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Lancia Ypsilon - Ypsilon HF Line, vestita sportiva

4 Ruote - Giu 25,2025
Per Lancia, HF è una sigla importante. Evoca vittorie e successi, ma anche uno stile distintivo. Che oggi come ieri differenzia le vetture "lisce" da quelle più grintose, sportive. E questo, da oggi, vale anche per la nuova Lancia Ypsilon. Che oltre alla già annunciata versione ad alte prestazioni HF (soltanto elettrica), ora è disponibile anche con un vestito dinamico firmato "HF Line". Una versione più tranquilla, per tutti, che però ha un'estetica più aggressiva, molto simile a quella della sorella da 280 cavalli.Si veste sportiva. Fin da quando l'ho vista, un po' prima della sua presentazione, ho pensato che la HF fosse la miglior espressione estetica della Ypsilon. Con quei parafganghi allargati, quel muso più cattivo e quei cerchi belli grintosi m'ha fatto proprio una bella impressione. E pensare che ora la si può avere anche con motori (e prezzi) meno esclusivi è sicuramente una bella cosa per i clienti di questo modello. Che potranno mettere assieme l'estetica sportiva con un 1.2 turbobenzina ibrido da 110 cavalli (per via delle nuove logiche di omologazione, prezzo di 28.200 euro). Oppure con un elettrico da 156 (38.399 euro). Certo, i 18" che tanto mi piacevano hanno lasciato spazio a dei 17" (sicuramente più comodi, per via della spalla dello pneumatico più alta, ma ci arrivo tra un attimo) e quella finitura di plastica nera col logo HF dietro ai passaruota non c'è; ma per il resto, quando apri il garage e la vedi di muso pieno, beh, di differenze con la HF "vera" non è che ce ne siano poi tante. Più grintosa che tagliente. Chiudo la parentesi estetica ché già vi ho rubato troppo tempo e vi rimando al nostro approfondimento per tutti gli altri dettagli. Passiamo alla sostanza. Prima cosa: i sedili. Sono specifici, firmati HF, ma non hanno il poggiatesta integrato come sulla HF da 280 CV. Sono comodi, in curva contengono il giusto e si abbinano a dettagli blu sulle portiere (oltre a un logo HF sulla razza inferiore del volante). Il confort di marcia è buono, molto simile a quello delle altre Ypsilon : l'assetto isola bene dalle sconnessioni, ma non è eccessivamente morbido. Il coricamento in curva c'è (come è giusto che sia) ed è percepibile, ma non risulta fastidioso e gli inserimenti in curva sono buoni per il segmento. Ecco, non aspettatevi che la versione HF Line a livello dinamico sia una HF in miniatura: gli interventi si limitano all'estetica e poco più. Lo sterzo, per esempio, mi è parso leggero, soprattutto alle basse andature, e con la giuste doti di progressività e precisione per una compatta di questo tipo. Scatta bene. Per il resto, l'1.2 è lo stesso che già abbiamo apprezzato su tanti altri modelli: è un powertrain ben riuscito grazie al cambio automatico doppia frizione con unità elettrica integrata. Spinge bene in basso, per scattare da 0 a 100 in meno di 10 secondi e pure in ripresa è tutt'altro che lento. L'unica cosa che ancora non m'è andata giù di questo sistema (e che speravo avessero risolto almeno su questa HF Line) è quell'incertezza nelle cambiate a bassa velocità: a volte sembra quasi che l'elettronica sia indecisa su che rapporto mettere. Nulla di grave, giusto un piccolo ritardo nella risposta che in alcuni casi pregiudica l'agilità di guida. Che, sotto tutti gli altri punti di vista, è uno dei fiori all'occhiello di quest'auto. Proprio come i consumi: viaggiare sul filo dei 20 al litro non è difficile, almeno nei contesti urbani e sulle statali che ho incontrato durante questo primo assaggio della vettura. 
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Ferrari Hypersail - Una sfida "oceanica" con Giovanni Soldini

4 Ruote - Giu 25,2025
La Ferrari ha diffuso le prime immagini della sua nuova creatura. No, non si tratta di un'inedita hypercar, bensì della prossima sfida sportiva per gli uomini e le donne di Maranello: sarà al di fuori del mondo delle corse e riguarderà l'acqua degli oceani, dove il Cavallino Rampante sarà protagonista con un'imbarcazione avveniristica. Assieme alla Ferrari ci sarà Giovanni Soldini, skipper milanese diventato famoso per le sue regate in solitaria. Il progetto si chiama Hypersail, un omaggio al mondo delle competizioni e alle hypercar della Ferrari.Laboratorio su acqua. L'iniziativa, anticipata nei mesi scorsi, segna l'ingresso della Casa emiliana nel campo della vela e rappresenta anche un'ideale staffetta tutta emiliana: per oltre dieci anni Soldini ha regatato al timone di monoscafi e trimarani sponsorizzati dalla Maserati. Tuttavia, le competizioni non sono il fine ultimo del progetto, perché Hypersail si propone, innanzitutto, come una piattaforma di ricerca e sviluppo applicata alla navigazione oceanica. I tecnici della Ferrari sono direttamente impegnati nell'intero ciclo di ideazione, ingegnerizzazione e prova dell'imbarcazione e stanno collaborando con partner e fornitori nello sviluppo di sistemi di aerodinamica, efficienza energetica e gestione della potenza e dell'energia cinetica (la ricerca di tecnologie originali applicate alla nautica ha già portato al deposito di nove brevetti e alla scrittura di altri sei). Il progetto è incentrato anche sul trasferimento tecnologico: la barca navigherà con un sistema di controllo di volo sviluppato a partire dalle esperienze maturate nel mondo automotive. La barca. Innovative anche le scelte progettuali del designer Guillaume Verdier: la barca è un prototipo originale di monoscafo oceanico volante da competizione di 100 piedi (30,48 metri), che stabilizzerà il suo volo su tre punti d'appoggio. La novità assoluta è rappresentata dalle appendici mobili (foil in gergo velico): una avrà come supporto la chiglia basculante, mentre gli altri sostegni saranno un foil sul timone e, a turno, i due foil laterali. Il monoscafo, che sarà completamente autosufficiente sul piano energetico (è progettato per funzionare esclusivamente grazie a fonti di energia rinnovabile), è attualmente in costruzione in Italia ed è previsto venga varato nel corso del 2026, quanto sarà avviata anche la fase di collaudo con i primi test in acqua. "Hypersail è una nuova sfida che ci porta a superare i nostri confini e ad allargare i nostri orizzonti tecnologici. Allo stesso tempo si inserisce nel solco della tradizione Ferrari", commenta il presidente John Elkann, parlando di "una barca unica che volerà sugli oceani e che rappresenta anche un'opportunità di innovazione per il mondo della nautica e per quello automotive". Per Soldini, "l'incontro tra culture diverse e tecnologie avanzate sta permettendo di costruire una barca per molti aspetti rivoluzionaria. Dal punto di vista nautico, è innovativa per come è fatta e per come volerà; sul fronte dei sistemi, l'apporto di Ferrari sta promuovendo lo sviluppo di un controllo mai visto prima a bordo. Per prepararci al meglio alla variabilità e alla potenza di fenomeni e condizioni che si affrontano in oceano, la priorità è raggiungere l'equilibrio fra ricerca di performance estreme e massima affidabilità".
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Mazda2 Hybrid - Quattro test per conoscerla meglio - VIDEO

4 Ruote - Giu 25,2025
Compatta, ibrida, urbana: la Mazda2 Hybrid gemella tecnica della Toyota Yaris è una delle proposte più razionali per chi cerca una cittadina poco assetata. Ma come si comporta davvero su strada? Per capirlo fino in fondo, abbiamo messo alla prova la compatta di Hiroshima con quattro test strumentali del nostro Centro Prove: visibilità, fonometria (ovvero rumorosità interna), Adas e assistenze alla guida, consumi reali. Un'analisi oggettiva e approfondita, per andare oltre la scheda tecnica e scoprire i veri punti di forza e le eventuali debolezze di questa full hybrid.  Visibilità. Quando si parla di sicurezza, vedere bene è fondamentale. E qui la Mazda2 Hybrid se la cava piuttosto bene. I montanti anteriori, spesso responsabili di fastidiose zone d'ombra, generano un'area cieca di 13,4 a sinistra e 9,6 a destra: valori molto vicini all'ideale (11), che riducono il rischio di "nascondere" pedoni o ciclisti in città. Al posteriore, con il classico panettone parcheggiato dietro l'auto, si inizia a vedere dal lunotto a 6,45 metri. Non è un record, ma è in linea con la media del segmento (una Opel Corsa, per dire, fa leggermente peggio, a 6,66 m). A fare la differenza è la retrocamera, di serie sulla giap: più che un accessorio, un alleato. Adas. Proseguiamo il nostro percorso di test strumentali sulla Mazda2 Hybrid con un altro capitolo cruciale: la sicurezza attiva. Dichiararli non basta: i sistemi Adas vanno messi alla prova, e noi lo facciamo con strumenti avanzati e scenari realistici. I test si sono svolti in due fasi: da un lato, gli scenari urbani tra le auto; dall'altro, quelli con gli utenti deboli della strada. Tra le auto, la piccola giapponese si è comportata bene: nella falsa partenza (tipica di una rotonda) la frenata automatica ha risposto correttamente; in presenza di un veicolo fermo, ha frenato in sicurezza fino alla velocità massima del test (50 km/h). Buona anche la gestione in caso di svolta e nelle manovre di uscita da parcheggio. Con pedoni e ciclisti, altre conferme positive: ben gestito il caso del bambino che attraversa, con frenata fino a 50 km/h; corretta l'attivazione con il ciclista, fino a 35 km/h; risposta adeguata anche con il monopattino, fino a 25 km/h (scenario introdotto di recente); l'unica incertezza si è verificata con un adulto che spinge un passeggino, dove c'è stata qualche esitazione. Nel complesso, un comportamento sicuro e in linea con le aspettative del segmento. Consumi. La scheda tecnica promette efficienza, ma quanto è assetata davvero la Mazda2 Hybrid? I numeri raccolti dal Centro Prove confermano l'impostazione razionale del progetto: la piccola giapponese è una delle più parsimoniose della sua categoria. In città, ambiente ideale per il funzionamento del powertrain ibrido, arriva a percorrere 27,4 km/l, pari a un consumo di 3,65 l/100 km: una delle migliori prestazioni tra le compatte full hybrid. In extraurbano il dato si assesta su 25,2 km/l (3,97 l/100 km), mentre in autostrada terreno meno favorevole per questo tipo di tecnologia si scende a 17,9 km/l, ovvero 5,56 l/100 km. La media complessiva rilevata è comunque molto positiva: 22,98 km/l o, per dirla diversametne, 4,35 l/100 km. In termini di autonomia, il risultato è altrettanto interessante: con un pieno, la Mazda2 Hybrid percorre fino a 988 km in città e una media di 827 km nel ciclo misto.  Confort. L'ultimo banco di prova riguarda il confort percepito, sia dal punto di vista acustico, sia in termini di assorbimento delle asperità stradali. Per capire meglio come stanno le cose, abbiamo confrontato la Mazda 2 Hybrid con due utilitarie apprezzatissime: la Fiat Panda e la Hyundai i10. Sul fronte della rumorosità interna, la giapponese si rivela la più silenziosa in tutte le condizioni di test. Pavé, asfalto drenante e raccordi pronunciati del manto stradale vengono filtrati meglio rispetto alle rivali che superano spesso la soglia degli 80 dBA al posteriore, mentre la Mazda si mantiene più bassa, garantendo un ambiente un filo più ovattato. E poi c'è l'indice di articolazione, cioè la possibilità di chiacchierare a bordo senza che la voce venga coperta dal motore o dai fruscii: fino a 100 km/h, la Mazda2 offre il miglior isolamento acustico tra le tre. La i10 migliora oltre questa soglia, mentre la Panda mostra il decadimento più marcato con l'aumentare della velocità. Sul piano dell'assorbimento delle irregolarità, i numeri parlano chiaro: la Fiat Panda offre i valori migliori in assoluto, specie all'anteriore, con un comportamento morbido; la Mazda2 Hybrid si posiziona nel mezzo, con valori leggermente più elevati ma ben bilanciati tra avantreno e retrotreno; la Hyundai i10 è invece la più rigida, soprattutto al posteriore: sul gradino si rileva un picco di 6,1 m/s, il più alto tra i testati.
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Audi Q3 - Tutti i prezzi, le versioni e gli allestimenti della terza serie

4 Ruote - Giu 25,2025
Audi ha pubblicato i listini italiani della nuova generazione della Q3. La Suv tedesca debutta con una gamma composta da tre powertrain e altrettanti allestimenti, con prezzi compresi tra 42.500 e 62.900 euro. Le prime consegne sono previste a settembre. Il design della nuova generazione. Cresciuta nelle dimensioni fino a 4,53 metri, la Q3 offre un bagagliaio variabile da 488 a 575 litri in base alla motorizzazione; con la nuova serie migliora anche l'efficienza aerodinamica, grazie al Cx di 0,30 e a uno stile rinnovato, ispirato alle sorelle maggiori. L'elemento più evidente è quello della firma luminosa, con i gruppi ottici anteriori su due livelli e i Led posteriori di nuova concezione. L'abitacolo, grazie al palcoscenico digitale, racchiude in un'unica struttura il virtual cockpit da 11,9 e l'infotainment da 12,8. Benzina, diesel e mild hybrid. La Q3 è proposta in tre diverse varianti, con i motori benzina 1.5 TFSI 150 CV mild hybrid e 2.0 TFSI quattro 265 CV, oltre al diesel 2.0 TDI 150 CV, tutti con cambio automatico S tronic. Mancano all'appello, almeno per ora, le già annunciate motorizzazioni 2.0 benzina da 205 CV e ibrida plug-in da 272 CV. I dettagli degli allestimenti. Le versioni si chiamano Business, Business Advanced e S line edition. Fin dal modello base sono di serie i cerchi in lega da 17", il palcoscenico digitale con sistema di navigazione e Audi Sound System, la piastra di ricarica wireless, il portellone ad apertura elettrica e gli Adas obbligatori per legge. L'allestimento Business Advanced aggiunge i cerchi da 18", la retrocamera, il cruise control adattivo, l'assistente di parcheggio Plus, il supporto lombare elettrico per i sedili anteriori e il sistema keyless. La S line edition completa la dotazione con una caratterizzazione sportiva esterna e interna, i cerchi da 19, i gruppi ottici Led Plus anteriori e Led Pro posteriori e, per la sola 2.0 TFSI 265 CV, il volante sportivo con palette e sezione inferiore piatta. Il listino. Ecco i prezzi della nuova Audi Q3 per il mercato italiano:Q3 1.5 TFSI mHEV S Tronic Business: 42.500 euroQ3 1.5 TFSI mHEV S Tronic Business Advanced: 45.700 euroQ3 1.5 TFSI mHEV S Tronic Business S line edition: 47.900 euroQ3 2.0 TFSI 265 CV S Tronic quattro S line edition: 62.900 euroQ3 2.0 TDI S Tronic Business: 43.800 euroQ3 2.0 TDI S Tronic Business Advanced: 47.000 euroQ3 2.0 TDI S Tronic S line edition: 49.200 euro
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Lamborghini - La novità per Pebble Beach potrebbe chiamarsi "Fenomeno"

4 Ruote - Giu 25,2025
La Lamborghini ha depositato presso l'ufficio brevetti dell'Unione Europea (Euipo) il nome di una prossima novità di prodotto. Il 10 aprile scorso, la Bugnion Spa, società bolognese specializzata in consulenza su proprietà industriali e intellettuali, ha presentato per conto della Casa emiliana l'istanza per ottenere la registrazione della denominazione "Fenomeno" e del relativo marchio, caratterizzato dalla presenza di "corna" in pieno stile taurino alle estremità delle lettere iniziali e finali (potete vederlo qui sotto). Pochi dettagli, solo voci. La domanda riguarda differenti ambiti di applicazione (oltre ad automobili e relativi componenti, anche prodotti di abbigliamento o modellini) ed è attualmente nel pieno del processo autorizzativo: il periodo di opposizione scade il 15 luglio prossimo, ma finora non sono pervenute contestazioni all'ufficio brevetti. Non ci sono dettagli sull'uso del nome Fenomeno e la Lamborghini mantiene il suo proverbiale riserbo, ma ormai le indiscrezioni si moltiplicano, anche perché si avvicina un appuntamento importante per la Casa di Sant'Agata Bolognese: il Concorso d'Eleganza di Pebble Beach, diventato negli ultimi anni il palcoscenico preferito dalla Lamborghini per svelare le sue novità più importanti. Così è stato per la Temerario e la Lanzador, la concept che prefigura la prima elettrica del Toro. Una nuova hypercar? Stando alle indiscrezioni, la denominazione Fenomeno dovrebbe essere usata per una hypercar basata sulla Revuelto, ma dalle prestazioni superiori. La novità sarebbe stata già svelata ad alcuni clienti durante un apposito evento privato, ma saranno ben pochi i potenziali compratori visto che si parla di solo 29 esemplari, molto meno dei 112 di una delle ultime hypercar in edizione limitata svelate dalla Lamborghini sempre a Pebble Beach: la Countach LPI 800-4, riedizione moderna di una delle auto entrate nella storia della Motor Valley. Dopo la Countach, potrebbe essere la volta di una rinascita, quantomeno negli stilemi principali, per altri modelli ormai leggendari come la Miura o la Diablo. 
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Teos 2025 - Tutti gli ospiti dellevento dedicato alla sostenibilità

4 Ruote - Giu 25,2025
Si terrà il prossimo 2 luglio la seconda edizione di Teos - The Elegance of Sustainability, l'evento organizzato da Quattroruote dedicato alla sostenibilità. Nel corso della serata, che si svolgerà nell'elegante cornice di Casina Valadier, a Roma, si susseguiranno sul palco gli interventi di alcune delle aziende più impegnate nel percorso di transizione. I relatori sul palco. Dando spazio alla concretezza nell'attuazione di soluzioni e buone pratiche per la sostenibilità, ecco i nomi dei relatori che interverranno a Teos:Gabriella Favuzza - Head of Future Mobility & Public Affairs Renault ItaliaFabrizio Giugiaro - CEO GFG StyleGiuliano Maddalena - Presidente del Centro di Coordinamento Raee e CEO SafeVincenzo Maniaci - Direttore Cards & Digital Payments Q8 ItaliaGiuseppe Mazzara - CX & Brand Marketing Director Kia ItaliaGilberto Pichetto Fratin - Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energeticaRoberto Pietrantonio - CEO Mazda Italia e presidente UnraeSanto Puccia - Dirigente Superiore della Polizia di StatoAlberto Santilli - CEO Toyota Motor ItaliaCorrado Rocca - Head of R&D Cyber Unit di PirelliGian Luca Pellegrini - Direttore QuattroruoteMarco Pascali - Vice Direttore QuattroruoteAlessio Frassinetti - Redazione video QuattroruoteLa serata sarà condotta da Carolina Tedeschi.
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Horse - Il powertrain full hybrid per Captur e Symbioz

4 Ruote - Giu 25,2025
La Horse Powertrain, joint venture tra il gruppo Renault e Geely per lo sviluppo di propulsori termici e ibridi, ha presentato il nuovo powertrain ibrido HR18 HEV. Si tratta del primo sistema completo sviluppato dall'azienda in Europa, sarà prodotto nelle fabbriche di Valladolid e Bursa ed è stato appena introdotto sulle Renault Captur e Symbioz. Un pacchetto pronto per l'Euro 7. Il powertrain comprende il nuovo motore HR18 da 1.8 litri benzina aspirato a ciclo Atkinson da 109 CV e 172 Nm e appena 100 kg di peso, l'unità elettrica 5DH da 68 CV e 212 Nm, la batteria al litio Gen2 da 1,4 kWh e 36 kg e la trasmissione automatica DB45S, capace di gestire fino a 436 Nm di coppia complessiva. Il motore endotermico è già pronto per le normative Euro 7 e può essere alimentato anche con un mix al 10% di etanolo.
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BYD - Pronta la settima nave per il trasporto di auto

4 Ruote - Giu 25,2025
Sta per entrare in servizio la settima nave della flotta adibita dalla BYD al trasporto di auto lungo le principali rotte marittime internazionali. Il  cargo si chiama BYD Zhengzhou, dal nome di una delle città dove il costruttore cinese ha una delle sue fabbriche, e ha iniziato proprio in questi giorni i test di navigazione in vista della consegna ufficiale prevista nel mese di luglio.Le caratteristiche della Zhengzhou. L'imbarcazione, in gergo un cargo Ro-Ro (roll-on/roll-off), è leggermente più piccola delle sue ultime "sorelle": secondo alcuni siti specializzati nella geolocalizzazione delle navi mercantili, ha una lunghezza fuori tutto di 200 metri, una larghezza di 38 metri, una stazza lorda di 69 mila tonnellate e una capacità di trasporto pari a 18.400 tonnellate. Al momento non si sa quante auto può effettivamente stivare, ma stando al blogger cinese che ha postato su Weibo la foto della nave in uscita dal cantiere, il cargo può arrivare a 7 mila veicoli, circa due mila in meno rispetto, per esempio, alla Shenzhen e alla Changsha, che possono caricare fino a 9.200 mezzi. La BYD Zhengzhou, partita dal porto di Guangzhou alle 9:06 del 23 giugno per iniziare le prove in mare, dovrebbe essere la penultima nave a entrare nella flotta dell'azienda cinese: la BYD, che finora ha trasportato via mare oltre 70.000 veicoli, conta di dotarsi già entro fine anno del suo ottavo cargo. L'espansione e i problemi interni. La rapida espansione della flotta mercantile rientra in una specifica strategia del costruttore cinese per migliorare e accelerare i tempi di consegna sui mercati esteri, anche grazie a un maggior controllo di tutte le fasi logistiche, e, soprattutto, ridurre i costi ed evitare la tradizionale volatilità dei noli marittimi. Inoltre, le navi sono funzionali a sostenere un'espansione all'estero quantomai necessaria per affrontare alcuni problemi interni sempre più seri, a partire dalla sovracapacità produttiva e dall'intensificazione della concorrenza. A tal proposito, la Reuters ha lanciato delle indiscrezioni secondo le quali la BYD avrebbe deciso di rallentare le attività produttive negli ultimi mesi, riducendo i turni nottuni in almeno quattro delle sue sette fabbriche cinesi e rinviando i programmi di ampliamento delle catene di montaggio. La decisione sarebbe direttamente legata a un rallentamento delle vendite dopo anni di crescita senza sosta e a un contestuale aumento dei livelli di inventario presso le concessionarie in madrepatria. Del resto, secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers, la crescita della produzione di BYD è rallentata ad aprile al 13% (rispetto al pari mese del 2024) e a maggio allo 0,2%. Rispetto al quarto trimeste dell'anno scorso, i volumi medi dei due mesi risultano in calo del 29%. 
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Nissan Patrol Nismo - Il restyling è una Suv sportiva col V6 biturbo

4 Ruote - Giu 25,2025
La Nissan ha presentato il restyling della Patrol Nismo: si tratta di una variante sportiva dell'iconico modello giapponese che sarà offerta solo sui mercati del Medio Oriente. Attualmente non ci sono piani per un suo arrivo in Europa. Il nuovo V6 biturbo da 495 CV. Rispetto al modello del 2021 non cambia solo il design: Nismo è infatti intervenuta sul powertrain creando la più potente variante della Patrol mai proposta al pubblico. Abbandonato il precedente V8 5.6 litri aspirato, gli ingegneri della Nismo hanno lavorato a una variante specifica del V6 biturbo VR35DDTT, che ha permesso di passare da 428 a 495 CV di potenza e di ottenere 700 Nm di coppia. Il motore è abbinato al cambio automatico nove marce con una calibrazione dedicata. Le sospensioni a controllo elettronico e il servosterzo sono stati modificati per gestire al meglio le elevate prestazioni della vettura, su cui sono previsti di serie i pneumatici sportivi da 22" firmati Rays. Aerodinamica rivista. Le modifiche alla carrozzeria includono una profonda rivisitazione dell'aerodinamica, ispirata anche alle vetture della Formula E. I clienti potranno scegliere la Patrol Nismo nei colori White Pearl, Gray Metallic, Blue Metallic, Black Pearl e Nismo Stealth Gray, anche in variante bicolore con tetto nero. Gli interni sono caratterizzati dai rivestimenti in pelle e tessuto scamosciato con inserti rossi e neri, mentre i sedili anteriori sportivi sono specifici per questo modello.
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Airbag Takata - Il governo francese ferma 800 mila auto

4 Ruote - Giu 25,2025
Il governo francese ha deciso di adottare una misura precauzionale decisamente drastica per rtamponare il problema degli airbag difettosi della Takata: il ministro dei Trasporti ha ordinato il fermo di 800 mila veicoli considerati a rischio con l'obiettivo di evitare incidenti mortali in vista delle vacanze estive. "Questa decisione mira a inviare un messaggio chiaro e fermo ai produttori, incoraggiando al contempo i proprietari dei veicoli interessati a far controllare i loro veicoli il prima possibile", spiega il dicastero guidato da Philippe Tabarot.I numeri dei richiami. La decisione riguarda centinaia di veicoli di qualsiasi marca (molte risalenti anche a prima del 2011) e porta a 1,7 milioni il numero delle auto immobilizzate dall'obbligo di "stop drive". Tuttavia, il ministero ha anche imposto il richiamo di ulteriori 600 mila vetture senza ordine di fermo. Nel complesso, sono 2,5 milioni le auto in circolazione in Francia e nei territori d'oltremare sottoposte alle campagne di riparazione sollecitate dalle autorità transalpine. Il governo ha deciso di intervenire in seguito all'accertamento di decine di incidenti mortali.  Un conto drammatico. Pochi giorni fa, è stato ordinato il fermo di migliaia di Citroën C3 e DS3 tra Belgio e Germania in seguito al decesso a Reims di una donna di 36 anni per l'esplosione del dispositivo difettoso. L'incidente ha aggravato il conto dei danni causati dagli airbag della Takata: in Francia sono stati accertati 18 decessi e 25 feriti, per lo più nei territori d'oltremare (rispettivamente, 16 e 24), dove le condizioni climatiche ne aggravano i difetti. Le temperature elevate e l'umidità, tipiche di aree come Guadalupa, Polinesia Francese o Guyana, accelerano il deterioramento del gas propellente. La Takata ha utilizzato un composto chimico particolarmente instabile per le capsule di gonfiaggio, ossia il nitrato d'ammonio. Le indagini degli ultimi anni hanno accertato la sua eccessiva sensibilità agli sbalzi delle temperature e all'umidità: il composto tende a deteriorarsi nel tempo, trasformandosi anche in una sostanza corrosiva. In caso di incidente, l'effetto combinato della corrosione delle componenti dell'airbag e dell'instabilità del propellente rischia di causare il malfunzionamento del dispositivo, con un'esplosione incontrollata del pallone e la possibile espulsione di detriti potenzialmente mortali. In sostanza, il dispositivo, destinato a garantire la sicurezza di automobilisti e passeggeri, rischia paradossalmente di trasformarsi in un'arma mortale come ha segnalato, tra l'altro, una perizia richiesta dalla Procura di Catanzaro nel caso di un incidente che ha causato il decesso di una giovane donna nel capoluogo calabrese.  
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Tesla - In Francia si indaga per "pratiche commerciali ingannevoli"

4 Ruote - Giu 25,2025
Il Dgccrf francese, direttorato generale per le politiche sulla concorrenza e la tutela dei consumatori, ha portato a termine un'indagine, avviata nel 2023, su presunte pratiche commerciali ingannevoli da parte della Tesla. Secondo quanto dichiarato dall'ente, la Casa americana avrebbe promosso in maniera scorretta i sistemi di guida assistita dei suoi veicoli (definiti fully autonomous, ossia "completamente autonomi"), firmato contratti di vendita senza data e luogo di consegna, e non avrebbe provveduto a effettuare rimborsi ai clienti in maniera tempestiva. Rischio di multe salate. Gli inquirenti hanno dato quattro mesi di tempo alla Casa americana per cessare queste pratiche, pena una sanzione di 50 mila dollari al giorno fino a quando non si sarà messa in regola. La Tesla non ha commentato la notizia, e neppure il ceo Elon Musk (che solitamente risponde sul suo social network ).
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Industria - Ferraris (S&P): le sfide globali dellauto al Fleet&Business Day

4 Ruote - Giu 25,2025
In un periodo di tensioni internazionali e conflitti commerciali, quali conseguenze possono avere i nuovi equilibri fra l'industria europea dell'auto e i nuovi attori globali sui prodotti e i servizi a disposizione delle imprese? Cercheremo risposte a questa e ad altre domande nel corso di Reload, lo spazio di approfondimento del Quattroruote Fleet&Business Day 2025 e in particolare nella sessione intitolata Osservate speciali - Le auto aziendali come principale arma dell'UE per raggiungere i nuovi traguardi di decarbonizzazione: opportunità e ostacoli. Fra gli esperti che ci aiuteranno a decifrare lo stato di salute dell'industria automotive e le sue prospettive ci sarà Vittoria Ferraris, managing director & sector lead Automotive Emea presso S&P Global Ratings. Conoscere le dinamiche e le incognite del settore a livello globale è diventato indispensabile anche per orientarsi in un ambito più circoscritto, ma sempre strategico, come quello italiano delle vetture aziendali. E i fleet manager a cui è dedicata la nostra iniziativa del 24 settembre prossimo potranno avere chiarimenti da una delle voci più autorevoli dell'agenzia di rating internazionale. Networking e relax. L'edizione 2025 della nostra giornata dedicata ai professionisti della mobilità corporate si svolgerà alle Cantine Bellavista, sulle colline bresciane della Franciacorta. I fleet manager iscritti all'iniziativa avranno accesso a test drive di auto appena presentate o in arrivo sul mercato, a un'area espositiva di costruttori automotive e fornitori di servizi per le flotte, nonché a intervalli di relax e networking, visite guidate e alla cena conclusiva. La partecipazione al Fleet&Business Day del 24 settembre prossimo è gratuita ma su iscrizione per fleet e mobility manager. Le registrazioni sono aperte, in una sezione dedicata del sito.
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Guida autonoma - Robotaxi Tesla in Italia: una minaccia per i tassisti?

4 Ruote - Giu 25,2025
Milano e Roma, anno 2030: i robotaxi Tesla scarrozzano i clienti nelle metropoli, mentre dei tassisti non c'è più traccia. Uno scenario utopistico per chi guarda con favore alla tecnologia della guida autonoma, una prospettiva distopica per gli autisti delle auto bianche. Fantascienza? Sarà. Intanto ad Austin, in Texas, lo scorso 23 giugno è partita la sperimentazione senza conducente con una decina di robotaxi su base Model Y. Il primo passo di quella che, stando a indiscrezioni, potrebbe essere solo l'inizio di un'espansione globale, Europa inclusa: proprio a Roma, Parigi e Berlino, la Casa statunitense ha fornito un assaggio della guida assistita evoluta coi test sul Full Self-Driving della Model 3. A credere nei robotaxi ci sono pure giganti del calibro di Baidu, Pony.ai, Rimac, Uber e Waymo, attratti da un business colossale: secondo una stima della Global Market Insights, si tratta di un giro d'affari che nel 2032 varrà 50 miliardi di dollari. A che gioco giochiamo. Torniamo a bomba: cosa ne pensano i tassisti? La guida autonoma ci preoccupa, perché in qualsiasi comparto la tecnologia minaccia di sostituire l'uomo, dice Antonio Vulcano, responsabile dei clienti per Taxiblu 024040, la compagnia di auto bianche più grande di Milano. Nel nostro settore, il pericolo è che una stessa partita venga giocata dai due competitor, tassista e robotaxi: il primo obbligato a rispettare una miriade di normative su licenze, turni e tariffe, e il secondo libero di agire come crede. Si creerebbe un mercato sbilanciato con una parte che vince facile grazie a un arbitro fazioso. Morale: sì alla concorrenza, purché tutti i servizi di trasporto pubblico non di linea siano soggetti a identiche regole. Rebus strade. I robotaxi, prosegue Vulcano, potrebbero integrare, non sostituire, l'attuale offerta: penso a corse notturne in zone poco servite. Anche se nutro perplessità sul livello di sicurezza stradale della guida autonoma in contesti complicati come le metropoli italiane: i sensori dovrebbero decodificare un habitat intricato fatto di reti stradali vecchie, vie strette, incroci complessi, rotonde multiple, centri storici popolati da monopattini elettrici e bici che convivono con le betoniere in spazi angusti. La densità del traffico di circonvallazioni e tangenziali milanesi, per esempio, esige un addestramento sofisticato e una capacità di adattamento dei software straordinariamente superiori a quelli richiesti in contesti più omogenei, come quelli del Texas. Cartelli: cautela. Gli fa eco Ivo Speziali, presidente del sindacato Uritaxi Lazio, fra i maggiori in Italia: Sensori, telecamere, radar e Lidar della vettura senza conducente devono interpretare cartelli verticali e strisce per terra, che nelle nostre metropoli lasciano molto a desiderare, in primis nella capitale. Qui la segnaletica gialla creata per vecchi cantieri, chiusi da anni, resta sull'asfalto senza essere cancellata, andando a braccetto con buche, masselli fuori posto, tombini molto sporgenti, radici degli alberi. Valore aggiunto. Il tassista, prosegue Speziali, conosce il territorio, assiste i clienti vulnerabili come anziani, disabili, signore in dolce attesa o con bagagli, ha la capacità di reazione a imprevisti di qualunque genere: dal malessere di un baby passeggero a un cliente in stato alterato. Il taxi è un servizio di prossimità, non solo di trasporto. Chi paga. Ammesso e non concesso che la guida autonoma raggiunga un grado elevatissimo di elaborazione delle informazioni, chiosa Speziali, comunque l'incidente non è mai escludibile al 100% per l'imprevedibilità di mille fattori, a partire dal comportamento degli utenti. Si dovrebbe infine individuare il responsabile dei sinistri, fra Casa automobilistica, società che ha sviluppato il software, fornitore di sensori, gestore stradale: sorgerebbero contenziosi pesanti, che andrebbero a ingolfare l'apparato burocratico.
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Federclub MINI Meeting - Festa a Rieti per ladunata 2025

4 Ruote - Giu 25,2025
Dal 20 al 22 giugno 2025 è andata in scena la sesta edizione del Federclub Mini Meeting, l'incontro dei soci dei diversi Club Mini ufficiali. Sono stati più di 180 gli appassionati della Casa inglese provenienti da tutta Italia, che hanno passato un weekend sulle strade della Piana Reatina, alle pendici del Monte Terminillo, districandosi tra gare di regolarità, momenti culturali e feste al calar del sole. Appuntamento atteso. Dopo il successo delle cinque precedenti edizioni, quest'anno la community Mini si è data appuntamento nel cuore dell'Italia. Un'occasione per celebrare un'eredità che va ben oltre il semplice possesso di un'auto, che sia la piccola scatoletta geniale progettata da Alec Issigonis o la reinterpretazione del 2001 (sotto l'egida del gruppo BMW): innovativa e pratica, senza tralasciare lo stile, e capace di un dinamismo che sfocia nella sportività senza filtri delle varianti John Cooper Works. Un amalgama di ere automobilistiche, dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri, dove le contrapposizioni tra vecchio e nuovo sembrano sparire. Con il roadbook sul Terminillo. I partecipanti sono stati lasciati sulle spine fino al momento dell'accredito, quando hanno ricevuto un roadbook con tutte le tappe del fine settimana. L'evento ha preso ufficialmente il via venerdì in Piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, dove nella giornata di sabato sono arrivate oltre 100 Mini da tutta Italia, per poi partire verso il Terminillo: un percorso di regolarità suggestivo dove godersi, in sicurezza e senza disconoscere il Codice della Strada, il celebre go-kart feeling delle inglesine. Pausa con pic-nic e visita al Santuario di Greccio, per poi concludere la giornata con una cena conviviale in Abbazia. Domenica mattina, altri chilometri per la caccia al tesoro conclusiva. Tributo a John Cooper. L'incontro è stato anche l'occasione per celebrare il mito nel mito, ovvero l'epopea di John Cooper, che aggiunse sportività e cavalli alla maneggevolezza della piccola vettura, raggiungendo traguardi inattesi come le vittorie al Rally di Monte Carlo nel 1964, 1965 e 1967. A Rieti ha fatto capolino una rappresentante di quella stagione gloriosa, una Morris Mini Cooper S del 1964, da oltre 40 anni di proprietà di Gianluca Bardelli, appassionato della piccola britannica (nonostante sia più famoso per le vittorie con le Jaguar E-Type e le De Tomaso Pantera). Parcheggiata accanto a lei la nuova Mini Cooper John Cooper Works, portatrice della stessa indole sportiva ma con 231 CV e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi.
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Auto usate - Auto1 Group ricerca personale

4 Ruote - Giu 25,2025
Auto1 Group, piattaforma per la compravendita di auto usate che in Italia opera con i marchi noicompriamoauto.it, Autohero e auto1.com, ha annunciato l'assunzione di 2.000 nuovi addetti in Europa. Trecento dei nuovi posti di lavoro che la società intende creare saranno in Italia, i rimanenti in Austria, Belgio, Francia, Germania e Spagna. Le assunzioni aiuteranno a consolidare la presenza del marchio noicompriamoauto.it e dei corrispettivi degli altri Paesi europei; la politica di espansione del network ha già portato all'apertura di 60 nuove filiali nei primi mesi di quest'anno. Per la rete Autohero le nuove assunzioni mirano a incrementare la capacità logistiche e di postvendita dei centri di ricondizionamento delle vetture e al miglioramento dei servizi forniti in particolare alle concessionarie partner. Il gruppo opera in Italia con un quartier generale a Milano e un centro di ricondizionamento nei pressi di Pavia. Ha sedi in 22 Paesi e circa 6.300 dipendenti in tutt'Europa. Le posizioni aperte in noicompriamoauto.it riguardano 5 valutatori dei veicoli in arrivo e 167 addetti al servizio di assistenza dei processi delle filiali. In Autohero le richieste di nuovo personale sono di 157 addetti alla consegna dei veicoli ai clienti, 7 addetti commerciali a contatto con i clienti finali, 5 driver per i video di presentazione delle offerte e 33 posizioni di supporto clienti. Auto1, infine, cerca un senior business developer per il remarketing e un commerciale telefonico nella stessa area.
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Mercato europeo - Le targhe tornano a crescere: +1,9% a maggio

4 Ruote - Giu 25,2025
Il mercato dell'auto europeo torna in territorio positivo dopo la flessione di aprile. A maggio, secondo i dati diffusi dall'associazione dei costruttori Acea, le immatricolazioni nell'area Ue+Efta+Uk sono state pari a 1.113.194, l'1,9% in più rispetto al pari mese dell'anno scorso. Sostanzialmente stabile, invece, il consuntivo dei primi cinque mesi dell'anno: sono 5.572.458 le vetture targate, con una crescita marginale dello 0,1%. I singoli mercati. Tra le varie aree geografiche di riferimento, l'Unione europea e il Regno Unito mettono a segno entrambe un miglioramento mensile dell'1,6%, mentre i Paesi dell'Efta registrano un aumento del 10,5%. Tra i singoli mercati, è sempre la Spagna a registrare le migliori performance, con un +18,6%, mentre la Germania cresce dell'1,2% e la Francia flette del 12,3%. Quasi invariata l'Italia con un +0,1%. Nel cumulato annuo, l'Ue segna un -0,6% (+13,6% per il mercato spagnolo, -2,4% per quello tedesco, -8,2% per il francese e -0,5% per l'italiano), il Regno Unito un +2,8% e l'Efta un +5,9%. Le alimentazioni. Sul fronte delle alimentazioni, a maggio prosegue il rimbalzo delle Bev, con una crescita nell'intera Europa (Ue+Efta+Uk) del 27,2%, legata, soprattutto, all'andamento positivo di Spagna (+104,1%), Germania (+44,9%), Italia (+40,8%) e Regno Unito (+25,8%). In calo del 18,7% la Francia. Nella sola Ue, le elettriche crescono del 25%, ma la loro quota nel cumulato annuo si mantiene sempre intorno al 15%. Maggio ha visto ancora un rimbalzo per le ibride plug-in (+46,1%), mentre le ibride non ricaricabili salgono del 14,2%. Male benzina e diesel, con un calo, rispettivamente, del 19,5% e del 27,6%.  L'andamento dei gruppi. Quanto ai vari costruttori, Stellantis immatricola 168.839 vetture e perde il 3%. Alla crescita di Peugeot (+7,5%), Jeep (+1,9%) e Alfa Romeo (+21,5%) fa da contraltare il calo di tutti gli altri marchi: -8,9% per Opel/Vauxhall, -1,2% per Citroën, -11,5% per Fiat, -4,8% per DS, -80,2% per Lancia e -37,2% per Maserati e gli altri brand. Al primo posto si conferma il gruppo Volkswagen grazie a 309.930 registrazioni e una crescita del 3,4%: il marchio omonimo guadagna il 3,5%, Skoda il 15,7% e Cupra il 32,4%, mentre Audi, Seat e Porsche perdono, rispettivamente, il 6%, il 25,4% e il 5,9%. Bene anche il gruppo Renault, con 111.395 targhe e una crescita del 4,6% attribuibile in gran parte alla Dacia (+13,2%). Andamento negativo per Hyundai-Kia (-4% e 88.491 immatricolazioni) e il gruppoToyota (-1,7% e 79.578 targhe). Bene BMW Group (+5,6%, 78.862), Mercedes-Benz (+1,9%, 56.796) e Ford (+1,7%, 35.803). In crescita Saic (+22,5%) e Honda (+0,7%), in flessione tutti gli altri: -2,3% Nissan, -18,8% Volvo, -20,4% Suzuki, -27,9% Tesla, -23% Mazda, -20,3% Jaguar Land Rover e -14,3% Mitsubishi. 
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Renault - Flins, la storia siamo noi

4 Ruote - Giu 24,2025
I 125 anni di storia della Renault, fatti di centinaia di automobili, di oggetti, di documenti e di opere d'arte, verranno racchiusi in una nuova struttura visitabile dal pubblico a partire dal 2027 a Flins, di fronte allo storico stabilimento del marchio alle porte di Parigi. Fabrice Cambolive, amministratore delegato della marca francese, non lo vuole chiamare museo: per adesso, parla di vetrina, di collezioni, di "un luogo dove condividere la passione per l'automobile e il suo futuro.Presenta Senard. Nella ex fabbrica di Flins - "casa" di 18 milioni di auto, diventata nel 2021 una Refactory dedicata all'economia circolare - è stato presentato il progetto dell'architetto Jacob Celnikier dello studio GGA, che riprende le forme ortogonali dello stabilimento disegnato da Bernhard Zehrfuss, vincitore del Prix de Rome 1939. Assente l'amministratore delegato del gruppo Luca de Meo dopo il suo addio al mondo dell'auto, è toccato al presidente Jean-Dominique Senard affiancato da Cambolive e dal direttore marketing Arnaud Belloni - raccontare l'idea di dare una casa alla storia del marchio. un luogo speciale - dice Senard accennando a qualche emozione - e rappresenta una rinascita del patrimonio industriale, fatto con amore. Le collezioni. La nuova struttura di 11.500 metri quadrati, di cui sono stati mostrati dei render, prevede un edificio a più piani in cui ospitare tre collezioni. Quella riservata alle auto della storia Renault è composta da pallet su cui sono sistemati i veicoli, nove per ogni piano, come su degli scaffali che in altezza arrivano fino ai 15 metri, specifica Belloni, che per il luogo proietta l'ambizione di un turismo culturale più vasto essendo lo spazio espositivo a due passi da Giverny, sede della casa di Claude Monet. Le altre due collezioni da accogliere prevedono documenti e oggetti legati a Renault e opere d'arte sia di artisti del passato come il fotografo Robert Doisneau, che ha lavorato per la marca a cavallo della seconda guerra mondiale, sia di esponenti della Street Art. Quando l'edificio sarà pronto ci saranno esposizioni temporanee e permanenti.La Barquette del 1952. Nell'attesa, ci mostrano alcune delle auto che entreranno di diritto nella collezione. Merita attenzione una Barquette 4CV del 1952 che ha corso a Le Mans. Il proprietario l'ha donata a Flins, dove è stata perfettamente restaurata con due anni di lavoro. Frutto di quella Refactory per la quale continua la formazione di personale, guardando al futuro della mobilità. La migliore eredità possibile, per un mondo dell'auto in drammatica trasformazione.
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Motori sullacqua - Villa dEste Style Vintage Yachting 2025

4 Ruote - Giu 24,2025
C'è un luogo dove la passione per i motori trova espressione anche lontano dall'asfalto, specchiandosi nelle acque del Lago di Como tra scafi d'epoca, legni lucidi e propulsori storici. Quel luogo è il Grand Hotel Villa d'Este, dove il prossimo 13 settembre andrà in scena la sesta edizione di Villa d'Este Style Vintage Yachting, evento che celebra la motonautica storica con lo stile e l'eleganza che da sempre contraddistinguono la cornice lariana. Organizzato in collaborazione con l'Asdec Associazione Scafi d'Epoca e Classici, fondata nel 1987 da Riccardo Notarbartolo di Villarosa e GianAlberto Zanoletti e con il Museo della Barca Lariana, l'edizione 2025 sarà speciale anche per una significativa apertura al pubblico: per la prima volta, non sarà necessario essere armatori (o loro amici) per partecipare. Chiunque potrà accedere acquistando un biglietto, comprensivo del pranzo al ristorante Grill del Grand Hotel, tramite il sito ufficiale della struttura. In barca con il motore di Fangio. Come in ogni edizione, a dominare la scena saranno le barche d'epoca: dopo una sfilata che partirà dal centro lago, gli scafi approderanno ai pontili privati del Villa d'Este. Ma quest'anno, accanto agli esemplari dei collezionisti, il Museo della Barca Lariana porterà in esposizione cinque pezzi rari dal valore storico e tecnico altissimo. Spicca su tutti la ricostruzione del Laura I, in origine realizzato dai Cantieri Guido Abbate e motorizzata con un propulsore Alfetta 159, figlio dell'8 cilindri che nel 1951 portò Juan Manuel Fangio alla vittoria del Campionato del Mondo di Formula 1 con la Casa del Biscione. La versione marinizzata permise al Laura I di entrare nella leggenda, stabilendo nel 1953 il record dell'ora con una velocità media di 226 km/h: un primato che ancora oggi impressiona, specchio diretto dell'interconnessione tecnica tra mondo nautico e automobilistico. Le altre protagoniste. Un altro esemplare esposto sarà il Glauco del 1933, rarissimo monoscafo tradizionale da diporto Vidoli, motorizzato da un altrettanto raro motore Alfa Romeo 6C 1750, classico tipo di barca da turismo delle famiglie agiate dell'epoca. Ci sarà poi il Fortunato dei Cantieri Taroni del 1923, tra i primi a essere utilizzati per trainare sciatori d'acqua, quando lo sci nautico era ancora una curiosità riservata a pionieri e aristocratici. Dalla stessa bottega artigiana lariana proviene anche la lancia inglesina Dulcilinea del 1920, mentre chiuderà la rassegna il suggestivo 007 del 1964, costruito da Giacomo Colombo, un nome che riecheggia nei registri della nautica classica come in quelli delle competizioni offshore. Crocevia tra motori e bellezza. Se il celebre Concorso d'Eleganza per automobili, oggi firmato BMW Group, venne inaugurato a Villa d'Este nel 1929, già cinque anni prima Gabriele d'Annunzio aveva organizzato nello stesso luogo uno dei primi raduni motonautici della storia, intuendo il potenziale spettacolare e culturale del connubio tra cavalli vapore e paesaggi lacustri. E a ben vedere, il parallelo con le quattro ruote non è solo nella meccanica: come le auto da concorso, anche questi scafi richiedono restauro, cura maniacale dei dettagli, documentazione storica e passione. Villa d'Este Style Vintage Yachting è quindi molto più di un evento per appassionati di barche: è un appuntamento che celebra la storia del design, della tecnica e delle corse, portando in superficie un pezzo importante del patrimonio motoristico italiano, con una raffinatezza che solo il Lago di Como sa offrire. Un piccolo Concorso d'Eleganza sull'acqua, che merita un posto nel cuore di ogni appassionato di motori.
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MG - A Goodwood con due novità elettriche

4 Ruote - Giu 24,2025
La MG ha diffuso il teaser di una delle due novità che saranno svelate in anteprima al Goodwood Festival of Speed. Il marchio britannico, di proprietà della cinese Saic, ha annunciato il lancio di due nuove BEV, senza per ora fornire altri dettagli: l'immagine diffusa mostra il posteriore di quello che sembra una Suv sportiva, caratterizzata da una unica linea a Led che segue il profilo aerodinamico della coda. Sul conto della seconda vettura, invece, non ci sono ancora indizi. Le altre novità. A Goodwood la MG mostrerà al pubblico anche la MG Cyberster Black con una inedita livrea totalmente nera e la Cyber X Concept in anteprima europea. Ci sarà spazioanche per la EX4 che si esibirà sul percorso con una livrea studiata per rendere omaggio alla MG Metro 6R4 Gruppo B degli anni 80.
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Oceano Pacifico - La Morning Midas è affondata

4 Ruote - Giu 24,2025
Nulla da fare per la Morning Midas: secondo lanci di agenzie e organi di stampa specializzati, il mercantile è affondato a causa di diversi fattori, a partire dalle conseguenze dell'incendio scoppiato 21 giorni fa a circa 300 miglia nautiche a sud-ovest dell'isola di Adak (Alaska). "I danni causati dall'incendio, aggravati dalle condizioni meteorologiche avverse e dalle successive infiltrazioni d'acqua, hanno causato l'affondamento della Morning Midas intorno alle 16.35 ora locale (UTC-9) del 23 giugno, in acque profonde circa 5.000 metri e a 360 miglia nautiche dalla terraferma", ha affermato il gestore del cargo, la Zodiac Maritime, che ha già disposto la permanenza nell'area di due rimorchiatori con lo scopo di accertare segnali di inquinamento e di verificare l'emersione di detriti. Sul posto è stato inviato anche un mezzo speciale per la protezione dell'ambiente marino e le eventuali opere di mitigazione. Del resto, il cargo, oltre a circa 3.000 veicoli (per lo più dei marchi Chery, Great Wall e Saic), trasportava circa 350 tonnellate di gas combustibile e 1.530 tonnellate di olio a bassissimo tenore di zolfo (Vlsfo). Alla luce delle caratteristiche del luogo dell'affondamento e dell'imbarcazione (183 metri di lunghezza e una stazza lorda di 46.800 tonnellate), il recupero dell'imbarcazione è quasi del tutto da escludere. Il giallo delle cause. Rimarranno dunque ignote le cause di nuovo disastro per il settore del trasporto marittimo. Un incidente analogo risale al 2022, quando la Felicity Ace affondò nell'Oceano Atlantico con il suo carico di circa 4 mila veicoli. Negli ultimi dieci anni sono stati tredici gli incendi seri su cargo adibbiti al trasporto di auto: oltre ai due affondamenti, si contano anche sei casi di danni gravissimi alle strutture e otto morti (sei marinai e due lavoratori portuali). Tra l'altro, la Morning Midas è affondata proprio mentre si attendeva l'arrivo di un rimorchiatore con attrezzature speciali per il traino a lunga distanza e quando le verifiche effettuate tramite telecamere termiche e controlli visivi a distanza avevano escluso focolai ancora attivi. Tuttavia, i tentativi per trainarla in porto si sono rivelati inutili a causa delle avverse condizioni meteorologiche (venti di 45-50 nodi e onde di circa 1,8 metri), dei danni prodotti dalle fiamme (le immagini raccolte durante i sorvoli della Guardia Costeria degli Stati Uniti hanno rivelato gravi danni strutturali allo scafo per la sua intera altezza e da poppa a prua) e dell'instabilità dovuta alle conseguenze delle fiamme sulle dotazioni di sicurezza interna. La Morning Midas, varata nel 2006, batteva bandiera liberiana ed era gestita dalla londinese Zodiac per conto della cinese Saic Anji Logistics lungo la rotta di collegamento tra la Cina e il Messico. Salpata il 26 maggio da Yantai, doveva arrivare a Lázaro Cárdenas il 15 giugno con a bordo 3.048 veicoli, di cui 70 completamente elettrici e 681 ibridi.  
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