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Quattroruote News
Aggiornato: 34 min 44 sec fa

Stati Uniti - Trump è pronto a cancellare i crediti fiscali per le elettriche

Nov 15,2024

Elon Musk avrà anche sostenuto Donald Trump nella sua corsa alla Casa Bianca, ma ciò non vuol dire che il prossimo presidente degli Stati Uniti abbia abbandonato i suoi propositi bellicosi nei confronti delle auto elettriche. Lo dimostrano le ultime indiscrezioni della stampa americana, per cui il tycoon sarebbe intenzionato a eliminare i crediti fiscali fino a 7.500 dollari introdotti dall'attuale presidente Joe Biden nel quadro dell'Inflation Reduction Act. 

Musk ci sta. Secondo la Reuters, lo stesso Musk sarebbe favorevole allo stop agli incentivi: alcuni rappresentanti della Tesla avrebbero espresso la posizione del loro capo nel corso di una riunione di uno dei comitati di transizione, gli organi deputati a gestire il passaggio di consegne tra un presidente uscente e il suo successore. A tal proposito vanno ricordate alcune dichiarazioni di Musk, secondo il quale l'abrogazione dei sussidi potrebbe danneggiare solo leggeremente il costruttore da lui guidato, mentre "devasterebbe" la concorrenza, portando anche dei vantaggi alla Tesla nel lungo periodo.

La transizione. La questione è stata più volte al centro delle discussioni in seno al comitato per la politica energetica, guidato da Harold Hamm, petroliere e fondatore di Continental Resources, e dal governatore repubblicano del North Dakota, Doug Burgum. Toccherà a questi ultimi, forti sostenitori dell'abrogazione, decidere le nuove politiche a favore o meno della mobilità elettrica ed eventualmente aprire un nuovo fronte caldo con un settore automobilistico statunitense già contrario alla cancellazione dei sussidi: in una lettera del 15 ottobre, l'Alliance for Automotive Innovation ha esortato il Congresso a mantenere i crediti d'imposta, definendoli "essenziali per consolidare gli Stati Uniti come leader mondiale" nelle future produzioni. Il team della transizione non ha precisato quale possa essere il destino dei crediti ma, in un comunicato, ha sottolineato l'intenzione del presidente eletto di mantenere "le promesse fatte durante la campagna elettorale". E Trump non ha mai fatto mistero del suo proposito di "porre fine al mandato" di Biden per le Bev e di cancellare molte delle iniziative dell'attuale amministrazione per promuovere la generazione di energia da fonti rinnovabili.  

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Car of the Year - Le sette finaliste delledizione 2025

Nov 15,2024

La giuria del premio Car of the Year 2025 ha pubblicato la lista delle sette finaliste in concorso, selezionate tra le quaranta candidate annunciate ad agosto. La premiazione si svolgerà il prossimo 10 gennaio 2025, nel corso del Bruxelles Motor Show. La vincitrice dell'edizione 2024, lo ricordiamo, era stata la Renault Scenic.

Le finaliste. Ecco, in ordine alfabetico, l'elenco delle sette auto selezionate dalla giuria, composta da 61 giornalisti provenienti da 24 Paesi (c'è  anche Quattroruote, con il nostro direttore Gian Luca Pellegrini):

Di questi sette modelli ben cinque sono elettrici, o comunque disponibili anche con una versione a zero emissioni. Tra le escluse dopo la prima selezione troviamo la Fiat Grande Panda, ma anche la Citroën C3 Aircross, la BYD Seal U, le novità della Volkswagen Passat e Tiguan, le Renault Symbioz e Rafale, le Skoda Superb e Kodiaq, le nuove Mini Cooper SE e Countryman, le Opel Grandland e Frontera.

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Hyundai - José Muoz è il nuovo presidente e amministratore delegato

Nov 15,2024

La Hyundai ha un nuovo presidente e amministratore delegato: José Muoz, attuale direttore operativo globale e responsabile delle attività nordamericane, sostituirà infatti Jaehoon Chang, diventando così il primo manager straniero a raggiungere la vetta della Casa coreana.

Il curriculum. Muoz, che assumerà l'incarico il primo gennaio prossimo e affiancherà gli altri due amministratori delegati, Euisun Chung e Lee Dong-seok, è entrato alla Hyundai nel 2019 con la mansione di presidente e direttore operativo e di numero uno della filiale nordamericana del marchio Genesis, ma già nel 2022 ha ampliato le sue responsabilità, entrando nel consiglio di amministrazione e acquisendo le deleghe anche per Europa, India, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico. In quanto direttore operativo, Muoz guida anche le vendite globali, la pianificazione prodotti e l'assistenza post-vendita. Il nuovo ad dovrà portare avanti le attuali strategie e in particolare i piani di elettrificazione, la diversificazione dell'offerta motoristica e la spinta sull'idrogeno. Il dirigente, nato in Spagna 59 anni fa, ha una lunga esperienza nel mondo dell'auto: gran parte della sua carriera si è svolta alla Nissan, dove è entrato nel 2004 e ha scalato le gerarchie, arrivando fino al ruolo di Chief Performance Officer della Nissan. In precedenza, ha inoltre ricoperto diverse posizioni dirigenziali presso altri cotruttori, tra cui Toyota Motor Europe.

Il rimpasto. La nomina di Muoz rientra in un più ampio rimpasto manageriale deciso da Hyundai Motor Group con l'obiettivo di "consolidare una crescita sostenibile e prepararsi al meglio alle incertezze del contesto operativo". Infatti, Jaehoon Chang è stato promosso al ruolo di vicepresidente della divisione automobilistica della gruppo coreano, mentre a Sung Kim e a Jun Young Choi è stato affidato il ruolo di presidente, rispettivamente, di Hyundai Motor Company e Kia Corporation. Infine, Kyoo Bok Lee, attuale amministratore delegato di Hyundai Glovis, è stato promosso presidente della società di logistica. Cheol Seung Baek è stato nominato amministratore delegato di Hyundai Transys (motori, assali e sedili), Joon Dong Oh di Hyundai Kefico (ricambi e centraline), Hanwoo Lee di Hyundai E&C (costruzioni) e Woo Jeong Joo di Hyundai Engineering. 

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Nissan-Dongfeng - N7, una berlina elettrica e high-tech per la Cina

Nov 15,2024

In Cina va in scena il Salone di Guangzhou: sono presenti poche novità di rilievo internazionale, ma è sempre interessante vedere come i big dell'auto si stiano muovendo nel più grande mercato a livello mondiale. La Nissan, forte di una joint venture in loco con la Dongfeng, ha presentato una berlinona elettrica che andrà in vendita nella prima metà del 2025: si tratta del primo modello del pano industriale "The Arc", con cui la Casa giapponese strutturerà la propria offerta di Bev nel Paese del Dragone. 

Alto Qi. Lunga 4,93 metri, larga 1,90, alta 1,49 e con un passo di 2,92 metri, la N7 è di fatto il risultato "di serie" della concept Epoch svelata l'aprile scorso al motor show di Pechino, nonché il primo modello realizzato dalla Nissan e dalla Dongfeng su una nuova piattaforma modulare dedicata esclusivamente a veicoli elettrificati. Sviluppata e prodotta in Cina, al momento si si limita a mostrare l'aspetto esteriore, caratterizzato dal design V-motion tipico della Casa di Yokohama. Tra i pochi dettagli diffusi, in attesa del via alle vendite, qualche indicazione sul potenziale tecnologico: il sistema di infotainment è animato da un processore Qualcomm Snapdragon 8295P, mentre i sistemi di assistenza alla guida avanzati sfruttano le tecnologie dello specialista cinese Momenta.

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Stellantis - Siglato laccordo con Infineon per la fornitura di semiconduttori

Nov 15,2024

Il gruppo Stellantis e Infineon Technologies hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo delle prossime architetture per auto elettriche. A supporto di questa iniziativa c'è la fornitura di materiali ad alta tecnologia, tra cui gli interruttori con tecnologia ProFet che sostituiscono i tradizionali fusibili, semiconduttori al carburo di silicio e i microcontroller per la piattaforma STLA Brain, oltre a processori dedicati alle funzioni di assistenza alla guida autonoma e di infotainment.

Pronti per le sfide del futuro. La partnership tra le due aziende rafforza l'impegno del gruppo per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale Dare Forward 2030, ma punta ad andare oltre. Stellantis e Infineon stanno anche ampliando la loro collaborazione per dar vita al Joint Power Lab, che si occuperà di progettare la prossima generazione di piattaforma per auto elettriche, scalabile e intelligente, che permetterà lo sviluppo del primo software-defined vehicle di Stellantis, ha spiegato Maxime Picat, responsabile fornitori di Stellantis. Grazie alla nostra fabbrica di chip al carburo di silicio di Kulim, il Malesia, e il nuovo stabilimento di Dresda in Germania, oltre alle collaborazioni già avviate con altri partner strategici, Infineon potrà rispondere alle richieste del mercato dei semiconduttori per l'industria dell'automobile, aggiunge Peter Schiefer, presidente della divisione automotive della Infineon.

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Sicurezza - Croce Rossa Italiana e Bridgestone insieme per la sicurezza stradale

Nov 15,2024

In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, si rinnova la collaborazione di Bridgestone e Croce Rossa Italiana con il progetto Sicurezza on the Road, che si inserisce negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il dimezzamento del numero di vittime per incidenti stradali entro il 2030. Giunta al suo secondo anno, l'iniziativa è pensata per promuovere comportamenti sicuri sulla strada.

Il progetto. L'iniziativa è strutturata in momenti diversi: i CRI Green Camp, percorsi formativi per studenti sulla sicurezza stradale e sulla sostenibilità ambientale, le attività didattiche nelle scuole (che hanno coinvolto quasi diecimila studenti), e un webinar sulla sicurezza stradale a cui hanno partecipato oltre 5.000 giovani. Gli eventi pubblici, organizzati dai volontari della Croce Rossa, hanno coinvolto oltre 14.000 partecipanti di tutte le età.

Impegno per le nuove generazioni. L'impegno assunto attraverso questo progetto è forte: vogliamo costruire insieme un domani all'insegna della sicurezza e della sostenibilità, sensibilizzando la popolazione, in particolare le nuove generazioni, all'adozione di comportamenti responsabili alla guida, spiega Edoardo Italia, vicepresidente della Croce Rossa Italiana e rappresentante dei Giovani CRI. L'iniziativa è nata dalla nostra volontà comune di promuovere la consapevolezza e la responsabilità alla guida, offrendo strumenti di prevenzione e supporto per rendere le nostre strade più sicure, aggiunge Mattia Giustiniano, vice president R&D di Bridgestone Emea.

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Stellantis - Ancora stallo dopo il tavolo al ministero

Nov 14,2024

Il braccio di ferro tra governo e Stellantis continua e anche l'ultima puntata del Tavolo Automotive, tenutasi oggi al Mimit (ministero delle Imprese e del Made in Italy), sembra portare a un nulla di fatto, con le parti arroccate sulle proprie posizioni. Da un lato, il ministro Adolfo Urso ha chiesto al costruttore di "assumersi la responsabilità del rilancio dell'auto italiana", con un "vero e significativo piano industriale", e al tempo stesso ha invocato nuovamente una revisione delle normative sulle emissioni per il 2025, per "rimuovere la follia delle euromulte"; dall'altro, Stellantis afferma di "avere un piano per l'Italia" e auspica, al contrario, che l'Europa mantenga le regole attuali "per garantire stabilità: modificare ora gli obiettivi avrebbe effetti negativi perché l'industria automobilistica opera su tempi molto lunghi", ha detto Daniela Poggio, vicepresidente Communication & Public Affairs di Stellantis Italia. Insomma, le posizioni sono distanti se non agli antipodi, soprattutto sul futuro. Delusi i sindacati, che di fronte all'ennesimo stallo richiedono "la convocazione di un incontro con Stellantis presso la presidenza del Consiglio", definendo "controproducente" il Tavolo e "incapace di invertire la pericolosa deriva" del settore.

L'attacco di Urso. Chiediamo un vero, significativo e chiaro piano industriale, che entri nel dettaglio di ogni stabilimento in Italia e che preveda un significativo aumento degli investimenti nel nostro Paese", ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nell'incontro con Stellantis. "Come dimostrano le mozioni parlamentari approvate alla Camera e lo stesso sciopero, vi è una condivisione generale, una piena unità di intenti, dal Parlamento ai sindacati, dalle Regioni alla filiera della componentistica" ha aggiunto Urso, sottolineando come tutte le parti chiedano al costruttore "di impegnarsi concretamente per il rilancio dell'industria dell'auto e per la salvaguardia dei posti di lavoro" e "di dare all'Italia quello che l'Italia ha dato alla Fiat". Nello specifico, il ministro chiede "indicazioni e dati precisi, impegni sulle risorse e sui nuovi modelli, investimenti sulla ricerca e sulla formazione, sulle nuove piattaforme produttive e quindi sulla componentistica", affermando che il governo è "disposto a mettere in campo ciò che è necessario per sostenere questo sforzo, con politiche nazionali ed europee adeguate". Su quest'ultimo punto, però, non mancano frizioni tra le parti, sia sul tema degli incentivi sia sulle politiche da perseguire a Bruxelles: "Quest'anno abbiamo investito un miliardo di euro di intesa con Stellantis", ha continuato Urso, "secondo cui la misura avrebbe aumentato la produzione in Italia. accaduto esattamente il contrario. Quindi, come preannunciato, non la riproporremo più. Destineremo tutte le risorse del fondo, che pensiamo di aumentare nel corso della manovra, sul fronte dell'offerta, a sostegno delle imprese, soprattutto degli investimenti della filiera dell'automotive". In campo europeo, poi, Urso continua a richiedere una revisione dei regolamenti per il 2025: "Dobbiamo rimuovere la follia delle euromulte che scatteranno dal primo gennaio prossimo: è questo il motivo principale che sta portando alla chiusura degli stabilimenti", ha detto il ministro: "Per sfuggire alla tagliola delle multe le case hanno tre vie, tutte suicide per l'industria: ridurre la produzione di auto endotermiche per scendere sotto la proporzione fissata tra auto elettriche vendute e auto endotermiche; aumentare la vendita di auto elettriche nella propria rete, come sta facendo Stellantis, certificando e vendendo le auto del proprio socio Leapmotor importate dalla Cina; oppure, in ultima istanza, comprando le quote di crediti CO2 da Tesla. In ogni caso, si accelera la crisi della produzione europea. Si condannano l'auto e il lavoro europeo. Una follia che dobbiamo subito scongiurare".

La replica di Stellantis. A rappresentare Stellantis al tavolo del ministero c'erano Daniela Poggio, il responsabile delle risorse umane e della relazioni industriali, Giuseppe Manca, e la managing director, Antonella Bruno. Il costruttore ha replicato a Urso "di avere un piano per l'Italia" e di voler "lottare per difendere la sua leadership" nel nostro Paese, aggiungendo di "non avere intenzione di chiudere alcuno stabilimento, né di fare licenziamenti collettivi". Il gruppo automobilistico ha però espresso nuovamente vedute divergenti da quelle del governo sul piano delle politiche comunitarie nel settore: "In questo momento di transizione - ha detto Poggio - le politiche che garantiscono la stabilità delle regole sono più importanti che mai e i target del 2025 erano noti fin dal 2019. Modificare adesso gli obiettivi avrebbe effetti negativi", ha aggiunto la responsabile della comunicazione del gruppo, "perché l'industria automobilistica opera su tempi molto lunghi. Il piano strategico Dare Forward 2030 prevede la decarbonizzazione entro il 2038 sia dei veicoli sia dei processi produttivi. E di raggiungere entro il 2030 la vendita del 100% di veicoli elettrici in Europa e il 50% in Usa. Un investimento di 50 miliardi di euro. Modificare la regolamentazione in corsa non è una buona idea, perché il mondo non tornerà indietro sull'elettrificazione e l'Italia è un Paese esportatore. La riconversione (all'elettrico, ndr) comporta un maggiore costo dei veicoli del 40%, e questo è il principale problema che non abbiamo ancora risolto: la politica fa le leggi, noi le rispettiamo", ha dichiarato ancora la portavoce di Stellantis. Insomma, la linea è la stessa già dettata da Carlos Tavares, contrario alla revisione delle regole.

I sindacati "chiamano" Meloni. Delusa la terza parte seduta al tavolo, i sindacati. Presenti i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Ugl metalmeccanici, Acqcfr, Fismic, Anfia, e delle Regioni in cui sono insediati gli stabilimenti del gruppo (Piemonte, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna). "Ribadiamo la richiesta di convocazione di un incontro con Stellantis presso la presidenza del Consiglio", spiega la Uilm. "Il Tavolo Automotive, aperto da oltre un anno, si è dimostrato finora non solo inefficace, ma addirittura controproducente. L'aggiornamento al 16 dicembre presso il Mimit, proposto dal ministro Urso, rischia di rappresentare una ennesima pericolosa dilazione. Le proposte di rilancio del settore automotive, elaborate nelle sessioni tecniche all'unanimità, sono state lasciate inspiegabilmente cadere. Anzi, il ministero ha di fatto interrotto le trattative per quasi un anno, permettendo che le cose precipitassero e che la produzione passasse dai circa 800 mila veicoli del 2023 agli scarsi 500 mila attuali. L'incontro di oggi al Mimit non è riuscito a invertire questa pericolosa deriva, né è riuscito a risolvere le questioni più urgenti, come il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, senza il quale avremo ondate di licenziamenti nelle imprese dell'indotto, e la riduzione del costo dell'energia, più alto che in qualsiasi altro grande paese europeo. L'unico punto su cui esprimiamo sintonia col Mimit è la necessità di ottenere una modifica del micidiale regolamento europeo che sostanzialmente impone già nel 2025 quote di auto elettriche impossibili da vendere".

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Jaguar - Design Vision Concept, il futuro è elettrico

Nov 14,2024

Il nuovo capitolo della storia Jaguar inizierà dal 2 dicembre, quando alla Miami Art Week sarà svelata la Design Vision Concept: il prototipo, mostrato per ora con pesanti camuffature, anticipa la berlina di nuova generazione che darà via al completo rinnovamento della gamma del marchio nel segno dell'elettrico.

Pronta nel 2025. In contemporanea con la presentazione della concept, la Jaguar avvierà i test della berlina definitiva su strada e negli impianti specializzati, dopo decine di migliaia di chilometri già percorse nelle simulazioni virtuali. L'obiettivo è quello di presentare la versione di serie entro la fine del 2025.

Lo stile sarà unico. La Design Vision Concept anticipa l'erede spirituale delle grandi berline sportive Jaguar, definita nel comunicato stampa come una "GT a 4 porte" e caratterizzata, a giudicare dai prototipi, dal un cofano particolarmente lungo e dalla linea di cintura molto alta, che porta a uno sviluppo dinamico e raccolto del padiglione. Nel frontale sono visibili una grande presa d'aria inferiore e una mascherina centrale tradizionale nonostante il powertrain elettrico: potrebbero rappresentare un legame con lo stile del passato.

Una piattaforma specifica per tutte le Jaguar. La piattaforma modulare JEA (Jaguar Electric Architecture) debutterà con la berlina e sarà poi estesa agli altri modelli. Lo sviluppo indipendente rispetto alla gamma Land Rover ha permesso di avere assoluta libertà nelle scelte tecniche e nello sviluppo, ma per il momento non sono stati diffusi dati tecnici se non quello relativo all'autonomia, che dovrebbe avvicinarsi ai 700 km.

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Fiat - Una mostra per i 125 anni della Casa torinese

Nov 14,2024

Per i 125 anni dalla fondazione della Fiat, al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino apre i battenti dal 15 novembre al 4 maggio del 2025 la mostra 125 volte Fiat, che celebra la storia dell'azienda, nata nel 1899 con il nome di Fabbrica Italiana Automobili Torino.

 

La mostra. Curata da Giuliano Sergio e realizzata con la collaborazione del Centro Storico Fiat e dell'Heritage Hub, ripercorre la storia della Casa analizzando l'impatto sociale e il patrimonio artistico e visivo che ha prodotto e ispirato nell'arte, nel cinema e nel design. All'interno della mostra sono esposte nove tra le vetture più importanti della Fiat, tra cui la 508 Balilla del 1932, la 500 A Topolino del 1936, la Panda 30 del 1982 e la nuova 500e. Accanto alle auto una ricca presenza di opere d'arte, memorabilia, documenti d'archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi.

Le Fiat che non ti aspetti. In parallelo alla mostra, sempre dal 15 novembre, prende il via la rassegna Insolite e sorprendenti Fiat, che presenta le auto e i modelli meno famosi e conosciuti della Casa torinese, che si distinguono per il design, la tecnologia e le scelte innovative, senza trascurare il lato più ludico. Tra le auto esposte la Fiat 520 degli anni '20, la concept car Fiat Scia del 1993, il prototipo elettrico Fiat Vanzic del 1995, ma anche la Fiat 500 C Giardiniera Legno, la 600 Multipla e la Panda Militare Steyr Puch. E poi la Uno Turbo Trofeo, la Panda Jolly, la 500 Barbie Edition e la Qubo Spiaggina.

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BYD Sealion 7 - Scatta forte, ma l'obiettivo è il confort

Nov 14,2024

Piacevole a guardarsi e ad abitarsi, morbida a guidarsi, la BYD Sealion 7 arriva sul mercato italiano con le sue misure generose, da segmento D (4,83 metri), che la mettono faccia a faccia con la sua rivale per eccellenza, la Tesla Model Y. A trazione posteriore o integrale (dual motor), la nuova Suv-coupé sfodera fino a 530 cavalli, 502 km di autonomia nel ciclo WLTP e una batteria, nel taglio più grande, da 91,3 kWh. Prezzi? Si parte da 47.990 euro, con le prime consegne previste entro la fine dell'anno.

Formula rodata. I numeri dicono che la carrozzeria Suv-coupé piace agli automobilisti europei, ancor più a quelli italiani. Ed è con la Sealion 7 che la BYD punta a conquistarli: coda compatta, lunotto piccolo, spalle larghe e cerchi oversize. Nulla che non si sia già visto, ma l'appeal è assicurato.

Moderna, senza strafare. All'interno, la Sealion 7 tiene fede alle aspettative di chi cerca un ambiente premium. Basato sul tema nautico, l'abitacolo propone una plancia dalle linee pulite e moderne: ci sono una strumentazione digitale dietro al volante e pure un head-up display. Sulle razze ci sono ancora i pulsanti fisici e, dietro, le classiche leve per frecce e abbaglianti. Senza contare che la leva del cambio, seppur piccola, è lì dove te l'aspetti, poco sopra al tasto d'accensione. Semmai, bisogna tenere a mente che per tutte le funzioni, come ormai di consueto, bisogna passare dal grande display da 15,6 pollici. Il sistema operativo, però, funziona bene ed è rapido; quindi, è solo questione di pratica.

I motori. Il listino prevede una variante a motore singolo da 313 CV (6,7 secondi per lo 0-100, 482 km di autonomia e batteria da 82 kWh) e una dual motor a trazione integrale da 530 CV totali, come detto. Quest'ultima (provata) scatta da ferma a 100 km/h in 4,5 secondi, fino a raggiungere la velocità massima autolimitata di 215 km/h.

Batteria portante. Sotto la carrozzeria sportiveggiante si nasconde la tecnologia Cell-to-Body: la batteria fa parte integrante dellastruttura del veicolocon la copertura superiore che funge anche da pavimento dell'abitacolo, permettendo di ottimizzare anche lo spazio interno. Di serie (ma ormai è la norma per le elettriche più recenti) c'è la pompa di caloread alta efficienza, che sfrutta il calore dissipato dalla trasmissione elettrica per massimizzare l'autonomia, soprattutto nei periodi più freddi dell'anno.

Ricarica rapida. Parlando di batteria, si può contare su un picco di ricarica in corrente continua (CC) di 230 kW, il che consentirebbe di "bruciare" il 10-80% in appena 24 minuti. Non male, considerando la generosa capienza della batteria (91,3 kWh), decisamente superiore rispetto a quanto offerto da Tesla sulla Model Y (75 kWh nella variante più capiente): certo, poi l'importante sarà capire come la Sealion 7 amministrerà l'energia a disposizione. In attesa del nostro Centro Prove, posso anticiparvi che a conclusione della mia prima guidata, svoltasi attorno a Francoforte, il computer di bordo indicava una carica residua del 50%, per circa 360 km rimanenti. 

Come va. Consumi a parte, la Sealion 7 è piacevole: la posizione di guida alta, ma ben configurabile grazie alle tante regolazioni elettriche, mette tutti d'accordo. Dalle grandi superfici vetrate, in primis dal tetto di 2,1 metri quadrati, filtra sempre tanta luce. Solo il lunotto appare un po' piccolino, del resto parliamo di una coupé. L'insonorizzazione curata, un impianto stereo di alto livello (firmato Dynaudio) e i sedili particolarmente comodi permettono di macinare tanta strada senza sforzi. Ecco, il confort è di sicuro la dote migliore della Sealion 7: la concorrenza non manca (Volkswagen ID.5, Ford Explorer, Tesla Model Y, come detto, o Renault Scenic) e sarà molto interessante vedere come reagirà la clientela italiana.

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Cop 29 di Baku - Meloni rilancia il nucleare e difende i combustibili fossili

Nov 14,2024

I record segnati dalle rinnovabili nel nostro Paese non bastano. L'Italia e il mondo stesso hanno bisogno di energia e nella strenua ricerca di nuove fonti emerge con forza il nucleare. Anche in Italia. Alla Cop29, la conferenza sul clima dell'Onu in corso a Baku, la premier Giorgia Meloni ha rilanciato la tecnologia che gli italiani hanno bandito con il referendum del 1987 e poi confermato la scelta in quello del 2011.

 

Non ci sono alternative. "Al momento non c'è alternativa ai combustibili fossili, dobbiamo avere una visione realistica", ha detto Meloni dal podio, "Dobbiamo usare tutte le energie a nostra disposizione, non solo le rinnovabili, anche i biocarburanti e la fusione nucleare. L'Italia è all'avanguardia nella fusione nucleare, nell'ambito della nostra presidenza del G7, abbiamo organizzato il primo incontro del World Fusion Energy Group, promosso dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Intendiamo rilanciare questa tecnologia, che potrebbe cambiare le carte in tavola".

Critiche e opportunità. Secondo Meloni, il governo è "al lavoro per una nuova diplomazia energetica e per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra il Nord e il Sud del mondo. Sono una madre, e come madre niente mi dà più soddisfazione di quando lavoro per politiche che consentiranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore". Critiche da Greenpeace, Legambiente e WWF, ma la rinnovata attenzione verso l'atomo non è solo italiana. A oggi, il nucleare fornisce il 9% dell'energia globale e a fare notizia sono soprattutto aziende tecnologiche come Google, Microsoft e Amazon che stanno pensando di impiantare piccoli reattori modulari (i cosiddetti SMR) o riaprire centrali in disuso per alimentare i loro data center negli Stati Uniti, soprattutto in vista dell'energivora intelligenza artificiale.

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Honda Passport - Missione off-road

Nov 14,2024

Honda presenta la quarta generazione della Passport, la Suv cinque posti sviluppata espressamente per il mercato americano. La vettura, che debutterà nelle concessionarie nel corso del 2025, è stata radicalmente ripensata rispetto alla versione uscente seguendo il trend del segmento e le richieste dei clienti.

Più off-road. L'elemento chiave del progetto è la maggiore capacità di muoversi in fuoristrada: la Passport è diventata infatti più robusta e aggressiva sia dal punto di vista stilistico che tecnico. Le sospensioni sono ora dotate di elementi in alluminio rinforzati ed è stato ridisegnato il multilink posteriore, inoltre è stato fatto spazio a bordo per una ruota di scorta di dimensioni standard. A cambiare è anche la piattaforma: il passo è stato allungato di 71 mm e sono più ampie anche le carreggiate, con i passaruota che ospitano pneumatici da 31" su cerchi da 18".

Due schermi e un tavolo da picnic. L'abitacolo mantiene il classico approccio razionale delle Honda, ma sono previste dotazioni al passo con i tempi. La strumentazione digitale da 10,2" propone grafiche personalizzabili, mentre l'infotainment è gestito dallo schermo da 12,4" con software sviluppato da Google e nuovo pacchetto di telecamere TrailWatch per la guida in fuoristrada. Oltre a migliorare la capacità del vano bagagli la Honda ha deciso anche di riproporre una dotazione divenuta famosa in passato sullaCR-V: il tavolo da picnic pieghevole utilizzato anche come divisorio del vano.

Cambio e trazione integrale sono nuovi. Il propulsore è un'evoluzione del precedente V6 3.5 benzina aspirato, ora capace di 285 CV, ma è inedito il cambio automatico dieci marce abbinato alla trazione integrale i-VTM4 aggiornata, capace di inviare fino al 70% della coppia all'asse posteriore. Per i clienti che amano il fuoristrada è stato sviluppato l'inedito allestimento TrailSport Elite al top della gamma.

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Elon Musk - L'ingresso alla Casa Bianca è ufficiale: ecco tutti i suoi incarichi

Nov 14,2024

Elon Musk entra ufficialmente nello staff del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A formalizzare l'incarico è stato lo stesso tycoon con un comunicato col quale ha assegnato a Musk e all'imprenditore Vivek Ramaswamy il ruolo di responsabili del Department of Government Efficiency, nuovo ministero incaricato di "smantellare la burocrazia governativa, ridurre le normative eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali". Il più ricco uomo del pianeta aggiunge così un nuovo incarico a un elenco sempre più lungo di mansioni apicali. Di seguito un breve riassunto.

Le sue aziende. Musk è amministratore delegato della Tesla. Della Casa automobilistica è anche il principale azionista, con oltre 411 milioni di azioni, pari al 12,95% del capitale. Ed è proprio la Tesla, con la sua recente ascesa borsistica (ha superato di nuovo la soglia dei mille miliardi di capitalizzazione di mercato), a fornire il maggior contributo a patrimonio dell'imprenditore di origine sudafricane: secondo i calcoli della Bloomberg, ha una fortuna di quasi 335 miliardi di dollari. Un'altra importante azienda è SpaceX: valutata oltre 200 miliardi di dollari, è il veicolo con cui Musk sta scommenttendo sul settore aerospaziale e che rischia di generare non pochi conflitti di interesse con il suo nuovo ruolo alla Casa Bianca a causa delle commesse miliardarie della Nasa.  

L'uccellino e le startup. E poi c'è l'ex Twitter, oggi X.com e diventata la cassa di risonanza delle sue spesso controverse idee e opinioni e, soprattutto, della sua campagna di sostegno a Trump. Musk ha acquistato l'azienda nel 2022 per 44 miliardi di dollari, ma la valutazione è ormai crollata: il colosso degli investimenti Fidelity, ancora titolare di un sostanziosto pacchetto di azioni, ha indicato un valore di poco meno di 10 miliardi. Musk è anche al timone di aziende che possono essere considerate ancora come delle startup: per esempio, guida come amministratore delegato Neuralink, società che sta sviluppando principalmente due dispositivi: un microchip neurale e un robot chirurgico. Di recente, l'imprenditore si è anche lanciato nell'arena dell'intelligenza artificiale, lanciando xAI. La startup, stando a indiscrezioni del Wall Street Journal, sarebbe in trattative per una raccolta fondi sulla base di una valutazione di 40 miliardi di dollari. 

 

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Tesla Cybercab - Il veicolo a guida autonoma in tournée in Europa

Nov 14,2024

Lo scorso 10 ottobre, nel corso dell'evento We, Robot, la Tesla ha presentato i suoi nuovi mezzi a guida autonoma: il robotaxi Cybercab, lo shuttle Robovan e l'ultima versione dei robot umanoidi Optimus. Come già con il Cybertruck, la Casa americana sta organizzando un tour promozionale in Europa per far conoscere e mostrare dal vivo il Cybercab.

Le tappe in Europa. Il robotaxi a due posti sarà esposto al pubblico in alcuni concessionari Tesla di Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Svezia e Norvegia. Al momento non sono previste tappe in Italia, ma non è escluso che arrivi in un secondo momento, come già accaduto con il pick-up elettrico. Ecco le date del tour europeo del Cybercab:

  • 20 novembre - 8 dicembre al Westfield Shopping Centre di Londra
  • 22 novembre - 8 dicembre al Tesla Mall di Berlino
  • 23 novembre  - 8 dicembre al Tesla Paris-Madeleine
  • 16 dicembre - 31 dicembre ad Amsterdam
  • 14 dicembre - 31 dicembre al Tesla Center di Skyen, a Oslo
  • 14 dicembre - 31 dicembre al Tesla Store di Stoccolma: in quest'occasione sarà possibile anche salire a bordo e sperimentare la guida autonoma in un percorso chiuso al pubblico

Il cybercab. Piccola coupé a due posti con portiere che si aprono verso l'alto, il Cybercab manca di specchietti (sostituiti da telecamere) e di prese per i cavi: nel prototipo presentato a Los Angeles, l'auto si ricarica a induzione, sfruttando apposite piastre annegate nel pavimento. Nell'abitacolo ci sono solo i due sedili e il grande schermo centrale: nessun volante o comando per la guida. Ancora sconosciuti dati tecnici, prezzo (anche se Elon Musk ha detto che dovrebbe costare meno di 30 mila dollari) e data di arrivo sul mercato, condizionata soprattutto dalla presenza di una normativa che ne permetta la circolazione su strada.

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Chery - Export a livelli record

Nov 14,2024

Per la prima volta nella sua storia, la Chery supera la soglia del milione di veicoli prodotti in Cina ed esportati nel resto del mondo. Per celebrare l'importanza dell'evento, il costruttore cinese ha perfino organizzato una cerimonia al porto fluviale della città di Wuhu, nella provincia dell'Anhui: 332 esemplari di Omoda 5 sono stati caricati su un cargo diretto a Shanghai e, quindi, in Belgio.

Crescita continua. L'evento è l'ennesima dimostrazione dell'ascesa dei costruttori cinesi sui mercati internazionali e ancor di più della stessa Chery. Nei primi dieci mesi dell'anno, secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers, la Cina ha esportato 4,1 milioni di autovetture, di cui 940 mila dell'azienda di Wuhu. Dunque, quasi un quarto dell'export automobilistico cinese fa capo proprio alla Chery, che ormai da mesi contende alla Saic la vetta di maggior esportatore di vetture del Dragone. Tra l'altro, il costruttore fondato nel 1977 e controllato dalle autorità municipali della città natale, ha segnato un altro record: le sue esportazioni hanno raggiunto quota 4,3 milioni, quanto basta per rendere la Chery la prima realtà cinese a superare la soglia dei 4 milioni. A spingere le performance commerciali sono stati soprattutto i modelli Tiggo 7, Tiggo 8, Jetour Traveler e Jetour X70.

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Tesla Cybertruck - Ennesimo richiamo per il pick-up di Elon Musk

Nov 14,2024

Ancora problemi per il Cybertruck, il pick-up elettrico della Tesla, giunto al suo sesto richiamo nell'arco di un anno. Stando al rapporto presentato all'Nhtsa, l'ente statunitense che si occupa di sicurezza stradale, il problema riguarda un inverter difettoso che potrebbe portare a perdite improvvise di potenza mentre si guida, con conseguente rischio di incidente.

Sostituzione gratuita. Il difetto coinvolge tutti i pick-up prodotti fino allo scorso 30 luglio, quando il componente è stato sostituito in linea di produzione. La Casa di Elon Musk inizierà la procedura di richiamo il prossimo 9 dicembre, contattando direttamente i proprietari interessati dal problema, invitandoli in officina per la sostituzione gratuita dell'inverter difettoso. Nei mesi scorsi sono state aperte cinque segnalazioni di guasti in garanzia, ma la Tesla al momento non ha segnalazioni di incidenti o feriti legati a questo specifico problema.

Gli altri richiami. In questo primo anno di commercializzazione, il Cybertruck è già stato oggetto di altri cinque richiami: un problema software legato alla telecamera di retromarcia, sovraccarichi al motore del tergicristallo e tenuta del rivestimento del pianale, l'acceleratore che rischiava di rimanere bloccato e un difetto nel software di monitoraggio dell'attenzione del conducente che ha coinvolto l'intera gamma della Casa americana.

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Geely - Lynk & Co passerà sotto il controllo di Zeekr

Nov 14,2024

Il gruppo Geely si appresta a mettere ordine nel suo ampio portafoglio di marchi automobilistici. Secondo la Reuters, la Lynk & Co, attualmente controllata dalla holding cinese e dalla Volvo, passerà sotto il controllo della Zeekr nel quadro del piano di riorganizzazione e ottimizzazione della struttura operativa e dei costi anticipato lo scorso settembre dal presidente e fondatore del gruppo Li Shufu. 

L'operazione. L'operazione prevede che la Zeekr acquisti l'intera quota del 30% detenuta dalla Volvo e un ulteriore 20% da Geely, per poi salire al 51% grazie alla sottoscrizione di un aumento di capitale. Il restante 49% continuerà a essere posseduto dal conglomerato cinese, proprietario di diversi altri brand come Lotus, Polestar, London Electric Vehicle Company e la stessa Geely, nonché azionista rilevante della Mercedes-Benz e dell'Aston Martin. L'intera transazione, basata su una valutazione del marchio Lynk di circa 18 miliardi di yuan (2,36 miliardi di euro al cambio attuale), deve ancora essere definita nei dettagli. Ecco perchè si parla di tempi ancora lunghi (il perfezionamento è previsto per il prossimo mese di giugno) e la Geely ha preferito non rilasciare alcun commento. 

Gli obiettivi. A ogni modo, l'operazione ha una sua logica strategica. Li Shufu ha sottolineato la necessità di migliorare l'efficienza operativa e di ridurre i costi dopo l'aggressiva campagna che ha portato il conglomerato cinese a rilevare tanti marchi, forse anche troppi. A tal proposito, l'imprenditore ha sollecitato la dirigenza a chiarire il posizionamento di ogni singolo brand per evitare quelle sovrapposizioni di prezzo e prodotti che accomunano proprio Zeekr e Lynk. Le prime due vetture a batteria della Lynk, la Z10 e la Z20, sono basate sulla stessa architettura utilizzata dalle vetture Zeekr, mentre i modelli ibridi sfruttano un pianale sviluppato da Geely e Volvo. L'operazione sembra inoltre rientrare in una revisione delle responsabilità interne. La Zeekr sta infatti assumendo un ruolo di crescente responsabilità all'interno del gruppo Geely, con la guida di tutte le operazioni nel campo dell'innovazione per i veicoli elettrici e connessi e il compito di condividere i risultati delle sue attività di ricerca con tutti gli altri brand. Inoltre, il marchio, nonostante sia nato solo tre anni fa, è già in forte ascesa: nei primi nove mesi dell'anno ha venduto 143 mila vetture, l'81% in più rispetto al pari periodo dell'anno scorso, grazie a solo sei modelli in gamma, mentre la Lynk, con nove prodotti, ha commercializzto circa 195 mila veicoli, il 40% in più. Inoltre, la Zeekr è stata quotata sulla Borsa di New York lo scorso maggio e da allora le azioni hanno messo a segno un rialzo di quasi il 40%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 7,3 miliardi di dollari. 

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Bambini - Maple ed Elm, l'esordio di Thule nei seggiolini auto

Nov 14,2024

Dopo i portatutto e le tende da tetto, Thule apre un altro capitolo dedicato al mondo auto con i seggiolini per bambini. Nella nostra guida alla scelta e all'installazione abbiamo già visto come sono cambiate le norme a riguardo e i due modelli d'esordio, Maple ed Elm, sono ovviamente in linea con le direttive.

 

Fino a 105 cm. Il primo prodotto, Maple, è un ovetto dedicato ai bimbi fino a 75 centimetri (le nuove norme seguono l'altezza e non più il peso), può essere agganciato al sedile con le cinture o con Isofix. L'imbottitura promette comodità ma con il giusto ricircolo dell'aria, mentre la copertura cerificata UPF50+ tiene lontani i raggi del sole durante gli inevitabili (e salvifici) sonnolini. Caratteristiche che, copertura esclusa, troviamo anche su Elm, seggiolino pensato per bimbi dai 67 ai 105 centimetri.

C'è anche la base girevole. Sul fronte della sicurezza, entrambi i seggiolini offrono il Thule Impact Protection System, che protegge dagli impatti laterali, posteriori e frontali, e hanno superato i severi test dell'Adac, l'automobile club tedesco. Per semplificare l'installazione, gli svedesi portano sul mercato anche Alfi, base Isofix che permette la rotazione a 180 gradi dei seggiolini così da caricare e scaricare i bambini più agevolmente. Come da tradizione del marchio, parliamo di tre prodotti di fascia alta: Maple è proposto a 280 euro, Elm a 430 e Alfi a 290 euro.

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Sicurezza - A Roma, la Polizia di Stato ricorda le vittime della strada

Nov 14,2024

La nostra missione è chiara e segnata: dobbiamo educare le nuove generazioni a comprendere che la strada non è un luogo dove sfidare la sorte, ma uno spazio di vita che merita rispetto, attenzione e responsabilità. Con  queste parole il prefetto Renato Cortese, direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, ha aperto oggi la "Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada".

Valore della vita e rispetto della persona. L'evento, organizzato a Roma dalla Polizia di Stato, è stato dedicato al ricordo delle vittime della strada e alla promozione di una cultura della sicurezza stradale, fondata sul valore della vita e sul rispetto della persona. Elementi di drammatica rilevanza giacché, ha proseguito il prefetto Cortese, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte dei ragazzi sotto i trent'anni.

Familiari delle vittime e studenti. La giornata - svolta presso gli studi cinematografici di Cinecittà - ha visto in sala i familiari delle vittime della strada ed è iniziata con il saluto del direttore del Servizio Polizia Stradale Santo Puccia e l'intervento del direttore generale dell'Ufficio Scolastico della Regione Lazio, Anna Paola Sabatini. L'evento, come da tradizione, ha visto la presenza degli studenti: oltre 800 quest'anno, provenienti da scuole secondarie di II grado di Roma. Gli stessi ragazzi hanno potuto dialogare con il professor Pierluigi Cordellieri, ricercatore della Facoltà di Psicologia della Sapienza Università di Roma, il regista Filippo Lupini, autore del cortometraggio RUN, il professor Fabio Bolzetta, docente della LUMSA, la dottoressa Silvia Frisina dell'Associazione Familiari Vittime della Strada e il dottor Antonio Capodicasa, primo dirigente della Polizia Stradale.

50 palloncini bianchi. L'evento si è concluso con l'intervento dei familiari delle vittime della strada e con il lancio di 50 palloncini bianchi in memoria dei tanti ragazzi che hanno perso la vita sulle strade italiane

Pullman Azzurro e percorsi didattici. Nella zona espositiva esterna, il Foro Romano cinematografico, è stata allestita un'area della legalità con percorsi educativi dedicati alla sicurezza stradale, con il Pullman Azzurro, la Lamborghini Urus e altri mezzi della Polizia Stradale. Una cittadella con mini-auto per i più piccoli e giochi a tema che hanno visto la partecipazione di oltre 600 alunni delle scuole primarie.

Tanti partner per la sicurezza stradale. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell'Istruzione e del Merito, il Dipartimento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, Fondazione ANIA, ANAS PIARC, Polis Consulting S.r.l., AutoBrennero S.p.A., Gruppo SINA/ASTM, Federazione Ciclistica Italiana, MOIGE, Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Gaia von Freymann, Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, A.I.S.C.A.T., Autostrade per l'Italia S.p.A., E.N.E.L., Pirelli S.p.A..

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Pneumatici - Bridgestone Duravis All Season EVO, quattro stagioni per le flotte

Nov 13,2024

Bridgestone presenta il nuovo pneumatico Duravis All Season EVO, che sostituisce a listino il precedente Duravis nella gamma M+S quattro stagioni. Questo prodotto, ideale per le flotte, è stato sviluppato per i veicoli commerciali leggeri ed è adatto anche per i veicoli a propulsione elettrica. Sono disponibili 24 misure da 15 fino a 17 pollici, incluse le varianti 10PR ad alto carico.

15% di percorrenza in più. L'evoluzione del prodotto ha riguardato principalmente l'efficienza, la durata e la tenuta sul bagnato con un inedito design direzionale. Secondo i tecnici Bridgestone, che hanno ottenuto l'omologazione in Classe A, il Duravis EVO ha permesso di ridurre la resistenza al rotolamento del 15% e di ottenere un aumento analogo del chilometraggio totale. La tecnologia ENLITEN ha portato in dote un nuovo polimero che aumenta il grip e la rigidità della struttura, migliorando così la durata e la tenuta e aprendo all'uso sui modelli EV grazie alla spalla rinforzata.

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