Stellantis - Stop alla Leapmotor T03 prodotta in Polonia
Stellantis ha interrotto la produzione della Leapmotor T03 presso lo stabilimento polacco di Tychy. In un comunicato diffuso in seguito a indiscrezioni del quotidiano francese Les Echos si legge, infatti, che il gruppo "non sta più assemblando il modello in Polonia dal 30 marzo: la società rimane pienamente impegnata nel programma di lancio dei veicoli Leapmotor in Europa, ma al momento sta valutando diverse opzioni per la loro produzione", ha aggiunto Stellantis, senza fornire ulteriori dettagli. C'entra Pechino? In particolare, il costruttore non ha voluto fornire spiegazioni sui motivi che hanno determinato lo stop produttivo. Tuttavia, Les Echos ricorda quanto avvenuto negli ultimi mesi. Oltre alla T03, Tychy avrebbe dovuto produrre anche la Suv B10, ma i progetti di Stellantis e Leapmotor sono stati bloccati dal governo cinese subito dopo l'introduzione dei dazi europei sulle elettriche prodotte in Cina: Pechino ha intimato a tutte le sue aziende di sospendere gli investimenti nei Paesi che hanno votato a favore delle tariffe doganali. il caso proprio della Polonia, che ha così perso prima la B10 e ora la T03, oppure dell'Italia, che ha dovuto dire addio a un progetto proposto dalla Dongfeng. La Suv elettrica è ormai destinata, con sempre maggiori probabilità, a trovare la sua casa produttiva nell'impianto spagnolo di Figuerelas, alle porte di Saragozza. Del resto, Madrid si è detta contraria ai dazi e si è astenuta dal votare la relativa proposta della Commissione Ue (su alcune questioni europee l'astensione vale come un voto contrario).
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Lancia Ypsilon - Più autonomia per la variante elettrica
La Lancia introduce due novità per la gamma della Ypsilon e la prima riguarda la versione elettrica. Grazie a una nuova chimica delle batterie al nichel-manganese-cobalto e all'ottimizzazione del powertrain da 115 kW (156 CV), l'Ypsilon a batteria guadagna qualche chilometro in più nell'autonomia dichiarata: ora gli accumulatori da 54 kWh permettono ora di percorrere 425 km contro i 403 dichiarati in precedenza, per un incremento pari al 6%. Novità anche per la Mhev. Per quanto riguarda la versione ibrida, la potenza omologata passa da 74 kW (100 CV) a 81 kW (110 CV), che somma quelle di motore termico ed elettrico. Un adeguamento che anticipa quanto previsto dalla normativa Euro 7, in vigore dalla fine del 2027, che impone alle motorizzazioni ibride di indicare la potenza combinata del powertrain, e non più solo della componente termica. A livello tecnico non ci sono novità. I prezzi in promozione. Le nuove versioni rimangono a listino senza aumenti di prezzo: la Ypsilon elettrica parte da 35.399 euro, quella ibrida da 25.000 euro. Fino alla fine del mese, in caso di rottamazione di un veicolo omologato fino a Euro 4, la nuova Ypsilon 1.2 110 CV è in offerta a 21.500 euro, che diventano 19.900 euro con finanziamento Stellantis Financial Services. Nel caso della Bev il prezzo in promozione è di 29.399 euro e comprende una wallbox: il finanziamento prevede un anticipo di 6.762 euro, 35 canoni mensili da 195 euro e maxirata di 18.479 euro.
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Polizia di Stato - Entrano in servizio 160 Peugeot e-208
in avanzata fase di consegna il lotto di 160 Peugeot e-208 che la Polizia di Stato ha acquisito in noleggio a lungo termine per l'ammodernamento e il rafforzamento della flotta, anche in considerazione delle esigenze operative legate al Giubileo. Roma e non solo. In tale ottica, le assegnazioni più rilevanti hanno riguardato gli autocentri delle grandi città, con estese ZTL e aree pedonali. A quello di Milano vanno 36 e-208 (sei per la Questura più 30 per altre esigenze), a quello di Torino 23 (quattro più 19), a quello di Firenze 17 (sette più 10). Seguono gli autocentri di Roma con 15 vetture e di Padova con 14. La distribuzione delle e-208 interesserà anche altre città con centri storici a traffico limitato: tra esse Bergamo, Genova, Pavia e Ravenna (ciascuna con tre auto per Questura) e Chieti, Lucca, Perugia e Siena, con due vetture per Questura. Con l'elettrico da 136 CV. La scelta della Polizia di Stato è caduta sulle Peugeot e-208 da 136 CV (100 kW) in allestimento Active, che offre di serie fari anteriori e posteriori a Led, sistema infotainment da 10" e display da 3,5" integrato nella strumentazione. Dotata di una batteria da 50 kWh, l'elettrica del Leone è accreditata di 363 km di autonomia nel ciclo combinato Wltp, raggiunge i 150 km/h di velocità massima e passa da 0 a 100 km/h in circa 9 secondi. La divisa. Esteticamente, i fari anteriori obliqui a tre artigli delle e-208 ben si sposano con il profilo tricolore della livrea istituzionale che parte discreto dal bordo inferiore del cofano fino ad assumere un tratto più marcato lungo la portiera anteriore, per poi sfumare all'altezza della maniglia. Sul tetto, il trittico a Led con ai lati i due dispositivi luminosi blu e al centro il faro bianco di profondità, rotante a 360 gradi, azionabile dall'interno tramite un comando sul padiglione. Allestimento light. In considerazione del prevalente impiego di vigilanza e prevenzione cittadina, le e-208 hanno un allestimento interno in linea con le esigenze operative e privo della cellula di sicurezza in policarbonato. Tra le consuete dotazioni, oltre alla radio di servizio, nell'abitacolo sono presenti i sistemi di sicurezza per bloccare le armi lunghe e le palette di segnalazione, più un estintore a polvere nel vano bagagli. In pista ma negli aeroporti! Tra gli impeghi extraurbani, spiccano quelli riguardanti le Specialità della Polizia di Stato: una vettura ciascuno andrà al I Reparto Volo di Pratica di Mare (Roma), al IV Reparto Volo di Palermo e al VII Reparto Volo di Fenosu (Oristano). Infine, due e-208 per la Polizia di Frontiera dell'aeroporto di Milano Malpensa e altrettante a quella di Roma Fiumicino, una per lo scalo di Orio al Serio (Bergamo). Cinque anni di noleggio a lungo termine. Le e-208 sono state acquistate tramite Consip per 60 mesi/50.000 km, attraverso l'Accordo Quadro Veicoli in noleggio 2 - Lotto 6.
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Vinile - Il restomod italiano nella Motor Valley
A Maranello nasce Vinile, azienda specializzata nel settore del restomod. Dal mondo della musica non deriva solo il nome, ma anche la filosofia: riproporre le icone del passato rivisitandone design e tecnologia. Il team, guidato da imprenditori con esperienza nell'automotive, può contare su oltre 100 figure già attive nel settore. 15 esemplari unici. l primo progetto di Vinile è una rivisitazione della Range Rover Classic che sarà realizzata in 15 esemplari al prezzo di 280.000 euro l'una: ognuno verrà realizzato su commissione come una vera e propria one-off. Per costruire la vettutra servono circa 2.100 ore di lavoro: la base è quella delle varianti benzina V8, disponibili in tutte le cilindrate originali ma con propulsori aggiornati per erogare circa 200 CV. L'assetto è stato modificato nell'altezza e nel rapporto tra gli assi, inoltre sono previsti pneumatici 245/70 su cerchi da 16". Tocchi personali per rinfrescare un mito. Dal punto di vista stilistico sono state operate modifiche mirate: sono state create griglie e gruppi ottici a Led e sono state ridotte tutte le luci tra i pannelli di portiere e cofani; inoltre, sono stati modificati i brancardi. La banda laterale nera con grafiche gialle è la firma di tutti i modelli Vinile. I paraurti sono a filo carrozzeria e sono ispirati alla prima serie tre porte. Dal foglio bianco, invece, nascono gli specchietti retrovisori, le maniglie, il diffusore e lo spoiler posteriore. 45 metri quadri di pellami. Gli interni sono completamente rivestiti di pelle fornita dallo specialista Baxster: servono circa 45 metri quadri di materiale per ogni vettura. Per il legno è stato scelto il massello di radica di pioppo, inoltre nella plancia è stato integrato uno schermo touch da 10,1" per l'infotainment Sony con Apple CarPlay e Android Auto wireless e un impianto audio su misura. Comandi di derivazione aeronautica sono stati invece inseriti nella plafoniera e persino la procedura di avviamento è stata modificata per rendere l'esperienza di bordo più suggestiva.
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Fiat Grande Panda - Leboine: "Le serie speciali? Ci stiamo lavorando"
Al Salone del Mobile di Milano arriva la prima special su base Grande Panda, realizzata in collaborazione con Kartell. Già in passato la Fiat e il marchio d'arredamento avevano lavorato a quattro mani sulla 500: il bis concesso quest'anno alla Disgn Week dà vita a una one-off ricca di dettagli di stile, che però è destinata a rimanere un esemplare unico. Per ora è così, ci spiega Franois Leboine, capo del design della Casa torinese, con cui abbiamo avuto modo di chiacchierare, a margine della presentazione, sulle possibilità di vedere delle serie speciali basate Pandona. Si parte con Kartell. Perché questa scelta? stato naturale, visto che i due brand hanno già collaborato in passato e hanno valori comuni. A partire dal design italiano e dall'intenzione di offrire un buon design accessibile per tutti. una sorta di laboratorio: con interni differenti, nuovi cerchi e alcuni accessori che non possiamo mostrare qui e su cui stiamo lavorando. Anche a livello di materiali. Lo scopo è di mostrare la Grande Panda a un'audience diversa, al di fuori dell'automotive: quella del lifestyle. Vediamo come reagirà il pubblico. l'occasione per scoprire quali saranno i prossimi passi. Ci saranno delle special edition in futuro?Quando hai un'auto iconica come la Grande Panda, è facile trovare collaborazioni con altri marchi. Ci saranno sicuramente delle serie speciali. Ora non posso rivelare con chi, ma certamente questo è parte della nostra attività con ogni modello. In passato, per la Panda prima serie, l'edizione Sisley divenne un'iconaLa scelta del brand non deve necessariamente guardare al passato. Se c'è una storia da raccontare, una bella storia, ha senso fare una collaborazione. Sarà possibile accessoriare di più la Grande Panda?Sugli accessori stiamo lavorando in parallelo. Non è mai facile, perché devi trovare quelli giusti. Uno dei workshop che abbiamo fatto con Kartell riguarda proprio gli accessori. Di certo, la personalizzazione fa parte della storia della Fiat e la vogliamo sviluppare in futuro. La macchina stessa è stata disegnata per questo: la plancia, per esempio, è pensata proprio per essere accessoriata. Ci sono tante cose che possiamo fare, ma arriveranno in un secondo momento.
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Milano Design Week - La Skoda Elroq RS debutta tra... procioni e fenicotteri
Per la prima volta nella sua storia la Skoda partecipa alla Milano Design Week, con un'installazione artistica affiancata dal debutto in anteprima mondiale della nuova Elroq RS. Presentando il linguaggio stilistico Modern Solid, che caratterizzerà tutti i modelli in arrivo nei prossimi anni, il marchio ha voluto approfondire le funzioni di alcune delle proprie tecnologie con dei richiami al mondo animale, collaborando con lo scultore italiano Marcantonio. Tra procioni e fenicotteri. La nuova Elroq, nella sua versione sportiva RS, è presentata come l'incarnazione del linguaggio Modern Solid, e le sculture di Marcantonio sono concepite per esplorare tematiche connesse all'automobile in maniera evocativa e simbolica. Per esempio, le lunghe gambe di un fenicottero richiamano l'assetto rialzato delle Suv, mentre un'installazione interattiva con un procione mira a coinvolgere il pubblico più giovane attraverso proiezioni di paesaggi e scene di guida. Ulteriori elementi scultorei, come una strada che svanisce tra le nuvole e un lampione stilizzato a forma di bucaneve, suggeriscono idee di libertà di movimento e design innovativo. Anche una proiezione olografica di un colibrì che si nutre da un fiore (nell'idea della Casa, rappresenta la rapidità delle ricariche sulle elettriche di nuova generazione) contribuisce a creare un'atmosfera suggestiva. 340 CV verde fluo. All'interno dell'installazione ospitata dal Pac, il Padiglione d'Arte Contemporanea, la Skoda Elroq RS è l'elemento centrale. Presentata online nelle scorse settimane ed esposta per la prima volta al pubblico alla Milano Design Week, la Suv elettrica ha un powertrain dual motor a trazione integrale da 340 CV. Secondo la Casa, è la Skoda stradale con l'accelerazione migliore di sempre: 5,4 secondi per lo 0-100 km/h (la velocità massima è autolimitata a 180 km/h). La batteria ha una capacità lorda di 84 kWh (79 kWh netti), che promette un'autonomia di 550 km e può essere ricaricata a 185 kW. La Elroq RS è dotata di serie dell'assetto sportivo Dcc con selezione delle modalità di guida e di svariati dettagli dal sapore sportivo, dai cerchi di lega con coperture aerodinamiche (da 20 o 21 pollici) alla colorazione Verde Mamba passando per i paraurti specifici con inserti in nero lucido, che si abbinano a fari a matrice di Led e a una calandra illuminata. Anche gli interni sono stati aggiornati con sedili ad hoc (con funzioni di riscaldamento e massaggio), volante sportivo a tre razze con badge RS e pedaliera d'alluminio.
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Dazi - Musk ha chiesto a Trump di fare dietrofront
Le politiche protezionistiche di Donald Trump stanno generando un crescente dissenso in seno all'establishment finanziario ed economico statunitense. Lo dimostrano le pesanti critiche mosse da importanti rappresentanti di Wall Street: la lista è sempre più lunga e include Bill Ackman (Pershing Square Capital), Jamie Dimon (JP Morgan), Ray Dalio (Bridgewater Associates), Howard Marks (Oaktree Capital), Stan Druckenmiller (Duquesne Capital), Daniel Loeb (Third Point) o Larry Fink (BlackRock). una vera e propria rivolta di figure apicali della finanza a stelle e strisce, di persone che in molti casi hanno perfino finanziato la campagna elettorale del tycoon e oggi si ritrovano a registrare perdite in Borsa senza precedenti nella storia, come nel caso di Elon Musk. Eppure, secondo un dettagliato retroscena del Washington Post (tra l'altro di proprietà di un altro tecno-miliardario che ha sostenuto Trump, Jeff Bezos), il timoniere della Tesla ha anche tentato fino all'ultimo di convincere l'inquilino della Casa Bianca a fare dietrofront. Il risultato? Del tutto infruttuoso, visto quanto avvenuto nelle ultime ore. Trump ha minacciato di portare i dazi contro la Cina fino all'84% se Pechino non ritirerà le sue contro-tariffe e i cinesi hanno risposto picche: "Non accetteremo mai i ricatti degli Stati Uniti, lotteremo fino alla fine".Il tentativo di Musk. Il Washington Post ricostruisce quanto avvenuto nel corso dell'ultimo fine settimana. Musk, mentre twittava a più non posso critiche contro uno dei più stretti consiglieri di Trump, Peter Navarro, si è rivolto di persona al presidente per fargli revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Il tentativo, come detto, non ha sortito alcun effetto, ma è comunque la dimostrazione dei disaccordi tra lo stesso Musk, il tycoon e diversi esponenti dell'attuale amministrazione. Non è un caso se l'imprenditore abbia rincarato la dose nelle ultime ore. Prima ha partecipato, in collegamento video, a una kermesse della Lega dove ha auspicato l'azzeramento dei dazi tra Usa e Unione Europea e poi ha pubblicato un video chiarissimo sulla sua ostilità al protezionismo: ha postato la parabola della matita di Milton Friedman, premio Nobel dell'economia e grande sostenitore del liberismo di mercato. D'altro canto, la Tesla ha sollevato di recente il tema delle conseguenze delle tariffe doganali sul suo business, che lo stesso Musk ha definito come significative, ma già in passato ha manifestato la sua contrarietà: nel 2020, per esempio, il costruttore ha cercato perfino di promuovere una causa legale per annullare le tariffe sulle componenti cinesi varate dalla prima amministrazione Trump. In questo quadro non va trascurato come non sia solo Wall Street a voltare le spalle al tycoon, ma anche i leader delle maggiori imprese tecnologiche statunitensi, che stanno cercando di sfuttare la sponda proprio di Musk per frenare gli istinti isolazionistici della Casa Bianca. Si parla di un gruppo di manager e imprenditori, molti dei quali fortemente delusi da Trump, pronto a fare attività di lobbying per convincerlo a moderare i toni, a rivedere le sue posizioni e a mettere in dubbio l'intransigenza del segretario al Commercio, Howard Lutnick. Le mosse dell'Europa. Intanto, mentre i costruttori di auto continuano a valutare il da farsi e a muoversi di conseguenza (le ultime indiscrezioni parlano di gruppi come Stellantis pronti a farsi carico di parte dei costi aggiuntivi gravanti sui fornitori), la Commissione Europea è ormai pronta a varare delle ritorsioni: il 15 aprile dovrebbe essere pubblicata una prima lista di dazi del 25% che andranno a colpire prodotti iconici per gli Stati Uniti come le moto Harley-Davidson o i jeans Levi's. Tuttavia, nel caso di trattative infruttuose, il 15 maggio scatterà un nuovo attacco, che prevede l'ampliamento dell'elenco e, probabilmente, una tassa speciale sui giganti del web Usa. Tutto, però, dipende dai negoziati. A tal proposito, il presidente Ursula von der Leyen ha svelato di aver proposto agli statunitensi di azzerare completamente i dazi tra le due sponde dell'Atlantico: "Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Non solo. Bruxelles punta a ridurre i crescenti rischi legati alle relazioni con gli Usa. Le modalità le ha spiegate la stessa von der Leyen: "Diversificare ulteriormente le nostre relazioni commerciali è molto importante per noi, perché ciò amplia le opportunità di mercato ed è cruciale per le nostre aziende. Quindi ci concentreremo come un raggio laser sull'83% del commercio globale che va oltre gli Stati Uniti". Gli sviluppi in Asia. "Si tratta di vaste opportunità ed è per questo che stiamo approfondendo le nostre relazioni con i nostri partner commerciali. Conoscete gli accordi che abbiamo fatto con Messico, Mercosur e Svizzera, stiamo lavorando con India, Thailandia, Malesia, Indonesia e molti altri", ha aggiunto il presidente della Commissione. In tal senso non vanno trascurate le indiscrezioni provenienti proprio dall'India: secondo la Reuteres, la Ue ha chiesto a Nuova Delhi di eliminare le tariffe sulle importazioni di auto nel quadro delle trattattive in corso da tempo su un accordo commerciale e il governo di Narendra Modi si è detto disposto a una riduzione graduale dall'attuale 10% e oltre al 10% netto, nonostante le pressioni del settore nazionale affinché vengano mantenute le attuali barriere commerciali. Ora, con i dazi di Trump non è da escludere che i negoziati possano accelerare: ad auspicarlo, tra l'altro, è stato António Costa, presidente del Consiglio europeo, che ha di recente affermato come sia giunto il momento di "progredire in modo deciso nei negoziati con l'India".
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Corvette - La nuova generazione secondo il Design Studio di Birmingham
La General Motors ha aperto un nuovo Design Studio in Inghilterra, a Royal Leamington Spa, vicino a Birmingham. Il centro sarà diretto da Julian Thomson e potrà contare su oltre 30 designer e creativi. Tutti i Design Studio al lavoro sulla Corvette. L'opera prima della nuova struttura è un test davvero importante: una concept della futura Corvette, tema sul quale nel corso dell'anno si esprimeranno anche gli altri Design Studio del gruppo americano a Detroit, Los Angeles, Shanghai e Seoul. La vettura non è destinata alla produzione, ma propone alcune idee innovative che potrebbero in futuro essere implementate. La sportiva americana segue il trend dell'ottava serie a motore centrale ed è impostata come un modello a cabina avanzata, ma in realtà i designer hanno pensato ad un powertrain totalmente elettrico. Elettrica ed estrema. Uno degli elementi più curiosi è l'Apex Vision, ovvero il parabrezza sdoppiato che ricorda sia il lunotto posteriore della celebre Corvette Split Window sia i moderni Halo della Formula 1. Le portiere sono delle sottili ali di gabbiano, i passaruota dominano da ogni punto di vista e i gruppi ottici non hanno nulla a che vedere con le Corvette che conosciamo. L'aerodinamica attiva punta all'efficienza del fondo, dell'estrattore e dei canali laterali, ma sono presenti anche elementi mobili superiori e inferiori che si attivano in base alle esigenze di raffreddamento e downforce. L'auto è alta solo 1,03 metri e nonostante la presenza delle batterie mette il pilota nel punto più basso possibile, a soli 127 mm da terra.
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Fiat - Grande Panda Kartell: laboratorio creativo
Alla Milano Design Week debutta la Grande Panda Kartell, definita dalla Casa torinese un laboratorio creativo nato dalla collaborazione tra la Fiat e l'azienda di design italiana. Un sodalizio le cui origini risalgono agli anni Cinquanta, quando la Kartell progettò il portasci per la prima generazione della Fiat 500, e che è proseguito fino al 2020, con l'arrivo della Fiat 500e Kartell. Questa partnership ha l'obiettivo di esplorare le reazioni di un pubblico nuovo in un contesto diverso da quello automobilistico, spiega Olivier Francois, ceo della Fiat. Dove, se non al Salone, svelare un progetto su cui Kartell sta lavorando da due anni e che è ormai in dirittura di arrivo?, conclude Claudio Luti, presidente della Kartell. Colori vivaci e dettagli unici. Esposta per tutta la settimana nello stand della Kartell al Salone del Mobile di Milano, questo modello si caratterizza per la livrea in rosso acceso, colore che torna anche negli elementi centrali dei cerchi di lega esclusivi e in alcuni dettagli dell'abitacolo. Il logo dell'azienda è presente anche sul terzo montante, al posto di quello della Fiat. All'interno i sedili sono color Tasmania Blue, con il monogramma termo-goffrato KK sulle sedute, ripreso poi nel tessuto della plancia. Sul cluster della strumentazione, al posto della sagoma della prima Panda, è presente la celeberrima lampada della Kartell. Un futuro insieme? Se il destino della one-off presentata al Salone del Mobile ancora non è chiaro, di sicuro alcuni dei processi che hanno portato alla sua realizzazione potrebbero trovare uno sbocco anche nella produzione in grande serie. Alcuni elementi degli interni sono in Policarbonato 2.0, polimero di seconda generazione derivato da fonti rinnovabili, trasparente, leggero e robusto. Il processo tex to tex prevede di utilizzare i ritagli di tessuto utilizzati per la poltrona Foliage di Kartell per ridurli a fibre di scarto, successivamente tessuti in un filato di poliestere riciclato al 100% da utilizzare per i rivestimenti dei sedili.
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Dazi - L'Acea a Bruxelles: "Urgente avviare un dialogo con Washington"
L'associazione europea dei costruttori di automobili prende posizione sull'argomento più caldo e controverso del momento: le politiche protezionistiche dell'Amministrazione Trump con i relativi dazi all'importazione di beni prodotti nella Ue, a partire dalla tariffa del 25% sulle automobili. In un comunicato dai toni decisamente negativi, l'Acea si rivolge alle istituzioni di Bruxelles per sollecitare l'avvio di un dialogo con Washington per "ricercare una soluzione costruttiva e negoziata" che risolva il problema delle nuove tariffe doganali ed eviti "reazioni dannose che rischiano di danneggiare la competitività europea". L'allarme sull'impatto dei dazi. Il comunicato è stato diffuso successivamente a un vertice che dimostra, se ce ne fosse bisogno, quanto la situazione sia sempre più delicata e, al contempo, drammatica. I rappresentati del settore automobilistico, tra cui i dirigenti di BMW, Daimler Trucks, Iveco, Mercedes-Benz, Scania, Stellantis e Volkswagen, hanno incontrato il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per discutere "dell'impatto di vasta portata dei recenti dazi statunitensi sulle esportazioni europee di automobili, acciaio e alluminio". "Considerando che le esportazioni dell'industria automobilistica dell'Ue interessate ammontano a circa 67 miliardi di euro e che i costi totali stimati derivanti dai dazi reciproci e dalle tariffe sulle auto sono pari a 80 miliardi di euro, l'Acea ha sottolineato l'urgente necessità di una cooperazione transatlantica per evitare un'ulteriore escalation e danni a lungo termine per entrambe le economie", afferma l'associazione. "L'attuale volatilità dei mercati globali non fa che aumentare le barriere commerciali e i costi per le aziende. Le tariffe non fanno altro che aumentare i prezzi per i consumatori in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo", aggiunge il direttore generale Sigrid de Vries. "Non solo è essenziale che i leader europei e americani trovino urgentemente una soluzione al conflitto commerciale in corso, ma è imperativo che le istituzioni europee implementino attivamente l'Automotive Action Plan, per migliorare la competitività, ridurre i costi, alleviare gli oneri normativi e rafforzare la produzione europea".
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Milano Design Week - Lo spirito del design Kia in "Eclipse of perceptions"
Per la Milano Design Week 2025 la Kia ha presentato al Museo della Permanente un'esposizione intitolata "Opposites United: Eclipse of Perceptions", frutto della collaborazione con due artisti di fama internazionale. La Casa coreana partecipa per il terzo anno alla kermesse diffusa milanese, consolidando l'impegno nel promuovere il dialogo culturale e nell'esplorare nuove forme di espressione creativa. Ancora una volta cercando di dare corpo seppur partendo da rappresentazioni astratte a idee, filosofie ed espressioni che caratterizzano la creatività contemporanea e il lavoro del proprio Design Center. Suggestioni luminose. Sono tre le installazioni della mostra. La prima, che accoglie i visitatori all'ingresso, è "Marquee" dell'artista francese Philippe Parreno: reinterpreta le classiche insegne luminose di cinema e teatri usandone i giochi di luce in un contesto di arte contemporanea. L'opera trascende la funzione originale delle insegne cercando di utilizzare l'alternanza acceso-spento per dare dinamismo e lasciare spazio all'immaginazione del visitatore senza che le parole si mettano in mezzo. Luci e ombre che vogliono significare avanguardia culturale, uno dei cardini della filosofia del capo designer di Kia Karim Habib e dei suoi collaboratori. Sperimentazioni meccaniche. Le altre due installazioni di Eclipse of Perfection sono invece frutto del duo creativo A.A. Murakami, il cui lavoro artistico ha trovato spazio in contesti come la Biennale di Venezia e le collezioni permanenti del MOMA di New York, del Centro Pompidou di Parigi, del Vitra Design Museum in Germania e del M+ di Hong Kong. "The Cave" combina elementi primordiali e tecnologici per celebrare l'impulso creativo umano: arti robotici impugnano copie di antichi strumenti di età arcaica, in un ambiente monocromatico e suggestivo. L'opera vuole stimolare riflessioni sulla creatività e sul significato stesso dell'esistenza. Infine "Beyond the Horizon", sempre di A.A. Murakami, presenta gigantesche bolle amorfe create da oggetti meccanici sospesi, che si trasformano in nuvole effimere ed imprevedibili. La MDW come fonte di ispirazione. L'inaugurazione della mostra è stata l'occasione per uno scambio di battute con il responsabile dei Design Center Kia Karim Habib riguardo al ruolo di una manifestazione come la Milano Design Week per chi deve immaginare le automobili di domani. Fondamentale, a detta sua: il designer riconosce infatti alla kermesse milanese il merito di dar voce al flusso di coscienza dei creativi e a quello che c'è dietro la filosofia di un prodotto che sia concreto come un arredo o qualcosa di più astratto anziché lasciar parlare soltanto le forme. Utile per ispirare il lavoro creativo, pratico e quotidiano, dei designer della Casa coreana. La mostra sarà visitabile presso il Museo della Permanente fino al 13 aprile.
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Omoda 9 - L'ammiraglia sbarca in Italia
Il marchio Omoda ha una nuova ammiraglia: si chiama 9 ed è una Suv di segmento D che fa poco per nascondere le sue ambizioni. Il modello, presentato in prima nazionale alla Design Week di Milano, è pronto per le consegne, che partiranno dal mese di maggio. Ancora da stabilire i prezzi, ma la forbice su cui ragiona la dirigenza italiana è quella dei 52-53 mila euro.Maxi-batteria, maxi-autonomia. La Omoda 9 andrà a completare l'offerta del brand - concepito dal gruppo Chery esclusivamente per l'Europa, come il gemello Jaecoo - ponendosi al di sopra della sorella 7. Come confermano i contenuti: già commercializzata in Cina con il marchio di prestigio Exeed, la 9 è una ibrida plug-in a trazione integrale equipaggiata con una batteria da 34,5 kWh, che le garantisce un'autonomia combinata di oltre 1.300 chilometri.500 CV. Il suo powertrain fa capo alla famiglia dei motori Super Hybrid del gruppo e come altri sistemi omologhi sfrutta un'unità motrice principale all'anteriore, costituita da un 1.5 turbobenzina abbinato a un motore elettrico e a una seconda unità alimentata a batteria, sistemata sull'asse posteriore. La potenza e gli altri valori principali per il modello con le specifiche europee non sono stati ancora omologati, ma il valore complessivo del sistema dovrebbe attestarsi al di sopra dei 500 cavalli.Le rivali. Lunga 4,77 metri, la Omoda 9 si presenta alle porte del nostro mercato con l'ambizione di infastidire anche rivali del segmento premium: "Nel mirino ci sono Kia e Hyundai", spiega Andrea Manglaviti, responsabile prodotto del marchio per l'Italia, "ma abbiamo le credenziali per infastidire anche modelli premium come la Volvo XC60".A prima vista. naturalmente presto per esprimere giudizi circostanziati, ma l'esemplare mostrato al Fuorisalone ha confermato le buone impressioni ricavate dagli altri modelli Omoda e Jaecoo con cui abbiamo avuto a che fare nei mesi scorsi. Buone le finiture, convincenti i materiali, più che all'altezza l'infotainment, con i suoi due schermi curvi da 12,3" raggruppati in un unico "case" dal profilo curvilineo. Se la scommessa di fare il primo passo nei segmenti superiori del mercato venisse premiata, il brand del gruppo Chery acquisirebbe una credibilità fino a pochi mesi fa semplicemente inattesa.
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La Canniccia Motor Club - Inaugurata la nuova struttura in Versilia
Si è svolta lo scorso 5 aprile l'inaugurazione del nuovo spazio dedicato alla passione per i motori in Versilia, La Canniccia Motor Club: la struttura della famiglia Bindi offre ben quattro aree, circuito compreso. Quattro aree per le auto. Su un' area riqualificata di 32.000 metri è stata creata una realtà unica nel suo genere, divisa in quattro zone: il Giardino, il Ristorante, il Paddock e il Circuito. Per realizzare questo ambiente esclusivo sono serviti quasi quattro anni e un investimento di ben 26 milioni di euro: l'attenzione per l'integrazione con l'ambiente è stato uno dei temi portanti del progetto dello Studio Ramo, che ha coordinato i lavori. Pista da 700 metri. Al Canniccia Motor Club si svolgeranno eventi legati al mondo esclusivo delle auto e delle moto: presentazioni stampa, open days, lanci di prodotto, cene di gala, party privati e meeting. Il ristorante può accogliere 190 persone sedute e 300 a buffet, mentre la pista illuminata di 700 metri offre un rettilineo di 300 metri e un prato centrale adatto anche a concerti e show.
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Milano Design Week - Denza, debutto europeo per il brand premium della BYD
La BYD ha scelto Milano per il lancio europeo del suo brand premium, Denza. Durante un evento della Design Week, il costruttore di Shenzhen ha presentato il furgone D9 e, soprattutto, la shooting-brake Z9 GT. con questo modello che il marchio cinese punta a farsi conoscere in Europa e ancor di più a far concorrenza al premium tedesco grazie a tecnologie all'avanguardia e a uno stile più vicino ai gusti occidentali. Del resto, la nuova vettura porta la firma di Wolfgang Egger: oggi è il responsabile del designe della BYD, ma in passato ha lavorato all'Alfa Romeo (suoi alcuni modelli come la 8C Competizione o la 147), alla Lancia, alla Seat e alla Lamborghini. Un manifesto su quattro ruote. "Abbiamo scelto non solo l'Italia, ma la Design Week di Milano perché crediamo che il connotato fondamentale di Denza sia proprio l'eleganza, l'eleganza sia estetica che nelle sue prestazioni, e se c'è un posto dove l'eleganza viene sublimata è proprio la Design Week di Milano", ha spiegato Alfredo Altavilla, Special Advisor per l'Europa di BYD, aggiungendo che il nuovo marchio "vuole essere il manifesto tecnologico del gruppo: le tecnologie che vedrete introdotte nel tempo su Denza anticipano quello che poi arriverà anche sul marchio BYD. Alcune di queste sono assolutamente uniche al mondo, abbiamo una combinazione di motori plug-in hybrid da 1.000 CV che non vogliono spingere una Formula 1, ma semplicemente assicurare la migliore esperienza di guida possibile ai clienti. Tutta la tecnologia che c'è all'interno dei prodotti Denza è sviluppata 'on purpose', serve per agevolare la vita del cliente a bordo". In vendita entro fine anno. La Z9 GT è ancora in attesa dell'omologazione europea (prevista dopo l'estate), ma si sa che debutterà sul mercato entro la fine dell'anno. Al lancio sarà disponibile la versione elettrica con tre motori, batteria da 101 kWh in grado di garantire un'autonomia di 550-600 km e di ricaricarsi fino a 540 kW grazie all'architettura a 800 volt. All'inizio del 2026 arriverà la variante plug-in della famiglia DM-i (già presente in Italia sulla Suv Seal U) con batteria da 38,5 kWh e un'autonomia in solo elettrico di circa 160 km. In futuro, la gamma sarà ampliata con altri modelli, di cui due fuoristrada per ora non meglio precisati. "Denza vuole essere un brand premium con un'offerta completa", ha spiegato ancora Altavilla. "Puntiamo non solo a clienti premium, ma anche a giovani attirati dalla tecnologia". Per ora non si hanno dettagli sui prezzi anche se non è da escludere un listino al di sopra dei quasi 73 mila euro della BYD Tang. Per la vendita sarà organizzata una rete di concessionari dedicati e indipendenti rispetto a quelli della casa madre cinese. I piani per l'Europa. "BYD ama l'Italia, BYD ama l'Europa, se andate a visitare il centro di R&D di Shenzhen troverete ingegneri che vengono da tutta l'Europa e da tutto il mondo, credo che l'apertura culturale di BYD alla cultura automotive mondiale sia uno degli aspetti differenzianti rispetto agli altri gruppi cinesi", ha continuato Altavilla, confermando il cronoprogramma delle attività produttive nel Vecchio continente. "I nostri piani di localizzazione vanno avanti, nel quarto trimestre inizieremo a produrre le automobili in Ungheria, quindi questa è la migliore risposta che possiamo dare ai dazi, anche perché come abbiamo già detto nelle scorse settimane la strategia non è soltanto quella di cominciare a produrre le automobili in Ungheria, ma anche di fare ricorso il più possibile ai componentisti europei. Principalmente i dazi impattano sui consumatori perché finiscono col pagare di più le automobili, dopodiché noi negli Stati Uniti avevamo già dei dazi al 100% che erano stati introdotti dalla precedente amministrazione". Per Altavilla, però, i dazi "non impattano sul posizionamento dei modelli premium": il pricing della Desla sarà "il più competitivo possibile", ma il posizionamento del brand resterà comunque elevato.
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Zenvo Mjlner - Il V12 da 1.250 CV per la Aurora e i futuri modelli
La Zenvo Automotive ha fornito nuove informazioni in merito al powertrain ibrido Mjlner sviluppato in collaborazione con gli specialisti inglesi della MAHLE. Dietro questo nome, che trae origine dalla tradizione nordica, si nasconde un pacchetto composto da un endotermico V12 e dalla componente elettrica. La hypercar Aurora annunciata nel 2023 sarà la prima ad adottare il powertrain e sarà prodotta in 50 esemplari, ma in futuro il progetto modulare potrà essere applicato anche ad altri ambiti. Il V12 da solo eroga 1.250 CV. Con il preciso scopo di realizzare un prodotto adatto alla circolazione su strada e alle omologazioni più restrittive, pur offrendo prestazioni di valore assoluto, la Zenvo ha creato dal foglio bianco un powertrain unico nel suo genere. La base di partenza è quella di un V12 modulare di 6.6 litri con quattro turbine, che da solo eroga una potenza record di 1.250 CV e può toccare i 9.800 giri rispettando tutti i requisiti di omologazione. A questa unità sono abbinati il cambio automatico sette marce e la parte elettrificata, che varia in base alla configurazione: un motore posteriore elettrico da 200 CV sulla Agil, oppure due motori anteriori aggiuntivi per 1.850 CV totali sulla Tour a trazione integrale.
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Milano Design Week - Maserati Fuoriserie, Giorgetti veste una Grecale Folgore
Alla Milano Design Week 2025 due eccellenze del Made in Italy Maserati e Giorgetti si uniscono per presentare una versione one-off della Maserati Grecale Folgore, realizzata dalle Officine Fuoriserie con il supporto della storica maison di arredamento. L'auto, presentata in anteprima presso lo showroom di Rossocorsa dedicato al Tridente, mira a raggiungere l'equilibrio tra performance elettrica, eleganza sartoriale e artigianalità. Anche se a catturare l'attenzione al primo sguardo è la raffinata verniciatura Gleaming Dusk, al centro del progetto è l'abitacolo, trasformato in un ambiente che richiama l'atmosfera sofisticata di un salotto contemporaneo grazie all'impiego di legni, tessuti e pelli in colorazione Denim provenienti direttamente dalla collezione Giorgetti e reinterpretati in chiave automobilistica. I sedili in tessuto a quattro fili, l'imperiale e il pavimento della vettura sono rivestiti con materiali esclusivi caratterizzati da texture tridimensionali, tonalità naturali e una lavorazione minuziosa. Artigianalità maniacale che tocca l'apice con i dettagli in legno un signature touch di Giorgetti che nella Grecale trovano collocazione nei pannelli porta e nei tridenti applicati ai poggiatesta. Mentalità Fuoriserie. La collaborazione con Giorgetti che dà luce anche a una collezione di interior design mostra ancora una volta quanto i designer del Tridente possano spingersi oltre le convenzioni attraverso il programma Fuoriserie: forte di una linea dedicata anche di verniciatura il team opera nello stabilimento di via Ciro Menotti a Modena e può assecondare i desideri dei clienti più esigenti mettendo al loro servizio "le competenze artigianali più rare".
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Milano Design Week - Range Rover, viaggio senza tempo
Range Rover debutta alla Milano Design Week con un'installazione dal titolo "Futurespective: Connected Worlds": l'iniziativa è nata dalla collaborazione con NUOVA, studio di design con sede in California focalizzato sul mondo del lusso e specializzato nella creazione installazioni artistiche per marchi premium. L'esperienza alla Design Week del marchio britannico si basa tutta sul concetto del viaggio nel tempo, trasportando i visitatori in una esplorazione tra passato e futuro con al centro lo stile (questo sì, senza tempo) della Suv Range Rover. Icona in mostra. Insieme al team creativo interno di Range Rover, NUOVA ha ideato una narrazione visiva che ripercorre la storia del design del marchio e la sua costante influenza sull'evoluzione del concetto di lusso moderno, raccontato attraverso un breve percorso che catapulta i visitatori in due epoche distinte: il 1970 anno di nascita della prima Range Rover e il 2025, proiezione verso il futuro prossimo del brand. L'esperienza è concepita come un evento multisensoriale in cui Piazza Belgioioso, gioiello architettonico del lontano passato meneghino, viene occupata da un monolite diviso in due stanze. La prima è la ricreazione accurata di un concessionario Range Rover degli albori, dove fa bella mostra la "YVB 151H", il primissimo esemplare di pre-produzione del marchio, realizzato in Olive Green prima del lancio ufficiale del modello nel 1970 e preservato dalla divisione JLR Classic. Attorno, ambientazioni sonore period correct e fragranze personalizzate di Aeir, il marchio di profumi di lusso carbon-negative di NUOVA oltre che alcuni arredi anch'essi ispirati agli anni Settanta e disegnati da dall'atelier californiano. Futuro prossimo. La seconda "capsula del tempo" rappresenta la visione contemporanea di Range Rover, una location da Odissea Nello Spazio caratterizzata da un interno a prisma luminoso rivestito da pilastri a specchio verticali, che simboleggiano i fili del tempo. Al centro di questo spazio, inondata di luce, è esposta l'ultima generazione della Range Rover Autobiography, emblema del viaggio di lusso dei giorni nostri, accompagnata da suoni ambientali particolari e dalla fragranza "Wet Stone" sempre di NUOVA. La finitura esterna metallizzata verde bespoke della vettura è un omaggio alla Classic esposta poco più in là, un dialogo platonico tra due auto e due spazi diversi che simboleggiano l'evoluzione e l'identità del marchio. L'installazione, presso il Palazzo Belgioioso, è aperta al pubblico dall'8 all'11 aprile 2025
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Opel - Prorogato di tre anni il contratto dell'ad Florian Huettl
Florian Huettl manterrà l'incarico di amministratore delegato di Opel/Vauxhall fino al 2028: il consiglio di sorveglianza di Opel Automobile GmbH ha prorogato il contratto del manager tedesco per altri tre anni. Gli incarichi. Huettl è al timone dei due marchi automobilistici dal mese di giugno di 2022, ma è anche il responsabile delle attività di Stellantis in Germania dal dicembre del 2024.
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Noleggio - A marzo la quota di mercato supera il 33%
Il primo trimestre dell'anno mostra segnali positivi per il canale del noleggio. Infatti, secondo la consueta analisi di Aniasa e Datafore, e immatricolazioni di auto e veicoli commerciali leggeri, pari a 162.708 unità, risultano in crescita del 3,43%, per una quota d mercato del 33,05%. Bene la componente del lungo termine, in crescita del 5,71% (121.330 targhe) e con il +12,74% delle vetture ad annullare il -27,22% dei mezzi da lavoro. Al contrario, il beve termine perde il 2,72% per effetto di un crollo dei commerciali (-29,54%) e di un declinodecisamente meno marcato per le auto (-1,13%). Il peso delle captive. Dunque, il canale, dopo alumi mesi in rosso, sembra aver imboccato un percordo positivo. Tuttavia, l'analisi sottolinea come la ripartenza del lungo termine sia da attribuire "esclusivamente alle società captive, che nel primo trimestre hanno compiuto un balzo in avanti delle immatricolazioni (+69%), seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, che appaiono molto orientati verso questo canale. Per gli altri operatori del mercato del lungo termine il risultato del primo trimestre è in forte ritardo rispetto all'anno scorso (-28%). Il commento di Viano. "I dati del primo trimestre dell'anno - afferma il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano - confermano i timori espressi dall'Associazione nei mesi scorsi, con il settore del noleggio che, escludendo il trend delle società legate a brand automotive, perde oltre 1 immatricolazione su 4. Calo peraltro registrato anche dalle società di noleggio a breve termine. Resta la situazione di forte incertezza determinata dalla normativa sulle auto aziendali in fringe benefit, che oggi vede gran parte delle aziende rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli per non incorrere nella nuova disciplina fiscale, più penalizzante per driver e aziende che scelgono non solo auto con motore termico, ma anche tutte le alimentazioni ibride senza spina". "Le conseguenze quindi sono minori immatricolazioni, rallentamento nel ricambio del circolante e minori entrate fiscali per lo Stato. Esattamente quanto previsto da tutti gli attori dell'automotive all'atto dell'incauta adozione dei nuovi parametri fiscali. Dopo i tentativi falliti nei DL Milleproroghe e Bollette, si conferma la necessità di un immediato intervento legislativo, che eviti per i mesi a seguire ulteriori aggravamenti della situazione di mercato", conclude Viano.Le più noleggiate. Nella classifica delle più noleggiate del trimestre, la Fiat Panda si conferma in vetta con oltre 10.000 immatricolazioni (+50%). Nel lungo termine, la Panda precede Volkswagen Tiguan (+89%), Citroen C3 (+120%), Opel Corsa (+510%) e Toyota C-HR (+182%). Tra i veicoli commerciali leggeri, il più noleggiato è il Fiat Doblò (+80%), seguido da Fiat Ducato (-21%), Ford Transit (-39%), Ford Transit Custom (-35%) e Ford Transit Courier (+297%). Nel breve termine la Top 5 vede al primo posto MG 3 e al secondo la Panda (+4%), seguita da Nissan Qashqai (+251%), MG ZS (+162%) e Peugeot 208 (+312%). Tra i commerciali, Iveco Daily (-25%) mantiene il primato, a seguire Toyota Proace City, Mercedes Sprinter, Ford Transit e Isuzu N-Series. Le alimentazioni. Nel noleggio a lungo termine di auto l'alimentazione più diffusa è quella a benzina (comprese le mild hybrid) con una quota del 48%. Nel primo trimestre le benzina hanno fatto un balzo in avanti nelle immatricolazioni del 32%, a fronte di un calo del 16% delle diesel (anche in questo caso comprese le mild.hybrid), che hanno ridotto il loro peso al 27% (l'anno scorso costituivano invece l'alimentazione più diffusa). Le "ibride vere", ossia full e plug-in, hanno sfiorato il 18% del mercato del long rent. Tuttavia, mentre le full hybrid sono stabili, le plug-in hybrid sono in forte crescita (+27%). Le elettriche hanno invertito la tendenza e sono quest'anno quelle che crescono di più nei volumi: +88% e una quota vicina all8%. Le auto a gas sono in calo (-4%) e comunque si attestano su volumi e quote di mercato trascurabili (meno dell'1%), contrariamente a quanto avviene nel mercato dei privati. Nei commerciali leggeri, il diesel supera l'87%, mentre gli Lcv a benzina sono scesi al 6%, dimezzando il numero di nuove targhe quest'anno. Gli "ibridi veri" valgono poco meno del 2% e gli elettrici hanno attenuato il rallentamento, ma il risultato è negativo: -22% e una quota sotto il 4%. Gli operatori. Dataforce fornisce anche un quadro dei principali operatori. Leasys si piazza in vetta alla graduatoria dei noleggiatori del lungo termine nelle auto, con una quota di mercato del 26%, ben oltre 15 punti in più del 2024, e targhe salite da 9 mila a quasi 27 mila. Arval ha il 18%, Ayvens poco meno del 17%, Volkswagen Leasing il 15%. Nelle posizioni di rincalzo, bene Kinto Italia, la captive di Toyota-Lexus, che si piazza quinta assoluta nella graduatoria di NLT Passenger Cars e raddoppia l'immatricolato sfiorando le 5.000 nuove targhe. A seguire, gli altri operatori che superano le 1.000 immatricolazioni nel trimestre sono Alphabet, UnipolRental, ES Mobility, Stellantis Renting, Drivalia e l'insieme dei piccoli operatori della distribuzione locale. Nel breve termine delle auto, Europcar precede Avis Budget Italia, Hertz, l'agglomerato dei Piccoli Noleggiatori e Locauto Rent.Le prospettive. Quest'anno il noleggio dovrebbe raggiungere un volume di 453.000 immatricolazioni (307.500 auto e 50.000 veicoli commerciali leggeri), ossia circa 3.000 in meno del 2024. Per il noleggio a lungo termine la previsione è di una crescita del 2,4%, composta da una ripresa del 7,6% per le vetture (circa 21.000 unità in più) e una flessione piuttosto per i commerciali del 20,9% (oltre 13.000 unità in meno). Il noleggio a breve termine dovrebbe cumulare 95.000 immatricolazioni (86.500 autovetture e 9.000 Lcv), con entrambi i comparti in rosso: -11,6% per le prime e - 4,6% per i mezzi da lavoro. Questa contrazione si dovrebbe tradurre in oltre 11.000 vetture in meno e poco più di 400 veicoli mancanti.
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Transport & Environment - Pressing sul governo Meloni: "Senza elettrico la produzione auto verrà dimezzata"
Senza la conversione all'elettrico, nel 2030 la produzione automotive italiana si ritroverà dimezzata. Lo sostengono l'associazione ambientalista Transport & Environment e il think tank Ecco sulla base di uno studio commissionato a economisti della Scuola Superiore S.Anna di Pisa e del Centro Ricerche Enrico Fermi di Roma: una ricerca nata per valutare l'impatto economico, industriale e sociale del declino della produzione nazionale di auto e stimare il "costo dell'inazione", cioè del "non fare". In chiave elettrica, ovviamente. Gli scenari. Chiedendo nuovamente al governo Meloni l'attivazione di politiche e stimoli economici per favorire la transizione della nostra industria alla mobilità elettrica, T&E delinea due scenari potenziali: il primo, più prudenziale, ipotizza una maggiore capacità dell'economia di riassorbire i lavoratori in esubero, quindi un minore intervento dello Stato, indicando una perdita di valore della produzione di 6,6 miliardi di euro, una riduzione delle vendite per 4 miliardi (-56% sul 2020), oltre 66 mila posti di lavoro in meno (37% diretti e 63% indiretti) e oneri aggiuntivi per cassa integrazione pari a 465 milioni. Il secondo scenario prevede, invece un calo della produzione per 6,83 miliardi (-58%) e delle vendite per 4,25 miliardi, perdite di posti per 30 mila impiegati diretti (-77,6% rispetto al 2020) e oltre 64 mila indiretti, nonché un costo della cassa integrazione pari a 1,8 miliardi. Flotte Bev, social leasing, incentivi. Detto questo, lo studio delinea proposte di rilancio del settore "coerenti con la transizione all'elettrico e gli obiettivi climatici". Dunque, servirebbe un sostegno alla domanda con "incentivi stabili e mirati esclusivamente alle tecnologie a zero emissioni", accompagnate da meccanismi di premialità sul modello dell'Ecoscore per favorire la produzione nazionale. Si propone poi di sperimentare il social leasing, di "accelerare l'elettrificazione delle flotte aziendali" (un punto su cui T&E ha insistito molto - ascoltato -anche a Bruxelles), e di sviluppare le reti di ricarica anche grazie a una revisione della fiscalità dell'energia e a un riconoscimento di crediti per la componente rinnovabile dell'elettricità. Anche la produzione dovrebbe essere sostenuta con "leve fiscali e incentivi" incentrati sulle tecnologie e sulle componenti strategiche dell'elettrico come le batterie. Inoltre, lo studio affronta il tema dell'energia e chiede di "integrare misure emergenziali con una strategia strutturale di decoupling tra i prezzi di gas e rinnovabili". Infine, non manca la richiesta di "combinare politiche di sostegno e promozione, per esempio attraverso la leva fiscale per ricerca e sviluppo, con misure che promuovano la collaborazione tra imprese e istituzioni" e, al contempo, l'industrializzazione di prodotto. Le critiche al governo. Infine, il pressing sull'esecutivo Meloni, da sempre freddo sul Green Deal: "Ecco e T&E ritengono che gli obiettivi europei per la riduzione delle emissioni di CO2 dal settore trasporti siano la politica più efficace per attrarre investimenti nella mobilità elettrica e pianificare la transizione. L'Italia dovrebbe sostenere tali obiettivi, garantendo così stabilità normativa e certezza degli investimenti all'industria, accantonando richieste (come per l'inserimento dei biofuel nel regolamento) che rischiano di indebolire o rallentare la transizione".
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