Dacia - Il ceo Le Vot: Siamo cresciuti, ma non faremo unauto più grande della Bigster
Siamo passati dalla piscina dei bambini a quella grande. Usa una metafora, Denis Le Vot, ceo di Dacia, per fotografare la crescita del marchio romeno negli ultimi anni: una transizione dal concetto di low-cost a quello di buon rapporto qualità prezzo, consacrata da prodotti come l'ultima Duster e, soprattutto, la Bigster in arrivo nelle concessionarie in queste settimane. Due modelli che fanno del design, oltre che il prezzo, un punto di forza. Ricordo i tempi della prima Logan. Nessuno chiedeva che, possibilmente, fosse anche bella. Il brief era solo: deve costare poco' racconta il manager dai lunghi trascorsi nel gruppo Renault in una videoconferenza con la stampa. Di pari passo, è cambiato anche il cliente-tipo del brand: non più un ex acquirente di auto usate, ma un automobilista in fuga da altri brand (vari) divenuti troppo costosi. A questo punto, la domanda è: quanto può crescere ancora la Dacia? Altre new-entry nel segmento C e una piccola Bev. Poi la nuova Sandero. Di base non esiste un limite, di prezzo o di segmento spiega Le Vot. Non c'è un accordo per cui solo la Renault possa fare modelli grandi e la Dacia debba concentrarsi sulle piccole: la differenziazione si basa sui contenuti, anzitutto tecnologici, e sui clienti. Tuttavia aggiunge il ceo non credo che ci si possa spingere oltre i 4,6 metri (grossomodo la lunghezza della Bigster, ndr). Almeno con questa piattaforma (la CMF-B, che è comune a tutta la gamma eccetto la Spring, ndr). Nel prossimo futuro, dunque, non vedremo auto più grandi di Jogger e Bigster, ma le opportunità per arricchire la gamma non mancano, rimanendo entro il perimetro sin qui definito: Lanceremo altre varianti di carrozzeria nel segmento C, tra cui una berlina posizionata al di sopra della Sandero e abbiamo già annunciato una piccola elettrica per il 2026 che verrà sviluppata nel giro di soli 16 mesi. Nei piani c'è poi l'intenzione di integrare la piattaforma elettrica di Renault (la base di R5 e R4, ndr) nel segmento B. Verso la fine dell'anno, Renault presenterà il nuovo piano industriale, denominato Futurama, che illustrerà i programmi del prossimo quinquennio per l'intero gruppo. In questa fase, verso la fine del 2027, sarà rinnovata anche la Sandero, pronta ad abbracciare l'elettrico. Elettrificazione: in arrivo una nuova Duster 4x4 ibrida. Nell'anno della Bigster, Dacia non dovrebbe svelare ulteriori modelli e non prenderà parte al Salone di Monaco di inizio settembre. Tuttavia, alcune novità ci saranno. A partire da inedite versioni ibride 4x4 della Duster e della Bigster: Avranno l'asse posteriore elettrificato spiega Le Vot -, la trasmissione automatica e questa tecnologia sarà disponibile anche per le varianti elettrificate a Gpl: il lancio è previsto entro fine anno sulla Duster. Estendere l'elettrificazione sulla nostra gamma è uno degli obiettivi principali, al momento continua l'ad, ma non dovrebbe comportare, almeno in tempi brevi, un debutto della tecnologia plug-in: Vediamo una tendenza del mercato verso l'ibrido ricaricabile e il range extender. Dobbiamo tenere gli occhi aperti poter accedere a queste tecnologie appena ci sarà un'opportunità. A livello di gruppo, ci sono tutti i tasselli per farlo. Le regole del gioco, però, non sono del tutto chiare: attendiamo la revisione della normativa europea (quella sullo stop alla vendita di auto termiche dal 2035, ndr) nella seconda metà del 2025.
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Auto elettriche - Ferrari-Leapmotor: cosa cè di vero?
Qui in Cina è stato un fulmine a ciel sereno: La Ferrari sta trattando con la Leapmotor per sviluppare una nuova auto elettrica con piattaforma cinese. Questa frase parafrasata dalle dichiarazioni del fondatore di Leapmotor, Zhu Jiangming è annegata in un lungo articolo della Reuters su un accordo tra Leapmotor e Hongqi. Pubblicata dagli inviati cinesi dell'agenzia di stampa, questa notizia è stata subito ripresa da molti media, ma cosa c'è di vero?No comment. Mentre scrivo sono a Jinhua (dove la Leapmotor ha la propria fabbrica), quindi ho chiesto direttamente ai portavoce della Casa un commento a riguardo. Come spesso accade in questi casi, il costruttore si è chiuso dietro a un no comment, ma ricostruendo la storia, le parole di Zhu Jiangming raccolte dalla Reuters devono essere ben pesate. Nell'articolo non sono riportati dei virgolettati a riguardo, ma l'agenzia di stampa scrive che Zhu avrebbe affermato che Leapmotor ha avviato dei colloqui con la Ferrari per una partnership per lo sviluppo di un nuovo modello basato sull'architettura elettrica del marchio cinese. Proprio come accadrà con il gruppo Faw, che lancerà una nuova C-Suv a batteria della Hongqi (il più antico costruttore di auto cinese, il cui nome significa bandiera rossa, nato nel 1958) basata sulla stessa piattaforma della Leapmotor B10 (in arrivo in Italia in autunno) con l'obiettivo di incrementare le vendite del brand parastatale al di fuori dei confini asiatici. Ma questa è un'altra storiaFilosofie diametralmente opposte. Tornando alla Ferrari, già lo scorso febbraio erano giunte voci di un incontro tra Benedetto Vigna, ad del Cavallino, e Zhu Jiangming in Cina, ad Hangzhou, dove la Leapmotor ha la propria sede. Indiscrezione che al Salone di Shanghai il fondatore Zhu ha di fatto confermato. Ma da qui a dire che la Ferrari utilizzerà una piattaforma cinese per le sue future EV ci passa un mondo. Anche perché a Maranello è tutto già pronto per la prima elettrica del marchio, la quale è in fase di collaudo da molti mesi e verrà svelata il 9 ottobre per poi arrivare su strada il prossimo anno. E pure perché la filosofia che sta dietro alle auto del marchio cinese è diametralmente opposta a quella della Rossa. Visitando le loro fabbriche e guidando i loro modelli, ci è stato spiegato come la Leapmotor intenda proporre automobili con potenze giuste per l'utilizzo quotidiano: niente versioni ipertrofiche con cavalli a profusione, ma vetture confortevoli, ben rifinite, con prezzi contenuti e autonomie elevate. Anche grazie a soluzioni come il range extender, che contraddistinguerà tutti i modelli in arrivo nei prossimi anni. Caratteristiche che non si sposano affatto con il Cavallino Rampante, che da sempre fa delle prestazioni la propria raison d'tre.Il nodo tech. Ma c'è un punto di forza della Leapmotor che, effettivamente, potrebbe essere interessante per qualsiasi marchio europeo: l'architettura software. Che all'utilizzo risulta estremamente fluida e intuitiva (anche con i sinogrammi sullo schermo, siamo comunque riusciti a testare diverse funzioni elettroniche, ndr), ma soprattutto integra un sistema di guida assistita molto evoluto, che può pure gestire in totale autonomia (senza alcun input del guidatore) i cambi di corsia in autostrada, con relativi sorpassi.
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Expo 2025 di Osaka - Le Case giapponesi sperimentano i carburanti sintetici
Suzuki parteciperà all'Expo 2025 di Osaka con una flotta di veicoli alimentati da carburanti sintetici a basse emissioni, sviluppati in collaborazione con Eneos. Questi carburanti, prodotti utilizzando idrogeno da fonti rinnovabili e CO2 recuperata, saranno impiegati per il trasporto di ospiti e personale all'interno dell'area espositiva. Collaborazione nipponica. L'iniziativa, che coinvolge anche Subaru, Daihatsu, Toyota e Mazda, punta a dimostrare la validità dei carburanti sintetici come soluzione immediata per ridurre l'impatto ambientale dei motori a combustione. Il progetto si inserisce nel piano "Suzuki Environmental Vision 2050", che prevede la riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030 e del 90% entro il 2050, attraverso l'elettrificazione della gamma e l'adozione di carburanti alternativi.
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Stellantis - Passi avanti per le batterie allo stato solido
Stellantis e la statunitense Factorial Energy hanno raggiunto un nuovo traguardo nella loro partnership strategia per lo sviluppo e la commercializzazione di batterie allo stato solido per elettriche di nuova generazione. Infatti, le due aziende hanno annunciato "l'avvenuta convalidazione delle celle per batterie allo stato solido Fest (Factorial Electrolyte System Technology) di Factorial". I risultati della collaborazione. Come è ormai noto da tempo, lo stato solido garantisce maggiore densità energetica e una ricarica più rapida rispetto alla tecnologia degli ioni di litio. In particolare, le celle Fest da 77 Ah convalidate hanno una densità di energia specifica di 375 Wh/kg con oltre 600 cicli. Inoltre, consentono di passare dal 15% a oltre il 90% di carica in soli 18 minuti a temperatura ambiente e offrono un'elevata potenza di uscita con velocità di scarica. Le due aziende evidenziano un ulteriore sviluppo. Inoltre Factorial, anche tramite lo sfruttamento di strumenti basati sull'intelligenza artificiale, ha sviluppato una formulazione elettrolitica che consente alla batteria di funzionare a temperature comprese tra -30C e +45C. In tal modo si superano "le precedenti limitazioni dello stato solido" e si apre la strada a "prestazioni migliori in diversi ambienti climatici".Gli obiettivi. Le due aziende stanno ora focalizzando la loro attenzione sulla progettazione dei pacchi batteria e, nello specifico, sull'ottimizzazione dell'architettura per ridurre il peso, migliorare l'efficienza complessiva del sistema e quindi favorire l'autonomia dei veicoli. Stellantis, che nel 2021 ha investito 75 milioni di dollari in Factorial, punta a integrare le batterie allo stato solido in una flotta dimostrativa entro il 2026.
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Volkswagen - L'ID.Buzz-robot entra nella flotta di Uber
La Volkswagen ha sottoscritto un accordo con Uber per avviare una partnership strategica di lungo termine: la collaborazione prevede l'ingresso nei prossimi dieci anni di "migliaia di veicoli ID. Buzz completamente elettrici e completamente autonomi" nella flotta dell'azienda americana. Le tempistiche della partnership. L'accordo riguarda diversi mercati statunitensi, a partire da Los Angeles, e prevede l'avvio dei test entro la fine dell'anno, mentre il lancio commerciale nella città californiana è indicato per il 2026. Durante le fasi iniziali di test e lancio, i veicoli avranno a bordo degli operatori umani per garantire la sicurezza; inoltre, le fasi successive saranno implementate solo dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni. Ovviamente, l'accordo coinvolge Moia: sarà il marchio per la guida autonoma del gruppo Volkswagen a fornire soluzioni integrate e, soprattutto, un sistema informatico adattato alla piattaforma Uber.
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Unione Europea - Emissioni, elettriche, auto "schilometrate": nuove regole su controlli e ispezioni
La Commissione Europea ha presentato una proposta di modifica degli attuali regolamenti in materia di sicurezza stradale e di immatricolazione dei veicoli. Le nuove norme, che dovranno essere esaminate dal Parlamento e dal Consiglio Ue secondo la procedura legislativa ordinaria, tengono conto del crescente numero di auto elettriche in circolazione e del continuo aggiornamento tecnologico dei veicoli e, pertanto, introducono controlli inediti e rafforzati e diverse altre novità con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria, ridurre i tassi di incidentalità e contrastare le frodi. Le proposte. Per esempio, Bruxelles vuole adattare i test dei veicoli agli ultimi sviluppi tecnologici e propone ispezioni tecniche periodiche delle Bev e nuove prove per i sistemi elettronici, in particolare sull'integrità dei software dei dispositivi rilevanti per la sicurezza e le emissioni. Inoltre, auto e furgoni con oltre 10 anni di età saranno sottoposti a ispezioni annuali. Le emissioni saranno verificate con metodologie inedite e avanzate, che dovranno rilevare anche particelle ultrafini e ossidi di azoto. Inoltre, per contrastare le frodi, Bruxelles propone di avviare la registrazione delle letture del contachilometri in banche dati nazionali e il relativo scambio tra le varie autorità, mentre, per semplificare i processi amministrativi, suggerisce l'emissione di carte di circolazione elettroniche, controlli periodici e scambi di dati attraverso una piattaforma comune. Tra le altre proposte figurano anche una semplificazione dell'accesso ai dati tecnici dei veicoli per i centri di prova e un "riconoscimento transfrontaliero" dei certificati di revisione. Gli obiettivi di Bruxelles. La Commissione Ue, per dare seguito alle sue proposte, dovrà rivedere ben tre direttive (sui controlli tecnici periodici, sui documenti di immatricolazione dei veicoli e sui controlli su strada dei veicoli commerciali), ma ritiene che le nuove regole possano salvare circa 7 mila vite umane ed evitare quasi 65 mila feriti gravi tra il 2026 e il 2050. Del resto, il massimo organo esecutivo chiarisce che le proposte riguardano "veicoli non sicuri, che contribuiscono a causare incidenti, morti e feriti", e mezzi "altamente inquinanti e rumorosi", che, per quanto in numero relativamente basso, sono "responsabili di una quota sproporzionata di emissioni nocive". Per Bruxelles, le norme attuali non affrontano in modo sufficiente l'inquinamento atmosferico e acustico e, visto che le ultime modifiche regolatorie risalgono al 2014, devono essere aggiornate per tener conto dei progressi tecnologici e per contrastare le frodi, in particolare quelle relative alla manomissione dei contachilometri nei veicoli più vecchi.
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Skoda Elroq RS - Aperti gli ordini: prezzi e versioni per l'Italia
La Skoda ha aperto le prenotazoni per la Elroq RS, proposta a partire da 51.100 euro. La Suv elettrica sportiva, svelata in anteprima alla Milano Design Week, sarà in consegna a partire dal mese di luglio. 340 CV e ricarica a 185 kW. La RS adotta il powertrain bimotore da 340 CV e una batteria da 84 kWh lordi (79 kW netti), elementi non condivisi con le altre varianti della Elroq. L'auto è in grado di toccare i 100 km/h da ferma in 5,4 secondi, raggiunge i 180 km/h e con la ricarica a 185 kW passa dal 10 all'80% dell'accumulatore in 26 minuti. Nel ciclo Wltp dichiara una autonomia compresa tra 523 e 549 km, in base alla configurazione.Assetto, freni e finiture da sportiva. Rispetto agli altri allestimenti, la Elroq RS vanta l'assetto sportivo ribassato con taratura specifica degli ammortizzatori DCC e del servosterzo, l'impianto frenante potenziato, i paraurti specifici con prese d'aria dedicate, i cerchi da 20" (21" in opzione), le finiture esterne nero lucido, i sedili sportivi rivestiti in microfibra con cuciture verde rame e le finiture interne carbon look.
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Nissan - Nuovo allarme sugli utili
La Nissan ha diffuso un nuovo allarme sugli utili (profit warning): la Casa di Yokohama ha deciso di procedere con una "revisione significativa delle sue prospettive finanziarie" per l'esercizio fiscale al 31 marzo 2025 a causa degli oneri legati al piano di ristrutturazione e di altri fattori negativi e ora prevede di chiudere il conto economico con una perdita netta tra 700 e 750 miliardi di yen (4,32-4,62 miliardi di euro al cambio attuale) e non più con il rosso di 80 miliardi (490 milioni di euro) indicato a febbraio in occasione della pubblicazione dei conti del terzo trimestre. Un taglio generalizzato. Il peggioramento delle prospettive, riviste al ribasso più volte negli ultimi mesi, riguarda anche altri importanti parametri operativi. La Nissan, che ha abbassato da 3,65 milioni a 3,35 milioni le previsioni sui volumi, stima un utile operativo di 85 miliardi di yen, 35 miliardi in meno rispetto ai 120 miliardi della precedente stima. Solo il target dei ricavi è stato modificato in meglio: infatti, il fatturato è previsto a 12.600 miliardi di yen, a fronte dei 12.500 miliardi precedenti. La Casa giapponese ha attribuito la revisione a diversi fattori: dai "cambiamenti nell'ambiente competitivo" al deterioramento delle "prestazioni di vendita", dai "costi relativi al piano di turnaround in corso" ad altre ragioni. Stop ai dividendi. Per esempio, un'analisi approfondita delle attività produttive ha portato alla necessità di contabilizzare svalutazioni "superiori ai 500 miliardi di yen in Nord America, America Latina, Europa e Giappone". Inoltre, il piano di ristutturazione comporterà costi per oltre 60 miliardi di yen. La Nissan ha comunque voluto sgombrare il campo da eventuali illazioni sul suo stato di salute: la Casa ritiene di avere una "solida posizione di cassa" malgrado le ingenti perdite previste e deflussi per circa 250 miliardi di yen: l'esercizio dovrebbe chiudersi per le attività auto con una liquidità netta di 1.498 miliardi. Inoltre, la società può contare su 3.400 miliardi di liquidità disponibile, di cui 2.200 miliardi di cassa e mezzi equivalenti e 1.200 miliardi di prestiti alle sue finanziarie captive, e prevede di chiudere l'anno con 1.900 miliardi di debiti nelle attività automobilistiche. "Nonostante le difficoltà, disponiamo di ingenti risorse finanziarie, di una solida pipeline di prodotti e della determinazione di risollevarci", ha detto il neo amministratore delegato Ivan Espinosa, sottolineando l'approccio prudenziale assunto dalla sua società nel decidere di rivedere le prospettive annuali. In ogni caso, le stime sulle perdite e i fussi di cassa negativi hanno spinto il consiglio di amministrazione a bloccare la distribuzione dei dividendi.
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Servizi - Più flessibilità e più alleanze
Sono in molti, nel mondo automotive, a vedere il noleggio come la principale formula per continuare a garantire la mobilità individuale a chi finora ha scelto la motorizzazione privata, e a scommettere sul suo sviluppo sotto forma di proposta di servizi sempre più flessibili, in un mercato che alcune stime prevedono in grado di raggiungere, l'anno prossimo, un fatturato di 26 miliardi di euro in Europa. Logico, quindi, che verso la locazione si moltiplichino gli sforzi non solo degli operatori tradizionali, rappresentati dalle società di noleggio di origine finanziaria o assicurativa, ma anche dei marchi captive dell'industria dell'auto, con il pungolo costante delle startup ad alto tasso di digitalizzazione. Nei giorni scorsi ha annunciato il suo arrivo in Italia Vamos Renting, iniziativa spagnola che sostiene di supportare con l'intelligenza artificiale il suo servizio di noleggio per privati, professionisti e aziende basato sull'assenza di anticipo e sul completamento delle procedure esclusivamente in forma digitale. L'arma della flessibilità è brandita anche da un operatore consolidato come Drivalia, che ha recentemente aggiunto alla sua proposta un noleggio a medio termine di auto provenienti dalla propria flotta, sotto forma di abbonamento della durata di sei mesi, con la possibilità di rinnovo dello stesso periodo fino a un massimo di 36 mesi. Anche in questo caso il processo, rivolto a privati e professionisti, è digitalizzato e, come per altri prodotti del marchio, si basa sull'acquisto di un voucher di iscrizione su Amazon, o sul sito o sull'app Drivalia, da convertire nell'abbonamento vero e proprio. Consegne veloci. Un'altra realtà nata dalla riorganizzazione dei servizi di noleggio di Stellantis (e, a differenza di Drivalia, rimasta all'interno de gruppo), Leasys, ha rafforzato la propria offerta di noleggio online, ma a lungo termine e ampliandola alle esigenze di liberi professionisti e piccole e medie imprese. La leva principale è in questo caso la disponibilità di veicoli preconfigurati, che permettono tempi di consegna entro i 90 giorni. Kia, al contrario, ha appena avviato un servizio di locazione a breve termine di specifici modelli della propria gamma, affidandone la distribuzione alla sua rete di concessionari, i soggetti che mantengono la proprietà delle auto. A questa vivacità del noleggio e delle altre forme di mobilità alternative alla proprietà, le più tradizionali forme di finanziamento dell'acquisto di veicoli tengono testa moltiplicando a loro volta le formule, supportate anche dall'arrivo sulla scena di tanti nuovi marchi dalla Cina. La scorsa settimana è stato annunciato un accordo strategico fra Crédit Agricole Auto Bank (la capogruppo di Drivalia) e Chery Finance Service, finalizzato allo sviluppo di soluzioni finanziarie e assicurative per la diffusione dapprima in Italia, poi eventualmente altrove in Europa dei modelli dei marchi Omoda e Jaecoo del gruppo cinese. Anche in questo settore, evidentemente, le partnership fra mondo finanziario e industria rafforzano la concorrenza, stimolando gruppi e alleanze di origine automotive esistenti a rinsaldare le sinergie. Così, anche se i legami fra Renault e Nissan non sono più così stretti come in passato, l'affiliata del gruppo francese Mobilize Financial Services e Nissan hanno rinnovato per altri tre anni la loro collaborazione, iniziata nel 1999, finalizzata a sostenere la vendite dei modelli della Casa giapponese in Italia, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.
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Honda - Le GT per la Cina hanno quattro schermi
Honda prosegue l'espansione della gamma di modelli Ye dedicati alla Cina, presentando le GT al Salone di Shanghai: due berline che condividono gli elementi principali ma si distinguono a livello stilistico, attraverso il design dei gruppi ottici e di altri dettagli. Sono infatti realizzate con due partner locali differenti: la Dongfeng (vettura blu) e la GAC (rossa). Quattro schermi possono bastare. L'abitacolo propone una disposizione originale degli elementi: la strumentazione digitale è rialzata, per una migliore consultazione, mentre lo schermo centrale è abbinato ad un secondo display, quasi verticale, posizionato nella console, che ospita anche il comando digitale della trasmissione. Non manca poi un ulteriore schermo dedicato al passeggero. Assenti, per il momento, informazioni relative ai powertrain, che saranno comunque soltanto elettrici. Partnership cinesi per velocizzare lo sviluppo. In occasione del Salone, la Honda ha confermato anche di aver stretto un accordo strategico con Momenta Global Limited per lo sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida e di prevedere, già entro breve tempo, l'integrazione nei modelli del sub-brand Ye dell'intelligenza artificiale DeepSeek. Inoltre, è già allo studio una batteria Lfp dedicata ai modelli futuri, sviluppata in collaborazione con Catl. Segui le nostre Instagram Stories per altre news e contenuti in diretta dal Salone di Shanghai
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Denza Z - Assalto alla Porsche Taycan (a un prezzo da urlo)
La Denza, marchio premium del colosso cinese BYD, ha presentato al Salone di Shanghai la concept di una sportiva, denominata Z. L'obiettivo è molto ambizioso: la Casa cinese vuole infatti sfidare i mostri sacri europei, con modelli dai powertrain esclusivamente elettrici e prezzi molto aggressivi. Linee da sportiva a benzina, ma sarà solo Bev. Per il momento la Denza Z è soltanto un prototipo, ma anticipa un prodotto di serie in fase avanzata di sviluppo. La veste aerodinamica della concept è piuttosto estrema, con ali fisse imponenti, che potrebbero non essere poi riproposte su tutti gli allestimenti del modello. Le forme, invece, sono da sportiva endotermica a motore centrale, nonostante la scelta powertrain elettrico consenta, da questo punto di vista, ampia libertà progettuale. Il prezzo fa notizia. Sin qui la Denza si è limitata a fornire pochi dettagli tecnici. Sappiamo che la Z adotta lo steer-by-wire, un innovativo volante ripiegabile in caso di incidente, e la piattaforma tecnica Disus-M per la gestione dell'assetto e della dinamica di guida. Nessuna indicazione è stata fornita sulla potenza dei motori e sulle prestazioni. A fare notizia, però, è soprattutto il prezzo: secondo indiscrezioni provenienti dal Salone, la BYD prevede di commercializzare la Denza Z a partire da 300.000 yuan, pari a circa 36.000 euro al cambio attuale. Segui le nostre Instagram Stories per altre news e contenuti in diretta dal Salone di Shanghai
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Gruppo Renault - Fatturato in lieve calo nel primo trimestre
Il gruppo Renault ha chiuso il primo trimestre con un fatturato in lieve calo rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. In particolare, i ricavi, pari a 11,7 miliardi di euro, sono scesi dello 0,3%, ma risultano in crescita dello 0,6% a tassi di cambio costanti. Le sole attività automobilistiche, invece, hanno visto il fatturato attestarsi su 11,675 miliardi, in contrazione del 3% (-2,2% a cambi costanti) nonostante un aumento delle vendite globali del 2,9% a 564.980 vetture e veicoli commerciali, di cui 402.413 in Europa (+2,8%). Cambi e stock. I ricavi automobilistici sono penalizzati da vari effetti: per esempio, le conseguenze dei cambi negativi - soprattutto per Real brasiliano, Peso argentino e Lira turca - sono quantificate in 0,8 punti (-85 milioni di euro). In calo anche il mix geografico (-0,7 punti) e di volume (-2,6 punti), mentre l'aumento delle immatricolazioni è stato "compensato dalla riduzione degli stock della rete dei concessionari indipendenti, in linea con gli andamenti stagionali e superiore nel primo trimestre 2025 rispetto ai primi tre mesi 2024 (-24 mila veicoli da un anno all'altro)". A tal proposito, il gruppo evidenzia come al 31 marzo gli stock complessivi di veicoli nuovi ammontino a 560 mila veicoli, di cui 340 mila dei concessionari indipendenti e 220 mila a livello di gruppo. C'è poi l'impatto delle vendite ai partner, pari a 3,5 punti e legato, tra le altre cose, allo scorporo di Horse. Tali effetti sono stati compensati dal mix di prodotto (in crescita di 3,7 punti grazie ai lanci di Scenic E-Tech Electric, Symbioz, Rafale, R5, Grand Koleos e Duster) e da quello dei prezzi, pari a +0,5 punti.Su le elettriche e le ibride. Il gruppo fornisce anche uno spaccato delle vendite per singola marca. Le immatricolazioni mondiali della Renault si attestano su 389.016 veicoli, con un aumento del 6,5%. Solo in Europa, la Losanga è cresciuta del 3,8% con 246.036 veicoli venduti. Le autovetture risultano in miglioramento del 17,7%, grazie alla Renault 5, ai veicoli ibridi e alla maggior esposizione ai segmenti C e superiori. Tra queste, le sole elettriche sono aumentate dell'87,9%, raggiungendo un peso sul totale del 17,1%, mentre le ibride sono aumentate del 46,1%. Sul mercato internazionale, invece, la Renault ha registrato una crescita dell'11,6%. Quanto a Dacia, sono 154.378 le immatricolazioni in Europa (+0,6%), mentre Alpine ha registrato 2.088 vendite (+96,4%) grazie per lo più ai risultati della A290 in Francia. Oltre a confermare i target finanziari per il 2025 (margine operativo di almeno il 7% e flussi di cassa pari o superiori a 2 miliardi di euro), il gruppo ha anche evidenziato il programma di lanci per quest'anno: sul mercato debutteranno sette novità, tra cui Renault 4 ETech Electric, Dacia Bigster e Alpine A390 per l'Europa e una C-SUV per il mercato internazionale, nonché due facelift (Renault Austral e Renault Espace). Inoltre, la Renault lancerà Grand Koleos e Kardian in nuovi Paesi, mentre l'Alpine svelerà a fine maggio la sua seconda elettrica, la A390. Il 2025 non vedrà solo il lancio di nuovi prodotti, ma anche una nuova sforbiciata alle spese operative. "In un ambiente macroeconomico instabile, il Gruppo Renault ha deciso di prendere in modo proattivo ulteriori misure di riduzione dei costi", ha dichiarato il direttore finanziario Duncan Minto.
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Roma - L'Anas vara un piano straordinario per i funerali del Papa
L'Anas ha predisposto un piano straordinario di viabilità nazionale per i funerali del Papa, che si terranno a Roma sabato 26 aprile: oltre all'afflusso dei fedeli nella capitale, sono infatti attesi capi di Stato e di governo, e rappresentanti delle istituzioni internazionali. Il piano. In particolare, l'azienda ha deciso di potenziare il presidio del personale sulle principali strade di collegamento con la Città Eterna dove si prevede traffico intenso: Autostrada A90 "Grande Raccordo Anulare", Autostrada A91 "Roma-Fiumicino" e SS7 "Appia". Inoltre, monitoraggio rafforzato sulle strade consolari SS1 "Aurelia", SS2 "Cassia", SS3 "Flaminia" e SS4 "Salaria". In campo 2.300 risorse, già previste per l'esodo di Pasqua e dei ponti di primavera, ma con presenze e turni rinforzati.
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Garage Italia Customs - "Panduccia", la Panda 4x4 con due motori elettrici
Garage Italia Customs presenta la Panda 4x4 "Panduccia": la vettura, realizzata in collaborazione con Newtron Group, è stata realizzata su commissione di Marco Boglione, presidente di BasicNet e proprietario dell'Isola di Coluccia nell'arcipelago della Maddalena, che in totale vanta circa 20 km di strade esclusivamente sterrate. Elettrica e su misura. La "Panduccia" è ispirata all'auto realizzata nel 2018 da Fabrizio Giugiaro e combina lo stile della prima serie della Panda con il powertrain elettrico di ultima generazione di Newtron. La tinta esterna su misura è chiamata Sabbia di Culuccia e riprende il colore della terra dell'Isola. Inoltre, a bordo sono stati installati servosterzo, climatizzatore e un portapacchi su misura con luci a Led integrate. Il tessuto dei sedili, con la struttura tubolare in metallo, è realizzato con materiale ignifugo di colore verde. Integrale da 140 km di autonomia. La Panduccia è dotata di due motori elettrici ed è quindi una trazione integrale permanente, necessaria per affrontare gli insidiosi percorsi sterrati dell'Isola. L'autonomia è di oltre 140 km.
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Dazi - Trump pronto all'ennesima retromarcia
Donald Trump sarebbe pronto all'ennesima retromarcia sul fronte dei dazi. Il condizionale è d'obbligo, visto quanto è difficile seguire l'intera vicenda del neoprotezionismo trumpiano. Per ora si tratta di indiscrezioni di stampa, per quanto autorevoli: infatti, è il Financial Times a scrivere che l'inquilino della Casa Bianca starebbe valutando la possibilità di esentare i costruttori automobilistici dal pagamento di alcuni dei dazi più onerosi, vale a dire le tariffe applicate ad acciaio e alluminio, oltre a quelle sui componenti per le auto che Trump sta imponendo alla Cina per "contrastare il traffico di fentanyl". Ennesimo dietrofront? Le nuove esenzioni, ricorda la testata britannica, non riguarderebbero i dazi del 25% su tutte le importazioni di auto di produzione estera e quelli sui componenti in vigore dal 3 maggio e si affiancherebbero ad altre deroghe. Washington, infatti, ha escluso proprio il settore auto dalle "tariffe reciproche" annunciate il 2 aprile scorso su gran parte del mondo. Tuttavia, i costruttori hanno proseguito le loro attività di lobbying per ottenere ulteriori concessioni ed evitare le peggiori conseguenze delle politiche trumpiane: forte aumento dei listini statunitensi, pesanti interruzioni nelle catene di approvvigionamento e massicci tagli agli organici. Non sono casuali, infatti, gli allarmi lanciati negli ultimi giorni da diversi dirigenti in un settore automobilistico a rischio sopravvivenza per colpa dei dazi di Trump, né i cambi di direzione dello stesso Trump: il presidente statunitense, di fronte al "sell-off" dei mercati finanziari e ai timori di un'imminente recessione, ha prima abbassato al 10% per 90 giorni i dazi reciproci e poi annunciato possibili deroghe per l'auto, esenzioni sull'elettronica di consumo e ampie riduzioni alle tariffe gravanti sulla Cina.
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Pirelli - Al via partnership strategica con Cts in Svezia
Pirelli ha sottoscritto un accordo preliminare con Cts, azienda specializzata nel retail e nei servizi per pneumatici, per avviare una partnership strategica a lungo termine nel Nord Europa. L'intesa consentirà all'azienda milanese di rafforzare la propria presenza commerciale nella regione scandinava, a partire dalla Svezia.Cessioni e forniture. L'operazione, infatti, include la cessione a Cts della rete di Däckia, attualmente costituita da 60 punti vendita di proprietà diretta e 42 affiliati attivi sul territorio svedese. Al contempo, Pirelli e la stessa Däckia hanno siglato un contratto di fornitura fino al 2030 per garantire la distribuzione di prodotti dell'azienda della Bicocca e il suo ruolo di fornitore principale. Oltre a rafforzare la presenza di Pirelli nella regione nordica, l'operazione migliora anche la copertura del mercato "high value", dove il focus è sui prodotti di fascia alta e tecnologicamente avanzati. "L'area rappresenta per noi un mercato strategico, sia per target di posizionamento che per qualità del parco auto, con un peso rilevante delle motorizzazioni elettriche, segmento su cui l'azienda gioca un ruolo di leadership", afferma Livio Magni, senior vice president di Pirelli in Europa.
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Leapmotor - Nel 2026 due nuove compatte: la B-Suv A10 e la hatchback A05
Presto la Leapmotor amplierà verso il basso la propria gamma. Dopo la Suv media B10, in arrivo nella seconda metà di quest'anno anche in Italia, il costruttore cinese presenterà al Salone di Monaco una nuova C-hatchback, la B05, seguita da modelli ancor più piccoli che andranno a presidiare il segmento B. A confermarlo a Quattroruote è stato direttamente Zhu Jiangming, fondatore del marchio, che durante un incontro al Salone di Shanghai ci ha svelato in anteprima assoluta anche i nomi delle due nuove vetture in arrivo nel 2026: A05 per la hatchback compatta e A10 per la B-Suv.Tre nuovi modelli. Dopo aver analizzato l'attuale portfolio del costruttore, abbiamo chiesto a Jiangming delucidazioni sul programma di ampliamento dell'offerta di prodotti, chiedendo se (e quando) arriveranno modelli più piccoli rispetto alla B10 (una Suv elettrica, anche con range extender, da 4 metri e mezzo, ndr), ottenendo una risposta eloquente. Alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo ha dichiarato il fondatore lanceremo sul mercato una hatchback a due volumi per il segmento B, la B05. Nel 2026, poi, sarà il turno di una Suv più piccola, che chiameremo A10. Successivamente da essa deriverà una hatchback compatta, la A05, che avrà dimensioni simili alla B-Suv. Questi tre modelli non sono pensati solo per il mercato europeo, ma per essere venduti a livello globale. Come già visto sugli altri modelli della Leapmotor, anche le B05, A05 e A10 nasceranno come elettriche pure, ma verranno proposte anche con range extender: una tecnologia-ponte fondamentale per accompagnare il cliente verso l'adozione dell'auto elettrica, ha concluso Jiangming.Niente sotto la T03. Oltre alla domanda sulle nuove segmento B abbiamo chiesto a Zhu Jiangming se nelle intenzioni della Leapmotor ci sia anche quella di produrre vetture più piccole della T03, la segmento A elettrica che insieme alla Suv C10 ha portato sul mercato europeo il marchio Leapmotor: Un'auto più piccola della T03? Assolutamente no. Il costruttore non ha infatti interesse a scendere al di sotto dei 362 centimetri della piccola citycar a batteria e non intende entrare nel mondo delle microcar a differenza di tanti altri costruttori. Cinesi e non.Segui le nostre Instagram Stories per altre news e contenuti in diretta dal Salone di Shanghai
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MG Cyber X - Voglia di stupire
Ci sono le MG per tutti, come la Tre. E poi ci sono le Cyber: sportive come la Cyberster, roadster da 340 o 510 cavalli, che a Goodwood abbiamo pregustato anche in salsa coupé 2+2 (entro fine anno potrebbe arrivare il suo momento). Oppure posh, come la Cyber X appena svelata al Salone di Shanghai: squadrata come una Classe G, high-tech come una Tesla, ma dai lamierati levigati come quelli di una Land Rover Defender. firmata Jozef Kaba, ex enfant prodige del gruppo Volkswagen, poi passato in BMW e quindi tornato a Wolfsburg per dirigere lo stile del marchio VW. Prima di essere ingaggiato dai cinesi, nel 2024, come vice president di Saic Design. Ha i fari a scomparsa. Compatta e massiccia al tempo stesso, la Cyber X è stata presentata in veste di concept. Senza esibire, tra le altre cose, gli interni (la cui connettività è sviluppata in collaborazione con Oppo) ma col deliberato intento di dimostrare che la gamma di MG orientata a un pubblico più esigente e appassionato (la famiglia Cyber, appunto) può esprimersi in vari modi. Tra gli effetti speciali ci sono anche i fari a scomparsa, nascosti quando non sono in funzione. Il prototipo è pensato per l'elettrico, ma la MG non ha diffuso specifiche tecniche. Secondo fonti di stampa cinesi, la Cyber X potrebbe essere lanciata sul mercato locale già l'anno prossimo.Segui le nostre Instagram Stories per altre news e contenuti in diretta dal Salone di Shanghai
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Mercato europeo - A marzo torna a crescere: +2,8%
A marzo, il mercato dell'auto europeo torna in territorio positivo. Secondo i dati diffusi dall'associazione dei costruttori Acea, le immatricolazioni nell'area Ue+Efta+Uk sono state pari a 1.422.628 unità, il 2,8% in più rispetto all'anno scorso. In ogni caso, non c'è da rallegrarsi più di tanto, visto che il primo trimestre si è comunque chiuso con un calo dello 0,4% (3.382.057 registrazioni). E non solo. La spinta britannica. Infatti, la crescita mensile è da attribuire per lo più al mercato britannico, a marzo sempre in spolvero per l'effetto del consueto cambio targa. In particolare, il Regno Unito segna un +12,4%, mentre l'Unione Europea perde lo 0,2% (l'Efta guadagna il 6,7%, ma i volumi sono relativamente esigui). Analogo l'andamento del trimestre, con il +6,4% d'Oltremanica a fare da contraltare al -1,9% del blocco comunitario. Nell'Europa continentale spicca ancora una volta il risultato della Spagna, capace di registrare a marzo un +23,2% e di sopravanzare gli altri mercati di riferimento: -3,9% per la Germania, -14,5% per la Francia e +6,3% per l'Italia. Analogo discorso nel trimestre, con il +14,1% spagnolo a contrapporsi al -4,3% tedesco, al -7,8% francese e al -1,6% italiano. Positive tutte le elettrificate. Sul fronte delle alimentazioni, a marzo prosegue il rimbalzo delle Bev, con una crescita del 23,6% legata al +43,2% del mercato britannico. Nella sola Ue, le auto a batteria aumentano del 17,1% grazie all'Italia (+74,8%), alla Germania (+35,5%) e alla Spagna (+93%). Quanto alle altre motorizzazioni, le registrazioni risultano in crescita del 12,4% per le ibride plug-in e del 23,9% per le ibride non ricaricabili e in calo per le vetture a benzina (-20,7%) e diesel (-25,5%).Ancora giù Stellantis e Tesla. L'analisi dei dati dei vari costruttori conferma il momento negativo di Stellantis: il gruppo immatricola 215.190 vetture e perde il 5,9%, con Citroën in flessione del 24,3%, Fiat del 17,1%, Opel/Vauxhall dell'8,9%, DS del 27,3%, Lancia del 73% e Maserati e gli altri brand restanti del 36,5%. In controtendenza Peugeot (+13,1%), Jeep (+14,1%) e Alfa Romeo (+45%). Al primo posto si conferma il gruppo Volkswagen grazie a 358.210 registrazioni (+10,3%) legate soprattutto al marchio omonimo (+12,7%), alla Skoda (+15,8%) e alla Cupra (+56,9%). L'Audi segna un +1,7%, mentre la Seat e la Porsche perdono, rispettivamente, il 16,9% e il 12,8%. Bene anche il gruppo Renault, con una crescita del 13% e 139.645 targhe attribuibile in gran parte alla Losanga (+16,9%). Andamento negativo per Hyundai-Kia (-1,6% e 110.714 immatricolazioni), i gruppi Toyota (-3,4% e 98.484 targhe), BMW (-0,7% e 96.532 registrazioni) e Mercedes-Benz (-8,3%, 75.473). In crescita Ford (+8,3%), Saic (+48,6%) e Mazda (+5,4%). Infine, Nissan perde l'1,7%, Volvo il 7,4%, Tesla il 28,2%, Suzuki il 19%, Jaguar Land Rover l'8,7%, Honda il 15,7% e Mitsubishi il 51,7%.
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BMW - I tedeschi portano lAI di DeepSeek sulle auto per la Cina
Entro la fine dell'anno, la BMW integrerà l'intelligenza artificiale sviluppata da DeepSeek, DeepSeek R1, nei nuovi modelli destinati al mercato cinese: lo ha confermato il Ceo della Casa di Monaco, Oliver Zipse, al Salone di Shanghai. Star dell'anno. DeepSeek R1 è il fenomeno dell'anno, un'intelligenza artificiale generativa salita alla ribalta delle cronache per le sue luci e ombre. Sviluppata a Hangzhou, in Cina, si è contraddistinta per la sua presunta parsimonia: grazie all'ottimizzazione delle risorse computazionali, ottiene risultati comparabili ai migliori modelli occidentali, da Gemini a Claude passando per ChatGPT, risparmiando sia in termini di costi di addestramento che di risorse energetiche. L'approccio open source, poi, ne sta consentendo uno sviluppo rapidissimo. Non solo BMW. Ad ogni modo, la BMW non è sola in questa corsa. Come vi abbiamo raccontato, più di venti marchi cinesi stanno studiando come integrare DeepSeek nelle proprie autovetture, puntando soprattutto al knowledge distillation, ovvero a riversare le conoscenze acquisite da R1 nei loro modelli di intelligenza artificiale, un po' come farebbe un maestro con un allievo. Lo scopo è migliorare la navigazione, i comandi vocali ma anche i controlli e le funzioni avanzate. Tra Le Case più note già all'opera ci sono Xpeng, Li Auto (che ha un accordo con Nvidia), Geely (ne parliamo qui), Zeekr, Dongfeng e Leapmotor. Deepseek verrà adottato anche dalla Nissan per la sua nuova N7, berlina elettrica destinata al mercato cinese. Segui le nostre Instagram Stories per altre news e contenuti in diretta dal Salone di Shanghai
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