Kia - Tagliati i target sulle elettriche al 2030
La Kia si aggiunge al lungo elenco di costruttori che hanno deciso di apportare un taglio consistente agli obiettivi commerciali delle elettriche. La Casa coreana, durante un aggiornamento del suo piano industriale, ha rivisto al ribasso il target delle vendite globali da 4,3 milioni di unità a 4,19 milioni, di cui 1,26 milioni di auto a batteria, oltre il 21,2% in meno rispetto agli 1,6 milioni indicati appena un anno fa. Sale il peso delle ibride. La Kia, che nella sola Europa punta a commercializzare 774 mila veicoli per la fine del decennio, prevede che le elettrificate rappresentino il 55% delle vendite globali, ma questa percentuale sarà raggiunta più che altro grazie alle ibride: i coreani puntano a venderne circa 1,07 milioni, quasi 300 mila in più rispetto alle 780 mila del precedente obiettivo e all'incirca il doppio rispetto a quanto preventivato per il 2025. La maggior parte saranno Hev: ne sono previste 492 mila nel 2025, 817 mila nel 2027 e 993 mila nel 2030. La revisione è legata a diversi fattori, tra cui l'evoluzione del contesto operativo, le crescenti incertezze di mercato e una domanda sempre più rivolta alle ibride che alle elettriche pure. D'altro canto, già l'anno scorso la Kia aveva apportato delle modifiche ai suoi piani per aumentare il focus proprio sulle Hev. Modifiche pure al piano prodotti. Per questo, la Kia ha deciso di "diversificare i suoi motori di crescita" e ha di conseguenza cambiato anche il programma prodotti. Saranno sempre lanciati 15 modelli di elettriche (la EV2 nel 2026, la EV3, la EV4 a marzo 2025, la EV5 ad agosto 2025 e un pick-up a batteria per il Nord America basato sul Tasman affiancheranno la EV6 e la EV9), ma non più entro il 2027: l'obiettivo è ora il 2030. Per la sola Europa, è previsto il lancio di una B-Suv a batteria. Inoltre, si rafforza l'impegno sulle ibride, al contrario dell'anno scorso, quando i vertici aziendali avevano focalizzato la loro presentazione quasi del tutto sulle elettriche e solo marginalmente sugli altri veicoli elettrificati. Adesso si parla di 10 Hev entro la fine del decennio e di una diversificazione della gamma "lungo tutto i segmenti, dalle compatte ai modelli di grandi dimensioni, compresi veicoli come le Suv Seltos e Telluride" (in Europa saranno anche lanciate delle novità piccole e medie). Inoltre, aumenta il focus anche sui PBV (Platform Beyond Vehicle): a luglio 2025 debutterà il PV5 in cinque varianti di carrozzeria, mentre nel 2027 arriverà il PV7 e nel 2029 il PV9. In tal caso, Kia punta a raggiungere 250 mila vendite per la fine del decennio. Target a breve e investimenti. La Kia ha anche fornito delle indicazioni sui target di breve termine, fissando per il 2025 l'obiettivo di commercializzare in tutto il mondo 3,22 milioni di veicoli, il 4,1% in più rispetto al 2024. A tal fine saranno lanciate cinque novità di prodotto, un restyling e tre "derivati". L'intero piano è sostenuto da investimenti per i prossimi cinque anni per 42 mila miliardi di won (25,7 miliardi di euro), contro i 38 miliardi indicati l'anno scorso.
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Peugeot e-208 - Lelettrica aumenta lautonomia
Dopo gli aggiornamenti che riguardano la Lancia Ypsilon elettrica, oggi è la Peugeot a comunicare l'introduzione di batterie più efficienti per la e-208: l'autonomia dichiarata passa a 433 km (+23 km rispetto alla versione precedente). Questa novità riguarda solo il modello con propulsore da 115 kW (156 CV) e non comporta modifiche al prezzo di listino. Aiuta a viaggiare tranquilli. Sulla nuova Peugeot e-208 equipaggiata con il pacchetto Vision & Navigation (non per base, optional per Allure e GT) debutta anche la funzionalità Trip Planner per il navigatore connesso, che permette di pianificare i percorsi tenendo conto del livello di carica, delle stazioni lungo il percorso e delle condizioni della strada. Viene anche introdotto il limite di carica all'80% per quando ci si collega alle colonnine in corrente alternata. Le altre novità. Sul modello da 156 CV arriva la predisposizione per la funzione V2L che permette di utilizzare l'auto come generatore per ricaricare o alimentare dispositivi esterni con potenze fino a 3,5 kW. Su tutta la gamma (anche termica e ibrida) viene introdotta una nuova telecamera ad alta risoluzione che amplia l'area di rilevamento della frenata d'emergenza e una nuova colorazione per la carrozzeria, l'Okenite White che sostituisce l'Ice White. Da ultimo, come per la Lancia Ypsilon Ibrida, anche le motorizzazioni mild hybrid della Peugeot 208 vengono omologate con potenze rispettivamente di 110 e 145 CV, ossia quelle combinate di motore termico ed elettrico, come richiesto dalla normativa Euro 7.
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Stati Uniti - Esplode un Supercharger Tesla, si sospetta una bomba
La notte dell'8 aprile è esploso l'armadio della stazione di Supercharger Tesla della cittadina di Lacey, nello Stato di Washington. Al momento non sono note le cause dell'incidente, ma non è esclusa l'ipotesi di un piccolo ordigno esplosivo. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le manifestazioni di protesta e inviti al boicottaggio nei confronti della Tesla e del suo Ceo Elon Musk: a Roma, la scorsa settimana sono state bruciate 17 vetture, anche se le cause dell'incendio sono ancora ignote. Indagini in corso. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e dell'FBI, che hanno preso possesso delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della stazione di ricarica e delle attività commerciali circostanti. La Tesla ha detto di essere al lavoro con l'operatore Puget Sound Energy per rimettere in funzione la stazione nel più breve tempo possibile. Il post si conclude con un perentorio lasciate stare le infrastrutture critiche.
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Milano Design Week - Alcantara omaggia le icone ai Car Design Award 2025
Serata di premiazioni all'ADI Design Museum, il museo milanese che ospita la collezione storica del celebre Premio Compasso d'Oro. Si è tenuta durante la Milano Design Week l'annuale cerimonia di consegna dei Car Design Award, premio istituito nel 1984 per quei progetti che hanno contribuito in maniera significativa all'evoluzione del design automobilistico. La serata ha anche ospitato il talk Emotional Connections Il design emotivo, durante il quale Eugenio Lolli (Ceo di Alcantara), Joaquin Garcia di Italdesign, Andrea Rosati di Lotus e la storica del design Domitilla Dardi hanno conversato su quanto ancora sia centrale l'essere umano nel rapporto con l'automobile, intesa più come esperienza che come freddo strumento di mobilità. Ancora capaci di emozionare, in quella che Lolli definisce una sfida sensoriale ed empatica prima che estetica, anche ai giorni nostri dove tecnologia e funzione sembrano prendere il sopravvento. Lunga vita alle icone. In occasione del Car Design Award 2025 Alcantara ha presentato l'installazione artistica Le Icone, una celebrazione del materiale eponimo come vero protagonista del design in un'ottica multidisciplinare, oltre il tradizionale impiego automobilistico. Un tema caro all'azienda umbra, che già lo aveva esplorato con una esposizione all'evento americano The Bridge VII nel 2023. L'allestimento dà vita a un percorso dove oggetti di uso quotidiano si trasformano in opere uniche e senza tempo. Giocando sull'idea di sospensione e trasformazione, l'esposizione mostra le infinite potenzialità dell'alcantara nei settori più diversi: automotive, moda, arte, hi-tech. Texture, colori, trasparenze e superfici si alternano in un racconto che esalta il celebre soft touch, la traspirabilità e la leggerezza. Caratteristiche tecniche che diventano emozione, in equilibro tra artigianalità e sperimentazione, tra tradizione e slancio verso il futuro. Premiate Lotus, Ferrari e Renault. Tornando al Car Design Award, tre le categorie premiate nella serata all'ADI. Tra le concept car quella che ha convinto maggiormente la giuria è stata la Lotus Theory 1, trionfo della leggerezza esattamente come avrebbe voluto Colin Chapman, mentre tra le vetture in produzione svetta la 12Cilindri di Maranello (a ritirare il premio Flavio Manzoni) dove le tendenze aerodinamiche di oggi si fondono con l'ispirazione delle V12 degli anni 50 e 60. Infine, un premio anche a Renault per il suo percorso di rinnovamento in termini di Brand Design Language.
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BMW - De Silvestre: "La nostra mobilità all'insegna della neutralità tecnologica"
Integrazione, questa è la parola chiave dell'installazione Vibrant Transitions di BMW, allestita nella nuova House of BMW, presso lo storico Palazzo Borromeo d'Adda, in Via Alessandro Manzoni 41. Un percorso che indaga sui diversi format di mobilità infatti nello spazio sono esposti una X3, una MINI Cooper Electrice il conceptdello scooter CE 02 e che esplora il futuro della personalizzazione e delle esperienze digitali con il BMW Panoramic iDrive. Neutralità tecnologica. Integrazione va di pari passo con la neutralità tecnologica: un concetto caro a Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia: "La Milano Design Week non è solo l'occasione per veicolare i valori del design, della tecnologia e della digitalizzazione, ma è utile per comunicare la nostra idea di mobilità di oggi e di domani. Che sarà sempre divertente e utile a decarbonizzare. Noi continueremo a investire su tutte le forme di tecnologia per rendere ancora più efficienti le motorizzazioni a combustione interna, continueremo a sviluppare le ibridi plug-in e le elettriche. Inoltre, dalla fine del 2027 saremo pronti con l'idrogeno fuel cell. Integrare e bilanciare. Nel talk di presentazione di Vibrant Transitions sono emerse tematiche legate al design e alle complessità che si incontrano nel progettare le auto di oggi e domani. Per disegnare oggi non è sufficiente considerare solo la componente stilistica, ma bisogna valutare anche la parte digitale, i materiali, i rivestimenti, la componentistica, i profumi, così come il suono: anzi, sarà proprio quest'ultimo un elemento di grande interesse per i designer nel prossimo futuro. La città oggetto di studio. Il talk è poi proseguito analizzando gli ambienti in cui è calata l'automobile, la città in primis. Ogni habitat urbano ha infatti le sue specificità, per cui studiare i diversi centri delle grandi città diventa fonte di ispirazione nella progettazione di una vettura: emerge quindi il bisogno di diversi format di mobilità, che si adattino alle esigenze delle persone e permettano loro di scegliere senza costrizioni: gli spostamenti del futuro, in poche parole, non dovranno essere un'esclusiva per pochi.
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Cupra Design House - Creatività e lifestyle
Un marchio di auto che non realizza solo auto. Certo, non è una novità in senso assoluto: nella storia abbiamo visto tantissime Case mostrare interesse per settori come lifestyle e arredamento. Ma per Cupra, è decisamente un nuovo capitolo. Con l'inaugurazione della divisone Cupra Design House, presentata alla Milano Deisgn Week, la Casa spagnola si getta oltre l'automotive. Il dipartimento sarà dedicato allo sviluppo della creatività, all'esplorazione dei materiali e delle texture, oltre che intraprendere collaborazioni con creativi e talenti. Insomma, un reparto R&D mirato alla realizzazione di prodotti che coniugano estetica, emozioni e tecnologia. Quattro prototipi. La Cupra Design House ha già sfornato quattro prototipi, da apprezzare vicino al Cupra Garage in Piazza XXV aprile. Poco distante dal Flagsip milanese, saranno esposti una lounge chair caratterizzata da texture parametriche, delle sneakers stampate con tecnologia 3D, un gilet con cappuccio e zaino integrato e della maglieria tecnica per uso sportivo che si adatta alle forme di chi la indossa, tutto disponibile per l'acquisto entro fine anno. Pezzo forte dell'esposizione, è poi il prototipo Cupra Sensorial Capsule: una possibile anticipazione di abitacolo adattivo che grazie all'intelligenza artificiale modifica luci, posizioni di sedili e plancia secondo i bisogni dei passeggeri. L'installazione. Alla Milano Design Week, però, non ci sono solo prototipi, perché la Casa spagnola ha presentato anche l'esposizione The Red Thread of Design e l'installazione "Future Reflections" dell'artista Andrea Crespi, esposta presso la Garibaldi Gallery, insieme al progetto "Boundless Creativity", sviluppato dagli studenti dell'Istituto Internazionale di Design Raffles Milano. Sempre a pochi metri dal Cupra Garage in corso Como 1.
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Modellini - Kyosho Toyota Supra 1:12
Kyosho presenta la Toyota Supra, uno dei modelli più attesi dell'anno in scala 1:12: l'uscita imminente, prevista in questo trimestre, ha già scatenato per i collezionisti di "Big Scale" una corsa alle prenotazioni. La Supra di quarta generazione è senza dubbio la più popolare di tutta la storia di questa coupé. La sua memorabile apparizione nella saga cinematografica "Fast & Furious" l'ha elevata al rango di "star" nella cultura automobilistica. Nonostante la sua grande popolarità, sono stati prodotti solo 45.000 esemplari della Supra MK4. Una tiratura limitata rispetto all'enorme comunità di fan che continua a celebrare questa leggendaria auto in tutto il mondo. Il modello è in resina, non apribile, questo permette una fedele riproduzione della linea estetica senza necessità di fughe per l'apertura. Esteticamente la verniciatura è perfetta, il tono di grigio mette in evidenza tutto il design del modello da ogni angolazione. Le vetrature sono di eccellente trasparenza, stesso discorso vale per i gruppi ottici, anteriori e posteriori, perfettamente replicati sia nelle forme che nella cromia. Pneumatici e cerchi sono fedeli all'originale: attraverso questi ultimi, possiamo apprezzarne distintamente la riproduzione del sistema frenante composto da dischi e pinze. La parte posteriore offre il meglio in termini di dettagli, l'imponente alettone sovrasta la coda del modello ottimamente rifinito da loghi e targa di presentazione; chiudono, in bass, l'enorme paraurti e lo scarico con un diametro da cannone navale. L'interno è rifinito con tutta l'attenzione che merita una scala così grande, la guida a destra ci ricorda la nazionalità nipponica del modello. Strumentazione e altri aspetti grafici tra cruscotto e plancia sono in alta definizione e ben leggibili. Buono il lavoro su sedili e interni porta, Kyosho su questo non ha mai tralasciato nulla. Il costo sorprende: per dimensioni e cura ci si aspetterebbe qualcosa in più di quanto richiesto, poco più 300 euro sono un ottimo bilanciamento qualità/prezzo. Per esporla serve il giusto spazio, in scala 1:12 misura circa 40 centimetri, un modello destinato ad acquistare valore nel tempo, non vertiginosamente ma di sicura rivalutazione futura.
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Fiat Topolino e Gallo - Tre nuove livree a spasso per la Design Week
Si espande ancora la collaborazione tra la Fiat e la Gallo, l'azienda italiana produttrice di calze che alla Milano Design Week 2025 lancia una edizione limitata dedicata al piccolo quadriciclo del Lingotto e disponibile nei suoi store milanesi e online. Una collaborazione all'insegna dei colori accesi e delle combinazioni più stravaganti, cifra stilistica che contraddistingue da tempo entrambi i marchi. Da un lato il costruttore torinese con il suo addio finale al grigio e un quadriciclo, la Topolino, disponibile solo nella colorazione Verde Vita ma celebra già dal lancio il concetto del vivere a colori. Dall'altro la Gallo, azienda di Desenzano del Garda ma nata a Milano sul finire degli anni Venti, che stimola i clienti a esprimere la propria personalità con un accessorio, la calza, che ben si presta a sperimentare con le tinte. Quartetto di livree. Oltre alla calza in edizione limitata, la partnership tra le due aziende viene celebrata con tre nuove livree per la piccola di casa Fiat, che reinterpretano in chiave frizzante il linguaggio visivo e stilistico di entrambi i marchi e si aggiungono alla primissima Topolino personalizzata con le classiche righe multicolor Gallo che era stata presentata qualche settimana fa. Le nuove grafiche che esordiscono alla Design Week sono: Righe Bicolore, Pois Vivaci e Fantasia Geometrica. Motivi decorativi che esprimono una visione fresca e innovativa e conferiscono alla Topolino un aspetto ancor più giocoso e dinamico. A zonzo per Milano. Le quattro Topolino Gallo certamente non passano inosservate, e non sarà difficile notarle in giro per la Design Week meneghina. I veicoli percorreranno le vie della città sgattaiolando furbette nel traffico imballato della Settimana del Mobile, trasformandosi in un autentico manifesto visivo della collaborazione, all'insegna della vivacità e della mobilità sostenibile. L'esperienza non si limita tuttavia solo alle strade: il gioco cromatico si estende agli interni dello store Gallo in Via Durini oltre che negli altri punti vendita del marchio nel capoluogo milanese.
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Smart #5 - La Brabus alza la posta
Una Smart così non si era mai vista. Oltre ad avere le fattezze di una Suv lunga 4,70 metri, la nuovissima #5 non è solo la Smart più grande in commercio ma, nella versione Brabus, anche la più potente che abbia visto la luce dalla catena di montaggio. Senza troppi giri di parole, ecco qualche numero dell'elettrica ipervitaminizzata: 645 CV, coppia di 710 Nm per uno 0-100 km/h in appena 3,8 secondi. Prestazioni rese possibili anche grazie all'utilizzo di due motori (uno per asse), impiegati per la trazione 4WD. Non è un arrivederci. Detto definitivamente addio alla mitica due posti (oggi peraltro ricercatissima sull'usato), questa nuova Brabus ridefinisce il concetto di Smart per come lo abbiamo inteso negli ultimi dieci anni: le sedute qui sono cinque, il baule viaggia tra i 630 e i quasi 1.600 litri dichiarati (sotto il cofano anteriore c'è un ulteriore vano da 72 litri) e si possono anche montare accessori come il portapacchi da tetto per aumentare ulteriormente lo spazio a disposizione. Detto questo, parlando di una Brabus, sono altri i dettagli che catturano gli sguardi. Dettagli in rosso. I cerchi della #5 Brabus sono da 21 pollici e hanno un design specifico; in più, l'appendice aerodinamica sotto il paraurti anteriore fa il paio con le minigonne sottoporta. Insomma, l'idea era quella di rendere più "cattiva" la versione liscia, ma senza esagerare. Un po' come gli interni, tappezzati di microfibra scura ad esaltare le finiture in rosso, specifiche per questa versione. Non mancano dettagli di fibra di carbonio e sedili più avvolgenti. Dentro è cinema. Dal posto guida, non puoi che farti catturare dall'ecosistema digitale rappresentato da ben due schermi per l'infotainment: supportati da chipset AMD V2000, hanno un'interfaccia uomo-macchina di grande effetto. Il sistema operativo, chiamato Smart OS 2.0, è disponibile nei modelli di fascia alta e offre una tecnologia all'avanguardia, tra cui un cruscotto digitale da 10,25 pollici in Full HD, due display OLED da 13 pollici (uno per il conducente e uno per il passeggero) e un head-up display AR da 25,6 pollici. Ricarica veloce. La #5 Brabus adotta una batteria da 100 kWh (94 netti) capace di garantire circa 540 km nel ciclo Wltp. In più, grazie alla tecnologia a 800 volt, la ricarica 10-80% viene archiviata in soli 18 minuti. La Brabus sarà ordinabile a partire da giugno in un unico allestimento, al prezzo di 50.635 euro. Appuntamento alla nostra Prova su strada, per sapere come va.
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Dazi - "GM, Ford e Stellantis soffrono più dei tedeschi"
I dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni di auto estere negli Stati Uniti rischiano di produrre il paradosso di penalizzare più i costruttori statunitensi che i concorrenti tedeschi o giapponesi. Secondo un'analisi della società di ricerche Jato Dynamics, sono proprio le "Big Three" di Detroit, ossia Ford, General Motors e Stellantis, le più esposte alle nuove politiche protezionistiche della Casa Bianca, con buona pace dei propositi dell'inquilino della Casa Bianca. I numeri dicono tutto. L'analisi si basa sui numeri e quindi sulla loro oggettività. L'anno scorso, il mercato statunitense ha visto le vendite di nuovi veicoli leggeri attestarsi su 16,1 milioni, di cui 6,3 milioni importati da Paesi e aree soggette dal 2 aprile al nuovo dazio del 25%, ossia Messico, Canada, Unione Europea, Regno Unito, Giappone e Corea (dal 3 maggio l'aliquota graverà anche sulla componentistica). Ebbene, le tre Big di Detroit hanno venduto negli Usa 1,85 milioni di veicoli importati, ossia il 13% dei loro volumi totali. Le tre grandi del Giappone (Toyota, Honda e Nissan) ne hanno commercializzato 1,83 milioni, pari al 9%, mentre le tre tedesche (Volkswagen, BMW e Mercedes) sono arrivate ad appena il 7%. Insomma, come segnala la stessa Jato, "per quanto la nuova politica commerciale sia tesa a dare una spinta alle Case automobilistiche nazionali, anche queste subiranno un impatto negativo. Con una presenza globale inferiore rispetto ad alcune delle loro controparti giapponesi ed europee, i produttori statunitensi fanno molto affidamento sulle vendite nazionali, il che significa che le tariffe sulle auto importate in gran parte da Messico, Canada e Corea saranno fortemente avvertite". Chi soffrirà di più. Fermo restando che saranno pochi i costruttori che riusciranno a trarre vantaggio dai dazi, "alcuni marchi soffriranno più di altri": l'analisi menziona la forte dipendenza dalle importazioni di Mazda (l'import in Usa pesa per il 27% sulle vendite totali), Subaru (26%) e General Motors (18%). Tra l'altro, l'azienda guidata da Mary Barra "dipende fortemente dal mercato statunitense, classificandosi subito dietro Hyundai-Kia e Toyota nelle importazioni totali di veicoli nel 2024. La sua presenza globale è in gran parte concentrata in Nord e Sud America, Cina e alcuni mercati più piccoli". Al contrario, il gruppo Volkswagen è "meno esposto rispetto ad altre grandi case automobilistiche" visto che gli Usa hanno rappresentato meno del 10% dei suoi volumi globali. Tuttavia, la minor esposizione viene annullata dal fatto che l'80% delle vendite sul mercato Usa è composto da veicoli realizzati all'estero: "Gli Stati Uniti sono un mercato vitale per 14 delle 18 case automobilistiche globali non cinesi", afferma l'analista Felipe Munoz. "Per aziende come Volkswagen, gli Stati Uniti contribuiscono a una quota relativamente piccola del fatturato totale del marchio: detto questo, le Case cercheranno di mantenere una presenza per mantenere la loro posizione come marchio globale. Insieme a Volkswagen, è probabile che Volvo, Hyundai-Kia, Mercedes, BMW, Stellantis, Toyota, Nissan, Subaru e General Motors dovranno aumentare la loro presenza produttiva negli Stati Uniti nel prossimo futuro. Gli Usa sono un mercato che non possono lasciare".
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La crisi dellauto - La Lombardia a Bruxelles spinge sui carburanti rinnovabili
Un documento politico e scientifico a sostegno della neutralità tecnologica: ecco cos'è il Manifesto carburanti rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia presentato oggi dalla Regione a Bruxelles, a tutela del comparto automobilistico e della filiera della componentistica, delle imprese e dei posti di lavoro. Si tratta di un'evoluzione dello scritto formulato nel 2022, aggiornato col supporto di accademici e tecnici internazionali. L'assessore regionale allo Sviluppo economico, e presidente dell'Automotive Regions Alliance (Ara), Guido Guidesi, parla di alternative ambientalmente sostenibili oltre al motore elettrico, affinché l'industria europea, basata sul motore endotermico, resti competitiva. Biocarburanti. Tra le proposte contenute nel Manifesto, quella di riconoscere il contributo dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, rivedendo l'applicazione delle sanzioni ai produttori di veicoli rispetto ai target di emissioni. Numerosi i firmatari fra cui il Cluster Lombardo Mobilità, il Cluster Aerospazio Lombardia, il Cluster nazionale Trasporti, ma anche Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Confindustria Lombardia, Confindustria Energia, Eni, Unem (Unione energie per la mobilità), Assopetroli-Assoenergia, nonché Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano, Assogasmetano, Federmotorizzazione, Federazione italiana gestione impianti stradali carburanti. Minaccia cinese. L'Unione Europea-deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitor cinesi", sottolinea l'assessore lombardo. "Una situazione paradossale che, senza correttivi, causerebbe il più grande suicidio economico della storia. Basta considerare che il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. L'auspicio di Guidesi è che le aperture annunciate da Ursula von der Leyen si trasformino in modifiche per una transizione ecologica di buonsenso, in grado di coniugare il raggiungimento degli obiettivi ambientali con la tutela del comparto.
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Stellantis - Fim-Cisl: "La produzione italiana continua a calare"
La Fim-Cisl lancia torna a lanciare l'allarme sull'industria dell'auto italiana e in particolare sulla situazione delle fabbriche Stellantis: "I dati della produzione nei primi tre mesi del 2025 evidenziano un peggioramento rispetto al 2024", quando i volumi sono scesi a un livello visto "solo nel 1956". Stando al report trimestrale, tra gennaio e marzo sono stati assemblati 109.900 veicoli, il 35,5% in meno rispetto al pari periodo dell'anno scorso a causa di un -42,5% per le autovetture (60.533 unità) e di un -24,2% per i commerciali leggeri di Atessa (-24,2%). "In tutti gli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa, contrariamente all'anno precedente dove almeno Pomigliano d'Arco rappresentava un'eccezione positiva", evidenzia ancora l'organizzazione sindacale, fornendo uno spaccato di ogni singolo impianto. Mirafiori perde il 22,2% (9.860 unità prodotte di cui 9.790 Fiat 500e), Modena il 71,4% (30), Cassino il 45,5% (4.655), Pomigliano il 36,9% (37.097), Melfi il 64,6% (8.890). "Il 2025 sarà peggio". "Le previsioni negative che abbiamo stimato a fine anno peggioreranno sicuramente nel 2025, con un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell'uso di ammortizzatori, coinvolgendo quasi la metà dei dipendenti", spiega la Fim-Cisl. "Viste le dichiarazioni dei vertici di Stellantis negli ultimi incontri istituzionali, non ci aspettavamo un miglioramento ma nemmeno un dato così negativo". Detto questo, l'organizzazione conta sul Piano per l'Italia per invertire la rotta anche se non mancano alcune riserve: "Sicuramente è un cambio di impostazione, con un piano di investimenti aggiuntivo al precedente, ma continuano a mancare ancora risposte importanti sulla Gigafactory di Termoli e sul rilancio di Maserati e altri aspetti che saranno oggetto di verifiche nei prossimi mesi con Stellantis e governo". I problemi, però, vengono anche dall'esterno: "Il crollo dei volumi sui mercati e la transizione verso elettrico e digitale, ai quali ora si aggiungono i dazi sulle auto europee, prima minacciati e poi introdotti dagli Usa, rappresentano una tempesta perfetta che colpisce in maniera significativa tutta l'Europa e il suo tessuto industriale più rilevante", conclude il sindacato, criticando ancora una volta il Piano d'Azione della Commissione Ue. Bollato come "del tutto insufficiente e inadeguato per difendere e rilanciare il settore".
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Stellantis - Stop alla Leapmotor T03 prodotta in Polonia
Stellantis ha interrotto la produzione della Leapmotor T03 presso lo stabilimento polacco di Tychy. In un comunicato diffuso in seguito a indiscrezioni del quotidiano francese Les Echos si legge, infatti, che il gruppo "non sta più assemblando il modello in Polonia dal 30 marzo: la società rimane pienamente impegnata nel programma di lancio dei veicoli Leapmotor in Europa, ma al momento sta valutando diverse opzioni per la loro produzione", ha aggiunto Stellantis, senza fornire ulteriori dettagli. C'entra Pechino? In particolare, il costruttore non ha voluto fornire spiegazioni sui motivi che hanno determinato lo stop produttivo. Tuttavia, Les Echos ricorda quanto avvenuto negli ultimi mesi. Oltre alla T03, Tychy avrebbe dovuto produrre anche la Suv B10, ma i progetti di Stellantis e Leapmotor sono stati bloccati dal governo cinese subito dopo l'introduzione dei dazi europei sulle elettriche prodotte in Cina: Pechino ha intimato a tutte le sue aziende di sospendere gli investimenti nei Paesi che hanno votato a favore delle tariffe doganali. il caso proprio della Polonia, che ha così perso prima la B10 e ora la T03, oppure dell'Italia, che ha dovuto dire addio a un progetto proposto dalla Dongfeng. La Suv elettrica è ormai destinata, con sempre maggiori probabilità, a trovare la sua casa produttiva nell'impianto spagnolo di Figuerelas, alle porte di Saragozza. Del resto, Madrid si è detta contraria ai dazi e si è astenuta dal votare la relativa proposta della Commissione Ue (su alcune questioni europee l'astensione vale come un voto contrario).
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Lancia Ypsilon - Più autonomia per la variante elettrica
La Lancia introduce due novità per la gamma della Ypsilon e la prima riguarda la versione elettrica. Grazie a una nuova chimica delle batterie al nichel-manganese-cobalto e all'ottimizzazione del powertrain da 115 kW (156 CV), l'Ypsilon a batteria guadagna qualche chilometro in più nell'autonomia dichiarata: ora gli accumulatori da 54 kWh permettono ora di percorrere 425 km contro i 403 dichiarati in precedenza, per un incremento pari al 6%. Novità anche per la Mhev. Per quanto riguarda la versione ibrida, la potenza omologata passa da 74 kW (100 CV) a 81 kW (110 CV), che somma quelle di motore termico ed elettrico. Un adeguamento che anticipa quanto previsto dalla normativa Euro 7, in vigore dalla fine del 2027, che impone alle motorizzazioni ibride di indicare la potenza combinata del powertrain, e non più solo della componente termica. A livello tecnico non ci sono novità. I prezzi in promozione. Le nuove versioni rimangono a listino senza aumenti di prezzo: la Ypsilon elettrica parte da 35.399 euro, quella ibrida da 25.000 euro. Fino alla fine del mese, in caso di rottamazione di un veicolo omologato fino a Euro 4, la nuova Ypsilon 1.2 110 CV è in offerta a 21.500 euro, che diventano 19.900 euro con finanziamento Stellantis Financial Services. Nel caso della Bev il prezzo in promozione è di 29.399 euro e comprende una wallbox: il finanziamento prevede un anticipo di 6.762 euro, 35 canoni mensili da 195 euro e maxirata di 18.479 euro.
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Polizia di Stato - Entrano in servizio 160 Peugeot e-208
in avanzata fase di consegna il lotto di 160 Peugeot e-208 che la Polizia di Stato ha acquisito in noleggio a lungo termine per l'ammodernamento e il rafforzamento della flotta, anche in considerazione delle esigenze operative legate al Giubileo. Roma e non solo. In tale ottica, le assegnazioni più rilevanti hanno riguardato gli autocentri delle grandi città, con estese ZTL e aree pedonali. A quello di Milano vanno 36 e-208 (sei per la Questura più 30 per altre esigenze), a quello di Torino 23 (quattro più 19), a quello di Firenze 17 (sette più 10). Seguono gli autocentri di Roma con 15 vetture e di Padova con 14. La distribuzione delle e-208 interesserà anche altre città con centri storici a traffico limitato: tra esse Bergamo, Genova, Pavia e Ravenna (ciascuna con tre auto per Questura) e Chieti, Lucca, Perugia e Siena, con due vetture per Questura. Con l'elettrico da 136 CV. La scelta della Polizia di Stato è caduta sulle Peugeot e-208 da 136 CV (100 kW) in allestimento Active, che offre di serie fari anteriori e posteriori a Led, sistema infotainment da 10" e display da 3,5" integrato nella strumentazione. Dotata di una batteria da 50 kWh, l'elettrica del Leone è accreditata di 363 km di autonomia nel ciclo combinato Wltp, raggiunge i 150 km/h di velocità massima e passa da 0 a 100 km/h in circa 9 secondi. La divisa. Esteticamente, i fari anteriori obliqui a tre artigli delle e-208 ben si sposano con il profilo tricolore della livrea istituzionale che parte discreto dal bordo inferiore del cofano fino ad assumere un tratto più marcato lungo la portiera anteriore, per poi sfumare all'altezza della maniglia. Sul tetto, il trittico a Led con ai lati i due dispositivi luminosi blu e al centro il faro bianco di profondità, rotante a 360 gradi, azionabile dall'interno tramite un comando sul padiglione. Allestimento light. In considerazione del prevalente impiego di vigilanza e prevenzione cittadina, le e-208 hanno un allestimento interno in linea con le esigenze operative e privo della cellula di sicurezza in policarbonato. Tra le consuete dotazioni, oltre alla radio di servizio, nell'abitacolo sono presenti i sistemi di sicurezza per bloccare le armi lunghe e le palette di segnalazione, più un estintore a polvere nel vano bagagli. In pista ma negli aeroporti! Tra gli impeghi extraurbani, spiccano quelli riguardanti le Specialità della Polizia di Stato: una vettura ciascuno andrà al I Reparto Volo di Pratica di Mare (Roma), al IV Reparto Volo di Palermo e al VII Reparto Volo di Fenosu (Oristano). Infine, due e-208 per la Polizia di Frontiera dell'aeroporto di Milano Malpensa e altrettante a quella di Roma Fiumicino, una per lo scalo di Orio al Serio (Bergamo). Cinque anni di noleggio a lungo termine. Le e-208 sono state acquistate tramite Consip per 60 mesi/50.000 km, attraverso l'Accordo Quadro Veicoli in noleggio 2 - Lotto 6.
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Vinile - Il restomod italiano nella Motor Valley
A Maranello nasce Vinile, azienda specializzata nel settore del restomod. Dal mondo della musica non deriva solo il nome, ma anche la filosofia: riproporre le icone del passato rivisitandone design e tecnologia. Il team, guidato da imprenditori con esperienza nell'automotive, può contare su oltre 100 figure già attive nel settore. 15 esemplari unici. l primo progetto di Vinile è una rivisitazione della Range Rover Classic che sarà realizzata in 15 esemplari al prezzo di 280.000 euro l'una: ognuno verrà realizzato su commissione come una vera e propria one-off. Per costruire la vettutra servono circa 2.100 ore di lavoro: la base è quella delle varianti benzina V8, disponibili in tutte le cilindrate originali ma con propulsori aggiornati per erogare circa 200 CV. L'assetto è stato modificato nell'altezza e nel rapporto tra gli assi, inoltre sono previsti pneumatici 245/70 su cerchi da 16". Tocchi personali per rinfrescare un mito. Dal punto di vista stilistico sono state operate modifiche mirate: sono state create griglie e gruppi ottici a Led e sono state ridotte tutte le luci tra i pannelli di portiere e cofani; inoltre, sono stati modificati i brancardi. La banda laterale nera con grafiche gialle è la firma di tutti i modelli Vinile. I paraurti sono a filo carrozzeria e sono ispirati alla prima serie tre porte. Dal foglio bianco, invece, nascono gli specchietti retrovisori, le maniglie, il diffusore e lo spoiler posteriore. 45 metri quadri di pellami. Gli interni sono completamente rivestiti di pelle fornita dallo specialista Baxster: servono circa 45 metri quadri di materiale per ogni vettura. Per il legno è stato scelto il massello di radica di pioppo, inoltre nella plancia è stato integrato uno schermo touch da 10,1" per l'infotainment Sony con Apple CarPlay e Android Auto wireless e un impianto audio su misura. Comandi di derivazione aeronautica sono stati invece inseriti nella plafoniera e persino la procedura di avviamento è stata modificata per rendere l'esperienza di bordo più suggestiva.
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Fiat Grande Panda - Leboine: "Le serie speciali? Ci stiamo lavorando"
Al Salone del Mobile di Milano arriva la prima special su base Grande Panda, realizzata in collaborazione con Kartell. Già in passato la Fiat e il marchio d'arredamento avevano lavorato a quattro mani sulla 500: il bis concesso quest'anno alla Disgn Week dà vita a una one-off ricca di dettagli di stile, che però è destinata a rimanere un esemplare unico. Per ora è così, ci spiega Franois Leboine, capo del design della Casa torinese, con cui abbiamo avuto modo di chiacchierare, a margine della presentazione, sulle possibilità di vedere delle serie speciali basate Pandona. Si parte con Kartell. Perché questa scelta? stato naturale, visto che i due brand hanno già collaborato in passato e hanno valori comuni. A partire dal design italiano e dall'intenzione di offrire un buon design accessibile per tutti. una sorta di laboratorio: con interni differenti, nuovi cerchi e alcuni accessori che non possiamo mostrare qui e su cui stiamo lavorando. Anche a livello di materiali. Lo scopo è di mostrare la Grande Panda a un'audience diversa, al di fuori dell'automotive: quella del lifestyle. Vediamo come reagirà il pubblico. l'occasione per scoprire quali saranno i prossimi passi. Ci saranno delle special edition in futuro?Quando hai un'auto iconica come la Grande Panda, è facile trovare collaborazioni con altri marchi. Ci saranno sicuramente delle serie speciali. Ora non posso rivelare con chi, ma certamente questo è parte della nostra attività con ogni modello. In passato, per la Panda prima serie, l'edizione Sisley divenne un'iconaLa scelta del brand non deve necessariamente guardare al passato. Se c'è una storia da raccontare, una bella storia, ha senso fare una collaborazione. Sarà possibile accessoriare di più la Grande Panda?Sugli accessori stiamo lavorando in parallelo. Non è mai facile, perché devi trovare quelli giusti. Uno dei workshop che abbiamo fatto con Kartell riguarda proprio gli accessori. Di certo, la personalizzazione fa parte della storia della Fiat e la vogliamo sviluppare in futuro. La macchina stessa è stata disegnata per questo: la plancia, per esempio, è pensata proprio per essere accessoriata. Ci sono tante cose che possiamo fare, ma arriveranno in un secondo momento.
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Milano Design Week - La Skoda Elroq RS debutta tra... procioni e fenicotteri
Per la prima volta nella sua storia la Skoda partecipa alla Milano Design Week, con un'installazione artistica affiancata dal debutto in anteprima mondiale della nuova Elroq RS. Presentando il linguaggio stilistico Modern Solid, che caratterizzerà tutti i modelli in arrivo nei prossimi anni, il marchio ha voluto approfondire le funzioni di alcune delle proprie tecnologie con dei richiami al mondo animale, collaborando con lo scultore italiano Marcantonio. Tra procioni e fenicotteri. La nuova Elroq, nella sua versione sportiva RS, è presentata come l'incarnazione del linguaggio Modern Solid, e le sculture di Marcantonio sono concepite per esplorare tematiche connesse all'automobile in maniera evocativa e simbolica. Per esempio, le lunghe gambe di un fenicottero richiamano l'assetto rialzato delle Suv, mentre un'installazione interattiva con un procione mira a coinvolgere il pubblico più giovane attraverso proiezioni di paesaggi e scene di guida. Ulteriori elementi scultorei, come una strada che svanisce tra le nuvole e un lampione stilizzato a forma di bucaneve, suggeriscono idee di libertà di movimento e design innovativo. Anche una proiezione olografica di un colibrì che si nutre da un fiore (nell'idea della Casa, rappresenta la rapidità delle ricariche sulle elettriche di nuova generazione) contribuisce a creare un'atmosfera suggestiva. 340 CV verde fluo. All'interno dell'installazione ospitata dal Pac, il Padiglione d'Arte Contemporanea, la Skoda Elroq RS è l'elemento centrale. Presentata online nelle scorse settimane ed esposta per la prima volta al pubblico alla Milano Design Week, la Suv elettrica ha un powertrain dual motor a trazione integrale da 340 CV. Secondo la Casa, è la Skoda stradale con l'accelerazione migliore di sempre: 5,4 secondi per lo 0-100 km/h (la velocità massima è autolimitata a 180 km/h). La batteria ha una capacità lorda di 84 kWh (79 kWh netti), che promette un'autonomia di 550 km e può essere ricaricata a 185 kW. La Elroq RS è dotata di serie dell'assetto sportivo Dcc con selezione delle modalità di guida e di svariati dettagli dal sapore sportivo, dai cerchi di lega con coperture aerodinamiche (da 20 o 21 pollici) alla colorazione Verde Mamba passando per i paraurti specifici con inserti in nero lucido, che si abbinano a fari a matrice di Led e a una calandra illuminata. Anche gli interni sono stati aggiornati con sedili ad hoc (con funzioni di riscaldamento e massaggio), volante sportivo a tre razze con badge RS e pedaliera d'alluminio.
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Dazi - Musk ha chiesto a Trump di fare dietrofront
Le politiche protezionistiche di Donald Trump stanno generando un crescente dissenso in seno all'establishment finanziario ed economico statunitense. Lo dimostrano le pesanti critiche mosse da importanti rappresentanti di Wall Street: la lista è sempre più lunga e include Bill Ackman (Pershing Square Capital), Jamie Dimon (JP Morgan), Ray Dalio (Bridgewater Associates), Howard Marks (Oaktree Capital), Stan Druckenmiller (Duquesne Capital), Daniel Loeb (Third Point) o Larry Fink (BlackRock). una vera e propria rivolta di figure apicali della finanza a stelle e strisce, di persone che in molti casi hanno perfino finanziato la campagna elettorale del tycoon e oggi si ritrovano a registrare perdite in Borsa senza precedenti nella storia, come nel caso di Elon Musk. Eppure, secondo un dettagliato retroscena del Washington Post (tra l'altro di proprietà di un altro tecno-miliardario che ha sostenuto Trump, Jeff Bezos), il timoniere della Tesla ha anche tentato fino all'ultimo di convincere l'inquilino della Casa Bianca a fare dietrofront. Il risultato? Del tutto infruttuoso, visto quanto avvenuto nelle ultime ore. Trump ha minacciato di portare i dazi contro la Cina fino all'84% se Pechino non ritirerà le sue contro-tariffe e i cinesi hanno risposto picche: "Non accetteremo mai i ricatti degli Stati Uniti, lotteremo fino alla fine".Il tentativo di Musk. Il Washington Post ricostruisce quanto avvenuto nel corso dell'ultimo fine settimana. Musk, mentre twittava a più non posso critiche contro uno dei più stretti consiglieri di Trump, Peter Navarro, si è rivolto di persona al presidente per fargli revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Il tentativo, come detto, non ha sortito alcun effetto, ma è comunque la dimostrazione dei disaccordi tra lo stesso Musk, il tycoon e diversi esponenti dell'attuale amministrazione. Non è un caso se l'imprenditore abbia rincarato la dose nelle ultime ore. Prima ha partecipato, in collegamento video, a una kermesse della Lega dove ha auspicato l'azzeramento dei dazi tra Usa e Unione Europea e poi ha pubblicato un video chiarissimo sulla sua ostilità al protezionismo: ha postato la parabola della matita di Milton Friedman, premio Nobel dell'economia e grande sostenitore del liberismo di mercato. D'altro canto, la Tesla ha sollevato di recente il tema delle conseguenze delle tariffe doganali sul suo business, che lo stesso Musk ha definito come significative, ma già in passato ha manifestato la sua contrarietà: nel 2020, per esempio, il costruttore ha cercato perfino di promuovere una causa legale per annullare le tariffe sulle componenti cinesi varate dalla prima amministrazione Trump. In questo quadro non va trascurato come non sia solo Wall Street a voltare le spalle al tycoon, ma anche i leader delle maggiori imprese tecnologiche statunitensi, che stanno cercando di sfuttare la sponda proprio di Musk per frenare gli istinti isolazionistici della Casa Bianca. Si parla di un gruppo di manager e imprenditori, molti dei quali fortemente delusi da Trump, pronto a fare attività di lobbying per convincerlo a moderare i toni, a rivedere le sue posizioni e a mettere in dubbio l'intransigenza del segretario al Commercio, Howard Lutnick. Le mosse dell'Europa. Intanto, mentre i costruttori di auto continuano a valutare il da farsi e a muoversi di conseguenza (le ultime indiscrezioni parlano di gruppi come Stellantis pronti a farsi carico di parte dei costi aggiuntivi gravanti sui fornitori), la Commissione Europea è ormai pronta a varare delle ritorsioni: il 15 aprile dovrebbe essere pubblicata una prima lista di dazi del 25% che andranno a colpire prodotti iconici per gli Stati Uniti come le moto Harley-Davidson o i jeans Levi's. Tuttavia, nel caso di trattative infruttuose, il 15 maggio scatterà un nuovo attacco, che prevede l'ampliamento dell'elenco e, probabilmente, una tassa speciale sui giganti del web Usa. Tutto, però, dipende dai negoziati. A tal proposito, il presidente Ursula von der Leyen ha svelato di aver proposto agli statunitensi di azzerare completamente i dazi tra le due sponde dell'Atlantico: "Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Non solo. Bruxelles punta a ridurre i crescenti rischi legati alle relazioni con gli Usa. Le modalità le ha spiegate la stessa von der Leyen: "Diversificare ulteriormente le nostre relazioni commerciali è molto importante per noi, perché ciò amplia le opportunità di mercato ed è cruciale per le nostre aziende. Quindi ci concentreremo come un raggio laser sull'83% del commercio globale che va oltre gli Stati Uniti". Gli sviluppi in Asia. "Si tratta di vaste opportunità ed è per questo che stiamo approfondendo le nostre relazioni con i nostri partner commerciali. Conoscete gli accordi che abbiamo fatto con Messico, Mercosur e Svizzera, stiamo lavorando con India, Thailandia, Malesia, Indonesia e molti altri", ha aggiunto il presidente della Commissione. In tal senso non vanno trascurate le indiscrezioni provenienti proprio dall'India: secondo la Reuteres, la Ue ha chiesto a Nuova Delhi di eliminare le tariffe sulle importazioni di auto nel quadro delle trattattive in corso da tempo su un accordo commerciale e il governo di Narendra Modi si è detto disposto a una riduzione graduale dall'attuale 10% e oltre al 10% netto, nonostante le pressioni del settore nazionale affinché vengano mantenute le attuali barriere commerciali. Ora, con i dazi di Trump non è da escludere che i negoziati possano accelerare: ad auspicarlo, tra l'altro, è stato António Costa, presidente del Consiglio europeo, che ha di recente affermato come sia giunto il momento di "progredire in modo deciso nei negoziati con l'India".
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Corvette - La nuova generazione secondo il Design Studio di Birmingham
La General Motors ha aperto un nuovo Design Studio in Inghilterra, a Royal Leamington Spa, vicino a Birmingham. Il centro sarà diretto da Julian Thomson e potrà contare su oltre 30 designer e creativi. Tutti i Design Studio al lavoro sulla Corvette. L'opera prima della nuova struttura è un test davvero importante: una concept della futura Corvette, tema sul quale nel corso dell'anno si esprimeranno anche gli altri Design Studio del gruppo americano a Detroit, Los Angeles, Shanghai e Seoul. La vettura non è destinata alla produzione, ma propone alcune idee innovative che potrebbero in futuro essere implementate. La sportiva americana segue il trend dell'ottava serie a motore centrale ed è impostata come un modello a cabina avanzata, ma in realtà i designer hanno pensato ad un powertrain totalmente elettrico. Elettrica ed estrema. Uno degli elementi più curiosi è l'Apex Vision, ovvero il parabrezza sdoppiato che ricorda sia il lunotto posteriore della celebre Corvette Split Window sia i moderni Halo della Formula 1. Le portiere sono delle sottili ali di gabbiano, i passaruota dominano da ogni punto di vista e i gruppi ottici non hanno nulla a che vedere con le Corvette che conosciamo. L'aerodinamica attiva punta all'efficienza del fondo, dell'estrattore e dei canali laterali, ma sono presenti anche elementi mobili superiori e inferiori che si attivano in base alle esigenze di raffreddamento e downforce. L'auto è alta solo 1,03 metri e nonostante la presenza delle batterie mette il pilota nel punto più basso possibile, a soli 127 mm da terra.
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