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6 Ore di Imola - Passione, riscatto e orgoglio tricolore

4 Ruote - Apr 22,2025
E siamo a due. Dopo il Qatar, ancora Ferrari, alla 6 Ore di Imola. Ancora Coletta. Ancora 499P. Ancora quell'eleganza silenziosa fatta di gesti e risultati, mai di proclami. Antonello Coletta, del resto, non è solo l'uomo dei risultati. l'uomo scelto da John Elkann per guidare con passione e rigore il ritorno della Ferrari nel Mondiale Endurance. Il presidente ha creduto in lui sin dall'inizio del progetto hypercar, affidandogli una missione carica di significato: riportare le Rosse là dove la storia chiama. Coletta ha risposto con il suo stile asciutto, concreto, mai sopra le righe. Lontano dai riflettori, vicino alla sostanza. Un leader vero, capace di trasformare un sogno in realtà. La Ferrari ha vinto. Ma non solo la gara. Ha vinto nella testa, nei cuori, nei sorrisi dei bambini in tribuna, negli occhi lucidi dei tifosi lungo la Rivazza, nei papà che spiegavano ai figli che sì, quella Rossa lì davanti è nostra. La 499P, creata dall'ingegner Cannizzo - una scultura in movimento, al pari di un Cullinan, il diamante - ha firmato una prestazione da manuale. Precisa. Rapida. Poetica. Tutto è filato liscio, al pari di un meccanismo di precisione assoluta. E non a caso, tra i partner di Maranello c'è Richard Mille, il più esclusivo costruttore di segnatempo al mondo. Sintonia perfetta. Il weekend, iniziato tra le incertezze del meteo, si è consumato in una danza nervosa tra nuvole e sole. Piove? Quando piove? Ma quanto? ci si chiedeva nel paddock come nelle case. Perché la Ferrari sul bagnato è vulnerabile, e la Toyota è lì, pronta. Ma stavolta no. Stavolta, Imola ha tenuto. E ha portato bene. La tensione, quella vera, si tagliava col coltello. Eppure nessuno ha perso il controllo. Né al box, né in pista. Calado, Giovinazzi e Pier Guidi hanno dipinto una sinfonia motoristica di rara armonia. Hanno risposto al richiamo del pubblico oltre 65.000 anime con un crescendo perfetto. E quando la bandiera a scacchi ha sventolato, il boato ha risuonato fino a Piazza Gramsci, dove il venerdì sera un DJ set aveva già acceso la città con musica, luci ed energia. Il rombo dei motori sarebbe arrivato, ma l'atmosfera era quella di una festa annunciata. L'Italia bella, che lavora e festeggia. E poi c'è lui. Valentino Rossi. Sempre lui. Stavolta niente moto, ma una BMW LMGT3 che pareva cucita addosso. Pole il sabato, secondo posto la domenica. Una prestazione concreta, brillante, da campione vero. Ma segnata da un contatto forse un po' troppo estremo con Simon Mann, alfiere Ferrari, finito fuori pista. Nessuna penalità, ma la manovra non è piaciuta. Né al box, né sugli spalti. Rossi ha tenuto botta, ma un retrogusto amaro è rimasto. E uno sguardo del Dottore ha detto più di mille parole. Per Imola, questa gara è molto più di una tappa. il cuore pulsante di una comunità. Il sindaco Panieri l'ha detto chiaramente: Imola è pronta per il mondo. Questo evento è un volano, per noi e per tutta l'Italia. Gli hotel erano pieni da Bologna a Forlì. I ristoranti in fermento. Il centro storico una festa. Le famiglie ovunque. Perché qui la velocità non è solo sport, è cultura, economia, speranza. vita. E a ricordarci che questa è davvero una storia da raccontare c'era anche lui, il Blimp Goodyear. Per la prima volta nel cielo di Imola. A sorvolare un'Italia unita da una passione semplice e profonda. Da un orgoglio che non ha bisogno di parole. Ora si guarda avanti. Allo sguardo del WEC che tornerà a correre altrove. Ma anche chissà al calendario della Formula 1. Imola merita di esserci. Dopo il dramma dell'alluvione, dopo le rinunce, dopo tutto. Perché in queste colline la velocità è radice. E il motore, quando urla, sa anche abbracciare. Questa Ferrari che vince rappresenta il meglio dell'Italia: dei suoi uomini e delle sue donne, della sua tecnologia e di quella voglia profonda di fare, costruire, vincere. Un esempio. Da custodire. Da raccontare.
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MG - L'Italia è il primo mercato europeo: ora tocca a MG3 e ZS a benzina

4 Ruote - Apr 22,2025
L'Italia sta dando notevoli soddisfazioni alla MG: per il marchio anglo-cinese, di proprietà del gruppo Saic, il nostro mercato è già il più importante a livello europeo. Il primato, però, non basta: il costruttore intende aumentare ulteriormente la sua quota, anche grazie al lancio di altri modelli tra cui le varianti a benzina della MG3 e della nuova ZS. L'espansione. L'obiettivo, come detto, è proseguire lungo un percorso caratterizzato da tassi di crescita a doppia cifra. L'anno scorso, in Italia, la MG ha venduto 40.208 vetture, registrando un miglioramento del 33% rispetto al 2023 e raggiungendo una quota del 2,6% (3% nel solo canale dei privati). I numeri del primo trimestre indicano un'ulteriore accelerazione, con 15.438 unità vendute, un aumento del 55% e una penetrazione al 3,5%, ma i vertici della filiale italiana, guidati dal country nanager Andrea Bartolomeo, parlano di un "trend positivo proseguito anche in aprile, iniziato sotto i migliori auspici".La strategia. Le performance sono sostenute da una strategia incardinata su una "grande flessibilità e velocità" di risposta alle richieste del mercato. In tale quadro rientra la decisione di lanciare le versioni a benzina di MG3 e ZS: i due modelli, con cui la MG ha lanciato la tecnologia Hybrid+, si completano ora con una "soluzione tradizionale, ancora molto richiesta nel nostro mercato". Questa capacità di adattamento ha permesso al brand di "bruciare le tappe e raggiungere in poco più di quattro anni un circolante di quasi centomila vetture" e anche di scalare le classifiche di vendita: la MG è al decimo posto della graduatoria dei marchi più popolari nel primo trimestre proprio grazie alla ZS (tra le prime cinque nel segmento delle B-Suv endotermiche e seconda tra le B-Suv ibride), alla MG3 (seconda tra le compatte ibride) e alla HS (nella top 5 delle C-Suv termiche). "Abbiamo ascoltato il mercato e allo stesso tempo avuto il supporto prezioso della nostra Casa madre, che ha capito le peculiarità del cliente italiano e supportato tempestivamente le nostre richieste", spiega Bartolomeo. MG3 e ZS a benzina. Per quanto riguarda la ZS, l'offerta si arricchisce con un nuovo motore a benzina 4 cilindri a iniezione diretta di 1.5 litri, 115 CV e 148 Nm di coppia. I consumi dichiarati sono di 6,5 l/100 km nel ciclo Wltp, per emissioni di CO2 pari a 145 g/100 km. Ovviamente, le caratteristiche estetiche della vettura e i contenuti sono gli stessi della versione Hybrid+, ma gli allestimenti diventano due: Standard e Comfort. Decisamente competitivi i listini, a dimostrazione di come il fattore prezzo giochi un ruolo centrale nel determinare le sorti della MG sul nostro mercato. Il prezzo della nuova MG ZS a benzina è di 20.490 euro per l'allestimento Standard e 22.490 per il Comfort. Per la MG3, invece, si parte rispettivamente da 16.990 euro e da 18.490 euro. Il lancio delle nuove versioni sarà accompagnato da una specifica promozione (grazie a MG bonus e al finanziamento MG Boost il prezzo può ridursi di 2.000 euro) e dall'introduzione di "Fifty-Fifty", un finanziamento con un anticipo del 50% dell'importo totale e due anni senza rate e interessi: al termine del biennio, il cliente è libero di scegliere se saldare il restante 50%, restituire senza alcun impegno la vettura o procedere con un nuovo acquisto. La nuova offerta, unita alla conferma della garanzia di 7 anni/150.000km su tutta la gamma, farà leva sull'espansione della rete: oggi, quest'ultima conta oltre 60 concessionari e 130 punti vendita, ma per fine anno la MG intende arrivare a 150 saloni (70 concessionari) e coprire il 96% del territorio. La fabbrica europea e i prossimi modelli. La MG ha altra carne al fuoco, in particolare per sostenere la presenza in un mercato come quello europeo diventato già il più importante al di fuori della Cina (nel 2024 le vendite sono state 240 mila, per una quota dell'1,9%, che sale al 3,5% nelle Bev). Bartolomeo ha affrontato il tema di un possibile insediamento industriale nel Vecchio Continente, sottolineando come la decisione dipenda molto dalla questione dei dazi europei sulle elettriche cinesi (su Saic grava un'aliquota aggiuntiva del 35,3%): "Prima di fare ogni forma di riflessione, bisogna valutare le conseguenze delle tariffe", ha detto il manager. "Di certo, se queste dovessero prendere consistenza potremmo immaginare anche l'apertura di un impianto". Per ora non si da dove, ma l'Ungheria potrebbe essere tra i Paesi più accreditati, anche se indiscrezioni di stampa danno anche la Turchia in prima fila. La decisione è comunque dietro l'angolo. Bartolomeo ha previsto un annuncio entro la fine del terzo trimestre. Nel mentre si procederà con un serrato lancio di nuovi modelli: entro giugno arriverà la variante full hybrid della HS, in estate due elettriche come la S5 e la Cyberster e nel quarto trimestre una variante più compatta della MG4. 
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Mondiale Endurance - Ferrari vince la 6 Ore di Imola

4 Ruote - Apr 20,2025
Una domenica di Pasqua carica di adrenalina e applausi quella andata in scena all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il secondo appuntamento del FIA World Endurance Championship 2025 ha regalato spettacolo puro, in una gara incerta fino all'ultimo e rimescolata dalle variabili tipiche dell'endurance. Ma alla fine, tra bandiere rosse, Safety Car e strategie al limite, a uscirne vittoriosa è stata la Ferrari 499P #51 guidata da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Il trio ha conquistato una vittoria pesante, bella e meritata, sotto gli occhi dei tifosi italiani accorsi in massa lungo le rive del Santerno.Un successo speciale. Partita dalla pole, la #51 ha dominato la prima parte della corsa, poi ha dovuto rimettere tutto in discussione a causa della neutralizzazione a due ore dal termine. Le strategie alternative sembravano mettere in difficoltà il Cavallino, ma nel corpo a corpo e con un passo gara impeccabile, la Rossa ha rimesso le cose a posto, salendo sul gradino più alto del podio davanti alla BMW #20 e alla sorprendente Alpine. Una cavalcata che consolida la posizione della Ferrari tra i protagonisti della Hypercar.AF Corse sorride (a metà).  Non è stata una giornata da ricordare invece per l'altra Rossa #50: dopo la rimonta fino alla Top5 è poi retrocessa al quindicesimo posto a causa di una foratura, in seguito a un contatto con la Toyota di Buemi. E proprio le GR010 Hybrid hanno faticato a tenere il ritmo, così come le Porsche ufficiali, mentre la Ferrari #83 di AF Corse si è dovuta accontentare del quarto posto assoluto, ma ha comunque portato a casa la vittoria tra i team privati, confermandosi leader di categoria. La BMW ha confermato solidità con entrambe le vetture in zona punti, mentre la Cadillac ha vissuto un weekend difficile, così come le nuove Aston Martin Valkyrie, ancora troppo indietro per impensierire i big.LMGT3: tricolore Pera, podio per Valentino Rossi. Se la classe regina ha regalato emozioni, la LMGT3 non è stata da meno. Qui, il colpo grosso l'ha messo a segno Riccardo Pera, in equipaggio con Richard Lietz e Ryan Hardwick sulla Porsche #92 di Manthey. Una strategia perfetta e una condotta priva di sbavature hanno permesso al trio di tagliare il traguardo davanti alla BMW #46 di Valentino Rossi, Ahmad Al Harthy e Van Der Linde. Il ritmo della M4 sembrava imbattibile, ma uno Stop&Go inflitto al Dottore per un contatto con una Ferrari ha complicato i piani. Rossi però ha tenuto duro e, grazie a una furiosa rimonta nel finale, è riuscito a salire sul secondo gradino del podio, regalando al pubblico un'altra storia da raccontare.
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F.1, GP Arabia Saudita - Vittoria di Piastri, a podio Leclerc

4 Ruote - Apr 20,2025
Oscar Piastri ha vinto il Gran Premio d'Arabia Saudita, quinto appuntamento del Mondiale di Formula 1 2025. L'australiano della McLaren ha condotto una gara perfetta: ha messo subito pressione a Verstappen fin dai primi metri dopo il via, inducendolo all'errore che è costata a Max 5 secondi di penalità. Nel frattempo, Oscar ha guidato egregiamente, prendendosi anche dei rischi per sbarazzarsi velocemente di alcuni avversari, dimostrando di essere determinato a fare di tutto pur di vincere. E alla fine, ci è riuscito egregiamente, precedendo di poco meno di tre secondi la Red Bull di Verstappen.Vittoria di forza. Una volta sceso dalla monoposto, Piastri ha detto: "Sono alla ricerca di un divano! stata una gara piuttosto dura e sono contento di aver vinto. Però era difficile stare vicino alle altre vetture e alla fine del primo stint non riuscivo a stare vicino a Max, ho chiesto troppo alle gomme. Non siamo ancora perfetti, ci serve ancora qualcosa, Max era fin troppo vicino per i miei gusti". Sull'episodio determinante della gara, Oscar ha raccontato: "Alla prima curva, mi sono fatto valere. Una volta passato all'interno, non sarei uscito da lì in seconda posizione. Alla fine, questo mi ha permesso di vincere la gara, quindi sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto sulle partenze".Red Bull, bene ma non benissimo. Max Verstappen sa benissimo di aver perso la gara in partenza, soprattutto per quella penalità che sulla classifica finale ha pesato come un macigno. Alle interviste era visibilmente irritato e si è limitato a una dichiarazione di facciata in cui ha semplicemente ringraziato i fan, sottolineando l'apprezzamento per la pista. Una sorta di no-comment elegante, dopo aver incassato - non senza polemiche - quella penalità ritenuta da lui ingiusta. Verstappen ha comunque messo un'altra pezza al fine settimana della Red Bull, visto che l'altra RB21 guidata da Tsunoda è rimasta coinvolta in un incidente al primo giro.La Rossa sul podio. Per la Ferrari è finalmente arrivato il primo podio stagionale, grazie a una coriacea prestazione di Charles Leclerc. Il monegasco è riuscito a tirare fuori il massimo dalla sua monoposto e dalla strategia elaborata al muretto box, portando la sua SF-25 al traguardo al terzo posto. Sul finale, ha resistito alla pressione dell'altra McLaren, quella di Lando Norris, che non è riuscito a strappare il podio alla Rossa. "In qualifica non siamo riusciti a tirare fuori di più dalla macchina. Ma sono molto contento della gara, abbiamo sfruttato tutto al massimo. Non mi aspettavo un podio, pensavo che avrei passato la corsa a difendermi. Dobbiamo continuare a spingere e speriamo che gli aggiornamenti arrivino presto". Molto più complicata la gara di Lewis Hamilton, che ha chiuso settimo a 40 secondi dalla vetta.In Top 10. Il quarto posto di Norris è una pezza a quell'errore fatto ieri in qualifica. La sua è stata una gara sporca, con qualche errore di troppo: i secondi persi nella battaglia con Hamilton gli sono costati il posto sul podio. Lando sembra soffrire ancora molto la pressione enorme a cui è sottoposto, soprattutto nel confronto con il compagno di squadra. La Mercedes ha raccolto ancora punti importanti grazie al quinto e sesto posto ottenuti da George Russell e Kimi Antonelli. Contenti anche in casa Williams, con il doppio piazzamento a punti di Carlos Sainz (P8) e Alexander Albon (P9). Ancora a punti Isack Hadjar con la Racing Bulls.Le classifiche. Dopo cinque gare, Oscar Piastri diventa il leader del Mondiale Piloti con 99 punti, dieci in più del compagno di squadra Lando Norris. Scende in terza posizione Max Verstappen, a quota 87. La classifica costruttori vede dominare la McLaren con 188 punti, seguita dalla Mercedes con 111 e Red Bull a 89. La classifica completa del GP d'Arabia Saudita >>
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Land Rover Defender - Tra lusso e off-road

4 Ruote - Apr 20,2025
Dal 1948 al 2016 la Land Rover Defender - ultima denominazione dopo Serie I, II e III, 90 e 110 - è stata una delle fuoristrada più diffuse al mondo, con oltre due milioni di esemplari venduti. Nel 2019 è iniziata la produzione del modello attuale che con l'antenata non condivide nulla, a partire dallo schema tecnico. Il telaio è monoscocca in alluminio, mentre le sospensioni sono a doppio braccio oscillante davanti e multilink a quattro bracci dietro. Il motore è longitudinale e la trazione è integrale permanente con la possibilità di bloccare il differenziale anteriore e quello centrale; la trasmissione è ZF a 8 rapporti comprensiva di ridotte e le sospensioni pneumatiche permettono di alzare il corpo vettura di 7,5 cm, per un'altezza da terra totale di 30 cm, una capacità di guado di 90 cm e angoli caratteristici di 38, 28 e 40. Il tetto può sopportare fino a 300 kg di carico e la capacità di traino raggiunge i 3.500 kg. La Land Rover Defender è disponibile con tre carrozzerie diverse, 90, 110 e 130. La prima è a 3 porte, ha il passo di 259 cm e la lunghezza di 4,32 metri; le altre due sono a 5 porte, condividono l'interasse di 302 cm misurano rispettivamente 4,76 e 5,37 metri di lunghezza. Con la seconda si possono avere fino a otto posti. Equipaggiamento e dotazioni sono da auto di lusso, con i prezzi che possono diventare tranquillamente di sei cifre. Il climatizzatore, per esempio, è trizona e il sistema di infotainment è sempre connesso: supporta gli aggiornamenti over-the-air ed ha alcune chicche come la visione a realtà aumentata che permette di osservare quello che accade sotto le ruote. La gamma di motorizzazioni è piuttosto ampia e articolata. La Defender 90 è disponibile con il 6 cilindri in linea turbodiesel da 3 litri, con potenze di 200, 250 o 300 CV. C'è anche la versione "sportiva" con il 5 litri V8 sovralimentato da 525 CV. Il Defender 110 ha gli stessi turbodiesel della 90 a cui si aggiunge il benzina PHEV da 300 CV e il 5.0 V8 da 425 CV. Anche qui c'è l'estrema Octa che costa quasi 200 mila euro ed è spinta da un 4.4 V8 (di origine BMW) da 635 CV; di fatto è  un'auto a sé stante, per dotazioni e prestazioni, visto che scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Il Defender 130, infine, si può avere con i due Diesel più potenti e con il 5.0 V8 in configurazione da 425 o 500 CV. I prezzi partono da 67.500 euro per la Defender 90, da 71.200 euro per la Defender 110 e 98.600 euro per la Defender 130.
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F.1, GP Arabia Saudita - Pole di Verstappen, a muro Norris

4 Ruote - Apr 19,2025
Che effetto fa perdere un'altra pole position per una manciata di millesimi? Per avere la risposta, basta guardare il volto deluso di Oscar Piastri che ha visto volatilizzarsi la prima posizione dopo un altro capolavoro di Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo ha fermato il cronometro sull'1:27.294, mettendo così le mani sulla sua pole numero 42 in carriera. Sono molto contento! Non mi aspettavo certo di essere in pole su questa pista. La vettura si è animata stasera, abbiamo apportato alcune modifiche dopo la terza sessione ed era più piacevole da guidare, l'aderenza è migliorata, ha detto l'olandese. Anche se qui gli ultimi cinque poleman hanno poi vinto la gara, Max ha concluso con un pensiero sui suoi avversari: Penso che domani in gara sarà difficile tenerli dietro, ma ce la metteremo tutta.McLaren a due facce. Da un lato, Piastri si è comunque guadagnato la partenza in prima fila, mettendosi in una buona posizione per la corsa di domani. L'australiano ha detto: Non c'era più molto da fare; quindi, sono contento del giro che ho fatto. L'ultimo tentativo mi è sembrato più o meno il migliore che potessi fare. Max ha fatto un buon lavoro su un altro circuito ad alta velocità, dove sembra andare bene. difficile qui, quando si perde il ritmo è difficile riprenderlo. sicuramente una pista complicata, ma di notte, con le gomme morbide e l'alta aderenza, è una delle migliori piste per correre. L'altro alfiere della McLaren partirà decimo, dopo essersi stampato contro le barriere all'inizio della Q3. Un errore che potrebbe pagare caro perché, se è vero che a Jeddah superare è possibile, dall'altro partire in mezzo al gruppo in un circuito così, può essere una variabile molto rischiosa per il leader del campionato.  Bene la Mercedes, un po' meno la Ferrari. George Russell, oggi terzo, ha detto di aver vissuto una sessione dolceamara. Staccato di un solo decimo dalla pole position, l'inglese della Mercedes sognava di essere davanti: Prima della sessione sarei stato contento della terza posizione, ma vedendo quanto era vicina la pole... si pensa sempre di poter fare qualcosa in più. stata una sessione difficile con la bandiera rossa, quel giro alla fine era l'unica cosa che contava. P3, un ottimo punto di partenza e una gara lunga domani. Buona prestazione anche per Andrea Kimi Antonelli, che ha chiuso in quinta posizione. E la Rossa? Charles Leclerc è riuscito a tirare fuori il massimo dalla sua SF-25 e ha conquistato la quarta posizione, con un distacco di tre decimi abbondanti. Lewis Hamilton  è molto più in difficoltà e nonostante le stia provando davvero tutte, il sette volte campione del mondo ha terminato la classifica in settima posizione, dietro alla Williams di Carlos Sainz e con un ritardo dalla vetta di 9 decimi: un'eternità su una pista così.Il resto della Top 10. Yuki Tsunoda ha chiuso la sessione all'ottavo posto, regalando un altro ingresso in Q3 alla Red Bull. Il giapponese sta prendendo confidenza con la RB21 e ha cercato di buttarsi l'errore di ieri che ha costretto i suoi meccanici a un lavoro extra. Tsunoda è anche stato determinante per la pole di Verstappen, avendo dato al suo compagno di squadra un'ottima scia all'inizio del giro veloce. Nona posizione per la Alpine di Pierre Gasly, particolarmente a suo agio su questo tracciato: domani il francese partirà affiancato alla McLaren di Norris.La classifica completa delle qualifiche a Jeddah >>
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Microcar - Elettriche o a gasolio, sono le nuove regine della città

4 Ruote - Apr 19,2025
In città le microcar sono sempre più presenti, e non è difficile comprenderne i motivi: sono piccole, si muovono veloci nel traffico, si parcheggiano in un fazzoletto e non costringono a troppe rinunce rispetto a un'automobile vera. Nel 2024 i quadricicli venduti in Italia sono stati in totale 20.422 (dati Unrae), con un incremento del 28,1% rispetto all'anno precedente: di questi, il 65% è elettrico, a dimostrazione del fatto che questo tipo di alimentazione ben si sposa con le esigenze di mobilità di chi si muove in ambito prettamente cittadino. Per questi mezzi, inoltre, sono ancora disponibili gli incentivi statali, che possono arrivare a un massimo di 4mila euro. Categoria L6e. In questa gallery vi raccontiamo con immagini e schede tecniche le cinque microcar più vendute nella categoria L6e, ossia i quadricicli leggeri: secondo le norme devono pesare meno di 350 kg e non superare i 45 km/h di velocità di punta, mentre la potenza massima non può andare oltre i 6 kW (pari a 8,2 CV). Il grande vantaggio? Per poterli guidare basta avere 14 anni e la patente AM (16 se si vuole portare un passeggero). Di contro, non possono andare su tangenziali e autostrade, ma limitarsi alle strade urbane e secondarie.
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F.1, GP Arabia Saudita - La McLaren vola nelle Libere di Jeddah

4 Ruote - Apr 18,2025
Il venerdì di prove libere del Gran Premio d'Arabia Saudita è già andato in archivio. Dopo l'exploit di Gasly nella prima ora di attività in pista, tutto è tornato alla normalità e la McLaren ha dettato il passo. Lando Norris ha chiuso con il miglior tempo della serata con 1:28.267, precedendo di un decimo e mezzo l'altra MCL39 guidata da Lando Norris. Terzo classificato Max Verstappen, più a suo agio tra le pieghe di Jeddah con una vettura più equilibrata. L'olandese, al centro di tante voci sul suo futuro, ha tirato giù la visiera e ha lasciato tutto alle spalle, concentrandosi sul lavoro in pista. Tra gli inseguitori, Max è il più vicino alle McLaren, con un gap di quasi tre decimi di secondo.Ferrari a due facce oggi. Charles Leclerc è riuscito a capitalizzare meglio il lavoro di preparazione e ha chiuso la giornata con un gap importante dalla vetta - quasi mezzo secondo - ma con la quarta posizione finale. L'altra SF-25, quella di Hamilton, è rimasta molto attardata. Il sette volte campione del mondo ha faticato a trovare il ritmo e non è andato oltre il tredicesimo posto, con oltre un secondo di ritardo.Il resto della Top 10. Carlos Sainz e Alexander Albon confermano la bontà della Williams su questa pista ed entrambi chiudono con un tempo che fa ben sperare. Lo spagnolo è quinto, mentre il thailandese ha chiuso col decimo tempo: la possibilità di giocarsi un posto in Q3 domani è molto alta. Sesto posto per Yuki Tsunoda, che continua nel suo processo di apprendimento alla Red Bull. Il passo del giapponese sembrava buono, ma un errore lo ha portato a sbattere contro le barriere e mettere fine anzitempo alla sua sessione. Criptica la Mercedes, con George Russell settimo e Antonelli undicesimo. Tra i migliori, troviamo ancora la Alpine di Gasly - ottavo e galvanizzato da questa pista - mentre al nono posto troviamo sorprendentemente la Sauber di Nico Hulkenberg.La classifica completa delle Libere 2 a Jeddah >>
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Verstappen - Aston Martin - L'affare del secolo che infiamma il mercato F.1

4 Ruote - Apr 18,2025
La silly season della Formula 1 è iniziata molto in anticipo, quest'anno. Il protagonista principale è Max Verstappen: di lui si dice che potrebbe lasciare la Red Bull a fine stagione per approdare in Aston Martin. Si parla di una offerta senza precedenti nella storia della F1: 300 milioni di dollari in tre anni, qualcosa come 88 milioni di euro a stagione. Numeri da capogiro che hanno portato tuti a definirlo l'affare del secolo: se non altro, lo sarebbe proprio per il diretto interessato.Non è del tutto fantamercato. Come già anticipavamo ieri, l'operazione avrebbe fondamenta solidissime grazie al coinvolgimento del Public Investment Fund (PIF), il fondo sovrano saudita, pronto a rilevare la maggioranza della Aston Martin dal magnate canadese Lawrence Stroll. Proprio il PIF, già noto per investimenti sportivi colossali - come l'ingaggio di Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita -, garantirebbe le risorse per costruire ponti d'oro al campione olandese. L'offerta dell'Aston Martin raddoppierebbe, di fatto, l'attuale ingaggio del quattro volte campione del mondo: da circa 50 a 88 milioni di euro a stagione. Sarebbe il contratto più alto di sempre in F1 e rappresenterebbe un tassello fondamentale del piano Aston Martin per entrare nell'élite: l'obiettivo dichiarato è lottare per il Mondiale Piloti e Costruttori dal 2026, anno del debutto del nuovo regolamento tecnico. In quest'ottica, il team di Silverstone ha già fatto scelte strategiche importanti, tra cui la costruzione della nuova factory a Silverstone e strappato l'ingegner Adrian Newey proprio alla Red Bull, oltre a siglare una partnership con Honda per le power unit 2026.Crepe profonde. Cosa spingerebbe un pilota simbolo della Red Bull a lasciare la squadra a cui è sempre stato legato, fin dalle categorie junior, per un progetto ambizioso ma molto rischioso? Gli indizi portano ai malumori interni e al calo di competitività che hanno incrinato i rapporti. Tutto è cominciato a cambiare con la morte di Dietrich Mateschitz. Da lì in avanti, è stata una escalation: dapprima lo scandalo che ha coinvolto il team principal Christian Horner, accusato di comportamento improprio da una dipendente, poi la fuga di alcuni tecnici chiave - su tutti Newey - hanno sgretolato in pochi mesi il dream team costruito attorno a Max. Come aveva profeticamente avvertito Jos Verstappen, padre di Max, quell'armonia straordinaria si è dissolta rapidamente. L'ultimo episodio, spia di una situazione tesa, si è consumato in Bahrain: Helmut Marko e Raymond Vermeulen, manager di Max, sono stati protagonisti di un acceso confronto nel box a seguito di un'altra gara deludente. In questo contesto, è emerso un dettaglio contrattuale cruciale: sebbene Max sia legato alla Red Bull fino al 2028, esistono clausole di uscita legate al rendimento della squadra che gli permetterebbero di liberarsi già alla fine di quest'anno. Helmut Marko non ha nascosto la propria preoccupazione: dopo il difficile avvio di campionato, il dirigente austriaco ha ammesso pubblicamente che rischiamo di perdere Max, riferendosi proprio all'eventualità che il pilota attivi quella clausola di uscita. Queste parole benzina sul fuoco per un mercato piloti già in fibrillazione confermano in qualche modo che in Red Bull il timore di un divorzio a fine anno è concreto. Ecco perché, mentre dietro le quinte si vocifera di trattative più o meno segrete, il team anglo-austriaco è chiamato a reagire sia sul piano tecnico sia su quello politico per cercare di trattenere il suo fuoriclasse.Verstappen frena le voci. Di fronte all'esplodere dei rumors, il diretto interessato ha cercato di contenere il brusio attorno a lui. Punzecchiato più volte dai media sull'ipotesi di un addio alla Red Bull, il campione olandese è rimasto impassibile, ripetendo in sostanza lo stesso concetto: Parlano in molti, tranne me. L'unica cosa a cui penso è lavorare con la squadra per migliorare la monoposto. Verstappen ha ribadito di sentirsi molto rilassato riguardo al proprio futuro e di non avere alcuna intenzione, al momento, di cambiare squadra. Nel frattempo, però, nel paddock non si parla d'altro.
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Ricarica - Bonus colonnine domestiche: lo sportello riapre per le spese 2024

4 Ruote - Apr 18,2025
Torna il bonus colonnine rivolto agli utenti domestici che hanno sostenuto le spese per gli acquisti e le installazioni tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2024, e che non hanno potuto presentare la domanda allo sportello entro il termine di chiusura della precedente edizione del bando: le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni (rappresentati dall'amministratore pro tempore o da un condomino delegato) avranno modo di effettuare la richiesta sul portale di Invitalia dalle 12 del 29 aprile alle 12 del 27 maggio 2025. Quali limiti. Il bonus è un contributo dell'80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture (colonnine e wallbox), col limite massimo di 1.500 euro per gli utenti privati e di 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
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AMG Performance Day - La grande festa di Affalterbach

4 Ruote - Apr 18,2025
Hot lap, un'aerea off-road, prove di accelerazione e simulazioni di manovre di emergenza. L'autodromo di Monza si è trasformato in un enorme parco giochi a tema AMG, con l'AMG Performance Day. Un party dedicato ai clienti e agli appassionati del marchio per mettere alla prova la propria auto mordendo i cordoli della pista, oppure per conoscere e toccare con mano le ultime novità della Casa di Affalterbach. L'imbarazzo della scelta. Quattro, sei e l'irriducibile otto cilindri, dalle più compatte A 45 S per arrivare fino ad AMG GT e Classe G. Insomma, c'era tutto il necessario per sfamare la fame di ottani degli appassionati. E per rendere davvero speciale la festa, non potevano mancare delle serie speciali per lasciare il pubblico a bocca aperta. Ad accogliere l'ingresso nel paddock una AMG GT 63 PRO 4MATIC+ Motorsport Collectors Edition realizzata in soli 200 esemplari e caratterizzata dalla livrea ispirata alle monoposto di F1 , una Mercedes-Maybach SL 680 Monogram Series e una Classe A 45S Limited Edition. Infine la consueta parata di tutti i partecipanti sull'asfalto del Tempio della Velocità, per portarsi a casa un ricordo indelebile. Il senso della community. all'AMG Performance Day era presente anche una brigata di membri del GOT - oppure, scritto per intero, G Owners Tribe. Si tratta del club ufficiale italiano per i proprietari di Mercedes-Benz Classe G che conta a oggi oltre 500 iscritti. Una community che prevede una serie di iniziative per i fedelissimi del fuoristrada tedesco: il calendario 2025 prevede otto differenze esperienze, che spaziano dalle vigne delle Langhe agli affascinanti paesaggi del deserto spagnolo d'Almería.
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MG CyberX - La Suv "boxy" per Shanghai

4 Ruote - Apr 18,2025
La MG si presenta al Salone di Shanghai con la CyberX: la prima anticipazione mostra una Suv dalle forme piuttosto massicce, della quale non si conoscono ancora le caratteristiche tecniche: il frontale chiuso e il nome fanno pensare comunque a un powertrain elettrico. MG ha pensato a questo modello per un pubblico giovane e lo definisce un prodotto globale, ponendo così le basi per un suo possibile arrivo anche in Europa. Boxy per i giovani. Il marchio della Saic non è nuovo a continui cambi di stile e la CyberX non fa eccezione. Il frontale è dominato dal logo illuminato e dalla striscia led continua ripresa anche in coda; inoltre cofano motore, montanti e portellone mettono in risalto forme squadrate e linee tese. I passaruota sono piuttosto muscolosi, mentre il gruppo ruota non è visibile, così come non sono stati anticipati contenuti in merito agli interni e alle dimensioni.
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Wec 6 Ore di Imola - Intervista al Team Peugeot

4 Ruote - Apr 18,2025
Il team Peugeot torna a Imola, per la 6 Ore del Wec, a un anno dall'esordio della hypercar 9X8 in versione Evolution. Con quali prospettive e ambizioni ce lo raccontano Olivier Jansonnie, Team principal della squadra, e Stoffel Vandoorne, uno dei piloti delle due auto. Difficile dire che cosa ci aspettiamo da questa gara, il meteo è previsto critico, le prime prove sono umide",  esordisce Jansonnie. "Ma sarà interessante lavorare bene per la gara: se sarà bagnata, dobbiamo bilanciare gli elementi. In quali aree avete migliorato dal 2024? Le gomme sono diverse per dimensioni, la scelta è diversa, come per le Soft. Abbiamo imparato tanto sul loro utilizzo.In che posizione pensate di trovarvi alla fine? Molto dipenderà dall'ultima ora di gara, se ci sarà una Safety car o altro, perché è difficile superare qui a Imola.C'è chi dice che stiate costruendo una nuova auto, che cosa ci può dire? Sull'estensione dell'attuale omologazione non ci sono conferme ufficiali, solo voci. L'attuale arriverà fino al 2029, i nostri piani si basano su questo. C'è comunque bisogno di stabilità. Prima o poi bisognerà passare a una nuova tecnologia, però forse la categoria non è ancora pronta. Come gestire il passaggio tra le attuali macchine e la prossima generazione non è chiaro ed è molto complicato. Come è andato il test a Imola? stato molto duro, perché il meteo era inclemente. Abbiamo provato sul bagnato, solo per un giorno, abbiamo raccolto venti giri reali. Tutti i costruttori vorrebbero provare di più, ma bisogna contenere i costi. Stoffel Vandoorne, corri sulla 9X8 n. 94. Comi vede la corsa? Sarà un weekend difficile. Domenica ci potrebbe essere una chance con la pioggia. Perché, in condizioni difficili, sarà importante fare le scelte giuste, dalle gomme alla strategia.E qui a Imola, come si guida in un circuito così particolare? Rispetto per esempio al Qatar è molto diverso, ma io amo Imola perché è un circuito vecchia maniera'. Con le hypercar è un po' stretto, specialmente sull'asciutto, superare è difficile. Poi c'è la variabile meteo, così le qualifiche (di sabato, ndr) diventano molto importanti, poi vedremo le nostre chance. Partire dalle prime file? Abbiamo fatto progressi dal 2024, vedremo quanto saremo competitivi, ma se entrassimo nella Hyperpole', sarebbe un bel punto di partenza.In quali settori avete migliorato la macchina? Tanto nel setup, perché ora conosciamo meglio l'auto, abbiamo introdotto alcuni miglioramenti. Uno dei nostri punti deboli resta il giro secco in qualifica, mentre andiamo meglio in gara. I punti forti? Senz'altro la frenata.  Qual è l'effetto più avvertibile causato dal cambio delle gomme rispetto alla prima versione dell'auto? Forse è uno dei cambiamenti maggiori. Con pro e contro. Adottando le gomme più strette davanti e più larghe dietro, quelle anteriori sono più delicate e nella guida bisogna stare attenti e non stressarle troppo. Con meno gomma davanti, sono anche più facili i bloccaggi. Ma allo stesso tempo abbiamo guadagnato più grip sull'asse posteriore.
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6 Ore di Imola - Il circuito si accende, Ferrari sogna, il cielo minaccia

4 Ruote - Apr 18,2025
C'è un rombo che si allunga come un'eco tra le colline. Un suono metallico, caldo e continuo che scivola oltre la Variante Tamburello e risale verso la Piratella. il Wec che arriva a Imola, con una corsa lunga sei ore che non concede tregua né sonno. Una gara da vivere con l'orologio in mano e il cuore pieno. La Motor Valley riapre i cancelli al grande endurance. Dopo il debutto qatariota, il Mondiale Endurance 2025 torna in Europa. E lo fa in un luogo che sa di storia, di motori e di gente che applaude anche quando piove. Imola è il circuito dei duri e puri. Muretti vicini, sorpassi da chirurgia e strategia a pagina multipla. In pista: la sfida in equilibrio. Per Ferrari, Cadillac e Aston Martin il pranzo di Pasqua è stato già consumato e se la giocheranno ingrassate di 7 kg di BoP. Dieta per Toyota, che arriva più leggera e affamata. Porsche: più snella e con ambizioni da reginetta della festa. Occhio anche a McLaren, al debutto tra le LMGT3, alla BMW che ha impressionato nei test: le outsider sono pronte a fare il colpo. Ma è su Ferrari che si posano gli occhi e i cuori. Le 499P di AF Corse la #50 e la #51 correranno davanti al proprio pubblico. Calado, Pier Guidi, Fuoco, Molina: nomi e volti noti, pronti a recitare il ruolo da protagonisti sul palcoscenico di casa. Con tutto ciò che comporta: pressione, speranza, orgoglio. Una pista severa e il meteo come ago della bilancia. Sul circuito del Santerno non ci si improvvisa: 4.909 metri da interpretare curva dopo curva, con pochi veri punti di sorpasso e un traffico costante da gestire con pazienza. La Variante Alta è un trampolino, le Acque Minerali una trappola. Il tempo è il nemico invisibile. Il cronometro, certo. Ma anche il cielo. Il meteo potrebbe essere decisivo. Le previsioni parlano di instabilità, piovaschi intermittenti, forse di più. Ferrari ha mostrato solidità sull'asciutto e sul bagnato leggero. Ma se dovesse arrivare il diluvio, Toyota potrebbe trarne vantaggio. Nessuno dimentica l'edizione 2024, interrotta e riavviata, sospesa e spezzata da pioggia: un anticlimax da evitare. Stavolta ci si augura che sia la pista, e non il cielo, a scrivere il verdetto. Il contorno è passione vera. Fuori dai box, è festa grande. Il paddock aperto, le sessioni di autografi, il villaggio con simulatori, giochi per famiglie e gastronomia locale. Gli alberghi, nonostante il weekend di Pasqua, sono sold out da tempo, la città sarà invasa da appassionati. L'aria profuma di piadina e benzina, e basta una curva per ritrovare la meraviglia. Due assenze che pesano. Per i tifosi italiani, però, non mancherà un velo di nostalgia.Lamborghini, dopo il debutto in Hypercar nel 2024, ha scelto di concentrare i propri sforzi nel campionatoIMSA, più coerente con il mercato americano. EIsotta Fraschini, simbolo di un romantico ritorno, ha salutato le corse dopo la Le Mans dello scorso anno. Due defezioni che pesano, soprattutto in un fine settimana dove il Tricolore sventolerà alto, ma con qualche rimpianto. Come seguire la 6 Ore. Per chi non sarà tra le tribune, c'è la diretta completa su Eurosport 2 e Discovery+, con partenza domenica 21 aprile alle ore 13. Tutto disponibile anche in streaming su FIAWEC.tv, la piattaforma ufficiale del Mondiale. Ogni minuto, ogni pit stop, ogni incrocio tra classi sarà raccontato in diretta, senza filtri. Chi vincerà? Difficile dirlo. Ma forse non è nemmeno la domanda giusta. Perché Imola non è solo un circuito. un respiro collettivo. un sogno lungo sei ore. E se il meteo non farà i capricci, lo spettacolo sarà all'altezza. Anzi, di più.
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Mini - Tutti i modelli venduti in Italia

4 Ruote - Apr 18,2025
Nell'ultimo mese, la Mini ha registrato 1.409 nuove immatricolazioni contro le 1.334 dello stesso periodo del 2024, per un incremento del +5,6% (dati Unrae). Un risultato che rende giustizia al profondo processo di rinnovamento della gamma della Casa inglese, che ha portato al pensionamento di alcuni modelli (come la Clubman) e al debutto di altri (vedi la Aceman). Forte la spinta sulle motorizzazioni elettriche, per la prima volta anche nelle varianti John Cooper Works ad alte prestazioni. Nelle schede qui sopra scopriamo tutti i modelli in vendita nel nostro Paese, con foto, prezzi e caratteristiche.
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Autostrade per lItalia - Arrigo Giana è il nuovo amministratore delegato

4 Ruote - Apr 18,2025
Arrigo Giana è il nuovo amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, in sostituzione di Roberto Tomasi, come ha deciso il Cda di oggi riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi. Inoltre, il ruolo di vicepresidente della società sarà ricoperto da Andrea Valeri mentre Piergiorgio Peluso è stato confermato come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili sino all'approvazione del bilancio, il 31 dicembre 2027. Ex Ceo di Atm (Azienda trasporti milanesi), Giana ha 25 anni di esperienza nel settore dei servizi, di cui 20 dedicati al trasporto pubblico, con competenze che spaziano dagli aspetti tecnici a quelli economico-finanziari, maturate in ruoli di crescente responsabilità.
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Salone di New York - All'ombra di Trump

4 Ruote - Apr 18,2025
Si apre oggi al pubblico, nell'abituale cornice del Javits Center affacciato sull'Hudson e dopo l'anteprima per gli operatori, l'edizione 2025 del New York Auto Show, tradizionale appuntamento primaverile del mercato nordamericano. Al di là delle novità di prodotto, che comunque sollecitano qualche interessante considerazione su cui dopo si tornerà, è la prima manifestazione di settore che si svolge dopo i colpi di maglio assestati da Donald Trump all'automotive (c'è stato Detroit, ok, ma ai primi di gennaio il presidente doveva ancora insediarsi). Ed è superfluo dire che fra gli stand - pochi, New York ha sempre avuto dimensioni contenute - a tenere banco sono le azioni di un governo che al grido di Make America Great Again sta sconvolgendo l'industria con annunci di dazi a catinelle verso tutto e tutti (il 3 aprile è entrato in vigore il regime del 25% sulle importazioni, comprese quelle da Canada e Messico). La verità è che nessuno capisce bene che cosa accadrà, perché la tattica di Trump è di attaccare e poi sedersi al tavolo dei negoziati, che appunto prendono abbrivio ora: nell'incertezza, gli analisti hanno già rivisto al ribasso le stime di chiusura del mercato 2025, immaginando che i dazi comporteranno un aumento dei prezzi di listino che si rifletteranno sulle immatricolazioni (Goldman Sachs prevede vendite per 15,4 milioni di unità, che si confronterebbero con i 16,25 milioni del 2024).  Comunque. Si diceva del prodotto. Nonostante  l'America First e tutto quello che a esso è collegato, di macchine di cittadinanza Usa propriamente detta al NYAS ce ne sono poche: parlando delle Big Three, o di quello che ne rimane, Ford ha un grande stand ma nessuna novità, lo stesso vale per GM (che rimane leader del mercato) e Stellantis (c'è anche una Topolino, ed è curioso, ché non vi è intenzione di esportarla qui). Dunque, la cronaca del Salone è dominata dalle Case che pur straniere già hanno una definita impronta industriale sul suolo americano e che intendono irrobustirla (quindi le mosse di Trump qualche risultato lo stanno portando). Il gruppo Hyundai - che ha due stabilimenti sul suolo americano - è pronto a far partire un piano di investimenti da 20 miliardi di dollari negli Stati Uniti, e alla kermesse newyorchese mette sugli scudi Kia EV4 e K4 hatchback, Genesis (in procinto di lanciare l'offensiva in Europa, peraltro) con la concept C Gran Equator e Hyundai Palisade. Stessa logica per la Subaru, che a Lafayette, in Indiana, ha uno stabilimento da 400 mila pezzi l'anno destinato a produrre le nuove Outback e Trailseeker. Honda prevede di spostare in Indiana, entro il 2027, l'assemblaggio della Civic e pure il colosso Toyota - che negli States costruisce da tempo immemore - ha in mente di concentrare in America la produzione della prossima Rav4, al momento sparsa di qua e di là dei confini della nazione.  Poche vetture di lusso, a parte la presenza di Maserati e qualche exotic portata dai concessionari del posto, e soprattutto - Hyundai a parte, che però si muove su logiche globali - non si sente più parlare di elettrico: Trump ha già promesso di far saltare il credito di 7.500 dollari e si preannunciano tempi grami per le Bev nei 49 Stati che non sono la California (il governatore Gavin Newson non ha alcuna intenzione di cedere la relativa, ma efficace, indipendenza normativa che Sacramento ha saputo conquistarsi negli anni). Tesla, come nella migliore tradizione, al New York Auto Show non c'è.
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Audi - Tutte le Suv dei Quattro anelli

4 Ruote - Apr 18,2025
Il marchio premium del gruppo Volkswagen, Audi, propone modelli dalle linee eleganti, con interni curati e di qualità (ma senza ostentazione), una dotazione tecnologica di prim'ordine e una riuscita dinamica di guida. Le Suv di Ingolstadt hanno una gamma molto articolata e con motori adatti a tutte le esigenze, da quelli termici puri di Q2 e Q3 ai moderni mild hybrid della nuova Q5, passando per le plug-in e le full electric Q4 e Q6 e-tron. Senza dimenticare le declinazioni ad alte prestazioni, contraddistinte dalla denominazione SQ e RSQ. Nelle schede qui sopra analizziamo tutti i modelli commercializzati in Italia.
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Ford Bronco - Duro e puro

4 Ruote - Apr 18,2025
Bronco, ovvero "cavallo selvaggio". il nome del fuoristrada più famoso nella storia della Ford, nato nel 1966 e mai arrivato ufficialmente in Europa. Ma con l'ultima generazione qualcosa è cambiato e il Bronco è disponibile anche sul mercato italiano. Lo schema tecnico è quello classico delle off-road dure e pure, quindi il telaio è a longheroni in acciaio ad alta resistenza con sette traverse, però le sospensioni sono indipendenti e non ad assale rigido, a suggerire anche un minimo di uso stradale: davanti c'è uno schema McPherson e dietro un multilink a cinque bracci, entrambi con un'escursione di 261 mm. Il motore è longitudinale e la trazione è posteriore con l'anteriore attivabile su richiesta. In Italia è disponibile solo il 2.7 V6 EcoBoost da 335 CV e 563 Nm, caratterizzato dalla doppia sovralimentazione e dall'iniezione diretta, abbinato al cambio automatico a 10 rapporti con le marce ridotte. Negli Stati Uniti, invece, c'è anche il 2.3 4 cilindri EcoBoost da 300 CV, con la trasmissione manuale a 7 marce. Il differenziale centrale bloccabile e a gestione elettronica è sempre di serie, mentre per bloccare anche i differenziali anteriore e posteriore bisogna scegliere l'allestimento top, che prevede anche il sistema di disattivazione della barra stabilizzatrice anteriore, utile per i twist più estremi, e gli ammortizzatori Bilstein con serbatoio ausiliario esterno che migliora il raffreddamento. Gli angoli caratteristici di attacco, dosso e uscita, cambiano a seconda dell'assetto e dell'altezza da terra: con i 237 mm della versione Outer Banks sono di 38, 22 e 31; con i 261 mm della versione Badlands salgono a 41, 24 e 33. Nell'off-road si usa il Terrain Management System che permette di scegliere tra sette modalità di guida e vari altri aiuti elettronici, tra cui anche sistema di telecamere a 360 con visuale specifica. I componenti meccanici più esposti agli urti sono protetti da una piastra e ci sono schermature specifiche per il motore, per la trasmissione, per il ripartitore di coppia, per il serbatoio del carburante e per le barre laterali. Il tetto rigido è rimovibile e diviso in quattro pannelli, due dei quali possono essere riposti a bordo con borse dedicate. Tutte le porte possono essere rimosse completamente con un solo attrezzo in otto minuti. I ganci di traino anteriori e posteriori sono di serie e la struttura tubolare su cui si fissa il tetto rigido è dotata di airbag laterali a tendina, airbag laterali per i sedili e airbag anteriori. In Italia sono disponibili solo due versioni del Ford Bronco, la Outer Banks e la Badlands, che costano rispettivamente 60.900 e 65.050 euro.
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Volkswagen - L'IA entra negli Adas

4 Ruote - Apr 18,2025
Al Salone di Shanghai il gruppo Volkswagen ha presentato la prima suite di Adas supportata dall'intelligenza artificiale, sviluppata per gestire le complesse condizioni del traffico in Cina. Il sistema è sviluppato da Carizon, joint venture avviata nel 2022 tra la Cariad, divisione software del costruttore tedesco, e la cinese Horizon Robotics. Il lavoro è sulle spalle di Gaia. La tecnologia utilizza un chip efficiente e dotato di una grande potenza di calcolo, che sfrutta gli algoritmi di autoapprendimento dell'IA per gestire e affrontare in maniera veloce molte situazioni di guida. L'analisi è affidata alla piattaforma proprietaria Gaia, che ogni giorno incamera circa 2 terabyte di dati da ogni veicolo e macina informazioni derivanti da oltre 100mila chilometri di test drive, che vengono utilizzati per l'addestramento del software dell'auto. Entro la fine dell'anno la Volkswagen presenterà il primo modello per la Cina dotato di questa tecnologia, che nel 2026 arriverà sulle auto compatte costruite sulla piattaforma Cmp (Compact Main Platform), specifica per la Cina. Obiettivo Livello 3. Quest'anno porteremo su strada gli Adas di Livello 2+. Il 2++ (per la guida nel traffico in città e sulle autostrade), con funzione Urban Navigate on Autopilot, è in fase di test avanzato e sarà lanciato nel 2026. Ciò ci permetterà anche di gettare le basi tecnologiche per un'evoluzione rapida verso il Livello 3, spiega Marcus Hafkemeyer, ceo di Carizon. Il prossimo anno il gruppo Volkswagen presenterà una nuova generazione di veicoli elettrici intelligenti per i brand Audi e Volkswagen, sviluppati esclusivamente per il mercato cinese; entro il 2027 verranno lanciati oltre venti modelli (tra elettrici ed elettrificati).
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