Jeep - Nuova Compass: più squadrata, ibrida ed elettrica
Per la Jeep il 2025 sarà un anno estremamente importante. Dopo aver annunciato una serie di novità (dalla Recon alla Wagoneer S, in arrivo il prossimo anno), il marchio americano lancerà sul mercato la nuova generazione della Compass, immortalata in queste foto spia. La presentazione del modello di serie sarebbe imminente (si vocifera un unveiling nelle prossime settimane), con il lancio commerciale che dovrebbe avvenire dopo l'estate: l'auto sarà costruita, come l'attuale, anche in Italia, nella fabbrica di Melfi. La base sarà la piattaforma Stla Medium, una multienergia che consentirà al marchio americano di proporre la sua nuova Suv media sia con motori ibridi, sia in versione elettrica. Anche a trazione integrale. Più squadrata. Le immagini che potete vedere qui sopra raffigurano dei prototipi della nuova Compass in veste pressoché definitiva. Le forme sono quelle che ritroveremo sul modello di serie e sembrano essere molto più squadrate rispetto al modello uscente. Il frontale riprende l'impostazione verticale già vista su altri modelli del gruppo (a partire dalla Grande Panda), mentre i passaruota ricalcano le forme del modello uscente, una chiara firma del marchio Jeep. Un altro dettaglio caratterizzante delle Suv americane è la calandra, che su questi prototipi è totalmente coperta, ma che dovrebbe avere delle dimensioni più contenute rispetto a quelle della Compass uscente, continuando però a svilupparsi in orizzontale tra i gruppi ottici anteriori. Poco sotto la griglia a sette feritoie si possono notare anche delle prese d'aria attive: si apriranno solo quando il powertrain avrà necessità di essere raffreddato, rimanendo chiuse in tutte le altre situazioni di guida per migliorare l'efficienza aerodinamica. Ibrida (anche plug-in) o elettrica. Passando alla meccanica, come detto la nuova Jeep Compass si baserà sulla piattaforma Stla Medium, così da poter proporre diverse motorizzazioni e continuare a orbitare attorno ai 4 metri e 50 di lunghezza. Questa base è nativa anteriore, ma può essere dotata di motori elettrici aggiuntivi al posteriore per avere un sistema di trazione integrale, una scelta che la Jeep sicuramente farà per le versioni elettriche della Compass, sia per le ibride, che quindi non avranno un albero di trasmissione centrale. Ci si aspettano varianti a batteria a trazione anteriore da oltre 200 cavalli, ma anche versioni più potenti a quattro ruote motrici, nell'ordine dei 300 e più cavalli. Più contenute le potenze attese per le versioni con motori a benzina (dalle ultime indiscrezioni pare smentito l'arrivo di una variante non elettrificata): verrà impiegato l'1.2 eHybrid nella sua nuova versione (riomologata) da 145 cavalli ed è attesa almeno un'ibrida plug-in con potenze attorno ai 200 cavalli (e forse oltre). Non mancheranno delle connotazioni specifiche per l'off-road, con un assetto ad hoc, degli angoli caratteristici studiati per la guida in fuoristrada e tanti altri dettagli in pieno stile Jeep. Nessuna indiscrezione è invece trapelata riguardo ai prezzi: il modello attuale "attacca" a quota 35 mila e ci si aspetta che anche la nuova generazione possa avere una versione d'ingresso attorno a questa cifra, con l'elettrica che potrebbe sfiorare, nella sua versione top di gamma, quota 50 mila euro.
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Ford - Puma Gen-E, scommessa elettrica
Auto che vince non si cambia, semmai si elettrizza: con l'ultimo restyling, la Ford Puma non ha stravolto la giusta ricetta che le ha permesso di imporsi nel mercato, diventando una delle vetture più apprezzate da noi nel segmento delle crossover cittadine. La vera novità del modello è stata infatti l'arrivo in gamma della versione elettrica Gen-E, proposta con prezzi a partire da 32.950 euro, affiancata alle varianti mild hybrid. A muso chiuso. Ancor prima di metterla in moto, la Puma con la spina si fa riconoscere per alcuni dettagli estetici: primo fra tutti il frontale con calandra senza feritoie che ricorda vagamente quello della Mustang Mach-E. Oppure, i cerchi di lega specifici (da 17 a 19 pollici) e lo spoiler posteriore, utili a migliorarne l'aerodinamica. Le dimensioni restano praticamente invariate rispetto alle sorelle a benzina: la Gen-E è lunga 4,21 metri, larga 1,81 e alta 1,56. Uguale è anche l'impostazione dell'abitacolo, dove la plancia prevede una strumentazione digitale da 12,8, ben visibile attraverso il volante asimmetrico, e un touchscreen centrale da 12 del sistema infotainment Sync 4, dotato di modem 5G, Android Auto, Apple CarPlay wireless e assistente vocale Amazon Alexa. Aumenta però la capacità del bagagliaio che, grazie all'assenza dei terminali di scarico, offre un doppio fondo GigaBox più ampio per una capienza totale di 574 litri. E a questo si aggiunge un frunk anteriore da 43 litri, utile per riporre il cavo di ricarica. Comoda sul liscio. La prima impressione che si ha guidando la nuova Ford Puma Gen-E è quella di trovarsi a bordo di una vettura capace di farsi apprezzare da chi, scegliendo un'auto elettrica, non vuole rinunciare a sicurezza e divertimento nella guida, pagando tuttavia lo scotto di un'architettura meccanica che in alcuni casi penalizza un po' il confort di marcia. Il powertrain da 123 kW (168 CV) e 290 Nm di coppia, abbinato alla trazione anteriore, assicura alla B-Suv dell'Ovale Blu prestazioni soddisfacenti per la categoria, con uno zero-cento in 8 secondi netti e una velocità massima di 160 km/h. La batteria, sistemata al centro del pianale e sporgente per diversi centimetri verso terra, ha però costretto i progettisti ad adottare sul modello un assetto limitato nell'escursione degli ammortizzatori posteriori che si fa sentire quando si affrontano dossi e fondi sconnessi. Mentre sulle strade lisce e ben asfaltate, grazie al baricentro basso e alla stessa taratura delle sospensioni, la Puma Gen-E si comporta bene anche quando si affrontano percorsi misti a velocità sostenute. Il tutto, con 376 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp (364 per la Premium). Nel mio primo test, in modalità Sport, il computer di bordo ha comunque rilevato una media di 14 kWh/100 km, contando sull'energia di un accumulatore da 43 kWh netti che supporta la ricarica DC fino a 100 kW. Quanto basta per fare un pieno d'elettroni dal 10 all'80% in circa 23 minuti.
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Modellini - Suzuki Escudo Pikes Peak 1:18
di poche ore fa la notizia che molti collezionisti aspettavano: la Suzuki Escudo Pikes Peak, sarà acquistabile in pochissimi esemplari. Portata alla vittoria dal pilota giapponese Nobuhiro Tajima nel 1995 (partito con l'obiettivo di scendere sulle proprie gambe), questa estremizzazione su base Vitara, portata a 980 cavalli per 800 kg, fu resa celebre nel mondo dal noto videogioco per PlayStation Gran Turismo. Nonostante fosse gestibile come un toro di Pamplona era tra le auto più desiderate e ricercate del gioco, per chi cercava vittorie a costo zero. Escludendo i pochi presenti appostati sulla polverosa salita del Pikes Peak in Colorado, vederla fisicamente è tra le imprese più ardue, motivo per cui Stefano Marras ha deciso di riprodurla in scala 1:18 per i collezionisti più esigenti. Ordinabile da questa settimana direttamente sul sito del produttore verrà consegnata in base alla data di prenotazione, dato l'assemblaggio, realizzato completamente a mano, sul kit realizzato appositamente per Modelmarris da Zetakit. Abbiamo ricevuto la numero 0 dei 100 esemplari: vediamo com'è. Esagerata in tutto, con un assetto ultraribassato, esasperata nelle forme e nelle appendici come lo spoiler anteriore e ancor più quello posteriore. Gli interni sono caratterizzati da un abitacolo minimalista focalizzato unicamente sulla performance, spogliato di qualsiasi confort, dotato di un sedile e di un volante da corsa. Strumentazione essenziale che riflette lo scopo primario della vettura: affrontare sfide estreme. Il modello è molto grande, della Suzuki Vitara conserva il nome e una manciata di componenti: giudicare la fedeltà della riproduzione non è affatto semplice, perché la vettura fu modificata talmente tante volte tra una gara e l'altra da non avere più una vera identità. lL poche foto esistenti la ritraggono con elementi leggermente diversi tra loro, in primis i cerchi. 389,99 Euro il prezzo, in linea con modelli di questa fattura e rarità.
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Microlino Spiaggina - Tempo di vacanze
Il nome resta lo stesso, ma l'aspetto cambia radicalmente: Microlino, microcar elettrica ispirata al design delle bubble car anni 50, si presenta ora nella variante Spiaggina, che abbiamo messo alla prova nel suo habitat naturale: la riviera, ligure in questo caso. Una trasformazione che strizza l'occhio alle vacanze, eliminando il tetto e aggiungendo finiture più leggere e informali, pensate per brevi spostamenti nelle località balneari. Inutile dire che in questo contesto gli occhi sono tutti per lei. Insomma, se preferite passare inosservati, non è il veicolo che fa per voi. La struttura portante è sempre quella della Microlino 2.0, con carrozzeria di acciaio e alluminio e batteria agli ioni di litio. La velocità massima di circa 90 km/h e l'autonomia dichiarata di 177 km consentono una certa libertà di movimento, anche se i test effettuati dal nostro Centro Prove hanno rilevato una percorrenza inferiore. Dai dati del computer di bordo, comunque, è facile stimare un range poco sopra il centinaio di chilometri. Più che sui dati tecnici, però, questa versione punta sull'idea di libertà: niente sportelli tradizionali, niente climatizzatore (accessorio disponibile sulle versioni dotate di finestratura) solo l'essenziale per girare sul lungomare. L'abitacolo, aperto e minimale, è accessibile frontalmente come da tradizione Microlino. Al posto dei sedili troviamo una panca che, rispetto alla media del segmento, offre un confort superiore ed il rivestimento è pure facile da rimuovere e lavare. Svicolare nel traffico è un gioco da ragazzi e muoversi tra i vicoli del borgo senza emettere rumore (e odore di benzina) attirerà ancor più le simpatie dei locali. Esteticamente, la Spiaggina si riconosce a colpo d'occhio, grazie ai dettagli come le cinghie al posto delle maniglie, il parabrezza senza cornice e le ruote carenate che richiamano le spiaggine storiche, reinterpretate in chiave contemporanea. Insomma, anche la mobilità urbana può farsi leggera, ironica e stagionale. L'obiettivo non è tanto offrire un'alternativa concreta all'auto, quanto proporre una visione diversa del trasporto nei contesti turistici. E nel caso della Microlino, lo fa con un tocco rétro che, per la clientela giusta, trasforma il prezzo di 25.990 euro in una pura formalità.
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Milano Design Week - Renault: "Le auto devono integrarsi nell'architettura delle città"
Quale smart city ci attende? Sono le premesse di Domus Talk, l'incontro organizzato da Domus in occasione della Milano Design Week. E una prima risposta l'ha data Walter Mariotti, direttore di Domus e conduttore dell'evento: " chiaro che il futuro delle nostre aree urbane sarà sicuramente intelligente". Ecosistema. "Per la città del futuro dobbiamo creare un ecosistema in cui le automobili siano parte di essa, non un problema", ha esordito il primo ospite, Vittorio D'Arienzo, product global leader dei veicoli Ampere, la divisione di Renault dedicata ai veicoli elettrici. Due modelli della Régie erano all'interno dello store RNLT in Brera: una R4 E-Tech Electric, che vi abbiamo già raccontato qui, e una star a quattro ruote di questo salone, il restomod della R17 firmato dal designer francese Ora-ïto, una meraviglia retrofuturistica che rilegge gli anni 70 proiettandoli nel futuro. Forme e volumi. "Oggi l'80% del tempo le auto sono parcheggiate, fanno quindi parte del paesaggio urbano, un aspetto a cui dobbiamo lavorare è integrarle sempre di più in esso", ha proseguito D'Arienzo. "Le vetture elettriche permettono un'ampia libertà creativa, maggiore delle endotermiche e quindi possiamo creare proporzioni e volumi più vicini al design architettonico". Controllare l'AI. E visto che l'auto si integrerà sempre di più nella città scambiando con essa energia, informazioni e potenza computazionale, è necessario che anche il design delle città cambi. Come il modo di pensarlo. "L'intelligenza artificiale sarà (come già in parte è) sempre più parte del processo creativo e politici, progettisti e pianificatori dovranno saperla gestire mantenendo sempre un controllo su di essa, ha spiegato Floriana Marotta, fondatrice dello studio MAB Arquitectura. "Progettazione e pianificazione dovranno essere dinamiche ma controllabili, dovranno proteggere le identità dei luoghi e restituire alle persone il senso di appartenenza ad essi". Visioni. La sfida, però, non è delle più facili. "Le città del Novecento sono state costruite sulla mobilità privata, sulle automobili, e quelle attuali stanno cercando di prendere le misure da quel modello", ha notato Claudio Saverino, fondatore dello studio Vudafieri Saverino Partners, "Il modernismo pensava che le città fossero grandi strutture per ospitare le vetture e per un secolo l'auto è stata il cardine degli architetti, ha plasmato la forma delle aree urbane. Ora però ci troviamo di fronte a una rivoluzione. La città andrà ripensata e noi progettisti dovremo rivedere il trasporto privato e quello pubblico avendo sempre come obiettivo la qualità della vita dei cittadini". Insomma, la smart city del futuro sarà sì tecnologica, ma dal volto umano.
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Pirelli - L'innovazione sostenibile incontra larte del fare
Venerdì 11 aprile la Haus of Automotive di Tortona ha ospitato la Pirelli Eco-Safety Design Night, un evento che ha raccontato il viaggio del gruppo verso una mobilità sempre più responsabile. Durante la serata Thomas Hanel, responsabile globale Innovazione e Sviluppo Materiali di Pirelli, ha presentato le soluzioni adottate dall'azienda per coniugare alte prestazioni e sostenibilità: partendo dall'attenzione verso materiali come lignina, PET riciclato, nerofumo da pirolisi, oli vegetali e bio-resine che le persone del team di R&D Pirelli trattano e miscelano in modo da ridurre l'impatto ambientale della produzione senza lesinare sulla sicurezza o scendere a compromessi in termini di performance. Prestazioni e ambiente a braccetto. Il lavoro di Hanel e dei suoi collaboratori (sono 12 i centri di ricerca del gruppo sparsi in giro per il mondo) va ben oltre la ricerca pura: le ultime innovazioni riguardanti i materiali fanno già capolino sui prodotti che troviamo dal gommista o come primo equipaggiamento. Come il nuovo P Zero E, il pneumatico ad alte prestazioni realizzato con oltre il 55% di materiali di origine naturale o riciclata, massima espressione del programma Eco&Safety Design di Pirelli, e tecnologia Run-Forward. Sviluppato con ambiente e supercar in testa, ma anche con un occhio ai cambiamenti in atto nel mondo dell'automobile, soprattutto in termini di powertrain. Guardando ad auto come la Lotus Emeya, berlina elettrica co-protagonista dello spazio di Haus of Automotive nella settimana del design meneghina. Artigiani preziosi. Durante la serata Pirelli ha voluto raccontare però anche un'altra dimensione, meno scientifica e più umana: quella dell'artigianalità. Dando una dimostrazione del lavoro di un tecnico sgorbiatore, ovvero l'operaio specializzato che intaglia a mano libera il disegno di un nuovo battistrada per arrivare allo pneumatico di pre-produzione da testare. Un gesto che unisce la precisione meccanica a una sensibilità quasi da artista, che può richiedere anche decine di ore per una gomma dal disegno più complesso come quelle invernali. Una tecnica affascinante, nata nel mondo del motorsport, forse quella che meno è cambiata nei decenni: un'azione prettamente manuale (sono quattro i tecnici specializzati in tutto il gruppo), l'unica del processo di sviluppo degli pneumatici nuovi dove l'automazione non ha soppiantato l'operatore umano. Tra alchimie e sapienza artigiana l'Eco-Safety Design Night ha così offerto uno sguardo completo sull'identità di Pirelli: l'azienda investe nella ricerca scientifica, nella sostenibilità certificata e nella filiera trasparente, senza dimenticare il valore delle mani esperte in attività anche critiche dove l'uomo vince ancora.
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Mercedes-Benz - Stop a Citan e Classe T dal 2026
Sollecitata da diverse testate internazionali, arriva da Mercedes-Benz la conferma sull'interruzione della produzione del suoi Citan (furgone e Tourer per trasporto combinato persone/merci) e Classe T (multispazio per trasporto passeggeri e per il tempo libero). I due modelli, introdotti nel 2021, derivano dal Kangoo III della Renault, che li produce nel proprio stabilimento francese di Maubeuge, in versione termica ed elettrica, in base a un accordo industriale che aveva già dato vita, nel 2012, al Citan prima serie, sviluppato a partire dal Kangoo II. Firmata dagli allora ceo dei due gruppi Carlos Ghosn (Renault) e Dieter Zetsche (Mercedes), la stessa intesa aveva portato, oltre allo sviluppo della Renault Twingo terza serie e della Smart ForFour su una medesima architettura, a ulteriori attività congiunte nel campo dei veicoli commerciali, come la cessione dell'avantreno del Renault Trafic a Mercedes-Benz Vans per le versioni a trazione anteriore del Vito di terza generazione e alla progettazione, partendo dal pick-up Nissan Navara, del Renault Alaskan e del Mercedes Classe X.Priorità a Vito e Sprinter Dopo aver interrotto nel 2020 anche quest'ultima attività, in queste ore il costruttore tedesco afferma di aver deciso di concentrare le proprie energie sui veicoli commerciali dei segmenti medio e grande, corrispondenti a Vito, Classe V ed EQV e, rispettivamente, allo Sprinter, di cui sono già in fase di sviluppo le successive evoluzioni, basate sulle architetture VanEa (elettrica) e VanCa (termica). Peraltro, anche le serie attuali di furgoni e autocarri leggeri medi e grandi della Stella continuano la propria evoluzione: è stata appena annunciata una variante dell'eVito furgone con batteria maggiorata da 90 kWh (e 480 km di autonomia dichiarata), in precedenza riservata al Tourer per trasporto persone. Circa le sorti dei modelli compatti, dall'interno della Casa tedesca sarebbe uscita una dichiarazione sul periodo dell'interruzione della produzione: l'inizio dell'estate del 2026. Il che significa che le vendite potrebbero continuare ancora per i mesi successivi. Il Citan/Classe T, specie nella generazione attuale, era uno degli esempi di maggiore indipendenza dall'architettura donatrice nel settore dei commerciali: frontale, plancia e arredi, finiture, taratura delle sospensioni e persino alcune regolazioni dei motori erano oggetto di specifico disegno o messa a punto direttamente da parte di Stoccarda, quando solitamente i partner si limitano ad aggiungere solo marchi e targhette. Lo stabilimento di Maubeuge sembra destinato a concentrare la produzione sul Renault Kangoo e il Nissan Townstar.
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F.1, GP Bahrain - Piastri domina, Ferrari ancora giù dal podio
Oscar Piastri conquista il Gran Premio del Bahrain, firmando così la sua seconda vittoria stagionale dopo una gara solida e ben costruita dal primo all'ultimo giro. L'australiano, al suo cinquantesimo GP in Formula 1, ha portato la McLaren al successo per la prima volta sul circuito di Sakhir dopo essere partito dalla pole. Ha mantenuto saldamente il comando in ogni fase della corsa, costruendo progressivamente il proprio margine, senza mai dare l'impressione di essere realmente sotto pressione.Il commento a caldo del vincitore. fantastico ottenere questo risultato qui. stato un weekend incredibile, è stato davvero bello. Non potrà mai ringraziare abbastanza il team per la macchina che ci hanno messo a disposizione, ha detto l'australiano al termine della corsa. Questo non è mai stato un circuito particolarmente favorevole per noi, quindi è bello, finalmente, portare a casa un risultato così. L'unico potenziale elemento di disturbo è arrivato con l'ingresso della Safety Car, ma la sua ripartenza è stata impeccabile: Piastri ha ricominciato a girare su un ritmo insostenibile per gli inseguitori, fino a tagliare il traguardo con oltre 15 secondi di vantaggio. Avrei preferito evitare quella Safety Car, ma ero comunque piuttosto fiducioso. stato tutto abbastanza lineare. Non avevo alcuna intenzione di lasciarmela sfuggire questa vittoria, ha concluso.Ancora un podio per la Mercedes. Seconda posizione per George Russell, al termine di una gara dura per l'inglese della Mercedes. Sembrava tutto sotto controllo, poi all'improvviso abbiamo avuto un problema al brake-by-wire: il pedale del freno andava a fondo, poi tornava su Un altro giro e Lando mi avrebbe superato, ha ammesso. Riguardo a Piastri, ha invece detto: Oscar correva a un altro livello oggi, quindi congratulazioni a lui e alla McLaren. Ma per quanto ci riguarda, quattro gare e tre podi su circuiti molto diversi tra loro: direi che è un buon bilancio. Il post gara di Russell sarà però movimentato: è sotto investigazione per un uso irregolare del DRS, un problema nato a causa di un malfunzionamento della centralina. Abbiamo avuto ogni tipo di imprevisto, ha detto George. In un giro ho premuto il tasto della radio e si è aperto il DRS. Ho subito richiuso e rallentato, quindi non ne ho tratto alcun vantaggio.Norris, terzo in rimonta. Ha fatto una delle sue migliori partenze, ma ha vanificato un po' tutto per essersi schierato poco più avanti rispetto alla sua piazzola: un'ingenuità che gli è costata una penalità di 5 secondi, scontata poi al primo pit-stop. L'inglese della McLaren ha saputo recuperare, seppur con qualche sbavatura, mettendo comunque una pezza a una situazione un po' confusionaria. stata una gara difficile, ha ammesso Lando. Ho commesso troppi errori nei sorpassi e mi sono trovato spesso fuori posizione. Una gara un po' caotica per me e mi spiace di non essere riuscito a portare a casa una doppietta per la McLaren. stata comunque una bella gara, quindi nessuna lamentela: bei sorpassi, tutto al limite come dovrebbe essere, quindi mi sono anche divertito. Cercherò di alzare il livello il prossimo weekend.Il resto della Top 10. Ancora giù dal podio le due Ferrari: Charles Leclerc ha provato a difendere la terza posizione ma ha dovuto cedere a Norris nelle fasi finali. Quinto Lewis Hamilton, in una gara regolare ma priva di particolari acuti. Max Verstappen ha limitato i danni con un sesto posto, in un fine settimana davvero complicato per la Red Bull: oltre alla mancanza di velocità, problemi in entrambe le soste ai box ne hanno compromesso le ambizioni. Settimo Pierre Gasly, che conquista i primi punti stagionali per la Alpine. Bene anche Esteban Ocon, ottavo grazie a una strategia d'attacco con pit anticipato. Primi punti in casacca Red Bull per il giapponese Yuki Tsunoda nono sotto la bandiera a scacchi - mentre Ollie Bearman mette le mani sull'ultimo punto a disposizione.Fuori dai punti. Andrea Kimi Antonelli ha chiuso undicesimo dopo una gara in cui è rimasto a lungo in zona punti. Seguono Albon (12), Hulkenberg (13), Hadjar (14) e Doohan (15), ancora a caccia del primo piazzamento utile in stagione. Gara difficile per Fernando Alonso, solo 16, mentre Lawson 17 è stato penalizzato per un contatto con Hulkenberg. Chiudono la classifica Stroll e Bortoleto. Ritirato Carlos Sainz, che ha danneggiato la sua Williams dopo un contatto con Tsunoda.La classifica completa del GP del Bahrain >>
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Auito aziendali - Salvaguardati gli ordini del 2024
Dopo innumerevoli respingimenti e rinvii, ha avuto un percorso quasi privo di ostacoli l'emendamento al decreto Bollette, approvato il 10 aprile dalla commissione Attività produttive della Camera, che permette agli assegnatari di auto aziendali in benefit e alle rispettive imprese, che abbiano proceduto all'assegnazione delle vetture entro il 31 dicembre 2024, di applicare le regole di tassazione precedenti a quelle contenute nella riforma dei benefit introdotta dalla legge di Bilancio 202. In pratica, alle auto oggetto di atti di cessione in uso promiscuo, come lettere o contratti di assegnazione, stipulati a tutto il 2024, vengono applicati i chilometraggi e i coefficienti di calcolo dei fringe benefit in vigore fino a 31 dicembre scorso, basati su fasce di emissioni, che attribuivano un certo vantaggio alle vetture elettrificate, come quelle esclusivamente a corrente e le ibride full o plug-in. Con la riforma introdotta dall'inizio di quest'anno, le classi sono basate sul tipo di alimentazione, e gli oneri inferiori sono per le elettriche pure e le Phev, mentre le full particolarmente apprezzate dai clienti aziendali sono parificate alle altre termiche. L'emendamento approvato concede una clausola di salvaguardia anche per i veicoli che le aziende hanno ordinato entro il 31 dicembre 2024 e sono stati o saranno - assegnati entro il 30 giugno 2025. Restano escluse dall'emendamento le auto acquistate nel 2024 ma che saranno assegnate dal primo luglio prossimo, e permangono, secondo diversi esperti, zone di applicazione delle nuove disposizioni non ancora coperte, come per esempio l'eventualità di vetture immatricolate entro il 2024 ma riassegnate nel corso del 2025 a un lavoratore diverso dal primo. Casi che dovranno essere chiariti da successive circolari esplicative.
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F.1, GP Bahrain - Pole di Piastri, poi Russell e Leclerc
Oscar Piastri ha conquistato la pole position del Gran Premio del Bahrain, portando la McLaren davanti a tutti al termine di una qualifica molto tirata. L'australiano ha chiuso il Q3 in 1'29841, precedendo la Mercedes di George Russell e la Ferrari di Charles Leclerc.Pole di forza. Il team di Woking è stato protagonista nelle prime due fasi della qualifica, ma ha dovuto spingere al massimo per rimanere al comando nel momento decisivo. Piastri è riuscito a trovare il giro buono proprio nel finale, mentre il compagno di squadra Lando Norris leader del mondiale non è andato oltre il sesto tempo, complice un secondo tentativo poco efficace. Mi sono sentito fiducioso per tutto il weekend. In FP3 avevamo un buon passo, e in qualifica gli altri si sono avvicinati un po' più di quanto avrei voluto, ma sono riuscito a fare i giri giusti quando contava, quindi sono davvero, davvero soddisfatto, ha commentato Piastri. Il poleman ha poi aggiunto: Domani devo arrivare primo in Curva 1, poi vedremo cosa succede, ma sono stato a mio agio per tutto il weekend. Non posso ringraziare abbastanza il team per la macchina che mi ha messo a disposizione.Sorridente Russell. L'inglese della Mercedes si è detto soddisfatto del risultato finale di questa qualifica, nonostante il distacco dal leader, e ha commentato così la sua qualifica: Se ci avessero detto che saremmo stati a mezzo secondo dalle McLaren, avremmo firmato subito: sarebbe bastato per partire terzi. Essere secondi è un plus. Con l'arrivo della sera e il calo delle temperature le condizioni sono cambiate: quando faceva molto caldo, le McLaren erano semplicemente su un altro pianeta. Quarto Kimi Antonelli, che conferma i progressi della Mercedes. Entrambi i piloti del team tedesco sono però sotto investigazione per presunte infrazioni regolamentari: vi aggiorneremo non appena ci saranno delle novità.Ferrari, bicchiere mezzo pieno. Terzo tempo per Charles Leclerc, in un circuito non certo favorevole alla filosofia costruttiva della SF-25. Una sorpresa per il monegasco, che ha detto: Onestamente, non mi aspettavo di chiudere terzo. All'inizio del Q3, con le gomme usate, tutto sembrava andare male, ma appena abbiamo montato le gomme nuove le sensazioni sono migliorate. Non me lo aspettavo, ma sono molto contento. Poi ha aggiunto: Il team ha spinto tantissimo per portare gli aggiornamenti già qui. un piccolo passo avanti, non un grande salto, ma la prossima settimana dovrebbe esserci un miglioramento un po' più concreto.Il resto della Top 10. Pierre Gasly ha trascinato la sua Alpine al quinto posto, con un giro fantastico. Il francese è stato bravo, ma ha anche approfittato dei problemi altrui, a cominciare da Norris. L'inglese della McLaren aveva il muso lungo, poca voglia di parlare con i giornalisti e ripeteva laconicamente Non sono stato abbastanza veloce. Neanche la Red Bull oggi è andata benissimo: Max Verstappen ha lamentato ancora problemi ai freni e ha chiuso settimo, proprio alle spalle di Norris. Ottavo tempo per Carlos Sainz, autore della sua miglior qualifica stagionale. Lewis Hamilton è l'altro grande deluso della giornata e ha chiuso nono, dopo la cancellazione di un giro veloce per track limits, mentre Yuki Tsunoda è riuscito a centrare la Q3: per la prima volta quest'anno, quindi, abbiamo due Red Bull tra i primi dieci.A centro gruppo. Fuori dalla Q3 per pochissimo Jack Doohan, che si piazza però undicesimo con l'altra Alpine. L'australiano era stato brillante nelle fasi iniziali, ma non è riuscito a ripetersi in Q2. Alle sue spalle Isack Hadjar della Racing Bulls e Fernando Alonso della Aston Martin, quest'ultimo mai realmente in lotta per le posizioni di vertice. Esteban Ocon partirà quattordicesimo dopo un'uscita di pista in curva 2 che ha messo fine anzitempo alla sua qualifica. Giornata difficile anche per Liam Lawson, rallentato da un problema al DRS. Seguono Gabriel Bortoleto (Sauber) e Lance Stroll (Aston Martin), rispettivamente in P18 e P19. Chiude la classifica Ollie Bearman, protagonista in Giappone con l'accesso al Q3, ma oggi ultimo a causa di un giro compromesso nel finale della Q1.La classifica completa delle qualifiche in Bahrain >>
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F.1, GP Bahrain - Le McLaren dettano il passo nelle Libere
La McLaren è stata la grande protagonista delle prove libere del venerdì al Sakhir. Il team di Woking ha piazzato i suoi due piloti davanti a tutti nella seconda sessione di prove lasciando le briciole agli avversari. Oscar Piastri ha ottenuto il miglior tempo della sessione, precedendo di un solo decimo il compagno di squadra Lando Norris. I primi inseguitori sono a mezzo secondo: terzo George Russell della Mercedes e quarto Charles Leclerc con la Ferrari. Quinta posizione per Antonelli, seguito a ruota da Hadjar e Verstappen.Condizioni più indicative. Dopo una prima sessione disputata sotto il sole cocente, la seconda ora di prove ha restituito un quadro tecnico più fedele a quella che ritroveremo in qualifica e in gara, con il sole calante e i riflettori accesi sul tracciato di Sakhir. In pista tutti e 20 i piloti titolari, dopo che la prima sessione ha visto l'impiego di ben sei rookie.Programmi diversi, ma soft protagonista. Appena si è accesa la luce verde, i piloti hanno iniziato a girare con mescole soft, medium e hard. Russell è stato il primo a scendere sotto l'1'32 con la gomma più morbida, ma con il passare dei minuti le due McLaren hanno alzato l'asticella: prima Piastri, poi Norris, entrambi sotto l'1'31 con margine. Proprio l'inglese della Mercedes è stato il migliore del gruppo degli inseguitori, davanti a Charles Leclerc. Kimi Antonelli sembra essere sempre più a suo agio sulla Mercedes; alle sue spalle il sorprendente rookie della Racing Bulls - Isack Hadjar, galvanizzato dai primi punti a Suzuka e pronto a ripetersi qui. Verstappen ha chiuso settimo, ancora alle prese con problemi di frenata. Ottavo tempo per Lewis Hamilton, impegnato con la Ferrari in un confronto tra specifiche diverse del fondo vettura. A seguire Bearman (Haas), Sainz e Albon con le due Williams, poi Lawson con l'altra Racing Bulls. Sessione complicata per Alonso, costretto a rientrare ai box dopo pochi giri per un problema al volante, che si è letteralmente staccato; l'Aston Martin è intervenuta sostituendo componenti del sistema, ma è ovviamente scattato l'allarme per il team di Silverstone per capire come sia potuto succedere. Tredicesimo crono per Gabriel Bortoleto, davanti a Jack Doohan (Alpine), Alonso ed Esteban Ocon. Gasly ha chiuso 17, seguito da Tsunoda, Stroll e Hulkenberg, rispettivamente su Red Bull, Aston Martin e Kick Sauber.La classifica completa delle Libere 2 in Bahrain >>
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Suzuki e Vitara - La Suv elettrica secondo Hamamatsu
L'approccio è pragmatico e pure molto condivisibile: non sono certo gli automobilisti che hanno chiesto il passaggio all'elettrico tout court. Tuttavia, i tempi sono maturi per presidiare tale territorio: la Suzuki e Vitara, quindi, porta sui parafanghi una certa responsabilità. Se è vero che non manda in pensione la Vitara termica destinata a rimanere a listino ancora per un bel po' deve comunque dimostrarsi all'altezza, per diventare ben accetta agli occhi dei suzukisti, esigenti per natura. Ci vediamo a settembre. L'evento al quale ho partecipato è un primo assaggio dinamico, con alcune prove in pista (il Segula Test Center, nei dintorni di Francoforte) al volante di esemplari sostanzialmente definitivi, ma di pre-serie. Al momento, sappiamo che le prime Suzuki e Vitara arriveranno in concessionaria tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, a un prezzo che dovrebbe partire da circa 35-37 mila euro. E, molto facilmente, in un solo allestimento, completo di tutto: cerchi di lega da 19, interni di materiale pregiato, infotainment con connettività Android e Apple wireless e altro ancora. Blade battery. La Suzuki e Vitara è un perfetto esempio di globalizzazione o, comunque, di condivisione dei componenti: le batterie sono le Blade al litio ferro fosfato della BYD, mentre la piattaforma è stata sviluppata insieme alla Toyota. In Italia arriverà soltanto la batteria da 61 kWh, che si ricarica a 11 kW in corrente alternata (5 ore e mezza dichiarate per il 10-100%) e a 80 kW in CC (45 minuti dal 10 all'80%). L'elettrica promette fino a 428 km d'autonomia per la versione monomotore (anteriore, da 174 CV) e tra i 412 e i 396 per la 4x4, che aggiunge un propulsore sull'asse posteriore ed eroga complessivamente 184 CV. L'agio c'è. Lunga 428 centimetri e con un passo di 270, la e Vitara è paragonabile per dimensioni a un bel gruppetto di Suv elettriche, come la Hyundai Kona o la Kia EV3. Nell'abitacolo lo spazio non manca, anche se con il tetto apribile dietro i più alti possono sfiorare facilmente il padiglione con la testa. Bene l'agio per le gambe (il pavimento è piatto), ma non ci sono le bocchette dedicate a chi viaggia sul divano. Quest'ultimo è scorrevole e condiziona la capacità del bagagliaio: 244 litri dichiarati se è tutto indietro, 310 in posizione avanzata. Sincera e facile. La seduta è alta sulla strada e fa piacere ritrovare un certo numero di tasti fisici per gestire diverse funzioni velocemente, come per esempio la climatizzazione. Dietro si vede poco: nelle manovre, tornano molto utili le telecamere a 360. In movimento, la Suzuki e Vitara si rivela subito amichevole. Né troppo rigida né particolarmente morbida, concede poco spazio al rollio e non sembra temere i rilasci scriteriati dell'acceleratore in curva; anche al limite, dà sempre la sensazione di essere facile da controllare. Oltre che piuttosto agile, anche grazie a una massa in ordine di marcia contenuta tra i 1.760 (2WD) e i 1.899 chili (4WD). In velocità si avvertono fruscii dal parabrezza e dagli specchietti ma in Suzuki giurano che il fornitore dei profili esterni stia apportando le ultime modifiche per mitigare il difetto mentre sembra riuscita la taratura del pedale del freno. Piuttosto originale la gestione della rigenerazione in rilascio: c'è un tasto sul tunnel per attivarla, ma la regolazione (su tre livelli) va effettuata soltanto a macchina ferma. E non prevede la possibilità della guida one pedal feeling, dove ti puoi dimenticare del tutto o quasi del pedale del freno.
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Auto elettriche - Le alternative alla Tesla Model 3
In un mercato sempre più popolato da Suv (il 61,2% delle nuove immatricolazioni secondo i dati Unrae), le berline riescono ancora a ritagliarsi il loro spazio di interesse, in particolare nel segmento delle elettriche. Con le 1.565 nuove immatricolazioni di marzo, la Tesla Model 3 è la Bev più venduta in Italia, confermandosi in cima alla classifica parziale del 2025 (2.207 unità). Il successo è indubbiamente meritato: con un prezzo particolarmente allettante (sotto i 40 mila euro per la "base"), soprattutto in considerazione dei contenuti offerti, la Model 3 ha un punto d'equilibrio difficile da battere. Eppure, le alternative non mancano, per prezzo, dimensioni o... prestazioni: nelle schede qui sopra esaminiamo le opzioni che un cliente interessato a una berlina elettrica come la Model 3 potrebbe prendere in considerazione, anche affacciandosi al segmento superiore.
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Lancia - Inaugurato ad Alba il Villaggio Corse HF
In occasione del Rally Regione Piemonte, ad Alba dall'11 al 13 aprile, la Lancia ha allestito il Villaggio Corse HF: uno spazio espositivo che celebra il ritorno del marchio torinese nei rally. All'interno del villaggio sono esposte la Ypsilon Rally4 HF da gara e la Ypsilon HF elettrica da 280 CV, che dovrebbe arrivare nelle concessionarie già nelle prossime settimane. Accanto a questi due modelli sono presenti aree di test drive per le versioni ibride ed elettriche della Ypsilon. C'è anche il campione. L'evento nelle Langhe anticipa l'inizio del Trofeo Lancia, il monomarca che partirà l'8 maggio dal Rally Targa Florio. Tra gli ospiti del villaggio di Alba c'è anche Miki Biasion, due volte campione del mondo rally, che ha contribuito allo sviluppo e alla messa a punto della Ypsilon Rally4 HF. A completare il programma un raduno di venticinque Lancia storiche, organizzato dal Cinzano Rally Team.
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Maserati - La MC20 GT2 Stradale diventa safety car
La Maserati ha stretto un accordo con l'SRO Motorsport Group: la Casa del Tridente fornirà due esemplari della MC20 per il GT World Challenge Europe powered by AWS. Una GT2 Stradale di colore Nero Pastello sarà impiegata come safety car, mentre una seconda MC20 in Bianco Pastello sarà in servizio come Leading Car. Debutto al Paul Ricard. Le vetture prenderanno servizio nella prima data di campionato, in programma questo weekend sulla pista del Paul Ricard con la Endurance Cup Race di 6 ore. In gara ci saranno anche le MC20 GT2 da competizione nelle categorie Pro-Am e Am.
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Kia - Alla Milano Design Week tra concept, viaggi e design
La Kia raddoppia la propria presenza alla Milano Design Week: al Museo della Permanente, la Casa coreana espone tre opere di design che esprimono la filosofia Opposites United, alla base del nuovo corso stilistico; agli East End Studios di via Mecenate, invece, l'installazione immersiva "Transcend Journey" ha portato in scena una visione all'avanguardia del concetto di spostamento urbano e avventura outdoor, dove il van PV5 ha avuto il ruolo del protagonista insieme alla concept EV2. Contro il logorio della vita moderna. Mentre al Museo della Permanente sono ancora in scena le ambientazioni effimere di Eclipse of Perceptions, agli East End Studios solo state le vetture di Seul a riprendersi il centro del palco. Già conclusa, la mostra Transcend Journey" ha messo in luce le visioni dei designer coinvolti nello sviluppo dei nuovi veicoli PBV (Platform Beyond Vehicle) e dei veicoli elettrici (EV) del brand. I primi sono rappresentanti dalle due declinazioni del veicolo utility PV5, dove la versione Passenger, che debutterà nella seconda metà del 2025, e il concept da outdoor WKNDR hanno mostrato come occasioni d'uso agli antipodi possano coesistere senza soluzione di continuità partendo da una piattaforma comune e da soluzioni furbe e modulari di organizzazione dello spazio. La concept EV2, che avevamo assaggiato per una seconda volta qualche settimana fa al Design Center di Francoforte, ha rimarcato ancora una volta, anche in Italia, come interni sostenibili e configurazioni flessibili possano portare un po' di divertimento e spirito da pic-nic anche nei contesti metropolitani.
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Suzuki - Le Swace e S-Cross "scortano" il Tour of the Alps
La Suzuki sarà l'auto ufficiale del 48 Tour of the Alps, gara ciclistica che si svolgerà dal 21 al 25 aprile 2025 tra le regioni del Tirolo, dell'Alto Adige e del Trentino. La casa giapponese metterà a disposizione degli organizzatori una flotta 100% ibrida, composta da Swace Hybrid e S-Cross Hybrid, per affiancare gli atleti lungo il percorso, assicurando supporto tecnico e logistico. Da sempre legata alle due ruote. La collaborazione con l'organizzazione del GS Alto Garda rafforza il legame tra Suzuki e il mondo del ciclismo, nel segno della mobilità sostenibile. Il marchio è già attivo nel settore con iniziative come il Suzuki Bike Day, che confermano l'impegno della Casa verso il rispetto ambientale. Il ciclismo incarna perfettamente valori come competizione, resistenza, rispetto delle regole e dell'avversario, principi che da oltre un secolo guidano la storia di Suzuki Motor Corporation, spiega Massimo Nalli, ceo di Suzuki Italia. Sostenere questo sport significa per noi promuovere passione, impegno e sostenibilità.
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Renault - Tutti i modelli venduti in Italia
La Renault sta attraversando un momento di grande fermento: nell'ultimo anno la Régie ha portato sul mercato diversi nuovi modelli, dalla Renault 5 (già Auto dell'anno 2025) alla Renault 4 (omaggi alla sua storia), ma pure la Symbioz e la Rafale, oltre agli aggiornamenti per Austral ed Espace. Un movimento che il pubblico gradisce: nel mese di marzo, in Italia, la Casa francese ha registrato 8.647 nuove immatricolazioni contro le 7.688 del 2024, con un aumento del 12,5% (dati Unrae). Nelle schede qui sopra scopriamo tutti i modelli in vendita in Italia, con i loro prezzi e caratteristiche.
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Jeep Avenger - Lelettrica indossa la divisa dei Carabnieri
Le Jeep Avenger elettriche entrano ufficialmente nell'Arma dei Carabinieri. Nella cerimonia che si è svolta a Roma in piazza San Lorenzo in Lucina, sede del Comando Provinciale della città, le chiavi del primo esemplare sono state consegnate al Capo di Stato Maggiore dell'Arma, il generale di corpo d'armata Andrea Taurelli Salimbeni, da Antonella Bruno, responsabile di Stellantis in Italia. 176 Avenger Bev. Acquisita tramite Consip, la fornitura è per 176 Avenger elettriche che saranno assegnate alle Stazioni territoriali. Una scelta precisa, spiegano all'Arma, che punta a privilegiare la mobilità elettrica nei contesti urbani a maggiore intensità di traffico e a ridurre l'inquinamento atmosferico, mantenendo inalterata l'efficienza operativa dei veicoli. Dopo la prima Avenger BEV - che andrà alla Stazione Carabinieri di Roma San Pietro, proprio adiacente la Città del Vaticano e dunque impegnata in prima linea con gli eventi e i flussi legati al Giubileo - la distribuzione su scala nazionale sarà avviata già nelle prossime settimane, con numerose immissioni in flotta. Il primo lotto di 46 vetture sarà assegnato alle Stazioni Carabinieri di Roma per l'impiego in occasione del Giubileo, mentre le successive 130 Avenger saranno assegnate alle Stazioni delle principali città in cui i vincoli antinquinamento generano maggiori restrizioni. Una Longitude per le stazioni. Le Avenger sono nell'allestimento Longitude ed equipaggiate con una batteria da 54 kWh. L'autonomia, nel ciclo Wltp, è di 400 km. La potenza di picco è di 156 CV (115 kW). Quanto alle prestazioni, la Casa dichiara 150 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 9 secondi. L'allestimento specifico per i compiti che attendono le B-Suv di Casa Stellantis è quello tipico delle vetture usate dalle Stazioni dei Carabinieri e si differenzia, soprattutto all'interno, rispetto alle auto per il pronto intervento. Manca, soprattutto, il guscio di policarbonato per i fermati e perciò resta disponibile l'intero divano posteriore. Al centro della plancia, sotto l'ampio display dell'auto, la radio di servizio con il tradizionale microfono in stile telefonico; sul tunnel, i comandi dei dispositivi luminosi e acustici. Tra le altre dotazioni di bordo, i sistemi porta-paletta e uno scrittoio rigido al posto del ripiano sotto lunotto, con spot di lettura Led dedicato. In linea con le esigenze delle Stazioni. L'allestimento specifico per i compiti che attendono le B-Suv di Casa Stellantis è quello tipico delle vetture usate dalle Stazioni dei Carabinieri e si differenzia, soprattutto all'interno, rispetto alle auto per il pronto intervento. Manca, soprattutto, il guscio in policarbonato per i fermati e perciò resta disponibile l'intero divano posteriore. Al centro della plancia, sotto l'ampio display dell'auto, la radio di servizio con il tradizionale microfono in stile telefonico; sul tunnel, i comandi dei dispositivi luminosi e acustici. Tra le altre dotazioni di bordo, i sistemi porta-paletta e uno scrittoio rigido al posto del ripiano sotto lunotto, con spot di lettura Led dedicato. Saetta rossa e 112 con il tricolore. La Avenger dei Carabinieri indossano la livrea nel consueto blu Arma, con la saetta rossa lungo le fiancate sormontata - alla base del montante posteriore - dal numero 112, con l'uno e il due colorati di verde e rosso a richiamare il tricolore italiano. I dispositivi luminosi sul tetto sono separati (il cosiddetto trittico): ai lati ci sono quelli blu e al centro il faro bianco di perlustrazione, rotante a 360 gradi, tutti a Led. Ai lati del paraurti anteriore sono annegati due piccoli ripetitori a Led blu per garantire maggiore visibilità al mezzo.
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Tesla Cybertruck - Debutta la versione "base" a motore singolo
La Tesla ha ampliato la gamma del Cybertruck introducendo il modello entry level a trazione posteriore: senza le spese per la consegna, questa versione costa 69.990 dollari, che diventano 62.490 con gli incentivi federali. Il modello dual motor AWD costa 10 mila dollari in più, mentre il più potente Cyberbeast parte da 99.990 dollari. Va piano, ma più lontano. Rispetto alla variante con due motori, la versione single motor è alimentata da una sola unità elettrica sull'asse posteriore. A risentirne sono soprattutto le prestazioni: la RWD scatta da ferma a 60 miglia orarie (96 km/h) in 6,2 secondi, contro i 4,1 della AWD e i 2,6 secondi del Cyberbeast. Ne guadagna però l'autonomia, la più alta di tutta la gamma: 350 miglia (563 km) contro le 325 della AWD e le 301 del Cyberbeast. Con la copertura morbida del cassone, disponibile su richiesta, la percorrenza dichiarata arriva a 362 miglia (583 km). Dotazione ridotta. A fare le spese della minor disponibilità di potenza è la capacità di traino, che è di sole 7.500 libbre, contro le 11.000 degli altri due modelli. Il carico massimo ammesso è di 2.006 libbre rispetto alle 2.500 della AWD. Le sospensioni adattive ad aria sono state sostituite da molle tradizionali e i cerchi di lega sono da 18 (invece che da 20 come sugli altri modelli). All'interno, i rivestimenti dei sedili sono in tessuto, l'impianto stereo offre sette altoparlanti invece dei quindici del resto della gamma (che ha anche la cancellazione attiva del rumore), non c'è più lo schermo dell'infotainment per i sedili posteriori, mentre quelli anteriori sono solo riscaldati e non più ventilati. Sparite anche le prese di corrente nel cassone e in abitacolo. Arriva anche in Medio Oriente, stop in Cina. In concomitanza con l'arrivo della nuova versione del Cybertruck per Stati Uniti, Canada e Messico, la Tesla ha aperto le vendite anche in Arabia Saudita, dove inizierà presto anche la costruzione dell'infrastruttura dei Supercharger. Elon Musk non ha presenziato all'inaugurazione del primo store a Riad. Nel frattempo, in Cina la Tesla ha sospeso gli ordini della Model S e della Model X, in attesa degli sviluppi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo che Trump ha imposto dazi del 145%.
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