Kia - Ho Sung Song: "Fronteggeremo i dazi grazie alla flessibilità"
I dazi porteranno costi aggiuntivi, ma è presto per parlare delle conseguenze sull'industria dell'automotive. Quel che è certo è che Kia è flessibile e imposterà una strategia chiara per far fronte a questa nuova sfida. Ho Sung Song è il ceo del costruttore coreano: l'abbiamo incontrato fra il Mobility Show di Seul e l'Investor day della Casa. Il top manager non entra nei dettagli delle misure allo studio all'interno della Casa coreana per prepararsi all'impatto delle nuove tariffe decise dall'amministrazione Trump. Tuttavia, probabilmente confortato anche dalle tempestive azioni di sostegno al tessuto produttivo locale varate dal governo di Seul, l'ad confida nella flessibilità del sistema industriale del marchio. Un apparato che si appresta ad accogliere nuovi modelli, dalla EV4 (la berlina fastback, assemblata in Corea, ha come principale riferimento il Nordamerica, e la hatchback prodotta in Slovacchia per l'Europa) al veicolo commerciale polivalente PV5, anch'essi elettrici. Di quest'ultimo, in particolare, il capo della Kia afferma che potranno essere prodotte fino a 12 varianti con allestimenti specializzati, all'interno del complesso industriale dove si assemblano crossover e sport utility come Niro e Sorento, berline come la K5 e la K8, prevalentemente dedicate al mercato locale, più l'elettrica EV6 e il pick-up Tasman; e a partire da una piattaforma anch'essa saldamente integrata nell'apparato tecnologico del gruppo Hyundai: la E-Gmp, che qui acquisisce il suffisso S come service. La concorrenza multienergia. Il target geografico del PV5, oltre a quello domestico, è il mercato europeo dei furgoni e multispazio compatti. Un ambiente particolarmente competitivo nel quale, ricordiamo al ceo della Kia, l'industria locale lavora su volumi elevati per singoli progetti condivisi fra più marchi, o addirittura fra gruppi concorrenti, per garantirsi margini adeguati. Come pensa il costruttore coreano di raggiungere la necessaria redditività giocando da solo, se nemmeno condivide l'architettura PBV con la consorella Hyundai? Con la nostra piattaforma dedicata, afferma Song, saremo in grado, nel 2030, di raggiungere il nostro obiettivo di 250 mila unità prodotte dell'intera famiglia PBV (di cui faranno parte, oltre al PV5, i futuri PV7 e PV9, ndr) con risorse adeguate a un progetto che costituisce uno dei pilastri della nostra produzione, senza perdere soldi e garantendo ai clienti una rete di vendita dedicata, servizi finanziari e assicurativi, soluzioni telematiche e di gestione delle flotte. L'amministratore delegato della società di Seul si dice convinto che la Casa saprà alimentare la domanda malgrado il processo di elettrificazione dei veicoli commerciali stia procedendo più lentamente del previsto, e risultare competitiva con le architetture multienergia degli altri costruttori. Il pick-up per gli Usa. Una delle chiavi di questa competitività, secondo Song, è l'aver immaginato un veicolo che supera i tradizionali vincoli di progettazione e applicazione ai vari scenari di trasporto di passeggeri e merci. Al Seoul Mobility Show 2025, la Kia espone anche il Tasman, destinato, oltre che al mercato locale, all'intera area Asia-Pacifico, all'Africa e al Medio Oriente. Ho Sung Song non nasconde l'interesse della sua società per mercato globale dei pick-up, compreso quello degli Stati Uniti, ma in quel caso si tratterà di un modello specifico e full electric. Eventuali prossime mosse per l'esportazione e la produzione di auto e veicoli commerciali negli Usa saranno però valutate alla luce dell'evoluzione dei dazi.
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Gruppo Volkswagen - Boom di elettriche, ma non in Cina
Il gruppo Volkswagen ha chiuso il primo trimestre dell'anno con risultati brillanti nella vendita di auto elettriche. Peccato che si confermi il solito problema: in Cina la partita è sempre più difficile e anche i tedeschi hanno difficoltà a intercettare - almeno in parte - una domanda che è ormai appannaggio della concorrenza locale. Il costruttore di Wolfsburg, che non ha a caso ha annunciato la presentazione di tre concept a batteria al prossimo Salone di Shanghai, ha venduto nei primi tre mesi dell'anno 216.800 Bev, il 58,9% in più rispetto all'anno scorso. soprattutto l'Europa a brillare con 158.100 veicoli e un +112,6%; gli Stati Uniti hanno contributo con 19.900 vendite e un +51%; il resto del mondo con 12.800 e un +63,7%. La Cina, di contro, mostra un -36,8% e 25.900 veicoli commercializzati. Se si guarda ai singoli marchi, è la Volkswagen a rappresentare il grosso delle vendite (95.200 unità e +39,6%), ma le migliori performance sono della Porsche: +326,4% e 18.400 Bev vendute. Bene anche Seat/Cupra (+167,4% e 18.600 vendite), Skoda (+93,3%, 27 mila Bev) e Audi (+30,1%, 46.400). Il fatturato totale. Il problema cinese non riguarda solo le elettriche, ma anche tutte le altre motorizzazioni. Nel trimestre, il gruppo Volkswagen ha venduto 2.133.600 veicoli in tutto il mondo (il dato comprende anche i veicoli commerciali e pesanti), registrando una crescita dell'1,4% grazie al contributo positivo di tutte le aree, con la sola eccezione, per l'appunto, della Cina, dove le 644.100 vendite implicano un calo del 7,1%. Al contrario, l'Europa occidentale mostra una crescita del 3% (814 mila), l'Europa centrale e orientale del 7,9% (125.800), il Nord America del 4,4% (237.200) e il Sud America del 16,6% (138.200). Salgono anche l'area Medio Oriente-Africa (+12,3%) e il resto dell'Asia-Pacifico (+7,2%). Anche in questo caso, è interessante la suddivisione delle performance commerciali dei singoli marchi automobilistici: il cluster dei brand Core mette a segno un +3,7% e 1,6 milioni di vendite, in virtù del +5,1% di Volkswagen (1,134 milioni), del +8,2% di Skoda (238.600) e del +5,9% di Seat/Cupra (146.700). Invece, l'insieme dei marchi Progressive flette del 3,3% (388.800), con l'Audi in flessione del 3,4% (383.400), la Bentley in contrazione del 4,7% (2.400) e la Lamborghini in crescita del 12,8% (3.000). Giù anche Porsche, con un -7,9% e 71.500 vendite legato per lo più al solito problema cinese. A Pechino, infatti, Zuffenhausen ha perso il 42%. proprio il caso di dirlo: il maggior mercato automobilistico al mondo, senza nessuna differenza di motorizzazioni, non è più un Eldorado.
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Euro NCAP - Cinque stelle per Audi A6, Cupra Terramar, BYD Sealion 7, Jaecoo 7 e Polestar 3
L'Euro NCAP ha pubblicato i risultati dei suoi ultimi test di sicurezza relativi a diversi nuovi modelli appena arrivati sul mercato, tutti premiati con il massimo dei voti: in ordine alfabetico, l'ente europeo per la sicurezza ha assegnato cinque stelle alla Audi A6 (testata sulla versione Variant, dopo la prova della A6 e-tron dello scorso marzo), alla Suv elettrica BYD Sealion 7, alla Cupra Terramar, alla Geely EX5, alla Hongqi E-HS9, alla Jaecoo 7 Phev e alla Polestar 3. Quest'ultima e la Sealion 7 hanno ottenuto il punteggio più alto mai registrato nella protezione dei bambini, 93%, diventando di fatto il nuovo standard di riferimento. Audi A6. L'unica berlina di questa tornata di test ha ottenuto il massimo dei punteggi (ottenuti anche combinando quelli della A5, provata lo scorso anno). Il modello provato è quello con motore 2.0 TDI e carrozzeria station wagon Avant. Buona la protezione dei bambini, anche se il sistema di rilevamento della loro presenza sui sedili posteriori è di tipo indiretto.Protezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 88%Utenti vulnerabili della strada: 78%Aiuti alla guida: 77% BYD Sealion 7. Come la Polestar 3, la Suv elettrica della Casa cinese ha registrato il punteggio più alto nella protezione dei bambini, sia negli urti che quando si esce dall'auto, con un cicalino dedicato proprio al rilevamento della loro presenza sulla panca posteriore. Buona la protezione offerta dai colpi di frusta, superati i test di immersione.Protezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 93%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 79% Cupra Terramar. La Suv sportiva spagnola è disponibile con motorizzazioni termiche, mild hybrid e plug-in: i test di Euro NCAP hanno riguardato quest'ultimo modello, che ha ottenuto punteggio pieno e risultati più che adeguati in tutte le prove, anche di impatto tra passeggeri in caso di urto laterale, attutito dall'airbag centrale. Ok le prove di allagamento: portiere e finestrini rimangono operativi anche dopo due minuti che l'acqua è entrata nel veicolo.Protezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 82%Aiuti alla guida: 76% Geely EX5. Questa Suv cinese, non ancora importata in Italia, ottiene ottimi punteggi in particolare nella protezione degli utenti deboli della strada e negli aiuti alla guida, mentre presenta margini di miglioramento per la protezione dei bambini (non ha superato il test di rilevamento di un bambino a bordo) e per quella degli adulti, per via del distacco di un montante anteriore durante i crash test. In ogni caso, il punteggio totale è di cinque stelle.Protezione degli adulti: 86%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 83%Aiuti alla guida: 83% Hongqi E-HS9. Ottiene punteggio pieno un'altra Suv proveniente dalla Cina e non commercializzata in Italia. L'Euro NCAP segnala che ispezioni successive ai crash test hanno mostrato un piccolo strappo nell'airbag del conducente, che ha portato a una penalizzazione del punteggio nella protezione degli adulti: la Casa cinese ha comunicato di aver migliorato il controllo di qualità in fabbrica e presso il fornitore.Protezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 73%Aiuti alla guida: 82% Jaecoo 7 Phev. Cinque stelle anche per la versione plug-in di questa grande Suv cinese, che è stata penalizzata nel punteggio dei test di impatto frontale, con l'airbag posteriore rimasto intrappolato nel montante C, causandone l'apertura solo parziale. L'indagine della Jaecoo ha rivelato un errato montaggio dei fermi dell'airbag in fase di produzione, che è stato rettificato.Protezione degli adulti: 81%Protezione dei bambini: 80%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 80% Polestar 3. La Suv elettrica svedese conquista il punteggio pieno, ma è nella protezione dei più piccoli che spicca come la migliore mai provata fino a questo momento. In particolare, sottolinea il rapporto di Euro Ncap, l'auto si è comportata bene nella protezione dei manichini di 6 e 10 anni e ha un efficace sistema che impedisce la chiusura dell'auto se un bambino rimane sui sedili posteriori. Finestrini e portiere funzionano anche in caso di allagamento.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 93%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 83%
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Dazi - McKinsey valuterà l'impatto su Alfa Romeo e Maserati
"Stellantis ha incaricato la società McKinsey & Co. di fornire un servizio di consulenza strategica su Maserati e Alfa Romeo, in seguito all'aumento delle pressioni dovuto all'escalation della guerra commerciale di Donald Trump". L'indiscrezione è stata lanciata dall'agenzia Bloomberg, ma è stata confermata da un portavoce: "A McKinsey è stato chiesto di fornire le sue considerazioni in merito ai dazi statunitensi recentemente annunciati per Alfa Romeo e Maserati". Le opzioni. L'agenzia scrive anche altro. Tra le altre cose, il presidente John Elkann avrebbe chiesto alla società di consulenza di valutare le opzioni per i marchi, tra cui partnership con altre aziende per accedere a nuove tecnologie. Inoltre, gli scenari di lungo termine potrebbero includere pure lo scorporo della Maserati dal gruppo Stellantis. A ogni modo, tutte le possibili valutazioni sono in una fase iniziale, nonostante l'interesse di altri gruppi per il Tridente, in particolare asiatici. Una cosa è certa per le fonti citate da Bloomberg: Elkann non ha alcuna intenzione di vendere marchi del gruppo Stellantis a un concorrente cinese. Vale sia per l'Alfa Romeo, sia per Maserati. Del resto, il problema impellente è un altro: i dazi del 25% imposti da Washington sulle importazioni di auto prodotte all'estero. Si tratta di un duro colpo alle speranze di rilancio dell'Alfa Romeo e della stessa Maserati. Basta un numero fornito di recente dal responsabile Santo Ficili: il 35/40% dei clienti del Tridente risiede proprio negli Stati Uniti.
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Noleggio a lungo termine - Contratti in aumento del 6,5% nel primo trimestre
Il noleggio auto a lungo termine di durata superiore a 30 giorni si conferma protagonista nel mercato italiano, con 254.328 contratti stipulati nel primo trimestre 2025, in aumento del 6,5% sullo stesso periodo del 2024: lo evidenzia l'Unrae. Prevalgono le aziende a quota 215.458, specie quelle che poi destinano le vetture ai dipendenti, contro 38.870 dei privati (in crescita del 13,1%) che scelgono questa formula in alternativa alla proprietà della macchina. La durata media dei contratti complessivi scende a 20 mesi, rispetto ai 25 mesi precedenti.
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Dazi - La Corea del Sud vara misure emergenziali per l'industria dell'auto
Il governo della Corea del Sud è il primo al mondo a varare misure di tipo emergenziale per aiutare la propria industria automobilistica ad affrontare le conseguenze dei dazi introdotti dall'amministrazione Trump. Seul ha stanziato un pacchetto di iniziative, tra cui un sostegno finanziario diretto, sgravi fiscali e incentivi per sostenere la domanda interna, e ha promesso uno specifico impegno per avviare dei negoziati con Washington. "Dato che auto e componenti sono i principali beni esportati dalla Corea del Sud verso gli Stati Uniti, la decisione di imporre un dazio del 25% è davvero un duro colpo alla nostra industria automobilistica", ha spiegato il governo dopo un ciclo di incontri con i rappresentanti di un comparto industriale. Quest'ultimo, solo l'anno, scorso ha esportato negli Usa prodotti automotive per quasi 43 miliardi di dollari (solo le vetture hanno sfiorato i 35 miliardi). Le misure. Il pacchetto coreano include "una serie di misure di sicurezza industriale incentrate sulle richieste più urgenti": per esempio, per prevenire eventuali problemi di liquidità, il governo aumenterà il sostegno finanziario da 13 mila miliardi di won a 15 mila miliardi. Inoltre, sono state ridotte le tasse sull'acquisto di automobili dal 5% al 3,5% (il taglio rimarrà in vigore fino a giugno dell'anno prossimo) e sono stati aumentati gli incentivi per le elettriche: oggi i sussidi coprono dal 20 al 40% degli sconti concessi dai costruttori sul prezzo di listino, ma la percentuale passerà al 30-80% fino alla fine di quest'anno. Il governo si è inoltre impegnato ad "adottare misure flessibili a seconda del livello di danni al settore in futuro" e a sostenere attivamente le strategie di espansione delle Casa coreane nei paesi meno sviluppati dell'Africa, dell'America Latina e dell'Asia. Infine, sui negoziati con Washington, Seul ha assicurato l'intenzione di "fare del suo meglio per garantire che gli Stati Uniti non trattino la Corea del Sud in modo svantaggioso rispetto ad altri alleati, attraverso negoziati e rafforzando la cooperazione bilaterale". Lo scontro tra Trump e Pechino. Intanto, sono sempre più tesi i rapporti tra la Casa Bianca e la Cina, ancor più dopo la decisione del presidente Donald Trump di introdurre dazi al 104% sulle importazioni di beni del Dragone: si tratta della somma del 20% annunicato a inizio anno, del 34% rilevato la scorsa settimana e di un ulteriore 50% deciso dopo le recenti ritorsioni varate da Pechino. Il governo cinese ha ovviamente reagito alla nuova stangata americana, promettendo misure "ferme e incisive" proteggere i propri interessi e rivendicando "il legittimo diritto del popolo cinese allo sviluppo". "La sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina sono assolutamente inviolabili e "inalienabili", hanno aggiunto da Pechino, senza però chiudere la porta a un dialogo ormai sempre più necessario per risolvere le attuali controversie commerciali. In questo quadro, Trump continua imperterrito sulla sua strada, fatta anche di espressioni più che colorite. Durante la cena del National Republican Congressional Committee a Washington, il tycoon ha garantito che i Paesi colpiti dai dazi "muoiono dalla voglia" di trovare un accordo. "Questi Paesi ci stanno chiamando per baciarmi il c**o", ha aggiunto.
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Tecnologie - LIA di Lojack per la sicurezza delle flotte
LojJack annuncia la disponibilità di Crashboxx AI, destinato ad aziende, dealer e fleet manager. Il dispositivo provvede non solo alla rilevazione di incidenti e alla notifica via e-mail, ma anche a una stima predittiva della gravità del sinistro, compresi la ricostruzione del sinistro e un report con la valutazione preliminare dei danni alla vettura, che l'azienda di telematica del gruppo CalAmp sottolinea essere più accurati in quanto basati su un numero di parametri maggiore rispetto ad altre applicazioni, integrando per esempio i dati dell'accelerometro con le informazioni sul modello dell'auto, sul suo peso e sulla comparazione con altri eventi. L'impiego dell'intelligenza artificiale in questa fase permette di velocizzare le fasi successive. L'IA supporta anche una funzione del portale LoJack Connect dedicata alla prevenzione dei furti. L'AI-Power risk detection analizza infatti i comportamenti a rischio degli utilizzatori del veicolo, comunicando al fleet manager e alla società di noleggio situazioni di potenziale pericolo come transito in prossimità di confini nazionali, infrastrutture portuali o su tragitti insoliti, e, nel caso, avviando la procedura di ricerca e recupero.
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Foxconn - Il gigante high-tech conferma l'interesse a collaborare con Nissan
La Foxconn torna a rimarcare il suo interesse ad avviare una collaborazione industriale con la Nissan e altri costruttori giapponesi. Jun Seki, responsabile delle strategie per i veicoli elettrici del produttore taiwanese, ha concesso un'intervista alla testata Nikkei per evidenziare non solo l'interesse per Yokohama, ma anche, se non soprattutto, il vero proposito del gigante high-tech: formare una solida allenza tra il Giappone e Taiwan. "Quando si fa qualcosa insieme, la compatibilità è la cosa più importante. Dal nostro punto di vista, la compatibilità con le case automobilistiche giapponesi, in particolare Nissan, diventerà per noi un punto di forza", ha detto Seki, secondo il quale i rapporti commerciali tra le due isole asiatiche "sarà importante" da una prospettiva geopolitica. I prossimi passi. L'intervista è stata concessa poco prima di un evento a Tokyo che il colosso dell'elettronica ha organizzato per illustrare alle aziende locali i suoi piani nel campo della mobilità alla spina. A tal proposito, il manager nipponico, con una lunga carriera nel mondo dell'auto e 30 anni di lavoro proprio alla Nissan, ha confermato un imminente passo avanti in Giappone: infatti, la Foxconn sta definendo un accordo con la Mitsubishi Motors per la fornitura di veicoli elettrici. L'intesa, la prima dell'azienda taiwanese con una dei nomi più noti dell'industria dell'auto globale, dovrebbe portare al lancio di un modello a batteria già il prossimo anno. Inoltre, i taiwnaesi sono pronti anche a produrre autobus elettrici per il mercato giapponese, ma Seki non ha fornito indicazioni su quale sia il partner industriale. Le strategie. La Foxconn è nota per la produzione di prodotti di consumo per conto di grandi aziende come Apple, Amazon, Microsoft, Sony e Nintendo, ma negli ultimi anni ha deciso di fare il suo ingresso nella mobilità elettrica, sviluppando un'apposita piattaforma sulla base della sua esperienza nell'integrazione di tecnologie informatiche ed elettroniche. L'azienda non punta a fare concorrenza ai costruttori, ma intende proporsi come produttore conto terzi. "Operiamo nel mercato B2B. Non intendiamo competere con le case automobilistiche attuali. Naturalmente, vogliamo che le case automobilistiche che utilizzano i nostri veicoli gestiscano bene la loro attività", ha spiegato Seki. "Siamo interessati a collaborare con tutte le case automobilistiche. Penso che sia un'ottima idea per noi entrare a far parte dell'alleanza a tre aziende composta da Honda, Nissan e Mitsubishi". In merito a possibili colloqui con Yokohama, il manager non si è comunque voluto sbilanciare: "Sto aspettando il momento giusto per fare una proposta". Di certo, sarà d'aiuto la recente nomina al vertice della Nissan di Ivan Espinosa visto che hanno lavorato insieme in passato: " una persona molto affidabile. positivo che Nissan stia affrontando nuove sfide con lui. Se potessimo contribuire anche solo un po', sarebbe fantastico".
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Kia - Tagliati i target sulle elettriche al 2030
La Kia si aggiunge al lungo elenco di costruttori che hanno deciso di apportare un taglio consistente agli obiettivi commerciali delle elettriche. La Casa coreana, durante un aggiornamento del suo piano industriale, ha rivisto al ribasso il target delle vendite globali da 4,3 milioni di unità a 4,19 milioni, di cui 1,26 milioni di auto a batteria, oltre il 21,2% in meno rispetto agli 1,6 milioni indicati appena un anno fa. Sale il peso delle ibride. La Kia, che nella sola Europa punta a commercializzare 774 mila veicoli per la fine del decennio, prevede che le elettrificate rappresentino il 55% delle vendite globali, ma questa percentuale sarà raggiunta più che altro grazie alle ibride: i coreani puntano a venderne circa 1,07 milioni, quasi 300 mila in più rispetto alle 780 mila del precedente obiettivo e all'incirca il doppio rispetto a quanto preventivato per il 2025. La maggior parte saranno Hev: ne sono previste 492 mila nel 2025, 817 mila nel 2027 e 993 mila nel 2030. La revisione è legata a diversi fattori, tra cui l'evoluzione del contesto operativo, le crescenti incertezze di mercato e una domanda sempre più rivolta alle ibride che alle elettriche pure. D'altro canto, già l'anno scorso la Kia aveva apportato delle modifiche ai suoi piani per aumentare il focus proprio sulle Hev. Modifiche pure al piano prodotti. Per questo, la Kia ha deciso di "diversificare i suoi motori di crescita" e ha di conseguenza cambiato anche il programma prodotti. Saranno sempre lanciati 15 modelli di elettriche (la EV2 nel 2026, la EV3, la EV4 a marzo 2025, la EV5 ad agosto 2025 e un pick-up a batteria per il Nord America basato sul Tasman affiancheranno la EV6 e la EV9), ma non più entro il 2027: l'obiettivo è ora il 2030. Per la sola Europa, è previsto il lancio di una B-Suv a batteria. Inoltre, si rafforza l'impegno sulle ibride, al contrario dell'anno scorso, quando i vertici aziendali avevano focalizzato la loro presentazione quasi del tutto sulle elettriche e solo marginalmente sugli altri veicoli elettrificati. Adesso si parla di 10 Hev entro la fine del decennio e di una diversificazione della gamma "lungo tutto i segmenti, dalle compatte ai modelli di grandi dimensioni, compresi veicoli come le Suv Seltos e Telluride" (in Europa saranno anche lanciate delle novità piccole e medie). Inoltre, aumenta il focus anche sui PBV (Platform Beyond Vehicle): a luglio 2025 debutterà il PV5 in cinque varianti di carrozzeria, mentre nel 2027 arriverà il PV7 e nel 2029 il PV9. In tal caso, Kia punta a raggiungere 250 mila vendite per la fine del decennio. Target a breve e investimenti. La Kia ha anche fornito delle indicazioni sui target di breve termine, fissando per il 2025 l'obiettivo di commercializzare in tutto il mondo 3,22 milioni di veicoli, il 4,1% in più rispetto al 2024. A tal fine saranno lanciate cinque novità di prodotto, un restyling e tre "derivati". L'intero piano è sostenuto da investimenti per i prossimi cinque anni per 42 mila miliardi di won (25,7 miliardi di euro), contro i 38 miliardi indicati l'anno scorso.
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Peugeot e-208 - Lelettrica aumenta lautonomia
Dopo gli aggiornamenti che riguardano la Lancia Ypsilon elettrica, oggi è la Peugeot a comunicare l'introduzione di batterie più efficienti per la e-208: l'autonomia dichiarata passa a 433 km (+23 km rispetto alla versione precedente). Questa novità riguarda solo il modello con propulsore da 115 kW (156 CV) e non comporta modifiche al prezzo di listino. Aiuta a viaggiare tranquilli. Sulla nuova Peugeot e-208 equipaggiata con il pacchetto Vision & Navigation (non per base, optional per Allure e GT) debutta anche la funzionalità Trip Planner per il navigatore connesso, che permette di pianificare i percorsi tenendo conto del livello di carica, delle stazioni lungo il percorso e delle condizioni della strada. Viene anche introdotto il limite di carica all'80% per quando ci si collega alle colonnine in corrente alternata. Le altre novità. Sul modello da 156 CV arriva la predisposizione per la funzione V2L che permette di utilizzare l'auto come generatore per ricaricare o alimentare dispositivi esterni con potenze fino a 3,5 kW. Su tutta la gamma (anche termica e ibrida) viene introdotta una nuova telecamera ad alta risoluzione che amplia l'area di rilevamento della frenata d'emergenza e una nuova colorazione per la carrozzeria, l'Okenite White che sostituisce l'Ice White. Da ultimo, come per la Lancia Ypsilon Ibrida, anche le motorizzazioni mild hybrid della Peugeot 208 vengono omologate con potenze rispettivamente di 110 e 145 CV, ossia quelle combinate di motore termico ed elettrico, come richiesto dalla normativa Euro 7.
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Stati Uniti - Esplode un Supercharger Tesla, si sospetta una bomba
La notte dell'8 aprile è esploso l'armadio della stazione di Supercharger Tesla della cittadina di Lacey, nello Stato di Washington. Al momento non sono note le cause dell'incidente, ma non è esclusa l'ipotesi di un piccolo ordigno esplosivo. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le manifestazioni di protesta e inviti al boicottaggio nei confronti della Tesla e del suo Ceo Elon Musk: a Roma, la scorsa settimana sono state bruciate 17 vetture, anche se le cause dell'incendio sono ancora ignote. Indagini in corso. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e dell'FBI, che hanno preso possesso delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della stazione di ricarica e delle attività commerciali circostanti. La Tesla ha detto di essere al lavoro con l'operatore Puget Sound Energy per rimettere in funzione la stazione nel più breve tempo possibile. Il post si conclude con un perentorio lasciate stare le infrastrutture critiche.
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Milano Design Week - Alcantara omaggia le icone ai Car Design Award 2025
Serata di premiazioni all'ADI Design Museum, il museo milanese che ospita la collezione storica del celebre Premio Compasso d'Oro. Si è tenuta durante la Milano Design Week l'annuale cerimonia di consegna dei Car Design Award, premio istituito nel 1984 per quei progetti che hanno contribuito in maniera significativa all'evoluzione del design automobilistico. La serata ha anche ospitato il talk Emotional Connections Il design emotivo, durante il quale Eugenio Lolli (Ceo di Alcantara), Joaquin Garcia di Italdesign, Andrea Rosati di Lotus e la storica del design Domitilla Dardi hanno conversato su quanto ancora sia centrale l'essere umano nel rapporto con l'automobile, intesa più come esperienza che come freddo strumento di mobilità. Ancora capaci di emozionare, in quella che Lolli definisce una sfida sensoriale ed empatica prima che estetica, anche ai giorni nostri dove tecnologia e funzione sembrano prendere il sopravvento. Lunga vita alle icone. In occasione del Car Design Award 2025 Alcantara ha presentato l'installazione artistica Le Icone, una celebrazione del materiale eponimo come vero protagonista del design in un'ottica multidisciplinare, oltre il tradizionale impiego automobilistico. Un tema caro all'azienda umbra, che già lo aveva esplorato con una esposizione all'evento americano The Bridge VII nel 2023. L'allestimento dà vita a un percorso dove oggetti di uso quotidiano si trasformano in opere uniche e senza tempo. Giocando sull'idea di sospensione e trasformazione, l'esposizione mostra le infinite potenzialità dell'alcantara nei settori più diversi: automotive, moda, arte, hi-tech. Texture, colori, trasparenze e superfici si alternano in un racconto che esalta il celebre soft touch, la traspirabilità e la leggerezza. Caratteristiche tecniche che diventano emozione, in equilibro tra artigianalità e sperimentazione, tra tradizione e slancio verso il futuro. Premiate Lotus, Ferrari e Renault. Tornando al Car Design Award, tre le categorie premiate nella serata all'ADI. Tra le concept car quella che ha convinto maggiormente la giuria è stata la Lotus Theory 1, trionfo della leggerezza esattamente come avrebbe voluto Colin Chapman, mentre tra le vetture in produzione svetta la 12Cilindri di Maranello (a ritirare il premio Flavio Manzoni) dove le tendenze aerodinamiche di oggi si fondono con l'ispirazione delle V12 degli anni 50 e 60. Infine, un premio anche a Renault per il suo percorso di rinnovamento in termini di Brand Design Language.
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BMW - De Silvestre: "La nostra mobilità all'insegna della neutralità tecnologica"
Integrazione, questa è la parola chiave dell'installazione Vibrant Transitions di BMW, allestita nella nuova House of BMW, presso lo storico Palazzo Borromeo d'Adda, in Via Alessandro Manzoni 41. Un percorso che indaga sui diversi format di mobilità infatti nello spazio sono esposti una X3, una MINI Cooper Electrice il conceptdello scooter CE 02 e che esplora il futuro della personalizzazione e delle esperienze digitali con il BMW Panoramic iDrive. Neutralità tecnologica. Integrazione va di pari passo con la neutralità tecnologica: un concetto caro a Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia: "La Milano Design Week non è solo l'occasione per veicolare i valori del design, della tecnologia e della digitalizzazione, ma è utile per comunicare la nostra idea di mobilità di oggi e di domani. Che sarà sempre divertente e utile a decarbonizzare. Noi continueremo a investire su tutte le forme di tecnologia per rendere ancora più efficienti le motorizzazioni a combustione interna, continueremo a sviluppare le ibridi plug-in e le elettriche. Inoltre, dalla fine del 2027 saremo pronti con l'idrogeno fuel cell. Integrare e bilanciare. Nel talk di presentazione di Vibrant Transitions sono emerse tematiche legate al design e alle complessità che si incontrano nel progettare le auto di oggi e domani. Per disegnare oggi non è sufficiente considerare solo la componente stilistica, ma bisogna valutare anche la parte digitale, i materiali, i rivestimenti, la componentistica, i profumi, così come il suono: anzi, sarà proprio quest'ultimo un elemento di grande interesse per i designer nel prossimo futuro. La città oggetto di studio. Il talk è poi proseguito analizzando gli ambienti in cui è calata l'automobile, la città in primis. Ogni habitat urbano ha infatti le sue specificità, per cui studiare i diversi centri delle grandi città diventa fonte di ispirazione nella progettazione di una vettura: emerge quindi il bisogno di diversi format di mobilità, che si adattino alle esigenze delle persone e permettano loro di scegliere senza costrizioni: gli spostamenti del futuro, in poche parole, non dovranno essere un'esclusiva per pochi.
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Cupra Design House - Creatività e lifestyle
Un marchio di auto che non realizza solo auto. Certo, non è una novità in senso assoluto: nella storia abbiamo visto tantissime Case mostrare interesse per settori come lifestyle e arredamento. Ma per Cupra, è decisamente un nuovo capitolo. Con l'inaugurazione della divisone Cupra Design House, presentata alla Milano Deisgn Week, la Casa spagnola si getta oltre l'automotive. Il dipartimento sarà dedicato allo sviluppo della creatività, all'esplorazione dei materiali e delle texture, oltre che intraprendere collaborazioni con creativi e talenti. Insomma, un reparto R&D mirato alla realizzazione di prodotti che coniugano estetica, emozioni e tecnologia. Quattro prototipi. La Cupra Design House ha già sfornato quattro prototipi, da apprezzare vicino al Cupra Garage in Piazza XXV aprile. Poco distante dal Flagsip milanese, saranno esposti una lounge chair caratterizzata da texture parametriche, delle sneakers stampate con tecnologia 3D, un gilet con cappuccio e zaino integrato e della maglieria tecnica per uso sportivo che si adatta alle forme di chi la indossa, tutto disponibile per l'acquisto entro fine anno. Pezzo forte dell'esposizione, è poi il prototipo Cupra Sensorial Capsule: una possibile anticipazione di abitacolo adattivo che grazie all'intelligenza artificiale modifica luci, posizioni di sedili e plancia secondo i bisogni dei passeggeri. L'installazione. Alla Milano Design Week, però, non ci sono solo prototipi, perché la Casa spagnola ha presentato anche l'esposizione The Red Thread of Design e l'installazione "Future Reflections" dell'artista Andrea Crespi, esposta presso la Garibaldi Gallery, insieme al progetto "Boundless Creativity", sviluppato dagli studenti dell'Istituto Internazionale di Design Raffles Milano. Sempre a pochi metri dal Cupra Garage in corso Como 1.
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Modellini - Kyosho Toyota Supra 1:12
Kyosho presenta la Toyota Supra, uno dei modelli più attesi dell'anno in scala 1:12: l'uscita imminente, prevista in questo trimestre, ha già scatenato per i collezionisti di "Big Scale" una corsa alle prenotazioni. La Supra di quarta generazione è senza dubbio la più popolare di tutta la storia di questa coupé. La sua memorabile apparizione nella saga cinematografica "Fast & Furious" l'ha elevata al rango di "star" nella cultura automobilistica. Nonostante la sua grande popolarità, sono stati prodotti solo 45.000 esemplari della Supra MK4. Una tiratura limitata rispetto all'enorme comunità di fan che continua a celebrare questa leggendaria auto in tutto il mondo. Il modello è in resina, non apribile, questo permette una fedele riproduzione della linea estetica senza necessità di fughe per l'apertura. Esteticamente la verniciatura è perfetta, il tono di grigio mette in evidenza tutto il design del modello da ogni angolazione. Le vetrature sono di eccellente trasparenza, stesso discorso vale per i gruppi ottici, anteriori e posteriori, perfettamente replicati sia nelle forme che nella cromia. Pneumatici e cerchi sono fedeli all'originale: attraverso questi ultimi, possiamo apprezzarne distintamente la riproduzione del sistema frenante composto da dischi e pinze. La parte posteriore offre il meglio in termini di dettagli, l'imponente alettone sovrasta la coda del modello ottimamente rifinito da loghi e targa di presentazione; chiudono, in bass, l'enorme paraurti e lo scarico con un diametro da cannone navale. L'interno è rifinito con tutta l'attenzione che merita una scala così grande, la guida a destra ci ricorda la nazionalità nipponica del modello. Strumentazione e altri aspetti grafici tra cruscotto e plancia sono in alta definizione e ben leggibili. Buono il lavoro su sedili e interni porta, Kyosho su questo non ha mai tralasciato nulla. Il costo sorprende: per dimensioni e cura ci si aspetterebbe qualcosa in più di quanto richiesto, poco più 300 euro sono un ottimo bilanciamento qualità/prezzo. Per esporla serve il giusto spazio, in scala 1:12 misura circa 40 centimetri, un modello destinato ad acquistare valore nel tempo, non vertiginosamente ma di sicura rivalutazione futura.
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Fiat Topolino e Gallo - Tre nuove livree a spasso per la Design Week
Si espande ancora la collaborazione tra la Fiat e la Gallo, l'azienda italiana produttrice di calze che alla Milano Design Week 2025 lancia una edizione limitata dedicata al piccolo quadriciclo del Lingotto e disponibile nei suoi store milanesi e online. Una collaborazione all'insegna dei colori accesi e delle combinazioni più stravaganti, cifra stilistica che contraddistingue da tempo entrambi i marchi. Da un lato il costruttore torinese con il suo addio finale al grigio e un quadriciclo, la Topolino, disponibile solo nella colorazione Verde Vita ma celebra già dal lancio il concetto del vivere a colori. Dall'altro la Gallo, azienda di Desenzano del Garda ma nata a Milano sul finire degli anni Venti, che stimola i clienti a esprimere la propria personalità con un accessorio, la calza, che ben si presta a sperimentare con le tinte. Quartetto di livree. Oltre alla calza in edizione limitata, la partnership tra le due aziende viene celebrata con tre nuove livree per la piccola di casa Fiat, che reinterpretano in chiave frizzante il linguaggio visivo e stilistico di entrambi i marchi e si aggiungono alla primissima Topolino personalizzata con le classiche righe multicolor Gallo che era stata presentata qualche settimana fa. Le nuove grafiche che esordiscono alla Design Week sono: Righe Bicolore, Pois Vivaci e Fantasia Geometrica. Motivi decorativi che esprimono una visione fresca e innovativa e conferiscono alla Topolino un aspetto ancor più giocoso e dinamico. A zonzo per Milano. Le quattro Topolino Gallo certamente non passano inosservate, e non sarà difficile notarle in giro per la Design Week meneghina. I veicoli percorreranno le vie della città sgattaiolando furbette nel traffico imballato della Settimana del Mobile, trasformandosi in un autentico manifesto visivo della collaborazione, all'insegna della vivacità e della mobilità sostenibile. L'esperienza non si limita tuttavia solo alle strade: il gioco cromatico si estende agli interni dello store Gallo in Via Durini oltre che negli altri punti vendita del marchio nel capoluogo milanese.
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Smart #5 - La Brabus alza la posta
Una Smart così non si era mai vista. Oltre ad avere le fattezze di una Suv lunga 4,70 metri, la nuovissima #5 non è solo la Smart più grande in commercio ma, nella versione Brabus, anche la più potente che abbia visto la luce dalla catena di montaggio. Senza troppi giri di parole, ecco qualche numero dell'elettrica ipervitaminizzata: 645 CV, coppia di 710 Nm per uno 0-100 km/h in appena 3,8 secondi. Prestazioni rese possibili anche grazie all'utilizzo di due motori (uno per asse), impiegati per la trazione 4WD. Non è un arrivederci. Detto definitivamente addio alla mitica due posti (oggi peraltro ricercatissima sull'usato), questa nuova Brabus ridefinisce il concetto di Smart per come lo abbiamo inteso negli ultimi dieci anni: le sedute qui sono cinque, il baule viaggia tra i 630 e i quasi 1.600 litri dichiarati (sotto il cofano anteriore c'è un ulteriore vano da 72 litri) e si possono anche montare accessori come il portapacchi da tetto per aumentare ulteriormente lo spazio a disposizione. Detto questo, parlando di una Brabus, sono altri i dettagli che catturano gli sguardi. Dettagli in rosso. I cerchi della #5 Brabus sono da 21 pollici e hanno un design specifico; in più, l'appendice aerodinamica sotto il paraurti anteriore fa il paio con le minigonne sottoporta. Insomma, l'idea era quella di rendere più "cattiva" la versione liscia, ma senza esagerare. Un po' come gli interni, tappezzati di microfibra scura ad esaltare le finiture in rosso, specifiche per questa versione. Non mancano dettagli di fibra di carbonio e sedili più avvolgenti. Dentro è cinema. Dal posto guida, non puoi che farti catturare dall'ecosistema digitale rappresentato da ben due schermi per l'infotainment: supportati da chipset AMD V2000, hanno un'interfaccia uomo-macchina di grande effetto. Il sistema operativo, chiamato Smart OS 2.0, è disponibile nei modelli di fascia alta e offre una tecnologia all'avanguardia, tra cui un cruscotto digitale da 10,25 pollici in Full HD, due display OLED da 13 pollici (uno per il conducente e uno per il passeggero) e un head-up display AR da 25,6 pollici. Ricarica veloce. La #5 Brabus adotta una batteria da 100 kWh (94 netti) capace di garantire circa 540 km nel ciclo Wltp. In più, grazie alla tecnologia a 800 volt, la ricarica 10-80% viene archiviata in soli 18 minuti. La Brabus sarà ordinabile a partire da giugno in un unico allestimento, al prezzo di 50.635 euro. Appuntamento alla nostra Prova su strada, per sapere come va.
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Dazi - "GM, Ford e Stellantis soffrono più dei tedeschi"
I dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni di auto estere negli Stati Uniti rischiano di produrre il paradosso di penalizzare più i costruttori statunitensi che i concorrenti tedeschi o giapponesi. Secondo un'analisi della società di ricerche Jato Dynamics, sono proprio le "Big Three" di Detroit, ossia Ford, General Motors e Stellantis, le più esposte alle nuove politiche protezionistiche della Casa Bianca, con buona pace dei propositi dell'inquilino della Casa Bianca. I numeri dicono tutto. L'analisi si basa sui numeri e quindi sulla loro oggettività. L'anno scorso, il mercato statunitense ha visto le vendite di nuovi veicoli leggeri attestarsi su 16,1 milioni, di cui 6,3 milioni importati da Paesi e aree soggette dal 2 aprile al nuovo dazio del 25%, ossia Messico, Canada, Unione Europea, Regno Unito, Giappone e Corea (dal 3 maggio l'aliquota graverà anche sulla componentistica). Ebbene, le tre Big di Detroit hanno venduto negli Usa 1,85 milioni di veicoli importati, ossia il 13% dei loro volumi totali. Le tre grandi del Giappone (Toyota, Honda e Nissan) ne hanno commercializzato 1,83 milioni, pari al 9%, mentre le tre tedesche (Volkswagen, BMW e Mercedes) sono arrivate ad appena il 7%. Insomma, come segnala la stessa Jato, "per quanto la nuova politica commerciale sia tesa a dare una spinta alle Case automobilistiche nazionali, anche queste subiranno un impatto negativo. Con una presenza globale inferiore rispetto ad alcune delle loro controparti giapponesi ed europee, i produttori statunitensi fanno molto affidamento sulle vendite nazionali, il che significa che le tariffe sulle auto importate in gran parte da Messico, Canada e Corea saranno fortemente avvertite". Chi soffrirà di più. Fermo restando che saranno pochi i costruttori che riusciranno a trarre vantaggio dai dazi, "alcuni marchi soffriranno più di altri": l'analisi menziona la forte dipendenza dalle importazioni di Mazda (l'import in Usa pesa per il 27% sulle vendite totali), Subaru (26%) e General Motors (18%). Tra l'altro, l'azienda guidata da Mary Barra "dipende fortemente dal mercato statunitense, classificandosi subito dietro Hyundai-Kia e Toyota nelle importazioni totali di veicoli nel 2024. La sua presenza globale è in gran parte concentrata in Nord e Sud America, Cina e alcuni mercati più piccoli". Al contrario, il gruppo Volkswagen è "meno esposto rispetto ad altre grandi case automobilistiche" visto che gli Usa hanno rappresentato meno del 10% dei suoi volumi globali. Tuttavia, la minor esposizione viene annullata dal fatto che l'80% delle vendite sul mercato Usa è composto da veicoli realizzati all'estero: "Gli Stati Uniti sono un mercato vitale per 14 delle 18 case automobilistiche globali non cinesi", afferma l'analista Felipe Munoz. "Per aziende come Volkswagen, gli Stati Uniti contribuiscono a una quota relativamente piccola del fatturato totale del marchio: detto questo, le Case cercheranno di mantenere una presenza per mantenere la loro posizione come marchio globale. Insieme a Volkswagen, è probabile che Volvo, Hyundai-Kia, Mercedes, BMW, Stellantis, Toyota, Nissan, Subaru e General Motors dovranno aumentare la loro presenza produttiva negli Stati Uniti nel prossimo futuro. Gli Usa sono un mercato che non possono lasciare".
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La crisi dellauto - La Lombardia a Bruxelles spinge sui carburanti rinnovabili
Un documento politico e scientifico a sostegno della neutralità tecnologica: ecco cos'è il Manifesto carburanti rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia presentato oggi dalla Regione a Bruxelles, a tutela del comparto automobilistico e della filiera della componentistica, delle imprese e dei posti di lavoro. Si tratta di un'evoluzione dello scritto formulato nel 2022, aggiornato col supporto di accademici e tecnici internazionali. L'assessore regionale allo Sviluppo economico, e presidente dell'Automotive Regions Alliance (Ara), Guido Guidesi, parla di alternative ambientalmente sostenibili oltre al motore elettrico, affinché l'industria europea, basata sul motore endotermico, resti competitiva. Biocarburanti. Tra le proposte contenute nel Manifesto, quella di riconoscere il contributo dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, rivedendo l'applicazione delle sanzioni ai produttori di veicoli rispetto ai target di emissioni. Numerosi i firmatari fra cui il Cluster Lombardo Mobilità, il Cluster Aerospazio Lombardia, il Cluster nazionale Trasporti, ma anche Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Confindustria Lombardia, Confindustria Energia, Eni, Unem (Unione energie per la mobilità), Assopetroli-Assoenergia, nonché Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano, Assogasmetano, Federmotorizzazione, Federazione italiana gestione impianti stradali carburanti. Minaccia cinese. L'Unione Europea-deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitor cinesi", sottolinea l'assessore lombardo. "Una situazione paradossale che, senza correttivi, causerebbe il più grande suicidio economico della storia. Basta considerare che il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. L'auspicio di Guidesi è che le aperture annunciate da Ursula von der Leyen si trasformino in modifiche per una transizione ecologica di buonsenso, in grado di coniugare il raggiungimento degli obiettivi ambientali con la tutela del comparto.
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Stellantis - Fim-Cisl: "La produzione italiana continua a calare"
La Fim-Cisl lancia torna a lanciare l'allarme sull'industria dell'auto italiana e in particolare sulla situazione delle fabbriche Stellantis: "I dati della produzione nei primi tre mesi del 2025 evidenziano un peggioramento rispetto al 2024", quando i volumi sono scesi a un livello visto "solo nel 1956". Stando al report trimestrale, tra gennaio e marzo sono stati assemblati 109.900 veicoli, il 35,5% in meno rispetto al pari periodo dell'anno scorso a causa di un -42,5% per le autovetture (60.533 unità) e di un -24,2% per i commerciali leggeri di Atessa (-24,2%). "In tutti gli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa, contrariamente all'anno precedente dove almeno Pomigliano d'Arco rappresentava un'eccezione positiva", evidenzia ancora l'organizzazione sindacale, fornendo uno spaccato di ogni singolo impianto. Mirafiori perde il 22,2% (9.860 unità prodotte di cui 9.790 Fiat 500e), Modena il 71,4% (30), Cassino il 45,5% (4.655), Pomigliano il 36,9% (37.097), Melfi il 64,6% (8.890). "Il 2025 sarà peggio". "Le previsioni negative che abbiamo stimato a fine anno peggioreranno sicuramente nel 2025, con un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell'uso di ammortizzatori, coinvolgendo quasi la metà dei dipendenti", spiega la Fim-Cisl. "Viste le dichiarazioni dei vertici di Stellantis negli ultimi incontri istituzionali, non ci aspettavamo un miglioramento ma nemmeno un dato così negativo". Detto questo, l'organizzazione conta sul Piano per l'Italia per invertire la rotta anche se non mancano alcune riserve: "Sicuramente è un cambio di impostazione, con un piano di investimenti aggiuntivo al precedente, ma continuano a mancare ancora risposte importanti sulla Gigafactory di Termoli e sul rilancio di Maserati e altri aspetti che saranno oggetto di verifiche nei prossimi mesi con Stellantis e governo". I problemi, però, vengono anche dall'esterno: "Il crollo dei volumi sui mercati e la transizione verso elettrico e digitale, ai quali ora si aggiungono i dazi sulle auto europee, prima minacciati e poi introdotti dagli Usa, rappresentano una tempesta perfetta che colpisce in maniera significativa tutta l'Europa e il suo tessuto industriale più rilevante", conclude il sindacato, criticando ancora una volta il Piano d'Azione della Commissione Ue. Bollato come "del tutto insufficiente e inadeguato per difendere e rilanciare il settore".
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