General Motors - Torna la Chevrolet Bolt, per ora solo negli Usa
Come anticipato qualche tempo fa, la General Motors ha presentato la nuova generazione della Chevrolet Bolt, una delle prime auto elettriche di grande diffusione, commercializzata anche in Europa dalla Opel, con il nome di Ampera-e. Prodotta nello stabilimento GM di Fairfax, in Kansas, la Bolt arriverà nelle concessionarie nel corso del primo trimestre del prossimo anno, inizialmente con una serie limitata proposta a 29.990 dollari (tasse escluse); nei mesi successivi arriverà una seconda variante più economica, a 28.990 dollari. Fuori è la stessa Bolt L'auto è di fatto un restyling della Bolt Euv (Electric Utility Vehicle), crossover elettrica presentata nel 2021 e prodotta fino alla fine del 2023: lunga 4.307 mm, larga 1.770 e alta 1.622, ha un passo di 2.675 mm. Il bagagliaio ha una capacità di 458 litri, che diventano 1.594 abbassando gli schienali della seconda fila. C'è anche la versione sportivaLeggermente rivista nel frontale e nel disegno dei gruppi ottici, la nuova Bolt sarà disponibile anche nell'allestimento RS, caratterizzato dalla carrozzeria color Atomic Yellow, griglia sportiva con motivo a nido d'ape, cerchi di lega in color nero lucido e mancorrenti sul tetto. Le altre versioni potranno essere scelte in sette colorazioni e cerchi da 17 in tre stili diversi. Dentro è tutta nuova Tutto diverso invece l'abitacolo: l'unico punto di contatto con il precedente modello sono le prese d'aria centrali sopra lo schermo dell'infotainment da 11,3; per il conducente c'è un quadro strumenti digitale personalizzabile da 11, oltre a quello che la casa definisce un mix voluto di comandi fisici e virtuali. Il software di bordo della nuova Bolt ha la suite di applicazioni di Google, dalle mappe all'assistente vocale, oltre a una serie di app per l'intrattenimento. Su richiesta la suite di Adas Super Cruise, che offre la guida assistita di livello 3.Pensata per essere praticaIl selettore della direzione di marcia è stato spostato sul piantone, per lasciare più spazio al centro della plancia, dove trovano posto la doppia piastra di ricarica per lo smartphone, un ampio vano per borse e altri oggetti, e il mobiletto tra i due sedili anteriori (ventilati e riscaldati su richiesta). Tra gli optional, anche il tetto panoramico in vetro. Sottopelle cambia tuttoA spingere la nuova Chevrolet Bolt c'è il powertrain X76 a magneti permanenti progettato dalla General Motors, che in questa configurazione eroga 157 kW (213 CV) e 230 Nm di coppia. La batteria al litio-ferro-fosfato ha una capacità di 65 kWh, per un'autonomia stimata di 402 km (la pompa di calore è di serie). La ricarica in corrente continua accetta potenze fino a 150 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in meno di mezz'ora.
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Stellantis - Consegne globali in crescita, il "traino" è americano
Stellantis ha pubblicato le stime delle consegne globali per i tre mesi conclusi il 30 settembre 2025: circa 1,3 milioni di veicoli destinati a rete, distributori, clienti finali e flotte, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024, in larga misura attribuibile al Nord America. Qui le 403 mila unità (che comprendono le Ram 1500 con motore Hemi V8) equivalgono a un +35%, grazie alla normalizzazione nella dinamica delle scorte dopo la riduzione delle stesse nell'anno precedente. Europa allargataConsegne a 534 mila, ossia +8%, determinata principalmente dall'avvio della produzione di quattro recenti modelli su piattaforma Smart Car del segmento B: Citroën C3 e C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda. Benefici parzialmente compensati da un calo sia in alcuni Paesi ad alto volume sia dei veicoli commerciali leggeri. Altre regioniIn Medio Oriente e Africa 94 mila unità e +21% per gli incrementi in Algeria (dove la produzione di modelli Fiat è in espansione) e per gli sviluppi positivi del mercato in Turchia ed Egitto. Calo invece in Sud America, con 252 mila consegne e -3%, ma il confronto penalizza il trimestre di quest'anno perché nei tre mesi del 2024 Stellantis aveva recuperato le consegne in Brasile dopo l'alluvione del secondo trimestre nel Rio Grande do Sul. Maserati sempre giùAncora note negative per la Casa del Tridente, conteggiata a parte, che non arresta la discesa: 1.700 unità, giù del 19%. Il Ceo del gruppo Antonio Filosa ha appena affidato il rilancio del marchio italiano a Jean-Philippe Imparato, ex numero uno dell'Europa allargata.
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Capricorn - La prima hypercar firmata Zagato costa 3 milioni di euro
La tedesca Capricorn presenta la 01 Zagato, una hypercar che sarà costruita in 19 esemplari e proposta al prezzo di 2,95 milioni di euro, tasse escluse. Si tratta della prima hypercar firmata da Zagato e della prima di una serie di vetture esclusive a marchio Capricorn, che dal 2022 si occupa anche del progetto della De Tomaso P72. La 01 Zagato sarà commercializzata in Europa, Inghilterra, Svizzera, Giappone, Messico, Canada e Medio Oriente. 900 CV per 1.200 kg con cambio manualeLa 01 Zagato adotta un V8 di 5,2 litri con compressore volumetrico di origine Ford da circa 900 CV e 1.000 Nm di coppia scaricati sull'asse posteriore attraverso un classico cambio manuale cinque marce realizzato dalla CIMA. Sia la monoscocca che la carrozzeria sono costruite in carbonio. La massa totale è inferiore a 1.200 kg, lo scatto da 0 a 100 km/h si chiude in 3 secondi e la velocità massima è pari a 360 km/h. L'impianto frenante è firmato Brembo, mentre la Capricorn stessa realizza i cerchi di lega da 21" nelle varianti in alluminio o carbonio. Disegnata per resistere al tempoAlla tecnologia tedesca è stato abbinato un design unico firmato Zagato. La biposto a motore centrale adotta un esclusivo design a visiera del parabrezza e del tetto, con la classica doppia gobba sul padiglione e le linee che scendono per tagliare le fiancate. Le appendici aerodinamiche sono presenti ma non spiccano rispetto alla carrozzeria e le portiere ad ali di gabbiano consentono un migliore accesso all'abitacolo: per questo motivo gli specchietti sono montati sui passaruota. Zagato ha privilegiato la tecnica rispetto alla ricerca pura, realizzando quello che dovrebbe essere un progetto capace di resistere alla prova del tempo: per questo anche gli interni richiamano al passato, con la classica griglia del cambio manuale, la strumentazione circolare con uno schermo nascosto al suo interno, i comandi fisici in alluminio e titanio e un volante perfettamente rotondo. I sedili sono fissi con cuscini di varie misure, inoltre volante, pedaliera e leva del cambio sono regolabili. I 110 litri del bagagliaio anteriore, il lift su entrambi gli assi e la retrocamera assicurano una relativa facilità d'uso su strada. La prima vettura firmata CapricornLa Capricorn, attiva dal 1933, è leader nel settore dei compositi, della lavorazione dei metalli e delle nuove tecnologie ed è impegnata come fornitore in Formula 1, nel WEC, nel WRC e come partner delle Case costruttrici. In passato ha collaborato con Peugeot e Porsche nei programmi legati a Le Mans e con Volkswagen nel WRC. La fabbrica aperta nei pressi del Nürburgring ospiterà la produzione della 01 Zagato, ma la struttura è stata ulteriormente ampliata in preparazione di una nuova serie di modelli che potranno essere costruiti fino ad un ritmo di 200 esemplari all'anno.
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Stellantis - Le Alfa Romeo di Gilles Vidal saranno delle "bestie vive"
Se il nome di Gilles Vidal vi dice qualcosa, non vi sbagliate. Il creativo francese, che ha diretto lo stile del marchio Peugeot dal 2010 al 2020, è a dir poco una vecchia conoscenza in Stellantis. E adesso, dopo una parentesi - non lunghissima, ma fertile - in Renault (2020-2025) è tornato in qualche modo a casa. Con un incarico più importante, però: da pochi giorni (si è insediato il 1 ottobre) è il nuovo direttore del design di tutto il gruppo. E per le sue mani, d'ora in avanti, passerà anche la strategia stilistica dei marchi italiani. Con l'Alfa Romeo che, a parlarci, sembra quello che lo emoziona di più: un'auto del Biscione, spiega, "anche in futuro dovrà sembrare una bestia viva". Il ritorno delle berlineIl marchio, nella visione di Vidal, dovrà dimostrare di saper declinare questa sua vocazione storica in chiave moderna: "L'Alfa avrà sempre sangue nelle vene, avrà sempre un'anima. Dovremo interpretare il suo design sportivo e carismatico in chiave moderna e futuristica: le nostre auto non sembreranno mai robot". E sui modelli? Presto per parlarne, ma "per via dell'aerodinamica le berline riprenderanno un po' di spazio dalle Suv. E anche le hatchback, se il mercato le chiederà". Maserati, Fiat, LanciaInevitabilmente diverse le esigenze di un brand come il Tridente. "Chi compra quel tipo di sportive cerca una presenza scenica, ma elegante. E poi un marchio come Maserati deve mettere moltissima cura non solo nelle proporzioni, ma anche nel trattamento delle superfici e nei dettagli stilistici: dev'essere tutto perfetto, sotto ogni punto di vista".Vidal ha voluto elogiare espressamente lo stile della Fiat: "La Grande Panda è l'esempio perfetto di quello che dev'essere il marchio. La plancia con il bambù è un guizzo geniale, soprattutto considerato il prezzo dell'auto: la Fiat deve darti il massimo per quello che spendi. La filosofia attuale del brand è già quella giusta".E la Lancia? "Trovo interessante sia la concept Pu+Ra HPE sia la Ypsilon: il marchio sta proponendo un design molto progressivo e dovete aspettare che la nuova gamma si completi per comprendere la sua strategia. Che anche in futuro rimarrà moderna e creativa". E-Car "da fare"La nuova era Vidal si apre con delle sfide enormi all'orizzonte. Sia interne - con il recente insediamento al vertice di Antonio Filosa che porterà a un inevitabile riallineamento strategico del gruppo - sia esterne, con il cambio di paradigma della mobilità nel Vecchio continente a fare da sfondo. E il tema di grande attualità, quello delle E-Car, che non poteva mancare dalla discussione: "L'industria parla da tempo con le istituzioni del gap tra quadricicli e automobili: ora sta succedendo qualcosa e credo che quasi ogni nostro brand, tranne forse Maserati, debba avere una risposta pronta: il successo di Citroën Ami e Fiat Topolino nelle città italiane dimostra che quel tipo di domanda c'è. Per questo la E-Car sarebbe un prodotto molto importante da fare: è in sintonia con ciò di cui ha bisogno la società oggi".
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Modellini - Ferrari 308 GTB Rally: leggenda in scala 1:18
Il fascino di questo modello sta nel suo paradosso: una Ferrari 308 GTB nata per le passerelle di Saint-Tropez trasformata in una belva da sterrato. Sull'onda del Rally Legend appena concluso, ho deciso di rispolverare la versione in scala 1:18 prodotta da Ottomobile nel 2017. Una contraddizione in miniatura che funziona alla perfezione: il bello di questa Ferrari da rally è che non dovrebbe esistere e invece è un pezzo ambitissimo dai collezionisti. Livrea Pioneer: un'icona del rallyLa storica livrea Pioneer è inconfondibile: rosso vivo, blu elettrico e scritte bianche trasformano la linea armoniosa di Pininfarina in un manifesto pubblicitario a quattro ruote. Le proporzioni sono fedelmente riprodotte: cofano basso e largo, passaruota allargati con protesi in vetroresina e immancabili paraspruzzi bianchi dietro le ruote posteriori, a ricordarci che questa Ferrari è nata per le strade polverose del Tour de Corse, non per il tragitto casa-ufficio. Dettagli esterni da vera "regina"I dettagli esterni catturano l'essenza dell'auto reale: cerchi dorati a cinque razze con pneumatici scolpiti, doppi scarichi posteriori pronti a ruggire tra i tornanti corsi. Sul tetto spicca l'antenna da rally, lunga come un pennone, mentre le targhe nere francesi e la scritta CH. Pozzi richiamano la scuderia responsabile di questa follia. Sul frontale, niente cromature eleganti: solo la ferocia di un paraurti ridotto all'osso e un cofano cosparso di loghi. Interni: pura essenza racingL'abitacolo è più simile a una cellula di sopravvivenza che a un salotto di Maranello. Sedili rossi da corsa con cinture Sabelt, plancia scarna rinforzata da un roll-bar ben visibile. Addio moquette e inserti in pelle: qui dominano metallo, tubi e strumentazione essenziale. La replica è cromaticamente fedele, con dettagli come il piccolo estintore ai piedi del passeggero. Un pezzo di storiaNel 1982, nonostante l'arrivo dei mostri del Gruppo B, furono ancora le vetture dei Gruppi 1-4 a dominare il campionato. La Ferrari 308 GTB correva nel Gruppo 4 e sfiorò la vittoria al Tour de Corse, battuta solo dalla Renault 5 Turbo di Jean Ragnotti. Al volante della Ferrari c'era Jean-Claude Andruet, che concluse al secondo posto davanti alla Porsche 911 SC di Bernard Béguin, penalizzato dalla pioggia battente sui tortuosi tracciati corsi.
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Tesla - La Model Y Standard è pronta per gli incentivi: prezzo e dotazioni
Dopo la presentazione per il mercato americano, la Tesla annuncia anche per l'Italia la disponibilità della Model Y Standard, che affianca le versioni attualmente a listino; queste ultime, a partire da oggi, si chiameranno Premium. Il nuovo modello, già ordinabile con prezzi a partire da 39.990 euro, può accedere agli incentivi statali, permettendo di abbassare il prezzo a 28.990 euro nel caso migliore (un cliente con un Isee pari o inferiore a 30 mila euro). Per quanto riguarda la Model 3 Standard, al momento non ci sono piani su una commercializzazione in Europa. La Tesla Model Y "economica"All'esterno, la novità più evidente è l'assenza della striscia luminosa centrale, tanto davanti quanto dietro; inediti anche i gruppi ottici anteriori e posteriori, dal disegno più semplice. All'interno le sedute sono meno avvolgenti e sportive, con rivestimento in tessuto invece che in pelle vegana. Sparisce anche il tunnel centrale (come sul Cybertruck, fanno sapere da Austin), per lasciare spazio a un grande vano portaoggetti sul pavimento dove riporre borse e altro. Al momento è prevista solo la versione a cinque posti. Manca anche la radioDi serie, la Tesla Model Y Standard ha cerchi da 18 e non da 19 (disponibili comunque su richiesta). Le sedute anteriori, oltre che rivestite in tessuto, sono solo riscaldate e non più ventilate, mentre quelle posteriori perdono il riscaldamento e devono essere reclinate manualmente. Manuale anche la regolazione del volante e delle bocchette dell'aria per chi siede dietro. stato tolto lo schermo da 8 tra i sedili anteriori, gli altoparlanti passano da quindici (più il subwoofer) a sette, non c'è più l'illuminazione ambientale e l'infotainment non offre più il modulo per ascoltare la radio (ma rimangono quelli per la connettività 5G, wi-fi e Bluetooth). Più limitata anche la scelta dei colori: Stealth Grey (di serie), bianco perlato o nero metallizzato (1.500 dollari); le altre tinte (blu, argento e rosso) non sono disponibili, neppure su richiesta. Cosa resta della Model Y PremiumLa Model Y Standard ha la stessa capacità di carico delle versioni più ricche, con i 2.118 litri complessivi che si ottengono reclinando gli schienali della seconda fila, a cui si aggiunge il capiente frunk anteriore. Lo schermo centrale offre sempre le app per l'intrattenimento e il navigatore connesso con pianificazione delle ricariche ai Supercharger (e pre-riscaldamento della batteria). Di serie la chiave digitale su smartphone, con cui gestire anche la climatizzazione da remoto, la modalità Sentinella e quella per tenere i cani a bordo. Nella dotazione di sicurezza rimane l'Autopilot, ossia la guida assistita di Livello 2 con cruise control adattivo, mantenimento della traiettoria e monitoraggio degli angoli ciechi, senza però il cambio di corsia assistito. Per il futuro, anche la Model Y Standard monta già l'hardware necessario per il Full Self-Driving (Supervised), ossia una guida assistita di Livello 3. La Model Y Standard va più lontanoPer quanto riguarda l'autonomia della Model Y Standard, la Tesla dichiara 534 km nel ciclo Wltp, un po' più dei 500 della Premium RWD: il pacco batterie, comunque, dovrebbe essere lo stesso. Quanto al consumo, la Casa parla di 13,1 kWh/100 km, il che farebbe della Standard la Model Y "più efficiente". Il listino completoTesla Model Y Standard RWD: 39.990 mila euroTesla Model Y RWD Premium: 44.990 euroTesla Model Y Long Range RWD Premium: 49.990 euroTesla Model Y Long Range AWD Premium: 52.990 euroTesla Model Y AWD Performance: 61.990 euro
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