DR Automobiles - Il gruppo Di Risio si espande in Spagna
Al Salone dell'auto di Barcellona DR Automobiles ha presentato la divisione DR International, che commercializzerà sul mercato spagnolo tutti i modelli dei sei brand che compongono il gruppo: EVO (già presente), DR, Sportequipe, Tiger, ICH-X e Birba. Subito la prima novità. In fiera era presente la nuova Sportequipe S8 GT (presentata anche in Italia al Dealer Day di Verona), Suv media da 4,7 metri e sette posti: a muoverla un 1.6 turbo a iniezione diretta da 186 CV. L'auto è disponibile anche in versione bifuel a Gpl, nella configurazione a cinque posti. Possono circolare in città. Tutti i veicoli venduti in Spagna possono essere equipaggiati con l'impianto a Gpl Thermohybrid, che permette di ottenere l'etichetta Eco per l'accesso nei centri urbani. L'obiettivo della divisione, guidata da Enrico Atanasio, è ottenere in breve tempo nel mercato iberico gli stessi risultati raggiunti in Italia. Nei prossimi mesi il gruppo DR punta a portare le proprie attività anche in Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Grecia.
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Alfa Romeo - La Stelvio della Polstrada apre la scorta del Giro dItalia
Il Giro d'Italia, dopo le prime tre tappe in Albania, è sbarcato in Puglia ed è partito oggi alle 13:13 da Alberobello alla volta di Lecce. A scortare la corsa rosa sarà, come di consueto, la Polizia Stradale. Giro e Giro-E. Lungo le 18 tappe sul territorio italiano - per 3.109,8 km, con un lieve sconfinamento in Slovenia alla tappa 14 - a vigilare sull'edizione numero 108 del Giro saranno 30 motociclisti e 12 operatori in auto, appartenenti come da tradizione al Compartimento Polstrada della Lombardia. A essi si affiancheranno altri 10 motociclisti e 4 operatori per scortare il Giro-E, iniziativa non competitiva con biciclette a pedalata assistita che, in ogni tappa, anticiperà la gara professionistica di circa 90 minuti. La Stelvio all'esordio. A condurre la carovana sarà l'Alfa Romeo Stelvio 2.2 turbodiesel 210 CV AT8 Q4 Sprint. Si tratta del suo esordio come auto 1 al Giro d'Italia, poiché la vettura fa parte del lotto di 200 esemplari entrato in flotta a fine 2024. Sulla Stelvio in divisa viaggerà il comandante della scorta, il commissario capo Fabrizio Labarile, dirigente del COPS Centro Operativo Polizia Stradale di Milano. Il dispositivo delle auto sarà completato da un'altra Stelvio, una Giulia 2.0 Turbo 200 CV AT8 e cinque Skoda Superb 2.0 TDI Evo Wagon 4x4, queste ultime già impiegate in precedenti edizioni del Giro d'Italia. Per la sicurezza: Pullman Azzurro e Biciscuola. Anche quest'anno, la Polizia Stradale affiancherà il Giro con una serie di iniziative dedicate all'educazione stradale. Alla partenza di ogni tappa ci sarà il Pullman Azzurro che ospita un'aula multimediale dedicata alla diffusione della cultura della guida sicura. Particolare attenzione sarà dedicata ai bimbi delle scuole primarie - nell'ambito del progetto Biciscuola, svolto dalla Polstrada in collaborazione con RCS - per avvicinare gli studenti alle regole della circolazione in bici. Eroi della Sicurezza. In alcune tappe del Giro si svolgeranno le premiazioni degli Eroi della Sicurezza, iniziativa in collaborazione tra Polizia di Stato e Autostrade per l'Italia, nata nel 2012 per valorizzare l'operato degli agenti e degli addetti autostradali che si sono distinti per dedizione e professionalità nelle attività di soccorso e nei compiti istituzionali.
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Maserati - Al FuoriConcorso con GT2 Stradale e MCXtrema
Quest'anno Maserati parteciperà per la prima volta a FuoriConcorso, l'evento che si terrà sul lago di Como dal 24 al 25 maggio 2025 e quest'anno celebra le auto da corsa italiane con il tema "Velocissimo - Italian Race Cars". La Casa modenese porterà due modelli di altissima gamma, la GT2 Stradale e la MCXtrema. La MC2 Stradale in mostra avrà una livrea "Bianco Audace": il modello, la più potente Maserati stradale con motore termico, è equipaggiato con il V6 Nettuno da 640 CV, è capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi e supera i 320 km/h di velocità massima. La MCXtrema, invece, non è omologata per l'uso stradale ed è limitata a 62 esemplari: pensata per collezionisti e gentleman driver, monta Nettuno portato a 740 CV.
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FuoriConcorso 2025 - Quest'anno sarà... "Velocissimo"
Il 24 e 25 maggio, le storiche Villa del Grumello e Villa Sucota sul Lago di Como ospiteranno FuoriConcorso 2025 (qui il racconto della scorsa edizione), quest'anno dedicata al tema "Velocissimo", un omaggio all'heritage motoristico italiano. La manifestazione, ideata da Guglielmo Miani, esporrà una selezione di vetture da corsa che hanno fatto la storia: dalla Lancia D24 vincitrice della Mille Miglia alla Ferrari 499P vincitrice di Le Mans, dall'Alfa Romeo Tipo 159 "Alfetta" del 1951 fino alle Lancia Stratos e Delta S4 del Rally. I marchi presenti. A Como ci saranno, tra gli altri, Alfa Romeo, Koenigsegg, Maserati, Mercedes-Benz, Pagani e Porsche. In programma anche anteprime mondiali, tra cui il debutto di un nuovo brand (per ora top secret), e una mostra fotografica curata da Dylan Don. L'evento, aperto dalle 11 alle 20, includerà conversazioni con esperti del settore come "Collecting or Investing" e "Rally e Formula 1 - le Corse Italiane". RM Sotheby's, nuovo partner, aprirà simbolicamente il weekend con un'asta esclusiva il 22 maggio a Milano.
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Michelin - La nuova gamma X Works Z2 e D2 riduce i consumi dei mezzi pesanti
Michelin lancia la nuova gamma X Works Z2 e D2: dedicata ai mezzi pesanti del settore cava e cantiere, arriverà il primo giugno con la misura 315/80R22.5. I nuovi pneumatici promettono miglioramenti in termini di efficienza energetica e durata, con una riduzione della resistenza al rotolamento (etichettatura B sull'asse sterzante) e un incremento della vita utile (+10% sull'asse sterzante, +25% su quello motore). Nuovi arrivi a settembre. La nuova gamma offre anche un indice di carico maggiorato a 158/150 (8,5 tonnellate per montaggio singolo) e si distingue per la compatibilità con veicoli elettrici. Viene mantenuta la robustezza con protezioni laterali rinforzate e la ricostruibilità delle carcasse, caratteristica importante per la riduzione dei costi operativi. A settembre seguiranno poi le misure 13R22.5 e 385/65 X Works HL Z2.
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Superbollo - Salvini: "Aboliamolo in due fasi, inizieremo prima dell'estate"
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, torna a parlare dell'abolizione del superbollo, l'imposta aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 CV (20 euro per ogni kW oltre i 185): "Abbiamo le idee chiare sul superbollo, che cuba circa 200 milioni di euro all'anno", ha detto Salvini all'Automotive Dealer Day di Verona. "Il dibattito non è trovare 200 milioni di copertura: possiamo coprirli immediatamente con un decreto ministeriale. Se vogliamo farlo in due step o tre, facciamolo per step in modo tale da evitare critiche che comunque ci saranno". A proposito, Salvini dice di non voler "premiare chi usa una Ferrari, ma ridistribuire ricchezza producendo e vendendo quelle vetture".Un primo passo "prima dell'estate". Salvini ha detto di aver sentito il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, che "sta lavorando" già sulla materia: "Contiamo di chiudere prima dell'estate. L'obiettivo sarebbe di eliminare il superbollo, ma possiamo farlo gradualmente" con modifiche che riguarderanno "le fasce di applicazione: alzeremo la soglia dei cavalli oltre i quali si applica", ha aggiunto.Una tassa controversa. Dell'abolizione del Superbollo si parla ormai da anni, eppure i vari governi che si sono avvicendati nel tempo non sono mai riusciti a trovare le adeguate compensazioni fiscali. Curioso, perché a conti fatti si tratta di una tassa dal gettito fiscale irrisorio, soprattutto se confrontato con i costi di riscossione. In ogni caso, come ha ricordato lo stesso Salvini, un primo passo verso la cancellazione è stato fatto l'anno scorso dal Parlamento con il via libera al ddl "Delega al governo per la riforma fiscale", che ha assegnato all'esecutivo il compito di procedere con una rifoma del sistema delle tasse e di valutare proprio la cancellazione del superbollo. Nel testo si parla di "progressivo superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica": dunque, il governo dovrà prima verificare le necessarie coperture per procedere con una cancellazione che - in ogni caso - sarebbe sostanzialmente graduale. No al 2035, l'elettrico è "sovietico". Salvini è tornato anche sul Green Deal e lo stop alle auto termiche nel 2035. "Le scelte imposte dall'Unione europea stanno mettendo in difficoltà un settore produttivo con tutta la sua filiera, ma la CO2 è aumentata: nel 2023, in tutto il mondo ne sono state emesse 37,4 miliardi di tonnellate, il massimo storico da quando esistono le rilevazioni", ha puntualizzato il ministro. "L'intera Europa contribuisce al 7% della CO2 mondiale, la Cina da sola al 31%. chiaro che se tu poni dei limiti alla tua produzione che vale il 7%, e lasci libero il 31% di bruciare carbone come se non ci fosse un domani per produrre la batteria con cui entro nella ZTL a Milano o a Roma, hai commesso il delitto perfetto". Quanto all'elettrico, deve essere "il consumatore a decidere: quello dell'auto elettrica è stato un esperimento sociale fallito. Si è imposto un mercato che il consumatore non vuole con questi modi e questi tempi. L'obiettivo del 2035 è folle, sbagliato, impercorribile: per serietà, qualcuno a Bruxelles dovrebbe dire 'sediamoci intorno al tavolo e rivediamolo'. Bisogna capire se quello che stanno facendo per ridurre l'impatto sul clima funziona o non funziona. Se io mi accorgo che il medico mi ha prescritto una medicina per la cervicale e dopo due mesi sto peggio di prima, non sono un negazionista della medicina, sono un pragmatico che ritiene che bisogna cambiare terapia", ha proseguito Salvini, ribadendo che "il tutto elettrico è la morte economica, commerciale, industriale e ambientale del nostro continente. Il mio appello è di sfruttare i prossimi mesi per poi arrivare sereni al 2027 e a un 2035 dove decida il mercato, non un'imposizione di stampo sovietico".Rivediamo i fringe benefit. Il leader della Lega ha quindi definito un errore la decisione del governo di riformare la disciplina fiscale dei fringe benefit e non ha escluso un intervento correttivo: Se fai qualcosa che sulla carta pensavi funzionasse e non funziona, cambia direzione. Ne sono assolutamente convinto. Salvini è tornato anche sulla questione degli autovelox e la diatriba con i comuni sul censimento degli apparecchi di rilevazione e, ovviamente, sulle tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa: una situazione che secondo il leader della Lega si deve, più che a Donald Trump, alla stessa Bruxelles: L'Unione Europea si è autoimposta un dazio con le sue normative rigide e assolutamente fuori dal mondo ben prima che si insediasse Trump. Il quale, si è capito, usa le tariffe come merce di scambio".
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Automotive Dealer Day - Elettrico, flotte, futuro dell'auto: la filiera si raduna a Verona
iniziata la 23esima edizione dell'Automotive Dealer Day, l'appuntamento che da diversi anni riunisce a Verona gran parte della filiera automobilistica italiana. L'evento, organizzato da Quintegia, è stato aperto dal convegno "Le Associazioni dell'automotive a confronto con il governo sul futuro della mobilità in Italia" a cui hanno partecipato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e i rappresentanti delle associazioni Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e Unrae. La tempesta perfetta. Il ministro, dopo aver ascoltato le istanze del settore, ha espresso il suo punto di vista su vari temi: dall'auto elettrica ("deve essere una opzione, conto che a Bruxelles si azzerino modi, tempi e obiettivi del Green Deal) alle flotte aziendali ("il foverno ha sbagliato e deve fare dietrofront"), dal superbollo (ormai agli sgoccioli, secondo le previsioni di Salvini) al modello d'agenzia ("Sono convinto che non si debba tagliare la connessione tra la rete e il cliente finale, per garantire sempre un contatto diretto"). Durante la sessione di apertura, i principali rappresentanti del settore hanno sottolineato come l'industria automotive si trovi oggi al centro di una "tempesta perfetta", generata da fattori molteplici e spesso convergenti: dalla volatilità del mercato globale al ritorno dei dazi, dalla transizione tecnologica alle normative europee in continua evoluzione. I temi caldi. Diversi sono stati i temi emersi durante il tavolo di confronto. Per esempio, le associazioni hanno ribadito la richiesta di una maggiore coerenza tra le politiche europee e quelle italiane, affinché il nostro Paese non resti indietro rispetto agli altri mercati. Inoltre, sul fronte della mobilità elettrica, sono state evidenziate non solo la crescita dell'infrastruttura di ricarica o l'ampia offerta di modelli, ma anche criticità quali burocrazia, mancanza di chiarezza normativa e assenza di una strategia industriale solida. Un passaggio della discussione ha riguardato anche la situazione del mercato, caratterizzato da consumatori attendisti in assenza di incentivi e di una visione a lungo termine. Sul tema delle flotte aziendali, le associazioni giuicano le norme sui fringe benefit poco efficaci nel sostenere la transizione e segnalano le difficoltà delle imprese a rinnovare i propri parchi e dei concessionari ad affrontare un rallentamento del mercato dovuto anche a una fiscalità penalizzante rispetto ad altri Paesi europei. "Chi opera nel settore automotive, e in particolare i concessionari, è da sempre abituato a gestire il cambiamento con resilienza, spirito imprenditoriale e capacità di adattamento. Dalle innovazioni tecnologiche ai nuovi modelli di mobilità, dagli incentivi discontinui alla programmazione incerta, la filiera ha affrontato numerose trasformazioni, ma oggi, più che mai, servono risposte strutturali", ha osservato Tommaso Bortolomiol, Ceo di Quintegia. "L'auto non è solo un tema industriale, ma anche politico e sociale. Per affrontare con successo la transizione in atto servono visione, dialogo e pragmatismo. I concessionari sono pronti a fare la loro parte, ma occorrono strumenti concreti: maggiore chiarezza fiscale, più fiducia nella mobilità del futuro, tempi decisionali più rapidi. In questo contesto, l'Automotive Dealer Day si conferma una piattaforma di lavoro condivisa tra istituzioni, associazioni e operatori del settore, fondamentale per sostenere crescita, sostenibilità e competitività della filiera automotive italiana, soprattutto in un momento storico in cui l'incertezza è diventata la nuova normalità".
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Slate - Usa, boom di ordini per il pick-up elettrico da 20 mila dollari
La startup americana Slate ha ottenuto un successo immediato. Dopo l'apertura degli ordini, il suo pick-up elettrico low-cost ha raccolto 100 mila ordini: i clienti per il momento hanno versato 50 dollari - rimborsabili - e le prime consegne sono previste per l'ultimo trimestre del 2026 con prezzi di listino a partire da meno di 20 mila dollari grazie agli incentivi. Solo il necessario dentro e fuori. Il progetto Slate, noto alle cronache anche per il supporto economico fornito da Jeff Bezos, punta all'essenziale. Pannelli della carrozzeria pre-colorati, linee squadrate, climatizzatore manuale ed una plancia molto semplice, dove l'infotainment è sostituito dal telefono o dal tablet del guidatore. Le personalizzazioni sono a cura del proprietario: pellicole per cambiare il colore della carrozzeria, accessori da stampare in 3D e persino un kit per trasformare la carrozzeria da pickup a Suv. Fino a 386 km di autonomia. ll modello entry-level con motore posteriore da 204 CV offre una batteria da 52,7 kWh per circa 240 km di autonomia, ma è prevista anche una variante da 84,3 kWh per 386 km stimati. La ricarica prevede lo standard Nacs e un sistema a 120 kW capace di passare dal 20 all'80% in circa 30 minuti.
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Xiaomi - Una class action per il cofano della SU7 Ultra
Sono oltre quattrocento i proprietari della Xiaomi SU7 Ultra, il modello ad alte prestazioni della berlina elettrica, che si sono organizzati per far causa alla Casa cinese. Il motivo è legato al cofano in fibra di carbonio di questa versione, venduto come accessorio al prezzo di 42mila yuan (corrispondenti a circa 5.250 euro). Prese d'aria estetiche? Secondo quanto dichiarato dalla Xiaomi, il cofano dispone di due vistose prese d'aria con funzioni aerodinamiche e per il raffreddamento del powertrain. Tuttavia, alcuni test condotti in proprio da diversi possessori della SU7 Ultra col cofano optional avrebbero dimostrato che non si tratta di un pezzo molto diverso da quello di serie: non ci sono differenze strutturali, dai condotti non passerebbe aria e il guadagno termico sarebbe di fatto nullo. Le scuse e le sanzioni. La Xiaomi si è già scusata pubblicamente, riconoscendo che la descrizione del prodotto è ambigua, offrendo agli acquirenti 20.000 punti fedeltà e la possibilità di tornare al normale cofano in alluminio. Molti hanno rifiutato l'offerta, definendola inadeguata: Abbiamo comprato questo accessorio, pubblicizzato per migliorare le performance dell'auto, scrive un utente sul gruppo WeChat di chi sta organizzando la causa. Xiaomi deve dimostrare che i condotti funzionano, e se così non fosse assumersi le proprie responsabilità. Secondo alcuni esperti di legislazione cinese, se venisse accertato formalmente che i condotti dell'aria non funzionano, la Xiaomi potrebbe incorrere in sanzioni per pubblicità ingannevole.
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Nissan - Conti in profondo rosso: Yokohama corre ai ripari
La Nissan ha annunciato un nuovo programma di efficientamento, segnato da ampi e profondi tagli al perimetro operativo: infatti, la Casa di Yokohama non ha solo confermato il taglio di 20 mila dipendenti (11 mila in più rispetto ai 9 mila comunicati lo scorso autunno), ma ha anche svelato nuove iniziative per ridurre drasticamente il numero delle fabbriche e i centri di Ricerca & Sviluppo, nonché per rivedere le strategie di prodotto e la presenza sui mercati globali. L'obiettivo ultimo del piano di rilancio, che la stessa Nissan ha definito ambizioso, è tentare di rimettere in carreggiata un bilancio in profondo rosso.La scure sui costi. Le varie iniziative, descritte come "decisive e coraggiose" e inserite nel piano denominato "Re:Nissan", sono destinate a creare un modello operativo "più snello", adeguato alla rapida evoluzione del mercato e, soprattutto, più efficiente e redditizio: i nuovi vertici aziendali, guidati dall'amministratore delegato Ivan Espinosa, puntano a ottenere risparmi per 500 miliardi di yen (oltre 3 miliardi di euro al cambio attuale) entro due anni, tagliando i costi sia fissi che variabili. In tal senso, ben 3 mila dipendenti dovranno dedicarsi in via prioritaria su iniziative di riduzione delle spese variabili e grande attenzione sarà rivolta alla catena degli approvvigionamenti. La Nissan punta a rivedere la sua base dei fornitori, con l'obiettivo esplicito di ottenere "più volumi da un minor numero di aziende". Sul piano dei costi fissi, la Casa ha annunciato una ristrutturazione della base produttiva, tramite un "consolidamento" dei suoi impianti di assemblaggio da 17 a 10 entro l'esercizio fiscale 2027, una razionalizzazione delle fabbriche di motori e una revisione di processi e turni di lavoro. Inoltre, è stato cancellato il progetto per un impianto di batterie al litio-ferro-fosfato a Kyushu. Il taglio agli organici, che come detto è salito a un totale di 20 mila persone sempre entro il 2027, riguarderà "ruoli diretti e indiretti", operai, ricercatori e amministrativi. Il piano prevede anche una revisione dei processi di sviluppo incentrata su una riduzione dei costi di progettazione, della complessità dei progetti e dei tempi di lavoro: le varie iniziative, unite alla "razionalizzazione delle strutture globali di ricerca e sviluppo e all'allocazione del lavoro in luoghi competitivi", mirano a ridurre del 20% il costo orario medio della forza lavoro. Prodotti e mercati. Nel mirino del management sono finiti anche la gamma prodotto e i mercati. L'obiettivo è ridurre del 70% la "complessità delle componenti" e da 13 a 7 il numero delle piattaforme. Inoltre, la Casa intende tagliare i tempi di sviluppo complessivi di diverse novità (tra cui la nuova Nissan Skyline, un'inedita C-Suv e una prossima Suv compatta per il marchio Infiniti), che dovranno scendere prima a 37 mesi e quindi a 30. La strategia di prodotto sarà poi ridefinita per privilegiare l'identità dei marchi, dare priorità ai modelli più popolari e adeguare maggiormente l'offerta alle esigenze dei consumatori locali. A tal proposito, i mercati chiave saranno Stati Uniti (si punterà sulle ibride e sul rilancio di Infiniti), Giappone (sarà ampliata la coperture dei segmenti di mercato), Cina (il focus sarà sui veicoli elettrici e ibridi), Europa (l'attenzione sarà rivolta ai Suv di segmento B e C e sulle collaborazioni con Renault e i partner cinesi), Medio Oriente e Messico. Il rosso di bilancio. Dal punto di vista prettamente finanziario, l'obiettivo del riassetto è riportare il conto economico a una "redditività operativa positiva" e il business automobilistico a generare di nuovo cassa entro la fine dell'esercizio al 31 marzo 2027. Nel mentre, i numeri aziendali mostrano una situazione di profondo rosso come già anticipato dalla stessa Nissan pochi giorni fa. In particolare, il conto economico mostra ricavi per 12.633 miliardi di yen (-0,4%), un utile operativo di appena 69,8 miliardi (-88%), un margine dello 0,6% (4,5% nell'esercizio precedente) e un risultato netto passato da un utile di 426,6 miliardi a una perdita di 670,9 miliardi, l'equivalente di oltre 4 miliardi di euro. Quanto all'esercizio corrente, a Yokohama si sono limitati a indicare solo la stima dei ricavi (12.500 miliardi), mentre le previsioni sugli utili non state ancora determinate a causa dell'incertezza legata all'impatto dei dazi statunitensi. Inoltre, la Nissan prevede che le sue attività continueranno a subire gli effetti negativi dell'intensificazione della concorrenza, delle pressioni inflazionistiche e della volatilità dei cambi.
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Renault - Prova tutte le ibride e le elettriche con "Quattroruote c'è"
Prosegue con successo l'iniziativa Quattroruote c'è, che insieme alla Renault organizza una serie di test drive in diverse città italiane per offrirvi la possibilità di conoscere più da vicino la gamma E-Tech della Casa francese: quest'ultima comprende modelli full hybrid e 100% elettrici, testabili in compagnia dei nostri Expert Driver. Gli specialisti saranno a vostra disposizione per spiegarvi con grande chiarezza tutti i dettagli e le informazioni delle auto in prova, o per capire come affrontare al meglio un eventuale passaggio a un'auto elettrica. Test in tutta Italia. L'appuntamento con le Renault E-Tech è fissato per sabato 24 maggio: per scoprire dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete consultare la pagina dedicata all'iniziativa. Le auto del test. Presso tutte le concessionarie che aderiscono a Quattroruote c'è sarà possibile conoscere più da vicino e provare le elettriche della Losanga, ossia la nuova Renault 5, la Scénic e la Mégane, oltre alle versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault 5. Nome e linee riprendono la storica utilitaria degli anni Settanta, rivisitata in chiave moderna. Eletta Car of the Year 2025, la R5 è un'auto ben fatta, con un abitacolo spazioso in rapporto alle dimensioni (è lunga 392 cm) e con un bagagliaio da 239 litri reali. L'elettrica francese è disponibile con due motorizzazioni: da 120 e da 150 CV, abbinate rispettivamente a batterie da 40 e 52 kWh. Ottimi i consumi: nei rilevamenti del Centro prove l'autonomia rilevata (per la versione con batteria da 52 kWh) è di 344 km, 462 in città. Renault Scénic. Eletta Car of the Year nel 2024, è una Suv moderna lunga quasi quattro metri e mezzo, con un abitacolo ricercato, spazioso - in particolare per chi siede dietro - e ricco di tecnologia, a cominciare dall'infotainment basato su Android Automotive. Realizzata sulla stessa piattaforma della Mégane E-Tech, la Scénic è disponibile con motorizzazioni da 170 o 218 CV, con batterie da 60 e 87 kWh e autonomie dichiarate di 420 e 620 km. Renault Mégane. Dopo quasi trent'anni da berlina, la francese indossa l'abito da crossover elettrica, con linee muscolose che la fanno sembrare più grande di quanto non sia in realtà (è lunga 420 cm, 15 più della Clio). L'abitacolo ha un design moderno, finiture ricercate ed è ricco di tecnologia, con il doppio display che integra la strumentazione digitale e l'infotainment a sviluppo verticale, con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Sono 348 i litri reali messi a disposizione dal bagagliaio (rilevati dal Centro prove). Il powertrain ha una potenza di 218 CV ed è abbinato a una batteria da 60 kWh, per un'autonomia reale di 366 km, che in città diventano 449 km. Renault Clio. La compatta francese, oggetto di un recente restyling, offre un look personale, ma anche un sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault Captur. Lunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri reali. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: il nostro Centro prove ha rilevato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault Symbioz. Realizzata sulla base della Captur, guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. La Symbioz full hybrid percorre 18 km/l di media, che diventano 21,7 in città. Renault Austral. Questa elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault Rafale. La Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault Espace. Abbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Alleanza strategica - Mobilize e Autostrade insieme per la ricarica elettrica
Mobilize, marchio dellla Renault e padre della nuova Duo, ha finalizzato l'acquisizione di una quota significativa di Free To X, società di Autostrade per l'Italia (Aspi) specializzata in stazioni di ricarica ad alta potenza. L'operazione, annunciata a gennaio e ora completata dopo le approvazioni regolatorie, punta a sviluppare infrastrutture di ricarica in tutta Italia, oltre la rete autostradale. Fino a 400 kW. Free To X dispone attualmente di 110 stazioni, alimentate da energia rinnovabile, con potenze fino a 400 kW. Secondo l'accordo, Mobilize si occuperà di espandere la rete di ricarica fuori dalle autostrade, mentre Aspi manterrà il controllo delle infrastrutture lungo la propria rete, dove le stazioni sono già posizionate a circa 50 km l'una dall'altra.
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Blocchi del traffico - Auto diesel Euro 5, ecco cosa succederà a ottobre (e dove)
Il 1 ottobre 2025 sarà una data decisiva per le auto diesel Euro 5 del Bacino Padano, destinate a restare in garage nei mesi invernali: lo prevede un decreto del governo del 2023 che riguarda le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, le quali hanno sottoscritto con l'esecutivo il protocollo sulle misure permanenti per migliorare la qualità dell'aria. In base all'accordo, dal 1 ottobre 2025 al 15 aprile 2026 (e, successivamente, dal 15 settembre di ogni anno al 15 aprile di quello successivo), le vetture a gasolio Euro 5 saranno bandite nei Comuni con oltre 30 mila abitanti nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30. Una stangata per tanti automobilisti. Il Piemonte ha giocato d'anticipo. Con un provvedimento speciale, per via della presenza eccessiva di polveri sottili, nel 2023 la Regione Piemonte aveva cercato di anticipare al 2024 lo stop alle diesel Euro 5. Salvo essere fermata da un decreto del governo, che ha posticipato il blocco al 1 ottobre 2025 in accordo con l'ente locale: il calo delle emissioni che sarebbe derivato dall'alt alle macchine a gasolio è stato recuperato grazie a numerose altre provvedimenti (dai cappotti termici ai bus elettrici). Cosa può succedere. Da una parte il governo e dall'altra le quattro Regioni potrebbero discutere il da farsi per tutelare i residenti che, avendo solo quel veicolo, verrebbero pesantemente penalizzati dal blocco delle diesel Euro 5. Fra le soluzioni possibili, accorgimenti tesi a ridurre le emissioni nella stessa misura in cui scenderebbero con lo stop alle diesel Euro 5. In caso contrario, a ottobre scenderà la scure.
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Toyota RAV4 - Le prime foto della sesta generazione
La Toyota ha diffuso le prime foto della sesta generazione della RAV4, confermando per il 21 maggio il debutto online. La Suv giapponese avrà dimensioni superiori alle attuali e potrebbe espandere ulteriormente la gamma dei powertrain affiancando una variante elettrica alle ibride e ibride plug-in già previste. Il design esterno può aspettare. Curiosamente le anticipazioni non riguardano gruppi ottici o il profilo della fiancata, ma gli interni: la Toyota ha infatti svelato essenzialmente la plancia, lasciando trapelare l'intera vettura soltanto in immagini lontane che non permettono di cogliere le novità stilistiche. Nuovi interni. L'abitacolo propone una impostazione molto diversa rispetto al modello uscente: la console centrale abbandona la leva del cambio tradizionale in favore di un comando digitale compatto, lasciando spazio a un doppio portabicchieri, mentre sulla plancia sono visibili due schermi separati per strumentazione e infotainment, ai quali si affianca un head-up display di grandi dimensioni.
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Riddara RD6 - Il pick-up elettrico della Geely potrebbe arrivare in Europa
La Geely ha intenzione di introdurre il marchio Riddara in un numero sempre maggiore di mercati internazionali. Nato per esportare al di fuori della Cina i modelli del brand Radar, la Riddara è già presente in Thailandia, ha iniziato a creare punti di vendita anche in Sud America e negli Emirati Arabi e sta ora lavorando sulla possibile strategia per il mercato europeo. Ed è qui che potrebbe trovare spazio il pick-up RD6. Fino a 632 km di autonomia. Il marchio Radar è nato nel 2022 proprio per sviluppare l'R6, un pickup elettrico ribattezzato nel 2024 Riddara RD6 per l'esportazione e venduto a partire da circa 25.000 euro. Basato sulla stessa piattaforma SEA che Geely ha utilizzato per alcuni modelli Volvo, Polestar, Zeekr e Smart, l'RD6 propone varianti a trazione posteriore e integrale con batterie da 63 kWh, 86 kWh e 100 kWh che garantiscono fino a 632 km di autonomia nel ciclo cinese CLTC. Tra le caratteristiche salienti spiccano il traino di 3.000 kg per la variante 4WD, la possibilità di affrontare guadi di 815 mm e il sistema V2L per alimentare dispositivi esterni fino a 6 kW. In Cina ha già debuttato un secondo modello. In Cina l'RD6 ha già un fratello minore, il Radar King Kong, proposto a partire dall'equivalente di 15.000 euro, che potrebbe giungere in un secondo tempo se le condizioni di mercato lo renderanno interessante.
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Audi e-tron GT - Arriva la versione "entry level" da 585 CV
Audi amplia la gamma della sua sportiva elettrica con l'introduzione del modello e-tron GT quattro. Prodotta nello stabilimento di Neckarsulm, la nuova versione può già essere ordinata: l'auto arriverà nelle concessionarie italiane il prossimo autunno con prezzi a partire da 112.900 euro. Va più lontano delle altre. La nuova Audi e-tron GT quattro, che si affianca ai modelli S, RS e RS performance già a listino, prevede una configurazione dual motor con una potenza di 370 kW (503 CV) e 625 Nm di coppia. La funzione Launch Control mette a disposizione per un breve lasso di tempo una potenza di 430 kW (585 CV), che permette uno scatto da 0 a 100 km/h in quattro secondi. Un risultato a cui contribuisce anche l'alleggerimento di circa 30 kg rispetto alla versione S. La batteria da 105 kWh lordi (97 kWh netti) è la stessa delle altre motorizzazioni. La minore potenza dell'auto garantisce anche la massima autonomia: il dato dichiarato dalla Casa tedesca è di 622 km. Ricarica ultra-veloce. Grazie alla sua architettura a 800 volt, la nuova e-tron GT quattro offre una capacità di ricarica in corrente continua di 320 kW, per accumulare circa 285 km in dieci minuti. Grazie al pianificatore di percorso integrato nel navigatore, quando si inserisce una colonnina ad alta potenza come destinazione il software di bordo pre-riscalda la batteria per assicurare le migliori condizioni di ricarica. Di serie, come sul resto della gamma, anche lo sterzo integrale e le sospensioni attive.
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Mole Urbana - A Fabriano si parla di creatività, mobilità e... microcar
Il prossimo 15 maggio, in piazza del Comune a Fabriano (Ancona), si terrà l'evento La creatività come base del cambiamento, organizzato dalla startup MU Fabriano, che produce le microcar elettriche Mole Urbana. Nell'ambito di questa manifestazione verrà anche allestita una mostra che ripercorre l'evoluzione della mobilità urbana, dalle prime carrozze fino alla microcar progettata dal designer Umberto Palermo. Giornata ricca di ospiti e personalità. Nel corso della giornata si svolgerà una tavola rotonda, moderata dal direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, in cui personalità degli ambiti accademici, politici e giornalistici affronteranno il rapporto tra creatività, territorio e sostenibilità, in particolare per il ruolo che le microcar elettriche possono avere nel rispondere alla crisi dell'automobile tradizionale di fronte alla sfide della mobilità urbana. Interverranno, tra gli altri:Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in ItalyFrancesco Acquaroli, presidente della regione MarcheAgostino Scornajenchi, ad di Cdp Venture CapitalUmberto Palermo, presidente esecutivo MU Fabriano
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Ford - Lavoratori tedeschi in sciopero
Sono sempre più tesi i rapporti tra la Ford e i suoi dipendenti tedeschi: il consiglio di fabbrica, infatti, ha annunciato per mercoledì 14 maggio uno sciopero dei lavoratori dei due impianti a Colonia. Trattative in stallo. L'iniziativa sindacale è sostenuta dagli stessi lavoratori. La scorsa settimana si è tenuto un referendum per votare o meno la proclamazione dello sciopero: il 95,7% degli iscritti al sindacato IG Metall ha partecipato al voto e il 93,5% si è espresso a favore, inviando così un chiaro messaggio ai vertici aziendali. A scatenare le proteste è lo stallo delle trattative sul piano di ristrutturazione annunciato lo scorso autunno. L'azienda americana ha in programma di tagliare il 14% circa della sua forza lavoro europea (circa 4 mila dipendenti), per lo più in Germania e Regno Unito, a causa delle conseguenze del rallentamento delle vendite di auto elettriche. Tuttavia, a distanza di circa sei mesi dall'apertura del tavolo negoziale, non è stato ancora raggiunto un accordo e ora i lavoratori tedeschi sono pronti a incrociare le braccia per spingere i vertici aziendali a presentare in tempi brevi una proposta "socialmente responsabile", ossia comprensiva di misure alternative ai licenziamenti.
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Nissan - I tagli al personale salgono a 20 mila
La Nissan rafforza il piano di ristrutturazione. Attualmente sono già previsti 9 mila esuberi, ma dal Giappone arrivano indiscrezioni sulla possibilità che tale numero venga più che raddoppiato. Diversi organi di stampa, infatti, scrivono che domani, 13 maggio, in concomitanza con la pubblicazione dei conti dell'esercizio fiscale al 31 marzo 2025, la Casa di Yokohama annuncerà altri 11 mila tagli al suo organico globale.Crisi sempre più forte. Dunque, si passa da 9 mila a 20 mila esuberi, a conferma di una crisi più forte del previsto. A gestirla un nuovo vertice, Ivan Espinosa, che ha sostituito Makoto Uchida. stato il nuovo ad a confermare l'allarme sugli utili lanciato a fine aprile: i maggiori oneri legati al piano di ristrutturazione e altri fattori negativi hanno spinto il nuovo management a prevedere un bilancio annuale in rosso per 700/750 miliardi di yen (4,3/4,6 miliardi di euro) e non più per gli 80 miliardi (490 milioni di euro) indicati a febbraio.
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Italdesign - Mille lavoratori in assemblea: mercoledì l'incontro con Audi
Il futuro dell'Italdesign resta incerto dopo le indiscrezioni sulla possibile cessione da parte del gruppo Volkswagen. Oggi, 12 maggio, si è tenuta l'assemblea dei lavoratori convocata dai sindacati Fim e Fiom, ma non sono emersi dettagli in grado di fugare i timori dei mille dipendenti intervenuti (sui 1.300 totali). Qualcosa di più si dovrebbe sapere già nei prossimi giorni: mercoledì 14 maggio è previsto un vertice tra "un rappresentante tedesco dell'Audi", controllante diretta dell'azienda torinese, e i delegati sindacali, mentre per lunedì 19 maggio è in calendario un "incontro formale" tra l'amministratore delegato Antonio Casu, i sindacalisti di Fim e Fiom e alcuni esponenti dell'Unione Industriali di Torino. Commenti e indiscrezioni. Intanto, della vicenda e delle possibili conseguenze per gli assunti si stanno interessando anche alcuni politici e, soprattutto, le testate locali. La Stampa affronta il tema della possibile cessione a un soggetto esterno al mondo dell'automotive, parlando di "una multinazionale tedesca attiva nell'ingegneria, potenzialmente interessata a una partnership con l'attuale proprietà, e una cordata italiana legata al mondo della finanza. Più remote, al momento, sembrano le possibilità che l'azienda con sede possa entrare nel mirino dei costruttori di Pechino", aggiunge il quotidiano. "Se è vero che un costruttore cinese potrebbe acquisirla per prestigio e per costruirsi una presenza autorevole in Europa, è altrettanto vero che una simile operazione avrebbe senso solo in un'ottica di valorizzazione dell'immagine sfruttando l'acquisizione di un marchio simbolo dell'industria automobilistica. Sul piano del design e dell'ingegneria, i due principali ambiti in cui opera Italdesign, l'industria cinese ha infatti acquisito un ampio portafoglio di competenze, ormai non troppo distante da quello delle principali aziende occidentali di riferimento". La Stampa riporta anche un commento di Giorgio Marsiaj, numero uno di Sabelt ed ex presidente dell'Unione Industriali di Torino: "Chiunque la acquisti deve essere in grado di gestirla e valorizzarla", osserva il manager. " un'impresa che offre servizi di altissimo livello, lavora su progetti complessi e possiede un know-how unico. Non possiamo permetterci di perdere questa ricchezza di competenze. L'azienda è solida, sanissima. Chiude i bilanci con risultati straordinari. L'importante è che ci sia un impegno preciso: mantenere l'occupazione e il radicamento sul territorio".
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