Renault 5 - Aperti gli ordini della Roland Garros: prezzi e dotazioni

4 Ruote - Apr 11,2025
La Renault ha aperto gli ordini della serie speciale Roland-Garros della R5 elettrica, disponibile con il motore da 110 kW (150 CV) e batteria da 52 kWh, per un'autonomia dichiarata di 410 km nel ciclo Wltp. Al momento possono accedere alla prevendita solo i possessori dell'R5 Roland-Garros R Pass, nelle prossime settimane verrà estesa l'ordinabilità a tutti gli altri clienti. Il listino di questa serie speciale parte da 36.400 euro. Spirito tennistico. La R5 Roland Garros è disponibile in quattro colori: Bianco Nacré e Blu Notturno con tetto nero a contrasto, Nero toilé e Grigio Scisto Satinato con tetto nero, una combinazione esclusiva per questa serie, che si caratterizza anche per il profilo del tetto in argento satinato e per i cerchi di lega diamantati da 18. Alla base delle portiere anteriori c'è il logo del Roland-Garros, incastonato in una grafica che riprende il disegno della Croce di Sant'Andrea, che a sua volta richiama l'architettura dello stadio in cui si gioca il celebre torneo. Si gioca anche dentro. All'interno ci sono sedili con rivestimenti specifici che ricordano il tessuto tecnico usato dagli atleti, realizzato in materiale riciclato, abbinato ai fianchetti e al bracciolo centrale in tessuto blu. Sulle sedute è impresso il logo Roland-Garros. La banda orizzontale che attraversa la plancia è in metallo anodizzato, con la scritta Roland Garros Paris retroilluminata. La leva del selettore di marcia è realizzata sullo stile dell'impugnatura delle racchette, mentre il tappetino per la ricarica a induzione è in color terra battuta, come le cuciture dei tappetini. Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Renault 5 E-Tech Electric per il mercato italiano.R5 evolution 120 CV 40 kWh: 27.900 euroR5 techno 120 CV 40 kWh: 29.900 euroR5 techno 150 CV 52 kWh: 32.900 euroR5 iconic cinq 120 CV 40 kWh: 31.900 euroR5 iconic cinq 150 CV 52 kWh: 34.900 euroR5 roland garros 150 CV 52 kWh: 36.400 euro
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Aixam - Le nuove E-City GTO e Miniauto Access

4 Ruote - Apr 11,2025
Aixam Mega introduce in Italia due nuovi quadricicli leggeri. Si tratta della e-City GTO elettrica e della Miniauto Access con motore diesel Euro5+, entrambe limitate a 45 km/h e guidabili con patente AM da 14 anni. La elettrica e-City GTO. La e-City GTO punta tutto sull'autonomia: è omologata infatti per 113 km, grazie alla batteria da 7,53 kWh che richiede circa 2,5 ore per passare dal 20 all'80% della carica. Quarto modello a batterie del marchio, offre di serie un moderno infotainment da 7" (9" in opzione), i cerchi in lega da 16", i gruppi ottici a Led e può essere dotato in opzione anche dell'ABS e del riscaldamento supplementare. La diesel Access. La Miniauto Access, alla base della gamma e offerta anche nella versione BEV, adotta invece il motore Kubota 2 cilindri diesel con omologazione Euro5+ che non necessita di AdBlue e dichiara un consumo medio di 4,3 l/100 km. La dotazione di serie è completa, ma resta optional l'impianto audio con schermo touch e Bluetooth.
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Lexus - Toccare, non guardare: così lavora il Black Butterfly

4 Ruote - Apr 11,2025
Uno schermo touch? Sì, ma non come tutti gli altri. Parola di Lexus, anzi del suo ingegnere Moto Takabatake, project manager della task force Vision & Strategy, in sostanza il team che ha sviluppato la tecnologia alla base del sistema chiamato Black Butterfly: una nuova interfaccia uomo-macchina che promette di portare più sicurezza e più ergonomia a bordo dei modelli del brand premium di Toyota entro la fine del decennio, a partire dalla versione di serie della concept LF-ZC. Driver oriented. Lo abbiamo incontrato nella cornice dell'installazione A-Un, ispirata alla nuova tecnologia e allestita in uno degli spazi espositivi dell'area Emporio 31, in via Tortona, a Milano, teatro di molti eventi del Fuori Salone nel corso della Design Week 2025 (fino al 13 aprile: qui potete trovare tutti gli appuntamenti dedicati alle auto). Takabatake, con l'occasione, ha spiegato a grandi linee a Quattroruote come funzionerà il Black butterfly. L'idea è quella di avere un sistema molto driver oriented, cioè focalizzato sul pilota (le nostre sono auto da guidare), per permettergli di gestire i sistemi di bordo e l'infotainment senza distrarsi dalla strada. Come due ali. Il segreto è uno schermo avvolgente dietro al volante che raccoglie tutte le informazioni, rendendo superflua la presenza di uno schermo centrale. Questo quadro strumenti non è piatto ma curvo, con le due estremità, a stregua di ali, che si avvicinano al volante, diventandone quasi dei satelliti, a portata di mano del guidatore. Lo schermo, spiega il tecnico, si trova sulla linea visiva del conducente. Perciò non lo costringe, come fanno altri sistemi, a guardare al centro plancia e magari in basso, distogliendo gli occhi dalla strada. Le regolazioni touch poi sono gestibili senza staccare del tutto le mani dal volante. Voce e gesti. Va da sé che l'interfaccia sviluppata da Toyota-Lexus integra un sistema vocale evoluto, basato sull'intelligenza artificiale, e uno gestuale. La soluzione, spiega ancora Takabatake, consentirà di puntare con il dito attraverso il parabrezza e i finestrini indicando un edificio e domandando nello stesso tempo con la voce: Che cos'è questo? L'IA di bordo potrà dare informazioni turistiche, storiche o pratiche, per esempio prezzi e disponibilità se si tratta di un hotel. Ne abbiamo testato una versione sperimentale in Giappone, su un proving ground della Toyota - replichiamo - ed era molto promettente. Grazie. L'ho sviluppato sempre io con il mio team, risponde con malcelato orgoglio Takabatake. Pronto a spiccare il volo. Il Black Butterfly, e le tecnologie correlate che si porta dietro, sono ora in fase di messa punto finale. Lo vedremo, ma questo il suo papà non lo dice, sul modello di serie che deriverà dalla concept car LF-ZC, berlina coupé a propulsione elettrica d'impronta molto sportiva, svelata per la prima volta al Salone di Tokyo del 2023. Sarà poi gradualmente esteso agli altri modelli nuovi in agenda dal 2028 in avanti.
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Ineos - Un impianto a biomassa nella fabbrica Hambach

4 Ruote - Apr 11,2025
Ineos Automotive ha inaugurato nella fabbrica di Hambach un innovativo impianto di riscaldamento a biomassa che permetterà di ridurre le emissioni di CO2 annuali di 8.800 tonnellate. Qui si producono i modelli Grenadier e Quartermaster destinati ad oltre 50 mercati internazionali. Gli investimenti per Hambach. L'impianto, costato 15 milioni di euro, ha una potenza termica di 8,4 MW e fornisce fino al 78% del riscaldamento necessario: è previsto un consumo di circa 14.000 tonnellate di cippato sostenibile all'anno, mentre le ceneri di scarto saranno riciclate nell'industria agricola come fertilizzante. La fabbrica di Hambach è stata oggetto di investimenti per circa 540 milioni di euro dal 2019 a oggi e l'area totale del sito è cresciuta del 60%.
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Toyota GR Yaris - L'aggiornamento 2025 debutta in Giappone

4 Ruote - Apr 11,2025
Toyota Gazoo Racing ha sviluppato un nuovo aggiornamento dedicato alla GR Yaris. Gli ordini saranno aperti in Giappone nel mese di maggio, mentre non ci sono ancora conferme in merito all'arrivo di questa variante in Europa. Cambio più rapido e assetto rivisto. Grazie al continuo feedback di clienti e collaudatori e l'esperienza nelle corse, la GR Yaris ha ricevuto una serie di migliorie rispetto alla variante aggiornata introdotta nel 2024. La novità principale riguarda la Direct Automatic Transmission: i tecnici hanno ottimizzato il software per velocizzare ulteriormente le cambiate agli alti regimi nella modalità Sport, con un'attenzione particolare alle scalate tra seconda e prima marcia nei tratti più lenti. Altre modifiche riguardano i supporti delle sospensioni, la taratura degli ammortizzatori e del servosterzo, con una maggiore differenza nella messa a punto dei vari allestimenti disponibili a listino. Un dettaglio che chiarisce l'attenzione spasmodica per i dettagli è dato dalla modifica al supporto del piede sinistro per le auto con cambio automatico: è stato modificato per migliorare la posizione di guida. In Giappone, inoltre, tutti gli allestimenti potranno ora essere dotati del freno a mano verticale in stile WRC e offriranno di serie il pacchetto esteso di Adas. Il nuovo Aero Performance Package. Una seconda novità riguarda la gamma degli optional. In Giappone, a partire dall'autunno, sarà possibile ordinare come accessorio originale o in aftermarket l' Aero Performance Package derivato dal kit svelato come prototipo nei mesi scorsi al Tokyo Auto Salon. Il pacchetto è composto da sei elementi: il cofano in alluminio con sfogo d'aria centrale, il lip anteriore, gli sfoghi d'aria dietro ai passaruota anteriori, la carenatura aerodinamica nel sottoscocca nella zona del serbatoio, l'alettone posteriore regolabile manualmente e gli sfoghi d'aria nel paraurti posteriore.
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Easter Jeep Safari - Sette concept sui sentieri del Moab

4 Ruote - Apr 11,2025
Per la 59esima edizione dell'Easter Jeep Safari che si svolge anche quest'anno a Moab, nello Utah, la Jeep si è presentata con sette concept per altrettante fuoristrada, sviluppati con la collaborazione di Jeep Performance Parts e Mopar. Moab è la nostra casa lontano da casa, il parco divertimenti che può essere esplorato fino in fondo solo con una Jeep, racconta il ceo Bob Broderdorf. Come ogni anno, la Casa collabora con il Bureau of Land Management locale per pulire e sistemare uno degli itinerari della zona, togliendo immondizia e ripristinando sentieri, sistemando recinzioni e aree di sosta.  Jeep Bug Out 4xe. Costruita sulla base della Wrangler 4xe Rubicon, i designer si sono concentrati sulla riduzione del peso nell'ottica di chi cerca un mezzo agile per muoversi in fuoristrada, da usare anche per campeggiare. La carrozzeria è in argento opaco con dettagli gialli, il tetto è rialzato di una decina di centimetri per migliorare l'accessibilità e sul paraurti anteriore sono montate luci a led aggiuntive. Custom il cofano e la parte posteriore della carrozzeria (allungata di circa 30 cm), con pacchi batteria aggiuntivi e agganci per un'amaca. Dietro i sedili, con rivestimenti che richiamano le cartine topografiche, c'è posto per il monopattino elettrico della Jeep. L'assetto è rialzato, con ruote da 18 Forgeline. Jeep Convoy. La base di partenza di questa concept è la Jeep Gladiator Mojave, trasformata per richiamare la storica Gladiator SJ del 1962, con l'inconfondibile muso pronunciato in avanti. All'esterno si riconosce immediatamente per la calandra ispirata alle SJ con luci ambrate a led e cofano custom. La carrozzeria è in Ghost Ops opaco, con rivestimenti color cioccolato per le portiere e il tetto. Sui cerchi da 17 sono montate ruote da 40 BFG Krawler. All'interno i sedili sono rivestiti in pelle marrone, mentre pavimento e parte bassa della plancia sono in verde. Jeep Rewind. Partendo da una Jeep Wrangler Rubicon a due porte (con il quattro cilindri turbobenzina), i designer della Casa americana hanno realizzato una concept che richiama i colori e le grafiche esagerate (e un po' kitsch) degli anni Ottanta e Novanta: carrozzeria viola con rollbar in nero lucido, portiere rimosse, cerchi da 17 colorati con finiture dorate su ruote da 37, e all'interno pavimenti in plastica con rivestimenti sgargianti e un cellulare vintage. Jeep Gladiator High Top Honcho. La carrozzeria di questa concept, costruita sulla base della Gladiator Rubicon, rimanda subito ai modelli degli anni Settanta con rivestimenti in legno (qui sostituiti da adesivi). I cerchi sono colorati in bianco opaco e montati su ruote BFGoodrich All-Terrain da 40, che poggiano su sospensioni ad aria AccuAir. Il paraurti anteriore monta un verricello Warn e monta protezioni aggiuntive, così come il cassone, con un rollbar dedicato. All'interno i sedili sono in pelle traforata nera con il logo Jpp sui poggiatesta. Jeep J6 Honcho. Su questa concept convivono l'estetica di fine anni Settanta, evidenziata dalla carrozzeria bianca con grafiche dedicate, e gli ultimi accessori prodotti dalla Jeep Performance Parts e dalla Mopar. La base è una Rubicon a quattro porte, trasformata in un truck a due porte, con un cassone da 182 cm (30 più di quello standard). I cerchi da 17 in color bronzo montano ruote BFGoodrich KM3 da 37 con lettering bianco. Esclusivi i passaruota, le luci sul rollbar e sul paraurti anteriore. All'interno i sedili sono in pelle nera con cuciture blu, mentre su plancia e pannelli porta ci sono dettagli in color bronzo. Jeep Wrangler 4xe Blueprint. Realizzata sulla base della Wrangler 4xe, è una delle concept più estreme presentate a Moab: monta oltre trentacinque accessori di Mopar e Jpp specifici per questo modello, tutti in colore blu acceso. A caratterizzare questo modello ci sono l'assetto rialzato, il verricello Warn, il paraurti con sette luci a led, i cerchi da 17 su ruote BFGoodrich K03 da 37 e il kit per i guadi. All'interno i sedili sono rivestiti in pelle Katzkin. Jeep Wrangler 4xe Rubicon Sunchaser. Costruita sulla base della Wrangler 4xe Rubicon, questa concept nasce per escursioni più lunghe del solito, che prevedono anche di dormire fuori. La carrozzeria è in giallo acceso, con elementi in nero satinato. Sul tetto è montata una barra luminosa pivottante, specifica per questo modello, oltre al portapacchi in metallo. Sul terzo montante trovano spazio due bauletti per attrezzature e vivande. All'interno i sedili in pelle sono in tinta bicolore come l'esterno, mentre i poggiabraccia sulle portiere e la console centrale sono rivestiti in pelle.
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Airbag Takata - Parigi impone un richiamo a Toyota e Mercedes

4 Ruote - Apr 11,2025
Il ministero dei Trasporti francese ha esteso alla Toyota e alla Mercedes l'ordine di fermo già imposto a Stellantis e Volkswagen su migliaia di veicoli dotati degli airbag difettosi della Takata. Il dicastero transalpino ha pubblicato un decreto volto a "rafforzare le attuali misure relative ai richiami con stop drive" dei modelli interessati dal problema dei dispositivi di sicurezza, stabilendo nuovi obblighi per accelerare la loro sostituzione in forma gratuita: identificazione di tutti i veicoli dotati di airbag contenenti nitrato di ammonio; invio di una lettera a tutti i proprietari per chiedere lo "stop drive" e la sostituzione del dispositivo; creazione di una piattaforma per la verifica del numero di serie e l'eventuale coinvolgimento nel richiamo; istituzione di un sistema centralizzato per il monitoraggio dei veicoli interessati; consegna di un certificato di sostituzione per l'autenticazione della riparazione in caso di rivendita del veicolo.  Le nuove campagne. Il decreto, che prevede anche sanzioni pecuniarie nel caso di mancato rispetto degli obblighi (1 milione di euro di ammenda per ogni giorno di ritardo), impone alla Toyota e alla Mercedes di identificare e richiamare "al più presto" venti modelli commercializzati tra il 2001 e il 2018 e, al contempo, di emettere un avviso per consigliare a proprietari di non guidare fino a quando la riparazione non sarà stata effettuata. La Casa giapponese ha già confermato l'imminente lancio di una campagna di richiamo che dovrebbe riguardare migliaia di Toyota Yaris (prodotte tra il 2001 e il 2017) e Corolla (2001-2010). Per quanto riguarda la Mercedes, l'iniziativa dovrebbe interessare le Classe A di seconda generazione assemblate tra il 2004 e il 2016 e le Classe C di seconda e terza generazione dal 2004 al 2016.Le iniziative di Parigi. Secondo il ministero francese, sono 2,3 milioni gli airbag da sostituire solo in Francia e Corsica. Le autorità stanno monitorando anche i veicoli Chevrolet ancora in circolazione sulle strade francesi in seguito ad alcune segnalazioni: d'altro canto, Parigi ha aumentato l'attenzione sulla questione dei airbag difettosi dopo aver contato 29 incidenti, i quali hanno causato 11 morti all'estero e uno nella Francia continentale. A tal fine, da febbraio è stato attivato un sistema di messaggistica per i proprietari dei veicoli interessati dai richiami: solo a marzo, oltre 70 mila automobilisti sono stati allertati sul rapporto della relativa ispezione tecnica. Inoltre, è stata avviata una collaborazione con le compagnie assicurative per ottenere i dati di contatto degli automobilisti e facilitare l'invio delle comunicazioni. Anche le reti delle officine stanno lavorando per valutare le migliori modalità per trasmettere i dati alle autorità.  
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Smart #2 - L'erede della fortwo è ancora lontana

4 Ruote - Apr 11,2025
Le voci sul ritorno di una piccola Smart a due posti, erede spirituale della fortwo, continuano a circolare. Così, alla Milano Design Week dove ha debuttato in anteprima mondiale la nuova Smart #5 Brabus abbiamo chiesto direttamente a Dirk Adelmann, ad del marchio, di fare chiarezza. Come già precisatoci negli scorsi mesi, il numero uno della Smart ci ha raccontato di un un quadro complesso e, al momento, tutt'altro che definitivo, sebbene i cassetti del Centro Stile "siano pieni di disegni della piccola. E di quelli belli".La volontà c'è. L'intenzione di riportare in vita l'erede della fortwo (forse con una formula leggermente rivisitata) dunque è più viva che mai, ma la vera sfida, come ci hanno spiegato i ragazzi della smart, è la sostenibilità economica di un'auto così piccola. Il costo della piattaforma di base non sarebbe contenuto e le difficoltà tecniche legate al mantenimento degli standard di sicurezza, in particolare per quanto riguarda l'impatto pedonale, in dimensioni così ridotte, sarebbero un ulteriore elemento di complessità. Se comunque il progetto dovesse ottenere il famoso disco verde da parte del gruppo, per vederlo bisognerà attendere parecchio, forse fino al 2027. Ma nei prossimi mesi è probabile che se ne sappia di più.Niente microcar. I vertici della Smart hanno comunque tenuto a confermare che il marchio continuerà a produrre solamente automobili. Rispondendo a una domanda diretta di Quattroruote sul tema delle citycar, Kai Sieber, responsabile del design di Smart, ha precisato come le microcar siano vetture molto intelligenti per le attuali esigenze di mobilità, ma che è improbabile che possano trovare spazio all'interno dell'odierna strategia globale del gruppo.  
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Xpeng - A Milano il futuro tra auto, velivoli e robot

4 Ruote - Apr 11,2025
Dopo la presentazione della partnership tra Xpeng e il distributore Italiano Atflow, il brand cinese sbarca ufficialmente in Italia durante la settimana del design milanese, scegliendo uno dei centri nevralgici della kermesse (l'ADI Design Museum) come set per la mostra immersiva #FUTUREMOBILITY. Un manifesto concettuale dell'approccio della casa asiatica al design e all'innovazione in due mondi distinti ma sempre connessi tra loro: la mobilità elettrica e la robotica. Fondata nel 2014 e già ambientata in diversi Paesi europei (più di diecimila le vetture già sulle strade del Vecchio Continente), Xpeng dà anche all'Italia un assaggio della propria gamma e della attuale fase di espansione internazionale, con oltre 94.000 veicoli consegnati globalmente nel primo trimestre del 2025 e una crescita annua superiore al 300%. Tre veicoli dal futuro. A catalizzare l'attenzione tre innovazioni d'eccezione: la fastback sportiva elettrica P7+, progettata dall'intelligenza artificiale; il velivolo urbano Aeroht X2; e il robot umanoide Iron, protagonista della prima sortita fuori dalla Cina. La P7+ è probabilmente l'ospite più attesa, forte dell'architettura a 800 volt e di una batteria che garantisce fino a 710 km di autonomia dichiarata. Tra le sue dotazioni futuribili c'è AI Hawkeye Visual, un sistema di visione artificiale potenziato che affianca telecamere, radar e intelligenza predittiva. Con oltre 5 metri di lunghezza e un abitacolo high-tech, cerca il confort e intende nobilitare l'interfaccia uomo-macchina Aeroht X2 è invece un eVTOL a decollo e atterraggio verticale, 100% elettrico, pensato per spostamenti urbani sostenibili e senza traffico. Capace di una velocità massima di 130 km/h e un'autonomia di 35 minuti, è il precursore della Land Aircraft Carrier, il veicolo modulare che Xpeng intende lanciare nel 2026. Infine, il robot umanoide Iron, con i suoi 178 cm di altezza per 70 kg di peso, rappresenta l'impegno dell'azienda nella robotica avanzata: capace di interagire vocalmente e compiere gesti precisi, è stato sviluppato per coesistere con l'ecosistema tecnologico Xpeng, condividendo la stessa piattaforma di intelligenza artificiale dei veicoli. Non li vedremo in Italia (per ora). Xpeng arriverà ufficialmente nei concessionari italiani a partire da giugno 2025 con le Suv G6 e G9, che non hanno fatto capolino alla presentazione milanese. Scelta dettata dalle preferenze dei consumatori, che tuttavia non vuole precludere il resto dell'universo Xpeng ai guidatori italiani. Secondo il responsabile di Atflow per il brand cinese, Gian Leonardo Fea, è solo questione di tempo: l'ottica di lungo termine di Xpeng lascia prevedere grandi spazi anche da noi per tanti veicoli del portfolio della casa, e non solo.  
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Stellantis - Consegne in calo del 9% nel primo trimestre

4 Ruote - Apr 11,2025
Stellantis ha comunicato le stime sulle attività commerciali del primo trimestre: il gruppo ha consegnato 1,2 milioni di veicoli, per un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, legato "principalmente" al Nord America e all'Europa allargata.  Le performance delle singole aree. Sul mercato nordamericano Stellantis ha consegnato 325 mila veicoli, registrando un declino del 20%. A pesare è la "minore produzione di gennaio in conseguenza dei prolungati periodi di vacanze, oltre che per l'avvio delle versioni aggiornate 2025 dei Truck pesanti Ram". Tutto ciò ha annullato la crescita di oltre il 10% registrata nel trimeste da Jeep Compass, Grand Cherokee e Ram 1500/2500. Nei Paesi europei le consegne ammontano a 568 mila unità: il calo è dell'8% ed è dovuto "per due terzi ai veicoli non ancora lanciati nei segmenti A e B, in sostituzione delle generazioni precedenti uscite di produzione alla fine del primo semestre 2024 e per un terzo al calo dei volumi dei commerciali leggeri". In contrazione anche Medio Oriente/Africa (-15% e 100 mila unità) e l'area composta da Cina, India e Asia-Pacifico (-20% e 12 mila), mentre Maserati ha subito una flessione del 48% a 1.700 consegne. Bene il Sud America, dove la maggior domanda, soprattutto in Brasile e Argentina, ha consentito di accrescere le vendite del 19% a 211 mila unità.
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Denza Z9 GT - Potente e ambiziosa: la "BYD premium" è già stata a Vairano

4 Ruote - Apr 10,2025
Nel mondo delle elettriche ad alte prestazioni, un nuovo nome si prepara a rompere gli equilibri. Arriva dalla Cina, porta la firma Denza - il marchio premium della BYD - e si chiama Z9 GT. Non è solo una gran turismo elettrica: è un biglietto da visita con cui il colosso asiatico dichiara guerra aperta ai titani del segmento, dalla Porsche alla Tesla, passando per la BMW. La potenza sfiora i 1.000 cavalli, la tecnologia è avanzata e il design elegante, per farsi notare anche nel Vecchio continente. Misure extralarge. Con i suoi 5,18 metri di lunghezza, quasi due in larghezza e un'altezza contenuta in 1,48 metri, la Z9 GT è una shooting-brake che si posiziona nel segmento delle ammiraglie sportiveggianti, forte di un passo di ben 3.125 mm. La base tecnica è la piattaforma modulare e-Platform 3.0, già conosciuta su altri modelli BYD, qui sfruttata in configurazione a 800 volt per ricariche ultraveloci.  Elettrica o plug-in. Sotto la carrozzeria si nascondono tre motori elettrici per una potenza complessiva di 966 CV: lo 0-100 km/h viene archiviato in meno di 3 secondi, mentre la velocità massima è di 240 km/h. Non sono ancora stati diffusi i dati relativi a batteria e autonomia, ma l'orientamento prestazionale sembra piuttosto chiaro. La gamma motori, però, non si esaurisce qui. C'è anche una variante plug-in hybrid mossa da un 2.0 turbo da circa 200 cavalli e da tre motori elettrici per un totale di 860 CV. Interessante anche la batteria da 38 kWh capace di assicurare circa 160 km a pistoni spenti. Qualsiasi sia la motorizzazione sotto il cofano, l'abitacolo della Z9 GT è elegante e hi-tech allo stesso tempo: tre schermi distinti - strumentazione digitale, infotainment centrale e display per il passeggero - definiscono un abitacolo dalle linee pulite e dai toni caldi, per via dei rivestimenti di pelle marrone.  Gira su sé stessa. L'asse posteriore sterzante  della Denza Z9 GT, a differenza di quanto visto sino ad ora, si distingue per un'architettura con doppia scatola di sterzo indipendente, una per ciascuna ruota posteriore. Questa configurazione consente non solo angoli di sterzata superiori alla media (siamo nell'oridne dei 10 gradi), ma anche modalità di movimento della vettura evolute: rotazione sul proprio asse, traslazione laterale e inversione a "U" in soli 4,65 metri. A supporto del telaio ci sospensioni a doppia camera in grado di variare instante per istante assorbimento e rigidezza in base alle condizioni di guida. Il tutto è supervisionato, a mo di "grande fratello", da una centralina (VCM) che si occupa di gestire attivamente la cinematica del veicolo. La tenuta del sistema è stata validata in condizioni critiche: la Z9 GT ha mantenuto la stabilità anche dopo lo scoppio controllato di uno pneumatico a 205 km/h, grazie al lavoro congiunto di questi sistemi. Prova "super" flash. La sessione di prova organizzata da Denza, limitata a mezzo giro sul nostro circuito di Vairano, ci permette comunque di fare alcune prime considerazioni. Il confort si attesta su livelli elevati, con un'efficace insonorizzazione dell'abitacolo e una gestione precisa delle asperità grazie alle sospensioni pneumatiche a doppia camera, capaci di adattare la risposta in tempo reale alle condizioni del fondo. Particolare attenzione è stata dedicata al contenimento laterale: il sedile lato guida integra fianchetti attivi che si gonfiano in funzione del raggio di curva, incrementando la stabilità posturale del conducente e migliorando la percezione di controllo. Un intervento sottile ma percepibile, che suggerisce una messa a punto attenta anche sotto il profilo ergonomico. Per quel che riguarda la dinamica, invece, sarà un piacere riportare la Z9 GT a Vairano, stavolta per farla passare sotto i "ferri" del nostro Centro Prove. Un piano ambizioso, una gamma in espansione. La Z9 GT non è un episodio isolato, ma parte di una strategia ben precisa: rafforzare la presenza di Denza nel segmento premium con un'offerta ampia e accattivante. In pochi mesi, il marchio ha già messo in campo quattro modelli dalla monovolume D9 alle Suv N5 e N8, fino a questa nuova granturismo elettrica - e altri sono attesi entro il 2026.Di prezzi, per il momento, ancora non si parla, ma per quanto riguarda la Z9 GT si prevede un listino tra i 90 e i 100 mila euro. Il suo arrivo sul nostro mercato, comunque, è previsto entro la fine dell'anno.
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Polestar - Crescono le vendite globali (anche in Italia)

4 Ruote - Apr 10,2025
La Polestar ha chiuso il primo trimestre con 12.304 veicoli venduti, un dato in crescita del 76% rispetto al pari periodo dell'anno scorso e stabile rispetto al quarto trimestre del 2024 nonostante il contesto economico sempre più complesso e difficile. Secondo l'azienda svedese, le performance "sono state sostenute dall'adozione crescente dei modelli più recenti e dalla transizione in corso verso un modello commerciale basato su una vendita attiva". Secondo l'amministratore delegato, Michael Lohscheller, Polestar "è sulla strada giusta e sta compiendo le scelte corrette. I progressi nella trasformazione delle operazioni commerciali sono evidenti. Grazie a un modello di vendita più attivo, a un numero crescente di partner retail e a una gamma di vetture altamente attrattiva, stiamo ottenendo risultati concreti. Allo stesso tempo, monitoriamo attentamente il contesto geopolitico, che rimane instabile, e ci adatteremo ove necessario". I risultati in Italia. La crescita della Polestar ha interessato anche il mercato italiano. Nel nostro Paese, le immatricolazioni hanno raggiunto le 90 unità (+143%, ovviamente dovuto ai numeri ancora esigui): secondo le elaborazioni di Dataforce, per il 55% si tratta di veicoli targati dal canale del noleggio, mentre la parte rimanente ha riguardato i privati, un segmento comunque quintuplicato rispetto al primo trimestre del 2024. Il miglioramento delle performance sul mercato italiano viene attribuito anche all'espansione della rete commerciale: il brand, che poteva già contare sui Polestar Spaces di Milano e Roma, ha inaugurato un nuovo punto vendita a Modena, che a breve sarà affiancato da due ulteriori aperture a Torino e Padova.
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Lotus - Il presente e il futuro del brand alla Milano Design Week

4 Ruote - Apr 10,2025
Proiettare un brand come Lotus nel futuro non è impresa semplice: da un lato ci sono le incognite dell'elettrificazione, dall'altro la necessità di rimanere fedeli a valori storici che sembrano in contrasto con quanto richiesto oggi a chi produce automobili. La Milano Design Week ha offerto l'occasione perfetta per affrontare questa sfida, evidenziando l'importanza di attingere anche da altri settori per definire l'auto di domani. A Milano, in via Tortona 31, la Lotus espone la Emeya ma si parla molto anche della Lotus Theory 1, manifesto tecnico e stilistico che punta su potenza e leggerezza per definire il futuro del marchio. Il progetto non si limita alla pura ingegneria: i materiali utilizzati - in mostra - non solo rispondono a criteri tecnici ed estetici, ma sono anche sostenibili e innovativi. Gli interni, ad esempio, traggono ispirazione dal mondo dell'abbigliamento, con soluzioni leggere ed esclusive che fondono modernità e prestazioni elevate. Nell'installazione di Milano è stato evidente come la combinazione tra tecnologia e tradizione abbia dato vita a un prodotto che rappresenta l'evoluzione di Lotus. Ben Payne, Vice President of Design for Group Lotus, ha descritto la Theory 1 come il il suo prodotto del cuore: le Lotus del futuro devono essere tanto analogiche quanto digitali. Negli anni 60, quando il marchio dominava in Formula 1, Colin Chapman era guidato dall'innovazione tecnica e dalla ricerca di nuove soluzioni. Oggi, oltre a quella filosofia, dobbiamo integrare la digitalizzazione, che amplia le possibilità dell'ingegneria analogica". L'esperienza utente è parte integrante di questa rivoluzione, con dispositivi intuitivi e soluzioni software avanzate. Dobbiamo dare vita ai nostri prodotti unendo semplicità e tecnologia, proprio come hanno fatto aziende come Apple, rendendo immediato l'uso di funzioni complesse. Un concetto che sintetizza le sfide a cui è chiamato ogni produttore al giorno d'oggi, specialmente se legato a valori in un certo senso radicali nell'intendere la progettazione automobilistica.
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Mazda EZ-60 - La nuova Suv elettrica per il mercato globale

4 Ruote - Apr 10,2025
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, la Mazda ha svelato sul social Weibo le linee definitive della EZ-60, la nuova Suv elettrica prodotta dalla joint venture con il colosso cinese Changan e costruita sulla piattaforma della berlina EZ-6, da noi venduta come Mazda6e. L'arrivo in Europa della nuova Suv elettrica non è ancora stato confermato ufficialmente, ma è molto probabile un suo futuro commerciale anche nel vecchio Continente (dove potrebbe chiamarsi Mazda60e). Ricorda l'Arata. Le linee filanti della EZ-60, con l'andamento discendente del tetto, ricordano quelle della concept Arata svelata lo scorso anno. La carrozzeria presenta una serie di sofisticate soluzioni aerodinamiche, dalle prese d'aria nella parte bassa del cofano e nel terzo montante posteriore agli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere. La mascherina, chiusa, è percorsa nella parte inferiore da un contorno a led, con il logo Mazda illuminato. Ridotti gli sbalzi, a vantaggio dell'abitabilità interna. Avrà gli stessi motori della berlina? La Mazda non ha svelato ancora nulla circa le motorizzazioni della EZ-60, che potrebbero essere le stesse della berlina, ossia powertrain da 180 kW (245 CV) e 198 kW (258 CV), abbinati rispettivamente a batterie da 80 e 68,8 kWh. Sul mercato cinese la EZ-6 è disponibile anche con un range extender da 95 CV che alimenta una batteria di minore capacità.
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Mini - Il progetto Urbanaut non è morto

4 Ruote - Apr 10,2025
Nonostante le voci di un possibile abbandono, il progetto Mini Urbanaut non è da considerarsi defunto. Durante la Milano Design Week, infatti, abbiamo parlato con Holger Hampf, capo del design della Mini, il quale ci ha confermato che l'idea di creare una monovolume elettrica non sia ancora tramontata: "Il progetto Urbanaut non è morto".Non è una questione tecnologica. Rispondendo a una domanda diretta sul destino dell'Urbanaut e sulle ragioni di un apparente congelamento del progetto LPV (Lightweight Platform Vehicle), il responsabile del design Mini ha fornito una risposta chiara: "Si tratta di un'idea che esiste da molto tempo: non è morta. Pensiamo costantemente a questo progetto, ma un modello del genere dovrebbe adattarsi bene alla gamma Mini". Tuttavia, il percorso verso una possibile produzione non sembra essere privo di ostacoli e riflessioni strategiche. Il designer ha parlato anche della necessità di trovare una meccanica adatta a una vettura di questo tipo, con le soluzioni attuali che non sarebbero ancora in grado di soddisfare le necessità della clientela interessata a un mezzo di questo tipo: "Il lato tecnologico non è un problema, penso che troveremmo se volessimo davvero farlo".   Coerenza con la gamma. Le maggiori perplessità, come detto, riguardano l'effettiva coerenza con l'identità del marchio Mini: "Le nostre discussioni interne sono più che altro relative a come un modello così diverso da quelli che abbiamo sempre fatto possa inserirsi all'interno della nostra gamma. Quando abbiamo creato la Vision Urbanaut abbiamo esplorato nuovi concetti di abitabilità per gli interni, con dettagli pensati per la guida autonoma come il volante retraibile. Ma un modello così grande si adatta al marchio Mini? Ascoltiamo molto i feedback dei clienti, a partire da quelli riguardo l'aumento delle dimensioni della nuova Countryman. E per quanto riguarda una monovolume, deve avere una certa dimensione per avere senso". Il futuro di questo modello, dunque, è ancora incerto: probabilmente vedremo alcuni dei dettagli introdotti dalla concept del 2020 sulle Mini del futuro, ma per capire se la gamma del marchio accoglierà un nuovo modello derivato dal prototipo servirà ancora tempo.
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Il sondaggio di 4R - Usate lo smartphone in auto?

4 Ruote - Apr 10,2025
Quattroruote è nata nel 1956 con l'obiettivo, tra gli altri, di sensibilizzare gli automobilisti sul tema della sicurezza stradale. Un tema che negli anni si è evoluto, come le automobili e la tecnologia che le muove: ed è proprio la tecnologia che oggi può aiutarci a essere più responsabili e a rendere meno pericolose le strade, anche nei piccoli gesti quotidiani come l'uso dello smartphone. Sicurezza a 360. Il sondaggio che trovate qui sotto, e a cui vi invitiamo a partecipare, punta a conoscere le vostre abitudini quando guidate, e rientra in un progetto di sensibilizzazione che vedrà Quattroruote impegnata su tantissimi fronti: approfondimenti editoriali sul sito e sulla rivista, eventi sul territorio, incontri con i giovani. Nei prossimi giorni sveleremo i dettagli dell'iniziativa: nel frattempo partecipate al nostro sondaggio!Cellulare alla guida: che automobilista sei? Partecipa al sondaggio!     
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Renault   - La Scenic E-Tech Electric si aggiorna: ora c'è anche la guida One Pedal

4 Ruote - Apr 10,2025
La Renault aggiorna la Scenic E-Tech Electric, Auto dell'Anno 2024. Le novità riguardano le dotazioni, gli allestimenti, i sistemi di ricarica, i software di bordo. I prezzi di listino per il mercato italiano saranno diffusi a breve. Guida One Pedal. La novità principale riguarda l'esperienza di guida. Viene infatti introdotta la modalità One Pedal, ovvero il quinto e più alto livello di rigenerazione che permette di viaggiare nella maggior parte dei casi senza ricorrere al pedale del freno. Questa funzione sarà aggiunta anche alle vetture già consegnate ai clienti e dotate di paddle al volante. Un altro aggiornamento è invece relativo alla connettività di bordo: attraverso My Renault App è ora possibile pianificare in remoto la manutenzione sfruttando anche i dati del Part Wear Prediction che controlla l'usura dei principali componenti per ottimizzare costi e tempi di fermo macchina. V2L e V2G. Altra novità sono i caricabatterie di bordo da 11 kW (di serie) e 22 kW (optional). La Scenic E-Tech adotta lo standard V2L (Vehicle-to-Load) che permette di ricaricare dispositivi esterni fino a 3,7 kW e quello V2G (Vehicle-to-Grid) di Mobilize per la ricarica bidirezionale: la vettura può anche sfruttare il servizio Plug & Charge integrato nel Mobilize Charge Pass per semplificare i pagamenti delle ricariche. Le novità per gli allestimenti. La Esprit Alpine adotta di serie i sedili anteriori a regolazione elettrica totale , con quello del guidatore che aggiunge anche la funzione massaggio. Sulla Iconic, invece, debuttano due nuove varianti di finitura dell'abitacolo con tessuto Titanium Black con inserti di Alcantara oppure tessuto Pure Cool Grey con inserti di lana. I sedili della Iconic sono stati ridisegnati per un maggior confort e supporto laterale. Entrambe le versioni adottano anche una nuova telecamera sul montante per il riconoscimento del guidatore, che può richiamare le preferenze di bordo: la stessa telecamera è usata anche per controllare la stanchezza attraverso la Take a Break! App di Ampere.
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Mondiale Endurance - La McLaren in Hypercar dal 2027

4 Ruote - Apr 10,2025
La McLaren ha annunciato ufficialmente il proprio ritorno nel Campionato del Mondo Endurance a partire dalla stagione 2027. La Casa di Woking, grande assente dall'endurance dal 1998, tornerà a competere nella classe regina Hypercar a trent'anni di distanza dalla storica vittoria ottenuta alla 24 Ore di Le Mans del 1995 con la leggendaria F1 GTR. L'obiettivo dichiarato è tornare a lottare per la vittoria assoluta nella classica maratona francese, proprio per ripetere l'impresa del 95.Un ritorno in grande stile. La McLaren Racing amplia così il proprio impegno nelle classi di spicco del motorsport. Oltre alla Formula 1, la squadra inglese è impegnata anche nella Indycar e nella Formula E. A breve, dunque, lo sarà anche nel WEC. "Siamo l'unica squadra al mondo ad aver vinto la Tripla Corona: "Il GP di Monaco, la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans. Vogliamo farlo di nuovo, tenteremo di vincerle di nuovo nello stesso anno", ha aggiunto Brown. Il primo passo verso il ritorno lo avevamo già visto l'anno scorso, con la partecipazione delle McLaren 720S GT3 Evo gestite dalla United Autosports. Qualcuno sospettava già che fosse una mossa per sondare il terreno per un ingresso successivo nella Hypercar e così è stato. Il WEC, dunque, continua ad attrarre costruttori.
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Bridgestone - Ecco i nuovi pneumatici per i rover lunari

4 Ruote - Apr 10,2025
Al 40 Space Symposium di Colorado Springs la Bridgestone ha presentato la seconda generazione di pneumatici destinati all'esplorazione lunare: sviluppati in collaborazione con la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), hanno una struttura composta da sottili raggi metallici, progettata specificamente per ridurre il peso e adattarsi a rover di piccole e medie dimensioni. Il design consente poi una deformazione controllata mantenendo la robustezza necessaria per affrontare le condizioni estreme della superficie della Luna, caratterizzata dalla presenza di regolite (sabbia finissima) e soggetta a vuoto, forti escursioni termiche e radiazioni cosmiche. Dalla Terra allo spazio. I pneumatici sono concepiti per assorbire efficacemente gli urti causati da rocce e ostacoli senza compromettere la mobilità del rover. Questa innovazione ha già ottenuto il premio "Tire Concept of the Year" ai Tire Technology International Awards 2025 ma, oltre alla Luna ha un secondo obiettivo, trasferire le tecnologie sviluppate per l'ambiente spaziale alle applicazioni terrestri, generando innovazioni anche per la mobilità quotidiana.
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F.1, GP Bahrain - La sfida si sposta nel deserto

4 Ruote - Apr 10,2025
Il circus della Formula 1 saluta il Giappone e si dirige in Medio Oriente, dove si terranno le prossime due gare in back-to-back. Si comincia questo fine settimana al Sakhir, per il Gran Premio del Bahrain, quarto round del Mondiale 2025.Tutti vicini. Lo scenario dopo appena tre gare ci regala una classifica cortissima al vertice. Dopo Suzuka, Lando Norris comanda la classifica piloti con 62 punti, appena uno in più del campione in carica Max Verstappen. In terza posizione Oscar Piastri a quota 49, a testimonianza di un avvio di stagione eccellente per la scuderia di Woking. McLaren, infatti, guida anche la classifica costruttori con 111 punti, davanti alla Mercedes (75) e alla Red Bull (61).  In classifica, la Ferrari è lontana: Leclerc è sesto con 20 punti, Hamilton ottavo con 15. Nel Costruttori la Rossa occupa la quarta piazza con soli 35 punti. Ferrari, la dura realtà. Questo avvio di stagione è stato un po' uno schiaffo alle ambizioni iridate dei ferraristi. I test precampionato in Bahrain avevano già evidenziato che la nuova SF-25 non era al livello della McLaren e le prime gare lo hanno confermato. Non sono mancati momenti incoraggianti su tutti la vittoria di Hamilton nella Sprint del GP di Cina. Archiviato quell'episodio, la squadra di Maranello è ripartita cercando di capire quale sia il suo reale potenziale: a Suzuka Leclerc e Hamilton hanno raccolto poco, evidenziando i punti deboli di una monoposto che necessita di aggiornamenti per crescere. Il team principal Frédéric Vasseur guarda al Bahrain come a un banco di prova importante per misurare i passi avanti compiuti: Il fatto che la quarta gara della stagione si disputi in Bahrain ci offre la possibilità di misurare i progressi che abbiamo fatto nella gestione della SF-25 rispetto ai test di un mese e mezzo fa ha dichiarato il francese, consapevole che al momento la Ferrari non può illudersi di sfidare la McLaren. Sappiamo che ci manca ancora della prestazione per essere in grado di lottare con loro ha ammesso, aggiungendo che tutto il team sta lavorando soprattutto sull'ottimizzazione del bilanciamento della vettura. L'obiettivo è sfruttare ogni margine: Anche solo un decimo di guadagno può significare stare davanti ad alcuni dei nostri rivali tanto al sabato in qualifica che la domenica in gara ha sottolineato Vasseur, a indicare che la battaglia si giocherà, come al solito, sui dettagli. In quest'ottica, la Ferrari dovrebbe portare a breve i primi aggiornamenti in particolare un fondo rivisto anche se Vasseur non fa anticipazioni sulle novità attese sotto il profilo tecnico. Cruciale sarà massimizzare ogni fase del weekend, dalla messa a punto nelle prove all'esecuzione in gara, per colmare gradualmente il gap da McLaren, Red Bull e anche Mercedes. Il Bahrain dirà se la Rossa è cresciuta e pronta a invertire la tendenza, in un momento in cui Hamilton cerca ancora il primo podio con la Ferrari e Leclerc vuole tornare a lottare stabilmente al vertice. l circuito di Sakhir. Situato nel cuore del deserto del Sakhir, il Bahrain International Circuit è una pista tecnica che non perdona.  5.412 km di asfalto che si snoda per 15 curve, con lunghi rettilinei seguiti da staccate violente e sequenze di curve lente. Questa configurazione mette a dura prova i freni e la trazione, ma soprattutto esige un'attenta gestione degli pneumatici. Il vento può soffiare sabbia in pista riducendo drasticamente il grip, mentre l'asfalto abrasivo uno dei più aggressivi di tutto il calendario provoca un degrado gomme tra i più elevati del mondiale. Non a caso Pirelli ha selezionato per questo evento le mescole più dure della gamma 2025, ovvero C1 (Hard), C2 (Medium) e C3 (Soft).  Proprio l'asfalto del Bahrain ha spinto Pirelli ad alzare le pressioni minime degli pneumatici rispetto al solito. Per questo GP sono prescritti 23 psi all'anteriore e 21 psi al posteriore, valori aumentati di +1 psi davanti e +2 psi dietro rispetto alla gara 2024 e di +0,5 psi rispetto ai test invernali. La scelta si è resa necessaria dopo l'analisi dei dati raccolti a febbraio, dove è emerso che le sollecitazioni sugli pneumatici erano maggiori di quanto previsto. Va detto che quei test si disputarono in condizioni anomale con pioggia e temperature insolitamente basse quindi i team dispongono sì di una buona base di dati, ma dovranno riadattare il setup al clima ben più caldo trovato ora in gara. Per il weekend bahreinita si attendono temperature massime di 30 C, con sessioni pomeridiane molto calde e gara in notturna più fresca. Sarà fondamentale trovare il giusto compromesso di assetto che preservi le gomme senza sacrificare il passo: il bilanciamento ideale tra ritmo e durata delle coperture sarà la chiave su questo tracciato. Dal punto di vista tecnico, rispetto a Suzuka qui conta di più un posteriore stabile in trazione che non un anteriore chirurgico: le tante ripartenze da bassa velocità di Sakhir richiedono una monoposto ben piantata dietro, per evitare pattinamenti che surriscaldino le gomme. In compenso, i tre lunghi rettifili offriranno tre zone DRS favorevoli (si spera) ai sorpassi.Strategie e meteo. Quello del Bahrain è tradizionalmente un Gran Premio dove la gestione delle gomme incide pesantemente sulle scelte ai box. Considerando l'alto degrado atteso, è probabile che in gara vedremo due pit stop per la maggior parte dei piloti. Nelle ultime edizioni la strategia vincente ha spesso previsto due soste, ma tutto dipenderà dall'evoluzione della pista e da eventuali Safety Car. La partenza avrà un ruolo cruciale a Sakhir la prima curva è teatro di staccate al limite e sorpassi, ma offre anche l'ultima opportunità di guadagnare posizioni facili prima che il degrado gomma stabilizzi i distacchi. Chi scatta bene potrà poi giocare in difesa sfruttando le tre zone DRS per tenere dietro gli avversari. Un'altra variabile sarà il calare della notte: qui si parte al tramonto e le condizioni della pista cambiano rapidamente. L'aria e l'asfalto caldi del tardo pomeriggio andranno rinfrescandosi, influenzando grip e prestazioni. Dal punto di vista meteorologico non dovrebbero esserci sorprese: ci si aspetta un weekend asciutto e caldo. Occhio però al vento, spesso protagonista in Bahrain: raffiche improvvise possono portare sabbia in traiettoria e mettere in crisi il bilanciamento delle vetture. Rookie in pista. La tappa del Sakhir vedrà un'inedita invasione di volti nuovi nella prima sessione di prove libere del venerdì. Saranno ben sei i giovani piloti a scendere in pista, complice un cambio regolamentare che da questa stagione raddoppia le sessioni obbligatorie da dedicare agli esordienti. La FIA ha infatti portato da due a quattro i turni di prove del venerdì mattina in cui ogni squadra deve far girare un pilota che non abbia mai disputato un GP (o al massimo due). Questo ha costretto i team a pianificare con anticipo i weekend giusti in cui far riposare uno dei titolari. Fuori discussione i fine settimana con format Sprint, perché lì c'è una sola sessione di libere, e quelli sui circuiti cittadini più insidiosi, dove privare il pilota titolare dell'unica sessione di prove sarebbe troppo penalizzante. Restano dunque pochi appuntamenti ideali e non sorprende che molte scuderie abbiano scelto proprio il Bahrain. Avendo già svolto qui i test precampionato, tutti i piloti titolari hanno accumulato molti giri e il lavoro di messa a punto parte da una base più concreta del solito.  In Ferrari farà il suo debutto assoluto Dino Beganovic, talentuoso svedese campione Formula Regional nel 2022 che guiderà la SF-25 di Leclerc in FP1. La Red Bull avrà il giovane giapponese Ayumu Iwasa, mentre in Mercedes toccherà al danese Frederik Vesti vicecampione F2 lo scorso anno prendere il posto di Russell per la prima sessione. Aston Martin, dal canto suo, metterà in macchina il collaudatore brasiliano Felipe Drugovich al posto di Alonso. Caso particolare per Haas che avrà al volante Ryo Hirakawa, che ha girato la scorsa settimana a Suzuka con l'Alpine. Hirakawa, classe 1994, è un pilota endurance sostenuto dalla Honda e sta accumulando esperienza in F1 come rookie di lusso. Infine, in Williams vedremo all'opera il britannico Luke Browning.Come vedere la gara in tv. Il fuso orario resta ancora protagonista, ma la cosa positiva è che non servirà un'altra levataccia per seguire l'evento in tv. Ecco gli orari del weekend, già convertiti al fuso orario italiano.Venerdì 11 aprileProve Libere 1 - dalle 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 17.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 12 aprileProve Libere 3 - dalle 14.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 18 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.00Domenica 13 aprileGara, dalle 17 in diretta su SKy Sport F1. Differita TV8 alle 21.00
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