F.1, GP Emilia-Romagna - Piastri conquista la pole a Imola
Oscar Piastri firma la pole a Imola con un giro che definire chirurgico sarebbe riduttivo. Il talento della McLaren mette in fila tutti con una freddezza disarmante proprio nel momento che conta, nel cuore della Q3, beffando Verstappen per appena 34 millesimi. L'australiano si è detto soddisfatto di quanto fatto in questa qualifica: " stata un'ottima sessione, ma difficile con tutti i ritardi e le bandiere rosse, ha detto alle interviste. E anche con le gomme non è stato facile, oggi la C6 era un vero mistero. Il giro è stato buono, anche se ho avuto circa quattro macchine nell'ultima curva e questo non mi ha aiutato. La squadra è stata bravissima".Verstappen c'è, ma non basta. Il quattro volte campione del mondo si accontenta della seconda casella sulla griglia. Non per mancanza di velocità il primo settore lo ha stampato in fucsia ma per una RB21 che continua a soffrire il degrado termico con le soft. Un copione già visto, aggravato dalla scelta della Pirelli di portare la mescola C6, la più estrema della gamma. La Red Bull, come spesso accade, si è trasformata nella notte tra venerdì e sabato, ma stavolta il colpo finale non è arrivato per una manciata di millesimi. "Penso che tutto stesse andando molto bene, ma la mescola più morbida è difficile da tenere in vita e mi è crollata alla fine, ha detto. Ma la gara è domani, è su questo che dobbiamo concentrarci perché non credo che oggi sia stata una giornata molto positiva per noi. Spero che riusciremo a prendere un po' di ritmo e a gestire meglio i nostri pneumatici per la gara.Seconda fila in Union Jack. George Russell porta la sua Mercedes al terzo posto, infilando un ultimo giro perfetto. Dietro di lui, solo quarto, Lando Norris: un risultato che brucia per l'inglese, ma che lascia ancora margini per un'altra gara in rimonta. Il passo in McLaren c'è, ma da lui oggi ci si aspettava molto di più che un quarto posto a tre decimi dal compagno di squadra. Sicuramente, il caldo inaspettato del sabato ha fatto un po' cambiare le carte in tavola con le strategie. Alcuni tra cui proprio Russell e Alonso hanno rischiato usando la gomma media in Q3 e la scelta ha pagato. Le soft, su un giro solo, hanno mostrato un margine di incertezza più grande del previsto, costringendo i piloti a un esercizio di equilibrio: attaccare, ma senza bruciare tutto prima del terzo settore. Giornata positiva per l'Aston Martin. Il team di Silverstone ha portato per questa gara una miriade di aggiornamento e l'ingresso in Q3 ha confermato che il nuovo pacchetto sembra funzionare. Alonso è quinto, Stroll ottavo. In mezzo, le due sorprese del sabato: Sainz e Albon, rispettivamente sesto e settimo. Lo spagnolo ha tirato fuori l'unico giro davvero competitivo del weekend, mentre la FW47 continua a stupire per solidità e trazione nei tratti lenti.Sprofondo Rosso. La delusione più grande di oggi, soprattutto per la miriade di tifosi sulle tribune, è la Ferrari. Né Leclerc né Hamilton riescono a vedere la Q3: Charles fuori per meno di un decimo, Lewis ancora più attardato. Eloquenti i team radio a fine sessione, con entrambi i piloti sconsolati. Sesta fila e una domenica che si preannuncia in apnea. Male anche Antonelli, soltanto tredicesimo, vittima di difficoltà simili a quelle della Rossa.Caos in pista. Weekend amaro anche per Franco Colapinto, all'esordio in un weekend di Formula 1 con la tuta della Alpine. Dopo il passaggio in Q2, l'argentino perde la macchina sulla ghiaia del Tamburello e finisce a muro. Qualifica finita, macchina distrutta e ottava fila per domani. Prima di lui, Yuki Tsunoda è protagonista di uno spettacolare incidente. Il giapponese della Red Bull spinge troppo sull'ingresso della Villeneuve, saltando aggressivamente sul cordolo interno. La macchina si scompone e la RB21 finisce in testacoda e sbatte forte contro le barriere, cappottandosi. Tanta paura, ma fortunatamente nessuna conseguenza fisica per il pilota.La classifica completa delle Qualifiche di Imola >>
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F.1, GP Emilia-Romagna - McLaren vola nelle Libere di Imola
Che la McLaren potesse trovarsi a proprio agio tra i saliscendi di Imola non era un mistero. La conferma, però, arriva con la consueta autorità di una squadra che ha ormai smesso di sorprendere. La MCL39 continua a parlare una lingua propria anche sulle colline del Santerno, dove Oscar Piastri e Lando Norris hanno chiuso la seconda sessione di libere monopolizzando la parte alta della classifica. L'australiano è stato il più rapido in 1:15.293, seguito dal compagno di squadra a 25 millesimi: un distacco minimo, condizionato dal fatto che Norris non ha potuto completare un secondo tentativo lanciato per un sovrasterzo in uscita dall'ultima curva. solo venerdì, è vero. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, a Imola c'è un'ombra arancione che comincia a diventare ingombrante.Gli altri sono lontani. La vera notizia, semmai, è che gli altri tutti gli altri rincorrono. Il primo degli inseguitori è Pierre Gasly, sorprendente terzo con un'Alpine che qui ha portato aggiornamenti mirati e, almeno al venerdì, sembra averli messi a frutto. Il francese si è inserito davanti a un terzetto formato da George Russell, Max Verstappen e Charles Leclerc, racchiusi in 75 millesimi, ma a oltre quattro decimi rispetto a Piastri. Il tempo conta il giusto in questo venerdì di libere, ma il distacco non mente. Per la McLaren, il venerdì è stato anche un'occasione per saggiare le nuove Pirelli C6, che richiedono una gestione ancora più accorta della temperatura durante il giro veloce. La MCL39, con la sua proverbiale capacità di adattamento, ha mostrato un buon bilanciamento fin dai primi giri, nonostante il traffico e una bandiera rossa nel finale causata da un testacoda di Hadjar abbiano complicato la raccolta dati in ottica long run.Il resto della Top 10. A proposito di Hadjar: il rookie della Racing Bulls ha chiuso settimo, a pochi millesimi dalla Ferrari di Leclerc, dimostrando come il corposo pacchetto tecnico portato a Imola stia già offrendo risposte interessanti. Il francese, però, è stato protagonista anche dell'unico vero colpo di scena della sessione: dopo aver perso il controllo alla Variante Alta, è rimasto bloccato nella ghiaia. Tsunoda, ottavo, resta dietro con una Red Bull non certo sfruttata appieno. A chiudere la top 10 ci sono le due Williams, su una pista che pare essere nelle corse del duo di Grove. Alex e Carlos hanno preceduto di poco Lewis Hamilton, alla guida dell'altra Ferrari. Il sette volte iridato ha faticato a trovare il ritmo giusto, su una SF-25 che continua a soffrire l'inserimento in curva nelle sezioni più guidate.Da tenere d'occhio. A margine della Top 10, da segnalare Oliver Bearman, dodicesimo con la Haas, e le difficoltà di casa Aston Martin, impegnata in un lavoro di comparativa tra vecchio e nuovo pacchetto aerodinamico. Deludono le Sauber, mentre Andrea Kimi Antonelli chiude oggi diciottesimo dopo aver abortito il suo miglior tentativo per un taglio alla Variante Alta.La classifica completa delle Libere 2 a Imola >>
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Ewiva - Fino al 31 maggio le ricariche costano 0,65 /kWh
Dopo Atlante, anche Ewiva lancia una promozione per pagare di meno le ricariche alle colonnina ultraveloci. Fino al 31 maggio, utilizzando l'app per la mobilità elettrica o le carte Rfid, il prezzo sarà di 0,65 /kWh, con un risparmio del 27% rispetto alla tariffa standard di 0,89 /kWh. Anche le 99 kW. L'operatore nato da una joint venture tra Enel e Volkswagen ha anche aggiornato i costi sulle oltre 22 mila colonnine. Le stazioni fast fino a 99 kW offrono ora una tariffa di 0,79 /kWh, con un risparmio del 6% rispetto ai prezzi precedenti.
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Formula 1 - Inizia il weekend di Imola, Antonelli concentratissimo per il GP di casa
Dopo Miami, il circus iridato sbarca a Imola per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna, il primo del 2025 in terra europea. Tutti i piloti sono pronti, ma per questo GP c'è qualcuno con delle motivazioni extra. Come Andrea Kimi Antonelli, il più a casa di tutti, con cui abbiamo scambiato un paio di battute nel paddock. Il primo GP di casa. Il meteo incerto e le vicissitudini dei diversi team danno all'appuntamento di Imola un sapore particolare. Nulla che possa però scalfire l'entusiasmo di Antonelli, il giovanissimo rookie del team Mercedes-AMG Petronas F1. D'altronde, la terra romagnola intoro alle curve del Tamburello, della Piratella e delle Acque Minerali è a mezz'ora da casa di Kimi e dal suo mondo. Il GP ci ha dato la possibilità di avere le sue sensazioni a caldo all'inizio del fine settimana, che confermano lo stato di concentrazione e le ambizioni del giovane talento che vi abbiamo raccontato nell'intervista su Quattroruote di Aprile. Un fine settimana certamente speciale per lui (anche i suoi amici storici e qualche professore del liceo in tribuna a Imola), ma che per Kimi è conta tanto quanto le altre 23 tappe del 2025. A gonfie vele il rapporto con Russell e il team. L'aria che si respira a Brackley è già chiara. Subito ottima la chimica tra Antonelli e la squadra di Toto Wolff (che non sarà a Imola questo fine settimana), dove Andrea si sente al tempo stesso coccolato e spronato. Per il capo della comunicazione Bradley Lord (team principal pro-tempore a Imola) e il vicedirettore tecnico Simone Resta l'arrivo di Antonelli va oltre alla performance in pista. ancora presto per dire quanto Kimi possa contribuire allo sviluppo della monoposto per la prossima stagione (tutti i team stanno già lavorando con molto impegno al 2026, visto l'atteso stravolgimento tecnico), ma a Brackley sono già molto colpiti dalla qualità dei feedback del pilota romagnolo agli ingegneri. Molto buono poi il rapporto della giovane promessa con il compagno di squadra: tra lui e Russell si è instaurata una dinamica quasi da fratelli. Da un lato i consigli del britannico, che vanta già qualche stagione in Formula 1, che aiutano Antonelli ad essere ancor più competitivo e dall'altro due stili di guida un po' diversi tra loro, ma che portano a indicazioni per il box Mercedes che vanno nella stessa direzione. A spasso con la sua GT. L'appuntamento di Imola ci ha anche dato la possibilità di vivere la Kimi-Experience nel modo più ampio, sui colli bolognesi e tra le curve del Passo della Raticosa con una Mercedes GT 63 AMG simile a quella che la casa di Stoccarda ha regalato ad Antonelli per celebrare l'avvio di stagione. Un'esperienza da Gran Turismo nel senso più puro del termine, che vi abbiamo già raccontato qualche mese fa nella variante un po' più cattiva S.
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Tesla - Al via i test semiautonomi a Parigi
La Tesla ha avviato anche in Europa i test per l'ultima versione della sua guida altamente assistita, che la Casa americana definisce Full Self-Driving ma che non può essere effettivamente considerata autonoma. Nel video che vedete qui sotto, una Model 3 affronta uno degli scenari più complessi di Parigi, la rotonda dell'Arco di Trionfo, con dodici vie radiali e un traffico sempre molto intenso. Model 3 di serie. Nel video si vede l'auto affrontare la rotatoria gestendo in maniera corretta le precedenze, il traffico e persino la presenza di moto e pedoni, senza necessità che l'utente intervenga (anche se deve essere sempre pronto a farlo). L'auto utilizzata in questo video, assicura la Tesla, è una Model 3 di produzione, che utilizza lo stesso hardware delle auto che vengono consegnate ai clienti. L'unica differenza sta nel software della guida assistita, scaricato e aggiornato via internet come qualsiasi altro update. L'importanza dei dati. Il sistema di guida assistita della Tesla utilizza solo le telecamere dell'auto e i dati delle reti neurali, addestrate con le informazioni provenienti dalla flotta di auto circolante: composta da oltre sette milioni di veicoli, percorre più di un milione di km ogni cinque minuti. In totale, le Tesla utilizzate per il training del sistema FSD hanno percorso quasi sei miliardi di chilometri, 3,48 solo nel 2024. Quando arriva? Ancora non c'è una data di arrivo del sistema Full Self-Driving (Supervisionato) in Europa, che invece è già disponibile negli Stati Uniti, in Canada, in Messico e in Cina. Al momento la Tesla sta collaborando con le autorità per ottenere l'approvazione di questa tecnologia, con l'obiettivo di renderla disponibile per i veicoli già in circolazione il prima possibile.
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Citroën - Tutti i modelli del Double Chevron
La Citroën è uno dei marchi generalisti del gruppo Stellantis, con una storia di grande prestigio e innovazione. Negli ultimi mesi, la Casa francese ha rinnovato molti modelli della sua gamma, a cominciare dalla piccola Ami, regina delle microcar elettriche, disponibile anche nella versione aperta Buggy; nel 2024 hanno debuttato le nuove C3 e C3 Aircross, e da qualche mese anche i restyling delle C4 e C4 X; tra pochi mesi, infine, toccherà alla seconda serie della C5 Aircross. Uno sforzo apprezzato dal pubblico: la C3 è sul podio delle auto più vendute in Italia dall'inizio dell'anno, mentre negli ultimi trenta giorni le immatricolazioni della Citroën sono state 6.169 (contro le 5.947 dello stesso periodo del 2024), con un incremento del 3,7% e una quota di mercato ormai stabilmente sopra il 4%. Nelle schede qui sopra potete "sfogliare" l'offerta per l'Italia della Double Chevron, con dimensioni, caratteristiche e prezzi di tutti i suoi modelli.
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BYD - A Budapest la sede centrale per l'Europa
La BYD ha deciso di localizzare la sua sede europea a Budapest, in Ungheria. La scelta del Paese magiaro era scontata in virtù di due fattori: il colosso di Shenzhen ha importanti attività manifatturiere già operative a Komárom (autobus) o prossime a entrare in funzione a Szeged (vetture); inoltre, il governo di Victor Orbán sta perseguendo da anni una politica di apertura ai cinesi che sta trasformando l'Ungheria nella porta d'accesso all'Europa per le aziende del Dragone. Detto questo, la decisione della BYD è decisamente controcorrente perché la sua attuale sede è ad Amsterdam, una città fortemente attrattiva per qualsiasi multinazionale grazie al favorevole contesto fiscale e normativo, e poi perché i costruttori cinesi stanno per lo più optando per la Germania per localizzare le loro filiali continentali. Un passo strategico. A Budapest, per la precisione in uno dei quartieri più moderni della capitale magiara (si tratta del distretto XI, anche noto come jbuda), nascerà non solo il nuovo quartier generale (sarà il polo di riferimento per tutte le attività di vendita, per i servizi di post-vendita, per le omoglogazioni, i collaudi, la progettazione dei veicoli), ma anche un centro di ricerca e sviluppo che inizialmente concentrerà le sue attenzioni su mobilità intelligente e tecnologie avanzate di elettrificazione. Secondo BYD l'investimento, definito come strategico dai vericoli aziendali, "riflette l'impegno a lungo termine in Europa", "rafforza la strategia di localizzazione" e crea "migliaia di posti di lavoro altamente qualificati", nonché opportunità di collaborazione con università, start-up e fornitori ungheresi. "Si tratta di un passo decisivo per rafforzare la nostra presenza" nel Vecchio Continente e "sostenere la transizione verso una mobilità innovativa e sostenibile", ha aggiunto l'azienda, evidenziando anche la firma con il governo di un accordo di cooperazione strategica e di lungo termine nel campo dell'innovazione (è previsto che almeno il 50% dei brevetti venga registrato in Ungheria). Secondo le autorità locali, la nuova struttura sarà realizzata grazie a un investimento di circa 248 milioni di euro e, una volta completata, ospiterà 2.000 persone, per la maggior parte ingegneri. Tra l'altro alla cerimonia di sottoscrizione dell'intesa hanno partecipato non solo i firmatari, il vice presidente della BYD, Stella Li, e il ministro degli Esteri, Péter Szijjártó, ma anche il presidente Wang Chuanfu e il premier Orbàn, a dimostrazione dei legami sempre più stretti tra Budapest e l'azienda di Shenzhen.
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Station wagon - Familiari, spaziose e... coi terminali
Come altre categorie (per esempio le monovolume), anche le station wagon termiche rischiano l'estinzione, soppiantate dalle Suv e (alla lunga) dalle motorizzazioni full electric. Per il momento, però, le familiari coi terminali di scarico resistono e non vogliono (giustamente) darla vinta alle mode e alle imposizioni: cambia la taglia, cambiano le linee, alcune sono più spaziose e altre meglio rifinite, ma tutte nascono per accogliere persone, valigie e affrontare lunghi viaggi. Nelle schede qui sopra raccogliamo tutte le station wagon con motori termici (più o meno elettrificati) in commercio in Italia, con le loro caratteristiche e i prezzi. Buona lettura!
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BYD - Una kei car elettrica per il Giappone
La BYD sta lavorando a una kei car dedicata al mercato giapponese. CarNewsChina ha diffuso alcune foto spia del modello, che presenta tutte le caratteristiche tipiche di questi veicoli: forme boxy, lunghezza limitata a 3,4 metri, tetto alto, porte scorrevoli posteriori e pneumatici di dimensioni ridotte. Elettrica con 180 km di autonomia. Per la kei car la BYD ha scelto una propulsione esclusivamente elettrica e ha progettato una piattaforma specifica: secondo le indiscrezioni della fonte cinese, la batteria da 20 kWh dovrebbe garantire circa 180 km di autonomia con possibilità di ricarica rapida a 100 kW. La vettura sarà costruita in Cina ed esportata in Giappone a partire dal 2026 attraverso una rete vendita ulteriormente ampliata sul territorio: sarà la prima vera sfidante straniera ai costruttori locali con prezzi allineati alla media di mercato.
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Archer Aviation - I taxi volanti alle Olimpiadi di Los Angeles 2028
Archer Aviation (di cui Stellantis è partner e investitore) offrirà il servizio di air taxi delle Olimpiadi di Los Angeles 2028: l'accordo con l'organizzazione dei Giochi arriva in un momento in cui molti dei progetti legati al settore eVTOL hanno perso finanziamenti, dichiarato bancarotta o posticipato le strategie di lancio. America, Giappone ed Emirati Arabi. L'azienda sta lavorando in parallelo per portare il proprio servizio anche negli Emirati Arabi e in Giappone ed ha annunciato recentemente un accordo con United Airlines e l'intenzione di costruire aeroporti dedicati ai veicoli eVTOL a decollo verticale a New York nei principali aeroporti. L'Archer Midnight sarà assemblato nella fabbriche dell'azienda a San Jose in California e a Covington in Georgia.
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Ricarica elettrica - myAtlante Tribe, al via il programma fedeltà
Atlante ha appena presentato myAtlante Tribe, programma fedeltà che premia i conducenti di auto elettriche. Il funzionamento è semplice: per ogni kWh ricaricato si ottengono 5 "Green Gems" e, raggiunta la soglia di 500 punti, si ottiene un voucher di 5 euro da spendere alle colonnine. Come si fa. La promozione è attiva su tutta la rete Atlante, che conta attualmente oltre 1.300 punti di ricarica in Italia, tra cui stazioni presso mercati, centri commerciali e aeroporti, mentre per accedere al programma basta scaricare l'app myAtlante, creare un account e iscriversi gratuitamente.
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Renault 4 - La concept Savane 4x4 al Roland Garros
Prenderà il via il prossimo 25 maggio l'edizione 2025 del torneo di tennis del Roland Garros. In questa occasione la Renault, che da quattro anni è partner dell'Open di Francia, presenta la Renault 4 Savane 4x4 Concept, showcar che riprende il nome di una delle (tante) serie speciali della R4 originale, uscita nel 1986. Al momento la Casa francese non ha parlato di un possibile futuro di serie per questo modello, ma abbiamo visto come è andata a finire con la ben più estrema R5 Turbo 3E... Non disdegna l'off-road. Rispetto alla R4 di serie la Savane 4x4 monta un secondo motore elettrico sull'asse posteriore, così da poter contare sulla trazione integrale permanente. Per agevolare le escursioni in fuoristrada, la carreggiata è stata allargata di 10 mm e l'altezza da terra aumentata di 15. Le ruote, montate su cerchi da 18 specifici per questo modello, sono Goodyear UltraGrip Performance+ 225/55. Punta sullo stile. La carrozzeria è in Jade Green, con il logo 4Savane sulle fiancate e la scritta 4x4 sul portellone. Passaruota e paraurti sono in nero lucido: questi ultimi prevedono anche protezioni speciali per assorbire i piccoli urti. Il tetto in tela ha un motivo mimetico sui toni del grigio scuro. I rivestimenti interni sono in Tep marrone, con ricami pied-de-poule sui fianchetti e un motivo su schienali e sedute che riprende il numero 4. Anche la plancia è rivestita in tessuto Deep brown, con cuciture a contrasto e il logo 4Savane retroilluminato. C'è anche la bomba elettrica. Accanto alla concept della R4 la Régie porterà al Roland Garros anche la Renault 5 Turbo 3E, per la prima volta esposta al pubblico, nella livrea che richiama quella dell'auto che ha vinto il Tour di Corsica del 1982. Presentata lo scorso marzo, questa sportiva ha un'architettura inedita a 800V e due motori elettrici da 200 kW ciascuno, per una potenza combinata di 544 CV e 4.800 Nm di coppia. All'Open di Francia ci sarà anche la più discreta Renault 5 nel nuovo allestimento Roland Garros, presentato all'inizio di aprile e già ordinabile anche in Italia.
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Colonnine di ricarica - A Colonia si sperimentano le ricariche integrate nei marciapiedi
La Rheinmetall, in collaborazione con TankE GmbH e la città di Colonia, ha avviato un progetto pilota per testare i cosiddetti curb charger, ossia sistemi di ricarica integrati nei marciapiedi. Una soluzione discreta (quando non sono in uso, le prese di ricarica spariscono nel manto stradale), facilmente scalabile e semplice da utilizzare: per aprire lo sportellino di ricarica è sufficiente avvicinare la propria carta al lettore contactless, dopodiché si infila il cavo di ricarica nella presa. Il primo step del progetto, avviato lo scorso 25 aprile, prevede l'installazione di questi sistemi in due zone della città, con l'obiettivo di valutarne l'efficacia e l'apprezzamento da parte di automobilisti e cittadini. Colonnine invisibili. I curb charger della Rheinmetall offrono una potenza di ricarica fino a 22 kW, resistono alle intemperie grazie ai componenti elettronici isolati e ai sistemi di raffreddamento e riscaldamento integrati (nei test iniziali l'uptime supera il 99%). Stando a quanto riferisce l'azienda tedesca, la loro installazione non richiede complessi interventi o lavori di posa. I nostri sistemi sono di fatto invisibili nel panorama cittadino, spiega Christoph Müller, responsabile del reparto Power Systems della Rheinmetall: Possono sostituire l'infrastruttura esistente, o addirittura potenziarla, e non richiedono ulteriori spazi, già molto stretti.
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XPeng P7 - La nuova serie diventa una berlina-coupé
Xpeng presenta la nuova P7: la generazione precedente, nata berlina nel 2020, ha fatto conoscere al mondo il marchio cinese, ma per questa iterazione la Casa ha pensato a qualcosa di diverso. La P7 di oggi è una berlina-coupé, con un design totalmente inedito. Ridisegnata. La nuova P7, ispirata in alcuni elementi alle P7+ presentata anche in Europa nel 2024, è caratterizzata dai gruppi ottici a Led diurni anteriori divisi in tre parti e da un profilo scuro che circonda il cofano e si unisce ai montanti neri, creando così un effetto visiera sull'abitacolo. Questo elemento è saltato dal tetto discendente e dalla forma molto slanciata del posteriore, a sua volta caratterizzato da un unico elemento Led orizzontale che non si estende verso la fiancata. La P7 è stata disegnata da Rafik Ferrag, autore anche della prima serie e non sono stati per il momento forniti i dati relativi a lunghezza e passo, nè quelli relativi all'efficienza aerodinamica. Nessun indizio, per ora, nemmeno sugli interni.
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Infotainment - Apple CarPlay Ultra debutta con l'Aston Martin
L'Aston Martin è la prima Casa costruttrice ad offrire la compatibilità con il nuovo standard Apple CarPlay Ultra. Per gli esemplari della gamma DBX, Vantage, DB12 e Vanquish in ordine da ora in poi in America e Canada questa funzione sarà di serie. In futuro sarà inoltre rilasciato un aggiornamento per gli esemplari già consegnati con l'ultima variante hardware dell'infotainment ed entro 12 mesi Apple CarPlay Ultra sarà disponibile a livello globale. Apple offre la compatibilità a partire da iPhone 12 con sistema operativo iOS 18.54. Smartphone integrato a bordo con temi personalizzati. La variante Ultra dell'Apple CarPlay consente un'esperienza ancora più immersiva e sicura durante la guida. Le informazioni condivise con il proprio smartphone sono infatti disponibili sia nello schermo dell'infotainment sia su quello della strumentazione digitale ed è prevista anche una grafica personalizzata per Aston Martin. Il guidatore può inoltre scegliere i propri settaggi preferiti creando il proprio layout in base alle priorità, oppure selezionare uno dei temi disponibili sviluppati dalla Casa inglese e da Apple. Le funzioni di bordo possono essere gestite con comandi fisici, touch e attraverso Siri, rendendo il sistema completamente integrato con la vettura.
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Lancia - Sotto quel telo c'è la nuova Gamma
"Progettata a Torino, costruita a Melfi. Orgogliosamente Made in Italy". Con queste parole Luca Napolitano, ceo del marchio Lancia, ha presentato ai dipendenti dello stabilimento di Melfi la nuova Gamma, l'ammiraglia multienergia che verrà svelata il prossimo anno. Il numero uno del marchio ha confermato anche alcuni dettagli che vi avevamo anticipato, a partire dal fatto che la nuova Lancia Gamma sarà sia ibrida sia elettrica, e ha pubblicato sul proprio profilo LinkedIn un'immagine che mostra la vettura coperta da un telo (la trovate qui sopra).Fastback. Proprio la foto scattata durante la presentazione interna mostra le linee del tetto della berlina. Che a giudicare dalle proporzioni - in relazione all'altezza media del pubblico - non sarà un'auto bassa: la DS N8, con cui condividerà la piattaforma Stla Medium (insieme a modelli come le Jeep Compass e Citroën C5 Aircross) è alta 158 centimetri e pure l'italiana sembra avere un'altezza simile. La coda, poi, "scende" in stile fastback, ma appare un po' più morbida rispetto alla francese, con un andamento discendente più tondeggiante.Le elettriche (anche HF Integrale). La nuova Lancia Gamma sarà il modello più grande dell'offerta Lancia (la Delta, in arrivo nel 2028, andrà a colmare il divario tra lei e la Ypsilon) e proporrà delle versioni elettriche con batterie che dovrebbero spaziare dai circa 80 a oltre 100 kWh di capacità lorda, proponendo autonomie omologate che dovrebbero aggirarsi tra i 600 e gli 800 chilometri. Offrirà con tutta probabilità versioni a motore singolo (anteriore) da circa 250 cavalli o doppio, con oltre 350 cavalli, in attesa di vedere la HF Integrale, attesa per il 2027 con potenze attorno ai 500 cavalli.Le ibride. Per quanto riguarda le versioni con motore benzina, nel listino della Lancia Gamma dovrebbero trovare spazio diverse unità con due livelli d'elettrificazione: plug-in o full hybrid. Nel primo caso le potenze di sistema potrebbero aggirarsi attorno ai 200 cavalli (da confermare un'eventuale versione più performante) mentre nel secondo è possibile (ma non ancora certo) che la Lancia possa proporre il 1.2 e-Hybrid da 145 CV (che Stellantis classifica come mild hybrid) già visto su diversi modelli del gruppo.I nuovi modelli di Melfi. "A partire dal 2025 si legge nel messaggio pubblicato da Napolitano lo stabilimento di Melfi beneficerà del lancio di sette nuovi modelli, tra cui la nuova Jeep Compass, la DS7, la DS N8 e, naturalmente, la Lancia Gamma". Oltre ai modelli già noti (N8, Gamma e Compass), il ceo ha dunque confermato che pure l'erede della Suv DS7 (che quasi certamente prenderà il nome di DS N7, ndr) verrà prodotta in Italia, come già specificato mesi fa nel piano presentato al Mimit.
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Telepass - Col telepedaggio 71 mila tonnellate di CO2 in meno nel 2024
Evitando la coda al casello autostradale per il ritiro del biglietto e per pagare, l'inquinamento cala: ciò che è intuitivo è stato certificato dall'Università Ca' Foscari Venezia, che ha calcolato di quanto siano scese le emissioni nocive nel 2024, grazie al Telepass. Il risparmio ammonta a 71 mila tonnellate di CO2, un bel passo avanti rispetto al taglio di 61.000 tonnellate del 2022. In parallelo l'ateneo conteggia, per l'anno scorso, un duplice consumo inferiore in termini di tempo (-59 mila giorni) e carburante (-8 milioni di euro) grazie al sistema del Gruppo Mundys. Algoritmo specifico. Lo studio ha preso la rete autostradale italiana dove Telepass è attivo, partendo dal presupposto che nel 2024 i veicoli dotati del dispositivo hanno percorso 428 milioni di km, con una media di transiti giornalieri di 2,6 milioni di mezzi, di cui 320.000 ai pesanti. La squadra accademica ha applicato un algoritmo sviluppato appositamente, analizzando fattori quali alimentazione, cilindrata, peso, nonché la classe di inquinamento coi tempi di permanenza nelle code, assieme alle emissioni nell'unità di tempo e di spazio percorso.
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Stellantis - Elkann: "Non ci sono trattative per una fusione con la Renault"
La recente intervista congiunta di John Elkann e Luca de Meo ha alimentato nuove speculazioni sull'ipotesi di fusione tra Stellantis e Renault. Dietro, però, non ci sarebbe nulla, almeno a oggi: "Non stiamo discutendo di alcuna fusione", ha rimarcato il nipote dell'Avvocato Agnelli durante la conferenza "Future of the Car Summit" del Financial Times. L'ennesima smentita di una convergenza che molti ipotizzano per il futuro dei due gruppi. Focus sulle piccole auto. "Lavoriamo con Luca da moltissimo tempo e abbiamo esperienze molto, molto comuni", ha proseguito il presidente di Stellantis. "Le nostre radici affondano nelle piccole auto che sono state davvero il motore della prosperità". Il riferimento è a quanto affermato nell'intervista a Le Figaro sulla necessità che l'Europa ridia slancio all'industria automobilistica prestando più attenzione alla vetture dei segmenti A o B e non solo a quelle di fascia alta, lo storico bacino di riferimento dei tedeschi. 2025 anno cruciale. Elkann ha poi ribadito un altro concetto espresso nell'intervista congiunta: "Con Luca crediamo che il 2025 sia un anno in cui i Paesi europei e l'Unione Europea debbano decidere se questo settore sia ancora rilevante nel XXI secolo". Di contro, al di là dell'oceano, Trump "è molto chiaro su ciò che vuole ottenere per l'industria automobilistica: le azioni che vengono messe in atto renderanno possibile il suo obiettivo". Attenzione a parco circolante e normative. "L'Europa ha l'incredibile opportunità di affrontare il problema delle emissioni, concentrandosi non sulle emissioni zero per le nuove auto ma su come possiamo ridurre le emissioni delle 250 milioni di auto che oggi circolano nell'Unione Europea", ha proseguito Elkann. "Le normative hanno reso costose le auto di piccola dimensione. La Renault 5 o la Cinquecento erano auto molto diverse. Lo si capisce dalle dimensioni. Oggi sono ipertrofiche, come se fossero andate in palestra per settimane o anni. Dobbiamo assicurarci di poter offrire auto che la gente non solo voglia comprare, ma anche che possa comprare. E questa equazione, come ha detto Luca, è possibile. Quello che vogliamo è molto semplice ed proprio quello che l'Unione Europea ha dichiarato di voler raggiungere con l'omnibus, ossia la semplificazione delle normative. Se avessimo meno norme, potremmo costruire auto meno costose e quindi più accessibili". Infine, Elkann ha rinnovato il suo appello a Bruxelles: "Vogliamo certezza, velocità e la garanzia che le regole che saranno introdotte siano tali da permetterci di fare ciò che amiamo, ovvero costruire auto fantastiche per le persone che le amano. L'Europa deve decidere cosa vuole fare: vuole essere un'area che costruisce automobili o che compra automobili?". Infine la Cina, per Elkann "una fonte di ispirazione e non di paura".
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Adolfo Urso - "Mole Urbana è il made in Italy che può vincere la sfida elettrica"
"Questo progetto è nato sul territorio ed è un esempio e un modello di come il made in Italy possa vincere anche la sfida dell'elettrico". Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, commenta così Mole Urbana, l'iniziativa del designer Umberto Palermo che produrrà microcar a batteria tra Torino e Fabriano. In particolare, il ministro ha sottolineato l'importanza di realtà che "nascono nelle aree interne del nostro Paese, con la collaborazione di tante piccole e micro imprese, in un settore del futuro competitivo com'è quello della mobilità elettrica cittadina. Questo è un esempio e un modello di come possiamo essere all'avanguardia in Europa, pienamente consapevoli che si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale".Dal territorio a Bruxelles. Urso, che ha partecipato al convegno "La creatività come base del cambiamento", promosso dalla stessa Mole Urbana e moderato dal nostro direttore Gian Luca Pellegrini, ha quindi parlato di un "progetto straordinario: coniuga il territorio del Piemonte, che è la capitale dell'industria dell'auto italiana con le sue grandi capacità di innovazione, le Marche e addirittura la punta estrema del cratere (l'area colpita dal terremoto nel 2009, ndr). Ancora oggi il sistema Italia riesce a esprimere un'industria innovativa e competitiva sul futuro persino nelle aree interne e questa è la specificità del nostro modello italiano con la sua diffusione sul territorio", ha aggiunto Urso. "Noi dobbiamo accompagnare questo sviluppo con una politica industriale europea che sia consapevole della sfida che il nostro continente deve affrontare in questi mesi. Di qui il mio appello, che ripeto anche in questa sede come ieri l'ho fatto al Parlamento e come farò al prossimo Consiglio Europeo, affinché le riforme della politica industriale europea previste o richieste nel report Draghi siano realizzate nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Non c'è più un giorno da perdere: il ritardo competitivo dell'Europa rispetto agli altri attori globali si aggrava e noi dobbiamo essere capaci di coniugare ambiente e sostenibilità con la politica industriale, così da salvaguardare le imprese e il lavoro europeo".Green Deal da rifare. A proposito di Europa, Urso non ha mancato di ribadire le sue critiche alle decisioni di Bruxelles: "Il Green Deal è nato in un'altra epoca storica, quando quando il mondo era piatto, non c'erano guerre, sanzioni o dazi. Oggi, perseverare è diabolico. Bisogna prendere atto della realtà che ci impone, per esempio, di garantire l'autonomia strategica europea: non possiamo passare dalla dipendenza dal fossile russo a quella per batterie e tecnologie green prodotte altrove". Il ministro ha quindi ribadito la sua richiesta d una revisione profonda dell'architrave delle politiche industriali dell'Unione: "Dobbiamo uscire dall'ideologia per affrontare la realtà con gli occhi della verità e in questo contesto il Green Deal deve essere profondamente rivisto con una visione di neutralità tecnologica in ogni ambito. Mobilità significa poter utilizzare tutti gli strumenti, dai biocombustibili all'elettrico".
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Mole Urbana - La microcar di Umberto Palermo spicca il volo
Si era fatta vedere per la prima volta in piena pandemia da coronavirus e più di qualcuno, all'epoca, l'aveva guardata con uno scetticismo che magari oggi si affretterà a rinnegare. Ma la Mole Urbana, eccentrico eppure concreto progetto di mezzo per la mobilità cittadina, è ancora qui a far parlare di sé. Anzi: è pronta per farsi vedere sulle nostre strade, dal momento che le intenzioni del suo ideatore, Umberto Palermo, hanno finalmente preso una forma definitiva.Produzione entro fine 2025. Questo piccolo quadriciclo, grazie al supporto di investitori istituzionali e privati, andrà in produzione entro la fine di quest'anno nella fabbrica ex Stola di Orbassano, rilevata dal designer siciliano. Tutto "Made in Italy". "Ho fatto per anni il designer di elettrodomestici ed è un'esperienza di cui faccio ancora tesoro", rivendica Palermo, che ha costruito nel tempo una fitta rete di contatti nella "Fabriano valley", essenziali per dare sostanza alla Mole Urbana. "Il telaio in acciaio inox, l'abitacolo in estruso d'alluminio e le altre componenti arrivano a Orbassano dalle Marche. Tutta la macchina è made in Italy", sottolinea l'imprenditore, "tranne pochissimi particolari: i fanalini posteriori, che arrivano dalla Polonia, e le batterie, ovviamente cinesi". L'ingresso di Cdp Venture Capital. Negli ultimi dodici mesi, l'iniziativa di Palermo ha attirato l'attenzione di partner importanti: è dello scorso dicembre la sigla di un accordo con il ramo Venture Capital di Cassa depositi e prestiti. "Hanno valutato la nostra azienda dieci milioni di euro e ne hanno rilevato il 20%, una stima certificata anche da Porsche Consulting, coinvolta per fare la due diligence", sottolinea Palermo. Ma non è l'unico nome pesante coinvolto nel processo di certificazione: dell'omologazione in categoria quadriciclo (L6 o L7) si occupa Dekra.Una risposta (elettrica) alle kei car. Lunga appena 2,65 metri nella versione a passo corto (due posti) e 3,30 in quella con abitacolo lungo (disponibile a tre o quattro sedute), la Mole Urbana ha suscitato anche l'interesse di investitori privati (una cordata, anch'essa marchigiana, che ha nella sua compagine l'azienda di certificazione digitale Namirial ha rilevato un altro 10% delle quote), anche perché rappresenta una possibile risposta al bisogno di mobilità pratica e a buon mercato che in Giappone trova risposta nelle kei car.Prezzi da meno di 12 mila euro. "Si tratta di un caso d'uso in cui l'elettrico ha piena ragion d'essere", sostiene Palermo, "vale a dire al servizio di un veicolo cittadino che non pesa tre tonnellate e ha un prezzo ragionevole". Un elemento, quest'ultimo, che costituisce un punto chiave del progetto: "Puntiamo a un valore d'attacco sotto i 12 mila euro, incentivi esclusi, e da lì in su fino a oltre i 20 mila. Crediamo che il mercato ci sia: partiremo con il lancio italiano a settembre, per commercializzare oltre 400 esemplari entro fine 2025 e produrne almeno 1.200 l'anno prossimo, commercializzandoli attraverso showroom ufficiali di note Case, come Smart, Mercedes, BMW e Audi. E se dovessimo arrivare a saturare Orbassano, partiremo con la produzione proprio a Fabriano, per le regioni del Centro-Sud e i mercati del Mediterraneo".
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