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General Motors - Accordo con Nvidia per l'intelligenza artificiale

4 Ruote - Mar 19,2025
La General Motors ha stretto una partnership strategica con il colosso dell'informatica Nvidia per portare la sua tecnologia di intelligenza artificiale all'interno dei processi produttivi e nei sistemi di guida autonoma della Casa americana. A presentare la collaborazione tra le due aziende è stato Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia, nel discorso d'apertura della GTC Conference di San Jose, l'evento focalizzato sull'IA organizzato dall'azienda americana: Il tempo dei veicoli a guida autonoma è arrivato, ha sentenziato il top manager. La guida autonoma alla (ex) Cruise. Tra le tecnologie che la GM utilizzerà ci sono Nvidia Omniverse e il sistema Cosmos: entrambi saranno impiegati per tutti i processi di simulazione e costruzione di gemelli digitali degli stabilimenti e delle linee produttive, nonché per testare ogni singolo processo dalla gestione dei componenti alle saldature di precisione. La Casa americana utilizzerà inoltre il sistema Nvidia Drive AGX come piattaforma hardware per gli Adas di nuova generazione. Lo sviluppo della guida autonoma dei prossimi modelli della GM verrà portato avanti dalla Cruise, che fino a poco tempo fa si occupava di robotaxi.
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Museo Nicolis - Unesposizione per i 70 anni della Fiat 600

4 Ruote - Mar 18,2025
Si è svolta nei giorni del 17 e 18 marzo a Milano la decima edizione di #ForumAutoMotive, durante la quale sono stati trattati temi come il futuro del mercato automotive, i rischi legati al calo produttivo in Italia, il Green Deal e il Piano d'Azione dell'Unione Europea.   Un'auto che ha fatto storia. Nel corso della manifestazione il Museo Nicolis ha esposto la Fiat 600 D Coupé Viotti del 1965. La Fiat 600 (ricordata anche da noi), progettata da Dante Giacosa e prodotta in quasi cinque milioni di esemplari, era mossa da un motore posteriore raffreddato ad acqua e offriva spazio per quattro persone. Insieme alla Balilla, alla Topolino e alla 500 ha contribuito alla motorizzazione di massa dell'Italia. La versione esposta all'evento di Milano monta un motore da 767 (introdotto nel 1960) e sfoggia il tetto in tela firmato dal carrozziere Vittorino Viotti. un privilegio poter testimoniare la storia del nostro Paese attraverso automobili iconiche: sono oggetti che parlano della nostra industria e delle abilità italiane, che ancora oggi ispirano designer e giovani generazioni alla scoperta della bellezza del made in Italy, ha spiegato Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis.
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Mazda - Il nuovo Skyactiv-Z ibrido arriverà nel 2027

4 Ruote - Mar 18,2025
Nel corso dell'appuntamento Multi-Solution Briefing, tenutosi a Tokyo, la Mazda ha delineato la strategia sui powertrain per i prossimi anni, confermando "l'approccio multisoluzione" che permetterà alla Casa giapponese di affrontare in modo flessibile l'era dell'elettrificazione fino al 2030. Questa strategia non punta al paradigma dell'auto elettrica a tutti i costi, ma a offrire ai clienti le opzioni più adatte in base alle loro esigenze e alle richieste del mercato, che si tratti di motori termici tradizionali, ibridi o a batteria. I nuovi powertrain ibridi. Nel 2027 debutterà il nuovo motore ibrido Skyactiv-Z, che rappresenterà il fulcro della gamma Mazda per i prodotti di piccole dimensioni: caratterizzato da un numero ridotto di componenti e centraline di controllo, offrirà bassi consumi, prestazioni elevate e rispetto degli standard Euro 7. Il primo modello a montare questo nuovo motore sarà la prossima generazione della Mazda CX-5. Una nuova piattaforma per le Bev. Sviluppata interamente dalla Mazda, la nuova architettura per auto elettriche si potrà adattare a diversi tagli di batteria e tipologia di carrozzeria. Il primo modello a sfruttare la nuova piattaforma arriverà nel 2027, dopo la Mazda 6e presentata a gennaio: sarà prodotto in Giappone e commercializzato a livello globale, con batterie sviluppate insieme alla Panasonic. Nello stesso periodo arriverà anche una nuova Suv elettrica, di cui non sono stati forniti ulteriori dettagli. Flessibilità produttiva. Le strategie della Mazda per i prossimi anni prevedono anche uno snellimento dei processi produttivi, in particolare sulle linee a flusso misto: l'obiettivo è continuare a utilizzare gli stessi impianti per produrre tutti i modelli della Casa, compresi quelli elettrici, con soluzioni che abbattono fino all'80% i tempi di allestimento e dell'85% gli investimenti iniziali di capitale. In questo modo sarà possibile una maggiore flessibilità in risposta alle variazioni delle richieste del mercato. La Casa giapponese punterà inoltre a rafforzare le partnership attuali (come quelle con Changan Automobile, Toyota e Denso) e cercarne di nuove, per mantenere gli standard qualitativi, massimizzare le competenze e al tempo stesso ridurre i costi e gli investimenti previsti per i prossimi anni, da 2.000 a 1.500 miliardi di yen.
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BYD - Altavilla: Contratti con Pirelli, Brembo e Prima Industrie

4 Ruote - Mar 18,2025
La BYD fa firmato contratti con Pirelli, Brembo e Prima Industrie per i suoi stabilimenti in Ungheria: l'annuncio arriva da Alfredo Altavilla, Special Advisor Europa del gruppo orientale, a margine del FORUMAutoMotive in corso a Milano, come riporta la Reuters. Nelle scorse settimane abbiamo approfondito la conoscenza dei fornitori di componentistica italiana", ha spiegato il manager. "La proprietà cinese ne ha apprezzato il livello di competenza. Non imporremo loro di delocalizzare le proprie attività, collocandosi nell'immediata prossimità dei nostri impianti. Quindi le aziende del Belpaese continueranno a operare da qui, senza dover per forza aprire siti all'estero. Terza fabbrica da noi? La BYD, ha aggiunto Altavilla, intende localizzare in Europa nuovi impianti. Il processo di selezione del terzo stabilimento è cominciato e terminerà per la fine dell'anno. L'Italia è ancora in corsa, ma difficilmente andremo in un Paese poco amico delle auto cinesi. Certo, tutto può ancora cambiare: è auspicabile trovare modi di collaborazione tra player cinesi ed europei. Infatti, Ungheria (la città di Szeged) e Turchia si apprestano a ospitare le prime due fabbriche europee del costruttore di Shenzhen, siti strategici che (fra l'altro) consentiranno al costruttore di evitare i dazi imposti dalla Commissione Europea alle auto elettriche made in China. Indiscrezioni di stampa vorrebbero altre nazioni avvantaggiate sull'Italia, in particolare la Germania, perché Berlino si è schierata contro le tariffe anti Dragone, mentre Roma ha votato a favore. Se raggiungessimo i nostri obiettivi nel Vecchio Continente, qualche costruttore europeo potrebbe sparire, l'aggiunta poco rassicurante. Colonnine super veloci. Infine, la chiosa sulle infrastrutture: in Cina, la BYD ha pianificato la costruzione di un network di ricarica proprietario", ha concluso Altavilla. "Valuteremo se fare lo stesso anche in Europa. Il riferimento è a nuove stazioni che promettono un rabbocco di elettroni a una velocità doppia rispetto ai già velocissimi Supercharger Tesla, così da rendere l'esperienza del rifornimento di un'auto elettrica analoga a quella di un pieno di una vettura a benzina o diesel.
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Renault - Prova la gamma ibrida con "Quattroruote c'è"

4 Ruote - Mar 18,2025
Se volete conoscere più da vicino tutte le caratteristiche della gamma full hybrid della Renault, la Casa francese ha organizzato insieme a Quattroruote una serie di test drive in molte città italiane: i nostri Expert Driver sono pronti a spiegare, con grande chiarezza, ogni dettaglio delle auto in prova, darvi informazioni tecniche sul funzionamento del powertrain E-Tech della Renault, ma anche consigli per una guida più efficiente. Quando? Sabato 29 marzo. Gli appuntamenti in tutta Italia. Per scoprire dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete collegarvi alla pagina dedicata all'evento. Le auto del test. Presso le concessionarie che aderiscono all'iniziativa di "Quattroruote c'è" sarà possibile conoscere più da vicino e provare le versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault Clio. La compatta francese, oggetto di un recente restyling, offre un look personale, ma anche un sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault Captur. Lunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri reali. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: il nostro Centro prove ha rilevato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault Symbioz. Realizzata sulla base della Captur, guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. La Symbioz full hybrid percorre 18 km/l di media, che diventano 21,7 in città. Renault Austral. Questa elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault Rafale. La Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault Espace. Abbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Audi - La nuova Q3 arriverà in estate

4 Ruote - Mar 18,2025
Audi ha presentato i risultati del 2024, un anno definito impegnativo e difficile, nel quale i ricavi sono scesi del 7,6%, passando da 69.865 a 64.532 milioni di euro. In calo anche le consegne, scese dalle 1.895.240 unità del 2023 alle 1.671.218 del 2024, pari a -11,8%. Le vetture elettriche sono state 164.480 (-7,8%). Il risultato operativo è quasi dimezzato: 3.903 milioni di euro nel 2024 contro i 6.280 dell'anno precedente. Una cifra che comprende le spese di ristrutturazione legate alla chiusura del sito di Bruxelles, spiegano da Ingolstadt. Il margine operativo sulle vendite si è attestato al 6,0% (3%). Il risultato finanziario nell'esercizio 2024 è stato di 1.097 milioni di euro (1.423 nel 2023, che comprende 651 milioni di euro derivanti dalle attività in Cina (erano 915 l'anno precedente). Il flusso di cassa netto passa dai 4.740 milioni del 2023 a 3.072 milioni di euro: un calo imputabile alla riduzione delle consegne e all'andamento negativo del capitale circolante nell'anno di riferimento. Anche il 2025 sarà un anno difficile. La congiuntura economica globale e l'inasprimento della concorrenza a livello internazionale pongono Audi, così come l'intero settore, di fronte a sfide importanti. Stiamo riorganizzando Audi in modo coerente, con nuovi modelli, un assetto rafforzato in Cina e strutture aziendali più efficienti, spiega Gernot Döllner, Ceo della Casa tedesca. Stiamo snellendo strutture e processi e riducendo la complessità ovunque possibile, aggiunge il responsabile finanziario Jürgen Rittersberger, ed è in quest'ottica che va letta la notizia del taglio di 7.500 posti di lavoro anticipata ieri. L'Audi prevede un altro anno impegnativo, in un contesto che permane volatile e sfidante, con una previsione per i ricavi delle vendite compresi tra 67,5 e 72,5 miliardi di euro, un margine operativo tra il 7% e il 9% e un flusso di cassa netto che dovrebbe rientrare nell'intervallo compreso tra 3 e 4 miliardi di euro. I risultati degli altri brand. Per quanto riguarda gli altri marchi del gruppo Audi, Bentley ha consegnato 10.643 vetture (contro le 13.560 del 2023), con ricavi attestati su 2.648 milioni di euro (2023: 2.938) e un margine operativo sulle vendite pari al 14,1%. A Sant'Agata Bolognese aumentano le consegne (10.687 automobili contro le 10.112 del 2023) e i ricavi, cresciuti del +16,2% (3.095 milioni di euro). Sale anche il risultato operativo (+15,5%), mentre il margine operativo sulle vendite si è attestato al 27,0%, in linea con l'anno precedente (27,2%). In leggero calo le consegne della Ducati (54.495 contro le 58.224 del 2023), stabili i ricavi e un margine operativo del 9,1% (era il 10,5% nel 2023). I nuovi modelli per il 2025. In questo contesto la Casa dei Quattro Anelli anticipa una strategia di prodotto molto aggressiva che prevede, entro la fine dell'anno, il debutto di dieci modelli ibridi plug-in. Nel corso del 2025 si completerà la gamma della A6, che è appena entrata a listino con la versione Avant, mentre la nuova serie della Q3 debutterà nel corso dell'estate. Proseguirà poi il rinnovamento della famiglia di ibride plug-in: dopo la A3, quest'anno arriveranno dieci nuovi modelli ricaricabili alla spina, tra cui la nuova A5 (che sarà presentata il 25 marzo). Strategie su misura. L'Audi ha confermato di voler portare avanti strategie mirate in base ai mercati su cui opera. Negli Stati Uniti presenterà dieci nuovi modelli nel corso del 2025, tra cui la Q6 e-tron, a cui si affiancheranno la A6 e-tron e le nuove generazioni di Q5, A5 e A6 termiche. In Cina la Casa tedesca ha rafforzato le partnership strategiche con Faw e Saic, da cui nasceranno modelli specifici per il mercato locale, presentati a partire dall'estate.
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Stellantis - Al via la partnership con Luvly, "lIkea delle microcar"

4 Ruote - Mar 18,2025
Il gruppo Stellantis ha firmato una partnership con la startup svedese Luvly AB per il possibile sfruttamento commerciale della sua tecnologia. L'azienda svedese produce una microcar elettrica molto leggera (meno di 450 kg), mossa da un pacco di batterie sostituibili, spedita all'interno di scatoloni piatti, come i mobili dell'Ikea. In questo modo, assicura la Luvly, si possono spedire 20 veicoli all'interno di container che altrimenti ne porterebbero solo quattro. Consumi ridotti in tutto l'arco di vita. Luvly si legge lovely, adorabile, ma contiene anche l'acronimo di Luv, Light Urban Vehicle, veicolo urbano leggero: questa microcar da due posti è lunga 2,7 metri, larga 1,53 e alta 1,44, con un peso complessivo inferiore ai 450 kg; costruita all'80% con materiali sostenibili, ha un consumo energetico lungo tutto il suo ciclo vitale (compresi produzione, trasporto e distribuzione) inferiore dell'80% rispetto alle auto elettriche tradizionali. Batterie intercambiabili. L'attuale microcar della Luvly monta due batterie da 15 kg l'una (per una capacità complessiva di 6,4 kWh) che possono essere facilmente sostituite con un altro set, così che l'auto sia sempre carica. Il motore è piccolo, con prestazioni relativamente contenute: l'auto non accelera come un missile, spiega l'azienda. Anche se può raggiungere i 90 km/h di velocità massima, è pensata per un uso esclusivamente urbano. La cella dell'auto prevede una struttura a strati, con un blocco in alluminio protetto internamente ed esternamente da schiuma plastica, che si occupa di assorbire la forza di eventuali impatti. Un mercato da esplorare. Stellantis è interessata alla possibilità di sfruttare le tecnologie della Luvly per lo sviluppo di veicoli futuri, che andrebbero ad ampliare la famiglia di microcar già presenti nella gamma del gruppo, ossia la Citroën Ami e la Fiat Topolino. Siamo convinti che la nostra tecnologia possa rivoluzionare il modo in cui le auto vengono progettate e costruite, spiega Hkan Lutz, ceo della Luvly. Se riusciamo a dimostrare il livello di sicurezza sicurezza e la sostenibilità economica della nostra piattaforma, e se Stellantis decide di adottarla, sarà una gran cosa e non solo per noi, ma per tutta l'industria automotive.
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Tesla - Il momento più difficile per Elon Musk

4 Ruote - Mar 18,2025
Anche lo scorso fine settimana i concessionari della Tesla negli Stati Uniti sono stati oggetto di numerose proteste, da Los Angeles a Filadelfia, da Boston a New York. A Portland, in Oregon, ignoti hanno sparato colpi d'arma da fuoco attraverso le vetrine di un concessionario, rompendo le vetrine e danneggiando tre veicoli. In Colorado una donna è stata arrestata con l'accusa di aver lanciato bottiglie molotov nel piazzale di un autosalone della Casa americana. Le proteste attraversano l'oceano e arrivano anche in Inghilterra, dove un gruppo di manifestanti ha organizzato un picchetto fuori da uno store londinese. La Borsa non va bene. Insieme ai picchetti, la Casa di Elon Musk deve affrontare anche la finanza, e nello specifico il rendimento in borsa. La capitalizzazione della società, dopo aver raggiunto il massimo storico di 1,5 trilioni di dollari lo scorso 17 dicembre, ha perso quasi il 50% in tre mesi: ieri, 17 marzo, era a 741,66 miliardi di dollari. Le azioni scendono di pari passo e registrano l'ottava settimana consecutiva di perdite: oggi valgono il 37% in meno rispetto a un mese fa, e sono in calo del 42.64% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo scetticismo delle banche. Il valore del brand Tesla era fortissimo, ed Elon è riuscito a distruggerlo completamente, ha attaccato Per Lekander, socio del fondo d'investimento Clean Energy Transition. Musk è dalla parte sbagliata dei potenziali compratori. Non sono gli americani con gli stivali da cowboy a comprare le Tesla. JPMorgan ha abbassato la previsione di fine anno della Tesla da 135 a 120 dollari: Fatichiamo a ricordare un momento analogo nella storia dell'industria automotive in cui un brand ha perso così tanto valore in così poco tempo, aggiungono gli analisti in una nota. La concorrenza è sempre più forte. La pressione arriva anche e soprattutto dal mercato, e non solo europeo, dove la Casa americana a gennaio ha perso il 45,2%, in un mese in cui le elettriche sono cresciute del 34%. In Germania, dove Musk paga pure il suo schieramento a favore dei partiti di estrema destra, le vendite sono crollate del 76% rispetto all'anno scorso. Pur rimanendo leader mondiale del mercato elettrico, la Tesla sta comunque perdendo terreno a livello mondiale, registrando nel 2024 il primo calo di vendite in dieci anni: lo scorso anno sono state consegnate in tutto il mondo 1.789.226 Tesla, mentre la BYD è a quota 1.764.992 esemplari. Rinnovamento a passo lento. Il sorpasso da parte della Casa cinese potrebbe non essere così lontano, anche per via di una gamma prodotto che fatica a rinnovarsi al ritmo a cui si stanno muovendo i principali competitor (e non solo quelli cinesi). Entro la fine dell'anno potrebbe arrivare un nuovo restyling per i modelli di punta, Model S e Model X: al netto di aggiornamenti più o meno corposi, sono comunque sul mercato da più di dieci anni. La Model 3, arrivata nel 2017, è stata aggiornata alla fine del 2023 mentre l'update della best seller Model Y, sul mercato dal 2019 e auto più venduta al mondo nel 2023, si è fatto lungamente attendere ed è arrivato solo qualche settimana fa. Dopo il successo iniziale, le vendite del pick-up elettrico Cybertruck sono sostanzialmente stabili. Situazione di attesa. In molti aspettano di vedere cosa succederà nelle prossime settimane. I dati di mercato di marzo potrebbero essere un primo segnale per capire se si confermerà il calo registrato nei primi mesi dell'anno o se assisteremo a un'inversione di tendenza. Ci sarà da capire quanto incide l'arrivo della nuova Model Y, che potrebbe in parte spiegare il rallentamento nelle vendite, e il risultato del mega spot alla Casa Bianca organizzato nei giorni scorsi da Donald Trump, che ha acquistato una Model S. Meno interessati agli stunt politici, investitori e azionisti aspettano di scoprire le prossime novità sulla guida autonoma, il campo sul quale Musk ha scommesso di più nell'ultimo periodo: il tycoon ha promesso che il Cybercab entrerà in produzione il prossimo anno, che la produzione negli Usa delle Tesla raddoppierà entro il 2026, e che nel corso del 2025 verrà resa disponibile la guida assistita FSD (Full Self Driving) anche alle auto che circolano in Cina e in Europa.
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