Volkswagen - In arrivo i motori full hybrid per Golf e T-Roc
Per la Volkswagen, il 2024 è stato l'anno più difficile. Lo ha ricordato il ceo Thomas Schäfer durante la presentazione dei risultati finanziari dell'anno scorso: oltre ai problemi del mercato e la volatilità dell'attuale situazione geopolitica, c'è stato anche il lungo pugno di ferro con le organizzazioni sindacali, che ha portato all'accordo dello scorso dicembre. Assestamenti necessari, e che tuttavia non fermano le novità: tra queste, in particolare, si segnala l'arrivo di nuove motorizzazioni full hybrid per la Golf e la T-Roc. Le vendite. Dal punto di vista dei volumi, nel 2024 la Volkswagen ha venduto globalmente (Cina esclusa) circa 2,6 milioni di veicoli contro i 2,5 dell'anno precedente, con il fatturato che è passato da 86 a 88 miliardi di euro. La Casa registra vendite record in Canada, Stati Uniti e Sud America; in Cina è prima nel segmento delle endotermiche e nona in quello delle elettriche. In Europa, il brand mantiene la leadership di mercato con una quota del 10,5%, che sale al 19.1% in Germania grazie al successo di Golf, T-Roc e Tiguan. Nel segmento delle elettriche, in patria la Volkswagen ha una quota di mercato del 16,3% I dati finanziari. Sul fronte dei conti, l'utile operativo del 2024 cala da 3,5 a 2,6 miliardi di euro: le perdite, spiega il responsabile finanziario della Volkswagen David Powels, sono legate principalmente ai costi di rinnovamento della gamma e al passaggio all'elettrico, compensate dalla riduzione dei costi e dai primi effetti della ristrutturazione. Scende anche la redditività, che passa dal 4,1% al 2,9% del fatturato. Il flusso di cassa, poi, passa dai 3,2 miliardi di euro del 2023 agli 1,2 nel 2024: due anni fa il cash flow aveva beneficiato di un'importante riduzione dell'inventario, mentre quest'anno paga i costi legati agli strascichi del dieselgate e alla partnership con la Rivian. Le strategie per i prossimi anni. Nel 2025, la Volkswagen punta a superare il 4% di redditività, per arrivare al 6,5% nel 2029. Un risultato che viene definito ambizioso, e per il cui raggiungimento saranno necessari diversi step operativi, anche alla luce della difficile situazione attuale, più volte sottolineata da Schäfer e Powels nel corso dei loro interventi. Il piano di riduzione dei costi prevede un risparmio di circa un miliardo di euro in stipendi nel 2025, che gradualmente diventerà un miliardo e mezzo nel 2029, con un impatto annuale sui conti di circa 700 milioni di euro. A questo si accompagna la delocalizzazione della produzione fuori dalla Germania, con la conseguente riduzione della capacità produttiva degli stabilimenti in patria: nei prossimi quattro anni si passerà dagli attuali 1,8 milioni a poco più di 1 milione di auto. In arrivo anche una serie di tagli della forza lavoro, tramite incentivi al pensionamento e blocco del turnover: dagli attuali 111mila dipendenti, la Volkswagen punta ad arrivare a poco meno di 75mila entro il 2029. I negoziati con i sindacati sono stati lunghi e intensi, ma abbiamo lavorato duramente e tracciato un chiaro percorso per il futuro, ha spiegato Schäfer. Le novità in arrivo e la piattaforma Ssp. Per quanto riguarda le automobili vere e proprie, la Volkswagen punta a presentare nove modelli entro il 2027. Come detto, l'offerta di motori dei modelli basati sulla piattaforma MQB verrà rafforzata con l'arrivo dei powertrain full hybrid, che debutteranno inizialmente sulla nuova T-Roc (presentata in estate) e rapidamente adottati anche dalla Golf nonché dalla Skoda Octavia. Verrà sviluppata ulteriormente la piattaforma Meb per le auto elettriche, da cui nascerà anche la nuova famiglia di piccole sotto i 25mila euro (Volkswagen ID.1 e ID.2all, Cupra Raval e Skoda Epiq). Il focus principale dello sviluppo, però, è sulla nuova architettura Ssp, il cui debutto è atteso entro la fine del decennio, e che sarà alla base dei prossimi modelli elettrici del gruppo, a cominciare dalla Golf. Una piattaforma, spiega Schäfer, che permetterà percorrenze maggiori, ricariche più rapide, performance migliori e passi avanti nella guida autonoma.
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Gruppo Volkswagen - Schäfer: "Il 2024 è stato impegnativo, quest'anno non sarà da meno"
Il Gruppo Volkswagen ha presentato i risultati degli ultimi dodici mesi per l'insieme dei marchi Core (che comprende anche Skoda, Seat e Cupra) e le previsioni per i prossimi anni. In particolare, questi brand hanno venduto 4,96 milioni di auto nel 2024, per un aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente: la quota di mercato in Europa è passata dal 19,2% del 2023 al 20,1% del 2024. Il fatturato è cresciuto dell'1,6%, ma è calato del 4,3% il risultato operativo, passato dai 7,27 miliardi di euro del 2023 a 6,96 miliardi: una contrazione legata principalmente all'aumento dei costi fissi e agli interventi di ristrutturazione ancora in corso, e che ha portato pure a una riduzione dei ricavi, passati da 5,3% al 5%. In sensibile calo il flusso di cassa, da 5,6 a 4,7 miliardi di euro (-16,8%), spiegato soprattutto con l'incremento di inventario dovuto all'arrivo dei nuovi modelli.Un anno complesso. Il 2024 è stato un anno impegnativo e particolarmente complesso per l'industria automotive, e stiamo assistendo alla nascita di una nuova era di protezionismo, ha spiegato Thomas Schäfer, responsabile del gruppo Core e ceo del marchio Volkswagen. Nel 2025, le sfide non diminuiranno: nonostante ciò, stiamo migliorando e diventando più efficienti, e i solidi risultati del 2024 confermano che la nostra strategia sta funzionando". Il taglio dei costi. Nel 2025 il gruppo Volkswagen continuerà a portare avanti le strategie di riduzione dei costi avviate nel 2024, che si sviluppano in diversi ambiti. Il primo riguarda le batterie: Schäfer ha promesso una riduzione dei costi del 50% sugli accumulatori rispetto al 2023, con un ulteriore abbattimento del 20% entro il 2029. Il tempo di commercializzazione dei nuovi modelli è stato ridotto a 36 mesi, che garantirà anche aggiornamenti più rapidi. Non la chiamerei velocità cinese', ma velocità del gruppo Core della Volkswagen, sottolinea Schäfer. Verranno poi ridotte "in maniera importante le varianti di software disponibili sui vari modelli, per semplificarne lo sviluppo, senza che questo comporti riduzioni di specifiche e funzionalità: per la sola Golf, spiega il ceo della Volkswagen, le varianti software sono passate da 3,5 miliardi a circa un migliaio. I dazi. Nel corso della sessione di domande con i giornalisti si è parlato anche dei dazi che Donald Trump intende applicare anche all'industria automobilistica europea: Valutiamo e monitoriamo la situazione giorno per giorno", ha risposto Schäfer. "Non è realistico pensare di modificare i piani produttivi degli stabilimenti nel giro di qualche settimana. Stiamo comunque studiando strategie di intervento che valuteremo in base all'evolversi della situazione. Una nuova famiglia di modelli. Nei prossimi mesi, ha concluso Schäfer, debutterà la famiglia di compatte elettriche da 25 mila euro, guidata dalla ID.1 (anticipata dalla ID.every1) e affiancata dalla Cupra Raval e dalla Skoda Epiq. Pur "mantenendo la propria identità di brand, fondamentale per il successo del gruppo", lo sviluppo e le sinergie attuate per questo gruppo di modelli ha permesso risparmi per oltre 650 milioni di euro. Al momento, non è previsto un analogo modello marchiato Seat.
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Formula 1 - Il Mondiale riparte dall'Australia
Archiviate le presentazioni, i filming day e i test prestagionali di Sakhir, adesso è il momento di fare sul serio. La Formula 1 torna in pista per il primo round del Mondiale 2025: il Gran Premio d'Australia. La settantacinquesima stagione nella storia della categoria si apre nel suggestivo scenario dell'Albert Park di Melbourne. Dopo sei anni di apertura in Bahrain (e una nel 2020 al Red Bull Ring), si torna a inaugurare la stagione down under.Chi comanda il gruppo? Se teniamo conto delle indicazioni avute nei test di Sakhir, è chiaro che la McLaren parte con il ruolo di favorita. Il team di Woking è reduce dal titolo Costruttori 2024 e ha mostrato un passo gara impressionante durante le prove in Bahrain. Lando Norris è apparso in gran forma ed Oscar Piastri fresco di rinnovo pluriennale - avrà la spinta del pubblico di casa per iniziare al meglio la stagione. Ma la squadra mantiene un profilo basso: Ci aspettiamo di essere competitivi ha detto Norris ma il gap con le Ferrari, le Mercedes e le Red Bull è più piccola di quanto molti pensino. E proprio la Ferrari avrà i riflettori puntati addosso perché, seppur è vero che ci siamo già abituati a vedere Lewis Hamilton vestito di rosso, c'è tanta voglia di assistere alla prima col Cavallino del sette volte campione del mondo. Lewis resta concentrato: Non sento la pressione. So cosa devo fare. In casa Red Bull c'è un'aria diversa rispetto al dominio degli ultimi anni. Max Verstappen ha ammesso che la monoposto 2025 non è ancora al livello delle rivali, ma sarebbe un errore sottovalutare il quattro volte campione del mondo: Max sa come tirare fuori il massimo da una macchina non perfetta e il metro di misura della competitività della Red Bull potrebbe essere Liam Lawson. Mercedes, infine, si dice al centro di una fase di transizione e Wollf ha affermato che sarebbe contento se in Australia la sua squadra lottasse per il podio. George Russell è ora il leader del team dopo l'addio di Hamilton, ma il debutto del nostro Andrea Kimi Antonelli è atteso con grande curiosità. Toto ha già messo le cose in chiaro: Non ci aspettiamo che George domini su Kimi. Sappiamo che Antonelli sarà competitivo fin da subito. Le novità del tracciato. Il circuito di Albert Park, lungo 5,278 km, è un tracciato cittadino semipermanente che combina tratti ad alta velocità con curve tecniche e impegnative. Nessuna modifica all'asfalto rispetto allo scorso anno, ma le curve 6 e 7 sono state ritoccate e presentano adesso delle nuove barriere e, soprattutto, nuovi cordoli per migliorare la sicurezza dopo alcuni incidenti che si sono verificati in passato. Il mix di lunghi rettilinei e le successive brusche frenate metteranno alla prova l'equilibrio delle monoposto e la capacità di gestione degli pneumatici. Occhio al meteo, perché per domenica è prevista pioggia a Melbourne. In caso di pista bagnata, potrebbe debuttare la nuova mescola Full Wet della Pirelli, rivista nel disegno e nella mescola per migliorare grip e stabilità.Mescole e strategie. Per la prima gara dell'anno, la Pirelli ha confermato la gamma più morbida a disposizione per quest'anno: C3 (Hard), C4 (Medium) e C5 (Soft). La C3 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno, mentre C4 e C5 sono state modificate per ridurre il rischio di graining e migliorare la durata in gara. La C3 è anche stata la mescola più utilizzata nei test del Bahrain, quindi squadre e piloti hanno già un buon riferimento sui livelli di grip e degrado. Tuttavia, l'asfalto di Melbourne è meno abrasivo rispetto a quello del Sakhir, il che potrebbe spingere le squadre a puntare su strategie più conservative, con uno o due pit-stop. La gestione del graining sarà cruciale, soprattutto con temperature basse o condizioni di pista sporca nei primi giri.Come seguire il GP d'Australia in tv. Bisognerà puntare la sveglia presto per seguire le prime fasi di questo campionato. Si ripete il consueto copione delle gare in diretta esclusiva sulla pay-tv e in differita sul digitale terrestre. Ecco gli orari da segnare in agenda. Venerdì 14 marzoProve Libere 1 - dalle 2:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 6:00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 15 marzoProve Libere 3 - dalle 2:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 6:00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 13.30Domenica 16 marzoGara, partenza alle 5:00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 14:00
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Safety Motor Day - Le Forze armate studiano gli Adas
Il Centro polifunzionale di sperimentazione dell'esercito (Cepolispe) di Montelibretti (Roma) ha ospitato la prima edizione del Safety Motor Day, un evento incentrato sugli Adas destinato alle quattro Forze armate italiane. L'iniziativa ha combinato workshop teorici e dimostrazioni pratiche sulla pista del centro, dove i partecipanti hanno potuto testare tecnologie come il monitoraggio dell'angolo cieco sui mezzi pesanti, il lane assist, l'intelligent speed assist e i sistemi di frenata automatica d'emergenza. Anche la cybersicurezza. Oltre agli Adas, si è parlato anche di cybersicurezza. Mezzi e sistemi sempre più avanzati e connessi infatti necessitano di una maggiore attenzione dal punto di vista tecnologico. Nel 2024, stando all'Upstream's 2025 Global Automotive Cybersecurity Report, gli attacchi all'ecosistema automobilistico e di mobilità sono aumentati del 60% sull'anno precedente, con il 92% di questi realizzati da remoto e per il 65% condotti da criminali informatici. Il 53% colpisce il servizio o l'operatività del mezzo, il 35% punta al controllo di una parte o dell'intero veicolo e il 19% a una frode ai danni del proprietario o dell'utilizzatore del veicolo. Solo il 3% degli attacchi ha l'obiettivo di rubare il veicolo stesso.
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Carburanti - Al via la riforma per allineare le accise di diesel e benzina
Dal 2025 e per cinque anni, l'accisa sul gasolio verrà gradualmente allineata a quella sulla benzina, con un aumento della prima e una riduzione della seconda: lo conferma la relazione illustrativa del decreto legislativo che approderà oggi in Consiglio dei ministri. La manovra - di un centesimo o 1,5 centesimi al litro ciascun anno - produrrà un aumento di gettito che confluirà nel fondo per il trasporto pubblico locale. Dietro c'è Bruxelles. L'intento del governo, almeno quello dichiarato, è di ridurre i sussidi ambientalmente dannosi, rispettando la volontà dell'Unione Europea: oggi, l'accisa sulla benzina ammonta a 0,7284 euro/litro, contro 0,6174 del diesel. Pareggiando le tasse, lo Stato incasserà un surplus di gettito ogni 12 mesi: attorno a 100 milioni in più il primo anno, quindi 200 milioni il secondo, e 500 milioni il quinto. Cosa dice la bozza. Secondo il testo preparato dall'esecutivo, il differente trattamento tributario tra diesel e verde impiegati come carburanti (0,111 euro di distanza) appare oggi non del tutto ragionevole, sia in relazione all'attuale configurazione del mercato nazionale dei carburanti (che registra consumi di benzina assai inferiori a quelli del gasolio), sia riguardo all'impatto negativo in termini di CO2. A fissare l'aliquota sarà un decreto interministeriale (Ambiente, Economia, Infrastrutture, Agricoltura) da emanarsi ogni anno.
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Rivian - Guida assistita hands-free per i modelli Gen 2
L'ultimo aggiornamento over-the-air distribuito dalla Rivian introduce alcune novità chiave nell'utilizzo quotidiano dei suoi veicoli elettrici: ci sono aggiornamenti in ambito Adas e modalità di guida, oltre a piccole migliorie legate al confort. Adas hands-off in alcune condizioni. Il pacchetto di Adas, in particolare, si arricchisce dell'Enhanced Highway Assist, che permette al guidatore di togliere le mani dal volante in alcune condizioni di guida, ovvero nelle arterie principali. L'aggiornamento è riservato alle versioni Gen 2 di R1S e R1T. Una telecamera a infrarossi già integrata nello specchietto retrovisore interno si occupa di controllare il guidatore, che non può comunque distogliere lo sguardo dalla strada. Il sistema sfrutta 11 telecamere e cinque radar e in futuro si evolverà ulteriormente. La modalità di guida Rally e il Performance Upgrade. Per esaltare la guida in fuoristrada, la Rivian ha introdotto anche il Rally Mode all'interno della modalità off-road, offrendo una risposta più diretta di sterzo e acceleratore. In futuro, sarà reso disponibile anche un Performance Upgrade per tutti i modelli, offerto a circa 5 mila dollari: con questo aggiornamento, la potenza di alcune varianti potrà raggiungere i 665 CV. Piccole comodità. Gli ultimi aggiornamenti riguardano le piccole soluzioni dedicate al comfort nella vita quotidiana: gli specchietti retrovisori puntano verso il basso quando viene inserita la retromarcia ed è previsto un comando remoto per chiudere la porta di ricarica. Viene attivato infine il Go Chime, che avverte il guidatore quando nella guida in coda le auto di fronte si muovono.
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Alleanza strategica - Hyundai, Kia e Samsung insieme per le batterie dei robot
Hyundai, Kia e Samsung Sdi hanno annunciato una partnership strategica per lo sviluppo di batterie ad alte prestazioni dedicate al settore della robotica. La collaborazione mira a risolvere uno dei principali ostacoli nell'evoluzione della robotica di servizio, ovvero l'inadeguatezza delle batterie attualmente in uso, spesso mutuate da utensili elettrici o veicoli leggeri. Le forme complesse e irregolari dei robot limitano infatti lo spazio disponibile per gli accumulatori, mentre l'uso di celle più piccole ne compromette la capacità energetica. I due robot. Il progetto si concentrerà sullo sviluppo di batterie capaci di adattarsi a volumi ridotti, garantendo al contempo densità energetica, potenza e durata superiori. Il Robotics LAB di Hyundai e Kia si occuperà dei test valutando prestazioni, autonomia e durata operativa, con particolare attenzione alle capacità di carica e scarica. Le aziende hanno già mostrato il potenziale della loro collaborazione all'InterBattery 2025 di Seul, dove hanno esposto il robot di servizio DAL-e e il robot mobile MobED.
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Rally Costa Brava - Tutto pronto per il via
Il weekend del 15 e 16 marzo, tra il mare della Costa Brava e l'entroterra catalano nei dintorni di Girona, ritorna il mitologico Rally Costa Brava. Noi di Quattroruote seguiremo questa 73esima edizione da molto vicino (non perdetevi le storie sul nostro account Instagram), alla guida di una Seat Ibiza 1.5 GLX con Carles Sasplugas Vives in veste di navigatore. Storia. Il Rally Costa Brava si è svolto ogni anno dal 1953 al 1987 e poi di nuovo dal 2005; valevole per il Campionato Europeo e per il Campionato Spagnolo Rally, tra il 1988 e il 2004 fu invece accorpato al Rally Catalua. Inizialmente, la competizione aveva un formato diverso dai rally che conosciamo oggi, poiché qui vi gareggiavano sia auto che moto, ovviamente con classifiche separate. Dal 2010, è anche un rally storico organizzato dal team RallyClassics e rientra nel Campionato Spagnolo, nonché nel Campionato Europeo di Rally Storici. La prima edizione del Rally Costa Brava si tenne il 10 maggio 1953, con quaranta partecipanti al via, di cui solo tre in auto: il resto era in sella a una due ruote. La partenza e l'arrivo erano nella città di Barcellona; ben presto, però, la metropoli catalana cessò di essere il centro dell'evento e la città di Lloret de Mar, capoluogo della Costa Brava, divenne per decenni il vero punto focale della gara. 2025. Quest'anno, il Rally Costa Brava vanta 256 team partecipanti: annovera top driver come Miki Biasion e Jari-Matti Latvala, nonché un percorso (tutto su asfalto) che si snoderà su tre giornate. Prologo serale giovedì 13 marzo, con una prova speciale da disputare in notturna, sei speciali venerdì 14 marzo e altrettante nella tappa finale di sabato 15, per un totale di oltre 150 chilometri cronometrati con partenza e arrivo a Girona. Albo d'oro. Non pochi (e tutti degni di nota) gli equipaggi italiani che si sono guadagnati l'albo d'oro del Rally Costa Brava. L'edizione del 1972 vide il trionfo di Raffaele Pinto e Gino Macaluso su Fiat 124 Spider; l'anno successivo toccò a Sandro Munari e Mario Mannucci su Lancia Fulvia HF; nel 1978, invece, Antonio Carello e Maurizio Perissinot sul Lancia Stratos HF fecero loro la 26esima edizione. E ancora: Adartico Vudafieri e Arnaldo Bernacchini su Fiat 131 Abarth nel 1981, Tony Fassina e Rudy Dalpozzo su Opel Ascona nel 1982, i poi campionissimi Miki Biasion e Tiziano Siviero su Lancia 037 Rally (che bissarono nel 1985), Michele Cinotto ed Emilio Redaelli nel 1984 su Audi quattro, Fabrizio Tabaton e Luciano Tedeschini nel 1986 su Lancia Delta S4. Tra il 1988 e il 2004, la manifestaione divenne il Rally Catalunya-Costa Brava: tra i vincitori ci sono nomi del calibro di Bruno Saby, Dario Cerrato, Armin Schwarz, Carlos Sainz, Francois Delecour, Colin McRae, Tommi Makinen, Didier Auriol e Gilles Panizzi. Dal 2005 a oggi, invece, vittorie per Marco ed Emanuele Bianchini su Lancia 037 Rally nel 2010, Pedro con Marco Verdelli prima ed Emanuele Baldaccini poi, sempre con la 037; doppietta per Lucky Battistolli e Fabrizia Pons su Delta Integrale 16V nel 2015 e nel 2017, Zippo Zivian e Nicola Arena su Audi quattro nel 2023.
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Mercedes-Benz CLA - La Stella più brillante - VIDEO
La CLA verrà lanciata in due varianti, la 250 (monomotore a trazione posteriore da 272 CV e 335 Nm) e la 350 (dual motor integrale da 354 CV e 515 Nm, per 771 km d'autonomia). La prima sarà una campionessa d'efficienza: con un consumo di 12,2 kWh/100 km, raggiungerà i 792 km d'autonomia dichiarata. Per entrambe le versioni è previsto un impianto elettrico a 800 volt, presupposto per ricariche velocissime, fino a 320 kW, che permetteranno di recuperare 300 km in dieci minuti. Oltre alla batteria da 85 kWh al nichel-mangenese-cobalto delle versioni di lancio ne arriverà una da 58 kWh al litio-ferro-fosfato entro fine anno. Ciliegine sulla torta, il Cx di 0,21 e un frunk da 101 litri. Tra le novità principali, il sistema operativo proprietario Mercedes, MB.OS, con aggiornamenti over-the-air anche per gli Adas, e la quarta generazione dell'infotainment Mbux. Quest'ultimo integra l'intelligenza artificiale di Microsoft (ricerche web via Bing ed elaborazione risposte con ChatGPT 4) e Google, con Gemini che fa si occupa della navigazione. Resta, in forma evoluta, la homepage modificabile Zero layer e debutta il Virtual assistant, capace di sostenere un dialogo avanzato e cambi di conversazione grazie alla memoria a breve termine. Tre gli schermi: il passeggero ha a disposizione anche una biblioteca di videogame. Le forme restano quelle di sempre: la CLA è ancora una coupé a quattro porte. Ma è migliorata nell'abitabilità: la lunghezza è cresciuta di tre centimetri (4,72 metri), come l'altezza (1,47), mentre il passo ha guadagnato sei centimetri (2,79 m. Spicca il frontale dell'elettrica, con mascherina in nero lucido tempestata di 142 stelle a Led animate singolarmente e il logo del marchio a sua volta illuminato. La fanaleria a tutta larghezza anteriore e posteriore richiama lo sviluppo in larghezza del Superscreen interno, che integra le ormai classiche bocchette a motore di jet retroilluminate. A seguito del lancio, tutto concentrato sulle versioni elettriche (in arrivo in estate), la gamma della CLA si completerà con una mild hybrid evoluta con impianto a 48 volt: attesa verso la fine del 2025, metterà insieme un nuovo 1.5 quattro cilindri turbobenzina con un altrettanto inedito cambio doppia frizione a otto marce, elettrificato con un motore ausiliario da 20 kW. Riconoscibile per la griglia frontale vera, monterà una batteria agli ioni di litio da 1,3 kWh e potrà procedere in folle elettrica fino ai 100 km/h, sfruttando un sistema di recupero dell'energia che funziona in tutte le otto marce e fino a una potenza di 25 kW.
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Donald Trump - "I dazi per le auto europee? Arriveranno"
Nel corso di un incontro con il primo ministro irlandese, Donald Trump è tornato sull'argomento dei dazi e delle ritorsioni commerciali decise dall'Unione Europea nei giorni scorsi, affermando di voler rispondere con ulteriori tariffe doganali, senza però scendere nel dettaglio. Alla domanda di un giornalista se tra questi nuovi dazi dovessero entrare anche le auto, Trump ha risposto: Sì, certamente. Il problema con l'Europa. Trump è poi tornato su uno dei suoi tormentoni della sua campagna elettorale: L'Unione Europea ci tratta molto male, lo fa da anni. Abbiamo un problema con loro: non comprano i nostri prodotti agricoli e non comprano le nostre auto. Noi da loro prendiamo milioni di auto, di BMW, di Mercedes e di Volkswagen. Ne compriamo milioni. E ha ricordato uno scambio con l'allora cancelliera tedesca, Angela Merkel: Una volte le ho chiesto: Angela, quante Chevrolet avete a Monaco?'. Lei ha risposto nessuna'. No, non sono contento dell'Unione Europea. Autocritiche? Nessuna, come le Chevrolet.
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Audi - La partita si guarda in macchina (ferma)
Audi amplia la gamma di contenuti disponibili sull'infotainment dei propri modelli con l'app di Dazn, il servizio di streaming sportivo. Gli eventi trasmessi dalla piattaforma possono essere seguiti attraverso lo schermo Oled da 14,5 dell'infotainment (ma solo a vettura ferma), oppure sul display da 10,9 del passeggero (presente sugli ultimi modelli della Casa tedesca). Arriverà anche su altri marchi. L'app di Dazn, sviluppata con la collaborazione di Cariad, la divisione software del gruppo Volkswagen, si unisce a quelle già disponibili, tra cui Amazon Music, Audible, Spotify e YouTube. Dazn è disponibile per ora su tutti i nuovi modelli che integrano il nuovo infotainment basato su Android Automotive: Audi A5, A6 Avant, Audi A6 e-tron, Q5 e Q6 e-tron. Nei prossimi mesi arriverà anche su altri modelli del gruppo che utilizzano la stessa tecnologia.
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Driveco - Debutto in Italia con le colonnine da 200 kW
La francese Driveco entra nel mercato italiano, aggiungendo il nostro Paese ai suoi 10 mila punti di ricarica già attivi o in fase d'installazione tra Francia, Belgio e Spagna. Il piano di espansione dell'azienda parte dai centri commerciali: l'accordo più consistente è quello siglato con CIA-Conad, che prevede l'installazione di 44 punti con colonnine da 200 kW in 10 esercizi distribuiti tra Marche, Veneto ed Emilia-Romagna. Anche in Piemonte. Completano la prima fase del piano italiano otto punti di ricarica presso il Serravalle Retail Park (Alessandria) e sei al Roero Retail Park (Cuneo). In entrambi i siti verranno impiegati caricatori ultraveloci Alpitronic HYC 200, con possibilità di ulteriore ampliamento. Tra le caratteristiche distintive del servizio figurano l'autoricarica, che permette di rifornire il veicolo senza autenticazione manuale, e la prenotazione del punto di ricarica fino a sette giorni in anticipo.
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Volkswagen-Geely - Una partnership tecnologica per le prossime Skoda
Dopo il pesante ridimensionamento della Cariad, il Gruppo Volkswagen sta trattando con la cinese Ecarx (controllata dalla Geely) per la fornitura di strumentazioni digitali evolute. L'accordo, stando a quanto riferisce il ceo della Ecarx Shen Ziyu, potrebbe portare all'utilizzo delle tecnologie cinesi in alcuni modelli della Skoda destinati al mercato europeo, e in futuro estendersi anche a quello statunitense. Collaborazione già avviata. Le due aziende hanno già in essere una partnership sui mercati indiani e brasiliani per lo sviluppo di smart car con la strumentazione digitale Antora 1000, con chip e software proprietari e dotata di funzioni di navigazione e riconoscimento vocale. Secondo Shen, prima di scegliere la Ecarx la Volkswagen ha parlato diversi fornitori nell'ultimo anno, più di una dozzina, tra cui LG e Samsung. La ricerca e lo sviluppo di interi ambiti dell'elettronica di consumo, compresi i semiconduttori, sono ancora radicati in Asia, spiega Shen, ed è il motivo per cui lo sviluppo software in Europa continua ad avere difficoltà.
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Opel - Grandland 2025, ecco come va la plug-in
Dopo il test della nuova Opel Grandland nella variante full hybrid, con l'1.2 da 136 CV, ora tocca alla plug-in: l'ibrida alla spina completa l'offerta della Suv tedesca assieme alle versioni elettriche, andando a comporre una gamma completa alla stregua di altri modelli Stellantis. Il powertrain è quello che abbiamo già visto sulla Peugeot 3008, con cui la tedesca condivide la piattaforma STLA Medium - ed è composto da un 1.6 turbo benzina 4 cilindri da 150 CV (300 Nm) e da un'unità elettrica da 125 CV (300 Nm), alimentata da una batteria agli ioni di lito con capacità effettiva di 17,9 kWh che accetta solo la corrente alternata fino a 7,4 kW (a differenza di diverse concorrenti che accettano anche quella continua). Entrambi i motori agiscono solo sulle ruote anteriori - la precedente Grandland X offriva anche la trazione integrale - per una potenza combinata di 195 CV (350 Nm). Il cambio è un doppia frizione a 7 rapporti. Secondo i dati Wltp, la nuova Opel può percorrere 87 km in modalità elettrica, che diventano 102 in città, mentre a batteria scarica si fanno circa 14 km/l; per lo scatto da 0 a 100 km/h bastano 7,8 secondi e la velocità massima è di 220 km/h. Sono prestazioni interessanti, tenendo presente che questa Grandland sfiora le due tonnellate in ordine di marcia (la sola batteria pesa 160 kg). Una massa dovuta anche alle maggiori dimensioni del corpo vettura, che ora raggiunge i 465 cm (17 più di prima) e che colloca il Suv Opel alle soglie del segmento D. In effetti, la larghezza di 193 cm e l'altezza di 167 cm definiscono un abitacolo molto spazioso e un vano bagagli la cui capacità minima è di 550 litri. Insomma, la nuova Grandland è senza dubbio un'auto per tutta la famiglia, che non stupisce con effetti speciali ma che punta tutto sul confort e sulla tecnologia utile. Lo dimostra la presenza di equipaggiamenti come i fari a matrice di Led con 50.000 pixel o i sedili con la certificazione AGR (l'associazione tedesca dei posturologi) che sono ormai un marchio di fabbrica Opel. Per il resto, la plancia e la strumentazione non riservano sorprese ed è apprezzabile la scelta di mantenere alcuni tasti fisici sia per la climatizzazione che per l'infotainment, il cui display è da 10 o 16 pollici a seconda degli allestimenti; ci sono anche gli immancabili inserti in tessuto ricavati da plastiche riciclate. Su strada la Grandland è facile da guidare (ci sono solo tre modalità di guida tra cui scegliere), intuitiva e confortevole, anche se la silenziosità di marcia è lievemente disturbata dal alcuni fruscii provenienti dagli specchietti e dal rumore di rotolamento degli pneumatici anteriori. Le sospensioni lavorano generalmente bene, anche se patiscono un po' le sconnessioni più secche. Infine, per quanto riguarda i prezzi, la Grandland plug-in parte da 42.500 euro, che diventano 45.500 nell'allestimento GS.
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Panda a Pandino - Aperte le iscrizioni per ledizione 2025
Si svolgerà dal 20 al 22 giugno prossimi l'ottava edizione di Panda a Pandino, il raduno nato nel 2017 per celebrare la piccola e amatissima utilitaria torinese. L'edizione 2025 punta a battere il record di presenze stabilito nel 2023, quando all'appello avevano risposto ben 1.051 Panda, provenienti da tutto il mondo. Iscrizioni aperte da domenica. Il programma prevede numerose sorprese, tanti ospiti, attività per grandi e piccini, giochi, musica e animazione. Al raduno sono attese le Panda in versioni speciali, celebrative e prototipi unici. L'unico requisito per partecipare è presentarsi all'evento a bordo di una Fiat Panda, immatricolata dal 1980 in avanti. Le iscrizioni apriranno ufficialmente domenica prossima, 16 marzo, nel corso della Fiera di San Giuseppe di Pandino, e potranno essere sottoscritte in loco oppure sul sito internet dell'evento. Come sempre, il ricavato (tra iscrizioni e contributi dei partner) verrà devoluto ad associazioni e realtà benefiche del territorio.
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Northvolt - Lazienda di batterie dichiara bancarotta
A nulla sono bastati gli sforzi di questi ultimi mesi per risollevare le sorti della Northvolt. L'azienda di batterie per veicoli elettrici ha infatti dichiarato bancarotta in Svezia, dove si trovano gli stabilimenti principali. La società non è stata in grado di assicurarsi le condizioni finanziarie necessarie per proseguire le sue attività, spiega la stessa Northvolt in una nota stampa. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto questa strada l'unica percorribile, ed esplorerà ogni possibile opzione per continuare a finanziare le attività dell'azienda durante il processo di bancarotta, che prevede la vendita di tutti gli asset e la risoluzione anticipata dei contratti. Competizione e mercato. Come molte altre compagnie nel settore delle batterie, prosegue la nota, anche la Northvolt ha dovuto affrontare una serie di sfide negli ultimi mesi che ne hanno eroso la posizione finanziaria: tra queste l'aumento del costo del capitale, l'instabilità geopolitica con i relativi problemi nella catena dei fornitori e i cambiamenti nel mercato. A tutto questo si aggiungono anche importanti e non sempre prevedibili sfide interne per aumentare la produzione. Le altre sedi rimangono aperte. Le attività in Nord America, in Germania e in Polonia per il momento vanno avanti: ogni decisione sul loro futuro è nelle mani del fondo che si occupa delle pratiche in Svezia, insieme ai creditori. Quando il grosso del lavoro sarà stato fatto, ci saranno domande su quanto è accaduto che richiederanno una risposta, ha dichiarato alla Reuters Marie Nilsson, a capo del sindacato IF Metall, che impiega circa 1.800 persone presso la Northvolt. chiaro che molte cose sono andate storte, e il prezzo lo pagheranno i nostri lavoratori. Al momento, degli oltre cinquemila dipendenti in tutto il mondo non è noto quanti rimarranno senza lavoro. Un destino segnato. La decisione arriva dopo mesi di difficoltà economiche, che hanno portato l'azienda a finire in amministrazione controllata negli Stati Uniti a novembre e a cedere gradualmente le sue unità secondarie come la Novo Energy, joint venture nata con Volvo (che l'ha rilevata a fine gennaio) e la divisione Sistemi Industriali per i mezzi pesanti, rilevata a febbraio dalla Scania, controllata dalla Traton del gruppo Volkswagen. Fondata nel 2016 con l'obiettivo di aiutare l'Europa ad affrancarsi dalla Cina nella produzione delle batterie, negli anni la Northvolt ha raccolto quasi 15 miliardi di investimenti e fondi europei, soci e clienti importanti come Volkswagen e BMW.
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Politecnico di Torino - Una tavola rotonda sul futuro dellauto
Sabato 15 marzo, dalle 9 alle 12.30, il Politecnico di Torino ospita il convegno "Quale futuro per l'automobile? Quale automobile per il futuro?". L'evento, organizzato dall'Associazione CareGiver e moderato dal direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, si terrà nell'Aula Magna e vedrà la partecipazione di esperti del settore tra cui docenti dello stesso Politecnico, dell'Università di Trento e di Ca' Foscari, oltre ai vertici di aziende come Pininfarina, Italdesign e Danisi Engineering. A conclusione dell'evento interverrà l'ing. Renzo Porro, presidente dell'Associazione CareGiver. Il programma. La tavola rotonda affronterà le sfide della transizione del settore automobilistico, con un focus sulla sostenibilità economica e ambientale e sulle prospettive per l'industria. Parteciperanno anche rappresentanti istituzionali, tra cui il vicesindaco Michela Favaro e l'assessore regionale Andrea Tronzano. L'evento è aperto al pubblico.
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Tesla - Musk: raddoppierò la produzione negli Usa
Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva promesso di acquistare una Tesla in supporto a Elon Musk, ceo della Casa americana e responsabile del Doge, il dipartimento per l'efficientamento della macchina burocratica americana. Facendo seguito a quanto detto, Trump ha organizzato insieme a Musk una conferenza stampa alla Casa bianca, dove erano parcheggiati diversi veicoli della Tesla. Spot istituzionale. Durante l'incontro con i giornalisti, il presidente Trump ha confermato l'acquisto di una Tesla Model S rossa: Un grande prodotto, il migliore che c'è, aggiungendo che si tratta di un gesto simbolico a sostegno di Musk, che ha dedicato la sua vita e le sue energie a questa casa automobilistica, e in questo periodo è trattato in maniera molto ingiusta da un piccolo gruppo di persone. Voglio che la gente sappia che non si può essere colpevolizzati per il solo fatto di essere un patriota. E Musk è un grande patriota. Gli annunci di Musk. Il ceo della Tesla ha replicato che in risposta alle straordinarie politiche del presidente Trump e della sua amministrazione, e come atto di fede verso l'America, la Tesla raddoppierà la sua produzione negli Stati Uniti entro i prossimi due anni. Il miliardario sudafricano indossava una maglietta con il logo del Cybercab, spiegando che il veicolo a guida autonoma entrerà in produzione entro il prossimo anno in Texas. I manifestanti? Terroristi interni. Rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva a Trump cosa ne pensasse delle proteste organizzate fuori dagli store della Tesla, il presidente ha risposto che i manifestanti saranno considerati terroristi interni. Li fermerò, arresteremo chiunque verrà sorpreso a commettere questo crimine, perché stanno danneggiando una grande azienda americana. Gli farò passare le pene dell'inferno, ha concluso Trump. Intanto i clienti... Nel frattempo, sui social conquistano sempre maggiore popolarità foto di Tesla modificate in modo da non incorrere in atti di vandalismo. Tra i rimedi più utilizzati ci sono semplici adesivi su cui c'è scritto di aver comprato l'auto prima della deriva politica di Musk. Altri possessori di Tesla, decisamente più creativi, hanno invece pensato di cambiare l'identità della propria auto sostituendo il logo Tesla con quello di altre case automobilistiche. Forse per non essere presi di mira da qualche vandalo, o forse perché non vogliono mostrarsi con un marchio che non li rappresenta più.
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Leasys - Risultati 2024 in forte crescita
Leasys, joint venture paritetica tra Stellantis e Crédit Agricole Personal Finance & Mobility, ha registrato risultati commerciali e finanziari in forte crescita nel 2024 nonostante il "contesto di grande trasformazione per il mercato automobilistico europeo". "Il 2024 - ha affermato l'amministratore delegato Rolando D'arco - è stato un anno di consolidamento e crescita. Dopo il completamento del processo di integrazione con Free2Move Lease e le acquisizioni in Portogallo e Lussemburgo del 2023, quello appena trascorso è stato il primo anno per la nuova Leasys nella sua configurazione attuale. La nostra capacità di adattarci rapidamente alle dinamiche di mercato, puntando su innovazione, digitalizzazione e mobilità sostenibile, si è tradotta in una solida performance commerciale e finanziaria".I risultati commerciali. In particolare, il 2024 ha visto l'attivazione di oltre 243 mila contratti, l'87% in più rispetto al 2023. Le performance più positive sono state registrate sul segmento dei veicoli commerciali leggeri, con contratti triplicati rispetto al 2023, e dai veicoli elettrificati (+50% per le attivazioni). Rispetto al 2023, la penetrazione sulle vendite di Stellantis è aumentata di 9 punti sul canale B2B e di 21 punti sul canale del Noleggio a Lungo Termine, mentre la flotta gestita è cresciuta del 4% a 906 mila unità, grazie alla spinta dei clienti corporate (+32%), ed è quindi in linea con l'obiettivo del milione di vetture per il 2026. Utili e margini. Sotto il profilo finanziario, il valore dell'attivo ha superato i 10,2 miliardi di euro (+36%), con gli impieghi medi a 8,6 miliardi (+38%), mentre il margine sul noleggio ha raggiunto i 230 milioni (+28%) e quello sui Servizi i 93 milioni (+46%). "La forte crescita dei margini 'organici' ha permesso di mitigare gli effetti della significativa normalizzazione delle performance del Mercato dell'usato, una tendenza che ha impattato l'intero comparto del noleggio a lungo termine", spiega la joint venture, sottolineando che "il margine derivante dalla vendita di vetture è stato comunque positivo, con un risultato di chiusura che si è assestato sui 65 milioni". Infine, il Margine Operativo Lordo totale ha toccato quota 388 milioni (+12%). Leasys ha confermato inoltre il suo impegno in materia di efficienza operativa: le spese di gestione, seppur nominalmente in aumento a 168 milioni di Euro, si attestano all'1,94% degli impieghi medi, in calo di 7 punti base rispetto al 2023. Un ulteriore indicatore della disciplina finanziaria del Gruppo è il Cost to Income ratio, rimasto invariato al 51%. Tuttavia, includendo i margini dell'attività di Remarketing, il rapporto scende di ulteriori 8 punti, al 43%. Il Costo del Rischio rimane pienamente sotto controllo, intorno allo 0,4% degli impieghi medi. Il bilancio è stato quindi chiuso con un utile ante imposte stabile a 173 milioni e profitti invariati per 112 milioni.Le prospettive. "Guardando al 2025, continueremo ad implementare strategie volte a migliorare l'esperienza dei nostri clienti, rafforzando ulteriormente la nostra posizione di leader nel settore del noleggio a lungo termine e della mobilità sostenibile", ha affermato ancora D'arco. In particolare, per quest'anno Leasys mira a rafforzare la propria presenza nei suoi mercati, a proseguire la promozione di una mobilità sostenibile e a sviluppare nuovi progetti digitali e innovativi, con gli obiettivo di sostenere i piani di crescita di Stellantis e di creare un'offerta sempre più competitiva ed accessibile.
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BMW - L'architettura zonale apre la strada ai Software-Defined Vehicle
La BMW svela altri dettagli sulla piattaforma Neue Klasse. L'attenzione è rivolta in questa occasione all'architettura di cablaggio zonale che collega tra loro i quattro supercomputer (noti come Superbrain) che governano tutte le funzioni principali del veicolo e che possono essere aggiornati da remoto. Il costruttore adotterà progressivamente questa strategia su tutti i modelli e su tutte le tipologie di powertrain come primo passo verso la logica dei Software-Defined Vehicle (SDV). 600 metri di cavi in meno. La BMW ha progettato un sistema nervoso digitale più leggero del 30% rispetto a quelli attuali, con ben 600 metri di cavi in meno per ogni veicolo. Il cablaggio è diviso in quattro zone (anteriore, centrale, posteriore e tetto con unità di controllo zonali che hanno permesso di ridurre lunghezza e diametro dei cavi. I circa 150 fusibili tradizionali sono inoltre sostituiti dagli Smart eFuses, che permettono anche di diversificare le zone alimentate in base alle condizioni d'uso per migliorare fino al 20% l'efficienza energetica. 500 milioni di righe di codice. Per dare una misura dell'importanza del software nei veicoli di nuova generazione, la BMW ha fornito alcuni numeri chiave: sulla Neue Klasse sono previste oltre 500 milioni di righe di codice, pari a circa 20 GB, inoltre è stata sviluppata una infrastruttura capace di gestire gli aggiornamenti e i nuovi progetti con un cloud controllato da 75 mila Cpu virtuali e capace di gestire 10 mila sviluppatori e fino a 200 mila compilazioni software al giorno.
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