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Citroën Ami - Entra a listino anche la Buggy

4 Ruote - Mag 02,2025
La Citroën ha presentato ufficialmente per il mercato italiano la Ami Buggy, versione aperta e ispirata alla concept vista allo scorso Salone dell'Auto di Parigi, dove è stata mostrata insieme al restyling della microcar elettrica. Gli ordini del nuovo modello apriranno il prossimo sei maggio, con prezzi che partono da 7.990 euro per la versione normale e da 9.950 euro per la Buggy. Si viaggia all'aria aperta. Precedentemente disponibile solo come serie limitata, la nuova Ami Buggy riprende le novità introdotte con il restyling, a cominciare dai fascioni più squadrati e dal nuovo disegno dei gruppi ottici, incorniciati in un elemento decorativo nero. Nuove anche le scanalature nei parafanghi anteriore destro e posteriore sinistro, che rimandano alla 2CV. Sulla Buggy mancano portiere e tetto: le prime sono sostituite da elementi in metallo nero montati su cerniere (ma in caso di brutto tempo sono disponibili coperture in plastica con cerniera). Il tetto è invece sostituito da una capote in tela. Al posteriore è stato aggiunto uno spoiler nero, mentre i cerchi in acciaio da 14 hanno una finitura dorata e una calotta protettiva nera. C'è anche gialla. La Ami Buggy è disponibile anche nella versione Palmeira, con un pacchetto colore esclusivo in giallo acido, che comprende sticker per la carrozzeria ed elementi dell'abitacolo. All'interno del pacchetto, ma solo per questo modello, è compreso anche il pupazzetto bobble head del robot Andy, mascotte della Ami. Tante personalizzazioni. Con la nuova gamma della Ami arrivano tre pacchetti colore per personalizzarne l'aspetto, dentro e fuori. Disponibili in rosso, bianco e verde (Spicy, Icy e Minty) possono essere montati in maniera autonoma dai clienti e comprendono: quattro copricerchi colorati, un set di adesivi da applicare sulla capsula del batticalcagno e sul finestrino posteriore, tre vani portaoggetti colorati lato passeggero, un gancio portaborse colorato un set di tappetini, due reticelle per le portiere e una rete divisoria centrale. A questi si aggiunge anche il pacchetto per l'intrattenimento, che comprende il supporto per smartphone e My Connect Box, che sfrutta la app My Citroën per dialogare con l'auto e ottenere informazioni come livello di carica della batteria e l'autonomia residua, oltre a utilizzare lo smartphone come schermo per l'infotainment di bordo. I prezzi per l'Italia. Gli ordini della nuova Citroën Ami apriranno il prossimo sei maggio. La versione normale partirà da 7.990 euro (senza variazioni di prezzo), mentre quella con color pack partirà da 8.390 euro. La Ami Buggy avrà un listino che attacca a 9.590 euro, mentre per la Ami Buggy Palmeira ne serviranno 9.990.
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Tesla - Si prepara un futuro senza Elon Musk? Il tycoon smentisce

4 Ruote - Mag 02,2025
Secondo quanto pubblicato dal Wall Street Journal nelle scorse ore, il consiglio d'amministrazione della Tesla sarebbe seriamente alla ricerca del successore di Elon Musk: diversi membri del cda avrebbero già contattato aziende per avviare il processo formale di sostituzione dell'attuale amministratore delegato. Un passo che si sarebbe reso necessario per cercare di rimediare agli ultimi, disastrosi risultati finanziari, e per uscire da una profonda crisi reputazionale del marchio, legata alla controversa figura di Musk. La smentita. Dall'account ufficiale su , social network di proprietà dello stesso Musk, la Casa americana riferisce che quanto pubblicato dal Wsj è assolutamente falso (ed è stato comunicato al giornale prima della pubblicazione dell'articolo). Il ceo della Tesla è Elon Musk, e il Consiglio d'amministrazione pone totale fiducia nella sua capacità di portare avanti il piano di crescita avviato dalla Casa. Smentisce anche Musk. Lo stesso tycoon sudafricano, che nei giorni scorsi aveva anticipato di voler ridurre i suoi impegni a Washington per tornare a occuparsi della Tesla, scrive su che quanto pubblicato dal Wall Street Journal è una VIOLAZIONE ESTREMAMENTE GRAVE DELL'ETICA GIORNALISTICA e che l'articolo è VOLUTAMENTE FASULLO e omette una esplicita smentita da parte del Cda. Il Wsj, dal canto suo, sostiene che la Tesla non ha rilasciato nessuna dichiarazione prima della pubblicazione del reportage, limitandosi ad aggiungere nell'articolo le smentite arrivate in seguito.
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Formula 1 - Pronti per il weekend Sprint di Miami

4 Ruote - Mag 01,2025
Il Mondiale di Formula 1 approda nel Sunshine State per il sesto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Miami. Attorno all'iconico Hard Rock Stadium dei Gardens si snoda un circuito cittadino atipico, ricavato tra parcheggi e viadotti, che per un weekend si trasforma nel palcoscenico glamour della F1. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni americane, con celebrità a bordo pista e feste nei paddock club: Miami abbraccia il Circus mescolando showbiz e competizione, sotto le palme della Florida e con il profumo dell'oceano poco lontano. Dopo cinque gare tiratissime in sei settimane, team e piloti hanno ricaricato le energie per tuffarsi in un evento che promette spettacolo in pista e fuori.I temi caldi del weekend. Oscar Piastri si presenta a Miami da leader del campionato. L'australiano della McLaren ha conquistato tre vittorie nelle prime cinque gare ed è in tesa con 97 punti. Il suo compagno Lando Norris, partito forte a inizio anno, si è visto sopravanzare: ora tocca all'inglese inseguire, forte anche del precedente favorevole su questo tracciato (nel 2024 colse a Miami la sua prima vittoria in F1, battendo Verstappen in una gara rocambolesca). In casa Red Bull si vive una situazione insolita: Max Verstappen non domina la scena come negli anni scorsi, anzi lui stesso si è definito semplice partecipante nella corsa al titolo, ammettendo che al momento McLaren è di un altro livello. La RB21 si è rivelata una monoposto dal comportamento difficile e sensibilissima alle condizioni, tanto che il team di Milton Keynes è già all'opera per provare il ribaltone. Max ha comunque strappato una vittoria a Suzuka) e sa che su determinate piste potrà metterci molto del suo, ma il clima in Red Bull resta di cauto pessimismo in vista di Miami, complici anche le alte temperature attese. In Ferrari non sono previsti grossi aggiornamenti tecnici per questa gara: il prossimo pacchetto arriverà a Imola, ma il vero passo avanti lo si aspetta per Barcellona. Il team predica pazienza, puntando a massimizzare ogni opportunità: l'obiettivo minimo è tornare sul podio, facendo tesoro dell'esperienza di Hamilton e del talento di Leclerc su una pista dove il monegasco fu secondo all'esordio nel 2022. Mercedes si presenta come terza forza in crescita: la W16 ha mostrato progressi e sia George Russell che il giovane debuttante Andrea Kimi Antonelli hanno colto risultati incoraggianti, che sembrano confermare il team nella Top 3. Torna la Sprint. Ad aggiungere pepe al weekend c'è il format della Sprint: Miami ospita la seconda delle sei gare Sprint del 2025, il che significa che venerdì ci sarà solo un'ora di prove libere prima delle qualifiche. Questo lascerà pochissimo margine per trovare il setup ideale. Qualche squadra potrebbe azzardare configurazioni diverse dal solito per emergere sia nella mini-gara del sabato sia nel Gran Premio domenicale. E poi c'è l'incognita meteo: a dispetto del nome, il Sunshine State potrebbe riservare acquazzoni improvvisi. Le previsioni indicano possibili rovesci tra qualifiche e gara, scenario simile a quello vissuto qui l'anno scorso, il che potrebbe rimescolare le carte e regalare colpi di scena. Insomma, tra lotta iridata apertissima, novità tecniche e condizioni imprevedibili, i temi caldi non mancano: Miami si prepara a un weekend ad alta tensione agonistica.Livree speciali per Miami. L'arrivo in Florida porta con sé una serie di iniziative speciali praticamente in ogni team e ben tre sfoggeranno una livrea speciale questo weekend. La Ferrari, per cominciare, ha presentato una veste inedita per la sua SF-25: si tratta di una livrea co-creata con lo sponsor tecnologico HP in occasione del primo anniversario di partnership. La classica carrozzeria rosso Ferrari è ora attraversata da decisi inserti bianchi e blu HP, soprattutto sulla parte posteriore. Anche i dettagli non passano inosservati, come i cerchi verniciati di bianco e alcune pennellate di blu elettrico su musetto e ala anteriore, a richiamare il design high-tech del partner. La livrea, dal disegno asimmetrico e moderno, è stata sviluppata con tecniche innovative: Ferrari ha spiegato che la pellicola applicata sulla vettura è frutto di un nuovo processo di stampa digitale in latex e risulta il 14% più leggera e il 17% più sottile rispetto a quella usata un anno fa. Oltre alla vettura, anche i piloti sfoggeranno tute speciali blu-bianco per tutto il fine settimana.  Novità cromatiche importanti anche per la scuderia Visa Cash App Racing Bulls: il team faentino ha scelto Miami per osare con una livrea totalmente rosa fluo. Dominata da questa tonalità accesa, la VCARB 02 rende tributo sia all'anima vivace di Miami sia al lancio di un nuovo prodotto della casa delle bevande: la Red Bull Summer Edition White Peach, un'edizione limitata dal gusto pesca bianca disponibile solo negli States. Dulcis in fundo, anche la Sauber si unisce alla festa delle livree a tema. La scuderia svizzera ha svelato una art car per celebrare la scena artistica di Miami. La C45 si è trasformata in una tela d'artista dominata da un vivace verde neon, steso sulla vettura come vernice fresca lanciata su una parete. Focus sulle gomme Pirelli. Sul fronte tecnico-sportivo, la parola d'ordine di questo weekend è gomme morbide. La Pirelli ha infatti optato per mescole più soffici rispetto allo scorso anno, nella speranza di vivacizzare lo spettacolo in pista. Per Miami sono state scelte le tre mescole più tenere della gamma standard: Hard C3 (banda bianca), Medium C4 (gialla) e Soft C5 (rossa). In termini pratici, ci si aspetta un graining più accentuato e un'usura più rapida rispetto al passato su questa pista. Il nuovo asfalto introdotto a Miami lo scorso anno offre un grip elevato ma, con temperature ambientali alte e curve impegnative in trazione, le C5 potrebbero dare il meglio sul giro secco per poi calare vistosamente sulla distanza. I team dovranno quindi gestire con attenzione gli stint in gara: uno scenario probabile è la strategia a due soste, preferibile alla singola sosta per chi vorrà attaccare a fondo. Molto dipenderà anche da Safety Car e dalla Sprint. Mario Isola, responsabile Pirelli, ha spiegato che l'ampia gamma 2025 (che include anche la nuovissima mescola C6, al debutto europeo a Imola) permette di sperimentare approcci più aggressivi, dato che le nuove gomme soffrono meno surriscaldamento e offrono gradini di prestazione più netti tra una mescola e l'altra.Il circuito di Miami. Il Miami International Autodrome è un tracciato giovane, ma già entrato nel cuore degli appassionati per la sua unicità. Misura 5,412 km e conta 19 curve, con ben tre lunghi rettilinei intervallati da sezioni tecniche.  Nel complesso il circuito offre un mix interessante di alto carico (nel settore centrale lento) e bassa resistenza all'avanzamento: trovare il giusto compromesso di setup è cruciale. L'anno scorso l'intera pista è stata riasfaltata per migliorare l'aderenza e ridurre i problemi visti nel 2022, e il risultato si è visto in tempi sul giro più rapidi e più linee percorribili in curva. Anche le infrastrutture sono state potenziate: tribune aggiuntive e fan zone tematiche hanno trasformato l'area intorno allo stadio in un parco a tema motoristico. Miami è pur sempre città di spettacoli sportivi: l'Hard Rock Stadium ha ospitato sei Super Bowl NFL e concerti memorabili, e ora fa da cuore pulsante a un Gran Premio che unisce la velocità all'intrattenimento. Un aspetto unico è la visibilità: dal livello superiore dello stadio si può avere una vista panoramica di quasi tutto il tracciato, cosa quasi impossibile altrove in F1.Come vedere la gara in tv. Anche il Gran Premio di Miami è un'esclusiva della pay-tv, ma ci sarà comunque spazio in chiaro per qualifiche e gara, come di consueto in differita su TV8. Ecco gli orari del fine settimana in Florida, già convertiti al fuso orario italiano.Venerdì 2 maggioProve Libere 1 - dalle 18.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sprint Qualifying - dalle 22.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 3 maggioSprint Race - dalle 18 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Qualifiche - dalle 22 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Domenica 4 maggioGara - dalle 22 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 23.30
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McLaren - Nick Collins è il nuovo ceo della Casa inglese

4 Ruote - Apr 30,2025
Nick Collins è stato nominato nuovo ceo di McLaren Group Holdings. Collins sarà anche supervisore delle quote di CYVN Holdings in McLaren Licensing e delle quote di McLaren Group Holdings in McLaren Racing. La nuova proprietà McLaren. La nomina fa seguito alla recentissima acquisizione da parte di CYVN Holdings di McLaren Automotive e all'ingresso nel gruppo della startup Forseven, portando in dote il know-how di Nio e Gordon Murray Technologies. Collins ha sostituito Michael Leiters, nominato nell'estate 2022 e capace in questo periodo di seguire lanci di prodotto cruciali come 750S, Artura, Solus GT e W1.
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Codice della strada - Multa per guida sotto stupefacenti: parola alla Corte costituzionale

4 Ruote - Apr 30,2025
La Corte costituzionale è chiamata a esprimersi sull'articolo 187 del nuovo Codice della strada che riguarda le droghe, modificato dalla riforma entrata in vigore il 14 dicembre 2024. Sino al 13 dicembre dello scorso anno, le norme punivano chi si poneva alla guida in stato di alterazione psicofisica: oggi, invece, la denuncia scatta nei confronti di chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Notevole la differenza, in quanto in passato per sanzionare l'automobilista era necessario dimostrare che questi fosse in stato alterato da droghe, mentre oggi è sufficiente che emerga la positività ai test tossicologici.La data chiave. Durante la discussione in Parlamento del disegno legge di riforma del Codice della strada e nelle ore successive alla sua approvazione, si è scatenata la polemica attorno al nuovo articolo 187. I toni si sono inaspriti quando, il 24 dicembre 2024, una donna ha causato un incidente dichiarando, in ospedale, di aver assunto - nelle ore precedenti - tre gocce di ansiolitico, nonché di utilizzare con regolarità un farmaco per trattare una patologia cronica, contenenti rispettivamente delorazepam e codeina (un oppiaceo). Le analisi tossicologiche sulle urine avevano evidenziato una positività agli oppiacei, mentre quelle sul sangue avevano dato esito negativo. Il pubblico ministero ha ritenuto che la signora fosse punibile ai sensi dell'articolo 187 del Codice della strada, sollevando però dubbi di costituzionalità e chiedendo al Gip (Giudice per le indagini preliminari) di chiamare in causa la Consulta.  L'ok del Gip. Richiesta accolta: effettivamente, dice il magistrato, le nuove regole sarebbero irragionevoli e sproporzionate rispetto all'obiettivo di tutelare sicurezza stradale e utenti, perché potrebbero punire anche chi, pur risultando positivo ai test, non presenta nessuna alterazione psicofisica e, quindi, non costituisce un pericolo alla guida. Secondo il Gip, il nuovo articolo 187 tratta in modo diverso chi assume sostanze stupefacenti rispetto agli altri conducenti, in assenza di fattori che giustifichino questa disparità. E invece, sostiene, bisognerebbe valutare l'incidenza concreta dell'assunzione rispetto alla capacità di guida.Altre criticità. Un'altra questione riguarda la differenza fra articolo 187 (droghe) e 186 (alcol): per il primo, basta la positività ai test, senza soglie, mentre per l'altro la denuncia scatta oltre quota 0,8 grammi di alcol per litro di sangue. Secondo il magistrato, ciò così violerebbe il principio di uguaglianza costituzionale. Il Gip, poi, evidenzia un'altra discordanza: il Codice penale (articoli 589-bis e 590-bis) sanziona rispettivamente l'omicidio e le lesioni stradali solo sulla prova dello stato di alterazione da droghe o alcol, proprio come la precedente formulazione dell'articolo 187. Infine, il Gip reputa che la norma sugli stupefacenti violi l'articolo 27, comma 3, della Costituzione: Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. La sanzione per positività a droghe senza la prova dell'alterazione priverebbe la pena della sua finalità rieducativa.Salvo chi è sotto terapia. Va tuttavia tenuto presente che l'11 aprile 2025 il ministero delle Infrastrutture ha inviato alle Prefetture una circolare sulle modalità di esecuzione dei test tossicologici preliminari finalizzati a individuare la presenza di sostanze stupefacenti nella saliva dei guidatori fermati dalle forze dell'ordine: importante indicare i farmaci eventualmente dichiarati dal soggetto o riportati nella certificazione medica eventualmente esibita e acquisita dagli organi accertatori attestante una terapia farmacologica, scrive il Viminale, precisando che l'indicazione potrà essere utile per consentire una più completa valutazione e interpretazione dei risultati degli accertamenti tossicologici di secondo livello, ossia l'esame del sangue nelle strutture sanitarie.I prossimi passi. La Corte costituzionale verificherà prima di tutto se la questione sollevata dal Gip sia ammissibile. In caso affermativo entrerà nel merito della costituzionalità della norma. Qualora i giudici dovessero dichiararla incostituzionale, la regola cesserebbe di avere efficacia, e l'articolo 187 nella sua nuova formulazione non sarebbe più applicabile.
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Jeep Wrangler - L'unica e inimitabile discendente della Willys

4 Ruote - Apr 30,2025
La Jeep Wrangler è un'icona conosciuta in tutto il mondo, essendo l'ultima discendente della Jeep CJ, cioè la versione civile della Willys-Overland che ha motorizzato l'esercito degli Stati Uniti dalla Seconda Guerra Mondiale in poi. La prima Wrangler è nata nel 1987 e finora è stata prodotta in oltre 5 milioni di esemplari. Quella in vendita oggi è la quarta generazione: è sul mercato dal 2018 e da allora è stata aggiornata diverse volte, di cui l'ultima nel 2023. In Europa viene venduta solo la versione a cinque porte, che è lunga 4,88 metri, alta 1,9 e larga 1,89, con un passo di 301 cm, mentre la capacità del bagagliaio è di 548 litri. A livello tecnico, la Wrangler è una garanzia per tutti quelli che vogliono affrontare il fuoristrada pesante: telaio a longheroni e sospensioni a ponte rigido su entrambi gli assali, motore longitudinale con trazione posteriore e anteriore inseribile. Naturalmente ci sono anche le marce ridotte, con due rapportature differenti a in corrispondenza della versione Sahara o Rubicon. Sulla più specialistica Rubicon sono di serie gli assali Dana full-float con i mozzi ruota separati dai semiassi, i bloccaggi dei differenziali anteriore e posteriore e il disinnesto elettronico della barra antirollio anteriore. Su tutte le Wrangler, invece, ci sono quattro piastre sottoscocca per proteggere il serbatoio, la scatola di rinvio e il cambio automatico. L'utilizzo dell'alluminio per porte, cofano, cardini, passaruota e telaio del parabrezza, così come quello del magnesio per il portellone posteriore, hanno permesso di contenere il peso a 21 quintali. L'altezza da terra di 25,3 cm permette di affrontate guadi fino a 76 cm, mentre gli angoli caratteristici sono di 36,6 (attacco), 21,4 (dosso) e 31,8 (uscita). Dentro il cofano, le opzioni disponibili sono due: il 2.0 litri turbobenzina da 272 CV e 400 Nm e l'ibrido plug-in da 380 CV e 600 Nm, che usa lo stesso propulsore termico ma in abbinamento a due motori elettrici. Uno è collegato alle ruote anteriori e un altro si trova all'interno del cambio automatico a 8 rapporti; entrambi sono alimentati da una batteria da 17,3 kWh - si ricarica solo in corrente alternata a una potenza massima di 7,4 kW - che definisce un'autonomia massima di 53 km in modalità elettrica. I prezzi di listino della Jeep Wrangler partono da 71.500 euro per la 2 litri non elettrificata e salgono a 85.500 euro per la PHEV. Per le versioni più specialistiche Rubicon bisogna aggiungere altri 2.500 euro. Il pick-up Gladiator, invece, non è più disponibile dalla fine del 2023.
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Suzuki Jimny - La fuoristrada mignon è... un autocarro

4 Ruote - Apr 30,2025
Rispetto a tutte le altre fuoristrada in vendita nel mercato italiano, la Suzuki Jimny rappresenta una proposta assolutamente alternativa. Le sue dimensioni da citycar, infatti, la rendono praticamente unica, anche se la disponibilità della sola versione autocarro limita la platea dei suoi potenziali acquirenti. Dal 2021, infatti, in Italia la Jimny è venduta ufficialmente solo nella categoria N1 e con soli due posti: una scelta che la filiale italiana della Casa giapponese ha fatto per rispettare i limiti di emissioni di CO2 imposti dall'Europa. Anche per questo, la versione a 5 porte da noi non si è mai vista. A ogni modo, la Jimny ha una storia gloriosa, iniziata nel 1970 e passata attraverso quattro generazioni fino ad arrivare al recente passato, visto che quella attuale è nata nel 2018.   Con 3,65 metri di lunghezza, 1,65 di larghezza e 1,70 di altezza, la piccola Suzuki se la cava egregiamente nel traffico cittadino. Naturalmente, lo spazio nell'abitacolo non è il suo forte, ma con soli due sedili il bagagliaio offre sempre 830 litri di volumetria utile. Le dimensioni compatte rendono la Jimny anche piuttosto leggera, con un peso in ordine di marcia di 1.090 kg e stiamo parlando comunque di un'auto che ha il telaio a longheroni separato e gli assali rigidi sia all'anteriore che al posteriore. Il motore è longitudinale ed è un 1.5 4 cilindri in linea benzina aspirato che eroga 102 CV a 6.000 giri e 130 Nm a 4.000 giri, mentre la velocità massima si ferma a 145 km/h. La trasmissione è manuale a 5 rapporti e la trazione integrale è del tipo inseribile, con uno schema a due differenziali (anteriore e posteriore sono liberi) senza quello centrale. Accanto alla leva del cambio ce n'è un'altra più piccola per selezionare le quattro ruote motrici - operazione da svolgere solo sui fondi a bassa aderenza - e poi le marce ridotte. A proposito di fuoristrada, grazie a un'altezza da terra di 21 cm, e al passo corto (solo 2,25 metri) la Suzuki Jimny ha degli angoli caratteristici molto interessanti: quello di attacco è di 37, quello di dosso di 28 e quello di uscita di 49. La profondità massima di guado è di 50 cm e la massa rimorchiabile è di 1.300 kg. La Jimny è disponibile nel solo allestimento Pro che costa 27.700 euro che è full optional e prevede unicamente la scelta del colore. Alla fine del 2024 è uscita anche la serie speciale Mata, limitata a soli 150 esemplari numerati e con una livrea bicolore speciale. In questo caso il prezzo era di 33.900 euro.
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Statistiche - I finanziamenti crescono più del mercato

4 Ruote - Apr 30,2025
La società di business information Crif ha diffuso i risultati del suo ultimo market outlook sulla mobilità, dal quale risulta che il 2024 ha fatto registrare una crescita di erogazioni di prestiti per auto del 4,6%, a fronte di una riduzione delle immatricolazioni di vetture nuove dello 0,5%. L'aumento è stato sostenuto da un buon andamento del credito per l'usato, mentre le categorie di clienti fanno registrare traiettorie diverse, con una cifra media erogata generale di 20.700 euro. Se i privati, che rappresentano,il 69,1% del valore totale e al 95% si rivolgono ai prestiti, sono in zona nettamente positiva per il 7,8%, le imprese individuali (7,5% dei crediti erogati) hanno diminuito la loro presenza del 4%, e le società di capitali, che pesano per il 23,3% e puntano al 71% sul leasing, sono in crescita di appena lo 0,9%. I giovani sono presenti nella classifica 2024 in misura del 15% superiore a quanto lo fossero nel 2023, e si rivolgono prevalentemente all'usato, un comparto che rappresenta il 31% del mercato, contro il 69% del nuovo. Quanto alle società eroganti, le captive e le specializzate nell'automotive si polarizzano sul nuovo, che per loro arriva a rappresentare l'83% del valore finanziato, mentre per gli istituti generalisti la situazione è più equilibrata, con un 56% di usato e un 44% di nuovo. Il leasing è utilizzato per importi mediamente più elevati rispetto al finanziamento, e le insolvenze sono ancora piuttosto basse (0,93%, rispetto allo 0,88 del 2023).
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Tony Blair - Affondo contro le politiche climatiche: "Fallimento annunciato"

4 Ruote - Apr 30,2025
L'ex premier britannico Tony Blair mette in discussione l'attuale approccio alle politiche climatiche. In un rapporto pubblicato dal suo think tank, Blair sostiene che qualsiasi strategia basata sull'eliminazione dei combustibili fossili nel breve termine o sulla limitazione dei consumi sia "destinata al fallimento". Anche l'AI. Secondo Blair, i cittadini "vengono sollecitati a fare sacrifici finanziari e cambiamenti nello stile di vita quando sanno che il loro impatto sulle emissioni globali è minimo". Di più: per l'ex premier, l'attuale dibattito sul clima è "pervaso di irrazionalità". Propone quindi un cambio di rotta verso soluzioni tecnologiche come la cattura del carbonio, l'energia nucleare e l'uso dell'intelligenza artificiale per trovare nuove soluzioni, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle rinnovabili. Come aveva detto in passato, Blair ritiene che la decarbonizzazione totale del Regno Unito ridurrebbe le emissioni globali solo del 2% visto che due terzi provengono da Cina, India e Sudest asiatico.     Il no del partito. Le dichiarazioni di Blair hanno suscitato reazioni negative tra i laburisti e gli esperti di clima, che contestano l'idea di un calo di supporto per le politiche green. Peraltro, i sondaggi indicano che il 66% degli elettori britannici è preoccupato per il cambiamento climatico.
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Auto elettriche - I costruttori europei: "Leasing sociale, priorità agli utenti vulnerabili"

4 Ruote - Apr 30,2025
L'associazione dei costruttori europei Acea ha presentato una serie di raccomandazioni per i Paesi dell'Unione intenzionati a seguire l'esempio della Francia con il "leasing sociale" di modelli elettrici. Per l'organizzazione, lo strumento può svolgere un "svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere la transizione verso le emissioni zero, ampliando l'accesso alle Bev"; a patto, però, che si dia priorità agli "utenti vulnerabili, in particolare famiglie e micro imprese in difficoltà finanziarie, si garantisca "accessibilità economica attraverso un sostengo mensile personalizzato anziché limiti di prezzo" e si estenda il raggio d'azione ai veicoli elettrici usati. Sette raccomandazioni. In dettaglio, l'Acea ha presentato sette raccomandazioni per favorire uno strumento, esplicitamente previsto dal Piano d'Azione Ue, che, a suo avviso, "rappresenta un'opportunità significativa per migliorare l'accessibilità economica e il trasporto sostenibile", determinare "un impatto ambientale sostanziale", "abbattere barriere come gli elevati costi iniziali dei veicoli" e offrire "un percorso alternativo verso una mobilità più pulita per coloro che altrimenti potrebbero esserne esclusi. Dunque, il leasing sociale dovrebbe innanzitutto mirare a soddisfare le esigenze delle fasce vulnerabili della popolazione, nonché delle famiglie, delle imprese e delle micro imprese che necessitano di passare ai veicoli elettrici". A tal proposito i criteri dovrebbero essere determinati dai singoli Stati membri per riflettere al meglio le circostanze sociali ed economiche locali e riguardare anche le usate per assicurare "un'opzione potenzialmente più accessibile per i più vulnerabili".Meccanismi di finanziamento. Sempre nell'ottica di rendere il leasing accessibile, l'Acea propone poi di non imporre prezzi massimi come in Francia, ma di concentrare il sostegno su "una percentuale significativa del canone mensile" dei contratti di leasing. Inoltre, i programmi dovrebbero riguardare anche le piccole e medie imprese e, ove opportuno, anche i veicoli pesanti. Anche per questo sono considerati "cruciali" meccanismi di finanziamento sostenibili a lungo termine che non creino oneri eccessivi per i conti pubblici. In tal senso, la proposta della Commissione europea di utilizzare iil Fondo Sociale per il Clima non è considerata sufficiente: l'Acea, infatti, ritiene "essenziale valutare ulteriori strumenti finanziari". Non solo. L'associazione chiede che il leasing sociale sia una componente "vitale" di una strategia più ampia di diffusione dei veicoli elettrici, che includa "una serie di incentivi a sostegno di tutti i segmenti della società, e invita i Paesi a "ridurre al minimo gli ostacoli burocratici per incoraggiare un'ampia partecipazione da parte di individui e imprese vulnerabili".
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Citroën - Koskas: Spingiamo sul full electric, anche se in alcuni mercati è difficile

4 Ruote - Apr 30,2025
Nella cornice del Palais de Tokyo, nel cuore di Parigi, c'è il management di Citroën al completo per presentare alla stampa la nuova C5 Aircross: una vera e propria ammiraglia del marchio, più grande e più sofisticata (a livello di contenuti e tecnologie) rispetto agli altri modelli recenti del marchio. Realizzata sulla piattaforma Stla Medium, la Suv è una multienergia, declinata in varianti ibride leggere (a 48 volt), plug-in (con 85 km Wltp di autonomia a corrente) e in due versioni 100% elettriche. Nonostante le Bev fatichino più del previsto ad imporsi, costringendo i costruttori a rivedere le proprie strategie e a rispolverare il motore termico anche per soluzioni green (dall'ibrido ricaricabile con grandi batterie alle EV con range extender), per il ceo Thierry Koskas, impegnato in una tavola rotonda con la stampa a margine del reveal, la strada è segnata: In Citroën continuiamo a puntare sul full electric, anche se sappiamo che in certi mercati è difficile. Dalla nuova C5 Aircross dobbiamo aspettarci un prezzo particolarmente aggressivo, come per la C3 e la C3 Aircross?In questo caso il posizionamento è differente. Siamo nel pieno del segmento C, dove i clienti sono più esigenti. Ciò non significa che un giorno non prenderemo in considerazione l'idea di avere auto familiari più economiche. Ma al momento, con la nuova C5, abbiamo qualcosa che è davvero, davvero nel cuore del mercato delle auto familiari. Fare un modello sulla piattaforma Stla Medium era un'opportunità da cogliere: in termini di prezzo, perciò, saremo un po' più competitivi di altri modelli del gruppo nati sulla stessa base e di altri nostri competitor, ma non così aggressivi come nel caso di C3 e C3 Aircross.Il prezzo ufficiale della nuova C5 Aircross, sul mercato nella seconda metà dell'anno, non è ancora stato svelato. Caroline Malléus, direttore prodotto e strategia di Citroën, ci ha anticipato che comunque non sarà superiore a quello del modello attuale, che in Italia ha un listino a partire da 36.900 euro in versione ibrida. Ci saranno ulteriori evoluzioni della gamma? Con sette posti, diesel o la trazione integrale?No, la sette posti non è prevista. E, al momento, nemmeno la 4x4, che comunque sarebbe fattibile. Vediamo cosa chiede il mercato. Per quanto riguarda il diesel, lo abbiamo sull'attuale generazione della C5 Aircross e lo vendiamo piuttosto bene. Ma con la nuova siamo più focalizzati su ibrido ed elettrico. Parlando di elettrificazione, anche in Europa si parla di nuove soluzioni. Le Erev, per esempio, sono un'opzione per la Citroën?No, non abbiamo piani per questa tecnologia. Continueremo a spingere sull'elettrico, per quanto siamo consci che in alcuni mercati è difficile venderlo, adesso e nel breve periodo. Anche per il plug-in è difficile, ma con questo powertrain, che può fare 85 km Wltp usando solo l'elettrico, siamo ben posizionati. A giugno arriva la C3 elettrica con 200 km d'autonomia. Ma sono circolate anche voci di una nuova piccola, erede della 2CV: cosa c'è di vero?  Ovviamente chiunque può sognare o fare speculazioni, ma non c'è assolutamente nulla di confermato al riguardo. Ritenete dunque l'offerta elettrica più urbana coperta dalla Ami?Ami e un'eventuale 2CV sono comunque due cose diverse, separate. La Ami si sta rivelando un grande successo e rimane com'è. Abbiamo appena rinnovato il design e continueremo a introdurre novità. Ma resta un discorso a parte.
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In arrivo - Le auto al debutto da maggio a ottobre

4 Ruote - Apr 30,2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Mercedes CLA, che rinasce sulla piattaforma Mma e che sarà disponibile inizialmente soltanto come elettrica. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Audi Q5 Sportback, né quelle della seconda generazione della BYD Seagull, che promette scompiglio nel segmento delle piccole elettriche. Spazio anche alle Suv, con l'ingresso in scena di Omoda 9 e Skoda Kodiaq RS. Giugno. Tra le novità attese al varco, la Citroën C3 ibrida, ma sono da segnalare anche i lanci della Dacia Bigster, con i suoi listini sotto i 25 mila euro, e della nuova Renault 4, che tenterà di bissare il successo di critica della R5. Occhio anche agli arrivi dalla Cina: in questo periodo si affaccerà sul nostro mercato anche la Leapmotor B10. Luglio. Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale dell'Audi A6 berlina di nuova generazione a quello della Kia Sportage restyling. Da non trascurare pure le nuove Suv di segmento C della Mitsubishi, una ibrida, l'altra tutta elettrica, né la Volvo ES90, berlina a batteria che diventerà l'ammiraglia della Casa svedese. Agosto. Nel corso dell'estate c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della BYD Atto 2 ibrida, una nuova versione della crossover della Casa di Shenzhen. Spazio anche alla DS N8, altro modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio francese, e a un piccolo mito che torna alla luce, la sigla HF sulla Lancia Ypsilon. Riflettori puntati, infine, su alcuni restyling di peso, dalla Renault Austral alla Toyota Corolla Cross. Settembre. Dopo l'estate si rientra nel vivo: sui blocchi di partenza ci saranno parecchie novità di peso, a partire dalla nuova generazione della Jeep Compass, che nascerà sulla piattaforma Stla Medium lanciata dalla Peugeot 3008. Occhi puntati anche sulle novità in arrivo dalla Corea, con l'avvio della commercializzazione della Kia EV4 e della Hyundai Ioniq 9. Ciliegina, ad alte prestazioni, sulla torta, la Polestar 5, superberlina elettrica da quasi 900 cavalli. Ottobre. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della Jaecoo 5, che va ad affiancare la sorella maggiore 7 riprendendone il design. Fari puntati anche sulla versione elettrica della Range Rover, e su due modelli a batteria di dimensioni compatte: la MG 2 e la Nissan Micra. A proposito di modelli ad alte prestazioni, invece, partirà nell'ultimo trimestre dell'anno la fase delle consegne della Ferrari F80.
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Renault - Estafette, Goelette e Trafic E-Tech: diesel si può

4 Ruote - Apr 30,2025
Il percorso di avvicinamento alla produzione e alla vendita della nuova famiglia di veicoli commerciali elettrici Renault di taglia intermedia ha fatto tappa al Commercial Vehicle Show di Birmingham, quest'anno quasi interamente dedicato al trasporto leggero. Il Trafic E-Tech di seconda generazione, il Goelette e l'Estafette sono tutti realizzati sulla piattaforma software defined di Ampere e progettati in seno a Flexis, società comune fra I gruppi Renault, Volvo e Cma-Cgm, che darà vita a modelli analoghi a marchio della stessa Flexis e di Renault Trucks. Attesi sul mercato a partire dal secondo semestre 2026, Trafic, Goelette ed Estafette sono stati esposti ancora come modelli a grandezza naturale, ma la descrizione delle loro e delle modalità di commercializzazione s'è arricchita di nuovi dettagli.  Autonomie e capacità. L'architettura con impianto elettrico da 800 volt e batterie al nichel-manganese-cobalto da 450 km d'autonomia dichiarata, o al litio-ferro-fosfato da 350 km massimi di raggio d'azione, permette fra l'altro, sempre secondo la Renault, la ricarica dal 15 all'80% in meno di 20 minuti, per alimentare il motore da 150 kW e 345 Nm condiviso da tutti e tre i modelli. Pur essendo una piattaforma nativa elettrica, la base del furgone Trafic (5,1 o 5,8 metri cubi di capacità ottenute con due passi a parità di altezza del tetto), del pianale Goelette (a cabina normale o doppia a sei posti, allestibile con sovrastrutture fino a 15 m3) e del furgone per corrieri Estafette (solo in versione lunga e con 9,2 m3 di vano merci attraversabile dal conducente, grazie all'altezza esterna di 2,6 metri) è predisposta per altri tipi di alimentazioni. Non solo le fuel cell a idrogeno, ma anche un powertrain diesel: una flessibilità non solo di software, quindi, ma anche di hardware, che permetterà, per esempio, di dare un erede al Trafic a gasolio dell'attuale generazione, superando anche la sfida rappresentata dal fatto che, mentre i tre modelli E-Tech appena presentati sono a motore e trazione posteriori, il futuro medio diesel reclamerebbe la classica impostazione tutt'avanti. Nessun limite di sviluppo. Le possibilità di aggiornamento continuo dei software, garantite dalla capacità di calcolo della piattaforma, avranno risvolti positivi sulla possibilità dei tre nuovi modelli di rimanere competitivi più a lungo e, come suggerisce Alessandro De Rinaldis, direttore di prodotto della nuova famiglia di modelli, di accrescerne la longevità e di poter dare luogo a contratti di leasing e noleggio di durata maggiore. Sempre secondo De Rinaldis, nemmeno l'elevato livello di specializzazione dell'Estafette rappresenta un limite a futuri sviluppi: quando lo si presenta ai clienti o agli allestitori, ispira creatività e ulteriori proposte di configurazione. Per questo non escludiamo, in prospettiva, una variante pianale con cabina, aperta a ricevere sovrastrutture diverse. Nello stesso tempo, le dimensioni e la capacità dello step in van si avvicinano sì a quelle di un Master, ma con presupposti di utilizzo dello spazio diversi: una porzione dello spazio dell'Estafette è riservata agli spostamenti dell'operatore, prosegue De Rinaldis, in parte riguadagnata grazie all'assenza della porta laterale scorrevole. Un layout che, replicato su un Master, costerebbe di più. Un buon indizio per ragionare sul possibile prezzo del nuovo modello, del quale ancora la Casa francese non ha parlato, ma che, alla presentazione di Flexis, il ceo di Renault, Luca De Meo aveva ipotizzato del 30% superiore a quello di un Trafic attuale.
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Salone di Shanghai - La Cina guida l'auto globale, l'Europa cerca la rotta

4 Ruote - Apr 30,2025
Il Salone di Shanghai conferma il dominio cinese nel mercato auto per volumi e innovazione, con i brand locali in forte crescita. Nuovi trend di prodotto, l'avanzata sugli Adas e l'export spinto dalla sovracapacità produttiva delle fabbriche cinesi pongono sfide per i costruttori tradizionali, mentre l'elettrico in Europa rallenta e l'incertezza sui dazi crea stallo strategico. Questi e altri temi emergono da un nuovo report AlixPartners realizzato a seguito della kermesse asiatica, ormai saldamente affermatasi come evento d'importanza planetaria nel settore.La crescita continua. Negli ultimi anni, i brand nativi cinesi (escluse, dunque, joint venture e marchi come Volvo) hanno continuato a rosicchiare quote del mercato interno ai costruttori occidentali e quest'anno arriveranno a conquistare due terzi del mercato domestico (65%, nel 2020 era il 36%). Non solo: AlixPartners prevede che entro il 2030 i costruttori del Dragone raggiungeranno il 75% dei circa 30 milioni di veicoli che verranno venduti in Cina (nel 2020 se ne contavano 24 milioni). Questa crescita, come detto, va a scapito dei marchi europei, americani, giapponesi e coreani. Nonostante questo, il futuro per gli oltre 100 brand cinesi attivi dovrà giocoforza vedere un consolidamento, con alleanze e assorbimenti: nel 2024, per la prima volta, ci sono state più "morti" che "nascite", con 16 marchi usciti dal mercato contro 13 entrati.I nuovi trend. Tra i numerosi nuovi modelli presentati a Shanghai, prosegue il trend degli schermi multipli (minimo due, spesso più di tre), con cockpit digitale e maxi tablet centrale per controllo delle varie funzioni dell'auto, spesso affiancato da uno schermo per il passeggero e da altri touchscreen posteriori. Come ha sottolineato Dario Duse, Emea leader Automotive & Industrial e Country Head Italia di AlixPartners, l'auto in Cina è sempre più vista come un "iPhone con le ruote", dove ogni passeggero ha la sua esperienza digitale. I marchi cinesi, poi, riservano grande attenzione al confort, tra sedili reclinabili e sospensioni sempre più evolute, con un'inversione di rotta rispetto al passato per quanto riguarda i segmenti. Sempre più Case si stanno riposizionando verso l'alto (segmenti D, E, F), con veicoli paragonabili alle Suv di lusso europee. Sulle ibride, i clienti cinesi chiedono il cosiddetto "EV feeling", ovvero silenzio e poche vibrazioni. Per questo vengono impiegati piccoli motori a quattro cilindri, in luogo dei tre molto diffusi in Europa per via delle loro emissioni ridotte. I marchi occidentali, dal canto loro, rispondono ai rivali cinesi lanciando brand e prodotti specifici "nati in Cina, per la Cina", a partire dall'Audi con il suo nuovo marchio senza i Quattro Anelli e dalla Volkswagen, con tre prototipi realizzati con partner locali ma disegnati a Wolfsburg (con tanto di scritta sulle minigonne a ricordare l'origine dello stile). Adas, la leadership cinese. Dal 2022, la Cina ha superato il Vecchio continente e il Nord America nella diffusione degli Adas di livello L2+ (60% contro il 35-40% di Europa e Stati Uniti) e nei prossimi anni assisteremo a una crescita esponenziale di questi sistemi di sicurezza. La BYD, per esempio, proporrà di serie il suo sistema "God's Eye" (con Lidar) anche su modelli dei segmenti più bassi, favorendo la diffusione di queste tecnologie. La proliferazione di nuovi sistemi di guida assistita, finora favorita dai legami con i fornitori di chip e con tante tech company specializzate, oltre che da un contesto legislativo estremamente più tollerante, potrebbe però rallentare. Nelle scorse settimane, infatti, il governo cinese ha annunciato una stretta sulla sicurezza dei sistemi elettronici di assistenza alla guida a seguito di una serie di incidenti registrati negli ultimi mesi.Tra dazi e localizzazione. Per la Cina, l'export di automobili e componenti verso gli Stati Uniti vale il 5% delle esportazioni totali, dunque l'impatto dei dazi non intaccherà più di tanto l'industria locale. Al contrario, le tariffe rappresentano una minaccia estremamente maggiore per i marchi europei, il cui export di automobili e componenti verso il Nord America vale circa un quinto del totale. E in questo scenario l'Europa è pure la destinazione principale delle esportazioni cinesi, spinte anche da una sovracapacità produttiva di veicoli leggeri (auto e mezzi commerciali). Ciò porterà anche a un aumento della penetrazione dei brand cinesi nel Vecchio continente: nel 2024 era dell'8%, ma Alixpartners stima che crescerà del 50% entro il 2030, arrivando a toccare il 12% del mercato europeo. Alcuni marchi asiatici della filiera, tuttavia, punteranno sempre più a localizzare parte della propria produzione sui mercati di destinazione. Ungheria, Turchia e Spagna sono solo alcuni esempi di nazioni in cui sono già stati annunciati investimenti milionari da parte dei cinesi. Con l'Italia che, attualmente, non vede prospettive a riguardo.  
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Toyota - Accordo con Waymo per la guida autonoma

4 Ruote - Apr 30,2025
Toyota e Waymo hanno raggiunto un accordo preliminare per valutare una collaborazione volta ad accelerare lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie per la guida autonoma. La collaborazione vedrà il coinvolgimento anche di Woven, la società del colosso giapponese attiva nelle innovazioni per la mobilità.  Nuova piattaforma autonoma. In base agli accordi, Toyota e Waymo uniranno le rispettive competenze per sviluppare una nuova piattaforma per veicoli autonomi. Inoltre, le due aziende valuteranno le modalità per sfruttare le tecnologie di Waymo e l'esperienza di Toyota per "migliorare i veicoli di proprietà personale (Pov) di prossima generazione", accelerando "ulteriormente lo sviluppo e l'adozione di tecnologie di assistenza alla guida e di guida autonoma". A ogni modo, Toyota e Waymo non escludono la possibilità di ampliare gli ambiti della collaborazione sulla base dei risultati delle discussioni già in corso.
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BP - Utile sotto le attese, si torna a puntare su petrolio e gas

4 Ruote - Apr 30,2025
BP archivia il primo trimestre 2025 con un utile netto di 1,38 miliardi di euro, il 9,8% in meno rispetto alle previsioni degli analisti del colosso energetico, che parlavano di 1,53 miliardi. Per la multinazionale britannica, un flusso di cassa ai minimi dal quarto trimestre 2020, con un indebitamento netto in aumento a 27 miliardi di dollari: il gruppo investirà 14,5 miliardi quest'anno, poi fra i 13 e i 15 miliardi sia nel 2026, che nel 2027. Cambio in vista. Giulia Chierchia, responsabile della divisione strategia, sostenibilità e venture, si dimetterà il 1 giugno 2025: a volere la sua uscita, secondo la Reuters, è stato l'investitore Elliot, che ha di recente aumentato la propria partecipazione nella BP a poco più del 5%, divenendo il secondo principale azionista fra BlackRock (9,2%) e Vanguard (4,95%). La top manager è uno degli artefici dell'orientamento, rivelatosi poco produttivo, verso le energie rinnovabili promosso dall'ex Ceo Bernard Looney. Di qui, il dietrofront dello scorso febbraio: l'azienda britannica è  tornata a puntare su petrolio e gas.
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Isuzu D-Max EV - Il primo pick-up elettrico con 250 km di autonomia

4 Ruote - Apr 30,2025
La Isuzu ha presentato il primo pick-up elettrico dedicato al mercato europeo, chiamato D-Max EV. Questo modello, che affianca la variante endotermica, si caratterizza per gli accenti blu elettrico sulla mascherina anteriore. La commercializzazione inizierà nei prossimi mesi, ma prezzi e mercati non sono ancora stati resi noti. Traino e portata prima di tutto. Pur trattandosi di un veicolo full electric, il D-Max EV mantiene le caratteristiche tecniche della serie: trazione integrale permanente, altezza minima da terra di 210 mm, capacità di guado di 600 mm, portata di almeno una tonnellata e capacità di traino di 3.500 kg. Per raggiungere questi obiettivi è stato scelto un powertrain composto da due motori elettrici da 224 CV e 325 Nm totali, abbinati a una batteria agli ioni di litio da 66,9 kWh. La velocità massima è limitata a 130 km/h, mentre i 100 km/h da fermo vengono raggiunti in 10,1 secondi. Le sospensioni posteriori sono state totalmente riprogettate passando dalle balestre al ponte De-Dion. 263 km di autonomia. L'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è di 263 km; per ottimizzare i consumi sono disponibili sia la modalità Eco sia quattro diversi livelli per la frenata rigenerativa. La ricarica dal 20 all'80% da colonnina rapida a 50 kW richiede 1 ora, mentre con una wallbox da 11 kW servono dieci ore per la ricarica completa. Sui percorsi in fuoristrada è possibile attivare il Rough Terrain Mode, che assicura per una migliore trazione sui fondi accidentati.
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Targa Florio 2025 - Tutto pronto per il debutto della Ypsilon Rally4 HF

4 Ruote - Apr 30,2025
Prenderà il via il prossimo 8 maggio la Targa Florio 2025, terza tappa del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, gara che segna il ritorno della Lancia nel motorsport con il trofeo monomarca riservato alla nuova Ypsilon Rally4 HF. Con la corsa siciliana la Casa torinese ha un legame storico: tra gli anni Cinquanta e Novanta ha infatti collezionato quindici vittorie con modelli leggendari come la Stratos, la Rally 037 e la Delta HF Integrale. Un ricco montepremi in palio. Il quartier generale dell'evento sarà allestito presso l'Università di Palermo, con aree dedicate a verifiche, test drive e hospitality. Il Trofeo Lancia mette in palio un montepremi di 360.000 euro e la possibilità per un under 25 di entrare nel team ufficiale Lancia nel Campionato Europeo 2026.
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Mercedes CLA - Si parte con lelettrica: prezzi e versioni

4 Ruote - Apr 30,2025
La Mercedes ha aperto gli ordini della nuova CLA, berlina realizzata sulla piattaforma MMA, in grado di accogliere powertrain elettrici e ibridi. Le prime versioni commercializzate in Italia sono solo full electric (che abbiamo già provato), disponibili in quattro allestimenti e con un listino che parte da 56.665 euro. Powertrain e batterie. Il modello d'attacco 250+ ha la trazione posteriore e un motore da 200 kW (272 CV) e 335 Nm di coppia, mentre la variante più potente 350 4Matic ha la trazione integrale e due motori, per una potenza combinata di 260 kW (354 CV) e 515 Nm di coppia. Entrambi i modelli montano una batteria da 85 kWh, per autonomie dichiarate che vanno dai 771 ai 792 km. Risultati resi possibili dalla presenza di un cambio a due velocità e dall'aerodinamica particolarmente curata: il Cx è di 0,21. Più avanti, insieme alle motorizzazioni ibride, entrerà in gamma anche una variante con batteria al litio-ferro-fosfato da 58 kWh. L'architettura a 800V consente ricariche ad alta potenza fino a 320 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in 22 minuti. La dotazione di serie. Su tutta la gamma della nuova CLA sono presenti i cerchi di lega da 17, la mascherina anteriore con le 142 stelle a led che si illuminano (per l'ibrida si accenderà solo la cornice della griglia), la pompa di calore e il tetto panoramico fisso. All'interno debutta l'ultima versione del sistema operativo MB.OS, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti over-the-air e intelligenza artificiale di Microsoft e Google per l'assistente di bordo. Ancora, di serie c'è la chiave digitale, telecamera posteriore e interna per i selfie (con riconoscimento facciale del conducente), climatizzatore automatico monozona, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori riscaldabili elettricamente e sospensioni comfort. Optional e pacchetti. Salendo di allestimento, o attingendo alla lunga lista di accessori, è possibile arricchire la dotazione della CLA con fari a matrice di led, luci ambientali, ricarica wireless per gli smartphone, sedile conducente con memoria, impianto stereo Burmester, head-up display, pacchetti estetici, vetri posteriori oscurati, tinte carrozzeria Manufaktur, finiture in legno o in alluminio spazzolato, baule ad apertura elettrica, telecamera a 360. La guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta per tutti gli allestimenti, all'interno del pacchetto MB.Drive Assist (1.830 euro). Il listino completo. Ecco tutti i prezzi per il mercato italiano:CLA 250+ Advanced 272 CV: 56.665 euroCLA 250+ Advanced Plus 272 CV: 58.172 euroCLA 250+ Premium 272 CV: 59.978 euroCLA 250+ Premium Plus 272 CV: 62.235 euroCLA 350 Advanced 354 CV: 62.265 euroCLA 350 Advanced Plus 354 CV: 63.772 euroCLA 350 Premium 354 CV: 65.577 euroCLA 350 Premium Plus 354 CV: 67.834 euro
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Ferrari F169 M - L'erede della Roma avvistata su strada

4 Ruote - Apr 30,2025
Le proporzioni sono quelle di una Ferrari Roma, ma il muletto che vedete in queste foto spia è un nuovo modello, molto più di un restyling della entry level di Maranello. Per vedere la prossima Rossa non bisognerà aspettare molto, perché la sua presentazione sarebbe fissata per i prossimi mesi, forse a luglio: derivata dal telaio della Roma (il nome in codice interno di questo progetto sarebbe infatti F169 M), questa sportiva porterà al debutto una nuova impostazione estetica e un motore profondamente aggiornato, proseguendo (forse) sulla strada delle denominazioni "geografiche".La vedremo in estate. Indiscrezioni parlano di un nome molto particolare per l'erede della Roma (che a sua volta aveva sostituito la Portofino), e cioè Amalfi. Un comune nel salernitano tanto piccolo quanto spettacolare: ogni anno attira milioni di turisti e alcune voci parlano di una location sul mare (il porto turistico) riservata proprio dal Cavallino per i primi giorni del mese di luglio. Queste informazioni, tuttavia, devono essere prese con le pinze perché si tratta solo di voci di corridoio, proprio come quelle che parlano di altri nomi possibili, ma meno probabili, che spaziano da Mugello a Montecarlo.I cilindri restano otto. Quello che è certo, invece, è che l'erede della Ferrari Roma evolverà profondamente le linee della 2+2, con una totale riprogettazione della carrozzeria, a partire dal frontale. Che dovrebbe però riprendere quell'andamento discendente introdotto dall'erede della Portofino, caratterizzato però da nuove forme sia per la zona dei fari, sia per la grande presa d'aria. Nei mesi scorsi era emersa un'indiscrezione che vedeva l'impiego del V6 F163 della 296 GTB sull'erede della Roma, ma questa ipotesi pare poco plausibile. Molto più probabile, invece, è la presenza di una versione evoluta del V8 F154: introdotto nel 2013 sulla Maserati Quattroporte, è stato impiegato da svariati modelli Ferrari, dalla California T alle varie 488 passando per la SF90 Stradale. Questo 3.8 biturbo con bancate a 90 supererà di slancio i 600 cavalli di potenza massima (la Roma ne aveva 620), così da consentire alla nuova sportiva di oltrepassare i 320 km/h di velocità massima e di bruciare lo 0-100 in poco più di tre secondi.   
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