alternativa immediatamente fruibile e a basso impatto ambientale.

Zero CO2. Secondo quanto dichiarato dal presidente dell'associazione, Dante Natali, il biometano è una fonte rinnovabile che rappresenta una soluzione concreta per la mobilità sostenibile, grazie a una rete di distribuzione già attiva con oltre 1.600 punti vendita sul territorio nazionale. La Panda Hybrid così convertita percorre oltre 33 km con un kg di biometano, garantendo emissioni di CO2 pari a zero e un impatto ambientale inferiore rispetto ai veicoli elettrici a batteria. Il biometano permette una transizione ecologica reale e alla portata di tutti, visti i costi molto inferiori rispetto alle Bev e consente di ottenere una immediata riduzione delle emissioni di CO2 senza attendere il lento incremento in termini di immatricolazioni delle auto elettriche, spiega Natali.

Parola d'ordine: diversificare. L'iniziativa si inserisce in un dibattito più ampio sulle strategie europee per la decarbonizzazione del settore automotive: Federmetano sottolinea i vantaggi del biometano rispetto a soluzioni come l'elettrico e l'idrogeno, considerate più costose e meno accessibili. L'appello agli enti competenti è chiaro: diversificare le strategie di transizione ecologica per valorizzare le tecnologie già disponibili e sostenere il settore industriale nazionale, evitando scelte unilaterali che potrebbero penalizzare l'economia e la mobilità degli utenti.

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Jaguar Type 00 - A Parigi vestita di blu

Mar 11,2025

La Jaguar torna a parlare del suo futuro dopo aver rotto gli schemi con la presentazione della nuova immagine e della concept Type 00. Lo fa riportando all'attenzione del pubblico l'avveniristica berlina-coupè elettrica, che assume un nuovo look.

Il colore rende omaggio alla Francia. Dopo il debutto in rosa, la Type 00 ha fatto la sua comparsa durante la Fashion Week di Parigi in una inedita livrea blu opaco accompagnando in tre location della capitale Barry Keoghan, Jamie Dornan and Zoë Saldaa. Il colore, denominato French Ultramarine, è stato creato per l'occasione: è la prima volta che la Type 00 si mostra in pubblico in Europa dopo il debutto alla Miami Art Week del 2024.

Uno store dedicato nel cuore della moda. Nella stessa occasione la Jaguar ha confermato anche l'apertura di un nuovo store all'interno del Triangle d'Or, il distretto della moda nell'ottavo arrondissement di Parigi. In futuro saranno aperti altri negozi del marchio nelle più importanti capitali globali, affiancando la rete tradizionale.

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Donald Trump - Dazi del 50% su acciaio e alluminio canadesi: "Distruggerò il loro mercato auto"

Mar 11,2025

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua la sua battaglia contro il Canada, sempre intenzionato ad annetterlo e a farlo diventare il 51esimo stato dell'Unione. Una battaglia che, almeno per il momento, il tycoon combatte a suon di dazi, minacciando una vera e propria escalation commerciale.

Si vola al 50%. In un post pubblicato sul suo social network Truth, Trump scrive di aver dato istruzioni al segretario per il Commercio di alzare al 50% i dazi su acciaio e alluminio importati dal Canada, a partire dal 12 marzo, in ritorsione alle tariffe del 25% imposte dall'Ontario sull'elettricità. Il presidente è inoltre pronto a dichiarare un'emergenza nazionale, sempre per l'elettricità, così da poter intervenire rapidamente per contrastare la minaccia abusiva da parte del Canada, senza però spiegare in cosa consisterebbe il suo piano di intervento.

"Distruggerò l'auto". Non contento,Trump chiede al Canada l'immediata eliminazione dei dazi sui prodotti caseari, definiti "oltraggiosi. E se il paese confinante non eliminerà altri dazi altrettanto gravi, aggiunge Trump, il 2 aprile aumenterò in modo sostanziale le tariffe sulle automobili in arrivo negli Stati Uniti. Di fatto, questo distruggerà definitivamente la produzione automobilistica in Canada. Quelle auto possono essere facilmente costruite negli Stati Uniti.

La "soluzione". Per evitare tutto questo, conclude Trump, l'unica soluzione è che il Canada diventi il nostro amato cinquantesimo primo stato. Questo farebbe scomparire tutte le tariffe e tutto il resto. La linea artificiale tracciata anni fa ai nostri confini finalmente scomparirebbe, e avremmo la nazione più sicura e bella al mondo. E il vostro brillante inno, O Canada', continuerà a essere suonato, questa volta per rappresentare un grande e potente Stato all'interno della più grande nazione che il mondo abbia mai visto".

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Mazda - Smontiamo il 6 cilindri 3.3 diesel per scoprine i segreti tecnici - VIDEO

Mar 11,2025

Sviluppare in questi anni un nuovo motore diesel, per di più un 6 cilindri da 3.3 litri di cilindrata, è senz'altro una scelta controcorrente, che a qualcuno addirittura potrebbe sembrare paradossale. Ma Mazda ci ha abituati a questo tipo di progetti che spesso, contrariamente alle apparenze, sono dettati da una grande razionalità. E anche in questo caso i numeri  (consumi ed emissioni) l'hanno confermato. Ma com'è possibile che aumentare la cilindrata di un motore diesel ne aumenti l'efficienza? Per scoprirlo (e raccontarvelo) ho smontato pezzo per pezzo questo sei in linea alla ricerca dei dettagli tecnici più interessanti.

L'idea generale è quella di rendere la combustione più graduale e controllata possibile in un ampio range di funzionamento, in modo da ridurre la formazione di ossidi d'azoto e particolato. A questo scopo l'ampia cubatura permette di avere tanta coppia senza necessità di esasperare compressione e sovralimentazione e anzi espandendo l'utilizzo dell'EGR. Fondamentale è anche il nuovo disegno del pistone con cielo a doppio uovo che permette di controllare in due zone separate la miscelazione fra l'aria e il gasolio (erogato in cinque diverse iniezioni per ogni ciclo). Anche la scelta dei materiali è particolare: mentre blocco motore, coppa e testata sono realizzati in lega di alluminio per ridurre il peso, i pistoni sono tornati all'acciaio. Questo ha permesso di lavorare con accoppiamenti più precisi grazie alla minore dilatazione termica e gestire in maniera ottimale le temperature in camera di combustione.

L'albero motore è disassato rispetto all'asse dei cilindri per favorire la fase di espansione e ridurre le spinte laterali contro le canne; e presente un variatore di fase sull'asportazione per favorire l'avviamento; gli alberi a camme sono integrali, ma cavi per ridurne la massa; le bronzine sono realizzate con due rivestimenti distinti per reggere le diverse sollecitazioni subite dalle due metà della testa di biella. Insomma, nulla è lasciato al caso e ogni singolo elemento è stato ottimizzato per migliorare l'efficienza complessiva. Scoprite tutti i dettagli nel video qui sopra!

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Morgan Supersport - Classico contemporaneo da 340 CV

Mar 11,2025

Pur mantenendo i tratti stilistici delle Morgan (cofano lungo, griglia anteriore a ferro di cavallo rovesciato, abitacolo molto arretrato), la Supersport è stata disegnata partendo dal proverbiale foglio bianco e sviluppata in tre anni e mezzo di lavoro. I gruppi ottici anteriori poggiano sui grandi parafanghi bombati, con bombature aggiuntive studiate per migliorare i flussi d'aria attorno alla carrozzeria.

Niente finestrini elettrici, siamo inglesi. Costruita sulla nuova (e più leggera) piattaforma in alluminio CXV, la Morgan Supersport mantiene la struttura centrale in legno, a cui sono appoggiati gli elementi dell'abitacolo e i pannelli delle portiere. Per contenere il peso non ci sono i finestrini elettrici: le vetrature laterali, insieme alla parte superiore dello sportello, possono essere velocemente rimosse agendo sulla maniglia all'interno della portiera. L'hard top pesa meno di 20 kg e mette a disposizione un generoso lunotto in vetro.

All'interno i progettisti hanno cercato di preservare il più possibile la tradizione analogica della Casa inglese, cercando di rendere invisibile la tecnologia di bordo: non c'è nessun grande schermo touch per l'infotainment, né comandi a sfioramento. La strumentazione è quasi tutta analogica, manopole e pulsanti abbondano, ma si possono collegare gli smartphone all'impianto stereo dell'auto, e disporre - su richiesta - della piastra per la ricarica a induzione. Nella lista degli optional figura anche l'hifi della Sennheiser. La Casa non ha comunicato la capacità ufficiale del bagagliaio, con pareti in legno a vista, che offre ampio spazio per le valigie di un weekend.

Nel lunghissimo cofano della Supersport trova posto il sei cilindri in linea da 3.0 litri di derivazione BMW, capace di 340 CV (250 kW) di potenza e 500 Nm di coppia massima. L'auto scatta da ferma a 100 km/h in 3,9 secondi, e raggiunge la velocità massima di 267 km/h. Sulla bilancia, senza conducente la Supersport pesa 1.170 kg, per un rapporto peso/potenza di 290 CV per tonnellata. La Morgan è dotata di sospensioni a doppio braccio oscillante con barra antirollio davanti e dietro; su richiesta è possibile avere ammortizzatori Nitron regolabili su 24 posizioni e il differenziale posteriore a slittamento limitato.

I 102.000 sterline del prezzo dell'auto sono solo il punto di partenza: la gamma colori (fino a 4.200 sterline) è molto ricca, così come quella dei pellami e dei rivestimenti, dei cerchi di lega e delle finiture per l'abitacolo e la carrozzeria, che possono spaziare dal nero alle più raffinate cromature. Tantissimi gli accessori, che comprendono scarichi personalizzati (3.000 sterline), borse, teli per l'auto e l'immancabile portapacchi esterno (2.100 sterline). Al momento la Morgan Supersport è venduta solo nel Regno Unito, e non c'è ancora una data ufficiale di arrivo nel Vecchio Continente; sappiamo però che non verrà commercializzata negli Stati Uniti per le diverse normative di omologazione.

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Milano Cortina 2026 - Stellantis fornirà le auto ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici

Mar 11,2025

I marchi italiani del gruppo Stellantis saranno partner ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati si occuperanno di fornire le vetture necessarie per la gestione logistica e rappresentativa della manifestazione.

Oltre 3.500 atleti. L'accordo, siglato con la Fondazione Milano Cortina 2026, prevede la fornitura del parco auto ufficiale per l'organizzazione dei Giochi, in un contesto che vedrà coinvolti oltre 3.500 atleti provenienti da 93 Paesi, impegnati in 16 discipline olimpiche e 6 sport paralimpici.

Tutta l'Italia. Secondo Jean Philippe Imparato, Chief Operating Officer Enlarged Europe di Stellantis, la collaborazione rappresenta "un progetto che abbraccia l'Italia intera", mettendo in campo l'esperienza industriale nazionale per un evento che richiederà un grande sforzo organizzativo. Andrea Varnier, Ceo della Fondazione Milano Cortina 2026, ha sottolineato come i marchi italiani di Stellantis rappresentino "soluzioni indispensabili per l'organizzazione dei Giochi", garantendo mobilità a servizio dell'intera macchina organizzativa.

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Nissan - Uchida lascia: Ivan Espinosa è il nuovo Ceo

Mar 11,2025

Il consiglio di amministrazione della Nissan ha rotto gli indugi, procendendo con il previsto avvicendamento ai massimi vertici aziendali: l'1 aprile Ivan Espinosa, attuale direttore della pianificazione, assumerà l'incarico di presidente esecutivo e amministratore delegato, sostituendo Makoto Uchida.

Avvicendamenti continui. A prima vista sembra una sorta di terremoto nella prima linea manageriale. In realtà non lo è, perché la posizione di Uchida era in bilico da ormai diverse settimane e in particolare dal giorno della rottura delle trattative per la fusione con la Honda. Da allora, il dirigente giapponese è finito nel tritacarne delle critiche, soprattutto di investitori e banche creditrici, per non aver saputo gestire i negoziati e per aver assunto un atteggiamento troppo intransigente nei confronti della controparte. La scelta di Espinosa sorprende solo per la sua nazionalità: dopo diversi anni, il Cda ha scelto un manager non giapponese per rimettere in carreggiata conti in estrema sofferenza e portare avanti un pesante piano di ristrutturazione. Evidente come sia una scelta di rottura rispetto al passato: lo dimostrano anche i manager finiti tra i papabili per la sostituzione di Uchida. Oltre a Espinosa, nel toto-nomi figuravano anche il direttore finanziario Jeremie Papin e il responsabile delle performance Guillaume Cartier. Ora tocca al nuovo amministratore delegato, il quarto negli ultimi sei anni, il duro compito di ridare slancio alla Casa di Yokohama e - magari - riaprire il tavolo delle trattative per la fusione: la Honda ha già dato la sua disponibilità a riavviare i colloqui, ma a una sola condizione, ossia l'uscita proprio di Uchida. 

Il nuovo rimpasto. Si vedrà nei prossimi giorni quante sono le chance di riprendere il discorso dell'aggregazione. Intanto, la missione di Espinosa non sarà facile, anche se il manager conosce a fondo la Casa di Yokohama: il suo ingresso in azienda risale infatti al 2003. Espinosa ha trascorso gran parte della sua carriera in Messico, ma ha anche ricoperto posizioni apicali nel Sud-est asiatico e in Europa. Inoltre, è stato responsabile della pianificazione di prodotto e delle iniziative di sviluppo e ha gestito le strategie di gestione della gamma a livello globale. Il suo attuale incarico gli è stato affidato nell'aprile del 2024 nel quadro di un più ampio rimpasto manageriale voluto da Uchida per sistemare l'azienda. La sua nomina rientra, però, in un ulteriore riorganizzazione del management che dimostra ancora una volta quanto la situazione sia difficile. All'interno del comitato esecutivo e delle prime linee sono state affidate nuove responsabilità a Cartier e Papin e a diversi altri dirigenti tra cui Eiichi Akashi, Teiji Hirata, Stephen Ma, Mitsuro Antoku, Toru Ihara, Shohei Yamazaki, Tatsuzo Tomita e Manabu Sakane. Oltre a Uchida, lasceranno l'azienda l'attuale direttore tecnico Kunio Nakaguro, il responsabile della produzione e della supply chain Hideyuki Sakamoto, nonchè Asako Hoshino, Chief Brand & Customer Officer, e Hideaki Watanabe, Chief Strategy & Corporate Affairs Officer. 

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Gruppo Volkswagen - 30 novità di prodotto nel 205

Mar 11,2025

Il gruppo Volkswagen ha in programma il lancio di 30 novità di prodotto nei prossimi mesi, nonostante le previsioni su un 2025 ancora "impegnativo" a causa di numerosi fattori negativi. A delineare il quadro delle prospettive del costruttore tedesco è stato l'amministratore delegato Oliver Blume durante la presentazione di risultati finanziari per il 2024, messi alla prova da un contesto operativo sempre più complesso da gestire: lo dimostra il generalizzato calo della redditività e dei flussi di cassa.

Il bilancio del 2024. Prima di affrontare il tema delle prospettive, è necessario partire dalle principali voci di un bilancio con numeri descritti come "decenti" dal direttore finanziario Arno Antlitz, alla luce proprio "dell'ambiente competitivo". Le vendite totali sono scese del 3,5% a 9,037 milioni di unità, soprattutto per le performance negative in Cina; tuttavia i ricavi, grazie al positivo contributo della divisione Servizi Finanziari, sono saliti dello 0,7% a 324,7 miliardi di euro. Sulla redditività, invece, hanno pesato fattori straordinari, tra cui oneri di ristrutturazione per 2,6 miliardi. L'utile operativo è diminuito del 15,4% a 19,060 miliardi, per un margine in contrazione dal 7% al 5,9%, mentre i profitti hanno subito un calo del 30,6% a 12,394 miliardi. Male anche la generazione di cassa delle attività automobilistiche, con i relativi flussi in peggioramento da 10,7 miliardi a 5 miliardi anche per colpa della necessità di aumentare gli investimenti sulle nuove tecnologie (è il caso dell'accordo con la Rivian per accedere a nuove piattaforme informatiche).

 

Le prospettive. Sul bilancio ha influito anche l'aumento dei costi per il rinnovo della gamma. Blume ha ricordato il debutto, l'anno scorso, di oltre 30 novità, tra cui le nuove VW Tiguan, Skoda Superb e Cupra Terramar. L'offensiva di prodotto continuerà anche nei prossimi mesi, con altri 30 lanci in tutto il mondo e per tutti i marchi, ma ciò avrà ovviamente delle conseguenze sul bilancio. I relativi costi, insieme alla necessità di portare avanti i programmi di elettrificazione, faranno sentire i loro effetti sui conti del 2025: i ricavi sono  visti in crescita del 5% e il margine operativo tra il 5,5 e il 6,5%, mentre i flussi di cassa dovrebbero attestarsi a 2 e 5 miliardi a causa degli esborsi per investimenti e programmi di ristrutturazione, tra cui quello concordato in Germania con l'IG Metall prima dello scorso Natale. Insomma, a Wolfsburg cercano di tener i piedi per terra con prospettive che, per il Antlitz, riflettono le "sfide dell'ecomia globale  e i profondi cambiamenti" in atto nell'industria dell'auto. Blume ha comunque parlato di primi "segnali positivi" con un "2025 partito meglio del previsto" grazie alla positiva accoglienza del mercato per "numerose novità di prodotto". Tuttavia, i vertici non hanno mancato di sottolineare i fattori negativi: infatti, il contesto operativo è "caratterizzato da incertezza politica, crescenti barriere commerciali e tensioni geopolitiche, intensificazione della concorrenza, volatilità delle materie prime, dell'energia e dei cambi e requisiti più rigorosi in materia di emissioni". 

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Auto elettriche - Stellantis brevetta il cambio per le Bev

Mar 11,2025

Negli Usa, il gruppo Stellantis ha depositato pun brevetto per un secondo rapporto da aggiungere alle unità di trazione elettriche. Questa tecnologia permetterebbe di usare una marcia per le velocità più basse e una per quelle più alte, così da migliorare l'efficienza complessiva dell'auto (e quindi la sua autonomia). Il brevetto fa riferimento a powertrain elettrificati e non solo a quelli puramente elettrici, il che fa pensare che possa riguardare anche le motorizzazioni ibride plug-in come quella delle Jeep 4xe.

Come funziona. Il brevetto depositato da Stellantis parla del passaggio da un rapporto all'altro all'interno della trasmissione, sfruttando un fluido magnetico, già sperimentato in alcune sospensioni adattive, che contiene particelle metalliche che reagiscono ai campi magnetici. Questo, secondo Stellantis, permetterebbe di cambiare marcia in maniera più efficiente rispetto alle normali frizioni idrauliche.

Qualcuno lo usa già. La Porsche impiega un cambio a due rapporti per la sua sportiva full electric Taycan, e lo stesso fa la Mercedes-Benz con le versioni più spinte delle sue plug-in, come la GT 63 S E Performance. Nel caso di Stellantis, il brevetto verrebbe con ogni probabilità utilizzato su vetture più accessibili, contribuendo quindi a una maggiore diffusione di questa tecnologia.

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Stati Uniti - Trump: "Compro una Tesla per sostenere Musk"

Mar 11,2025

In un post sul social network Truth, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso sostegno a Elon Musk, che in queste settimane è impegnato a smantellare, ufficio per ufficio, tutto l'apparato amministrativo americano alla ricerca di tagli e sprechi, veri o presunti.

"Sta facendo un lavoro fantastico". Elon Musk sta rischiando tutto per aiutare la nostra nazione e sta facendo un lavoro fantastico, scrive Trump sulla sua piattaforma social. Ma gli squilibrati della sinistra radicale, come fanno spesso, stanno cercando di boicottare illegalmente la Tesla, uno dei costruttori migliori al mondo, il 'bambino' di Elon, per danneggiare lui e tutto ciò per cui sta lottando. Il riferimento è alle sempre più numerose proteste spontanee sui social, davanti agli store della Tesla (non solo negli Stati Uniti) e agli atti di vandalismo perpetrati ai danni dei possessori delle elettriche americane. Per questo motivo, conclude Trump, acquisterò una Tesla nuova di zecca domani mattina come gesto di supporto e dimostrazione di fiducia nei confronti di Elon Musk, un grande americano. Perché dovrebbe essere punito per aver messo le sue incredibili capacità al servizio di chi vuole rendere l'America nuovamente grande?.

Ci sono altre ragioni. I problemi della Tesla, però, non riguardano solo le proteste e il danno di immagine, ma sono anche e soprattutto di natura economica: le azioni della Casa americana hanno aperto la settimana di scambi con un -15%, il risultato peggiore dal 2020, con una perdita dall'inizio dell'anno di quasi il 45%. La capitalizzazione dell'azienda è scesa di oltre 130 miliardi di dollari da gennaio, e su quasi tutti i mercati si registrano grandi flessioni nelle vendite (-49% in Cina, il mercato più importante, -76% in Germania, -45% in Francia e -54% in Italia). Basterà l'appoggio del presidente Usa?

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Aci Sport - Coppa delle Alpi 2025, si torna alla formula invernale

Mar 11,2025

La quinta edizione della Coppa delle Alpi torna alle origini con la classica collocazione invernale dopo la parentesi del 2024, quando l'evento si era affiancato al progetto del Grande Viaggio Alpino. La gara, che rievoca la storica competizione di velocità del 1921, prenderà il via giovedì 13 marzo da Brescia, inaugurando il Campionato Italiano Grandi Eventi di Aci Sport.

I partecipanti. Saranno 42 gli equipaggi al via, provenienti da 10 nazioni, che si cimenteranno in un percorso di circa 900 chilometri suddiviso in tre tappe. Il tracciato prevede 82 prove cronometrate e 6 prove di regolarità, alcune particolarmente impegnative per via delle pendenze e dei tornanti dei passi alpini. Tra le auto partecipanti spicca la Bugatti T 37 A del 1927 degli ultimi vincitori Matteo Belotti e Ingrid Plebani. In totale saranno quattro i modelli anteguerra, che si confronteranno con esemplari degli anni '50, '60 e '70.

Il programma dell'evento. Si comincia mercoledì 12 marzo a Brescia con il Trofeo Città di Brescia, una sfida a eliminazione diretta in Piazza Vittoria. La prima tappa attraverserà poi la Valcamonica e la Valtellina fino a St. Moritz; venerdì gli equipaggi toccheranno la Val Müstair, il Lago di Resia ed entreranno in Austria, per poi tornare in Italia e concludere la giornata a Bressanone. L'ultima tappa, sabato, terminerà al Passo del Tonale, dove sono previste anche prove cronometrate sulla neve per il Trofeo Ponte di Legno.

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Tesla - Crollo a Wall Street: pesano le ombre cinesi

Mar 10,2025

La settimana della Tesla si apre nel peggiore dei modi: il titolo della Casa di Elon Musk ha aperto le contrattazioni a Wall Street in forte calo, proseguendo la seduta con una flessione che ha superato il -13%. Gli investitori hanno bocciato le performance di mercato del marchio, che in Cina ha perso molto terreno contro i costruttori locali, accusando un -49% nel mese di febbraio, il quinto consecutivo di calo nel Paese.

La concorrenza della BYD. La Tesla, nel mese scorso, ha registrato 30.688 immatricolazioni in Cina: è il dato più basso dal luglio del 2022, quando si era fermata a 28.217 unità. Un dato decisamente negativo, che ha portato la quota di mercato controllata dalla Casa sotto la soglia del 5% e al di fuori della top ten dei marchi più diffusi nella nazione. Tanto più che l'arretramento avviene in contemporanea con l'ascesa della BYD: l'azienda di Shenzhen ha registrato da inizio anno un +24% in patria. Che ha portato il costruttore a controllare una quota di mercato quasi tripla, prossima al 15%.

Morgan Stanley: rischio flessione "sistematica". La graduale erosione del presidio commerciale della Tesla in Cina non è sfuggita agli analisti: nell'ultimo report sulla Casa americana, Morgan Stanley ha paventato la possibilità che l'esposizione del marchio nel Paese possa "continuare a ridursi sistematicamente", portando il peso del fatturato cinese "dal 21% dell'anno scorso a meno del 7% nel 2030".

I tonfi in Europa. Ma i problemi per la Casa di Musk, naturalmente, non sono circoscritti all'Oriente: anche in Europa il calo delle vendite ha raggiunto dei picchi eclatanti, come il -76% in Germania (1.429 unità), il -45% subito in Francia e il -54% registrato nel nostro Paese, sempre nel mese di febbraio.  

Arriva la Model Y restyling. Le flessioni, secondo alcuni osservatori, sono legate alle recenti posizioni politiche espresse da Musk anche in merito a questioni politiche interne ai Paesi europei, come dimostrato anche dalle recenti proteste nei confronti del marchio. Ma sui risultati nel Vecchio continente pesa anche l'avvicendamento nel cuore della gamma: la Model Y attuale è in procinto di uscire di scena e di passare il testimone alla versione aggiornata Juniper, le cui consegne sono partite lo scorso venerdì, come annunciato dalla filiale europea della Casa sul social network X. Ma la strada della risalita sarà ardua: nel frattempo, la concorrenza cinese si è fatta numerosa e agguerrita. Anche in Europa.

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Volkswagen - I 75 anni del Bulli

Mar 10,2025

La Volkswagen Veicoli Commerciali celebra i 75 anni del Bus. Risale infatti all'8 marzo del 1950 l'avvio della produzione del T1, arrivato poi fino ad oggi dopo oltre 12,5 milioni di esemplari nella doppia veste endotermica ed elettrica con ben sei modelli diversi: Multivan, California, ID.Buzz, ID.Cargo e le versioni passeggeri Transporter e Caravelle.

Le celebrazioni per i 75 anni. La Volkswagen ha in programma una serie di eventi celebrativi dedicati agli appassionati: il 24 e 25 maggio si terrà a Wolfsburg una esposizione denominata VW Bus City nell'Autostadt con tutti i modelli iconici prodotti nel corso dei 75 anni, mentre il 1 giugno a Hannover si terrà il VW Bus & Coffee, a cui seguirà, il 3 giugno, l'International VW Bus Day. Altri raduni sono previsti in tutto il mondo nel corso della primavera e dell'estate.

La storia in 7 generazioni. Il T1, noto internamente come Typ 2, venne prodotto dal 1950 al 1967 con meccanica derivata dal Maggiolino, mentre il T2 proseguì la carriera fino al 1979 (e fino al 1987 in Sud America). Decisamente diversa l'impostazione del T3, che oltre al design spigoloso portò al debutto negli anni 80 i motori raffreddati ad acqua, i diesel turbocompressi e la trazione integrale Syncro, mentre il T4 (1990-2003) cambiò approccio con motore e trazione anteriori e unità iconiche come i TDI e i VR6. Il T5 (2003-2015) affinò i concetti della serie precedente, mentre con i T6 e T6.1 siamo già al 2024 e alle unità ibride. Nel 2022 ha debuttato l'elettrico ID.Buzz, mentre sono già stati presentati i Transporter e Caravelle sviluppati in collaborazione con Ford con varianti diesel, ibride ed elettriche.

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Emissioni - Anche Londra potrebbe alleggerire le multe

Mar 10,2025

A pochi giorni di distanza dalla presentazione del Piano d'azione europeo per l'auto, lo schema di multe previsto da Bruxelles per i costruttori non in grado di rispettare i nuovi limiti di CO2 entrati in vigore nel 2025 continua ad alimentare il dibattito. A riportarlo sotto i riflettori è stata un'intervista rilasciata al Times dal ministro britannico per le Imprese e il Commercio, Jonathan Reynolds. Che ha lasciato intendere come Londra possa seguire l'Ue nella revisione del percorso verso la transizione energetica e nell'alleggerimento delle sanzioni per i costruttori non in regola.

Il campanello d'allarme della Nissan. "C'è un accordo per un cambio di politica sostanziale", ha dichiarato Reynolds al quotidiano londinese, in risposta a un allarme lanciato dalla Nissan, che con la sua fabbrica di Sunderland è uno dei più importanti produttori di automobili sul suolo britannico. La Casa nipponica, seguendo alcuni "alert" arrivati nei mesi scorsi da Ford, Stellantis e altri, aveva fatto notare come il più grande stabilimento inglese nel settore delle quattro ruote potrebbe subire importanti ripercussioni da una legislazione troppo rigida in favore della transizione all'elettrico.

Reynolds: "Adeguare il quadro normativo". "Faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantire la presenza a lungo termine della Nissan nel Regno Unito", ha replicato Reynolds dalle colonne del Times "assicurandoci che il quadro normativo rifletta questa intenzione. L'intero governo", ha aggiunto il segretario, è convinto che non si possa compiere un progresso verso la neutralità carbonica e la transizione energetica al costo dell'industria e dei posti di lavoro britannici".

Lo "Zev mandate" e il 28% di Bev. Sono dichiarazioni che il quotidiano legge come una "forte indicazione" che l'esecutivo laburista possa alleggerire l'attuale formulazione del cosiddetto "mandato Zev", che prevede una quota del 28% di elettriche nell'immatricolato di ciascun costruttore per l'anno in corso, nonché uno schema di sanzioni per le Case non in grado di raggiungere detta soglia.

La consultazione con la filiera. Una revisione che vada incontro alle richieste del settore, d'altra parte, non deve stupire: all'inizio di quest'anno, Downing Street aveva inaugurato una fase di consultazione con la filiera dell'auto - conclusasi lo scorso 18 febbraio - sui temi del phase-out dei motori termici nel 2030, le relative tappe intermedie e lo schema dello "Zev mandate", con le sue percentuali di elettriche pure crescenti di anno in anno e la possibilità di comprare crediti verdi dalle aziende virtuose, in maniera del tutto analoga al pooling europeo.

L'iptoesi del calcolo pluriennale. Ora, stando alle indiscrezioni provenienti da Oltremanica, pare che sarà concessa più flessibilità, secondo lo stesso schema del calcolo pluriennale richiesto dall'Acea e accolto dalla Commissione presieduta da Von der Leyen: un costruttore che non dovesse rispettare gli obiettivi per l'anno in corso potrebbe comunque compensare vendendo più auto a batteria nei dodici mesi successivi. "Per noi si tratta di essere ambiziosi sul traguardo, ma pragmatici nel raggiungerlo in accordo con l'industria", ha concluso Reynolds.

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