Stellantis - Melfi, i sindacati chiedono anche ibride: "Le cinque elettriche non bastano"

4 Ruote - Apr 02,2024

Al ministero delle Imprese e del Made in Italy si è svolto il primo dei sette tavoli organizzati per valutare la situazione dei vari stabilimenti italiani del gruppo Stellantis. La disamina è partita da Melfi: Il costruttore guidato da Carlos Tavares ha confermato la produzione di cinque nuovi modelli elettrici, ma i sindacati sono perplessi: la loro richiesta, infatti, è che la fabbrica lucana produca non solo Bev, ma anche ibride. "Abbiamo accolto con sollievo la conferma dei cinque modelli sulla futura piattaforma medium, ma chiediamo che si prenda in considerazione la possibilità di produrre anche vetture ibride e di non focalizzarsi esclusivamente sul full electric", spiegano Gianluca Ficco, Vincenzo Tortorelli e Marco Lomio della Uilm. "A detta di Stellantis la capacità iniziale dello stabilimento sarà pari a 40 vetture all'ora, ossia a 260.000 vetture all'anno, ma un numero del genere sarebbe difficile da raggiungere con vetture esclusivamente elettriche, che stanno facendo molta fatica ad imporsi fra i consumatori. Per le stesse ragioni chiediamo di prorogare al massimo la produzione degli attuali modelli con motorizzazioni più tradizionali".

Cinque modelli in due anni. Mentre resta aperta la questione dell'indotto, per cui i sindacati lamentano "l'assenza di risposte precise", il gruppo ha confermato che l'implementazione del piano per Melfi "è già in corso": "Il primo modello sarà del brand Ds e tutti e cinque avranno una calendarizzazione che si dipanerà nei prossimi due anni, entro il 2026. Per quanto riguarda le attuali produzioni, la 500X andrà avanti fino alla prima metà del 2025, mentre la Jeep Renegate si protrarrà fino al 2026". Per Ferdinando Uliano, della Fim Cisl, resta "la necessità di capire se i volumi dei cinque modelli full electric saranno capace di saturare gli impianti e quali saranno gli effettivi impatti sull'occupazione". Decisamente critica la Fiom, che attacca Carlos Tavares: "Ci saranno altri incontri, ma è chiaro che senza l'amministratore delegato questa discussione non va da nessuna parte. Tavares deve venire in Italia per il rispetto dei lavoratori di questo Paese e della sua storia industriale".  

Categorie: 4 Ruote

Telepass - Il telepedaggio per i mezzi pesanti sbarca in Slovenia

4 Ruote - Apr 02,2024

La Slovenia si aggiunge al sempre più ampio elenco di Paesi europei presidiati dai servizi Telepass dedicati a camion e autobus. L'azienda del gruppo Mundys, infatti, è stata certificata per entrare nel sistema di riscossione elettronica dei pedaggi Eets (European Electronic Tolling Service) e pertanto potrà offrire una soluzione completa di telepedaggio per mezzi pesanti e i bus come già avviene in diverse altri Paesi europei.

Il servizio. Il servizio è reso possibile dalla collaborazione con il toll charger Dars e permette ai veicoli da oltre 3,5 tonnellate con a bordo un dispositivo Telepass SAT (K1) e prossimamente un apparato Arianna2 di non fermarsi ai varchi e pagare successivamente i pedaggi in un'unica fattura sui 625 chilometri della rete stradale a pagamento della Slovenia. possibile attivare il servizio tramite i partner commerciali Telepass presenti in tutta Europa. 

La rete. La Slovenia si aggiunge così a Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Ungheria, Slovacchia, Svizzera, Bulgaria, Polonia e Croazia, andando a rafforzare i servizi di Telepass dedicati al mondo della logistica e dell'autotrasporto: l'azienda italiana è oggi l'unico operatore a offrire un servizio completo di pagamento del pedaggio in 17 Paesi europei e su oltre 188.500 chilometri di strade e autostrade.  

Categorie: 4 Ruote

Motorsport - Dopo la F.1, Liberty compra anche la MotoGP

4 Ruote - Apr 02,2024

Se ne parlava da mesi, ma l'ufficialità è arrivata solamente in queste ultime ore: nel portafoglio di Liberty Media, oltre alla Formula 1 ci sarà anche il mondiale MotoGP. Il gruppo americano ha acquistato Dorna Sports, società proprietaria dei diritti commerciali e di immagine del campionato motociclistico per circa 4,2 miliardi di euro.

Un bel colpo. Liberty Media ha già acquistato i diritti della Formula 1 a partire dal 2017, rilanciando la categoria con l'obiettivo di consolidare il mercato europeo e conquistare quello americano. Una strategia simile a quella che Dorna stava provando a seguire in questi ultimi mesi, prima della trattativa con Liberty. Il gruppo americano acquisirà l'86% di Dorna Sports in contanti e azioni, mentre il resto sarà ancora nelle mani dei manager della società madrilena, tra cui l'attuale ceo Carmelo Ezpeleta.

Si attende il parere delle autorità. L'operazione dovrebbe perfezionarsi entro quest'anno, ma il condizionale è d'obbligo: prima dovranno esprimersi le autorità competenti in materia di concorrenza e investimenti esteri nelle varie giurisdizioni, a cominciare dall'Unione Europea. Se l'acquisizione di Dorna Sports andrà in porto, sotto il cappello di Liberty Media entrerà - oltre alla MotoGP - anche il Mondiale Superbike e la MotoE.

Categorie: 4 Ruote

Magarigawa Circuit - La pista dei sogni? Si trova in Giappone

4 Ruote - Apr 02,2024

Il Magarigawa Club ospita la prima pista privata del Giappone, realizzata da un miliardario che cercava un luogo dove potersi divertire con la sua collezione di auto sportive, ma al tempo stesso che potesse ospitare la sua famiglia. Non trovando soluzioni al problema, il facoltoso collezionista ha deciso di costruirsi un circuito personale, circondato da ogni genere di confort e comodità, incastonato all'interno di una montagna nella prefettura di Chiba, con una vista mozzafiato sul monte Fuji e sulla baia di Tokyo.

Il circuito. La pista è stata progettata dalla Tilke Engineers and Architects di Hermann Tilke, che da oltre vent'anni ha firmato i più importanti tracciati della Formula 1 moderna, dal circuito di Sepang nel 1998 al più recente Las Vegas Strip Circuit dello scorso anno, passando per molti altri, da Abu Dhabi a Baku, Bahrein, Singapore, Soi e Jeddah. Lunga tre km e mezzo, la pista di Magarigawa ha 22 curve, un rettilineo da 800 metri, numerosi tratti in salita (il 20% del totale) e discesa (16%), per un dislivello complessivo di 250 metri.

Accesso esclusivo. Costata 200 milioni di dollari, la pista è stata inaugurata lo scorso giugno con una parata di supercar, ed è accessibile solo ai membri del club, la cui quota di iscrizione annua supera i 200mila euro. All'interno della struttura si trovano ristoranti, piscine, spa e palestre, sala karaoke, parchi per cani e percorsi naturalistici, oltre a una pista di atterraggio per elicotteri e un parcheggio coperto in cui i membri del club possono lasciare le proprie auto, tra un giro di pista e l'altro, assistiti da uno staff di meccanici che lavora nella pit lane con tanto di aria condizionata.

Giro di pista (virtuale). La community di appassionati di Assetto Corsa ha realizzato a fine dicembre dello scorso anno una versione del tracciato di Magarigawa per il videogame di Kunos Simulazioni che può essere scaricata e installata all'interno della versione PC del gioco, con la possibilità di muoversi anche all'interno della struttura, ricostruita basandosi sui filmati e sulle immagini disponibili.

Categorie: 4 Ruote

Patenti - Boom di esami

4 Ruote - Apr 02,2024

boom degli esami per le patenti di qualsiasi categoria: non solo la categoria B delle auto, anche le altre dalla A alla E sino alle Speciali. Fra test di teoria e prove di guida, il numero delle prove ha superato quota 2,22 milioni nel 2023, ai livelli del 2010, come emerge dal report del Centro elaborazione dati del ministero delle Infrastrutture, appena reso noto. Erano infatti 2,5 milioni nel 2004, poi una flessione sino a 1,6 milioni nel 2012, e la risalita a 1,9 milioni nel 2019: quindi il crollo in pandemia e la ripresa. Decisiva la riduzione della durata delle prove dei quiz, novità introdotta il 20 dicembre 2021 dal legislatore per snellire le procedure: i candidati rispondono a 30 quesiti invece di 40, e in 20 minuti anziché 30.

Il ruolo chiave delle autoscuole. Alle prove teoriche, il 63% è risultato idoneo, mentre a quelle pratiche la percentuale schizza all'86%. Limitatamente alla patente B delle auto, 1,6 milioni di esami, con 1,15 milioni di promossi. Fondamentale l'apporto delle scuole guida, che nel 2023 ammontavano a 6.663 contro le 6.734 del 2022 (per ognuna, gli idonei salgono a 139 contro i 133 del 2022). Il 96,7% dei candidati si è affidato a un'autoscuola, il 3,3% ha fatto da sé, come privatista: per prepararsi meglio, è sempre preferibile affidarsi a esperti. In quanto all'età, 716.000 gli under 21, di cui 432.000 uomini. Le patenti straniere? Quasi 43.000 titolari di patenti emesse sono nati in Africa, 35.000 in Paesi europei extra Ue, 32.000 in Asia, 26.000 nell'Ue.

Categorie: 4 Ruote

Hyundai - Ioniq 5 N eN1, la bomba elettrica con la tuta da gara - VIDEO

4 Ruote - Apr 02,2024

La Hyundai ha presentato la Ioniq 5 N eN1, versione da corsa della crossover elettrica che siamo andati in Corea a provare a inizio anno, e rispetto alla quale beneficia di numerose migliorie specifiche per l'uso in pista. La Ev da gara debutterà a fine aprile, con l'inizio del campionato monomarca Hyundai N Festival. Con la classe eN1 puntiamo a rendere la Hyundai leader nel motorsport elettrico e spianare la strada a una nuova era di successi nelle competizioni, ha dichiarato Joon Park, responsabile della divisione N della Casa coreana. 

Il powertrain è lo stesso... La eN1 monta lo stesso gruppo propulsore della Ioniq 5 N di serie, con un motore all'anteriore da 166 kW (226 CV) e uno al posteriore da 282 kW (383 CV) per una potenza di 448 kW (609 CV), e che grazie alla funzione Boost salgono temporaneamente a 478 kW (650 CV) e 770 Nm. La batteria ha una capacità di 84 kWh, rispetto ai 77 della Ioniq 5 normale, e una potenza massima di ricarica di 350 kW per passare dal 10% all'80% in meno di venti minuti. Anche sulla eN1 è presente la funzione N Active Sound+, che i singoli team potranno personalizzare per rendere unico il suono della propria auto.

... La carrozzeria no. Rispetto al modello di produzione, la versione da pista della Ioniq 5 N ha una carrozzeria widebody modificata con parafanghi allargati, paraurti anteriore rimodellato per migliorare l'aerodinamica e aumentare la deportanza, un diffusore posteriore più grande e lo spoiler posteriore da gara. Tanti anche gli interventi per ridurre il peso dell'auto, che scende (di poco) sotto le due tonnellate, arrivando a segnare sulla bilancia 1.970 kg: oltre alla rimozione di componenti inutili, i finestrini sono in policarbonato e il cofano in composito di vetroresina. Sotto i cerchi forgiati da 18 ci sono freni a 6 pistoncini all'anteriore e 4 al posteriore, mentre i pneumatici sono slick da pista. All'interno dell'abitacolo c'è un roll bar di sicurezza che risponde alle normative Fia, sedili sportivi con cinture a sei attacchi, estintori specifici per auto elettriche e un dispositivo per il blocco immediato dei sistemi ad alto voltaggio.

Il debutto in pista. La Ioniq 5 eN1 debutterà allo Hyundai N Festival di fine aprile, il campionato monomarca più importante della Corea. Nel corso di questa prima stagione la eN1 correrà in dieci gare sperimentali, con formati che vanno dalle tradizionali sprint a quelle a eliminazione, con l'obiettivo di testare e mettere a punto diverse strategie di gara, ma anche di permettere ai team, ai piloti e al personale in pista di studiare le corse con le elettriche. In parallelo verranno implementate le necessarie infrastrutture di ricarica, nonché le misure di intervento in caso di incidenti e incendi.

Categorie: 4 Ruote

Mercato europeo - Un quarto delle elettriche è prodotto in Cina

4 Ruote - Apr 02,2024

A febbraio, le immatricolazioni di auto nuove in Europa si sono attestate su 988.116 unità, con una crescita del 10% che ha portato il consuntivo del primo bimestre a sfiorare la soglia dei 2 milioni di targhe (+11%). In tale contesto, Jato Dynamics segnala due aspetti chiave. In primo luogo, le auto elettriche "non stanno sostenendo la crescita come hanno fatto storicamente" e lasciano spazio ai veicoli a benzina, arrivati a febbraio al 61% dei volumi totali, poco meno del 62% dei livelli pre-pandemia. "Nonostante il notevole spostamento verso i veicoli elettrici, molti consumatori europei non sono pronti ad abbandonare le auto endotermche", spiega Jato. "Anche se stiamo assistendo a un netto calo della domanda di modelli diesel, gli automobilisti stanno optando per alternative a benzina, piuttosto che passare all'elettrico". Il secondo aspetto, invece, riguarda la tanto temuta invasione del 'made in China': i veicoli importati dal Paese asiatico hanno infatti registrato un tasso di crescita a doppia cifra ben superiore a quello delle concorrenti tedesche o spagnole e, nel segmento delle Bev, hanno ormai raggiunto un quinto dell'immatricolato totale. 

La crescita del Dragone. In particolare, a febbraio e nell'ultimo bimestre le immatricolazioni di auto prodotte in Cina sono cresciute, rispettivamente, del 45% e del 43%, a fronte del +6% delle tedesche e delle spagnole. Il made in China ha così messo a segno il miglior incremento tra tutti i Paesi d'origine, superando i livelli raggiunti da Italia, Corea, Marocco, Romania e raggiungendo Turchia e Regno Unito. La quota di Pechino sul mercato totale, per quanto in crescita rispetto al 3% di febbraio 2023, rimane limitata al 4%: tuttavia, se si concentra lo sguardo sul solo segmento delle elettriche, la situazione cambia. Le Bev di origine cinese hanno rappresentanto il 20% delle immatricolazioni mensili e bimestrali (prima è la Germania con il 33% e terza la Spagna con il 7%). Del resto, le auto a batteria sono il 66% dei veicoli in arrivo dalla Cina: "La crescita è in parte spiegata dalle azioni intraprese da alcuni costruttori cinesi per accelerare le importazioni prima della decisione dell'Ue sull'indagine anti-dumping", continua Jato. "L'aumento delle tariffe potrebbe rallentare la crescita dei cinesi, ma come effetto a catena potrebbe anche spingerli ad accelerare le consegne in Europa". L'invasione del made in China, comunque, è per ora legata in buona parte ai marchi occidentali. Infatti, il 44% delle auto importate in Europa è stato immatricolato da brand come Tesla, Volvo e Dacia e il 40% fa riferimento alla MG, marca di proprietà della cinese Saic, ma posizionata come britannica nei Paesi occidentali. Dunque, solo il 16% delle immatricolazioni è effettivamente legato a marchi cinesi, che evidentemente fanno ancora fatica a livello di immagine. "I brand cinesi hanno ancora molta strada da fare prima di occupare una posizione significativa sul mercato europeo", conclude Jato. "Nonostante i passi avanti compiuti in termini di prestazioni e convenienza, aumentare la notorietà e modificare percezioni di lunga data richiederà del tempo".

Categorie: 4 Ruote

Ricarica wireless - Negli Usa si testano i 100 kW

4 Ruote - Apr 02,2024

La sperimentazione sulle ricariche wireless prosegue e offre nuovi spunti di riflessione: una ricerca statunitense ha infatti dimostrato che è possibile raggiungere in condizioni ideali una potenza di 100 kW per poter recuperare il 50% della carica di una batteria media in circa 20 minuti. La tecnologia wireless è rimasta fino a oggi in disparte proprio per i problemi di trasmissione dell'energia e su questo si sono concentrati i tecnici dell'Oak Ridge National Laboratories (ORNL) in Tennessee.

Distanza elevata, dimensioni compatte e grande efficienza. Utilizzando come "cavia" una Hyundai Kona EV e installando nuovi accoppiatori elettromagnetici polifase brevettati, i ricercatori hanno ottenuto un'efficienza del 96% a una distanza di circa 12,5 centimetri tra la vettura e la piastra di ricarica larga 35 centimetri. Questo risultato è il migliore mai raggiunto al mondo per questa tipologia di veicoli: tuttavia, non ci sono ancora prospettive chiare sulla produzione in serie di questi sistemi e sul loro costo.

Categorie: 4 Ruote

Jeep - Renegade e Compass MY2024, all'insegna del tech

4 Ruote - Apr 02,2024

La Jeep aggiorna la Compass e la Renegade introducendo un lieve ritocco per la prima e qualcosa in più per la seconda, che adesso sfoggia un comparto tecnologico in linea con la concorrenza. Di serie, la Compass MY2024 adotta nuovi pneumatici di categoria d'efficienza A+ con una minore resistenza al rotolamento, mentre il "telematic box", dedicato ai servizi connessi, è ora una dotazione standard per tutta la gamma. Perfezionata anche la guida assistita, in particolare la funzione di mantenimento della traiettoria.

La Renegade evolve l'infotainment. Come anticipato, è la Renegade a portare in dote il miglioramento più corposo. Nell'abitacolo spuntano un nuovo schermo per l'infotainment, che passa quindi da 8 a 10,1 pollici, e una nuova strumentazione digitale che sale da 7 a 10,25 pollici. Entrambi sono interamente mutuati dalla sorella maggiore Compass, che ora "presta" alla Renegade anche il volante. Non manca, infine, la connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay. Volete sapere di più sulle novità 2024 per Compass e Renegade? Guardate il video qui sopra.

Categorie: 4 Ruote

Citroën - Russia, la produzione della C5 Aircross riparte con pezzi cinesi

4 Ruote - Apr 02,2024

La russa Automotive Technologies ha avviato ufficialmente la produzione di vetture Citroën in una fabbrica a sud di Mosca, in uno stabilimento che fino a pochi mesi fa era di proprietà del gruppo Stellantis. "Il 27 marzo, nello stabilimento di Kaluga è iniziato l'assemblaggio in serie delle crossover Citroën C5 Aircross. Le auto arriveranno nei saloni dei concessionari ufficiali Citroën a maggio 2024, ma è possibile prenotare un'auto già ad aprile", ha annunciato l'azienda russa.

Forniture cinesi. I veicoli saranno realizzati grazie a kit di assemblaggio forniti dalla cinese Dongfeng Motor: lo aveva anticipato già a febbraio l'agenzia Reuters citando dati delle dogane e altre fonti, secondo cui Automotive Technologies aveva importato almeno 42 kit dalla Cina per assemblare i modelli Citroën in Russia. In risposta a queste indiscrezioni, Stellantis aveva affermato di "aver perso il controllo di tutte le sue entità russe" il 31 dicembre scorso. Per il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares la perdita ha comportato la necessità di contabilizzare rettifiche e svalutazioni per l'equivalente di 144 milioni di euro nel bilancio 2023. Gli ultimi sviluppi dimostrano la crescente dipendenza dalla Russia dalla importazioni cinesi, nonché gli effetti della guerra in Ucraina sui costruttori occidentali, esclusi ormai dal mercato russo e sostituiti dai concorrenti del Dragone.

Categorie: 4 Ruote

Arte - Quelle Ferrari di marmo

4 Ruote - Apr 02,2024

Disegnate dal vento, ma scolpite nel marmo. Il quarantacinquenne Luca Semprebon, un artigiano del marmo di Negrar (Verona), ha da sempre una grande passione: la Formula 1. Così, durante il lockdown del 2020, ha iniziato a ricreare in scala le monoposto della Ferrari, facendo nascere sculture che farebbero felice qualsiasi appassionato di motori.

L'omaggio al Circus. Partendo da un monolite di marmo bianco di Carrara, Semprebon ha riprodotto le forme di una SF90, la vettura del Cavallino per la stagione 2019, dando vita a un modello di 103 cm, dal peso di circa 80 kg. E proprio come l'originale, questa monoposto è stata ammirata anche nel principato di Monaco, dove è stata esposta grazie alla Scuderia Montecarlo, celebre dealer monegasco della Casa emiliana. Lo testimonia anche una bella foto, dove la vettura di marmo fa bella mostra di sé nei pressi della curva di Sainte Devote. Nel frattempo, sono nate anche le riproduzioni delle storiche monoposto F1/75 e 312 T, entrambe in scala 1:8 e dal peso di circa 25 kg.

La prossima opera. Del resto, non parliamo di un improvvisato: Semprebon ha frequentato la Scuola d'Arte Paolo Brenzoni di Sant'Ambrogio della Valpolicella, e ha una lunga esperienza professionale nella lavorazione del materiale nobile delle sue opere. E proprio per la prossima Fiera del Marmo di Verona sarà pronta la sua nuova creazione: non più una monoposto di Formula 1, ma una sportiva a ruote coperte per l'Endurance, ovvero una Ferrari 488 GTE in marmo nero marquina. E chissà, potrebbe essere notata anche dalla Casa emiliana: una collaborazione con il Cavallino, magari per esporre le proprie creazioni a Maranello o nei due musei Ferrari, è un grande desiderio di questo bravo scultore della Valpolicella.

Categorie: 4 Ruote

Osservatorio Quintegia - I nuovi brand sfidano i giganti del settore

4 Ruote - Apr 02,2024

La fase di metamorfosi che sta attraversando il settore automotive è senza precedenti e comporta cambiamenti come l'integrazione tra fisico e digitale, il passaggio dalle motorizzazioni endotermiche a quelle elettrificate e il concetto di proprietà che lascia spazio a formule di mobilità, senza dimenticare la guida autonoma. Questo crea opportunità d'ingresso per i nuovi player. Si tratta dei cosiddetti nativi, ovvero aziende che hanno concentrato fin dall'inizio il loro business su queste direttrici di cambiamento. In particolare, l'evoluzione verso l'elettrico ha dato il via alla nascita di numerosi nuovi marchi automobilistici, di cui sempre più sentiamo parlare. Alcuni hanno già fatto il loro ingresso nel nostro mercato, come la BYD, che ha stretto accordi con alcuni tra i più grandi concessionari italiani: basata in Cina, nell'ultimo trimestre del 2023 ha superato la Tesla nelle vendite di veicoli elettrici a livello mondiale. La Chery, con il marchio Omoda, è al lavoro per costruire la propria rete di vendita in Italia. Troviamo poi la Polestar, del gruppo Geely di cui fanno parte anche Volvo e Smart , con la sua gamma completamente elettrica. Altre Case sono già presenti in Europa e pronte a sbarcare in Italia in un prossimo futuro: la Nio, per esempio, sta implementando una serie di nuove tecnologie, tra cui soprattutto il battery swap, ovvero le stazioni di cambio degli accumulatori. E non troviamo solamente marchi cinesi, ma anche realtà che hanno la loro base in altri Paesi, per esempio Vinfast (Vietnam) e Togg (Turchia).

Apertura ai nuovi player. I dati dell'Automotive Customer Study di Quintegia che monitora attitudini, preferenze e aspettative degli acquirenti di auto nuove raccontano come vi sia un'ampia apertura verso questi player. Ben cinque clienti su dieci, infatti, si dicono disponibili a considerare nuovi brand per l'acquisto della prossima auto, evidenziando come prima motivazione di scelta il prezzo. Tale interesse cresce notevolmente tra i giovani della generazione Z: qui la quota di "ben disposti" sale a nove su dieci e il primo driver di scelta consiste nel reputare questi marchi innovativi. Occorre tenere presente che per alcuni nuovi protagonisti l'automobile elettrica, pur rappresentando un elemento chiave, non è l'unico prodotto offerto. La MG (di proprietà della Saic Motor) è tra gli esempi più emblematici: già presente in Italia, nel 2023 ha fatto registrare incrementi a tripla cifra rispetto all'anno precedente, proponendo vetture con diverse tipologie di motorizzazione. Questo comporta impatti sugli equilibri di mercato e reazioni a catena. Da un lato, dunque, ci sono i "legacy brand", costruttori con storicità e tradizione, chiamati a confermare il loro ruolo, forti di relazioni esistenti con i clienti e reti di vendita e assistenza ben strutturate. Dall'altro, i "new brand", che, se possono permettersi di osare di più, devono anche dimostrare la capacità di presidiare in modo affidabile il territorio. Fra i tanti contendenti, a godere potrebbe essere proprio il cliente finale, che in un contesto di maggiore competizione potrà beneficiare di migliori condizioni, con un ventaglio di scelta più ampio e dinamiche innovative.

Categorie: 4 Ruote

Toyota Land Cruiser - Datele una traccia e conquisterà il mondo

4 Ruote - Apr 02,2024

A un certo punto mi sono preoccupato. Dal posto guida della Toyota Land Cruiser non si vedeva più a un passo. Un vento gonfio di neve tagliava dalla costa della montagna verso valle e nel giro di pochi minuti quella mezza specie di traccia che sale da Glen Tanar verso l'Etnach Cottage, Highlands scozzesi, era diventata un manto bianco tanto soffice quanto indistinguibile e per questo potenzialmente traditore. Mi sono affidato al buon senso e a quello che le avevo visto fare fino a quel momento: ridotte dentro, occhi aperti e gattonando con circospezione ci siamo arrampicati fino alla meta.

Light duty, dicono loro. Questo è solo un piccolo, personale e recente episodio della Grande storia di un vero e proprio monumento dell'industria dell'automobile, che con la sua capacità di arrivare ovunque è diventata un'icona del fuoristradismo militante. Nata 73 anni fa con il nome di BJ, la Land Cruiser ha dato vita nel tempo a una vera e propria famiglia di modelli, dalla Serie 70 del 1984 (sì, è quella specie di parallelepipedo che vedevamo in montagna da ragazzini e che oggi viene ancora venduta tale e quale in mezzo mondo) alla gigantesca 300 (gettonatissima nei Paesi del Golfo), passando per il modello intermedio, che adesso prende il nome di 250. Light duty, la etichettano con nipponica modestia nelle slide della Toyota. Ma la verità è che la nuova generazione di questo progetto ha un'impronta irriducibilmente specialistica. Quella di sempre.

Spartana? Ma va, è chic. La sua connessione con la tradizione, se vogliamo, trova conferma visiva nelle scelte stilistiche: se la Land Cruiser precedente aveva poco mordente, nelle sue forme tondeggianti e non particolarmente ispirate, il nuovo modello (lungo 4,92 metri, largo 1,98, alto 1,87, con un passo di 2,85 e abitacolo anche a sette posti) punta su una connotazione molto più consapevole e studiata. Gioca a nascondersi dietro il dito di una forzata spartanità, ma la verità è che la sua bellezza robusta e funzionale è tremendamente ricercata. Il lettering Toyota per esteso sul frontale e il portellone, i volumi nuovamente squadrati, le frecce verticali e addirittura, nella First Edition, i gruppi ottici tondi, evocano con i giusti tocchi proprio quella 70 del 1984 che è invecchiata come un vino buono. Fino a diventare un simbolo, per certi esteti del country chic con i Weimaraner, il Barbour e la casa col camino in campagna.

Comandi fisici e visibilità. Una volta al posto guida, trovi la stessa ispirazione: pochi voli pindarici (spesso inutili), come superfici capacitive e simili amenità. Qui ci sono soltanto comandi fisici, alcuni dei quali si mettono in mostra con una certa evidenza. Come le levette di plastica dura satinata del cambio, o quelle sotto l'infotainment, che fanno clic e fanno clac e per il cui corretto posizionamento è stato chiesto il parere ai piloti della Toyota del Mondiale rally. Tutto molto old school, come lo è del resto la sensazione di visibilità al volante: tra la linea di cintura abbassata di 30 millimetri e le superfici vetrate dritte e piatte, c'è più luce che in una serra.

Motore e cambio. Gli ingegneri della Toyota insistono nel sottolineare quanto la nuova Land Cruiser sia diventata più automobilistica in termini di comportamento stradale. Complessivamente vero, ma bisogna fare dei distinguo. Il motore, per esempio, tradisce una certa ruvidezza in termini di rumorosità e vibrazioni: non è uno di quei dieseletti scolastici da Suv, ma un'unità caratterizzata da una cilindrata unitaria ben superiore alla media (è un 2.8 quattro cilindri) e quindi con un carattere molto riconoscibile in termini di erogazione. Parecchio generoso sotto, come l'impiego fuoristradistico impone (ha 500 Nm da 1.600 giri e 3.500 kg di capacità di traino), spinge bene fino ai 3.000 (dove raggiunge il picco di potenza, 204 CV) per poi perdere un po' di abbrivio oltre quella soglia. Lo asseconda, per la prima volta, un nuovo cambio automatico a otto marce con convertitore di coppia, che garantisce passaggi di rapporto fluidi, gradevoli e sufficientemente rapidi.

Impostazione classica, guida più raffinata. Un aspetto chiave per cui la Land Cruiser 250 è rimasta fedele alla sua filosofia costruttiva è l'architettura del veicolo, che anche sul nuovo modello conferma la scelta di telaio e carrozzeria separati, da vera off-road. La struttura, però, è tutta nuova (si tratta della GA-F appena introdotta dalla sorella maggiore 300, non importata in Europa) e si sente: grazie all'incremento della rigidità del telaio del 50% (quella complessiva segna un +30%) il comportamento stradale ha guadagnato parecchio in qualità complessiva, lasciandosi alle spalle quella sensazione di connessione vaga tra comandi e reazioni tipica dei modelli di questa categoria fino a qualche anno fa. Il carattere, intendiamoci, resta quello un po' indolente di un veicolo con massa elevata e baricentro alto, ma la guidabilità, la prontezza nel mettere in atto gli input del guidatore e la maneggevolezza segnano passi avanti notevoli. Per il confort ci sono ancora margini: l'isolamento aerodinamico è buono, nonostante superficie frontale e volumetria, ma a velocità quasi autostradali inizia a farsi avvertire il rotolamento dei pneumatici. Stesse considerazioni per l'assorbimento, con le sospensioni che accusano un po' lo sconnesso più brusco e duro. L'elemento che più di tutti fa la differenza sul nastro d'asfalto è però lo sterzo: qui fa il suo debutto, per la prima volta nella storia della Land Cruiser, un comando con assistenza elettrica.  

Le novità tecniche in off-road. Quando guidi una Land Cruiser, però, il bello vero arriva sempre appena ti lasci alle spalle la strada. Perché qui l'impressione complessivamente convincente che hai tratto sull'asfalto lascia il posto al coinvolgimento e all'entusiasmo, anche più di quanto avveniva in passato. La nuova generazione ha guadagnato una dotazione tecnica che la rende ancor più disinvolta sulle superfici più accidentate: la barra stabilizzatrice anteriore scollegabile, che si sgancia premendo un semplice tasto sul cruscotto, incrementando così del 10% l'escursione delle sospensioni anteriori rispetto all'assetto standard (e del 20% rispetto alla vecchia generazione).

Quella mezz'ora di fango inzuppato. Messa giù così, la nuova 250 ti fa fare cose impensabili: ne ho avuto la riprova non soltanto in mezzo alla bufera di neve, ma soprattutto in un lungo tratto di foresta fangosa che sembrava uscita da un vecchio filmato del Camel Trophy. Ho messo le ridotte, impostato la modalità di trazione Mud sul Multi-terrain select, bloccato il differenziale centrale (anche il posteriore è bloccabile, ma non è stato necessario) e iniziato a fare su e giù tra guadi profondi e rampe fradicie senza il minimo slittamento in presa o scivolamento in pendenza. Ho trovato utilissima in questo la nuova funzione Crawl control, una specie di cruise per la guida in fuoristrada: tu puoi scegliere tra cinque diverse fasce di velocità e una volta che l'hai impostata devi agire solo su acceleratore e sterzo. L'azione frenante viene svolta dall'elettronica, sia in discesa (incorporando di fatto le classiche funzionalità di hill descent control) sia in salita. L'effetto? Appena togli il gas lei rallenta e se necessario morde i freni fino all'arresto completo. Anche dove tu scivoleresti pure in piedi, con gli scarponi più tecnici.

Consegne dal terzo trimestre. La nuova Land Cruiser sarà declinata in un allestimento speciale di lancio chiamato First Edition: disponibile soltanto nel periodo dei pre-ordini, arriverà in soli 50 pezzi sul mercato italiano, riconoscibili per i fari tondi e la livrea bicolore con base Smoky blue o Sand. Per la gamma normale le consegne inizieranno nel terzo trimestre del 2024, con l'arrivo della variante mild hybrid attesa invece per l'anno prossimo. Se siete appassionati di fuoristrada o avete apprezzato le doti delle generazioni precedenti, tenetela d'occhio, perché anche in questa nuova incarnazione non ha perso un grammo delle doti che l'hanno resa famosa in tutto il mondo.

Categorie: 4 Ruote

In arrivo - Le auto al debutto da aprile a settembre

4 Ruote - Apr 01,2024

Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova.

Aprile. L'inizio del secondo trimestre vedrà una bella sequenza di pesi massimi. Si parte con il lancio di un modello decisivo come la nuova generazione della Lancia Ypsilon, che dà ufficialmente il via al nuovo piano prodotti del marchio torinese, si prosegue con la Ford Explorer e si arriva alla Citroën C3, altro riferimento di settore destinato a fare il salto verso l'elettrico puro (ma mantenendo il termico come asso nella manica). Niente male, vero?

Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Skoda Kodiaq, che manterrà la ricca gamma termica del modello uscente, aggiungendo però per la prima volta gli ibridi mild e plug-in. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Hyundai Santa Fe, ora caratterizzata da uno stile davvero molto personale. Last but not least, la Lotus Emeya, berlina elettrica che intende infastidire la Porsche Taycan. E ha le carte in regola per farlo...

Giugno. Tra le novità attese al varco, i facelift delle BMW Serie 4 Coupé e Cabrio e quello della Kia Sorento, che cambia davvero in profondità, anche nel design. Ma non mancano proposte tutte nuove, come la Mercedes Classe G elettrica e l'erede della Lamborghini Huracán. Che dice addio al V10 aspirato di derivazione Audi per passare a un V8 biturbo ibrido plug-in tutto sviluppato in casa.

Luglio. Le novità principali di questa fase del 2024 sono senza dubbio due: la prima è l'Alfa Romeo Milano, attesissima B-Suv (anche) elettrica che vuole porsi ai vertici della categoria per la dinamica di guida. La seconda è la Mini Cooper, che dopo il lancio tutto elettrico riceverà finalmente anche i turbobenzina. Ma c'è spazio anche per i sogni: questa estate arriverà al debutto commerciale la nuova  Mercedes-AMG CLE 63. Con quale motore nel cofano? Staremo a vedere...

Agosto. Nel corso dell'estate arriverà sui mercati uno dei modelli elettrici più interessanti del 2024: la nuova Renault 5. Occhio anche, sempre sul fronte dell'elettrico, ma in tutt'altra zona del mercato, alla nuova generazione della Porsche Macan, e sempre in tema di Suv alla nuova generazione della Opel Grandland. Per i sogni, citofonare Bugatti: è in arrivo l'erede della Chiron, con un V16 tutto nuovo...

Settembre. Per l'autunno è previsto l'arrivo sui mercati della Volkswagen Golf restyling, con la sua nuova veste esterna e interna. Altro restyling di peso, quello della Porsche 911, che dovrebbe portare allo storico debutto dell'alimentazione mild hybrid. E poi un paio di proposte agli antipodi: da un lato la Dacia Spring restyling, che si confermerà l'elettrica più conveniente d'Europa, dall'altro la nuova V12 Ferrari, che raccoglierà l'eredità di una delle stirpi automobilistiche più emozionanti del mondo.

Categorie: 4 Ruote

Tempo libero - Gli accessori da outdoor - FOTO GALLERY

4 Ruote - Apr 01,2024

L'arrivo della Pasquetta dà il via alla stagione di weekend fuoriporta con amici e familiari. C'è chi si accontenta di stare all'aperto per qualche ora e chi, invece, azzarderà un pernottamento a contatto con la natura, magari sfruttando alcune dotazioni della propria auto. Trovarne non è poi così difficile: diverse Case hanno pensato a soluzioni e accessori per il tempo libero, come quelli che abbiamo raccolto nella nostra galleria d'immagini: dalle tende per il tetto agli strumenti per la cucina c'è un po' di tutto, senza dimenticare abitacoli trasformati in zona notte e un'esclusiva borsa per il picnic.

Categorie: 4 Ruote

Incentivi auto - I dettagli sui bonus per Gpl e metano

4 Ruote - Mar 31,2024

Nel decreto per l'introduzione degli incentivi auto 2024 è presente anche una misura molto attesa da tantissimi automobilisti: i bonus per la trasformazione di auto a benzina in bifuel a Gpl o metano. Sono infatti previsti 10 milioni di euro di fondi per la conversione di modelli con motori con omologazione Euro 4 o successiva, con contributi di 400 euro per l'installazione di un impianto a Gpl e di 800 euro per uno a metano. Il decreto, accolto con gioia dagli operatori del settore e applaudito da Assogasliquidi, dovrà ora essere firmato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per poi essere sottoposto all'analisi della Corte dei Conti prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e accompagnato da atti amministrativi di attuazione con l'inserimento nella piattaforma Invitalia-Mimit.

Utili per chi non può cambiare auto. Questa manovra d'incentivazione all'utilizzo dei gas per autotrazione consentirà anche a chi non può permettersi un'auto nuova di aggiornare modelli con qualche anno sulle spalle per poter circolare senza particolari limitazioni. Nel comune di Milano, per esempio, tutte le auto bifuel a metano o Gpl potranno accedere all'area B almeno fino al 2030, mentre le Euro 4 a benzina verranno bloccate già nel 2028. Il bonus prevede uno sconto diretto al momento dell'installazione: il rimborso sarà infatti erogato direttamente all'installatore dalle aziende che producono gli impianti, che a loro volta potranno recuperare quanto anticipato tramite credito d'imposta.

Il commento di Assogasliquidi. Negli ultimi anni - ha dichiarato Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica - non abbiamo mai smesso di segnalare alle istituzioni la necessità di sostenere il mercato delle trasformazioni a Gpl e metano, credendo fortemente nell'utilità di questa iniziativa per i suoi risvolti ambientali, sociali ed economico-industriali. Oggi ringraziamo il ministero delle Imprese e del Made in Italy per aver inserito una misura incentivante nell'ecobonus e ci auguriamo che il decreto possa essere presto operativo. I vantaggi di questo intervento saranno sia per i tanti consumatori che non possono permettersi l'acquisto di una nuova auto, nonostante gli incentivi per le nuove immatricolazioni, sia per l'industria italiana della componentistica e della distribuzione del Gpl che rappresentiamo e che è una eccellenza mondiale, sia infine per tutto l'indotto ossia le tantissime officine sparse in tutto il territorio nazionale.

Categorie: 4 Ruote

Abarth 600e - Nuovi dettagli e un primo sguardo agli interni

4 Ruote - Mar 31,2024

Nel giorno di Pasqua, l'Abarth fa un regalo agli appassionati, mostrando nuove foto ufficiali della 600e Scorpionissima, la versione ad alte prestazioni della Fiat 600 elettrica. La data non è stata scelta a caso, perché proprio oggi, 31 marzo, il marchio dello Scorpione compie 75 anni. Tre quarti di secolo fatti di allestimenti sportivi, sound coinvolgenti e kit estetici esclusivi. Nel futuro, però, c'è solo l'elettrico, una tecnologia che pur con qualche compromesso apre nuove frontiere a livello prestazionale: la 600e, infatti, sarà l'Abarth più potente di sempre.

Tre sorelle, 240 cavalli. Quando la Casa la svelerà questa volta in via definitiva a giugno, verranno rese note tutte le specifiche del suo powertrain e della piattaforma Perfo-eCmp, appositamente sviluppata per la seconda elettrica dello Scorpione e per le future sorelle Lancia Ypsilon HF e Alfa Romeo Milano Quadrifoglio. Al momento, però, già conosciamo alcuni dettagli che caratterizzeranno le nuove piccole sportive del gruppo Stellantis: il motore elettrico sarà posizionato all'anteriore e fornirà trazione solo all'avantreno. Avrà una potenza di 240 cavalli e consentirà di chiudere lo 0-100 km/h in circa 6 secondi. A esso si abbinerà un differenziale a slittamento limitato appositamente sviluppato per questi modelli e non mancheranno molti altri dettagli pensati per migliorare prestazioni e piacere di guida, da un impianto frenante maggiorato a un assetto più basso e rigido fino ad arrivare a una taratura specifica per il servosterzo.

Il Sound Generator c'è. Questo nuovo set di immagini ci consente per la prima volta di dare uno sguardo all'interno della Suv dello Scorpione. L'impostazione di base è quella della sorella Fiat 600, ma tantissimi dettagli sono stati modificati. I sedili sportivi sono specifici e hanno dei fianchetti più profilati pensati per supportare meglio il corpo dei passeggeri in curva. Hanno dei rivestimenti di pelle e Alcantara, con una finitura che riprende il logo dello Scorpione e impunture color giallo fluo. La plancia ha un inserto nero opaco con scritta Abarth, mentre il volante è simile a quello già visto sulla Abarth 500e. Sul tunnel centrale si può invece notare la cover magnetica personalizzata per il pozzetto situato tra la pulsantiera della trasmissione e il selettore delle modalità di guida. Di serie saranno previsti anche un sistema d'illuminazione ambientale e un infotainment da 10 pollici. Quest'ultimo disporrà di schermate specifiche, funzioni di misurazione delle performance e un menu per la gestione del Sound Generator, un generatore sonoro simile a quello già visto sulla Abarth 500e che simula il suono dei classici motori benzina Abarth.

Categorie: 4 Ruote

Incentivi auto - Il decreto è pronto, bonus fino a 13.750 euro

4 Ruote - Mar 30,2024

Il decreto attuativo per i nuovi incentivi auto è pronto. Dopo essere passato dai vari ministeri, il documento che servirà per dare il via all'ecobonus è alla firma della Presidenza del Consiglio dei ministri. L'ultima stesura, con testo rivisto dalla Ragioneria dello Stato, prevede fondi per 950 milioni di euro (793 dei quali destinati alle sole auto) e comprende solo una parte delle risorse stanziate per il 2024, ma include a differenza di quanto inizialmente previsto gli "avanzi" del 2023. I bonus arriveranno a un massimo di 13.750 euro per chi ha un Isee al di sotto della soglia dei 30 mila euro, proprio come anticipato negli scorsi mesi.

Se ne riparla a maggio. Per poter accedere agli incentivi, però, bisognerà ancora attendere. La bozza descritta dal Sole 24 Ore dovrà ancora passare da Palazzo Chigi, dove dovrà essere firmata prima di essere esaminata dalla Corte dei Conti e, infine, essre pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Sarà inoltre necessario un aggiornamento della piattaforma Invitalia-Mimit, con l'apertura delle prenotazioni che slitterà così a maggio.

Lo schema degli incentivi. Attualmente, rimangono in vigore i vecchi bonus, meno convenienti (da 2 a 5 mila euro di contributo), ma quando il Dpcm verrà approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sarà possibile accedere ai nuovi incentivi, con valori differenti a seconda della fascia di emissioni di CO2 del veicolo che si andrà ad acquistare.

61-135 g/km CO2. La soglia di prezzo massima del modello che si va ad acquistare è di 35 mila euro Iva esclusa. In questo caso per accedere al contributo bisogna necessariamente rottamare un'auto: sono previsti 1.500 euro con rottamazione di una Euro 4, 2.000 euro per una Euro 3, e 3 mila euro per una Euro 2 o precedente. Questa è la fascia più ampia di modelli, nonché la più ricercata dai clienti poiché comprende principalmente automobili a benzina o ibride, mild o full: sono previsti 403 milioni di euro di incentivi.

21-60 g/km CO2. In questo caso il tetto di spesa è di 45 mila euro più Iva, con 4 mila euro di ecobonus indipendentemente dalla radiazione di un altro veicolo. Rottamando un'Euro 4 il bonus si alza a 5.500 euro, 6.000 euro per una Euro 3 e 8 mila euro per una Euro 2 o precedente. In questa fascia rientrano le auto elettriche plug-in e a disposizione ci sono 150 milioni di euro a disposizione.

0-20 g/km CO2. Da qualche mese in questa soglia non rientrano più soltanto le automobili elettriche, ma anche delle ibride plug-in molto virtuose: il tetto di spesa è però di 35 mila euro più Iva e molti modelli non possono accedere ai bonus proprio a causa dei loro listini. Senza rottamazione l'incentivo è di 6 mila euro, mentre rottamando una Euro 4 si arriva a 9 mila euro, con una Euro 3 a 10 mila euro e con una Euro 2 o precedenti a 11 mila euro. In totale per questa categoria di veicoli sono previsti 240 milioni di euro di fondi.

L'extra bonus per l'Isee. Per i redditi più bassi è prevista anche la possibilità di rottamare un'auto Euro 5 per accedere a 8 mila o 5 mila euro di bonus, rispettivamente per le fasce di emissione 0-20 e 21-60 g/km CO2. Per queste due categorie è prevista anche una maggiorazione del 25% dei contributi per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30 mila euro: si può così arrivare fino a un massimo di 13.750 euro rottamando un'auto pre-Euro 3 e acquistando un'auto elettrica.  

Gpl e metano. Il Dpcm prevede anche dei bonus per la conversione di auto Euro 4 o successive in bifuel: il contributo è di 400 euro nel caso si installi un impianto Gpl e di 800 euro per un sistema a metano. Tali cifre verranno corrisposte direttamente all'installatore e quindi direttamente scontate dal costo dell'operazione: saranno le aziende che producono gli impianti ad anticipare i rimborsi per le officine, per poi recuperarli come credito d'imposta.

Il noleggio. Le persone giuridiche possono accedere agli incentivi ma solo nelle fasce 0-20 e 21-60 g/km di CO2. Il veicolo deve essere intestato al beneficiario, mentre la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi. In un secondo momento il ministero dei Trasporti stabilirà quanti fondi elargire per i contratti di noleggio a lungo termine per tutte le fasce di emissioni con durata minima di tre anni.

Categorie: 4 Ruote

Alfa Romeo Milano - La nuova B-Suv è pronta: ecco tutto quello che c'è da sapere

4 Ruote - Mar 30,2024

La Milano sarà un modello cruciale per l'Alfa Romeo, perché riporterà il marchio in un segmento ormai non presidiato da sei anni. Dopo l'uscita di scena della MiTo nel 2018, infatti, la Casa di Arese ha proposto solo modelli più grandi, iniziando a scendere di segmento solo con la Tonale. La sport utility, nome in codice Progetto 966, avrà una lunghezza attorno ai 4 metri e 20 centimetri, diventando la più grande delle sorelle basate sulla piattaforma Cmp, risultanto più lunga di una decina di centimetri rispetto alla Jeep Avenger e superando di una manciata di centimetri la Fiat 600. L'altezza dovrebbe aggirarsi attorno al metro e cinquanta, mentre la larghezza sarà di circa un metro e ottanta, così da garantire una buona abitabilità interna ai passeggeri. Il bagagliaio, invece, avrà una capacità dichiarata di poco inferiore ai 400 litri.

L'Alfa Romeo Milano sarà il primo modello con un design firmato da Alejandro Mesonero-Romanos, nuovo responsabile dello stile del marchio. Lo spagnolo, padre di modelli come la Cupra Formentor e le varie Seat Leon e Ibiza, ha già collaborado alla definitizione del progetto 33 Stradale, ma la piccola B-Suv sarà la sua prima creatura italiana sviluppata da zero. 56 anni, di Madrid, Mesonero-Romanos è infatti diventato capo del Centro Stile Alfa Romeo nel giugno del 2021, dopo aver lasciato il gruppo Renault, dove era responsabile per il design dei modelli Dacia dal luglio 2020.

Alcuni dettagli interni della B-Suv sono stati anticipati dai brevetti depositati, nei quali si può vedere una versione aggiornata del quadro strumenti (che la Casa chiama "cannocchiale") e un grande touchscreen per l'infotainment al centro della plancia. Sotto questo schermo, che avrà dimensioni superiori ai 10 pollici, trova spazio una fila di tasti dedicati alla regolazione del climatizzatore e dell'impianto audio: i comandi della tramissione, così come il selettore delle modalità di guida, sono sul tunnel centrale, dove trova posto anche la levetta del freno di stazionamento elettrico. Il volante ha il fondo piatto e integra i comandi per gli Adas e l'infotainment: la razza inferiore, invece, riprende nello stile le forme del classico Trilobo di Arese.

Come già accaduto per tutte le altre B-Suv di nuova generazione basate sulla piattaforma Cmp, anche l'Alfa Romeo Milano verrà presentata in veste elettrica per poi diventare anche ibrida. Sulla EV troveranno spazio le batterie da 54 kWh e un motore anteriore da 156 CV, ma non è da escludere, visto l'animo sportivo della Casa, che gli ingegneri possano aver incrementato la potenza. Per fare un paragone, le sorelle della Milano offrono circa 400 chilometri d'autonomia Wltp, uno 0-100 in 9 secondi e raggiungono una velocità massima limitata a 150 km/h. Ancora incerta, invece, è l'offerta di motorizzazioni a benzina: pare poco probabile che l'Alfa Romeo proponga l'1.2 ibrido da 101 CV già visto su 600 e Avenger, mentre è più accreditata l'ipotesi della nuova versione da 136 CV. Con motore elettrico singolo, come sulla Peugeot 208, o doppio, come sulla Avenger 4xe: dell'americana non sono stati ancora svelati i dati dinamici, ma conosciamo già quelli della francese, che scatta da 0 a 100 km/h in 10,2 secondi, tocca i 201 km/h di velocità massima e propone un consumo Wltp di 4,9 litri per 100 km.

Dopo aver presentato le varie versioni d'ingresso gamma, l'Alfa Romeo introdurrà anche una variante ad alte prestazioni, la Milano Quadrifoglio. Su di lei si sa ancora molto poco, ma osservando le sorelle si può intuire che sarà basata sulla piattaforma Perfo-eCmp che verrà portata al debutto dalla nuova Abarth 600e, per poi essere impiegata anche sulla Lancia Ypsilon HF. Su queste due vetture sarà a trazione anteriore e disporrà di 240 CV di potenza, per uno 0-100 al di sotto dei 6 secondi. dunque probabile che anche la Milano possa utilizzare lo stesso powertrain, ma non c'è da escludere che i tecnici del Biscione abbiano in programma un'evoluzione di questo sistema propulsivo.

La Milano sarà l'unico modello dell'attuale gamma Alfa Romeo a non essere prodotto in Italia. La sorella maggiore Tonale è infatti assemblata in Campania, nella fabbrica di Pomigliano, mentre le Giulia e Stelvio nascono nel Lazio, a Cassino. La B-Suv, invece, condividendo la meccanica con modelli come le Fiat 600 e Jeep Avenger verrà costruita in Polonia, nella fabbrica Stellantis di Tychy.

La presentazione ufficiale dell'Alfa Romeo Milano è fissata per mercoledì 10 aprile alle ore 17: gli appassionati potranno seguire la cerimonia di unveiling online in diretta streaming, ma l'auto sarà fisicamente svelata nel centro della città da cui prende il nome. Per vederla su strada, però, bisognerà aspettare un po' di tempo: l'arrivo nelle concessionarie dei primi modelli è infatti previsto per la fine dell'estate.

Per il momento non ci sono informazioni certe sui listini della nuova Alfa Romeo Milano, ma essendo la prima B-Suv del cluster Premium di Stellantis ci si devono aspettare prezzi leggermente superiori a quelli delle sorelle Fiat 600 e Jeep Avenger: nelle versioni elettriche, queste ultime partono rispettivamente da 35.950 e 37.900 euro, mentre nelle varianti ibride hanno dei listini che attaccano a 24.950 e 24.300 euro.

Categorie: 4 Ruote

Stellantis - Pichetto: "A Mirafiori anche reattori nucleari"

4 Ruote - Mar 30,2024

Mirafiori, per Stellantis e per l'economia italiana, è sempre stato uno stabilimento cruciale. Con Marchionne era diventato un polo del lusso, poi dell'elettrico con Manley e infine della sostenibilità ambientale e del riciclo con Tavares. E presto potrebbe trasformarsi in un nuovo polo del nucleare. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, infatti, ha messo sul tavolo la proposta di produrre reattori nucleari di nuova generazione nella fabbrica torinese.

Nucleare "pulito". A margine di un evento sul nucleare di quarta generazione, il ministro ha affermato che se Newcleo una startup italiana che ha previsto 3 miliardi di euro di investimenti per produrre piccoli reattori nucleari a neutroni, che sfruttano il combustibile esaurito di altre centrali nucleari per alimentarsi (il primo, da 200MWe, verrà installato in Francia nel 2031) porterà avanti i suoi progetti, potrebbe produrre i suoi reattori "puliti" a Mirafiori. "Le stime argomenta Pichetto Fratin sono di due miliardi di euro circa per la costruzione di ogni piccolo reattore nucleare di quarta generazione, con ricadute occupazionali e di qualificazione professionale. Significa davvero un passo verso il futuro. Ma siamo ancora in una fase di sperimentazione". Il futuro dei 15 mila lavoratori attualmente impiegati a Mirafiori che, ricordiamolo, è un pilastro dell'economia tricolore dalla fine degli anni Trenta e che da allora ha sfornato oltre 25 milioni di veicoli potrebbe dunque passare anche da produzioni diverse da quelle automobilistiche, utili per contrastare la contrazione dei posti di lavoro ed evitare ulteriori esuberi e operazioni di cassa integrazione.

Categorie: 4 Ruote