Brembo - Greentell Set, il disco verde e intelligente
Prendi le parole inglesi green e intelligence, le unisci ed ecco Greentell Set, il nuovo disco e pastiglie che la Brembo ha presentato al Salone di Shanghai. Stando alle promesse dell'azienda bergamasca, l'inedito componente verde (adatto a tutti i veicoli) è caratterizzato da prestazioni superiori e maggiore durata, nonché resistenza alla corrosione e riduzione delle emissioni. Risultati ottenuti grazie all'applicazione di un doppio strato di rivestimento senza nickel (attraverso la tecnologia Laser Metal Deposition), che puo essere utilizzato su diversi tipi di dischi, tra cui integrali, cofusi, leggeri e flottanti. I numeri. Questa soluzione garantisce un abbattimento dell'usura superficiale fino all'80% rispetto a un disco equivalente in ghisa non rivestito, e fa crollare le emissioni di polveri durante l'uso fino del 90% (anticipando le normative Euro 7 per i sistemi frenanti in vigore nel 2026), con una diminuzione dell'impatto ambientale fino all'85%. Occhio all'immagine. Il disco presenta la marcatura Easy Check col logo Brembo personalizzabile: quando l'immagine svanisce dalla superficie frenante, e il momento di sostituire il componente.
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BMW - M4 Edition Nürburgring, l'Inferno Verde per Shanghai
La BMW ha sviluppato per il mercato cinese la M4 Edition Nürburgring, presentata in anteprima al Salone di Shanghai. Questa serie limitata sarà prodotta in soli 53 esemplari, numero che indica anche gli anni di attività del reparto M e sarà proposta in Cina al prezzo di 1,088 milioni di yuan, pari a circa 130.500 euro al cambio attuale. Colori speciali per ricordare l'Inferno Verde. Basata sulla M4 Competition xDrive da 530 CV e non sulla più specialistica CS, la Edition Nürburgring è stata personalizzata con finiture e accessori dedicati: troviamo la verniciatura Individual Frozen Deep Green, i cerchi di lega forgiati con finitura bronzo, le stripe nere sul cofano e il bordo rosso sul doppio rene anteriore. L'abitacolo propone i sedili di carbonio rivestiti di pelle bicolore con un ricamo della pista tedesca sul poggiatesta, il rivestimento di Alcantara del volante, le cuciture rosse a contrasto e il battitacco personalizzato con il numero dell'esemplare.
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Lexus ES - Taglio netto col passato
Al Salone di Shanghai la Lexus presenta l'ottava generazione della berlina globale ES. Si tratta del primo modello del marchio giapponese a seguire una nuova strategia in relazione ai powertrain, che saranno sia elettrici che ibridi, ma anche il primo a introdurre il nuovo linguaggio stilistico derivato dalla concept LF-ZC. Cambia tutto. Difficile riconoscere la nuova ES come una Lexus: lo stile ha fatto un deciso passo avanti e sono stati introdotti stilemi completamente nuovi. La carrozzeria è diventata una vera e propria due volumi, ma ogni elemento della vettura rompe con il passato: la fiancata slanciata con un elemento aerodinamico a contrasto, il frontale molto chiuso che abbandona la mascherina a clessidra e introduce nuovi fari e la coda, con un unico elemento Led orizzontale e profili aerodinamici molto accentuati. Lexus ha inoltre previsto una variante a passo allungato di 80 mm (2,95 metri totali e 5,14 di lunghezza della vettura) per alcuni allestimenti. Addio ai comandi fisici. La rivoluzione prosegue all'interno: dal volante con tre razze agli schermi touch (anche in versione doppia al centro), dalle linee pulite della console centrale alla drastica riduzione dei comandi fisici, la ES è cambiata profondamente. Per ottenere questa pulizia nelle linee, i tecnici giapponesi hanno introdotto due novità fondamentali: i Responsive Hidden Switches integrati nei rivestimenti e il Sensory Concierge, che combina le regolazioni del climatizzatore, del distributore di fragranze e dell'illuminazione Led dinamica per creare un ambiente unico. Tre ibride e due elettriche. Basata sulla piattaforma modulare TNGA-K, la ES offrirà tre varianti ibride e due elettriche, adeguandosi così alle diverse esigenze dei mercati globali. Sul fronte termico troviamo due ibridi benzina aspirati: il 2.0 litri da 197 CV della 300h e il 2.5 litri da 201 CV o 247 CV della 350h, con trazione anteriore o integrale e cambio a variazione continua. Sul fronte BEV sono invece previste la 350e a motore singolo da 224 CV e 685 km di autonomia (nel ciclo cinese CLTC) e la 500e bimotore da 342 CV per circa 610 km di autonomia (sempre nel ciclo CLTC). Le elettriche possono ricaricare a 150 kW per passare dal 10 all'80% in circa 30 minuti (dato che sale a circa 60 minuti con temperature sotto zero).
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Audi - La E5 debutta a Shanghai (assieme a quattro "L")
Nei mesi scorsi, l'Audi ha presentato un nuovo brand "gemello" per la Cina, AUDI. E al Salone di Shanghai è stato esposto il primo modello di serie del nuovo marchio, la E5 (ne arriveranno altri due entro il 2026). Si tratta di un'elettrica creata in collaborazione con la SAIC (e prodotta localmente nel Paese del Dragone) che sarà disponibile sia in versione a trazione posteriore sia integrale, con un powertrain bimotore Quattro. Per il momento la Casa non ha svelato tutte le caratteristiche tecniche (a partire dalle dimensioni esatte, che definisce "midsize"), ma ha già comunicato che nel ciclo cinese l'autonomia sarà di 750 chilometri, con versioni che arriveranno a toccare i 787 CV e saranno in grado di bruciare lo 0-100 in 3,4 secondi. Il costruttore parla di sistemi di guida assistita di Livello 2++ e specifica la presenza di un assetto pneumatico adattivo pensato per garantire delle qualità dinamiche e di confort degne del suo blasone. L'offerta delle Audi a benzina per la Cina si amplia con tre nuovi modelli: A5L, A5L Sportback e Q5L. Le prime due sono delle varianti a passo lungo della nuova Audi A5, il modello termico che è andato a sostituire la storica A4, e si caratterizzano per un passo allungato di 73 mm (2.975 mm complessivi) pensato per garantire una migliore abitabilità ai passeggeri posteriori. A differenziare le due vetture, tuttavia, c'è la loro origine: la A5L è prodotta dalla FAW, mentre la A5L Sportback viene assemblata dalla SAIC. Entrambe condividono la stessa gamma motori, con i nuovi mild hybrid plus già visti in Europa e impiegati anche dalla Q5L, che rispetto alla Suv che conosciamo propone un interasse maggiorato di 125 mm (2.945 mm totali). Sempre in funzione dell'agio per le gambe di chi siede dietro. Dopo la Q6L e-tron, la nuova A6L e-tron è il secondo modello elettrico a passo lungo sviluppato per la Cina sulla piattaforma Ppe: promette 770 chilometri d'autonomia nel ciclo d'omologazione locale grazie a una batteria da 107 kWh a 800 volt. Rispetto alla A6 e-tron in vendita alle nostre longitudini, presenta un interasse maggiorato di ben 13 centimetri, per un passo che arriva così a oltrepassare i tre metri: 3.070 mm. Da noi, come le altre "L", non arriverà: è prodotta appositamente per la Cina a Changchun, dalla Audi Faw Nev Company.
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Toyota bZ7 - Elettrica e solo per la Cina
Al Salone di Shanghai c'è anche la versione definitiva della Toyota bZ7: Si tratta di un modello sviluppato espressamente per il mercato cinese dalla joint venture Guangzhou Toyota Motor Co., Ltd. (GTMC), primo ad adottare il sistema operativo HarmonyOS sviluppato da Huawei. Solo Bev e solo per la Cina. Ammiraglia della gamma bZ con modelli specifici per la Cina, la bZ7 sarà offerta soltanto in versione Bev: al momento non sono noti i dati tecnici e le specifiche degli allestimenti. Toyota intende portare la vettura sul mercato nell'arco di un anno, completando così la gamma che può contare sulla già nota bZ4X - disponibile anche in Europa - e sulle varianti specifiche bZ3X, bZ3 e bZ5.
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Volkswagen - ID.Aura, Era ed Evo: tre Bev per "attaccare" la Cina
Capitolo numero due. Dopo aver svelato la ID.Code, un anno fa, Volkswagen presenta al Salone di Shanghai il prossimo passo della sua strategia in Cina: ID.Aura, ID.Era e la ID. Evo rappresentano infatti i prototipi di una nuova generazione di elettriche che verranno introdotte sul mercato locale nei prossimi anni. Il costruttore tedesco intende lanciare entro la fine del 2027 oltre 30 nuovi modelli (tra cui 20 NEV, cioè elettriche, elettriche con range extender o ibride plug-in) nei segmenti più rilevanti. Alto Qi. Tra queste sono incluse le derivazioni di serie delle tre concept di scena al Salone: tutte avranno Adas basati sull'intelligenza artificiale, per una guida assistita di Livello 2++ già dal prossimo anno. L'ID.Aura, che sarà prodotta con la FAW, è basata su una nuova piattaforma (la Cmp, Compact Main Platform) progettata appositamente per il mercato cinese. Collocata nei segmenti più compatti e accessibili, offrirà un concetto di esperienza d'uso simile a quello di uno smartphone, che è integrato nella console centrale del veicolo. Presente anche un assistente di bordo umanoide basato sull'intelligenza artificiale, che consente di controllare senza problemi le funzioni del veicolo e l'infotainment. Fino a 1.000 km col range extender. L'ID.Era, realizzata in joint venture con la SAIC, è invece una Suv full-size, dotata di tre file di sedili. In veste definitiva, prima fra tutte le Volkswagen, adotterà la tecnologia con range extender: un generatore alimentato a benzina caricherà la batteria durante la guida, garantendo un'autonomia supplementare (rispetto a quella della batteria, che da sola ne offre 300) di oltre 700 chilometri. Per un totale di più di 1.000. La Suv dei giovani. Chiude il trio la ID.Evo, di Volkswagen Anhui. Questa sport utility elettrica di grandi dimensioni, appartenente alla famiglia ID.Unyx, si rivolge ai giovani ed è basata su una piattaforma a 800 volt. Il veicolo concept è dotato di un'architettura elettronica zonale ad alte prestazioni che favorisce l'implementazione di nuovi servizi digitali, aggiornabili over-the-air a brevi intervalli.
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Leapmotor B01 - Una berlina elettrica per Stellantis?
Dopo essersi fatta conoscere con le Suv C10, B10 e la piccola T03, al Salone di Shanghai la Leapmotor presenta in anteprima mondiale la sua prima berlina, che potrebbe presto sbarcare anche in Europa. Pensata per i giovani, la B01 è una cinque porte con taglio fastback con un'autonomia di circa 600 km dichiarati (510 per la entry-level): numeri che, però, dovrebbero riferirsi al ciclo di omologazione cinese, e quindi tradursi in percorrenze assai ridotte nel nostro Wltp, nell'ordine dei 350-400 km. La batteria è integrata allo chassis per ottimizzare gli spazi interni, dal design minimalista e dotati di un grande schermo per l'infotainment (14,6 pollici di diagonale) al centro della plancia. Sfiora i 4,8 metri. Anche la nuova berlina, al pari della B10, sfrutta l'architettura tecnologica Leap3.5, dotata di chip set Qualcomm 8155 per offrire risposte fluide e rapide nella gestione dei sistemi di bordo, nonché garantire continui aggiornamenti over-the-air. In attesa di ulteriori dettagli ufficiali, tocca rifarsi alle informazioni sfuggite nei giorni scorsi attraverso i media asiatici, quando le immagini della B01 sono state messe sul sito del ministero dei Trasporti cinese. Che hanno rivelato, tra le altre cose, le dimensioni di questa berlina, lunga 4,77 metri e con un passo di 2,74. Singolo motore, due livelli di potenza. Sempre stando alle informazioni trapelate dal sito del ministero dei Trasporti cinese, quanto a chimica delle batterie la nuova Leapmotor dovrebbe puntare sul litio-ferro-fosfato, dando vita a una basata su powertrain a singolo motore (posteriore). In Cina, i livelli di potenza offerti dovrebbero essere due: 180 e 218 CV. In Europa, Leapmotor lancerà il primo modello globale della B Series, la B10, nel quarto trimestre di quest'anno. E prevede di introdurre da qui al 2027 almeno un nuovo modello ogni anno.
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Tesla - Trimestrale disastrosa, Musk torna al timone
Conti trimestrali "disastrosi", "terribili": gli analisti bocciano i numeri della Tesla ed Elon Musk corre ai ripari. Nel corso della conference call sui risultati finanziari dei primi tre mesi dell'anno, l'imprenditore ha confermato l'intenzione di ridimensionare "in modo significativo" il suo lavoro al Doge, il dipartimento che il presidente degli Usa, Donald Trump, ha istituito per tagliare le spese pubbliche. "A partire dal mese prossimo, dedicherò molto più tempo alla Tesla", ha detto Musk, aggiungendo che "la maggior parte del lavoro al Dipartimento è conclusa". Dunque, da maggio l'amministratore delegato dell'azienda automobilistica dedicherà solo "uno o due giorni alla settimana a questioni di governo" e comunque solo fino a quando lo vorrà Trump.Meno Trump, più Tesla. In poche parole, Musk ha confermato le indiscrezioni degli ultimi mesi su un suo minor coinvolgimento negli affari della Casa Bianca, anche per i frequenti dissidi con altri esponenti dell'amministrazione Trump, e, soprattutto, ha soddisfatto le pressanti richieste degli investitori, convinti che l'eccessiva esposizione politica di Musk sia una debolezza per Tesla e le sue altre aziende. Musk non ha affrontato la questione degli effetti del suo lavoro alla Casa Bianca, ma il direttore finanziario Vaibhav Taneja ha ammesso che gli atti di vandalismo e le ostilità contro l'azienda "hanno avuto un impatto in alcuni mercati", mentre la stessa Casa, nella relazione trimestrale, parla esplicitamente di fattori prettamente politici, tra cui il protezionismo trumpiano, alla base di uno scenario non positivo: "L'incertezza nei mercati automobilistico ed energetico continua ad aumentare, poiché la rapida evoluzione delle politiche commerciali influisce negativamente sulla catena di approvvigionamento globale e sulla struttura dei nostri costi e su quella della nostri concorrenti. Questa dinamica, insieme al mutamento del sentiment politico, potrebbe avere un impatto significativo sulla domanda dei nostri prodotti nel breve termine". Crollo dei profitti. I dati del primo trimestre sono inequivocabili. Il fatturato totale della Tesla è sceso del 9% a 19,34 miliardi di dollari (ben al di sotto dei 21,11 miliardi previsti dagli analisti), con la componente auto in contrazione del 20% a 14 miliardi. La Tesla, che nel periodo ha visto le consegne flettere del 13%, ha attribuito la flessione alla necessità di aggiornare le linee di produzione dei suoi quattro stabilimenti per avviare la produzione della nuova Model Y, nonché alla riduzione dei prezzi medi di vendita e all'aumento delle promozioni per incentivare le stesse vendite. Ben peggior l'andamento delle principali voci reddituali: il margine operativo lordo è sceso del 17% a 2,81 miliardi, per un'incidenza sul fatturato in contrazione dal 15,9% al 14,6%, mentre l'utile operativo è crollato del 66% a 399 milioni, per un margine più che dimezzato dal 5,5% al 2,1%. I profitti sono poi peggiorati del 71% a 409 milioni, per un utile per azione di appena 12 centesimi di dollari, contro i 41 di un anno fa. Il Cybercab e i modelli "più convienienti". Per rilanciare le sorti della Tesla, Musk conta ora non solo su un suo maggior impegno lavorativo, ma anche su alcuni importanti progetti, tra cui il lancio a giugno del tanto atteso servizio di robotaxi ad Austin (Texas) con il Cybercab. L'ad ha parlato di "10 o 20 veicoli" disponibili al lancio e ha promesso "un rapido aumento" delle attività nei mesi successivi, ma soprattutto ha confermato che inizialmente i taxi saranno assistiti da operatori umani pronti a intervenire da remoto in caso di problemi. L'obiettivo è portare il servizio in "molte altre città degli Stati Uniti entro la fine di quest'anno" e di far circolare "milioni di Tesla che opereranno in modo completamente autonomo nella seconda metà del prossimo anno". Oltre al servizio di robotaxi, c'è anche la questione di un'elettrica accessibile: "I piani per i nuovi veicoli, compresi modelli più convenienti, rimangono sulla buona strada per l'inizio della produzione nella prima metà del 2025. Questi veicoli utilizzeranno aspetti della piattaforma di nuova generazione, così come aspetti delle nostre piattaforme attuali, e saranno prodotti sulle stesse linee di produzione della nostra attuale gamma", ha dichiarato la Tesla. "Data l'incertezza economica derivante dal cambiamento delle politiche commerciali, opzioni più convenienti sono più importanti che mai", ha aggiunto l'azienda, ammettendo ancora una volta gli effetti negativi dei dazi. A tal proposito, Musk ha garantito che la Tesla è comunque "la Casa automobilistica meno colpita" dalle nuove tariffe: "Per quanto riguarda il rischio della catena di approvvigionamento, qualcosa su cui Tesla sta lavorando da diversi anni è la localizzazione delle catene", ha aggiunto Musk. "Ne abbiamo in America, in Europa e in Cina, il che ci mette in una posizione più forte rispetto a qualsiasi altro nostro concorrente. Sono un sostenitore di strutture tariffarie prevedibili e, in generale, sono a favore del commercio e di dazi più bassi".
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Renault - R5 Turbo 3E, un'offerta lancio da... 155 mila euro
La Renault ha aperto gli ordini per la nuova R5 Turbo 3E: il prezzo di lancio è di 155.000 euro, tasse incluse, ma è valido solo per i primi 500 clienti che si faranno avanti online. In totale sono previsti 1.980 esemplari numerati per Europa, Regno Unito, Medio Oriente, Giappone e Australia. La configurazione nel 2026. Per finalizzare la prenotazione in showroom sarà necessario versare un anticipo di 50.000 euro. A partire dall'inizio del 2026, i clienti potranno poi personalizzare il proprio esemplare, collaborando con il team del Design Renault per creare una vettura unica, anche attraverso pacchetti opzionali che non sono stati ancora svelati. 540 CV dietro. La R5 Turbo 3E è dotata di due motori sull'asse posteriore per una potenza massima di 540 CV: tocca i 100 km/h da ferma in meno di 3,5 secondi e la batteria da 70 kWh supporta la ricarica rapida fino a 350 kW. L'autonomia promessa è di oltre 400 km nel ciclo Wltp. In pubblico, la R5 Turbo 3E debutterà a luglio al Goodwood Festival of Speed.
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Porsche - 911 Spirit 70, nostalgia scoperta
Porsche presenta la 911 Spirit 70, la terza serie limitata del programma Heritage Design sviluppato da Porsche Exclusive. La vettura sarà prodotta in 1.500 esemplari e sarà ordinabile anche in Italia a partire da 250.153 euro. Colori esclusivi per carrozzeria e cerchi. La Spirit 70 è basata sulla variante GTS Cabriolet della 911 con cambio automatico PDK e sistema T-Hybrid da 541 CV: la scoperta è stata personalizzata secondo le tendenze degli anni 70 e dei primi anni 80. Per questo motivo, Porsche ha creato un colore specifico, denominato Olive Neo, abbinato ai cerchi Sport Classic con design Fuchs nella speciale tinta Bronzite ed al telaio del parabrezza nero lucido. Il cofano, inoltre, è decorato con tre strisce in nero satin che sono riprese poi sul tessuto della capote nera, mentre sulle fiancate sono previste delle grafiche e l'adesivo rotondo con il numero di gara personalizzabile. Sul cofano e sulle fiancate ci sono due loghi esclusivi: quello del marchio, ripreso dall'originale del 1963, e quello di Porsche Heritage, ispirato ai clienti che superavano i 100.000 km con le loro 356. Torna il tessuto Pasha. Gli interni della 911 Spirit 70 presentano l'esclusivo rivestimento di tessuto che rielabora il classico motivo Pasha nella tinta Nero e Olive Neo. I rettangoli richiamano il motivo della bandiera a scacchi: non sono realizzati in velluto jacquard come quelli originali degli anni 70, ma con fibre fioccate. Il tessuto è utilizzato per l'inserto centrale dei sedili Plus con 18 regolazioni elettriche e per il rivestimento del vano bagagli, ma in opzione può essere esteso anche agli schienali e sulla plancia. Una ulteriore personalizzazione della 911 Spirit 70 riguarda la grafica della strumentazione digitale con strumenti analogici e cifre verdi, estesa anche al quadrante dello Sport Chrono. Accessori Lifestyle e un cronografo dedicato. Oltre alla vettura, Porsche ha sviluppato una collezione Lifestyle coordinata che include un esclusivo cronografo con quadrante Pasha nero satin, capi di abbigliamento, accessori e modellini di auto. Entro breve tempo verrà anche rilasciata una applicazione dedicata per l'Apple Vision Pro che permetterà di configurare la vettura con la realtà aumentata.
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Suzuki - Save The Green, stop ai rifiuti
Anche le azioni più semplici contribuiscono a generare un impatto positivo sul territorio: questa la filosofia alla base di Suzuki Save The Green. E infatti, durante la 14esima edizione dell'evento organizzato dalla filiale italiana della Casa giapponese, 200 persone tra cittadini, giovani calciatori del Torino FC, dipendenti dell'azienda auto e volontari hanno raccolto 200 kg di rifiuti tutt'intorno al Centro Sportivo Robaldo, futura sede degli allenamenti del settore giovanile dei granata. In totale, dalla prima edizione del 2012, si è arrivati a 115,6 tonnellate. L'iniziativa ha permesso di riqualificare un'area grazie a 68 alberi autoctoni nella zona del Parco Colonnetti, portando il Bosco diffuso a 1.184 piante in Italia, per una riduzione complessiva di 29.000 kg di CO2 l'anno.
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Buick - Electra GS Concept, linee per la Cina
Al Salone di Shanghai la Buick presenta la Electra GS Concept: il marchio del Gruppo GM rafforza la sua posizione sul fondamentale mercato asiatico con un prototipo sviluppato dal GM China Advanced Design Center. Non è certa la trasposizione nella produzione di serie: più che altro, la Electra GS è un manifesto stilistico e per questo i dati tecnici non sono stati resi noti. 5,3 metri per quattro persone. La Electra GS Concept è una ammiraglia elettrica da 5,3 metri di lunghezza e 3,2 metri di passo appoggiata su cerchi da 23". Le forme sono quelle di una due volumi imponente, ma la vettura rimane una berlina nonostante il taglio molto slanciato del lunotto. Sono nuovi per il marchio anche i gruppi ottici anteriori led dal taglio a C e si fanno notare le telecamere al posto degli specchietti. Schermo da 16,3". Il futuristico abitacolo prevede un volante con sezione superiore rimossa per visualizzare il display dedicato al guidatore e l'head-up display con realtà aumentata e uno schermo da 16,3" inserito nella plancia, utilizzato soprattutto dal passeggero. I quattro occupanti sono separati da un unico tunnel centrale e sono avvolti in un ambiente fatto di metallo, pelle e tessuto.
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Stellantis - Jeep Grand Cherokee, "pausa" a Detroit
Gli stabilimenti Stellantis di Mack e Jefferson North, nella zona est di Detroit, sospenderanno la produzione della Grand Cherokee e della Dodge Durango nella settimana del 28 aprile (e il primo chiuderà anche la settimana del 19 maggio). Per quanto riguarda la Jeep, come spiega il gruppo, la decisione è legata alla fase di transizione verso il nuovo modello, atteso per il 2026. Dopo l'entrata in vigore ad aprile dei dazi Usa del 25% sulle auto importate, la società ha già messo in standby due siti di assemblaggio, uno in Messico e uno in Canada, il che ha comportato 900 licenziamenti temporanei. E comunque, il contesto è difficile visto che in tre mesi negli Usa le consegne della Grand Cherokee sono diminuite dell'11% a 48.465 unità, e quelle della Durango a 13.701 (-9%). In parallelo, da oggi, riprende a produrre su due turni la fabbrica canadese di Windsor, fermata per due settimane per via delle tariffe di Trump.
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Mercato europeo - Elettriche in crescita a marzo 2025
Il più recente rapporto di Jato Dynamics si focalizza sulla crescita delle elettriche in Europa a marzo 2025: premesso che il mercato europeo del nuovo, nel complesso, aumenta del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2024 a 1.423.340 unità (invertendo la tendenza al ribasso di gennaio e febbraio), le Bev "accelerano" con un interessante +23% per raggiungere le 240.891 immatricolazioni, per una quota di mercato del 17% (+2,7%). Tuttavia, per centrare gli obiettivi di emissioni imposti da Bruxelles, le full electric dovrebbero avere uno "share" di almeno il 22% (escluse le cinesi), come evidenziato spesso dall'associazione dei costruttori europei Acea. Male Tesla. Nonostante lo slancio positivo delle elettriche, la Tesla crolla del 30% a 27.828 immatricolazioni, incalzata dal marchio Volkswagen con 25.544 Bev e un notevole +118%, specie grazie alla ID.7 a 7.438 unità.
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Modellini - Mercedes G 63 AMG 6X6 Autoart
Mercedes G 63 AMG 6X6, "G" come... gigantesca. Di fatto, una delle auto più estreme che si potesse comprare nel 2013. Nata originariamente per uso militare in forza all'esercito australiano, la vettura torna in scala 1:18 grazie ad Autoart. Anche in scala, la G 63 AMG 6X6 trasmette robustezza e l'altezza dell'assetto fa capire quanto lontani fossero i limiti di quest'auto. I dettagli sono innumerevoli: tra i più evidenti, troviamo le aperture di cofano e portiere, con una precisione a cui Autoart ci ha abituato da anni. Eccellenti i materiali, metallo e parti in plastica si fondono perfettamente con accoppiamenti dalla precisione millimetrica. Gruppi ottici, cromature e satinature sono riprodotte con un grado di fedeltà molto alto, ottima la trasparenza delle vetrature, leggermente sovradimensionati i tergicristalli. I pneumatici sono replicati con la corretta scolpitura e la stessa cura è stata applicata ai cerchi e al terminale laterale di scarico. Aprendo il cofano ci troviamo davanti il mostruoso AMG V8 da 544 CV, sufficientemente dettagliato. L'ammortizzatore per l'apertura appare solido. Le aperture laterali ci danno la possibilità di apprezzare l'abitacolo: troviamo la trama delle cuciture a rombo sia sulle sedute che sugli interni porta. La tappezzeria del modello è in moquette, materiale spesso usato da Autoart. Osservando il volante, il cruscotto e la plancia troviamo il lusso delle Serie G, nonostante l'aspetto esasperato e la capacità meccanica di affrontare i crateri su Marte, l'abitacolo rimane un salotto regale, il minimo per un veicolo il cui prezzo si aggirava attorno al milione di euro. Sulla coda bisogna farci l'occhio, specialmente alla parte cassonata, caratterizzata da un robusto roll-bar e dai profili interni in legno (molto ben riprodotti). Il carico è composto unicamente dalla ruota di scorta, volendo aggiungere a gusto del collezionista, qualche accessorio in scala come taniche ed altro lo si potrebbe arricchire ulteriormente. Affascinante e raro il logo posteriore 6X6. Nei negozi, la G 63 AMG 6X6 si trova attorno ai 300 euro in diverse colorazioni: grigio chiaro o scuro, bianco, nero, rosso e nella più rara versione MUD, con un leggero ma ben distribuito velo di sabbia del deserto a ricoprirla.
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Catl - Le batterie al sodio Naxtra e le Shenxing con ricarica a 1 megawatt
Al Tech Day di Shanghai Catl presenta la nuova generazione di batterie Naxtra al sodio e le LFP Shenxing con ricarica a 1 megawatt, che promettono rifornimenti da quasi 500 km di autonomia in 5 minuti. Basso costo e maggiore sicurezza con il sodio. Le batterie Naxtra adottano celle agli ioni di sodio, che promettono costi inferiori ed efficienza superiore rispetto alla tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato). La densità è sostanzialmente identica tra le due tecnologie (175 Wh per Kg), ma il rischio di incendio in caso di incidente è molto limitato. 5 minuti con un megawatt. La tecnologia Shenxing porta invece al massimo le potenzialità delle celle LFP: è possibile infatti raggiungere picchi di 1.000 kW di ricarica, mantenendo valori superiori a 500 kW per oltre il 50% del processo. Così, si possono ottenere fino a 482 km di autonomia in 5 minuti, allineandosi ai risultati annunciati recentemente dalla concorrente BYD. Catl ha dichiarato che entro la fine del 2025 ben 67 nuovi modelli saranno dotati della tecnologia Shenxing, senza però citare marche in particolare e senza parlare delle infrastrutture necessarie a supportare questi nuovi standard.
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Hyundai - Vado al massimo (con gli 800 volt)
kW (kilowatt), kWh (kilowattora), V (volt): conoscere le proprietà di queste unità di misura diventa fondamentale quando ci si trova davanti a una colonnina con un'elettrica da ricaricare. La prima indica la potenza (erogata dalla presa o accettata dall'auto), la seconda l'energia immessa nella batteria. Non meno importante la tensione dell'architettura della vettura (misurata in volt, appunto), che gioca un ruolo fondamentale per abbattere i tempi di ricarica: ed è proprio su questo fronte che Hyundai, come altre Case produttrici di elettriche performanti, stanno sviluppando piattaforme con tecnologia a 800 volt. Oltre lo standard. La maggior parte delle auto elettriche attualmente sul mercato presentano un'architettura a 400 volt: dunque, perché la Casa coreana ha deciso di raddoppiare questo numero? Grazie al voltaggio più alto il sistema della vettura diventa più efficiente, riduce le perdite durante le ricariche e accelera queste ultime (il ripristino dal 10 all'80% della batteria può richiedere anche solo 18 minuti, in condizioni ideali). Questo perché la potenza elettrica (kW) è il risultato del prodotto tra la tensione (volt) e l'intensità di corrente (ampere): una tensione più elevata, quindi, permette di trasmettere più potenza con la stessa corrente, o la medesima potenza con meno corrente. Inoltre, un'architettura a 800 volt richiede cavi con sezioni più piccole, il che porta un vantaggio in termini di peso. Tecnologia valida, ma l'infrastruttura Per toccare con mano questa tecnologia non mi resta che una prova sul campo, lungo la rete autostradale del Nord Italia da Milano a Vercelli e ritorno a bordo di una Ioniq 5 fresca di restyling. L'aggiornamento ha fatto crescere la taglia della batteria, passata da 77,4 a 84 kWh, e porta al debutto il nuovo allestimento sportivo N Line per la SSuv coreana disponibile solo per la versione bimotore da 325 CV a circa 62 mila euro oltre che un nuovo mobiletto centrale nell'abitacolo e una nuova disposizione della plancia del clima per rendere più fruibile alcune funzioni durante la guida. Nel mio percorso da circa 270 km totali, ho provato una ricarica a una colonnina ultra rapida da 350 kW, registrando una potenza di 200 kW quasi il massimo accettato dalla piattaforma della Ioniq 5, pari a 240 - e che mi ha permesso di passare da 27% al 77% di energia in una decina di minuti. Tuttavia, nella mia comitiva era presente anche una Ioniq 6 che alla sua colonnina non è riuscita ad andare oltre i 100 kW di potenza durante tutto il rifornimento. Un collo di bottiglia, non imputabile all'auto, che conferma per l'ennesima volta i limiti dell'infrastruttura.
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BMW - Vision Driving Experience, un altro passo verso la Neue Klasse
Al Salone di Shanghai, la BMW svela la Vision Driving Experience: si tratta della concept che riassume il percorso fatto fino a oggi per sviluppare la piattaforma Neue Klasse e della versione priva di camuffature del modello svelato a febbraio. La luce è anche funzione. Il prototipo è stilisticamente simile alle varianti precedenti, ma propone per la prima volta una speciale vernice luminescente con pigmenti fotosensibili che di notte rilasciano l'energia accumulata di giorno nei toni del giallo. I cerchi di lega, invece, riprendono le funzionalità già viste sulla versione di febbraio, con giochi di luce sulle razze che indicano il recupero d'energia, la frenata e l'accelerazione su ogni ruota. Hearth of Joy portato al limite. Il vero cuore della concept è il sistema Hearth of Joy: quest'ultimo gestisce sia la dimamica del veicolo, sia il powertrain e verrà riproposto nei modelli di serie: la BMW inizierà la produzione dei veicoli basati sulla piattaforma Neue Klasse entro la fine di quest'anno. A Shanghai la BMW ha portato al limite questa piattaforma con una vera e propria dimostrazione di forza: la concept, dotata di aerodinamica attiva, è infatti in grado di sviluppare 3 g di accelerazione laterale e 1.200 kg di downforce ed è stata protagonista di una serie di manovre acrobatiche con i collaudatori Jens Klingmann ed Elias Houndtonji durante l'evento della BMW Night. La versione di serie non sarà così. La Vision Driving Experience contiene elementi stilistici e tecnici che troveremo sui modelli di serie, ma non anticipa direttamente il prodotto che BMW porterà nelle concessionarie. la concept, infatti, è stata sviluppata per portare all'estremo le prestazioni e le potenzialità di calcolo della piattaforma per testarla in un ambiente estremo.
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Firefly - Il lancio europeo slitta di qualche mese
La cinese Nio ha deciso di posticipare il lancio di Firefly, il nuovo brand dedicato all'Europa: lo sbarco delle elettriche low-cost si concretizzerà nel terzo trimestre 2025 e non a metà anno come inizialmente previsto. Il motivo? Durante un evento in vista del Salone di Shanghai, l'amministratore delegato dell'azienda, William Li, ha ammesso di aver sottovalutato le sfide legate alla rete di vendita e assistenza nel Vecchio continente. Elettriche "economiche". Presentato a dicembre come un concorrente di Smart e Mini, Firefly punta a produrre elettriche dai prezzi competitivi: ora, è a caccia di partner europei per espandersi nella regione. L'obiettivo globale, invece, prevede il debutto in 20 Paesi, oltre alla Cina: il primo modello marchiato Firefly è già preordinabile nel Paese del Dragone a 19.500 euro. Da noi, ovviamente, costerà di più e per svariati motivi, fra cui specifiche tecniche, Iva, trasporto e i dazi applicati alle elettriche costruire in Cina ed esportate in Europa.
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Prezzi carburanti - La benzina torna ai minimi di fine 2021
La benzina ha raggiunto il prezzo più basso in oltre tre anni e mezzo, con una media nazionale di 1,716 euro/litro al self service, ai livelli del 12 ottobre 2021. Dal calcolo si esclude il periodo tra il 22 marzo e il 31 dicembre 2022, quando il governo intervenne tagliando parte delle accise. Per il resto, il diesel è a quota 1,614, mentre il Gpl si compra a 0,7367 /litro e il metano a 1,4424 /kg. Coi mercati fermi per le festività di Pasqua, a influenzare l'andamento dei carburanti sono numerosi fattori: in particolare, incide il crollo del barile di petrolio a 63 dollari, ossia 22 in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, per i timori del mercato su una possibile recessione globale innescata dai dazi di Trump. Senza contare che il dollaro deprezzato fa calare il costo dell'oro nero per chi importa e trasforma greggio.
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