Unrae - Roberto Pietrantonio (Mazda) è il nuovo presidente

4 Ruote - Giu 06,2025
L'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) celebra il suo 75 anniversario e annuncia il nuovo presidente. A raccogliere l'eredità di Michele Crisci, che lascia l'incarico dopo otto anni assumendo il ruolo di presidente onorario, è Roberto Pietrantonio, amministratore Delegato di Mazda Motor Italia. Il top manager è stato nominato ufficialmente oggi, 6 giugno, dall'assemblea dei soci riunita a Roma, presso l'Ara Pacis. In Mazda dal 2003. Classe 1977, originario di Napoli e laureato in ingegneria, Pietrantonio vanta una lunga esperienza nel settore automotive. Ha iniziato il suo percorso professionale all'interno del Gruppo Fiat (ora Stellantis), dove ha ricoperto ruoli di rilievo nelle aree progettazione, produzione e commerciale. Nel 2003 è entrato in Mazda Motor Italia, fino a diventare amministratore delegato nel 2016, succedendo ad Andrea Fiaschetti. L'impegno di Pietrantonio in Unrae è iniziato proprio nel 2016 come membro del Consiglio Direttivo, con una presenza continuativa dal 2020. Assumo la presidenza con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità, ha dichiarato Pietrantonio nel suo discorso di insediamento. Gli obiettivi del neo presidente. L'eredità di questi 75 anni va onorata con uno sguardo al futuro, promuovendo una comunicazione moderna, trasparente e un dialogo costruttivo con le istituzioni. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dell'associazione come interlocutore autorevole nel dibattito sulla mobilità del domani. Tra le priorità del nuovo presidente figurano il consolidamento dell'identità istituzionale, il miglioramento della qualità delle analisi e delle proposte rivolte al governo e all'opinione pubblica, e la valorizzazione dell'Unrae come voce chiave dell'industria automobilistica estera in Italia. 75 anni di storia. Fondata il 24 novembre 1950 da dieci pionieri del settore - tra cui Guglielmo Bolla, Paolo Borghese e Renato Bornigia - l'Unrae ha accompagnato per tre quarti di secolo lo sviluppo e la trasformazione del mercato automotive estero, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il settore nel nostro Paese. Oggi rappresenta 45 aziende e 63 marchi, con un impatto economico, diretto e indiretto, che supera i 50 miliardi di euro di fatturato che e coinvolge circa 160 mila occupati. Guardando al futuro, Unrae si prepara ad affrontare con determinazione le sfide legate alla transizione ecologica, alla digitalizzazione e alla mobilità sostenibile, forte della sua storia e di una visione strategica evolutiva considerando problematiche, tendenze e tecnologie che possono influenzare in modo positivo o negativo il mondo dell'auto nella sua interezza.
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Polestar - Un nuovo showroom a Torino

4 Ruote - Giu 06,2025
La Polestar amplia la sua presenza sul mercato italiano con l'apertura dello showroom presso la Gino Spa di Nichelino, in provincia di Torino, dove i clienti interessati potranno scoprire più da vicino e provare l'intera gamma di modelli elettrici della Casa svedese. Poi tocca alla Puglia. Lo showroom di Torino si aggiunge alle sedi già aperte di Milano, Roma, Padova e Modena. Nei prossimi mesi verrà aperto anche un nuovo Polestar Space a Bari. Nel frattempo, nel capoluogo pugliese è già stata attivata la possibilità di svolgere dei test drive.
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Porsche 963 RSP - Una stradale unica sulla scia della 917

4 Ruote - Giu 06,2025
La Porsche giura che rimarrà un esemplare unico. Stiamo parlando della 963 RSP commissionata da Roger Penske, al debutto in occasione della 24 Ore di Le Mans per celebrare un anniversario unico: i 50 anni dalla creazione della 917 stradale, telaio numero 30, destinata alla famiglia dello sponsor Martini e Rossi. Dopo il debutto a Le Mans, la 963 RSP sarà esposta al Museo Porsche di Stoccarda, mentre a luglio sarà protagonista al Goodwood Festival of Speed insieme alla 917 stradale.  Variante stradale della 963. La Porsche 963 RSP segue la stessa filosofia della 917 del 1975: è una variante targata per la circolazione stradale della 963 impegnata oggi nel WEC e nell'IMSA. A creare questo esemplare unico è stato un team d'eccezione composto da Porsche AG, dal reparto Sonderwunsch, da Porsche Penske Motorsport e da Porsche Cars North America: la sigla RSP richiama, infatti, il nome di Roger Penske. Le targhe sono state rilasciate con un permesso speciale per eventi speciali grazie alla collaborazione dell'Automobile Club de l'Ouest (ACO), l'organizzatore della 24 ore di Le Mans. Martini Silver con interni di lusso. Ogni dettaglio lega le due auto tra di loro: la livrea argento priva di sponsor, il pacchetto aerodinamico molto vicino a quello delle vetture da corsa e il contrasto con le finiture di pelle marroni per l'abitacolo, adattato per quanto possibile alla circolazione su strada in variante monoposto. Scendendo nel dettaglio la carrozzeria della 963, realizzata in carbonio e kevlar con spessori minimi, è verniciata nella tinta Paint To Sample Martini Silver tristrato ricavata dal materiale sviluppato per la 917, mentre gli interni sono rivestiti in pelle e Alcantara su ogni superficie visibile. Le modifiche rispetto alla versione da corsa. Il powertrain V8 4.6 biturbo ibrido e il cambio sequenziale prevedono una messa a punto specifica, la 963 RSP adotta gli stessi componenti della variante da corsa. L'assetto è stato alzato per consentire di percorrere le strade aperte al traffico, mantenendo gli ammortizzatori Multimatic DSSV nel setup più morbido disponibile. I gruppi ottici sono stati modificati per ottenere l'omologazione, inoltre è stato installato un clacson e sono stati adottati pneumatici Michelin con mescola da pioggia su cerchi OZ forgiati da 18". Le modifiche principali alla carrozzeria riguardano la creazione degli sfoghi d'aria sui passaruota e la modifica agli alettoni, mentre all'interno è stato sviluppato un sedile climatizzato in carbonio e persino un portabicchieri su misura. Il volante è quello della 963 da corsa, rivestito di pelle. 
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Honda Civic - L'ultima Type R per l'Italia è la Best Lap

4 Ruote - Giu 06,2025
La filiale italiana della Honda ha deciso di salutare la fine della carriera commerciale della Civic Type R con una serie limitata denominata Best Lap, proposta in soli 99 esemplari al prezzo di 63.900 euro. La Best Lap non va confusa con la Ultimate Edition, prevista in 40 unità per altri Paesi europei. I particolari in carbonio e il cofanetto personalizzato. Rispetto al modello di serie, la personalizzazione della Best Lap include il kit aerodinamico in fibra di carbonio sviluppato da HACE, il badge Best Lap sul portellone posteriore e le finiture in carbonio per battitacco e console centrale. I clienti riceveranno anche un cofanetto con un portachiavi in carbonio ed una placca numerata con il seriale del proprio esemplare. La Best Lap sarà disponibile in tutti i colori della gamma Type R: Sonic Grey Pearl, Rallye Red, Championship White, Crystal Black Pearl e Racing Blue Pearl.
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Milano Cortina 2026 - Pirelli partner delle Olimpiadi invernali

4 Ruote - Giu 06,2025
La Pirelli è Olympic and Paralympic Partner di Milano Cortina 2026, le olimpiadi invernali che si terranno tra febbraio e marzo prossimi in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. La partnership con Fondazione Milano Cortina 2026 prevede che l'azienda milanese fornisca in esclusiva i pneumatici invernali utilizzati per le auto della flotta ufficiale, composta da mezzi del gruppo Stellantis: Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Fiat Professional, Lancia e Maserati. Anche per le forature. La Pirelli metterà inoltre a disposizione un servizio di assistenza per forature e riparazioni in tutti i cluster delle olimpiadi di Milano Cortina 2026 e lungo i percorsi per raggiungere le sedi di gara. Questa partnership valorizza l'eccellenza dei prodotti Pirelli e il loro contributo fondamentale al buon funzionamento dell'evento, ricorda Andrea Varnier, ceo della Fondazione Milano Cortina 2026.
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Unrae - Roberto Pietrantonio (Mazda) è il nuovo segretario

4 Ruote - Giu 06,2025
L'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) celebra il suo 75 anniversario e annuncia il nuovo presidente. A raccogliere l'eredità di Michele Crisci, che lascia l'incarico dopo otto anni assumendo il ruolo di presidente onorario, è Roberto Pietrantonio, amministratore Delegato di Mazda Motor Italia. Il top manager è stato nominato ufficialmente oggi, 6 giugno, dall'assemblea dei soci riunita a Roma, presso l'Ara Pacis. In Mazda dal 2003. Classe 1977, originario di Napoli e laureato in ingegneria, Pietrantonio vanta una lunga esperienza nel settore automotive. Ha iniziato il suo percorso professionale all'interno del Gruppo Fiat (ora Stellantis), dove ha ricoperto ruoli di rilievo nelle aree progettazione, produzione e commerciale. Nel 2003 è entrato in Mazda Motor Italia, fino a diventare amministratore delegato nel 2016, succedendo ad Andrea Fiaschetti. L'impegno di Pietrantonio in Unrae è iniziato proprio nel 2016 come membro del Consiglio Direttivo, con una presenza continuativa dal 2020. Assumo la Presidenza con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità, ha dichiarato Pietrantonio nel suo discorso di insediamento. Gli obiettivi del neo presidente. L'eredità di questi 75 anni va onorata con uno sguardo al futuro, promuovendo una comunicazione moderna, trasparente e un dialogo costruttivo con le istituzioni. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dell'Associazione come interlocutore autorevole nel dibattito sulla mobilità del domani. Tra le priorità del nuovo presidente figurano il consolidamento dell'identità istituzionale, il miglioramento della qualità delle analisi e delle proposte rivolte al governo e all'opinione pubblica, e la valorizzazione dell'Unrae come voce chiave dell'industria automobilistica estera in Italia. 75 anni di storia. Fondata il 24 novembre 1950 da dieci pionieri del settore - tra cui Guglielmo Bolla, Paolo Borghese e Renato Bornigia - l'Unrae ha accompagnato per tre quarti di secolo lo sviluppo e la trasformazione del mercato automotive estero, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il settore nel nostro Paese. Oggi rappresenta 45 aziende e 63 marchi, con un impatto economico, diretto e indiretto, che supera i 50 miliardi di euro di fatturato che e coinvolge circa 160 mila occupati. Guardando al futuro, Unrae si prepara ad affrontare con determinazione le sfide legate alla transizione ecologica, alla digitalizzazione e alla mobilità sostenibile, forte della sua storia e di una visione strategica evolutiva considerando problematiche, tendenze e tecnologie che possono influenzare in modo positivo o negativo il mondo dell'auto nella sua interezza.
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Renault - Accordo con Wandercraft per i robot industriali di nuova generazione

4 Ruote - Giu 06,2025
Il gruppo Renault ha acquistato una quota di partecipazione di minoranza in Wandercraft, azienda specializzata nello sviluppo di esoscheletri con finalità mediche e riabilitative, e che negli ultimi mesi ha iniziato a lavorare a robot umanoidi a uso industriale. Un settore in grande fermento, nel quale è particolarmente impegnata la Tesla con i suoi Optimus, ma anche Costruttori come Toyota, Honda e Hyundai. Applicazioni industriali, ma non solo. In virtù di questa collaborazione le due realtà lavoreranno allo sviluppo di una famiglia di robot di nuova generazione, chiamati Calvin, destinati alle attività produttive del costruttore francese. L'ingresso di Calvin negli stabilimenti permetterà di sollevare gli operatori da compiti gravosi e poco ergonomici, riducendo i tempi di produzione e aumentando la produttività. Grazie a questo accordo rafforzeremo la nostra capacità di costruire e sviluppare robot ad alto impatto e basso costo in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone dall'aiutare i disabili a camminare al sostenere i lavoratori del settore industriale con l'automazione in stabilimento, in ospedale e a domicilio, conclude Matthieu Masselin, ceo e co-founder di Wandercraft.
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Stellantis - Firmato l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro

4 Ruote - Giu 06,2025
Stellantis ha raggiunto un accordo con Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr per rinnovare la parte economica del contratto collettivo specifico di lavoro per il biennio 2025-2026. L'intesa stabilisce degli aumenti sia per i salari, sia per i premi di risultato.I dettagli dell'accordo. Stando a quanto comunicato dalle organizzazioni sindacali, la paga base viene aumentata a regime del 6,6%, con un incremento del 3,7% da giugno 2025, del 2% da gennaio 2026 e dello 0,8% da novembre 2026: i quasi 140 euro medi in più avranno riflessi su tutti gli istituti indiretti e differiti, tra cui maggiorazioni e Tfr. Inoltre è stata concordata l'erogazione di una somma una tantum di 240 euro a giugno e ad aprile 2026. In tal modo per l'intero quadriennio 2023-2026 l'aumento complessivo della paga base raggiungerà il 18,66%. Quanto ai premi di risultato, è previsto che salgano di pari passo con la paga base alla luce del loro attuale meccanismo di calcolo ed è stata eliminata la condizione soglia del free cash flow, il cui mancato raggiungimento ha in pratica causato quest'anno la perdita della detassazione. Confermato, invece, l'indicatore della redditività, ma è stato aumentato "il correttivo degli indicatori locali dei costi di trasformazione, della qualità e delle quote di mercato, in modo tale da portare l'ammontare massimo del premio all'11,55% della paga base annu"a. Infine, è stato pattuito un testo per i lavori della Commissione inquadramento, che dovrà formulare una proposta per misurare e per premiare specifiche professionalità, in particolare per gli operai alle linee di montaggio. Recuperata l'inflazione. L'accordo, da sottoporre solo al via libera dei delegati sindacali, completa l'intesa dell'8 marzo 2023 (era stata rinnovata per 4 anni la parte normativa e per 2 quella economica) e arriva in un momento complesso per il mondo dei lavoratori italiani e non solo per le difficoltà dell'industria dell'auto: infatti, il rinnovo del contratto collettivo nazionale (separato da quello di Stellantis) è da mesi in una fase di stallo a causa delle divergenze tra i sindacati e l'associazione datoriale Federmeccanica-Assistal. Soddisfatti i sindacalisti, a partire dai rappresentanti della Uilm. " un risultato importante che ha assicurato il pieno recupero del potere di acquisto in condizioni assai difficili di alta inflazione e di crisi del settore automotive, un'intesa che pensiamo possa costituire un esempio positivo di relazioni sindacali per tutto il comparto metalmeccanico, nonché un segnale della volontà di continuare a credere nell'Italia", affermano il segretario generale Rocco Palombella e il responsabile Automotive Gianluca Ficco. "Il rinnovo riconosce ai lavoratori aumenti dignitosi e conferma la positività delle relazioni sindacali. Confidiamo che esso possa costituire la base comune su cui affrontare le cruciali sfide industriali che ci attendono per salvaguardare tutti gli stabilimenti italiani".
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Terre rare - I 60 burocrati cinesi che supervisionano i permessi

4 Ruote - Giu 06,2025
un team di 60 burocrati del ministero del Commercio della Cina a tenere col fiato sospeso l'auto mondiale e altri settori industriali (dall'elettronica alla difesa), concedendo i permessi sulle terre rare con procedure che, da aprile 2025, sono molto più complesse. Stando alla Reuters, le aziende che ne fanno richiesta (all'Ufficio per la sicurezza industriale e il controllo delle importazioni e delle esportazioni) devono raccogliere numerose informazioni dettagliate, attendendosi a una guida in lingua cinese di 14.000 caratteri, con descrizioni tecniche e foto dei prodotti, nonché illustrazioni degli impianti di fabbricazione. L'iniziativa sarebbe una rappresaglia contro la Casa Bianca per le restrizioni statunitensi sui chip, anche se Pechino nega. Intanto, in due mesi, solo un quarto dei fornitori automobilistici europei avrebbe ottenuto il via libera all'import delle Ree (Rare Earth Elements) dopo aver presentato domande lunghe centinaia di pagine.  Il Dragone si difende. Qualche osservatore fa notare che, per accelerare gli iter autorizzativi, sarebbe almeno opportuno ampliare la squadra dei 60 funzionari (erano 30 sino a poco tempo fa). Ma la Cina contesta le accuse: le misure di controllo delle esportazioni delle terre rare (a scopi civili e militari) sarebbero coerenti con le pratiche universali, non discriminatorie e non mirate a un Paese in particolare, ha dichiarato Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Quel precedente A dire il vero, non è la prima volta che il Celeste Impero pare utilizzare il suo quasi monopolio sulle terre rare come strumento di politica estera. Nel 2010, Pechino bloccò le esportazioni delle Ree verso il Giappone in seguito a una disputa territoriale sulle isole Senkaku/Diaoyu. L'episodio evidenziò la vulnerabilità strategica dei Paesi industrializzati (in analogia alla crisi dei chip) inducendo Tokyo, Usa e Ue a presentare una denuncia all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Che nel 2014 diede ragione ai querelanti, costringendo il Regno di Mezzo a eliminare le restrizioni.
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DS N4 - Aperti gli ordini, si parte da 38.500 euro

4 Ruote - Giu 06,2025
La DS Automobiles ha comunicato i listini della nuova N4, la berlina di segmento C che prende il posto della precedente DS4. Disponibile con motorizzazioni 100% elettriche, mild hybrid e plug-in, è già ordinabile con le prime consegne previste a settembre. Tre motorizzazioni. Lunga 440 cm, larga 187 e alta 147, la nuova DS N4 è riprende le linee e lo stile della concept E-Tense Performance presentata nel 2022, ed è disponibile in tre motorizzazioni. La versione elettrica ha un motore che eroga 213 CV e una coppia di 343 Nm, abbinato a una batteria da 58,3 kWh, per un'autonomia dichiarata di 450 km. La plug-in (che arriverà in un secondo momento) monta il powertrain condiviso con altri modelli della Casa francese: potenza di 225 CV e coppia massima di 360 Nm; la batteria da 14,6 kWh permette all'auto di muoversi per 81 km in modalità elettrica. La versione mild hybrid è mossa dall'1.2 turbobenzina affiancato dal motore elettrico da 28 CV integrato nel cambio automatico doppia frizione a sei marce, per una potenza combinata di 145 CV e un comportamento tecnicamente assimilabile a quello di una full hybrid, come accade in altri modelli del Gruppo Stellantis. DS N4 Pallas. La gamma apre con la versione Pallas, che prevede fari anteriori e posteriori a led, pannelli e cruscotto con finiture nero basalto e inserti color bronzo, sedili in Tep, strumentazione digitale da 10,25, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, climatizzatore automatico bizona e specchietti ripiegabili elettricamente. Gli aiuti alla guida prevedono quelli obbligatori per legge, con l'aggiunta del cruise control adattivo. Il pacchetto Comfort aggiunge i sedili anteriori riscaldati (quello di guida con regolazioni elettriche), vetri acustici e posteriori oscurati. Il pacchetto Tech prevede invece l'apertura e l'avviamento senza chiave, l'infotainment con ChatGPT e la ricarica wireless per gli smartphone. DS N4 toile. La versione top di gamma aggiunge l'infotainment con AI, i fari a matrice di led, le frecce posteriori dinamiche, i sedili anteriori regolabili elettricamente, i vetri posteriori laminati e oscurati, il caricatore wireless per gli smartphone, la pedaliera in alluminio e la frenata d'emergenza in retromarcia. Il pacchetto Absolute Comfort comprende sedili anteriori e volante riscaldati, portellone ad apertura elettrica, tetto panoramico apribile, impianto audio Focal e head-up display. Il pacchetto Absolute Tech aggiunge la guida assistita di livello 2, l'antifurto, i sensori di parcheggio anteriori e la telecamera a 360. DS N4 Jules Verne. La berlina francese è anche disponibile nella serie limitata Jules Verne, con caratterizzazioni estetiche esclusive, ingresso e avviamento senza chiave, sensori di parcheggio anteriori, infotainment con ChatGPT, sedili elettrici e caricatore wireless. I prezzi per il mercato italiano. Ecco il listino prezzi completo per tutte le versioni e le motorizzazioni della nuova DS N4:DS N4 E-Tense Pallas: 43.350 euroDS N4 E-Tense Business Line: 44.750 euroDS N4 E-Tense Jules Verne: 45.750 euroDS N4 E-Tense toile Alcantara: 48.350 euroDS N4 Phev 225 Pallas: 47.050 euroDS N4 Phev 225 Business Line: 48.250 euroDS N4 Phev 225 Jules Verne: 49.250 euroDS N4 Phev 225 toile Alcantara: 51.850 euroDS N4 Phev 225 toile Pelle Nappa: 54.650 euroDS N4 Hybrid Pallas: 38.500 euroDS N4 Hybrid Business Line: 39.700 euroDS N4 Hybrid Jules Verne: 40.700 euroDS N4 Hybrid toile Alcantara: 43.300 euroDS N4 Hybrid toile Pelle Nappa: 46.100 euro
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Smart - Cinquemila euro di sconto per chi lascia la Tesla

4 Ruote - Giu 06,2025
La Smart ha aperto gli ordini della #5, la sua nuova Suv elettrica di segmento D (qui trovate il primo contatto della versione sportiva Brabus), lanciando una promozione rivolta ai possessori di Tesla Model 3 e Model Y: per loro è prevista una supervalutazione dell'usato di 5.000 euro sulla quotazione Eurotax Blu. La stessa offerta è valida anche per i proprietari delle più piccole i #1 e #3. Le altre promozioni. In aggiunta alla supervalutazione, la Smart prevede 3.000 euro di sconto secco sul prezzo di listino per chiunque acquisti un'auto pagando l'intero importo al momento dell'ordine. Chi opta per il noleggio a lungo termine può invece contare su un canone gratuito per i contratti superiori a 36 mesi, e quattro canoni gratuiti per quelli che superano i 48 mesi. In alternativa, sui finanziamenti tradizionali sono previsti tassi agevolati con Tan all'1,99%, anticipo del 20% e durata di 36 mesi. Queste promozioni sono valide fino al 31 luglio. Quasi 600 km di autonomia. La Smart #5 è costruita su una nuova piattaforma a 800V, che consente una ricarica rapida alle colonnine ad alta potenza per passare dal 10 all'80% di carica in meno di venti minuti. I powertrain hanno potenze da 340 a 645 CV per la Brabus ad alte prestazioni. Il modello d'attacco ha una batteria da 76 kWh, per un'autonomia di 465 km; le altre versioni hanno accumulatori da 100 kWh per un'autonomia omologata, nel ciclo Wltp, che arriva fino a 590 km. Il listino completo. Ecco i prezzi per il mercato italiano della nuova smart #5:smart #5 Pro: 47.934,45 eurosmart #5 Pro+: 52.934,45 eurosmart #5 Pulse: 57.674,45 eurosmart #5 Premium: 57.434,45 eurosmart #5 Summit Edition: 59.174,45 eurosmart #5 Brabus: 63.294,45 euro
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Blocchi del traffico - Diesel Euro 5, Salvini vuole impedire lo stop

4 Ruote - Giu 06,2025
Un futuro emendamento al decreto Infrastrutture potrebbe salvare le auto diesel Euro 5: lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a un evento de La Verità. Per ora, il protocollo fra governo e Regioni del Bacino Padano - Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna - prevede che dal 1 ottobre 2025 al 15 aprile 2026 le vetture a gasolio Euro 5 siano bandite nei Comuni con oltre 30 mila abitanti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 (e, successivamente, dal 15 settembre di ogni anno al 15 aprile di quello successivo). L'iter e le date. Il decreto Infrastrutture numero 73 è stato approvato dall'esecutivo il 19 maggio 2025 e pubblicato il 21 maggio dopo in Gazzetta Ufficiale: affinché diventi legge, serve l'ok del Parlamento, che può apportare modifiche, come quella sulle diesel Euro 5 cui si riferisce il leader della Lega. Poiché la conversione eventuale deve avvenire entro due mesi, i proprietari di quelle macchine che viaggiano nel Bacino Padano conosceranno il proprio destino entro il 19 luglio 2025. A che punto siamo? Le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno iniziato l'esame del decreto in prima lettura il 28 maggio, mentre dal 3 giugno è in atto la votazione delle questioni pregiudiziali. Frecciata all'Ue. Questo fa parte delle follie europee, della Commissione von der Leyen, che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal, ha aggiunto Salvini in riferimento allo stop delle diesel. Le sanzioni. Nel frattempo, rammentiamo che la multa per la violazione del blocco è di 168 euro. In caso di recidiva (due infrazioni identiche in due anni), 168 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni, in base all'articolo 7, comma 13-bis, del Codice della strada.
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Volvo - La cintura di sicurezza diventa intelligente

4 Ruote - Giu 06,2025
Le prime cinture di sicurezza a tre punti sono state introdotte per la prima volta su una Volvo alla fine degli anni 50, e da allora sono lo standard de facto per la protezione degli occupanti. Ora, più di 60 anni dopo, la Casa svedese introduce una nuova generazione di cinture, sviluppata insieme alla ZF, che farà il suo debutto sulla nuova Suv elettrica EX60. La prima cintura di sicurezza multi-adattiva è un'altra pietra miliare, spiega sa Haglund, responsabile del Safety Center della Volvo, e l'esempio concreto di come l'utilizzo dei dati in tempo reale possa aiutare a salvare milioni di altre vite. Capisce chi sei e come sei fatto. Definita per l'appunto multi-adattiva, questa tecnologia utilizza, accanto ai normali sistemi di ritenuta, una serie di sensori: quelli direttamente connessi alle cinture rilevano peso, postura, altezza e forma del corpo degli occupanti e regolano di conseguenza il carico applicato sulla fibbia. In caso di incidente, a passeggeri più pesanti corrisponde un tensionamento maggiore, per ridurre i rischi di colpi alla testa; analogamente, per chi è più leggero il carico sarà minore, così da abbassare le probabilità di fratture alle costole. Si regolano in tempo reale. I sensori esterni si occupano di analizzare le informazioni provenienti dall'auto durante un incidente, tra cui velocità, decelerazione e direzione di movimento, e applicare in pochi millisecondi il profilo di ritenuta più corretto sulla base di tutte le informazioni ricevute. Nel tempo, man mano che vengono raccolti ulteriori dati, il software di gestione delle cinture di sicurezza può essere migliorato e aggiornato tramite update over-the-air.
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Mobilità - Guida autonoma: dibattito aperto al Parlamento europeo

4 Ruote - Giu 06,2025
C'è solo una certezza legata alla guida autonoma, ossia che si tratta di uno dei temi più affascinanti della mobilità; per il resto, in particolare per il futuro impiego massivo dell'auto senza conducente, si formulano solo ipotesi: di questo e altro intende discutere l'europarlamentare Pierfrancesco Maran, che ha organizzato un dibattito il 2 luglio 2025 al Parlamento Ue, cui parteciperanno anche Commissione e operatori. Con tanto di richiesta a presentare contributi attraverso uno specifico link. Numerose infatti le sfide di natura normativa, tecnologica ed economica, a partire dalle garanzie che le self-driving car possano viaggiare nella massima sicurezza, senza essere coinvolte in incidenti. Distinzione fondamentale. Come evidenzia Maran, il World Economic Forum (organizzazione internazionale non profit, la cui missione è migliorare lo stato del mondo) ha di recente elaborato previsioni separando due contesti. Il primo è la guida assistita di Livello 2 avanzato (L2+, col guidatore obbligato a vigilare su tutto con la massima attenzione e a intervenire quando necessario): oggi il 5% di vetture vendute nel mondo è dotato di questa tecnologia, percentuale che, secondo le stime, salirà al 13% nel 2030 e al 21% nel 2035. Il secondo è la guida autonoma (livello 5, senza guidatore, solo con uno o più passeggeri che possono distrarsi e pure dormire in viaggio): non si arriverà nemmeno all'1% nel 2030, per poi crescere al 4% nel 2035, a dimostrazione della complessità delle sfide poste dalle macchine prive di pilota. E non è escluso che si tratti di una sfida quasi impossibile, almeno in alcuni Paesi. Non meno delicato il quadro per gli autobus autonomi, altro orizzonte stimolante di cui l'europarlamentare ha discusso nel proprio profilo Instagram.
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Skoda Enyaq Coupé RS - Aperti gli ordini della Suv da 340 CV

4 Ruote - Giu 06,2025
La Skoda ha aperto gli ordini della Enyaq Coupé RS, la versione ad alte prestazioni della Suv elettrica appena rinnovata: per il mercato italiano sarà anche l'unica disponibile (la Enyaq "liscia" non arriverà). Mossa da un powertrain dual motor da 250 kW (340 CV) che assicura la trazione sulle quattro ruote, l'auto accelera da ferma a 100 km/h in 5,4 secondi e raggiunge i 180 km/h di velocità massima. Con la batteria da 84 kWh lordi (79 kWh netti), l'autonomia nel ciclo Wltp è di 551-568 km. Su questa versione la potenza di ricarica in corrente continua aumenta a 185 kW, così da passare dal 10 all'80% di carica in meno di mezz'ora. La dotazione. Rispetto alle altre motorizzazioni, la Skoda Enyaq Coupé RS prevede lo sterzo progressivo a incidenza variabile, impianto frenante di dimensioni maggiorate, assetto ribassato e taratura più rigida delle sospensioni (su richiesta quelle a controllo elettronico). Di serie i cerchi di lega da 20 di disegno specifico, la mascherina anteriore illuminata e i fari a matrice di led. All'interno troviamo volante e sedili sportivi riscaldati (quello conducente con memoria e massaggio), climatizzatore a tre zone, illuminazione ambientale estesa e Adas di livello 2. Su richiesta il pacchetto Advanced (1.530 euro) con l'head-up display e l'impianto stereo Canton; il pacchetto Maxx (3.050 euro) aggiunge il Dynamic Chassis Control, i sedili anteriori riscaldabili con memoria e massaggio e il parcheggio da remoto e con funzione di memoria. I Model Year 2026. Insieme alla Enyaq Coupé RS la Skoda ha presentato i MY26 di Octavia, Superb e Kodiaq: per tutt'e tre arriva un nuovo e più preciso sensore sotto il pianale per l'apertura elettrica del portellone, e diventano di serie il cruise control adattivo e il monitoraggio dell'angolo cieco. Sulla Octavia viene introdotta la frenata d'emergenza agli incroci e nelle svolte, sulla Superb la Design Selection Lounge integra i sedili elettrici ventilati con funzione di massaggio. Le motorizzazioni 2.0 TDI verranno adeguate alla normativa EU6EB, mentre le 1.5 TSI mild hybrid avranno il badge Hybrid sul portellone. Il listino prezzi. Ecco il listino completo della Skoda Enyaq Coupé per il mercato italiano:Enyaq Coupé 60 204 CV 63 kWh: 45.400 euroEnyaq Coupé 85 285 CV 82 kWh: 49.950 euroEnyaq Coupé 85x 285 CV 82 kWh: 52.850 euroEnyaq Coupé 85 Sportline 285 CV 82 kWh: 53.400 euroEnyaq Coupé 85x RS 4x4 340 CV 84 kWh: 57.400 euro
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Musk vs Trump - La prima vittima è la Tesla

4 Ruote - Giu 06,2025
Dopo mesi di tensioni latenti, il rapporto tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il numero uno della Tesla, Elon Musk, è arrivato a un punto di rottura probabilmente totale. Il condizionale è d'obbligo perché dopo una giornata di insulti e minacce tramite i social network di rispettiva proprietà, non è mancata neanche l'apertura a un incontro chiarificatore per mettere da parte divergenze che hanno già prodotto danni ingenti: a Wall Street, la Tesla è arrivata a perdere ben 150 miliardi di dollari di capitalizzazione.Destinati allo scontro. Negli ultimi mesi non sono mancati indizi sul logoramento del rapporto tra i due, anche se non in tempi così brevi. Musk, forse nella speranza di realizzare a Washington parte delle sue idee, è stato un grande sostenitore di Trump durante la campagna per le presidenziali tramite ingenti elargizioni (ha garantito ben 290 milioni di dollari) e interventi diretti e personali senza precedenti nella storia degli Stati Uniti. Al punto che diversi osservatori ed esperti hanno attribuito proprio a Musk buona parte del successo elettorale del tycoon. Alla fine, l'imprenditore è stato premiato con la nomina a responsabile del dipartimento per l'efficienza governativa (il Doge), ma sin dall'insediamento di Trump sono iniziati i problemi: le pesanti critiche per i massicci licenziamenti nelle agenzie federali e per i tagli a numerosi programmi sociali e sanitari e l'eccessiva esposizione politica di Musk hanno prodotto una cattiva pubblicità alla Tesla e un conseguente crollo delle vendite. Inoltre, lo stesso Musk non ha mancato di criticare altri membri dell'amministrazione e a lanciare avvertimenti sulle conseguenze del neoprotezionismo doganale o del dietront sulle politiche ambientali. Non è quindi un caso lo scontro all'arma bianca con un importante consigliere di Trump come Peter Navarro.  Scontro totale. Le tensioni sono poi aumentate nelle ultime settimane, in particolare con le critiche dell'imprenditore alla legge di bilancio. Musk ha quindi deciso di fare un passo indietro, lasciando il ruolo al Doge e ricevendo anche un encomio da Trump per il suo lavoro. Ma gli attriti non si sono per nulla sopiti e il 5 maggio è andata in scena la rottura definitiva. Durante un incontro allo studio ovale con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Trump ha risposto alle domande dei cronisti sulle critiche alla legge di bilancio e ha espresso sorpresa e delusione per l'attacco alla sua "Big Beautiful Bill", definita da Musk un abominio: "Avevamo un grande rapporto. Non so se l'avremo ancora. Sono molto deluso", ha detto il presidente. Da lì in poi, è stata una slavina social. Mentre Trump smentiva le accuse di Musk di non essere stato messo a conoscenza dei dettagli della legge, l'imprenditore replicava così: " falso, questa legge non mi è mai stata mostrata nemmeno una volta, ed è stata approvata nel mezzo della notte così rapidamente che nessuno al Congresso ha potuto leggerla". Quindi Musk ha lanciato un sondaggio su X per chiedere se fosse il caso di "creare un nuovo partito politico" e Trump ha ribattuto che senza di lui avrebbe comunque vinto le elezioni, ricevendo come risposta un altro post: "Senza di me, Trump avrebbe perso, i democratici avrebbero controllato la Camera e i repubblicani sarebbero 51 a 49 al Senato. Che ingratitudine". Quindi l'ennesimo attacco del tycoon: "Elon stava 'raggiungendo il limite': gli ho chiesto di andarsene, ho tolto l'obbligo per le auto elettriche che costringeva tutti a comprarle anche se nessuno le voleva. Sapeva da mesi che l'avrei fatto ed è impazzito". A quel punto, Musk ha sganciato la "bomba", scrivendo che il presidente è implicato nello scandalo di Jeffrey Epstein, l'imprenditore condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori: "Trump è nei file di Epstein ed è per questo che i file non sono stati resi pubblici". Un tentativo di mediazione? Trump ha quindi minacciato di togliere "sussidi e contratti governativi" a Musk, per esempio le commesse di Nasa a SpaceX. Il battibecco è proseguito nella notte, con Musk che ha concluso la sua battaglia, prevedendo una recessione economica degli Stati Uniti nel secondo semestre a causa dei dazi voluti da Trump. Intanto la Tesla ha perso 150 miliardi di capitalizzazione, cedendo fino al 14% in borsa, ma oggi potrebbe rimbalzare e anche di parecchio. Il motivo? Le indiscrezioni della testata Politico, secondo cui alcuni collaboratori della Casa Bianca, oltre a cercare di convincere il presidente a evitare un'escalation, hanno programmato proprio per oggi una telefonata con Musk per un accordo di pace. Qualunque cosa accada, una cosa è certa: uno scontro del genere alla Casa Bianca non si era mai visto.  
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Ligier JS50 - Oltre la minicar - VIDEO

4 Ruote - Giu 06,2025
La Ligier JS50 si rinnova completamente, portando una ventata di modernità nel mondo delle minicar. Il nuovo modello si presenta con un design più sportiveggiante e dettagli curati come i fari Full LED, i cerchi di lega fino a 16 pollici e le finiture Carbon Look. Ma non è solo una questione di stile: la nuova JS50 è disponibile sia in versione diesel, con il nuovo motore REVO D+ Euro 5+, sia in configurazione 100% elettrica, capace di raggiungere fino a 192 km di autonomia secondo il ciclo WMTC. Due proposte diverse ma complementari, pensate per chi cerca un'alternativa compatta, sicura e ben equipaggiata per la mobilità urbana. Nonostante le dimensioni contenute (2,95 metri di lunghezza), la JS50 sorprende per capacità di carico (fino a 471 litri) e dotazioni, soprattutto nelle versioni più ricche. A bordo troviamo il touchscreen da 10", Apple CarPlay e Android Auto, la ricarica wireless, l'impianto audio hi-fi Pioneer e luci ambiente a LED, oltre a finiture e sellerie curate. L'abitacolo punta su confort e tecnologia, con dettagli quasi inediti per il segmento, come il servosterzo elettrico, il climatizzatore e il sistema Easy Park. La JS50 può essere guidata dai 14 anni nella versione L6 da 45 km/h e dai 16 anni nella variante elettrica L7 da 75 km/h di velocità massima. In questo primo contatto l'uso dell'auto ha riguardato sia l'ambito cittadino che quello extraurbano. E se la limitazione della velocità imposta dalla normativa relativa a questi veicoli non è un problema in città, potrebbe esserlo negli spostamenti su strade extraurbane (che peraltro la JS50 può affrontare, avendo gli abbaglianti), in cui chiaramente bisogna lasciar spazio al sorpasso dei veicoli più veloci. Sul fronte del confort l'aria condizionata si è rivelata un'alleata graditissima nel caldo torinese, come del resto lo è l'imbottitura del sedile, agio sconosciuto ad altre microcar, magari meno costose ma più spartane. Buona la copertura della rete di vendita sul territorio nazionale - sono 180 i punti vendita Ligier in Italia - e la gamma è anche variegata: quattro allestimenti, con prezzi da 14.990 euro per la diesel e da 16.390 per l'elettrica base. Le versioni al top arrivano a 24.990 euro, ma includono accessori come cerchi da 16 nero opaco, pinze freno rosse e frecce dinamiche. Il nuovo motore diesel promette consumi di 3 l/100 km e un'autonomia di oltre 500 km, mentre l'elettrica si ricarica completamente in quattro o sei ore da una presa domestica. Volete sapere di più sulla Ligier JS50? Guardate il video qui sopra.
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Hyundai Inster Cross - Il lato avventuroso dell'elettrica mignon - VIDEO

4 Ruote - Giu 06,2025
Dopo l'arrivo della Hyundai Inster è il momento della versione Cross. Un'auto che sorprende già al primo sguardo, con quel look robusto, da piccola off-road, che non sa di già visto: i cerchi sono da 17 pollici, i passaruota hanno coperture in plastica nera protettiva e barre sul tetto, a cui abbinare, volendo, una vera e propria vasca che rimanda addirittura al mondo dei rally raid. Basta uno sguardo per aver voglia di portare la Cross lontano dall'asfalto e capire cosa sa fare, consapevoli, certo, che si tratta di una trazione anteriore e non integrale. C'è da dire, comunque, che la Inster nella variante Cross continua a offrire tanta sostanza: la posizione di guida è alta, l'auto è sempre compatta e facile da manovrare anche in città. In curva è stabile, il volante offre una buona precisione, sufficiente per affrontare un viaggio in autostrada senza apprensione, e la spinta del motore elettrico da 115 cavalli è corposa. Sul fronte del confort gli ammortizzatori lasciano filtrare qualche vibrazione di troppo sullo sconnesso, ma nel complesso l'auto si rivela confortevole e, complice la trazione elettrica, la rumorosità in abitacolo è contenuta. Insomma, parliamo di un'auto facile da guidare, che ti accompagna senza stress. La Inster Cross è disponibile solo con la batteria da 49 kWh e garantisce un'autonomia dichiarata di 360 km, che nella guida reale si traduce in spostamenti a medio raggio privi di apprensione: ricarichi in fretta, perché in mezz'ora puoi passare dal 10 all'80% collegandoti a una colonnina rapida. E nel frattempo, l'abitacolo ti coccola: tutti i sedili sono scorrevoli e abbattibili, la seduta del conducente è regolabile e lo spazio per le gambe è più che buono (d'altronde, il passo dell'auto è di ben 2.600 mm). Il bagagliaio, poi, è uno dei punti forti della vettura, perché offre da 350 e fino a oltre 1.000 litri. Nella Cross puoi caricare l'attrezzatura sportiva, fare un weekend fuori porta, o semplicemente affrontare il traffico cittadino con una marcia in più. E poi c'è la tecnologia: due schermi da 10.25 pollici, Apple CarPlay, Android Auto, aggiornamenti over-the-air, retrocamera, sensori ovunque. Alla guida ti senti al sicuro, sia per l'assetto molto equilibrato, sia per gli svariati sistemi di assistenza Hyundai Smart Sense: l'auto mantiene la corsia, legge i limiti di velocità, frena da sola in caso di pericolo. Insomma, le dotazioni sono da categoria superiore, anche se la Inster Cross non svende le sue qualità: parte infatti da 29.650 euro, con la possibilità di aggiungere, volendo, due pacchetti di accessori: uno da 1.200 euro è dedicato alla sicurezza e include telecamera a 360, controllo e assistenza all'evitamento della collisione nel tre quarti posteriore, frenata di emergenza in retromarcia e in manovra; l'altro ha un costo di circa 2.000 euro ed include Digital Key (per un massimo di sette dispositivi), tetto panoramico, luce ambiente con illuminazione interna a LED, luci a LED sul volante, pompa di calore e precondizionamento batteria. Volete sapere di più sulla Inster Cross? Guardate il video qui sopra.
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Autovelox - Se la multa riporta che è omologato, serve una querela per falso

4 Ruote - Giu 05,2025
Nuovo colpo di scena nella telenovela degli autovelox. Se nel verbale è riportato che l'apparecchio con cui è stata accertata la violazione dei limiti di velocità è omologato o conforme a un prototipo omologato (cosa non vera, come noto, perché non esistendo norme tecniche di omologazione, i produttori possono solo richiederne l'approvazione ministeriale), il semplice ricorso al giudice di pace per mancata omologazione non è sufficiente ad annullare la multa: occorre anche una querela per falso nei confronti dell'organo di polizia che ha redatto il verbale. Non cambia l'orientamento.  questo, in estrema sintesi, il contenuto di un'ordinanza della Cassazione, la 13997/2025, che ha respinto il ricorso di un cittadino multato nel 2022 in provincia di Lecce dalla Polizia Stradale e a cui, peraltro, prima della suprema corte avevano già dato torto sia il giudice di pace sia il tribunale. Sia chiaro, non c'è alcun cambiamento di orientamento da parte dei supremi magistrati. I giudici con l'ermellino, nella nuova pronuncia, non solo non mettono in discussione l'obbligo di omologazione previsto dall'articolo 142 del Codice della strada, ma anzi, essi stessi richiamano i contenuti dell'ordinanza 10505/2024 da cui poco più di un anno fa la vicenda partì e le successive analoghe pronunce (20913/2024 e 12924/2025). Tuttavia, siccome il verbale di accertamento che attesta l'esistenza dell'omologazione del dispositivo autoveloxha fede privilegiata, esso può essere controvertibile unicamente con il rimedio dellaquerela di falso, rimedio che nella specie non risulta essere stato esperito. Di lì, la pronuncia di inammissibilità del ricorso. Conta ciò che è scritto sul verbale. Una questione di lana caprina, si dirà. Forse, ma ineccepibile dal punto di vista formale. Inquietante, semmai, è la falsa dichiarazione di conformità al campione omologato a cui si fa riferimento nel verbale di violazione. Per carità, sono note la leggerezza e la disinvoltura con cui per anni opinione pubblica, produttori e addetti ai lavori hanno usato come sinonimi le parole approvato e omologato. Scriverlo nero su bianco in un verbale, però, è grave proprio perché tutti i decreti ministeriali che hanno consentito l'immissione sul mercato di questi apparecchi, e a cui le forze di polizia fanno riferimento nei verbali stessi, parlano unicamente di approvazione. Rischio stangata. Tutto ciò premesso, la situazione in cui è incappato il cittadino a cui la Cassazione ha respinto il ricorso è probabilmente minoritaria, però è anche pericolosa, considerata la condanna al pagamento di 500 euro, che si aggiunge alle spese legali già sostenute nei tre gradi di giudizio. E pure paradossale, visto che, pur avendo torto, anche per aver dichiarato una cosa non vera, la Polizia ha vinto il ricorso. Un monito per tutti coloro che si apprestano a fare opposizione: se nel verbale si dice che l'autovelox è omologato o conforme al prototipo omologato, il ricorso non basta, occorre anche una ben più impegnativa e onerosa querela per falso.
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Nissan - La Nanocar Silence 04 aggiorna prezzi e gamma

4 Ruote - Giu 05,2025
La Nissan aggiorna la gamma della Nanocar Silence 04. L'elettrica leggera è ora disponibile in un due varianti omologate L6e (Unico e Vivo) e in quella L7e Plus, alle quali si aggiunge la Cargo con la scelta tra i due livelli di omologazione. La Unico sotto i 10.000 euro. L'inedita variante Unico si posiziona all'ingresso della gamma ed è proposta a meno di 10.000 euro (tasse escluse) con la retrocamera di serie e fino a 100 km/h di autonomia. La Vivo aggiunge il display da 7" per la strumentazione e il volante multifunzione; inoltre, rispetto al modello 2024 offre un impianto frenante modificato. Entrambe le L6e adottano un motore da 8,2 CV e possono essere guidate a 14 anni con velocità limitata a 45 km/h. La L7e invece è stata aggiornata ed eroga ora 19 CV per 85 km/h di punta massima. Per tutte la batteria estraibile ha una capacità di 5,6 kW: servono dalle 7 alle 9 ore per la ricarica completa da presa casalinga. La versione Cargo infine offre un vano di carico da 414 litri. Cambio batteria in 30 secondi (in Francia). La gamma Nanocar è commercializzata in Italia, Francia e Germania e di prossima attivazione in Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca, Regno Unito, Turchia, Polonia, Grecia e Irlanda. In Francia, in particolare, viene lanciato il servizio Battery as a Service (BaaS) già attivo in Spagna, che consente di sostituire le batteria scariche con quelle cariche in 30 secondi.
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