McLaren - Una nuova vita per Woking

4 Ruote - Apr 04,2025
La McLaren ha un nuovo proprietario, una nuova struttura operativa e manageriale e, soprattutto, un nuovo partner tecnologico. L'azienda di Woking, nella contea inglese del Surrey, è passata ufficialmente sotto il controllo del veicolo di investimenti di Abu Dhabi, CYVN Holdings, che ha anche acquisito una partecipazione di minoranza nella scuderia di Formula Uno, McLaren Racing.Tutto nuovo. L'operazione, che rappresenta solo il primo passo di una strategia di rilancio e risanamento del costruttore inglese, prevede la creazione di una nuova holding di controllo, la McLaren Group Holdings: sarà responsabile non solo della McLaren Automotive, ma anche della startup inglese Forseven, finora l'investimento di riferimento per il veicolo mediorientale. In sostanza, le due aziende si fondono sotto la McLaren Group Holdings, che, a sua volta, sarà titolare delle azioni della McLaren Racing e proprietaria della neo-costituita McLaren Licensing. Inoltre, la McLaren Automotive beneficerà dell'investimento effettuato dalla CYVN nella cinese Nio per accedere a tecnologie di elettrificazione, mentre la Forseven porta in dote le innovazioni sviluppate dalla consociata Gordon Murray Technologies, acquisita sempre da CYVN Holdings nel 2023.Le strategie. In poche parole nasce un nuovo gruppo automobilistico, che sarà guidata da Nick Collins: attualmente ricopre l'incarico di amministratore delegato di Forseven, ma assumerà analogo incarico al vertice della McLaren Group Holdings, affiancando il presidente Jassem Mohamed Bu Ataba Al Zaabi, numero uno della CYVN. Tra l'altro, il nuovo proprietario di Woking ha già le idee chiare sui prossimi passi da compiere: entro fine anno, infatti, saranno annunciati i dettagli di una strategia che prevede l'ampliamento dell'attuale gamma McLaren a "nuove categorie di prodotto". Prima, però, sarà avviato un piano di ristrutturazione che andrà di pari passo con un processo di integrazione strutturale della durata di sei mesi. "Abbiamo una strategia chiara per realizzare la nostra visione e ci muoveremo a un ritmo incredibile per farlo. Dobbiamo ottimizzare le operazioni, garantire l'efficienza e rimodellare la nuova organizzazione integrata, in modo da poter far crescere il nostro portafoglio di auto, migliorare l'esperienza dei clienti e continuare a rafforzare le nostre relazioni globali con fornitori e concessionari", ha spiegato Collins.  
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Mercedes-AMG - CLE Coupé e Cabrio Limited Edition

4 Ruote - Apr 04,2025
La Mercedes-AMG introduce in Italia la Limited Edition delle CLE Coupé e Cabriolet. Questa serie speciale è basata sulla variante 53 4MATIC+ con motore 3.0 Mild Hybrid da 449 CV e offre una personalizzazione estetica unica nel suo genere. Colori Manufaktur. Le Coupé e Cabriolet Limited Edition attingono a due tinte del catalogo Manufaktur: Grigio Grafite opaco per la Coupé e la Cabrio e Blu Spettrale opaco per la sola Cabriolet. In entrambi i casi sono previste anche le grafiche AMG in tinta gialla o nera/blu e i cerchi da 20": forgiati con bordo giallo e pinze freno grigie per la coupé e lucidati sulla Cabriolet. I pacchetti speciali sono di serie. Le CLE Limited Edition offrono di serie anche una serie di pacchetti normalmente previsti tra gli optional. La Coupé adotta il Night AMG esterno con dettagli nero lucido e il Night AMG II con elementi in cromo scuro, mentre la Cabriolet propone il doppio pacchetto AMG esterno in carbonio che include gli elementi aerodinamici e le calotte degli specchietti. Entrambe le varianti di carrozzeria offrono di serie anche il pacchetto AMG Dynamic Plus con volante AMG Performance con sezioni in carbonio e microfibra e supporti motore attivi.
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I dazi di Trump - Il Canada reagisce: tariffe del 25% sulle auto Usa

4 Ruote - Apr 04,2025
Il Canada lancia le nuove ritorsioni contro le politiche protezionistiche del presidente statunitense, Donald Trump. Infatti, il premier Mark Carney ha annunciato l'introduzione di dazi del 25% su tutte le vetture importate dagli Stati Uniti e non conformi ai requisiti stabiliti dall'accordo commerciale tra i due Paesi che ha sostituito il Nafta. Le nuove tariffe doganali canadesi, che riguardano importazioni per un valore di 35,6 miliardi di dollari (25,3 miliardi di dollari statunitensi), sono una risposta diretta alle analoghe misure decise da Trump sull'acciaio, l'alluminio e le auto prodotte in Canada e in particolare ai dazi sui veicoli canadesi entrati in vigore a inizio marzo. Le aperture di Trump. Carney ha giustificato la decisione con la necessità di controbattere alle politiche commerciali "ingiustificate" introdotte da un Paese che "non è più amico del Canada". Il premier ha assicurato l'intenzione di Ottawa di "difendere gli interessi e la sovranità economica" del Paese e di instaurare rapporti sempre più forti con altri partner esteri. il caso della Germania. Carney, infatti, ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere Olaf Scholz: "Abbiamo concordato di rafforzare le diverse relazioni commerciali tra Canada e Germania. Oggi, mentre affrontiamo la crisi causata dai dazi del presidente Trump, è più importante che mai avere partner affidabili". Intanto, lo stesso Trump ha annunciato la sua disponibilità ad aprire dei negoziati con altri Paesi in caso di proposte "fenomenali" sui dazi "reciproci" annunciati di recente, smentendo così il suo entourage: diversi funzionari della Casa Bianca hanno più volte sottolineato come le nuove barriere commerciali non siano "negoziabili". Insomma, Washington non fa che accrescere un'incertezza che ha già causato danni di nbotevole entità alle borse globali (Wall Street, per esempio, ha bruciato oltre 2 miliardi di dollari di capitalizzazione).I negoziati del Messico. Tra l'altro, la nuova ondata di dazi "reciproci" non ha coinvolto proprio il Canada e neanche il Messico. Il governo messicano sta portando avanti specifici negoziati per ottenere un trattamento preferenziale e il presidente Claudia Sheinbaum ha annunciato un prossimo incontro a Washington tra il ministro dell'Economia Marcelo Ebrard e i rappresentanti della Casa Bianca per dare seguito ai colloqui. Per ora, i dazi statunitensi non colpiscono numerose industrie messicane (agroalimentare, elettronica, chimica, abbigliamento o farmaceutica), ma riguardano comunque auto, acciaio e alluminio, prodotti che rappresentano un'importante fetta delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Del resto il Messico ha ben 37 fabbriche di automobili sul suo territorio, tra cui impianti di Audi, BMW, Ford, Hyundai, Honda, Mazda, Nissan, Stellantis, Toyota e Volkswagen che spediscono buona parte della loro produzione proprio negli Stati Uniti. Le mosse delle Case. Non a caso l'ultimo annuncio della Nissan riguarda proprio il suo impianto messicano. La Casa di Yokohama sta rivedendo le sue strategie commerciali e produttive sulla falsariga di quanto stanno facendo tutti gli altri concorrenti. In tale quadro rientrano la decisione di fermare la raccolta degli ordini negli Stati Uniti per le Suv QX50 e QX55 del marchio Infiniti prodotte a Aguascalientes e la conferma dei due turni lavorativi nello stabilimento statunitense di Smyrna, che proprio in questi giorni doveva passare a un solo turno. Altre Case, soprattutto quelle europee, sono ormai pronte ad aumentare i prezzi dei loro listini statunitensi e per evitare i dazi si stanno preparando ad aumentare le proprie produzioni negli Stati Uniti.  il caso della Volkswagen, che ha parlato di un "effetto immediato" prodotto dalle nuove tariffe doganali, della Mercedes-Benz, che sta ancora valutando l'impatto, ma sta esaminando il modo per incrementare i volumi della sua fabbrica in Alabama, oppure della Volvo. "Dovremo aumentare il numero di auto che costruiamo negli Stati Uniti e sicuramente spostare un altro modello nella nostra fabbrica", ha spiegato il neo amministratore delegato Hkan Samuelsson. Gli svedesi assemblano a Charleston, nella Carolina del Sud, la EX90 e la Polestar 3. Anche la General Motors ha già iniziato a rivedere la sua impronta produttiva, aumentando le produzioni di Chevrolet Silverado 1500 e GMC Sierra 1500 a Fort Wayne e assumendo oltre 225 lavoratori temporanei. Dunque, i dazi potrebbero sostenere l'obiettivo di Trump di aumentare le produzioni statunitensi, ma molto dipende da una domanda che rischia di pagare l'incertezza scatenata dallo stesso Trump.Il segnale della Ford. A tal proposito, nelle ultime ore la Ford ha lanciato un segnale teso anche a rassicurare i consumatori dopo gli allarmi su forti aumenti dei listini (secondo un'analisi dell'Anderson Economic Group, le auto di produzione estera più colpite potrebbero subire rincari fino a 20.000 dollari, mentre quelle assemblate negli Stati Uniti con componenti in gran parte di fabbricazione americana potrebbero costare da 2.500 a 5.000 dollari in più). Per far sì che la domanda non crolli, l'Ovale Blu ha lanciato fino al 3 giugno la campagna "From America, For America", caratterizzata da forti promozioni su gran parte della gamma: i clienti potranno, infatti, accedere alle stesse scontistiche garantite ai dipendenti, in particolare sui modelli già in inventario. Gli sconti possono essere cumulati con le promozioni di altri concessionari e sono idonei per i veicoli Ford e Lincoln a benzina, ibridi, plug-in e diesel del 2024 e del 2025. Sono esclusi Raptor, Mustang, Bronco, Expedition, Navigator e i pick-up Super Duty. A prima vista sembra un segnale positivo. In realtà, come segnalato da alcuni organi di stampa americani, l'iniziativa ricorda la promozione "Keep America Rolling" lanciata dalla General Motors subito dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 per sostenere le vendite nel bel mezzo di un'economia in fase di forte contrazione. Inoltre, la campagna potrebbe essere un tentativo dell'Ovale Blu per svuotare magazzini sempre più pieni: alla fine di marzo, la Ford aveva scorte di veicoli per almeno 74 giorni. 
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F.1, GP Giappone - McLaren davanti in un venerdì complicato

4 Ruote - Apr 04,2025
Quella di oggi a Suzuka è stata una di quelle giornate che sembrano esser state pensate appositamente per complicare la vita di team e piloti: quattro bandiere rosse causate da due incidenti e altrettanti piccoli incendi, causati dalle scintille delle monoposto. Risultato? Una grande quantità di dati da raccogliere in praticamente pochi minuti, roba da mission impossible. A spuntarla, alla fine di una seconda sessione di prove libere stop and go, è stato Oscar Piastri. L'australiano della McLaren ha fermato il cronometro sull'1:28.114 e si è preso la prima posizione, davanti al compagno di squadra Lando Norris. Ma più che i tempi, a tenere banco è stato tutto ciò che è successo in pista.Gran botto per Doohan. La seconda sessione di libere è cominciata con un colpo di scena: Jack Doohan salito sull'Alpine dopo aver lasciato il volante in FP1 a Hirakawa ha perso il controllo in Curva 1 ed è finito violentemente contro le barriere. Un botto pauroso, ma per fortuna senza conseguenze fisiche per il pilota. I commissari, invece, hanno avuto parecchio da fare: detriti ovunque, barriere da sistemare e una sessione sospesa per oltre 20 minuti. Quando i semafori sono tornati a mostrare la luce verde, mancavano solo 30 minuti alla fine. E, poco dopo, ecco nuovamente sventolaree la bandiera rossa: questa volta è Fernando Alonso a regalare il secondo stop. Dopo essere uscito all'altezza di Curva 8, la sua Aston Martin è rimasta bloccata nella ghiaia. Con meno di 20 minuti a disposizione, i team si sono fiondati in pista per le ultime simulazioni. Ma è stato quasi impossibile prendere ritmo, perché per ben due volte l'erba secca a bordo pista ha cominciato a bruciare, a causa delle tante scintille generate dalle auto che strisciano sull'asfalto.La classifica, non proprio veritiera. Alle spalle del due McLaren, che già nelle prime libere avevano mostrato i muscoli con una McLaren ben bilanciata, troviamo la Racing Bulls di Hadjar seguito dalla Ferrari di Lewis Hamilton e dall'altra vettura faentina guidata da Liam Lawson. Russell ha chiuso sesto con una Mercedes che pare in gran forma, ma priva ancora di giri rappresentativi con le soft, così come Antonelli che in classifica è sedicesimo.Ne sapremo di più domani. Il venerdì giapponese si è quindi chiuso così, tra molte incognite e una sola certezza: McLaren sembra ancora davanti, ma la Mercedes sembra poter tenere il passo. Ferrari e Red Bull restano ancora un punto interrogativo. Tutto è rimandato a domani, con la FP3 in programma alle 11:30 - ora locale - e le qualifiche nel pomeriggio, quando in Italia saranno le otto del mattino. Suzuka promette spettacolo. E il weekend è appena cominciato.La classifica completa delle Libere 2 di Suzuka >>
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Villa dEste - Tutti gli appuntamenti del Concorso d'Eleganza 2025

4 Ruote - Apr 04,2025
Si svolgerà dal 23 al 25 maggio a Cernobbio l'edizione 2025 del Concorso d'Eleganza Villa d'Este, organizzato ancora una volta dal gruppo BMW, grazie alla collaborazione ormai ventennale con l'hotel di lusso Villa d'Este. La Casa dell'Elica approfitterà dell'evento per presentare diverse anteprime mondiali: un modello sportivo ed elegante, progettato per offrire piacere di guida per due, una sportiva della divisione M (accompagnata da diversi modelli ad alte prestazioni) e una concept di BMW Motorrad incentrata su adrenalina pura e massima sportività su ruote. I premi in palio. Come ogni anno, i riconoscimenti sono tanti, così come le vetture che cercheranno di conquistarli. Il più prestigioso è il Trofeo BMW Group Best of Show, assegnato da una giuria di esperti, ma anche la Coppa d'Oro votata dal pubblico, e poi il Trofeo del Presidente, consegnato dal presidente del concorso Helmut Käs, e il Trofeo Il Canto del Motore, assegnato dal tenore Jonas Kaufmann per il miglior sound del motore, scelto dalla giuria. Verranno inoltre premiate le concept car presenti all'evento. Saranno circa cinquante le auto che parteciperanno al Concorso d'Eleganza, divise nelle seguenti categorie: Class A - Glorious Excess (1920-1940)Class B - Sculpture in Motion (1928-1938)Class C - Renaissance: The Post-War European Sports CarClass D - Titans of the TrackClass E - Frozen in Time (1900-1973)Class F - Go Big or Go Home, dagli anni Ottanta a oggiClass G - Vanishing actClass H - Style matters Gli appuntamenti. Nella giornata di domenica 25 maggio si terrà la sfilata delle auto iscritte al concorso: tra queste, la BMW i5 Flow Nostokana. Sabato invece si svolgerà l'evento Amici & Automobili, durante il quale club e le comunità automobilistiche di tutto il mondo esibiranno i loro gioielli automobilistici nel parco di Villa Erba, con oltre 150 modelli. In questi due giorni si svolgerà poi la tradizionale asta organizzata dalla Broad Arrow Auctions (del gruppo Hagerty), che metterà all'incanto anche una BMW 507 Serie II del 1958, una BMW M1 del 1981 e una BMW Z8 del 2000. 
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IED e Italdesign - Vision Rapida, realizzata dai giovani per i giovani

4 Ruote - Apr 03,2025
Ha linee pulite ma tratti decisi, un'aerodinamica efficiente ma non urlata. Le sue misure sono compatte: 4 metri e 50. La scocca è leggera, la configurazione 2+2 e nel baule c'è spazio per i bagagli. Nasce con lo scopo di rendere accessibile alle nuove generazioni un piacere di guida che sembra in via di estinzione. Si chiama Vision Rapida ed è la nuova concept sviluppata dagli studenti del Master in Transportation Design di IED Torino in collaborazione con Italdesign. Un progetto che rappresenta il punto d'incontro tra formazione accademica e industria, con l'obiettivo di dare nuova linfa al segmento delle sportive compatte. Anni 90. Gli studenti volevano creare un'auto in cui riconoscersi e con cui sognare", spiega Dario Lauriola, Exterior Designer di Italdesign. "Con Rapida hanno risposto alla mancanza di quelle piccole sportive che negli anni 90 offrivano esperienze di guida divertenti ed economicamente accessibili. Per ora, Rapida non ha marchio sul cofano, se non quello dello Ied: perché dietro c'è il lavoro di 22 giovanissimi ragazzi che hanno deciso di plasmare l'auto che vorrebbero guidare, creando questo prototipo a grandezza naturale capace di far battere il cuore.  Multienergia. Rapida ha interni minimali, come è giusto che sia per concentrarsi nella guida, ma studiati in chiave contemporanea, ma soprattutto è stata pensata per avere dentro il cofano anteriore un bel motore a pistoni, un powertrain ibrido o anche 100% elettrico. Dove vederla. Rapida è una concept aperta, con un'identità chiara ma senza vincoli, pronta per essere plasmata da qualsiasi marchio automobilistico ma soprattutto a un prezzo ragionevole: sarà in esposizione al Fuorisalone di Milano 2025, nello spazio Italdesign in Opificio 31, e successivamente al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino dal 15 aprile al 4 maggio.
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Dazi - Primi effetti negli Usa: Stellantis licenzia temporaneamente 900 operai

4 Ruote - Apr 03,2025
A poche ore dall'introduzione dei dazi del 25% su tutte le auto provenienti dall'estero, le politiche protezionistiche di Donald Trump iniziano a produrre le prime conseguenze sugli americani che lavorano nel settore: proprio quegli operai che Trump ha voluto intorno a sé, rappresentati dal sindacato Uaw, durante l'annuncio della stangata globale. Il primo costruttore a muoversi è stato Stellantis, che ha deciso di licenziare temporaneamente 900 dipendenti in cinque siti Usa a causa della chiusura di alcuni suoi impianti in Canada e Messico. Chiusura che, ovviamente, si deve all'effetto delle stesse tariffe doganali.  Effetto domino. Di fronte alla necessità di rivedere le sue attività in risposta ai nuovi dazi, Stellantis ha dunque deciso di chiudere per due settimane, a partire da lunedì prossimo, l'impianto canadese di Windsor, dove si producono modelli come la Chrysler Pacifica e la nuova Dodge Charger Daytona (un altro stabilimento in Canada, a Brampton, è chiuso da tempo per lavori di ammodernamento). In Messico, invece, rimarrà ferma per un mese, a partire sempre dalla prossima settimana, la fabbrica di Toluca, dedicata alla produzione di diversi prodotti quali le Jeep Compass e Wagoneer S (a Saltillo, invece, le attività di assemblaggio dei pick-up Ram proseguiranno senza interruzioni). Tali chiusure producono effetti su cinque impianti statunitensi dedicati alla produzione di motori, trasmissioni e altre componenti: Stellantis ha deciso di licenziare temporaneamente 900 lavoratori impiegati tra Warren, Sterling Heights e tre strutture a Kokomo. Tutti producono componenti che sono utilizzati nei siti canadesi e messicani, il che dimostra quanto siano fortemente integrate le reti produttive, logistiche e di approvvigionamento dei tre Paesi.   Gli allarmi inascoltati. Non c'è da stupirsi della decisione di Stellantis: gran parte dei manager e degli esperti del settore hanno più volte sollevato il timore degli effetti su larga scala prodotti dal protezionismo trumpiano, lanciando anche allarmi pesanti. Non a caso, i vertici di Ford, GM e Stellantis hanno tentato nelle ultime settimane di convincere Trump a rivedere la sua posizione, senza, però, ottenere alcunchè. A ogni modo, l'impatto dei dazi, come per l'appunto i licenziamenti nei cinque impianti a stelle e strisce, sembra solo temporaneo e quindi di breve termine, ma la complessità della catena del valore dell'auto rende estremamente difficile ripristinare in tempi rapidi produzioni messe a dura prova dalle nuove tariffe. Ecco perchè molti parlano di conseguenze di medio e lungo termine dalle elevate implicazioni, in particolare se i costruttori non riusciranno ad adattarsi al nuovo contesto operativo. A tal proposito, Antonio Filosa, responsabile della regione nordamericana di Stellantis, ha cercato di rassicurare i dipendenti con una mail raccolta da alcuni organi di stampa di Detroit: "Con le nuove tariffe del settore automobilistico ora in vigore, ci vorrà la nostra resilienza e disciplina collettiva per superare questo momento difficile, ma ci adatteremo rapidamente a questi cambiamenti politici e proteggeremo la nostra azienda". Ora bisogna vedere quanto tempo impiegheranno Stellantis e l'intera industria americana ad adeguarsi al protezionismo a stelle e strisce. Nel mentre, a pagarne le conseguenze sono proprio quegli operai dell'auto che hanno votato in massa per Trump, credendo nelle sue promesse di ricchezza e prosperità. Probabile che inizino ad accusare Stellantis o altri costruttori e non chi ha partorito scelte ritenute senza alcuna logica economica, se non scellerate. Rimane il fatto che i peggiori presagi si stanno avverando a una velocità forse inimmaginabile. 
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Sim racing - Con Hard Chargers su WRC arriva la Focus di McRae

4 Ruote - Apr 03,2025
Il simulatore ufficiale del mondiale rally si arricchisce con il nuovo Dlc Hard Chargers. Disponibile da pochi giorni, questo pacchetto di contenuti rappresenta l'ultimo aggiornamento previsto per l'Expansion Bundle di WRC 24. Rispetto al precedente Dlc I Maestri, focalizzato sulle carriere di Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, Hard Chargers presenta un approccio più eterogeneo, offrendo un mix di nuove vetture e tappe inedite. Nonostante alcune voci lo indichino come l'ultimo contenuto aggiuntivo per il gioco, resta aperta la questione di futuri sviluppi per la serie Sei nuove auto. Gli appassionati potranno cimentarsi con la Hyundai i20 Coupé WRC 2021, una delle auto più veloci nella storia del WRC grazie alla sua aerodinamica avanzata. Per gli amanti delle classiche, invece, arrivano la leggendaria Ford Focus WRC del 1999 di Colin McRae (ve la ricordate in Colin McRae Rally 2.0?) e la Ford Escort RS 1600 MK1 del 1973, un vero pezzo di storia del mondiale rally. Nel pacchetto anche vetture meno estreme, come la Renault Clio Rally3, che si unisce alla Ford Fiesta Rally3 nella sua categoria, e le Renault Clio Rally4 e Opel Corsa Rally4, pensate per i piloti alle prime armi. Il pacchetto include anche 12 nuove tappe, equamente suddivise tra il Rally Svezia e l'Acropolis Rally Grecia. Queste tappe riproducono fedelmente i tracciati reali utilizzati nel WRC. Inoltre, i giocatori potranno personalizzare ulteriormente le proprie auto grazie a 18 nuove livree, tra cui spiccano quelle di Marcus Grönholm per le Ford Focus del 2008  e Peugeot 206 del 1999. Arrivano inoltre 16 nuove sfide Momenti, che permetteranno di rivivere eventi iconici della storia del rally, inclusa la vittoria di Jon Armstrong al Rally Svezia Junior WRC nel 2022 con la nuova Hyundai i20 e un evento in Kenya con la Ford Focus WRC '99 di McRae. Ne vale la pena. Dopo averlo provato, abbiamo apprezzato il lavoro svolto nel diversificare il comportamento di ogni vettura: la nuova Hyundai i20, per esempio, si dimostra molto veloce e reattiva, mentre la Ford Focus del '99 offre un buon bilanciamento. Molto divertente la Ford Escort RS che, pur non essendo tra le auto più veloci disponibili, ti impegna alla guida per via della sua trazione posteriore. Le nuove tappe, invece, ti fanno immergere ancora di più nel mondo del WRC: la tappa svedese è impegnativa, con i suoi lunghi rettilinei, mentre quella greca prevede un tracciato molto tecnico, con guadi e strade strette che richiedono una guida molto precisa. Per chi non avesse ancora WRC 24, è possibile acquistarlo online sul sito di EA Sports a 49,99 euro, con incluso il nuovo Dlc e il precedente I Maestri. Per chi ha già il titolo base, la nuova espansione è proposta a 9,99 euro.
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Dazi - Urso all'Europa: "Sospendete il Green Deal"

4 Ruote - Apr 03,2025
Fermate il Green Deal. O se non si può, almeno sospendetelo alla luce dei dazi imposti dalla presidenza Trump.  la richiesta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla politica europea. "Chiediamo l'immediata sospensione di quelle regole del Green Deal che hanno portato al collasso l'industria delle auto, ha detto il ministro durante un question time al Senato. "Peraltro la più colpita dai nuovi dazi americani. Chiediamo di realizzare un immediato shock di deregulation che liberi da lacci e lacciuoli le imprese europee, chiediamo anche l'introduzione del pricipio del Buy European', speculare al Buy American' e la preferenza in ogni appalto pubblico del Made in Europe, così da incentivare gli investimenti produttivi in Europa. Chiediamo anche l'apertura di nuovi accordi di libero scambio con altre parti del mondo per aprire nuovi mercati alternativi. Niente gesti affrettati. Detto questo, Urso invita anche alla calma. "Le importazioni italiane negli Stati Uniti costituiscono il 10% dell'export totale del nosto Paese, rispondere ai dazi con altri dazi aggrava l'impatto sull'economia. I dazi potrebbero pesare per lo 0,3% sulla nostra crescita e l'introduzione di ritorsioni porterebbe questo impatto allo 0,5%. Su questo fronte, quindi, l'approccio prudenziale dell'Europa viene considerato positivamente: Dobbiamo evitare di farci male da soli, un'escalation di ritorsioni che scatenerebbe una devastante guerra commerciale, ha osservato il ministro. Macron: sospendete gli investimenti in Usa. Più duro l'intervento del presidente francese Emmanuel Macron, che durante un incontro con i rappresentanti dell'industria ha invitato le imprese e le aziende francesi a sospendere gli investimenti negli Stati Uniti dopo l'annuncio dei dazi di Trump: Non ha senso investire in un paese che colpisce l'Europa, ha detto Macron, sottolineando la necessità di una "solidarietà collettiva.
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Taxi - Accordo di "roaming" per l'Italia

4 Ruote - Apr 03,2025
Nasce Italian Taxi Network, un accordo di roaming per i taxi del Belpaese: Itn è una sinergia fra tre applicazioni (appTaxi, BTaxi e Taxi Move) di 51 città, tale da formare un network di 6.500 tassisti: stando alle promesse degli ideatori, il cliente avrebbe modo di chiedere un'auto bianca quasi ovunque lungo lo Stivale, con un potenziale di 3,6 milioni di corse annue per una movimentazione di 40 milioni di euro. La novità può anche essere letta come la risposta dei tassisti a Uber, l'app "rivale" che mette in contatto passeggeri e autisti Ncc.
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Horacio Pagani Museo - Un servizio navetta ad hoc per i visitatori

4 Ruote - Apr 03,2025
Il 14 aprile prende servizio il nuovo Pagani Shuttle Bus, un servizio navetta che collegherà direttamente l'Horacio Pagani Museo alla stazione di Castelfranco Emilia. Non sono previsti né cambi né attese: il viaggio dura 10 minuti, con corse ogni 30 dalle 9.15 alle 17.15. Il costo del biglietto andata e ritorno è di euro 10, prenotabile online. Il servizio è riservato a chi ha già acquistato un biglietto per il Museo o una visita guidata dell'Atelier Pagani. Nel 2024, il Museo ha accolto oltre 50.000 visitatori, confermando la sua importanza nella Motor Valley.
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La crisi dell'auto - La Lombardia a Bruxelles: "L'Europa corregga i suoi gravi errori"

4 Ruote - Apr 03,2025
L'assessore lombardo allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, è intervenuto alla plenaria del Comitato delle Regioni, l'assemblea dei rappresentanti locali e regionali della Unione Europea, per esortare ancora una volta le istituzioni continentali a "correggere i gravi errori" delle politiche sul settore automobilistico e a procedere con un "cambio di passo". Ancor più dopo "l'insufficiente" provvedimento di modifica delle sanzioni per lo sforamento dei limiti emissivi. Infatti, per Guidesi è necessario ben altro: "Serve una modifica radicale del regolamento e della strada intrapresa rispetto al calcolo delle emissioni, serve ridare alla nostra industria la possibilità di poter riprendere a fare le auto più belle al mondo". L'allarme su crisi e prospettive. L'assessore lombardo, che è intervenuto alla plenaria in qualità di presidente dell'Automotive Regions Alliance, ha quindi lanciato di nuovo l'allarme sulla "profonda crisi" dell'industria dell'auto, come dimostrato da una capacità produttiva di costruttori e fornitori ferma al 75% e sulla "drammatica prospettiva, a livello continentale, di perdere mezzo milione di lavoratori da qui ai prossimi anni". A tal proposito, Guidesi ha ribadito le sue critiche contro politiche Ue che hanno individuato nel motore elettrico l'unica via per attuare la transizione ecologica e hanno così fornito "un assist" ai concorrenti extraeuropei, cinesi in primis: "L'automotive é ciò che di meglio dal punto di vista industriale rappresenta l'integrazione europea e le basi su cui si è fondata l'Unione. Non c'è regione in Europa che non ci abbia mai avuto a che fare. Paradossalmente è la stessa Unione Europea, attraverso la Commissione, ad averne determinato la messa in crisi. Da anni i cinesi sviluppano le batterie elettriche e grazie al clamoroso assist europeo hanno trasformato la loro peculiarità in opportunità commerciali, in un settore che fin lì mai avevano affrontato".Bisogna puntare su una pluralità di tecnologie. Ecco perchè serve un netto cambio di rotta, puntando sulla "neutralità tecnologica" e quindi sulle opportunità offerte dall'idrogeno, dai biocarburanti, dal biometano o dai carburanti sintetici. Guidesi ha citato "la trasformazione di raffinerie in bioraffinerie per produrre il biocarburante che alimenta un'auto o un veicolo commerciale a motore endotermico", definendola "un'ottima operazione ambientale che abbassa notevolmente le emissioni: non si può limitare la ricerca e l'innovazione tecnologica imponendo un'unica strada, così si ferma l'innovazione, così non si raggiungono gli obiettivi ambientali, così l'indotto va ad altri e la nostra industria viene cancellata. A tutto questo si aggiungono i dazi appena confermati dall'amministrazione Usa e i costi energetici, ulteriori fattori che ci danneggiano dal punto di vista della competitività", ha proseguito l'assessore, lanciando un appello alle istituzioni continentali: " più che mai necessario e urgente cancellare scadenze insensate e restituire libertà d'azione all'industria rispetto a cosa poter offrire al mercato in piena 'neutralità tecnologica'. Dobbiamo dire semplicemente ai cittadini che possono muoversi come ritengono purché non inquinino. E dobbiamo ridare a tutti i cittadini europei la possibilità di potersi permettere un'auto europea. Dobbiamo correggere gli errori e guardare al futuro, scongiurando quello che si configura come il più grande suicidio economico della storia industriale", ha concluso Guidesi. 
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Hyundai Ioniq 6 - Primo sguardo al restyling

4 Ruote - Apr 03,2025
La Hyundai ha svelato in Corea il restyling della Ioniq 6, anticipando nell'occasione l'arrivo di varianti sportive griffate N. La berlina è stata ridisegnata cambiando notevolmente aspetto, ma la Casa non ha ancora fornito i dettagli dei powertrain: con ogni probabilità le novità riprenderanno quelle introdotte con il recente aggiornamento della Ioniq 5, inclusa la compatibilità con lo standard di ricarica Nacs. Ancora nessuna informazione sul debutto commerciale: per vederla in Europa, comunque, bisognerà attendere ancora parecchi mesi. Il nuovo frontale cambia tutto. Lo stile della Ioniq 6 è diventato più affilato e aggressivo: merito di frontale e coda ridisegnati e dei gruppi ottici anteriori modificati. Le sole luci diurne sono rimaste in alto, mentre i gruppi ottici principali sono stati spostati verso il basso all'interno del paraurti per un aspetto più grintoso. Le novità proseguono all'interno, dove troviamo volante e console centrale ridisegnati. Spazio alla sportiva N. La gamma si evolve con l'introduzione di un allestimento sportivo N Line che affianca quello base, ma la vera novità è il teaser del modello estremo N: le immagini ufficiali mostrano infatti sullo sfondo un esemplare con una grande ala posteriore sdoppiata, ulteriore conferma del fatto che in futuro anche la Ioniq 6 offrirà una gemella della cattivissima Ioniq 5 N. Si tratta, di fatto, della trasposizione di serie della RN22e Concept del 2022 che abbiamo guidato in anteprima.
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Hyundai Nexo - La Suv (a idrogeno) da 700 km d'autonomia

4 Ruote - Apr 03,2025
La Hyundai presenta al Seoul Mobility Show la seconda generazione della Nexo alimentata a idrogeno. La Suv è stata completamente ridisegnata e adotta un sistema Fuel Cell evoluto che amplia ulteriormente le opzioni a disposizione dei clienti verso la mobilità ecosostenibile. La nuova Nexo sarà disponibile su alcuni mercati internazionali selezionati già dalla fine del 2025. Stile contemporaneo. La Nexo, presentata per la prima volta nel 2018 e ora giunta alla seconda serie, è stata disegnata dal foglio bianco seguendo la filosofia Art of Steel. Le sue forme sono state anticipate dalla concept Initium del 2024 e combinano alcuni temi inediti, come l'andamento discendente della coda e il cristallo triangolare posteriore, con altri elementi ormai legati indissolubilmente al marchio Hyundai, come i fari Pixel Led. Le forme spigolose non sono comunque solo votate allo stile: grande attenzione è stata rivolta all'efficienza aerodinamica, come dimostra l'adozione di videocamere al posto degli specchietti retrovisori. Abitacolo digitale. Gli interni sono coerenti con l'impostazione dei modelli più recenti del marchio, con forme lineari e comandi fisici ridotti al minimo grazie alla presenza del grande schermo curvo che gestisce strumentazione e infotainment insieme all'head-up display e all'intelligenza artificiale generativa con comandi vocali. Le maggiori dimensioni esterne (4,75 metri) hanno permesso di aumentare lo spazio per i passeggeri e per i bagagli, inoltre le finiture interne sono realizzate con materiali di origine bio e riciclati. Come già previsto su altri modelli della Casa coreana, il comando elettronico della trasmissione è stato spostato sul piantone dello sterzo258 CV e oltre 700 km di autonomia. Il powertrain Fcev promette oltre 700 km di autonomia con tempi di rifornimento di appena cinque minuti, comparabili con quelli di una vettura endotermica. L'evoluzione rispetto al modello uscente è netta: la batteria passa da 40 a 80 kWh, mentre il motore eroga 258 CV contro i 184 precedenti e la Suv tocca ora i 100 km/h da fermo in 7,8 secondi. Il serbatoio ha una capienza di 6,69 kg di idrogeno ed è prevista una nuova funzione di Wake Up anti-congelamento per l'uso della vettura a basse temperature. La Hyundai ha inoltre integrato lo standard V2L (Vehicle-To-Load) per caricare device esterni e ha aumentato notevolmente anche la capacità di traino: la nuova Nexo può viaggiare con rimorchi con massa fino a 1.000 kg.
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Skoda Elroq RS - 340 CV e trazione integrale

4 Ruote - Apr 03,2025
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, la Skoda ha presentato la Elroq RS, versione ad alte prestazioni della sua ultima Suv elettrica. L'auto, di cui ancora non sappiamo il prezzo e quando arriverà sul mercato, debutterà in pubblico alla Milano Design Week che inizia la prossima settimana.  Trazione integrale. La Elroq RS ha un powertrain dual motor con trazione integrale, capace di una potenza combinata di 250 kW (340 CV), in grado di far scattare la Suv da ferma a 100 km/h in 5,4 secondi. Secondo la Casa boema, è la Skoda di serie con l'accelerazione più bruciante di sempre. La velocità massima (autolimitata) è di 180 km/h. La batteria di bordo ha una capacità di 84 kWh lordi (79 kWh netti), per un'autonomia dichiarata di 550 km. La capacità di ricarica è di 185 kW, un altro record interno. Di serie anche l'assetto sportivo DCC con la selezione delle modalità di guida, debitamente aggiornate per gestire la potenza dell'auto. Carattere sportivo. La RS si differenzia dalle altre versioni per una serie di dettagli sportivi, dentro e fuori dall'auto. All'esterno, oltre alla colorazione esclusiva Mamba Green, troviamo paraurti con taglio dinamico e inserti in nero lucido, fari a matrice di Led, griglia illuminata, cerchi da 20 o da 21 (con coperture aerodinamiche). Le pinze dei freni sono in colore rosso; in nero lucido invece il lettering su cofano e portellone, gli specchietti retrovisori, lo spoiler, la cornice dei finestrini e i mancorrenti sul tetto. Interni vistosi. La Elroq è sportiva anche nell'abitacolo, a cominciare dai sedili ad hoc con poggiatesta integrati, rivestiti di Suedia, con funzioni di riscaldamento e massaggio (con memoria per il conducente, per il passeggero nel pacchetto Maxx). In tessuto sportivo anche il rivestimento della plancia, con cuciture a contrasto in color lime e dettagli che richiamano la fibra di carbonio. Il volante sportivo a tre razze si caratterizza per il badge RS, e si abbina ai pedali in alluminio. Il bagagliaio ha una capacità di 470 litri, che diventano 1.580 ripiegando gli schienali della seconda fila. Di serie il portellone ad apertura elettrica.
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Corvette E-Ray - L'ibrida da 643 CV arriva in Italia

4 Ruote - Apr 03,2025
Una Corvette così non si era mai vista in oltre 70 anni di storia: V8 in posizione centrale, quattro ruote motrici e un sistema ibrido pensato per le performance. La E-Ray è un terremoto, in senso ingegneristico, che rompe con il passato e che alza l'asticella delle prestazioni della sportiva yankee, ora disponibile anche per il mercato italiano con prezzi a partire da 174.900 euro Elettrificazione mirata alle performance. Da fuori, la variante E-Ray si riconosce rispetto all'allestimento di ingresso Stingray grazie a carreggiate allargate di 9,2 centimetri, che modificano le proporzioni di questa due posti: 4 metri e settanta di lunghezza, 2 di larghezza e soli 123 centimetri di altezza. I più attenti al dettaglio riconosceranno poi una differente ala al posteriore e prese d'aria al retrotreno più allungate e strette. Ma la grande novità è nascosta sotto l'abito della Corvette E-Ray: un motore elettrico eBoost da 161 cavalli e 191 Nm che agisce solamente sulle ruote anteriori a seconda delle condizioni di guida e aderenza. Ha un'autonomia limitata d'intervento è accoppiato a una batteria da soli 1,9 kWh a 12 Volt ma consente alla vettura di muoversi in modalità completamente elettrica, chiamata Stealth, fino a 72 km/h per circa 5 km. Ma è pensato principalmente per permettere alla Vette di bruciare lo 0-60 miglia orarie (96 km/h) in 2,5 secondi. Non è una plug-in. Il sistema ibrido della E-Ray non prevede cavi o prese di ricarica: l'energia recuperata in frenata e rilascio viene immagazzinata dall'accumulatore che alimenta l'unità elettrica a supporto del V8 aspirato (LT2) di 6.2 litri a carter secco da 482 CV per un potenza di sistema di 643 cavalli. Tale architettura permette una trazione integrale elettrificata, soprannominata e4WD, senza collegamento fisico tra i due assi. In totale, il guidatore può contare su sei modalità di guida: Tour, Sport, Track, Weather, My Mode e Z-Mode, alle quali si aggiungono la già citata Stealth e la funzione Charge+, che massimizza il recupero d'energia. Chi guida può tenere sotto controllo il funzionamento del powertrain attraverso tre schermate del display denominate Gauges, Dyno e Data, che mostrano la potenza e la coppia erogata dai motori, le performance e il livello d'efficienza. In più ad andatura costante, la E-Ray può spegnere" quattro cilindri del V8 per diminuire consumi ed emissioni.I prezzi per l'Italia. In occasione dell'arrivo dell'E-Ray, la Chevrolet ne ha ufficializzato anche il listino, che parte da 174.900 euro per la versione coupé in allestimento 3LZ, il top di gamma disponibile negli Usa. Per la versione Convertibile servono 181.900 euro, sempre con il pacchetto 3LZ.
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I dazi di Trump - Bruxelles pronta alle ritorsioni, ma disponibile a negoziare

4 Ruote - Apr 03,2025
L'Unione Europea, per bocca del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha risposto immediatamente ai dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La reazione di Bruxelles può essere sintetizzata così: il blocco comunitario è pronto a varare delle contromisure, ma è sempre aperto al dialogo e ad avviare specifiche trattative per risolvere una questione dall'enorme impatto economico. "Conseguenze immani". "Mi rammarico profondamente di questa scelta", ha detto von der Leyen, sottolineando come le nuove tariffe rappresentino "un duro colpo per l'economia mondiale" dalle "immani conseguenze". Il presidente della Commissione sottolinea, per esempio, un aumento dell'incertezza e delle spinte protezionistiche e gli effetti "disastrosi" per milioni di persone, in particolare nei Paesi più vulnerabili. Insomma, i dazi "danneggeranno i consumatori di tutto il mondo" e "milioni di cittadini dovranno affrontare spese per gli alimenti più elevate". Inoltre, "i farmaci costeranno di più, così come il trasporto. L'inflazione salirà. Tutte le aziende, grandi e piccole, soffriranno fin dal primo giorno per problemi come l'interruzione delle catene di approvvigionamento", i crescenti oneri burocratici o il "drastico aumento dei costi per operare negli Stati Uniti". "E per di più, sembra che non ci sia ordine nel disordine", continua von der Leyen, accusando Trump di aver creato "il caos" per tutti i partner commerciali degli Stati Uniti e aver interrotto 80 anni di prosperità grazie ai legami tra le due sponde dell'Atlantico.  "Bisogna negoziare". Su un aspetto concorda il presidente della Commissione: "Allo stesso tempo, sappiamo che il sistema commerciale globale presenta gravi lacune. Sono d'accordo con il presidente Trump sul fatto che altri stiano approfittando ingiustamente delle regole attuali. E sono pronta a sostenere qualsiasi sforzo per rendere il sistema commerciale globale adatto alle realtà dell'economia globale". Tuttavia, per von der Leyen "puntare sui dazi come primo e ultimo strumento non risolverà il problema. Per questo motivo, fin dall'inizio, siamo sempre stati pronti a negoziare con gli Stati Uniti, per rimuovere le barriere che ancora si frappongono al commercio transatlantico". "Allo stesso tempo, siamo pronti a reagire. Stiamo già mettendo a punto un primo pacchetto di contromisure in risposta ai dazi sull'acciaio. E ora ci stiamo preparando a ulteriori contromisure, per proteggere i nostri interessi e le nostre imprese se i negoziati falliscono. Osserveremo inoltre attentamente gli effetti indiretti che potrebbero avere questi dazi, perché non possiamo assorbire l'eccesso di capacità globale, né accetteremo il dumping sul nostro mercato. Come europei promuoveremo e difenderemo sempre i nostri interessi e valori. E ci batteremo sempre per l'Europa. Ma c'è un percorso alternativo: lavoreremo per ridurre le barriere, non per innalzarle. Passiamo dal confronto alla negoziazione", ha proseguito von der Leyen, rivolgendo, in conclusione, un invito a tutti i cittadini europei a "prepararsi a conseguenze ormai inevitabili. L'Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per superare questa tempesta", ma deve rimanere unita e coesa: "La nostra unità è la nostra forza. L'Europa è unita per le nostre imprese, per i nostri lavoratori e per tutti gli europei. E continueremo a costruire ponti con tutti coloro che, come noi, hanno a cuore un commercio equo e basato su regole come base per una prosperità condivisa".La posizione dell'Acea. Sulla questione dei dazi interviene anche l'Acea, sottolineando come "le crescenti tensioni commerciali tra Ue e Usa sollevino timori tra le case automobilistiche europee per gli effetti u posti di lavoro, investimenti e crescita economica. "Siamo profondamente preoccupati per l'escalation delle tensioni commerciali nel mondo", agigunge il direttore generale Sigrid de Vries. "Esortiamo i nostri leader a incontrarsi urgentemente in modo che possano trovare una soluzione a qualsiasi problema che impedisca il commercio libero ed equo tra alleati storici e consentire alle relazioni tra Ue e Usa di prosperare ancora una volta".Le Case tedesche. Intanto, i costruttori del Vecchio Continente hanno già iniziato a valutare le misure necessarie per compensare i dazi del 25% sulle auto e le componenti importate negli Stati Uniti (secondo la Reuters impattano su ben 460 miliardi di import). I più colpiti sono i tedeschi e sono proprio loro tra quelli che più si stanno dando da fare. La Volkswagen, per esempio, ha confermato al Wall Street Journal l'intenzione di introdurre una "tassa di importazione" sui veicoli interessati. Nel mentre ha già fermato le spedizioni ferroviarie dal Messico di mezzi prodotti nel Paese e ha bloccato nei porti americani tutte le auto europee. La Mercedes, invece, ha smentito le indiscrezioni di stampa sul possibile stop alla vendita dei modelli più accessibili in termini di prezzo. A Stoccarda, comunque, stanno attentamente valutando il da farsi. 
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Dealer - AsConAuto e Quintegia, accordo triennale

4 Ruote - Apr 03,2025
Accordo triennale fra AsConAuto e Quintegia, che rafforzano l'impegno congiunto nell'organizzazione del Service Day, l'evento dedicato alla filiera del post-vendita auto. A siglare la partnership sono stati Roberto Scarabel (presidente dell'Associazione nazionale consorzi concessionari auto) e Tommaso Bortolomiol (Ceo del partner strategico e operativo per il settore automotive), così da preparare i prossimi appuntamenti e offrrire un punto di incontro privilegiato per concessionari, riparatori autorizzati e indipendenti, Case, carrozzerie e aziende specializzate nella manutenzione delle vetture.Appuntamento in autunno. La prossima edizione di Service Day è in programma il 16 e 17 ottobre al Centro Congressi Veronafiere a Verona. Quella di ottobre 2024, spiega Scarabel, "ha confermato il valore strategico dell'evento con 3.000: un'opportunità anche per raccontare l'evoluzione della nostra rete con mille concessionari soci che servono ogni giorno 23 mila autoriparatori in Italia, con 24 mila colli movimentati. Per Bortolomiol, il post-vendita "è un asset strategico per la sostenibilità del business delle aziende automotive, poiché genera ricavi ricorrenti, fidelizza la clientela e permette di mantenere vivo il rapporto con i clienti nel periodo di utilizzo dell'auto.
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Mercedes Classe S - Guida da sola (in autobahn)

4 Ruote - Apr 03,2025
La Mercedes ha presentato il MY25 della Classe S, che presenta novità soprattutto a livello tecnologico, con l'introduzione del sistema di guida assistita Drive Pilot e dell'intelligenza artificiale nell'infotainment Mbux. La Casa della Stella arricchisce anche la gamma di opzioni per la personalizzazione dell'auto con il programma Manufaktur. Livello 3. Sulla nuova Mercedes Classe S migliora il funzionamento del sistema Drive Pilot, che offre la guida assistita di Livello 3 e che abbiamo provato in anteprima lo scorso settembre. Questa tecnologia funziona sulle strade a scorrimento veloce, fino a 95 km/h (prima era limitata a 60 km/h): l'auto procede in autonomia sulla corsia di destra, lasciando al conducente la libertà di dedicarsi ad altro, distogliendo gli occhi dalla strada, con la possibilità di riprendere il controllo in qualsiasi momento. Attualmente il Drive Pilot è disponibile solo in Germania e negli Stati Uniti. Se serve, si ferma. Il sistema Drive Pilot utilizza oltre trentacinque sensori, tra cui i Lidar ("fondamentali per la guida autonoma", sottolinea la Casa tedesca). La sua tecnologia consente anche l'arresto in caso di emergenza, per esempio perché il conducente non reagisce, individuando la corsia in cui si trova con uno scarto di pochi centimetri, e fermandosi in quella d'emergenza. L'AI nell'infotainment. Il sistema Mbux della Classe S è stato aggiornato con diverse nuove funzionalità: il navigatore può utilizzare le mappe satellitari di Google, per meglio orientarsi durante i viaggi; l'assistente vocale è stato potenziato con l'introduzione di ChatGPT, abilitato sui server di Microsoft Azure OpenAI, in grado di interfacciarsi con le principali funzionalità dell'auto e sostenere conversazioni con i passeggeri. Il pacchetto aggiuntivo Entertainment Package Plus permette di accedere a servizi e app aggiuntive, come YouTube e Ridevu di Sony per lo streaming video. Ancora più personale. Per quanto riguarda le opzioni di personalizzazione, la nuova Classe S guadagna oltre cinquanta nuove colorazioni Manufaktur e venticinque opzioni per i rivestimenti e gli abbinamenti cromatici interni, che comprendono finiture in legno e pellami rifiniti a mano. Con il MY25 viene introdotta in gamma anche la versione Exclusive, con i pacchetti AMG Line e Night, disponibile in cinque tinte esclusive, maniglie nero lucido e battitacco illuminati, interni in pelle Nappa, head-up display e impianto audio Burmester. Completano la dotazione i cerchi AMG da 20" e uno stemma digitale per l'infotainment.
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Pneumatici - Attenzione ai problemi nascosti

4 Ruote - Apr 03,2025
Una volta montati, in assenza di difetti, dei pneumatici spesso ci si dimentica fino al momento della loro sostituzione, che di solito avviene quando il battistrada è consumato. Durante la vita della gomma, tuttavia, possono verificarsi eventi in grado di compromettere in maniera più o meno seria la sicurezza di marcia. Per questa ragione non bisogna mai abbassare la guardia e prevedere un esame più approfondito a ogni tagliando, oppure quando si opera la rotazione delle ruote. Ecco i casi più frequenti in cui è opportuno ricorrere alle cure del gommista di fiducia.I danni. I pneumatici non sono del tutto immuni da problemi. Periodicamente è opportuno ispezionarli per scoprire se ci sono tagli e rigonfiamenti (soprattutto sui fianchi) e verificare la presenza di un'usura irregolare del battistrada. I rigonfiamenti, in particolar modo, sono il sintomo di un cedimento della tela interna che compone la carcassa e costituiscono un serio campanello d'allarme che non va mai, davvero mai, trascurato. In città, per quanto possibile, bisognerebbe evitare di parcheggiare salendo sui marciapiedi: se proprio non se ne può fare a meno, si cerchi di evitare il più possibile un approccio ad angolo acuto. La ruota va accostata al bordo da superare con delicatezza e con altrettanta cura va dosata la frizione, per evitare di stressare troppo la copertura. In caso di foratura, per non danneggiare la carcassa, è sempre opportuno fermarsi immediatamente o, al massimo, percorrere soltanto i pochi metri necessari per mettersi in posizione di sicurezza. Non cercate di guidare con la ruota a terra (a meno che non disponiate di gomme runflat), perché una semplice foratura, che si può far riparare con pochi euro, potrebbe trasformarsi in un salasso per la necessità di dover cambiare il pneumatico irrimediabilmente danneggiato.L'invecchiamento della gomma. Il consumo del battistrada è influenzato da diversi fattori: stile di guida, percorsi effettuati e pressione di gonfiaggio. Quanto all'età delle gomme, la bontà di una copertura dipende da come è stata immagazzinata e da come viene impiegata, ragion per cui non è possibile indicare una data di scadenza. A vantaggio del consumatore, tuttavia, gioca il fattore silice. Essendo questa sostanza presente in misura variabile nei pneumatici attuali, grazie a essa il prodotto soffre meno l'invecchiamento anagrafico rispetto a quelli di vecchia generazione. Molti automobilisti si lamentano, quando comprano gomme con data (rilevabile dal Dot, il codice presente sul fianco della gomma che indica la settimana e l'anno di produzione) risalente a oltre 12 mesi prima: in realtà, numerose prove hanno dimostrato che, se la gomma è stata correttamente conservata nel suo deposito, non si avverte alcun calo di prestazioni rispetto a un prodotto uscito dalla fabbrica qualche settimana prima. Tuttavia, coperture in esercizio da almeno sei anni devono essere fatte verificare da un esperto. Se l'auto non va dritta. Dopo aver acquistato un treno di gomme nuove, può succedere che la vettura non ne voglia sapere di procedere dritta. Il fenomeno, che può essere più o meno accentuato, talvolta non sparisce nemmeno dopo aver fatto verificare e regolare gli angoli caratteristici delle sospensioni. In altri casi, compaiono vibrazioni al volante, prima assenti. Nella prima eventualità, bisogna distinguere se lo scarto rispetto alla marcia rettilinea avviene in tiro o in rilascio del motore oppure a velocità costante. Il primo sintomo può essere dovuto a qualche organo della trasmissione o delle sospensioni; il secondo, invece, può essere attribuito anche alle nuove coperture montate. Una ruota che gira sotto carico, infatti, genera una forza laterale, il cui verso (direzione esterna o interna) dipende dal senso di montaggio sul cerchio. Se le gomme sono montate in modo da equilibrare le forze laterali (a coppia sullo stesso asse), l'auto viaggia dritta. Se, invece, la forza sviluppata da un pneumatico prevale su quella dell'altra montata sullo stesso asse (o si somma nello stesso verso), l'auto tenderà a spostarsi da un lato. Se ciò avviene, è opportuno rivolgersi al gommista che, qualora non fosse in grado d'intervenire con i correttivi a sua disposizione, dovrà chiedere la sostituzione del pneumatico (o dei penumatici) risultati difettosi.Caccia al colpevole. Le vibrazioni del volante possono essere causate dalle giunte dei semilavorati che costituiscono il pneumatico, che creano disomogeneità nella copertura e che si possono manifestare anche sotto forma di rumorosità cicliche. All'atto dell'equilibratura, inoltre, possono sorgere difficoltà per la necessità di usare contrappesi in misura maggiore rispetto all'ordinario, segno dell'esistenza di qualche problema sulla copertura. Molte volte la situazione si risolve ruotando di mezzo giro la gomma sul cerchio. Ma se ciò non dovesse essere sufficiente, oppure se la gomma, pur risultando equilibrata alla prova dell'equilibratrice, generasse comunque vibrazioni, è il caso di chiedere l'applicazione della garanzia e la sostituzione del pneumatico. Al riguardo, bisogna precisare che ciò deve essere richiesto al venditore della copertura e non al suo produttore: quindi, per esempio, in caso di acquisto online, al sito di e-commerce al quale ci si è rivolti e non al suo fornitore. Ci sono, infine, anche casi in cui la vibrazione, pur essendo di natura simile a quella generata da una gomma, potrebbe essere causata da altri componenti, come cerchi, dischi, tamburi dei freni o elementi della sospensione.
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