Mercedes-Benz - Gli ultimi test dei nuovi monovolume VLE e VLS
La Mercedes-Benz ha organizzato un test di durata del nuovo monovolume elettrico basato sulla piattaforma dedicata VAN.EA. Il modello di serie sarà lanciato nel 2026 e si dividerà in due diverse famiglie: VLE fino a otto posti e VLS con una impostazione premium da Grand Limousine. Oltre all'Europa Mercedes-Benz offrirà questi prodotti anche negli Stati Uniti e in Cina. 1.090 km in 13 ore, ricariche incluse. Un prototipo camuffato è stato guidato da Stoccarda a Roma per 1.090 km ed ha impiegato 13 ore in totale, incluse due soste da 15 minuti per la ricarica grazie all'architettura a 800 Volt. Nel corso della prova si è rivelato prezioso l'asse posteriore sterzante nei tratti urbani e in quelli scelti sulle Alpi per stressare ulteriormente il prototipo, che ha affrontato temperature e condizioni climatiche molto diverse tra loro in questo breve lasso di tempo.
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Lamborghini - Poche ma... buonissime
La Lamborghini ha inaugurato il programma Few-Off nel 2007 con la Reventón, che ha introdotto lo stile aeronautico delle successive sportive di Sant'Agata Bolognese. Negli anni si sono susseguiti modelli speciali a tiratura limitatissima, dalla Sesto Elemento alla seconda Countach, nati come laboratori di creatività e ingegneria, dove sperimentare soluzioni e tecniche che avrebbero poi trovato applicazione sulle vetture di serie, dal design ai powertrain, dai materiali alle meccaniche più raffinate. In questa galleria ripercorriamo tutti i modelli few-off della Lamborghini dal 2007 a oggi, in attesa di scoprire il nuovo modello che verrà presentato alla prossima Monterey Car Week, e che potrebbe chiamarsi Fenomeno.
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Italia - Le auto più vendute di quest'anno
Nel mese di giugno il mercato del nuovo in Italia è andato piuttosto male, registrando un calo del 17,4% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Siamo però al giro di boa del 2025 e si possono tirare le prime somme dell'anno, in particolare per scoprire quali sono stati i 30 modelli più venduti in questi sei mesi, una scheda alla volta, dalla trentesima posizione al gradino più alto del podio.
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Stellantis Pro One - Al via ufficiale il programma CustomFit
Malgrado il progressivo ridimensionamento, lo stabilimento Stellantis di Atessa, in provincia di Chieti, è ancora il maggiore del gruppo in Italia, il principale impianto dedicato ai veicoli commerciali, oltre che la più grande fabbrica di questo tipo in Europa. Da qui escono ben sei declinazioni della piattaforma più grande, la X250 da 3,3 a 5 tonnellate di peso totale, della divisione Pro One di Stellantis, dedicata ai veicoli commerciali: oltre al padrone di casa, il Fiat Ducato, nascono ad Atessa il Citroën Jumper, l'Opel/Vauxhall Movano, il Peugeot Boxer e, fuori dal gruppo, il Toyota Proace Max e il recentissimo Iveco eSuper Jolly, quest'ultimo nella sola versione furgone a trazione elettrica). Più della metà degli esemplari viene avviata alla preparazione in vista di un successivo allestimento, all'adozione di una sovrastruttura, o a differenti gradi di personalizzazione in base alle richieste di grandi clienti; e una quota crescente di queste attività viene gestita direttamente dall'unità specializzata dell'impianto abruzzese che fa capo a CustomFit, presente in altri cinque dei maggiori impianti di Stellantis Pro One. CustomFit è il programma del gruppo che ha l'obiettivo di gestire sempre più direttamente i processi di conversione (sia interni agli stabilimenti sia a cura di 550 allestitori partner) e personalizzazione, fino ad arrivare dall'attuale 11% di adattamenti e trasformazioni al 15% entro due anni e dal 24% di personalizzazioni corrente al 40% del 2027. Bev da lavoro e per il tempo libero. La nuova specialità di Pro One è stata avviata nel 2024 ma raccoglie l'esperienza di un'attività di completamento e allestimento già presente in diverse unità produttive Stellantis e sovrintende, oltre che al completamento dei modelli per trasporto professionale, anche al settore dei veicoli per il camping-car e il tempo libero. Nei due ambiti, il lancio di CustomFit è stato sancito nello stabilimento di Atessa rispettivamente dall'inizio della produzione degli autotelai elettrici con furgonatura Cargo Box (da 18,3 a 20,5 metri cubi) e degli chassis, sempre elettrici, dedicati alle trasformazioni autocaravan. La lista delle opzioni per i modelli Stellantis taglia large a corrente si è intanto arricchita del caricatore di bordo da 22 kW, in alternativa a quello già disponibile da 11 kW, che secondo il costruttore dimezza il tempo di rigenerazione dell'energia nella batteria da 110 kWh a sei ore. Una questione di efficienza. In occasione della presentazione delle novità, Anne Abboud, responsabile dalla divisione Pro One, ha ricordato a Fleet&Business il valore del rafforzamento delle attività di trasformazione da parte del costruttore, che comporta per i clienti, per esempio, il riconoscimento, sull'allestimento, della stessa garanzia di due anni prevista per il veicolo, e per il gruppo industriale italofrancese si traduce in un efficientamento dei processi, a cominciare da quelli logistici. Eliminare alcuni passaggi integrando l'allestimento, sottolinea la manager transalpina, significa anche ridurre il costo logistico, che per questi veicoli è pari a quello di produzione.
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Audi - SQ5 Sportback, laltra faccia dellibrido
Muscoloso, comodo, iperconnesso e capace di adattarsi a tutte le situazioni. L'ibrido secondo Audi, in questo caso mild hybrid, ha un nuovo riferimento nei panni di una Suv coupé: la SQ5 Sportback, in grado di sposare nel migliore dei modi efficienza e prestazioni. Tra vie di città in mezzo al traffico, tratti di autostrada e un po' di sterrato, andando da Trieste verso la Slovenia lungo la costa adriatica, abbiamo provato la tedesca, già ordinabile da 93.050 euro. Può muoversi anche in solo elettrico. Sotto al cofano pulsa un sei cilindri a V 3.0 benzina, sovralimentato con turbocompressore a geometria variabile, abbinato a un sistema mild hybrid a 48 volt, composto da un alternatore-starter e da una piccola batteria agli ioni di litio. Il supporto elettrico è discreto ma concreto: fino a 24 CV e 230 Nm per ridurre i consumi (la casa dichiara 8,8 litri/100 km nel ciclo combinato Wltp), favorire la marcia a vela nei tratti di rilascio e, in alcune situazioni, consentire brevi spostamenti a zero emissioni. E quando deve dare il massimo, la SQ5 Sportback può contare su una potenza massima di 367 CV e una coppia di 550 Nm, sufficienti a farla accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi, per poi toccare, magari su una pista, i 250 km/h di velocità massima. Il tutto, facendo affidamento sulla trazione integrale quattro ultra e su diverse tecnologie, tra cui lo sterzo progressivo, lasciando alla trasmissione automatica S tronic a sette rapporti il compito di rendere la marcia fluida e senza strappi. Si alza da terra fino a 60 mm. Ad adattare l'assetto a ogni tipo di situazione ci pensano invece le sospensioni a doppio stadio. Nella variante pneumatica adattiva (optional), possono variare l'altezza da terra fino a 60 mm. E per sconfinare dall'asfalto sono disponibili nell'elettronica di bordo i programmi off-road e off-road plus che intervengono su Abs, controllo trazione e risposta del motore, permettendo alla vettura di affrontare senza problemi anche fondi impegnativi. Cambia la firma luminosa. Lunga 4,72 metri, la SQ5 Sportback sfoggia un design marcato dal tetto spiovente e dal posteriore inclinato ed è subito riconoscibile per il frontale con il grande single frame tridimensionale a nido d'ape. I gruppi ottici Audi Matrix Led contribuiscono a darle un look deciso, mentre nella coda i fari Oled 2.0 possono cambiare grafica sfruttando un'apposita funzione dell'infotainment. All'interno, l'abitacolo è un salotto digitale che premia lo spazio anche con un bagagliaio da 475 litri in configurazione standard, espandibile fino a 1.480 litri abbattendo i sedili. La plancia ospita un cruscotto da 11,9, l'head-up display con realtà aumentata, un touchscreen curvo Mmi da 14,5 e anche un terzo schermo da 10,9 dedicato al passeggero. Tutto ruota attorno al sistema Android Automotive OS, con assistente vocale potenziato da ChatGPT, comandi rapidi e una piattaforma elettronica E3 di ultima generazione. Tra gli Adas spicca l'Adaptive Cruise Assist evoluto che integra ora i dati cartografici e le informazioni Car-to-X.
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Geely - Il marchio debutta in Italia con la EX5
Geely debutta in Italia grazie ad un accordo di distribuzione con Jameel Motors. L'attenzione è rivolta ai modelli NEV (New Energy Vehicles), categoria sotto la quale i cinesi considerano sia le elettriche sia le ibride ricaricabili. A seguire il progetto sarà la Jameel Motors Italia, diretta dall'ex Ford, Toyota e Jaguar Land Rover Marco Santucci. Debutto con la Suv elettrica EX5. Il primo veicolo a essere presentato sarà la Suv elettrica Geely EX5, seguita da un secondo modello plug-in hybrid e l'obiettivo è quello di iniziare le consegne nell'ultimo trimestre dell'anno, attraverso una rete di 10-15 concessionari, destinati a diventare una settantina già nel 2026, quando alla gamma si saranno aggiunti anche una più compatta full hybrid e un altro modello. La EX5, già nota in altri mercati come E5, è lunga 4.615 mm e adotta un motore elettrico da 218 CV e 320 Nm con batterie Aegis Short Blade da 49 o 60 kWh, per un'autonomia dichiarata di 440 e 530 km. Della Suv Super hybrid Phev, leggermente più grande con 4.740 mm di lunghezza, sono state diffuse solo la capacità della batteria, 18,4 kWh, l'autonomia in Ev di 111 km e quella coplessiva, 940 km; caratteristiche che fanno pensare alla Galaxy Starship 7. Ancora da definire i prezzi per il nostro Paese, che però Santucci anticipa essere concorrenziali e comprensivi di una garanzia di sei anni sul veicolo e otto sulla batteria.
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Guida autonoma - Maran: "Europa in ritardo, ma può recuperare"
"I veicoli autonomi sono già una realtà. Tuttavia, quasi tutti i veicoli attualmente in circolazione in città e autostrade del mondo si trovano al di fuori dell'Europa, in particolare negli Stati Uniti e in Cina. L'Europa è in ritardo nella corsa globale alla guida autonoma, ma se faremo le scelte e gli investimenti giusti siamo ancora in tempo per diventarne leader". Con queste parole l'eurodeputato Pierfrancesco Maran ha riassunto un evento da lui stesso organizzato al Parlamento Ue per parlare proprio di guida autonoma e delle prospettive per il Vecchio Continente in un campo ormai dominato da statunitensi e cinesi. Serve un cambio di marcia. Maran, che da tempo si occupa di temi legati al futuro dell'auto, ha quindi presentato un "Working Paper sul Modello Europeo di Guida Autonoma", spiegando che "la mobilità autonoma è uno dei punti centrali dell'Automotive Action Plandell'Unione europea". "Riconoscere la portata della sfida è importante, ma serve un cambio di marcia"; ha aggiunto l'eurodeputato dem, secondo il quale è necessario "modernizzare le procedure di omologazione dei veicoli, avviare sperimentazioni su larga scala, concentrare i finanziamenti sui progetti ad alto potenziale e armonizzare le regole per i test e la messa in strada in tutti i Paesi Ue: questi sono i quattro pilastri fondamentali su cui l'Europa dovrebbe costruire la propria leadership nella guida autonoma".
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Polestar - Ufficiale: la 7 sarà assemblata in Slovacchia dalla Volvo
La Polestar amplia la sua presenza produttiva in Europa, affidandosi ancora una volta alla sua ex casa madre. L'azienda svedese ha scelto da tempo la stada di appoggiarsi a costruttori terzi per l'assemblaggio dei suoi modelli (la Polestar 4 è costruita anche a Busan dalla Renault Korea Motors, la 2 a Luqiao in un impianto della Geely gestito dalla Volvo e la 3 negli stabilimenti della Casa di Goteborg a Chengdu e Ridgeville) e la stessa strada è stata confermata anche per la Polestar 7, la nuova Suv destinata a inaugurare nel 2028 un'inedita piattaforma modulare. La Polestar ha firmato un memorandum d'intesa proprio con la Volvo per produrre la vetture a ruote alte di segmento C a Koice, lo stabilimento slovacco (attualmente in fase di costruzione) che da mesi viene menzionato in via ufficiosa come destinazione della prossima novità svedese. Una nuova piattaforma comune. La Polestar 7, che sarà sviluppata su un'architettura condivisa tra i vari marchi di proprietà del gruppo Geely, utilizzerà "la base tecnologica" del Volvo, per beneficiare della condivisione di componenti, della tecnologia per le batterie "cell-to-body" e della prossima generazione di motori elettrici sviluppati internamente. Ovviamente, saranno introdotte delle caratteristiche specifiche coerenti con il posizionamento della Polestar. Per l'amministratore delegato Michael Lohscheller, "collaborare con Volvo per sviluppare e produrre la Polestar 7 in Europa rappresenta un'opportunità unica che rafforzerà la nostra posizione nel mercato interno. La nostra strategia di utilizzare le architetture del gruppo come base per la nostra futura gamma di modelli ci offre accesso alle tecnologie migliori e più recenti, in modo economicamente vantaggioso". La prima immagine. Tra l'altro, la Polestar, nell'annunciare l'accordo con Volvo, ha diffuso anche un primo teaser della 7. Per quanto ci sia un velo nero a coprire il tutto, si possono riscontrare stilemi ormai caratteristici della Casa svedese, tra cui la configurazione a T delle luci anteriori.
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SRT - Torna il marchio sportivo americano del gruppo Stellantis
Dopo il ritorno dei motori Hemi il gruppo Stellantis riporta in vita anche il marchio sportivo SRT dedicato al mercato americano. L'attuale responsabile del brand Ram, Tim Kuniskis, dirigerà le attività di SRT in sinergia con i marchi Chrysler, Dodge, Jeep e Ram. Ritorno alle corse nel 2026. Non ci sono per il momento indicazioni precise sui modelli e sulle versioni pianificate e non è escluso che SRT possa occuparsi anche di modelli full electric. Non mancheranno inoltre gli impegni nelle competizioni: è già confermato infatti ll ritorno della Ram nel 2026 nelle competizioni Truck della Nascar, da cui mancava da tredici anni.
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Tesla - Un altro trimestre di vendite in calo
La Tesla conferma le sue difficoltà commerciali anche nel secondo trimestre di quest'anno. L'azienda texana ha chiuso i tre mesi al 30 giugno con 384.122 consegne, il 13,5% in meno rispetto al pari periodo dell'anno scorso. Si tratta del secondo calo di fila per i dati trimestrali della Tesla: nel primo trimestre, infatti, la contrazione è stata del 13% circa. Dalla produzione un segnale positivo. L'andamento delle consegne è ormai da diversi mesi su un trend di costante debolezza a causa di diversi fattori, tra cui una gamma sempre più obsoleta, per quanto in parte rinnovata dal restyling di Model 3 e Model Y, e, soprattutto, dai danni d'immagine e reputazionali prodotti dal protagonismo politico del numero uno Elon Musk. Se la debolezza sarà confermata anche nei prossimi mesi, la Tesla rischia di chiudere il 2025 con consegne in calo per due anni consecutivi, a dispetto delle promesse dei vertici aziendali su un aumento della capacità produttiva del 50% all'anno fino ad almeno il 2030. In ogni caso, non mancano segnali positivi sul fronte produttivo: se nel primo trimestre la flessione dei volumi era stata del 16,3%, nel secondo è stata limitata a un -0,15% e ad appena 587 veicoli in meno sfornati dalle fabbriche Tesla (da 410.831 a 410.244), a dimostrazione della possibilità che siano state superate le conseguenze della chiusura di alcuni linee per l'arrivo della nuova Model Y.
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Ferrari - Maranello torna titolare del nome "Testarossa"
La Ferrari potrebbe aver chiuso definitivamente la lunga contesa giudiziaria sulla titolarità del nome Testarossa. Il condizionale è d'obbligo perché il caso potrebbe ancora riservare qualche sorpresa. Tuttavia, una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea pone una pietra tombale su una controversia ormai decennale: i giudici del Lussemburgo hanno, infatti, annullato una dichiarazione di decadenza della proprietà della denominazione da parte dell'Ufficio Ue per la proprieta intellettuale (Euipo), restituendone la piena titolarità alla Casa di Maranello. Il caso. La contesa risale a diversi anni fa, quando l'imprenditore tedesco Kurt Hesse, proprietario del produttore di modellini Autec, registra il marchio Testarossa e, successivamente, ne ottiene il diritto di utilizzo da parte di un tribunale di Düsseldorf. Dopo di che parte una lunga battaglia legale che porta prima alla decadenza pronunciata dall'Euipo e poi al ricorso alla Corte di Giustizia, che ora ha emesso una sentenza a favore del Cavallino Rampante. "Dal 2007, la Ferrari SpA e titolare del marchio denominativo Testarossa, in particolare per automobili, pezzi di ricambio e accessori, nonche modelli in miniatura di automobili (giocattoli)", affermano in un comunicato i giudici, ricordando che l'Euipo, "al quale sono state presentate due domande di dichiarazione di nullita" del marchio, ha stabilito che la Ferrari era decaduta dai sui diritti su tale marchio", avendo considerato "che, per un periodo ininterrotto di cinque anni, tra il 2010 e il 2015, tale marchio non era stato oggetto di un uso effettivo all'interno dell'Unione europea per i prodotti per i quali era stato registrato". Accolto il ricorso. La Corte di Giustizia ha, però, accolto il ricorso di Maranello, annullando le decisioni dell'ufficio brevetti munitario sulla base di diverse motivazioni legate ai vari prodotti. Per esempio, per le auto, i giudici precisano che, per quanto la loro produzione si sia conclusa nel 1996, negli anni successivi sono state commercializzate da concessionari o distributori autorizzati modelli di seconda mano. A tal proposito, la corte "rileva che l'utilizzo del marchio da parte del suo titolare conformemente alla sua funzione essenziale, ossia di garantire l'identita di origine dei prodotti per i quali e stato registrato, al momento della rivendita di prodotti di seconda mano, puo costituire un uso effettivo. Cio si applica anche al suo uso da parte di terzi con il consenso del titolare, che sia esplicito o implicito". Alla luce delle particolarità del mercato dell'usato, il tribunale ritiene quindi che la loro vendita "da parte di un concessionario o di un distributore autorizzato" possa essere riconosciuta come "effettuata con il consenso implicito" del titolare del marchio, "in ragione dell'esistenza di un'autorizzazione che stabilisce un legame" tra le societa. "Tale legame presuppone che il titolare del marchio abbia autorizzato il concessionario o il distributore autorizzato ad utilizzarlo. Inoltre, il Tribunale rileva che la Ferrari e stata coinvolta nella vendita di alcune automobili usate modello Testarossa da tali concessionari o distributori autorizzati, mediante un servizio di certificazione dell'autenticita di tali veicoli", affermano ancora i giudici, concludendo "nel senso che la Ferrari ha dimostrato di aver acconsentito implicitamente all'uso del marchio contestato da parte di terzi". Lo stesso vale, a grandi linee, anche per i pezzi di ricambio, gli accessori e i modellini: per la Corte del Lussemburgo, la Ferrari ha concesso il sui "consenso implicito" e pertanto ha mantenuto l'uso del marchio.Cosa succede ora. La sentenza è comunque impugnabile. Infatti, nel comunicato si ricorda che le parti possono presentare "impugnazione entro due mesi e dieci giorni" dalla data di notifica, ma "limitatamente alle questioni di diritto" e subordinatamente a una procedura di "ammissione preventiva". In sostanza, chi vorrà portare avanti il caso dovrà presentare una domanda "nella quale sia esposta la questione importante, o le questioni importanti, che l'impugnazione solleva per l'unita, la coerenza o lo sviluppo del diritto dell'Unione". Dunque, il succo del discorso non cambia: la Ferrari è pienamente titolare del marchio Testarossa.
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Changan - "Costruiremo una fabbrica in Europa"
La casa automobilistica cinese Changan sta pianificando la costruzione di uno stabilimento in Europa, nell'ambito dei suoi piani di espansione nel Vecchio Continente (e per evitare i dazi imposti dall'Unione Europea). Siamo convinti dell'importanza di stare in Europa, producendo in Europa per l'Europa. Stiamo lavorando a soluzioni che ci permettano di produrre direttamente qui, ha dichiarato il responsabile marketing europeo Nic Thomas. Lo sbarco è iniziato. Entro il 2025 la Changan punta a entrare in dieci mercati europei con i veicoli elettrici della Deepal. Si comincia con la Suv elettrica S07, commercializzata per ora in Germania, Norvegia e Regno Unito, e da settembre anche in Olanda e Danimarca. Al momento non ci sono tempistiche per la realizzazione del nuovo polo produttivo, né un ventaglio di Paesi in cui potrebbe essere costruito.
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Ferrari - A Goodwood con tante novità
La Ferrari presenterà in anteprima mondiale al Goodwood Festival of Speed la nuova Amalfi. L'erede della Roma sarà affiancata dalla 296 Speciale, al debutto in Inghilterra, inoltre faranno parte dell'esposizione anche la F80 e la 12Cilindri. Nello stand ufficiale sarà disponibile anche una Purosangue allestita dal reparto Tailor Made e una F50 certificata da Ferrari Classiche. Due Formula 1 della Scuderia. All'evento inglese la Ferrari sarà rappresentata anche dai collezionisti, che hanno risposto in massa al richiamo di Goodwood e alle celebrazioni per i 75 anni della Formula 1: saranno presenti monoposto d'epoca, auto sportive da competizione ed esemplari unici che hanno fatto la storia del marchio. Quella di Maranello è inoltre l'unica scuderia ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mondiale e per questo la Scuderia Ferrari sarà presente ufficialmente con due monoposto: la SF90 del 2019 e la SF21 del 2021.
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Teos 2025 - Spazio anche alla nostra campagna StopCellular
A Teos 2025 abbiano dato spazio anche a una nostra recente campagna per la sicurezza. Si tratta di StopCellular, un'iniziativa di sensibilizzazione contro l'uso dei telefonini alla guida. A Casina Valadier, il palcoscenico del nostro evento dedicato alla sostenibilità, non abbiamo solo portato l'auto al centro dell'iniziativa, ma abbiamo anche dato voce a chi l'ha sostenuta o patrocinata. il caso della Kia, che ha messo a disposizione una EV3. "Noi di Kia - ha affermato Giuseppe Mazzara, CX & Brand Marketing Director di Kia Italia - cerchiamo di fornire i migliori sistemi di mobilità ai clienti, ma cerchiamo anche di fare qualche cosa per la mobilità. Ovviamente, una delle nostre fondamentali attività per il futuro è la sostenibilità. Tuttavia, per noi il concetto di sostenibilità non è soltanto legato all'ambiente, ma anche al benessere della persona. Ecco perchè abbiamo deciso di partecipare all'iniziativa di Quattroruote". Lotta alla distrazione. La campagna vede il coinvolgimento anche delle forze dell'ordine. All'evento, infatti, ha partecipato Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale. "La distrazione è la prima causa di incidenti nel nostro Paese", ha affermato il funzionato. "Ci sono anche altri device che chiaramente attirano l'attenzione e pongono le condizioni per un incidente stradale. Quando noi circoliamo sulle strade ci sorprendiamo sempre. I conducenti sembrano guidare sotto effetto dell'alcol, perché hanno un andamento che è paragonabile a chi guida ubriaco: si perde la normalità": Puccia ha quindi sottolineato l'importanza dell'educazione stadale: "Noi cerchiamo di percorrere la strada della consapevolezza, ossia cerchiamo di portare, soprattutto tra i più giovani delle scuole, una consapevolezza del rischio".
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Teos 2025 - Fabrizio Giugiaro: "Sono preoccupato per il settore auto"
"Ill fatto che de Meo sia uscito dalla Renault in un momento pazzesco, di grande successo, per approdare a una casa di moda mi fa pensare. Io sono molto preoccupato". Lo ha affermato Fabrizio Giugiaro, numero uno di GFG Style e figlio di Giorgetto, uno dei pià grandi designer del settore automobilistico, nel corso di Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilità, parlando dell'attuale situazione dell'industria delle quattroruote.La necessità di diversificare. Giugiaro ha anche fatto riferimento a quanto visto di recente a Shanghai, dove molte novità hanno replicato "l'italianità e il nosto buon gusto". La sfida dei cinesi è talmente grande da aver spinto la società dei Giugiaro a non concentrare le sue attenzioni sull'auto e ad avviare un processo di diversificazione già 30 anni fa con progetti, per esempio, nel campo delle costruzioni oppure dei trasporti ferroviari: "Ormai è un business per noi quasi più importante dell'auto".
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Teos 2025 - Santilli (Toyota): "Con nuova Aygo X emissioni record per un segmento A"
"L'ibrido di Toyota nasce da una scelta e da una visione di tanti anni fa, che oggi fa sì che oltre il 80% delle nostre vendite siano ibride. E l'anno prossimo con l'ingresso della nuova Aygo X avremo in gamma anche una segmento A, una vettura di solo 3,70 metri, con emissioni veramente da record". Con queste parole Alberto Santilli, amministratore delegato di Toyota Motor Italia, ha voluto sottolineare a Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilitò, l'importanza per l'azienda nipponica di una strategia che affonda le sue radici nei primi anni '90 del secolo scorso.Approccio multi-tecnologico. Santilli ha quindi ricordato l'approccio "multi-percorso" della Toyota. "Nasce dalla nostra consapevolezza che non esiste un'automobile per tutti, ma esistono tante automobili con tante tecnologie diverse, per soddisfare bisogni e esigenze di clienti diversi. Il cliente dobbiamo sempre tenerlo al centro della nostra visione e delle nostre scelte e pertanto noi dobbiamo essere in grado di fornire tecnologie che siano in grado disoddisfare bisogni e esigenze di clienti diversi". Il manager ha anche ricordato lo studio commissionato di recente al Centro ricerca CARe (Unimarconi), all'Enea e all'Università di Firenze per valutare il potenziale dell'ibrido full. "Quello che abbiamo voluto fare è testare in Italia esattamente quali erano le performance di una nostra tecnologia plug-in per capire esattamente i comportamenti e le caratteristiche: è stato uno studio molto importante perchè abbiamo sottoposto i nostri veicoli a oltre 500 test diversi, 110 guidatori si sono alternati alla guida e hanno guidato in contesti diversi e con caratteristiche di guida diversi per un totale di oltre 30.000 km. Quindi i risultati sono assolutamente interessanti". "Sicuramente lo studio ci ha dato una grande aiuto per capire qual è il reale potenziale di una tecnologia plug-in se è utilizzata nella maniera corretta. Possiamo dire che il full hybrid plug-in ha un potenziale che è ben superiore a 7 volte quello che è la quota di mercato di oggi", ha concluso Santilli.
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Teos 2025 - Maddalena (Safe): "In Italia tante eccellenze nel riciclo"
"Devo dire che in Italia, di aziende attive nel campo del riciclo ne ho viste parecchie e posso dire che di eccellenze ce ne sono tante". Giuliano Maddalena, presidente del Centro di Coordinamento Raee e amministratore delegato del consorzio Safe, ha colto l'occasione di Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilità, per sgombrare il campo dal pessimismo generale che circonda il tema del riciclo.Cos'è Safe? Maddalena ha anche cercato di fare comprendere cosa sia il consorzio: "In pochissime parole, Safe è una casa nella quale convivono diversi tipi di consorzi, che riciclano dispositivi elettrici, batterie, pneumatici. una casa nella quale questi consorzi si trovano per condividere le competenze, le attività. Ed è un acceleratore per tutti questi consorti che si affacciano al mondo dell'ecologia. una società senza scopo di lucro". "Il nostro perimetro di gioco fatto da tante cose, innanzitutto dalle normative, che noi dobbiamo sicuramente adottare per renderle applicabili", ha concluso Maddalena.
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Stato di ebbrezza - Firmato il decreto sull'Alcolock: tutti i dettagli
Firmato il decreto che definisce le caratteristiche e le modalità di installazione dell'alcolock, il dispositivo introdotto nel nostro ordinamento con la riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024 che impedirà l'avviamento del motore del veicolo se un guidatore già condannato per guida in stato di ebbrezza, ossia con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, risulterà avere un livello di alcol superiore a 0 g/l. In pratica, uno strumento anti recidivi: chi vorrà di nuovo mettersi al volante dopo una condanna, potrà farlo solo se sul veicolo sarà installato questo strumento e, ovviamente, solo se il test dell'alito sarà superato. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche.Come un etilometro. Ogni alcolock dovrà rispondere alla norma europea EN 50436 sugli etilometri, dovrà essere omologato ai sensi del regolamento UNECE n. 10 e dovrà riportare marchio del fabbricante, tipo, numero di serie, versione del software, validità della taratura, marcatura dell'omologazione e marchio CE. Ogni produttore dovrà allegare a ciascun dispositivo le istruzioni di installazione e di uso e manutenzione con l'elenco dei modelli di veicoli sui quali potrà essere installato o, al contrario, non potrà esserlo. Sia questo elenco sia quello degli installatori autorizzati dovranno essere comunicati alla Motorizzazione civile, che li metterà a disposizione di tutti i cittadini sul portale dell'automobilista.Taratura obbligatoria. Come accennato, prima di essere messo in commercio, l'alcolock dovrà essere testato secondo la norma EN 50436-1. Questa verifica dovrà essere effettuata da un laboratorio indipendente accreditato. Il certificato di taratura, con la durata della validità, dovrà essere allegato al dispositivo e tenuto a bordo del veicolo.Su quali veicoli si potrà installare. In generale l'alcolock potrà essere installato sia su autoveicoli (autovetture e autocarri) già predisposti per la sua installazione, ossia dotati di specifica interfaccia, sia su veicoli che non lo sono (ricordiamo che l'obbligo di predisposizione è obbligatorio per le auto di nuova omologazione fin dal luglio 2022).Installazione a cura di un'officina autorizzata. L'officina autorizzata dal produttore dovrà installare (ed eventualmente disinstallare) il dispositivo rispettando le indicazioni e le procedure stabilite. Dovrà poi applicare su di esso un sigillo autodistruttivo che ne impedisca l'alterazione o la manomissione. L'installazione e lo smontaggio non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova, dunque non servirà alcun collaudo in Motorizzazione civile. L'installatore, però, dovrà consegnare al proprietario dell'auto, oltre alle istruzioni per l'uso e la manutenzione (comprese le informazioni sullo scarico dei dati rilevati e memorizzati), la dichiarazione di avvenuta e corretta installazione e il certificato di taratura con un intervallo di taratura valido, ossia con la data oltre la quale lo strumento dovrà nuovamente essere tarato da un laboratorio accreditato. Questi due documenti dovranno essere tenuti a bordo dell'auto in originale e mostrati in caso di controllo da parte delle forze di polizia.
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Teos 2025 - Favuzza (Renault): "R5 ed R4 non sono un'operazione nostalgia"
"Più che dall'alimentazione direi che la scelta di un'auto è guidata da altri fattori, soprattutto dalle sensazioni che ci trasmette un'auto quando la guardiamo, quando la vediamo. Ed è da questo che siamo partiti per reinventare Renault 4 e Renault 5, due icone del passato che vengono proiettate in un mondo moderno, con una motorizzazione 100% elettrica, ricarica bidirezionale e tanta connettività. Non è stata un'operazione nostalgica, perché rimaniamo fedeli ai valori che hanno sempre contraddissuto le vetture Renault". Lo ha affermato Gabriella Favuzza, Head of Future Mobility & Public Affairs di Renault Italia, durante Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilità.Perchè l'ibrido? Favuzza ha quindi parlato anche dei motivi che spingono i consumatori ad acquistare un'ibrida, invece di un'elettrica: "Oggi chi sceglie un'auto ibrida non si sente pronto a compiere il passo verso il modello a un 100% elettrico. Oggi di fatto gli elementi che stanno frenando l'elettrico sono essenzialmente il prezzo e l'ansia da disponibilità delle infrastrutture di ricarica. Quindi l'ibrido è più o meno un valido strumento di transizione per chi non è ancora pronto a conoscere questa scelta. Da questo punto di vista la nostra è una tecnologia effettivamente all'avanguardia che democratizza l'esperienza di guida in elettrico". La dirigente ha anche affrontato il tema dell'aggressiva concorrenza dei cinesi: "Oggi il cuore dell'auto si è spostato in Cina, paese che detiene la leadership sull'elettrico e sul fronte dell'innovazione. Da questo punto di vista la sfida per l'Europa non è soltanto una tecnologica, ma è industriale, economica e tecnologica. L'Europa deve cambiare il proprio passo e andare a proteggere i suoi metodi di gestione o le competenze", ha affermato Favuzza.
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Teos 2025 - Maniaci (Q8): "Con gli Hvo abbattiamo del 90% le emissioni di CO2"
"Parliamo di Hvo: in termini semplici è un gasolio che garantisce un abbattimento del 90% delle emissioni di CO2. Q8 sta investendo non soltanto in questo tipo di carburanti, sta investendo anche in altri prodotti di natura biologica. Sta investendo anche attraverso acquisizioni importanti. Crediamo che sia questa la strada giusta per garantire la transizione". Lo ha affermato Vincenzo Maniaci, Direttore Cards & Digital Payments di Q8 Italia, durante Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilità e organizzato a Casina Valadier, a Roma. Il progetto marino. Maniaci ha quindi ricordato come nel logo di Kuwait ci siano tre colori: il giallo del deserto, il rosso del sole e il blu del mare. E a proposito di mare, il manager ha ricordato un progetto per distribuire speciali kit assorbenti con speciali spugne in grado di assorbire fino al 99% degli oli: "Sono efficienti in modo stupendo per assorbire gli inquinanti dispersi nell'acqua".
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