Renault - Flins, la storia siamo noi
I 125 anni di storia della Renault, fatti di centinaia di automobili, di oggetti, di documenti e di opere d'arte, verranno racchiusi in una nuova struttura visitabile dal pubblico a partire dal 2027 a Flins, di fronte allo storico stabilimento del marchio alle porte di Parigi. Fabrice Cambolive, amministratore delegato della marca francese, non lo vuole chiamare museo: per adesso, parla di vetrina, di collezioni, di "un luogo dove condividere la passione per l'automobile e il suo futuro.Presenta Senard. Nella ex fabbrica di Flins - "casa" di 18 milioni di auto, diventata nel 2021 una Refactory dedicata all'economia circolare - è stato presentato il progetto dell'architetto Jacob Celnikier dello studio GGA, che riprende le forme ortogonali dello stabilimento disegnato da Bernhard Zehrfuss, vincitore del Prix de Rome 1939. Assente l'amministratore delegato del gruppo Luca de Meo dopo il suo addio al mondo dell'auto, è toccato al presidente Jean-Dominique Senard affiancato da Cambolive e dal direttore marketing Arnaud Belloni - raccontare l'idea di dare una casa alla storia del marchio. un luogo speciale - dice Senard accennando a qualche emozione - e rappresenta una rinascita del patrimonio industriale, fatto con amore. Le collezioni. La nuova struttura di 11.500 metri quadrati, di cui sono stati mostrati dei render, prevede un edificio a più piani in cui ospitare tre collezioni. Quella riservata alle auto della storia Renault è composta da pallet su cui sono sistemati i veicoli, nove per ogni piano, come su degli scaffali che in altezza arrivano fino ai 15 metri, specifica Belloni, che per il luogo proietta l'ambizione di un turismo culturale più vasto essendo lo spazio espositivo a due passi da Giverny, sede della casa di Claude Monet. Le altre due collezioni da accogliere prevedono documenti e oggetti legati a Renault e opere d'arte sia di artisti del passato come il fotografo Robert Doisneau, che ha lavorato per la marca a cavallo della seconda guerra mondiale, sia di esponenti della Street Art. Quando l'edificio sarà pronto ci saranno esposizioni temporanee e permanenti.La Barquette del 1952. Nell'attesa, ci mostrano alcune delle auto che entreranno di diritto nella collezione. Merita attenzione una Barquette 4CV del 1952 che ha corso a Le Mans. Il proprietario l'ha donata a Flins, dove è stata perfettamente restaurata con due anni di lavoro. Frutto di quella Refactory per la quale continua la formazione di personale, guardando al futuro della mobilità. La migliore eredità possibile, per un mondo dell'auto in drammatica trasformazione.
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Motori sullacqua - Villa dEste Style Vintage Yachting 2025
C'è un luogo dove la passione per i motori trova espressione anche lontano dall'asfalto, specchiandosi nelle acque del Lago di Como tra scafi d'epoca, legni lucidi e propulsori storici. Quel luogo è il Grand Hotel Villa d'Este, dove il prossimo 13 settembre andrà in scena la sesta edizione di Villa d'Este Style Vintage Yachting, evento che celebra la motonautica storica con lo stile e l'eleganza che da sempre contraddistinguono la cornice lariana. Organizzato in collaborazione con l'Asdec Associazione Scafi d'Epoca e Classici, fondata nel 1987 da Riccardo Notarbartolo di Villarosa e GianAlberto Zanoletti e con il Museo della Barca Lariana, l'edizione 2025 sarà speciale anche per una significativa apertura al pubblico: per la prima volta, non sarà necessario essere armatori (o loro amici) per partecipare. Chiunque potrà accedere acquistando un biglietto, comprensivo del pranzo al ristorante Grill del Grand Hotel, tramite il sito ufficiale della struttura. In barca con il motore di Fangio. Come in ogni edizione, a dominare la scena saranno le barche d'epoca: dopo una sfilata che partirà dal centro lago, gli scafi approderanno ai pontili privati del Villa d'Este. Ma quest'anno, accanto agli esemplari dei collezionisti, il Museo della Barca Lariana porterà in esposizione cinque pezzi rari dal valore storico e tecnico altissimo. Spicca su tutti la ricostruzione del Laura I, in origine realizzato dai Cantieri Guido Abbate e motorizzata con un propulsore Alfetta 159, figlio dell'8 cilindri che nel 1951 portò Juan Manuel Fangio alla vittoria del Campionato del Mondo di Formula 1 con la Casa del Biscione. La versione marinizzata permise al Laura I di entrare nella leggenda, stabilendo nel 1953 il record dell'ora con una velocità media di 226 km/h: un primato che ancora oggi impressiona, specchio diretto dell'interconnessione tecnica tra mondo nautico e automobilistico. Le altre protagoniste. Un altro esemplare esposto sarà il Glauco del 1933, rarissimo monoscafo tradizionale da diporto Vidoli, motorizzato da un altrettanto raro motore Alfa Romeo 6C 1750, classico tipo di barca da turismo delle famiglie agiate dell'epoca. Ci sarà poi il Fortunato dei Cantieri Taroni del 1923, tra i primi a essere utilizzati per trainare sciatori d'acqua, quando lo sci nautico era ancora una curiosità riservata a pionieri e aristocratici. Dalla stessa bottega artigiana lariana proviene anche la lancia inglesina Dulcilinea del 1920, mentre chiuderà la rassegna il suggestivo 007 del 1964, costruito da Giacomo Colombo, un nome che riecheggia nei registri della nautica classica come in quelli delle competizioni offshore. Crocevia tra motori e bellezza. Se il celebre Concorso d'Eleganza per automobili, oggi firmato BMW Group, venne inaugurato a Villa d'Este nel 1929, già cinque anni prima Gabriele d'Annunzio aveva organizzato nello stesso luogo uno dei primi raduni motonautici della storia, intuendo il potenziale spettacolare e culturale del connubio tra cavalli vapore e paesaggi lacustri. E a ben vedere, il parallelo con le quattro ruote non è solo nella meccanica: come le auto da concorso, anche questi scafi richiedono restauro, cura maniacale dei dettagli, documentazione storica e passione. Villa d'Este Style Vintage Yachting è quindi molto più di un evento per appassionati di barche: è un appuntamento che celebra la storia del design, della tecnica e delle corse, portando in superficie un pezzo importante del patrimonio motoristico italiano, con una raffinatezza che solo il Lago di Como sa offrire. Un piccolo Concorso d'Eleganza sull'acqua, che merita un posto nel cuore di ogni appassionato di motori.
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MG - A Goodwood con due novità elettriche
La MG ha diffuso il teaser di una delle due novità che saranno svelate in anteprima al Goodwood Festival of Speed. Il marchio britannico, di proprietà della cinese Saic, ha annunciato il lancio di due nuove BEV, senza per ora fornire altri dettagli: l'immagine diffusa mostra il posteriore di quello che sembra una Suv sportiva, caratterizzata da una unica linea a Led che segue il profilo aerodinamico della coda. Sul conto della seconda vettura, invece, non ci sono ancora indizi. Le altre novità. A Goodwood la MG mostrerà al pubblico anche la MG Cyberster Black con una inedita livrea totalmente nera e la Cyber X Concept in anteprima europea. Ci sarà spazioanche per la EX4 che si esibirà sul percorso con una livrea studiata per rendere omaggio alla MG Metro 6R4 Gruppo B degli anni 80.
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Oceano Pacifico - La Morning Midas è affondata
Nulla da fare per la Morning Midas: secondo lanci di agenzie e organi di stampa specializzati, il mercantile è affondato a causa di diversi fattori, a partire dalle conseguenze dell'incendio scoppiato 21 giorni fa a circa 300 miglia nautiche a sud-ovest dell'isola di Adak (Alaska). "I danni causati dall'incendio, aggravati dalle condizioni meteorologiche avverse e dalle successive infiltrazioni d'acqua, hanno causato l'affondamento della Morning Midas intorno alle 16.35 ora locale (UTC-9) del 23 giugno, in acque profonde circa 5.000 metri e a 360 miglia nautiche dalla terraferma", ha affermato il gestore del cargo, la Zodiac Maritime, che ha già disposto la permanenza nell'area di due rimorchiatori con lo scopo di accertare segnali di inquinamento e di verificare l'emersione di detriti. Sul posto è stato inviato anche un mezzo speciale per la protezione dell'ambiente marino e le eventuali opere di mitigazione. Del resto, il cargo, oltre a circa 3.000 veicoli (per lo più dei marchi Chery, Great Wall e Saic), trasportava circa 350 tonnellate di gas combustibile e 1.530 tonnellate di olio a bassissimo tenore di zolfo (Vlsfo). Alla luce delle caratteristiche del luogo dell'affondamento e dell'imbarcazione (183 metri di lunghezza e una stazza lorda di 46.800 tonnellate), il recupero dell'imbarcazione è quasi del tutto da escludere. Il giallo delle cause. Rimarranno dunque ignote le cause di nuovo disastro per il settore del trasporto marittimo. Un incidente analogo risale al 2022, quando la Felicity Ace affondò nell'Oceano Atlantico con il suo carico di circa 4 mila veicoli. Negli ultimi dieci anni sono stati tredici gli incendi seri su cargo adibbiti al trasporto di auto: oltre ai due affondamenti, si contano anche sei casi di danni gravissimi alle strutture e otto morti (sei marinai e due lavoratori portuali). Tra l'altro, la Morning Midas è affondata proprio mentre si attendeva l'arrivo di un rimorchiatore con attrezzature speciali per il traino a lunga distanza e quando le verifiche effettuate tramite telecamere termiche e controlli visivi a distanza avevano escluso focolai ancora attivi. Tuttavia, i tentativi per trainarla in porto si sono rivelati inutili a causa delle avverse condizioni meteorologiche (venti di 45-50 nodi e onde di circa 1,8 metri), dei danni prodotti dalle fiamme (le immagini raccolte durante i sorvoli della Guardia Costeria degli Stati Uniti hanno rivelato gravi danni strutturali allo scafo per la sua intera altezza e da poppa a prua) e dell'instabilità dovuta alle conseguenze delle fiamme sulle dotazioni di sicurezza interna. La Morning Midas, varata nel 2006, batteva bandiera liberiana ed era gestita dalla londinese Zodiac per conto della cinese Saic Anji Logistics lungo la rotta di collegamento tra la Cina e il Messico. Salpata il 26 maggio da Yantai, doveva arrivare a Lázaro Cárdenas il 15 giugno con a bordo 3.048 veicoli, di cui 70 completamente elettrici e 681 ibridi.
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Mercato europeo - A maggio la Cina raddoppia
In Europa, i costruttori cinesi stanno registrando una crescita che ha ben pochi precedenti nella storia delle quattro ruote. Secondo le ultime elaborazioni della Jato Dynamics, a maggio la quota dei marchi del Dragone ha raggiunto il 5,9%, oltre il doppio rispetto al 2,9% di un anno fa. l'ennesima conferma dell'inutilità dei muri alzati da Bruxelles, vale a dire i dazi sulle importazioni di elettriche: anzi, alla fine le tariffe sulle Bev non hanno fatto altro che spingere le aziende con sede in Cina a rivedere rapidamente la loro offerta, per puntare sulle termiche e sulle ibride. Le quali, ora, stanno facendo man bassa di immatricolazioni. Sorpassi ad alta velocità. In un mercato cresciuto del 2,5% a 1.107.517 immatricolazioni, i cinesi hanno registrato 65.808 unità, contro le 31.233 di un anno fa. In termini percentuali, la crescita è del 111%. "Nonostante l'imposizione dei dazi sui veicoli elettrici da parte dell'Ue, i marchi automobilistici cinesi continuano a registrare una forte crescita in tutta Europa. Il loro slancio è in parte dovuto alla decisione di promuovere sistemi di propulsione alternativi, come gli ibridi plug-in e i full hybrid", commenta l'analista Felip Munoz. La Jato segnala poi alcuni sorpassi "storici": MG, anche grazie a una crescita mensile del 30% (29.400 targhe ), ha superato la Fiat nel consuntivo dei primi cinque mesi dell'anno, con 133.400 registrazioni contro le 125.300 del marchio torinese. A maggio, poi, la Jaecoo (7.449 targhe) ha sorpassato la Honda e Omoda (4.213) e ha fatto lo stesso con la Mitsubishi. La Leapmotor, con 1.723 unità, ha venduto più di tanti altri marchi del gruppo Stellantis tra cui DS e Lancia. Quest'ultima è stata scalzata anche della Ebro, azienda spagnola rinata grazie alla produzione di veicoli in partnership con la Chery. E ancora la BYD, dopo il sorpasso di aprile, è tornata in coda alla Tesla, ma per appena 40 targhe e con in tasca un incremento del 397%. Infine, tra i modelli non mancano ovviamente vetture di marchi del Dragone, anche se al di fuori della top ten mensile (guidata dalla Renault Clio, davanti alla Dacia Sandero e alla Volkswagen T-Roc): Jato cita il quindicesimo posto della MG ZS e i risultati raggiunti dalla MG3, dalla Jaecoo 7 e dalla BYD Seal U.
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Toyota Land Cruiser - Off-road col diesel mild hybrid
La Toyota ha annunciato un importante aggiornamento della gamma europea della Land Cruiser: l'iconica fuoristrada giapponese viene infatti dotata della variante mild hybrid per la motorizzazione diesel già in gamma. Le consegne inizieranno entro la fine dell'anno. Il diesel diventa ibrido. Il powertrain, già introdotto su Hilux, combina il diesel 2.8 litri da 205 CV con il sistema Hybrid 48V (con batteria da 4,3 Ah) e la trasmissione automatica Direct Shift 8 marce. Tutta la parte ibrida è stata studiata in modo da non compromettere in alcun modo la mobilità in fuoristrada: il limite di guado rimane invariato a 700 mm. 65 Nm di coppia extra. Secondo i tecnici giapponesi. il pacchetto ibrido offre molteplici vantaggi: oltre a un'ottimizzazione dei consumi, la Land Cruiser mild hybrid offre una migliore risposta all'acceleratore, una guida più fluida, uno Start & Stop stop più confortevole e una coppia ancora più corposa in off-road. Il guidatore può selezionare le modalità Normal e Long dello Start & Stop e può contare su 12 kW e 65 Nm aggiuntivi garantiti dal motore elettrico. I dati tecnici completi, inclusi i valori omologati di consumo Wltp, non sono stati ancora resi noti.
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Alfa Romeo - Raduno ad Arese per i 115 anni del brand
L'Alfa Romeo ha celebrato i suoi 115 anni con un raduno al Museo di Arese che ha coinvolto collezionisti e club da tutto il mondo: per l'occasione, si sono radunati oltre 350 vetture e più di 1.300 appassionati. Nel corso dell'evento si sono svolte prove di regolarità in pista, conferenze, visite speciali al Museo e la parata "Tributo GTA" per celebrare i 60 anni della Giulia Sprint GTA. 115 anni in un minuto. La Casa italiana ha realizzato anche un video per sottolineare il legame tra il marchio, lo sport e la passione. Nel filmato la protagonista è l'ultima nata, la 33 Stradale, cui è stato dedicato pure un libro. Il filmato prosegue con Luna Rossa, il team velico impegnato nella 38esima America's Cup che per la prima volta si svolgerà nel Golfo di Napoli e avrà il Biscione tra gli sponsor, e con la 1900 Super Sprint impegnata nella 1000 Miglia 2025. C'è spazio, infine, anche per il tennis, con la nuova brand ambassador Jasmine Paolini.
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Fay Racing - Lo stile in pole position
Venerdì 20 giugno, durante la Milano Fashion Week Uomo, Fay ha acceso i riflettori al PAC il Padiglione di Arte Contemporanea con il debutto della collezione Primavera/Estate 2026. Il mood? Un viaggio tra curve ad alta velocità e stile, che attinge all'universo dei gentleman driver e all'atmosfera magnetica dei paddock delle corse automobilistiche anni 60 e 70. Immaginate ville di campagna e circuiti iconici: è proprio da qui che prende il via una collezione che celebra lo spirito più nobile e autentico dello sport, quello mosso da pura passione, più che dall'inseguimento di un trofeo. Fay Racing. Accanto alla collezione principale, Fay ha svelato una capsule dallo spirito racing il cui pezzo forte è la Fay Racing Jacket, frutto della collaborazione con Ronnie Kessel (pilota, imprenditore svizzero nonché figlio del leggendario Loris Kessel). Il risultato? Un capospalla che racconta l'esperienza di Kessel tra bolidi d'epoca, youngtimer e auto da corsa. proprio lui, quest'anno tra i protagonisti dell'Alfa Revival Cup in veste di gentleman driver, il volto di questa edizione limitata. Dettagli. Frutto della visione di Michele Lupi, di Men's Collections Visionary di Fay e Fay Archive, la giacca è prodotta in soli 70 pezzi: ispirata alle storiche tute blu avio degli anni 60, si distingue per dettagli funzionali e di carattere. Tra questi, il portachiavi con il classico gancio Fay posizionato sopra la tasca orizzontale sul petto e il collo con fascia protettiva in lana che richiama il sottotuta ignifugo d'altri tempi; le tasche laterali con zip in metallo completano il design con un'allure tecnica e nel contempo vintage. Pensata per il paddock, perfetta per la città o i weekend on the road.
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Tesla Model Y - La Performance a spasso sulle Alpi
Con il 2025 è arrivato anche in Italia il restyling della Tesla Model Y, che ha coinvolto in particolar modo il frontale, ispirato a Cybertruck e Cybercab; sono cambiati anche gli interni, meglio rifiniti e con ancor meno comandi fisici. Nei giorni scorsi è stata avvistata sulle Alpi, impegnata in alcuni test drive, una versione senza camuffature della variante Performance ad alte prestazioni, non ancora a listino. Dettagli sportivi. Dalle immagini pubblicate da Tesla Newswire, che segue le novità della Casa americana, frontale e fiancate sono invariati rispetto al resto della gamma. Quello che cambia sono le ruote, da 21, il paraurti posteriore con un nuovo diffusore e lo spoiler sulla coda in fibra di carbonio. Non manca, infine, il badge dedicato sul portellone. Ancora nessun dato tecnico. Il fatto che la Tesla Model Y circoli senza camuffature sulle strade europee suggerisce un debutto imminente. I dati tecnici della nuova versione, però, non sono ancora stati confermati: il modello precedente ha una configurazione dual motor da 377 kW (513 CV) di potenza combinata, per uno 0-100 in 4,4 secondi e una velocità massima di 251 km/h. La batteria da 75 kWh consente un'autonomia, rilevata dal Centro Prove, di 388 km.
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Electra - La ricarica ultraveloce costa (quasi) come quella (lenta) di casa
Oggi, si sa, per rendere conveniente il pieno di energia della propria auto elettrica l'unica opzione è quella della ricarica domestica. Quattroruote ha persino elaborato una formula che, su un chilometraggio ipotetico di 15 mila chilometri annui, suggerirebbe che almeno due terzi dei rabbocchi avvengano con la wallbox installata nel proprio garage. Ma sappiamo anche che l'unico modo perché l'elettrico si diffonda davvero è la possibilità di rifornire le Bev un po' ovunque, nei tempi morti, mentre facciamo la spesa, mentre incontriamo qualcuno per lavoro, o durante una sosta caffè in autostrada. E queste sono ricariche rapide che, oggi, in media, costano molto. Per fortuna, ogni tanto ci sono iniziative commerciali che tagliano i prezzi, almeno temporaneamente. L'ultima in ordine di tempo riguarda Electra, azienda specializzata nella ricarica veloce e ultraveloce, che nei mesi di luglio e agosto offrirà ai clienti che usano la sua app una tariffa di 0,39 euro al kWh. Costi dimezzati. La promozione rappresenta una riduzione di circa il 50% rispetto al prezzo standard, di norma a 0,74, avvicinando la spesa per la ricarica rapida a quella della ricarica domestica (oggi attorno a 0,31 euro/kWh). L'iniziativa vuole sostenere economicamente i viaggiatori in un periodo di intenso movimento, favorendo l'adozione della mobilità elettrica, nella consapevolezza che soltanto un aumento del tasso di utilizzo delle colonnine assieme a una politica di taglio dei costi fissi dell'energia potrà permettere ai provider di tagliare in modo più stabile i prezzi del rifornimento in alta potenza.A caccia di stranieri. L'iniziativa si pone anche l'obiettivo di intercettare i flussi turistici in arrivo nel nostro Paese durante i mesi estivi. Con Electra abbiamo costruito un'infrastruttura europea che consente di muoversi con l'auto elettrica rapidamente e comodamente in nove nazioni. Chi utilizza Electra nel proprio Paese può contare sulla stessa esperienza ovunque si trovi, anche in vacanza", afferma Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia. L'azienda è nata in Francia nel 2021 e sta espandendo la propria rete. Nel nostro Paese dispone oggi di 32 stazioni, concentrate tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, soprattutto lungo le direttrici turistiche da Austria e Germania, e ha l'obiettivo di aprirne altre 38 entro fine anno. In aprile si è unita ad Atlante, Fastned e Ionity, nella Spark Alliance, che consente ai clienti di ciascun provider di rifornirsi d'energia indifferentemente in qualsiasi stazione dell'alleanza (11 mila punti di ricarica complessivi in tutta Europa).
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Stop cellular - "Basta un attimo (di troppo)", il progetto vincitore
Nelle scorse settimane, dai risultati di un sondaggio tra i lettori di Quattroruote sono emersi dati preoccupanti sull'uso improprio dello smartphone durante la guida, e i pericoli che ne possono derivare, a conferma del rapporto malsano che molti automobilisti hanno con il telefonino. Da qui è partita un'iniziativa di comunicazione, chiamata Stop cellular, organizzata da Quattroruote con la collaborazione della Polizia di Stato e il patrocinio di ACI e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quattro progetti da votare. L'attività ha coinvolto gli studenti del corso di Creatività e Progettazione, Laurea in Comunicazione d'Impresa e Relazioni Pubbliche dello Iulm di Milano per lo sviluppo di quattro progetti di comunicazione per la sicurezza stradale legati al tema dell'uso dello smartphone alla guida: il migliore, votato dai lettori di Quattroruote sulla nostra pagina Instagram, è stato concretamente realizzato con la collaborazione della Kia, trasformando una EV3 in un'installazione mobile che diventerà il punto di partenza della campagna vera e propria. Game over. Intitolato Basta un attimo (di troppo), il lavoro sottolinea quanto tutto possa cambiare in un solo attimo: anche rispondere a un semplice messaggio può avere conseguenze irreversibili. L'auto diventa così una tela virtuale, ricoperta da messaggi apparentemente leggeri ma al contempo diretti: la grafica con i glitch, disturbata, riproduce l'estetica di un errore digitale, con l'obiettivo di comunicare l'imprevedibilità dovuta alla mancanza di attenzione. I colori a contrasto catturano l'attenzione, ma è nella loro graduale scomparsa che si annida il vero significato: ciò che vedi può svanire in un secondo, proprio come accade quando distogli lo sguardo dalla strada. Sul tetto dell'auto si vede infine la sagoma di uno smartphone, con una chat interrotta a metà, con sotto l'inequivocabile scritta game over. Dove vederla. La EV3 progettata dagli studenti dello Iulm sarà esposta in uno dei tanti eventi per l'auto di quest'estate: il MiMo Milano Monza Motor Show (27-29 giugno), l'evento Teos organizzato a Roma da Quattroruote (2 luglio), 280 Volt a Como (5-6 luglio) e il Salone Auto Torino (26-28 settembre). Gli altri finalisti. Oltre al vincitore, ecco gli altri progetti presentati:Occhi alla strada: l'auto si trasforma in un messaggio visivo che comunica il pericolo dell'uso del cellulare alla guida, con la strada che si deforma a ogni notifica ricevuta.Sì, viaggiare: un approccio più positivo, con l'auto che tramite le immagini del wrap comunica la bellezza del viaggio senza distrazioni.Agente 00guido: un progetto per sensibilizzare sull'importanza dei sistemi previsti dalla legge. Prendendo spunto dal mondo dei fumetti, l'auto comunica l'importanza della consapevolezza e dell'attenzione alla guida, trasformando il guidatore consapevole nel vero supereroe della strada.
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Milano - Sala: "Dal 2026 Area C sarà attiva anche nei weekend"
"Vogliamo estendere il pagamento dell'Area C anche nel fine settimana, ma non per fare cassa. Perché deve pagare chi lavora e non chi viene a fare shopping?: così il sindaco di Milano Beppe Sala lo scorso venerdì 20 alla festa del Pd in Zona 1. L'obiettivo è accendere le telecamere nei weekend dall'1 gennaio 2026. Oggi, invece, il sistema monitora gli ingressi tutto l'anno da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, festivi esclusi: a carico di chi guida le vetture più inquinanti c'è un ticket giornaliero di 7,5 euro, con multa di circa 95 euro per chi entra senza averne diritto.Sempre più strisce blu. Intanto, il Municipio 1 (a maggioranza Pd) ha approvato una delibera con cui chiede alla giunta di rivoluzionare l'area di via Marina, tra via Palestro e via Senato, cancellando 190 posti auto con stalli blu a pagamento. Vengono utilizzati specie da chi intende entrare nella Ztl Quadrilatero, inaugurata il 12 maggio e chiusa a tutti, anche alle auto elettriche, fatta eccezione per le deroghe previa registrazione.
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Volkswagen - La "fabbrica trasparente" ha un futuro universitario
Si prospetta un futuro all'insegna della ricerca scientifica e universitaria per l'impianto della Volkswagen di Dresda, meglio noto come Gläserne Manufaktur ("fabbrica trasparente"). Il costruttore di Wolfsburg, infatti, ha confermato diverse ricotruzioni della stampa tedesca sull'avvio di colloqui con l'Università Tecnica della città sassone per un utilizzo congiunto dell'area, uno dei simboli della presidenza di Ferdinand Piëch. Un campus universitario. In particolare, le trattative, che vedono il coivolgimento del Land della Sassonia, sono ormai a buon punto ed è previsto si concludano già nelle prossime settimane e comunque entro la fine dell'estate. In caso di accordo l'impianto ricoperto di vetro sarà trasformato dall'ateneo in un campus per attività di ricerca alla frontiera delle nuove tecnologie. Metà del sito attuale potrebbe essere messo a disposizione dell'ateno già dal prossimo anno, mentre la restante parte dovrebbe restare di proprietà della Volkswagen. D'altro canto, Wolfsburg ha già concordato con i sindacati la progressiva dismissione della fabbrica: Dresda, che impiega circa 320 persone, continuerà a produrre le ID.3 fino ad almeno la fine dell'anno, ma non è escluso un addio vero e proprio alle produzioni automobilistiche."Silicon Sassonia". In ogni caso, la scelta di un campus per la ricerca - certamente da preferire a un'eventuale conversione "militare" - non deve stupire, considerando il ruolo sempre più centrale di Dresda nel mondo dei semiconduttori, della robotica o delle nanotecnologie. La "Firenze sull'Elba", come viene soprannominata la città sassone per le sue architetture barocche e rococò (per la maggior parte ricostruite dopo le devastazioni dei bombardamenti alleati della secondo guerra mondiale), è oggi la capitale tedesca della ricerca scientifica con la più alta concentrazione di istituti e ricercatori in tutta la Germania, nonché il punto di riferimento della "Silicon Sassonia", il distretto dei semiconduttori che sta attirando gran parte degli investimenti esteri in Europa nel campo della microelettronica. Per esempio, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc) ha avviato i lavori per realizzare una fabbrica di chip nel quadro di un progetto da 10 miliardi di euro di investimenti in collaborazione con Infineon, Bosch e Nxp.
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Guardia di Finanza - Il soccorso alpino arruola il Ford Ranger
In occasione del 251esimo anniversario della Guardia di Finanza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la Croce d'oro al merito alla Bandiera di guerra delle fiamme gialle. Un'ulteriore Croce d'Oro al Merito, concessa per le innumerevoli opere di salvataggio prestate nel Territorio nazionale ed estero dai finanzieri del Soccorso Alpino, ha detto il Capo dello stato nel corso della cerimonia. Un Ranger per le montagne. Tra i veicoli schierati presso la Caserma Piave a Roma, dove si è svolta la cerimonia venerdì 20 giugno, c'era anche il nuovo Ford Ranger destinato ad alcune stazioni del Sagf, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Il veicolo è stato opportunamente allestito e modificato in base alle esigenze operative dei reparti, sia all'esterno sia nell'abitacolo e nel vano di carico. La base di partenza è il Ranger XLT a doppia cabina con motore diesel sovralimentato di 1.996 cm3, la cui potenza massima è di 125 kW (170 CV) a 3.750 giri/min, abbinato alla trazione integrale. A misura delle esigenze alpine. All'esterno, il pick-up del Sagf si distingue per la livrea nel grigio d'istituto RAL 7021 (verniciato, non wrappato) con la banda gialloverde che avvolge le fiancate. Ai margini esterni della calandra ci sono i segnalatori blu, mentre sul tetto ci sono il faro di ricerca bianco e i lampeggianti blu a Led. La dotazione è completata dai portasci sul tetto, dal verricello anteriore con comando interno ed esterno (anche wireless), dalla batteria supplementare da 80Ah e dal gancio posteriore di traino. Nell'abitacolo a cinque posti sono presenti due estintori a polvere da 2 kg ciascuno, due torce Led con relativa stazione di ricarica, quattro prese Usb aggiuntive oltre ai sistemi blocca arma, porta paletta e ai comandi per i dispositivi acustici e luminosi. A bordo anche i cani da soccorso. Un occhio di riguardo è stato dedicato alla sicurezza e al confort dei cani della Guardia di Finanza che, al pari degli operatori in divisa, svolgono un ruolo insostituibile nelle attività di soccorso del Sagf, in particolar modo negli scenari invernali. Il vano di carico del Ford Ranger ospita due ampi trasportini per cani, nelle misure L e XL, con attacchi e relative cinghie di sicurezza, e una coppia di Led per l'illuminazione aggiuntiva. Il piano di carico, inoltre, presenta un accurato rivestimento in gomma e fori di scolo dell'acqua per la pulizia. Pneumatici M+S e catene da neve. Le vetture sono dotate di pneumatici del tipo M+S, di una coppia supplementare di catene da neve e di hard top. Le Ford Ranger, acquistate tramite Consip nell'ambito della Convenzione Veicoli per le Forze di Sicurezza 5, si avvalgono di un pacchetto esteso 6 anni/90.000 km.
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1000 Miglia Green - Quattroruote fa tris
Quello appena passato è stato un fine settimana memorabile per l'automobilismo italiano. Con trionfi di piloti tricolore in tutto il mondo. In Germania, alla 24 Ore del Nürburgring, Raffaele Marciello è salito sul gradino più alto del podio. Negli Stati Uniti, alla Pikes Peak International Hill Climb, Simone Faggioli è entrato nella storia vincendo la cronoscalata e staccando di cinque secondi la Ford Super Mustang Mach-E da oltre 1.400 CV guidata da un certo Romain Dumas, specialista di questa corsa. In Italia, invece, si è corsa la 1000 Miglia, vinta nella sua rievocazione storica da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli su un'Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929. E pure noi di Quattroruote, nel nostro piccolo, abbiamo preso parte a questo fine settimana di trionfi italiani, vincendo per la terza volta la 1000 Miglia Green.Come le storiche, o quasi. Una piccola goccia in un oceano di competizioni, ma che per l'automobilismo è una finestra sul futuro. O almeno, una visione parziale di quello che verrà. La 1000 Miglia Green è infatti la controparte a zero emissioni della rievocazione storica: si corre ogni anno negli stessi giorni e sullo stesso tracciato della Freccia Rossa, con le stesse identiche prove cronometrate e di media (escluse quelle del pomeriggio). In pratica, è una 1000 Miglia moderna, dove ad affrontarsi sono solo automobili elettriche. Noi, come avrete visto dai nostri canali social, l'abbiamo corsa con una Polestar 4 a trazione posteriore, un modello che abbiamo scelto per la sua elevata autonomia (molto utile su una gara lunga come questa): 503 chilometri in media secondo il nostro Centro prove. Ciò ci ha consentito di caricare poche volte durante il nostro viaggio, senza mai dover attendere il rifornimento completo (oltre il 90%, la velocità di ricarica cala drasticamente) e senza mai avere nemmeno l'ombra di una possibile ansia da autonomia. Prima al traguardo. Comoda e spaziosa, ha consentito al sottoscritto e a Federico Giavardi, che mi faceva da navigatore, di completare il percorso da Brescia a Roma e ritorno senza particolari affanni (fatta eccezione per la sveglia prima delle 4 del mattino, visto che il convoglio della Green parte prima delle storiche) e di affrontare tutte le prove cronometrate con la giusta concentrazione. Fin dalla prima prova con i pressostati (dei "tubi" che rilevano il passaggio delle ruote e che consentono di calcolare il tempo di percorrenza al centesimo di secondo) abbiamo iniziato ad accumulare un vantaggio sugli altri equipaggi in gara, incrementandolo di giorno in giorno fino ad arrivare al traguardo di Brescia con 22.936 punti, lasciandone sul percorso almeno un paio di migliaia per impedimenti causati da equipaggi non in gara che abbiamo deciso di non reclamare con la direzione. Dietro di noi si è classificata la Lotus Eletre dell'equipaggio composto da Simone Costantini e Andrea Aldini (17.530 punti), mentre sul gradino più basso del podio è salita la Denza Z9 di Daniel Morelli e Matteo Ferraglio.
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Dallara - La Fondazione ha una nuova sede
Un luogo per creare valore, promuovere il territorio, ma anche diffondere arte e cultura. Traendo linfa dalla comunità locale. questo e molto altro la nuova sede della Fondazione Caterina Dallara, inaugurata pochi giorni fa nel cuore di Varano de' Melegari, a meno di un chilometro di distanza dal quartier generale dell'azienda emiliana di hypercar. La struttura, progettata dall'architetto Alfonso Femia che già aveva firmato la sede dell'Academy -, è pensata per ospitare eventi, attività culturali ed educative e supportare le iniziative della comunità nei propri spazi, adiacenti al parco dei melograni: un'area di svago aperta al pubblico, che racchiude campi sportivi, una pump track per bici e skateboard, un anfiteatro, così come orti e spazi verdi per bambini. Un luogo evocativo del nostro spirito. Volevamo che la nostra Fondazione trovasse sede in un edificio oggettivamente bello, ma non imponente", ha detto il presidente, Giampaolo Dallara . "Che fosse attrattivo, per stimolare il desiderio di ritrovarsi insieme, ed evocativo dei sentimenti che ci hanno guidati nella istituzione della Fondazione. Angelica Dallara, vicepresidente, ha sottolineato poi il trasferimento di significato dall'edificio alla sua funzione: Quando una comunità, con le sue diverse generazioni, si ritrova in un luogo creato con cura alla bellezza e ai dettagli, se ne appropria con rispetto. Allo stesso tempo, è orgogliosa di lasciare la sua impronta. La comunità al centro. L'edificio ha una struttura architettonica leggera e si sviluppa su due piani. All'interno, oltre a un auditorium, ci sono sale riunioni, uffici e uno spazio polifunzionale. Tutti gli ambienti sono delimitati da partizioni trasparenti, offrendo sin dall'ingresso una visuale del parco circostante. Farfalle di ceramica bianca e blu, simbolo dello spirito della Fondazione, punteggiano le pareti esterne, avvolgendo l'edificio in un ideale abbraccio. La fondazione Caterina Dallara è un progetto che guarda al futuro del territorio della Val Ceno, idealmente di tutti i territori delle aree interne, ha spiegato Alfonso Femia. L'architettura costituisce un elemento attrattore per attivare un dialogo intergenerazionale, formativo e culturale con le comunità, mentre il portico ha un significato meta-progettuale: vuole essere un'espansione verso l'esterno, pone come invito per accogliere, non semplicemente per contenere. un luogo di socialità e di scambio culturale, di affermazione del senso civico. Scuole, istituzioni e cittadini hanno partecipato alla concezione di questi spazi e contribuiranno ad animarne l'attività. Lo scorso maggio è partita una fase di sperimentazione: i primi programmi prenderanno il via nelle prossime settimane.
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Gruppo Renault - Jean-André Barbosa è il nuovo direttore per gli affari pubblici
A partire dal prossimo 1 luglio Jean-André Barbosa diventerà il nuovo direttore degli affari pubblici del gruppo Renault, riportando direttamente a Franois Provost, direttore acquisti, partnership e affari pubblici. Il manager francese, già responsabile degli affari europei e normativi in Francia, amplia il suo mandato con i mercati internazionali e le questioni legate alla competitività. Dopo l'Europa, le sfide del mercato globale. Barbosa e il suo team dovranno assicurare la difesa degli interessi dell'azienda presso gli stakeholder (compresi gli enti governativi) di tutti i mercati in cui è presente il gruppo Renault. La creazione di un'organizzazione mondiale per gli affari pubblici ci consentirà di interagire meglio con i decision-maker, affrontare meglio le sfide della competitività nei Paesi in cui operiamo ed allineare obiettivi ed interessi, spiega Franois Provost. Jean-André ha già fatto un ottimo lavoro a livello europeo sulle grandi sfide del settore, come lo standard di CO2 dei veicoli, e sulle proposte per il rilancio dell'industria automotive europea. La carriera. Jean-André Barbosa si è laureato presso l'cole des mines di Parigi e ha iniziato la sua carriera presso la Commissione Europea, nelle direzioni generali Commercio ed Energia. Dal 2008 al 2020 ha lavorato come dirigente per diversi gruppi multinazionali privati, tornando nel 2020 alla Commissione Europea nel team di esperti alle dipendenze del capo economista della DG Energia. A settembre 2022 entra in Renault Group come responsabile degli affari pubblici europei e della normativa in Francia, affiancando Luca de Meo durante la presidenza dell'Acea nel biennio 2023-2024.
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Wallbox - Ricariche a casa più facili: passo avanti in Svizzera
La Svizzera fa un passo avanti in materia di ricariche domestiche per le auto elettriche: l'11 giugno 2025, il Consiglio degli Stati (l'equivalente del nostro Senato) ha approvato una mozione specifica per gli inquilini in affitto, in seguito alla decisione del Consiglio nazionale (l'altra Camera) di novembre 2024. Il Consiglio federale (il governo) sta ora elaborando una base giuridica che garantisca agli inquilini il diritto a una stazione privata, compatibilmente con le esigenze dei titolari degli stabili. Tema dibattuto. Parliamo di ipotetiche nuove regole di cui in terra elvetica si discute da almeno quattro anni. Attenzione, infatti, a quanto evidenziato dal consigliere federale Guy Parmelin: Sotto il profilo della costituzionalità, le rivendicazioni legali del testo sarebbero assai discutibili, perché incompatibili con garanzia della proprietà, libertà economica e libertà contrattuale. Pertanto, sino alla possibile entrata in vigore della legge, l'inquilino in affitto potrà installare la wallbox solo dietro eventuale ok del proprietario dell'appartamento e con il consenso unanime dell'assemblea condominiale.
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Denza - La Z9 GT DM-i si prova a Porto Cervo
Dopo la presentazione alla Design Week di Milano della scorsa primavera e la partecipazione alla 1000 Miglia Green, la Denza Z9 GT fa il suo debutto nell'alta società della Costa Smeralda, a Porto Cervo. Il brand premium della BYD è infatti partner ufficiale della Swan Cup, dove gareggia con l'imbarcazione Fra Martina. Si potrà anche provare. L'arrivo nelle concessionarie della Denza Z9 GT, sia in versione elettrica che ibrida plug-in, è previsto entro la fine del 2025. Nel frattempo, visitatori e partecipanti alla Swan Cup avranno l'opportunità di effettuare dei test drive della versione Phev DM-i da 900 CV, mossa da un 2.0 turbo da 200 CV affiancato da tre motori elettrici. La batteria da 38 kWh assicura un'autonomia in modalità solo elettrica di circa 160 km. Sul mercato italiano arriverà anche la full electric da 966 CV, che si è già scatenata sulla nostra pista di Vairano, capace di uno 0-100 in meno di tre secondi e una velocità massima di 240 km/h.
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Guerra Israele-Iran - I prezzi dei carburanti e dellelettricità
Lo scenario di guerra in Medio Oriente sta causando un forte rialzo dei prezzi dei carburanti e dell'energia. Stando ai media di Teheran, il Parlamento iraniano ha approvato la chiusura dello Stretto di Hormuz, dove transita il 20% della domanda globale di petrolio e gas, col Consiglio supremo per la sicurezza nazionale che dovrà prendere la decisione finale: se fosse confermata, la mossa avrebbe ripercussioni pesanti per l'economia mondiale. In basso riportiamo il borsino dell'automobilista e dei trasportatori, comprensivo dell'elettricità, aggiornato agli ultimi dati di Staffetta Quotidiana e completo delle variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Prezzi carburanti ed elettricitàTipoModalitàPrezzoVariazioneBenzinaSelf1,748 /l+21 millesimiBenzinaServito1,886 /l+20 millesimiGasolioSelf1,670 /l+36 millesimiGasolioServito1,806 /l+34 millesimiGPLServito0,707 /l-1 millesimoMetanoServito1,441 /kg+2 millesimiGNL1,249 /kg+1 millesimoElettricitàPun*136,57 /MWh+28,42 /MWh* Pun = Prezzo Unico Nazionale
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