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Aggiornato: 7 min 31 sec fa

Maserati - MCPura, puro piacere di guida

Ott 17,2025
Pura, di nome e di fatto. Perché la Maserati MCPura, erede della MC20, punta tutto sulla purezza. Di guida, ma anche a livello esperienziale. Non ha ceduto all'elettrificazione, col suo V6 biturbo Nettuno da 630 CV che è rimasto immutato, ma si è affinata in vari dettagli, soprattutto a livello d'estetica. Continuando a regalare a chi si mette al volante un'esperienza di guida unica nel suo genere. Perché se una Ferrari è indubbiamente più performante e una qualsiasi tedesca d'altissima gamma è più tecnologica, lei riesce a distinguersi da tutto con la sua innata eleganza fatta di stile italiano e di attenzione ai dettagli. Uno su tutti, il confort. Che non è esattamente la prima cosa che vai a pensare quando valuti una supercar, ma che in realtà è un fattore dirimente per chi questa sportiva non la guarda solo con gli occhi a cuoricino, ma la compra davvero. Per molti, avere un'auto fruibile trascende ogni livello di performance. E questa MCPura è pensata proprio per questo: essere facilissima da usare, confortevole, elegante e, ovviamente, anche tremendamente divertente da guidare. Il Nettuno è sempre prontoUn paio di numeri per farvi un quadro di chi è: 4.669 cm di lunghezza, due posti secchi, trazione posteriore e un motore a sei cilindri di 3.0 litri che riesce a erogare 630 CV a 7.500 giri e 720 Nm di coppia tra i 3.000 e i 5.500 giri. Tradotto? La guidi con un filo di gas e ti godi qualsiasi tratto pieno di curve, grazie a un'erogazione molto lineare e ben spalmata lungo l'arco dei giri. Poi, ti basta un tocco sul paddle sinistro dietro al volante per scalare una delle otto marce del suo cambio automatico e farle toccare la soglia degli otto mila giri. In un tripudio di sensazioni impareggiabile: il telaio monoscocca di carbonio ti trasmette quelle piccole vibrazioni del V6 e concorre a rendere unica l'esperienza di guida. Il sound è corposo e viscerale, ma non eccessivo: la MCPura non alza mai troppo la voce e nell'abitacolo si può parlare tranquillamente anche mentre la spingi (quasi) al massimo delle sue potenzialità. Accelera forte (0-100 in 2,9 secondi) e spinge bene lungo tutto il contagiri (fino a 320 all'ora). Anche a 2.000, quando in ottava sei già oltre le velocità autostradali (magari sfruttando la guida assistita di Livello 2), basta inclinare un po' di più il piede destro per incrementare rapidamente l'andatura. Niente vuoti o ritardi: il Nettuno è sempre pronto a proiettarti in un lampo a velocità impensabili. Divertente, per tuttiE poi c'è quella seduta, pressoché perfetta. Perché anche se ti ritrovi col sedere a pochissimi centimetri da terra, sei veramente comodo. Le gambe sono ben distese, lo spazio a disposizione è tantissimo per una supercar di questo tipo (soprattutto in altezza nella versione Cielo con tetto apribile) e il volante è lì davanti a te, bello verticale e pronto per farsi impugnare. Lo sterzo ti racconta tanto di quest'auto, è rapido e preciso, mentre l'assetto adattivo, molto ben calibrato, non punta agli eccessi: nelle modalità più confortevoli, isola abbastanza bene dalle sconnessioni stradali (tenendo conto che stiamo comunque parlando di una supersportiva) e solo in Track diventa più secco. Ma senza essere granitico. L'auto gira bene in curva, ha un avantreno molto preciso e una tenuta di strada elevata: l'inserimento è molto rapido per un'auto che orbita attorno alla tonnellata e mezza e una volta presa la traiettoria, le ruote anteriori la mantengono senza sbavature. Il retrotreno segue bene e solo se tu lo provochi inizia a scomporsi un pochino, allargando la coda in uscita di curva con sovrasterzi di potenza facili da gestire e molto progressivi. Magia della ripartizione dei pesi delle motore centrale. Vera FuoriserieMa su un'auto come questa, l'esperienza di guida è solo una parte di quella totale. Quando la acquisti (pagandola almeno 232.200 euro nella versione coupé e 267.900 euro per la open top Cielo) compri una tela bianca, che puoi fare tua personalizzandola quasi all'infinito. Merito del programma Fuoriserie, che ti permette di scegliere colori, finiture e materiali, ma che volendo ti consente di crearti una one-off con componenti personalizzate. La puoi avere con una carrozzeria in una miriade di colori a catologo (tristrato, opachi, lucidi, metallizzati), ma anche con una tinta a campione. E lo stesso vale anche per gli interni (con doppio schermo da 10,25"), che ora impiegano più Alcantara che mai per diventare ancora più sofisticati. Ma che volendo possono essere ricoperti di pregiata pelle e impreziositi da inserti di fibra di carbonio. O con i materiali che vuoi tu. Insomma, l'unico limite... è il prezzo.
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Auto aziendali - Geely guarda alle flotte

Ott 17,2025
La rete di distribuzione di Geely in Italia prende corpo attraverso la creazione di una rete di concessionari che attualmente viaggia sulle 15 unità, ma che punta a raggiungere le cento nel 2026. Parallelamente, il marchio cinese presenta al mondo delle flotte aziendali le due Suv che attualmente compongono la gamma nel nostro Paese, la Starray EM-i, ibrida plug-in, e la EX5, full electric. Al di là dell'incidenza sul mix complessivo delle alimentazioni, i powertrain dei due modelli rappresentano quelli che attualmente stanno generando maggiore interesse e curiosità fra i fleet manager, e giustificano la fiducia di Marco Santucci, managing director della società di importazione di Geely, JameelMotors Italia, nel sostegno che i parchi auto delle imprese potranno dare alla diffusione dei due modelli nella fase iniziale di commercializzazione. Nel primo incontro dedicato alla presentazione delle auto Geely ai professionisti della mobilità aziendale, organizzato al circuito di Vallelunga (RM), erano presenti anche i vertici di società di noleggio, oltre alla responsabile del settore per Geely Italia appena nominata, la Fleet & business manager Melania La Bella.
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Gruppo Volkswagen - Porsche, Blume lascia: Leiters in pole per la successione

Ott 17,2025
La Porsche e la controllante Volkswagen hanno preso l'attesa decisione sul doppio incarico di Oliver Blume: il top manager, infatti, ha accettato di lasciare il timone della Casa di Zuffenhausen per concentrarsi sul ruolo di amministratore delegato del gruppo di Wolfsburg. Per il posto si è già reso disponibile Michael Leiters, ex numero uno della McLaren con un importante passato anche alla Ferrari. Il comunicato della PorscheIn particolare, la Porsche, con un breve comunicato, ha informato che il Presidium del Consiglio di Sorveglianza (un comitato ristretto interno al massimo organo amministrativo e responsabile delle principali decisioni strategiche) ha incaricato il presidente Wolfgang Porsche "di tenere colloqui" con Blume "in merito a una sua "uscita anticipata e concordata dal consiglio di gestione". Inoltre, visto che Leiters ha dato la sua disponibilità, saranno avviate apposite trattative per la sua assunzione.   Le critiche per il doppio ruoloIl comunicato è stato diffuso dopo le indiscrezioni della stampa tedesca sulla decisione del consiglio di sorveglianza di risolvere una volta per tutte una questione, quella del doppio ruolo di Blume, che ha attirato forti critiche, diventando ancor più invisa con il peggioramento delle performance finanziarie della Porsche (solo quest'anno, l'azienda ha tagliato quattro volte i target sugli utili annuali), tra gli investitori, gli azionisti di riferimento (le famiglie Porsche e Piëch) e i rappresentanti sindacali. Secondo Daniela Cavallo, influente presidente del consiglio di fabbrica del gruppo Volkswagen, "l'amministratore delegato non può essere un capo part-time a Wolfsburg e trascorrere il resto del suo tempo in Porsche". Blume, diventato ad della Porsche nell'autunno del 2015 e succeduto a Herbert Diess al timone del gruppo nel 2022 grazie al sostegno degli eredi Porsche-Piëch, lavorava tre giorni a settimana a Wolfsburg e altri tre giorni a Zuffenhausen. La decisione era comunque attesa da tempo: si aspettava proprio il mese di ottobre per avere maggior chiarezza.  Ricambio generazionaleLa nomina del nuovo amministratore delegato della Porsche si andrà anche a inserire in un processo di rinnovamento delle prime file dirigenziali in corso ormai da tempo. Lo stesso Blume ha avviato un ricambio generazionale anche per porre fine alle lotte di potere tra i dirigenti più anziani. Negli scorsi mesi, Vera Schalwig (45 anni) e Joachim Scharnagl (49 anni), hanno sostituito, rispettivamente, il direttore delle risorse umane, Andreas Haffner (59 anni) e il responsabile degli Approvvigionamenti, Barbara Frenkel (62 anni), mentre il Cfo Lutz Meschke è stato costretto a dimettersi, lasciando il posto a un collaboratore di Blume, Jochen Breckner. Ha lasciato l'azienda anche il direttore commerciale Detlev von Platen, a cui è stata attribuità la responsabilità dei deboli risultati in Cina. Al suo posto è arrivato Matthias Becker. 
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Self-driving car - Von der Leyen: "Italia apripista per la guida autonoma"

Ott 17,2025
"Le città e i Paesi sono pionieri nella ricerca di soluzioni concrete e innovazioni in tutta Europa. In Italia abbiamo creato una rete di città dove potranno circolare le prime auto a guida autonoma: una coalizione di 60 sindaci italiani ha già manifestato il proprio interesse. Facciamo in modo che questo progetto diventi realtà. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in apertura della cerimonia del Patto dei sindaci Ue 2025 a Bruxelles. Innovazioni locali come queste stanno plasmando il futuro dell'Europa e noi vogliamo rendere le vostre città centri di innovazione, ha aggiunto von der Leyen. In attesa di capirne di più, ecco quali sono le città - o le realtà - italiane dove sono già in corso sperimentazioni di guida autonoma o di robotaxi.  Chi è più avanti nel nostro PaesePremesso che possono esserci momentanee interruzioni dei test per garantire la sicurezza dei mezzi, ecco l'Italia della guida autonoma.TorinoIl progetto Living Lab ToMove prevede una navetta a guida autonoma AuToMove, ossia un servizio di trasporto collettivo autonomo a chiamata con un minibus elettrico. Il mezzo opera gratuitamente per i cittadini (previa prenotazione) su un anello di 3 km intorno al Campus Luigi Einaudi (corse Tortona, Regina Margherita, Lungo Dora Siena). La navetta è gratuita e disponibile da lunedì a venerdì, con orari e capienza limitati (massimo 8 passeggeri): serve prenotarsi tramite l'app Wetaxi. A bordo è sempre presente un safety driver di GTT (l'azienda di trasporto pubblico) per intervenire manualmente in caso di necessità.MilanoUna Fiat 500e a guida autonoma (sviluppata dal Politecnico di Milano) collega la stazione M2 Famagosta con il quartiere Cantalupa, attraversando tratti urbani e autostradali.Genova in corso lo sviluppo di un progetto complessivo che mira a una gestione della mobilità più connessa ed efficiente.BresciaA gennaio 2025, nella città lombarda è partita la sperimentazione del car sharing elettrico a guida autonoma, che dura un anno con un paio di test al mese. In base al progetto di A2A, Politecnico di Milano e Most (centro nazionale per la mobilita sostenibile), la macchina a batteria (una Fiat 500e) si muove da sola uscendo dal parcheggio, raggiunge l'utente che l'ha prenotata con smartphone e circola fino a destinazione.Emilia-RomagnaIl centro di ricerca Hipert Lab e la sua omonima Srl (spin-off universitario) applicano algoritmi di intelligenza artificiale per permettere alle macchine di interpretare l'ambiente circostante. E in passato il VisLab di Parma ha reso autonome le normali vetture tramite telecamere e radar.AspiAutostrade per l'Italia prosegue la sperimentazione della guida autonoma sulla propria rete. A luglio 2023, i primi test lungo l'A26, in un tratto di strada chiuso al traffico, dove la Maserati MC20 Cielo appositamente predisposta dal Politecnico di Milano ha percorso 20 km all'aperto.Le normative in ItaliaIl ministero delle Infrastrutture autorizza la sperimentazione dei veicoli a guida automatica su strade pubbliche, ma occorre anche il disco verde del gestore della tratta percorsa (decreto Smart road del 2018). Occorrono sia una polizza assicurativa, sia un supervisore a bordo che abbia percorso almeno 1.000 km su un mezzo autonomo. E comunque, è necessario che in modo semplice e immediato si possa passare dalla modalità automatica a quella manuale, per prevenire sinistri.
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Semiconduttori - Chip Nexperia, la nuova crisi hi-tech che può fermare l'industria dell'auto

Ott 17,2025
Ricordate la crisi dei semiconduttori 2020-2023? Ora l'Acea lancia un allarme analogo, con l'auto europea che rischia lo stop entro poche settimane. Il motivo? Tutti hanno bisogno dei chip prodotti dalla Nexperia, che però scarseggiano per via del conflitto politico, commerciale e tecnologico fra Stati Uniti e Cina. Chi è NexperiaNexperia è un'azienda dei Paesi Bassi specializzata nella produzione su larga scala di semiconduttori utilizzati in auto, elettronica di consumo e prodotti industriali. Fornisce chip alla catena di fornitura automobilistica di tutto il mondo: microprocessori utilizzati in particolare nelle unità di controllo elettronico (Ecu) dei veicoli. Fino al 29 settembre 2025, Nexperia faceva parte del gruppo cinese Wingtech Technology, come vedremo più in basso. Intrigo internazionale con Usa e CinaIl conflitto fra il governo olandese e il colosso Wingtech va avanti da mesi: il primo teme che sia in pericolo la sicurezza economica nazionale ed europea. Parla di gravi carenze e azioni di governance nella società. Il tutto va inquadrato in un contesto più ampio di tensioni internazionali, che vede protagonisti Pechino e Washington. Da mesi gli Stati Uniti fanno pressione su Nexperia: in quanto di proprietà cinese, questa poteva essere inserita in una lista di aziende, stilata dagli States, sottoposte a rigide verifiche sulle esportazioni.   Il 12 ottobre, il governo olandese dichiara che il 30 settembre ha preso il controllo straordinario di Nexperia per evitare il rischio che sia compromesso l'accesso a tecnologie essenziali. Una specie di nazionalizzazione, grazie al Goods Availability Act, che è una sorta di golden power dei Paesi Bassi. L'Aia affida la gestione della società a persone esterne alla Wingtech.  La reazione cineseIl gruppo asiatico impone il blocco sulle esportazioni - dalla Cina - di prodotti finiti provenienti dalle fabbriche di Nexperia situate nel Paese del Dragone: si interrompono le forniture di chip. Intanto, il ministero del Commercio cinese si oppone all'interferenza negli affari interni delle proprie imprese.  Le conseguenze per Europa e UsaSenza chip, i fornitori automobilistici europei e statunitensi non possono costruire le parti e i componenti necessari per rifornire i costruttori di veicoli: questo minaccia l'arresto della produzione entro qualche settimana. Per paradosso, L'Aia sostiene di aver agito per prevenire che i prodotti di Nexperia diventino indisponibili in caso di attriti a livello globale.  Perché proprio i chip NexperiaCome alternativa a Nexperia, l'omologazione di nuovi fornitori per componenti specifici e l'avvio della produzione richiederebbero diversi mesi, mentre le attuali scorte di chip sono previste per durare solo poche settimane. Di recente, i costruttori hanno adottato misure per diversificare le catene di fornitura, ma il rischio non può essere mitigato fino a zero. I costruttori europei chiedono risposte rapideSi tratta di un problema intersettoriale, ha detto Sigrid de Vries, direttore generale dell'Acea, l'associazone dei costruttori europei. Ci troviamo improvvisamente in questa situazione. Abbiamo davvero bisogno di risposte rapide da parte di tutti i Paesi coinvolti. BMW, Stellantis e Volkswagen affermano che la produzione in Europa non è stata ancora influenzata dalle tensioni fra Nexperia e Wingtech: le società sono comunque al lavoro per identificare potenziali rischi di fornitura, riporta la Reuters. Produzione Usa a rischio da novembreL'Alliance for Automotive Innovation, che negli Usa rappresenta fra l'altro General Motors, Toyota, Ford, Volkswagen e Hyundai, esorta a una rapida risoluzione: Se la spedizione dei chip non riprende in fretta, la produzione automobilistica negli States si bloccherà, con effetti a catena in altri Paesi e settori, sostiene John Bozzella, il Ceo dell'organizzazione. Stando a indiscrezioni, gli impianti statunitensi potrebbero essere interessati dal problema già a novembre 2025.
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Novità in Cina - Leapmotor D19, l'ammiraglia con batterie extralarge

Ott 17,2025
La Leapmotor ha presentato la sua nuova ammiraglia, la D19: una Suv da oltre 5,2 metri costruita sulla piattaforma D e disponibile con powertrain full electric e REEV con range extender. L'auto è stata presentata in Cina alla presenza di fornitori provenienti da tutto il mondo, il che fa supporre che la commercializzazione possa avvenire anche al di fuori del Paese. Al momento non ci sono informazioni ufficiali a riguardo, ma si sa che la D19 arriverà sui mercati entro la prima metà del 2026. Proporzioni massicce e sguardo imponenteLa Leapmotor D19 adotta il linguaggio di design che la Casa cinese definisce Technology Natural Aesthetics 2.0, con gruppi ottici su tre livelli e la griglia anteriore che si apre e chiude automaticamente in base alle condizioni della strada e allo stile di guida adottato. Sulla parte anteriore del tetto si trova un Lidar per gli Adas evoluti. L'auto è lunga 5,2 metri, larga quasi 2 e con un passo di oltre 3,1 metri. Cinque le colorazioni della carrozzeria disponibili: il verde di queste immagini, bianco, argento, grigio e nero. I motori dell'elettrica e della range extenderLa versione full electric della grande Suv cinese monta un powertrain dual motor capace di una potenza combinata di 540 kW (724 CV) e una coppia massima di 8.770 Nm, che le permettono di scattare da ferma a 100 km/h in meno di tre secondi. La batteria, sviluppata dalla Catl, ha una capacità di 115 kWh, per un'autonomia - nel ciclo di omologazione Cltc per la Cina - di 750 km. La piattaforma D della Leapmotor ha un'architettura a 1.000 volt: la ricarica ad alta potenza permette di accumulare 350 km di autonomia in un quarto d'ora.La versione Range Extender utilizza una più convenzionale piattaforma a 800 volt, prevede due motori elettrici di trazione da 400 kW (536 CV) e 7.850 Nm, con una batteria da 80,3 kWh: l'autonomia in modalità a zero emissioni è di 500 km. C'è anche la bombola per l'ossigenoI computer di bordo della Leapmotor D19 hanno i chip Qualcomm Snapdragon 8797, tra i più potenti attualmente sul mercato: a loro la gestione dell'interfaccia con il conducente (dal quadro strumenti all'infotainment) e dei sistemi evoluti di assistenza alla guida. La Suv cinese è il primo modello di serie a montare un generatore d'ossigeno capace di produrre otto litri al minuto: una peculiarità destinata soprattutto a chi viaggia ad alta quota, come nella regione del Tibet.
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La gamma - Nissan: le nuove Leaf, Micra, Qashqai e gli altri modelli venduti in Italia

Ott 17,2025
Negli ultimi mesi, la Nissan ha avviato un profondo rinnovamento della sua gamma e della sua offerta commerciale, che tiene conto delle esigenze dei diversi mercati e delle richieste dei consumatori. Sul mercato italiano, questo significa continuare a proporre novità full electric, come le nuove Micra e Leaf, ma al tempo stesso puntare in maniera decisa sui motori ibridi, a cominciare dalla terza generazione dell'e-Power, disponibile sulla Suv media Qashqai. Nelle schede qui sopra andiamo a scoprire tutte le proposte della Nissan per il mercato italiano, con foto, caratteristiche e prezzi.
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