Geely Galaxy M9 - Lo spazio (di lusso) col super plug-in

4 Ruote - Mag 23,2025
Una cinese a Milano. Che non sappiamo ancora se un giorno verrà venduta anche in Europa, ma che sin dalla nascita affonda le proprie origini nel nostro Paese. Perché la Geely Galaxy M9, mastodontica e lussuosa Suv ibrida plug-in, nasce (in parte) in Italia, essendo stata disegnata a quattro mani dal centro Stile meneghino del colosso asiatico, aperto nel 2023, e quello di Shanghai. Questo modello è il miglior prodotto frutto dell'integrazione dell'attività dei due centri, ha detto Jeremy Gan, ceo della Geely, in occasione dell'anteprima mondiale. Abbiamo creato un ecosistema di design multiculturale, spiega l'amministratore delegato illustrando la strategia del Five by Five: un programma di globalizzazione delle attività della Casa, che ha portato alla creazione di cinque design center nel mondo (a Göteborg, Milano, Coventry, Ningbo e Shanghai), altrettanti poli per l'R&D e aree di test dei veicoli. Ma cinque sono anche le tecnologie basate sull'intelligenza artificiale che il costruttore implementerà nelle auto, nonché i pilastri della sua strategia dal punto di vista energetico: elettrico, ibrido, metanolo, motori a benzina ad alta efficienza. E anche il battery swap.   Gigantesca. Poi cade il velo e la M9 si prende subito la scena. Anche perché la presenza è di quelle importanti. Lunga 5,2 metri, larga 2 e alta 1,80, questa Galaxy marchio premium nato nel 2023 e che nel 2025 punta a un milione di consegne è una Suv a tre file di sedili, con sei posti schierati con lo schema 2-2-2. Dal vivo, le sue dimensioni monolitiche - sottolineate da ruote con cerchi da 21'' - si ammorbidiscono se ci si focalizza sulle linee, nel complesso armoniche, sulle pieghe dolci e sui lamierati sinuosi. Come prevedibile, le firme luminose - sia davanti sia dietro - cercano un effetto-wow. Quella frontale, addirittura, integra una fascia costellata di punti luminosi (816 Led) che richiamano la via lattea. Il Lidar sul tetto e le telecamere degli Adas, ben visibili in più punti dell'auto, tradiscono invece un'altra cifra di questa grande Suv: la ricca dotazione tecnologica, non solo in materia di assistenza alla guida. Viaggiare da signori. L'aspetto più interessante sarebbero però gli interni (lunghi 3,7 metri e con un'altezza massima di 1,3), i quali dicono molto su come i cinesi concepiscono l'auto (a maggior ragione se di lusso). E cioè, come una seconda casa. Peccato non aver potuto esplorare l'abitacolo dal vivo: a livello interno, infatti, gli esemplari esibiti alla première non erano definitivi e non è stato possibile accedervi. Sappiate, però, che dentro a questa Suv troverete un gigantesco schermo da 30 pollici per l'infotainment, basato sull'AI, così come un monitor che scende dal tetto per intrattenere i passeggeri posteriori e un cassetto refrigerato per le bottiglie: per ribadire che, in questo genere di auto, si viaggia un po' come su una limousine, e i posti d'onore sono quelli in seconda fila, dove i sedili sono ampiamente reclinabili e massaggianti in dieci punti. Non dovrebbero passarsela male nemmeno gli ospiti della terza fila, pensata per i più piccoli ma separata dai sedili antistanti da un largo corridoio. Un ibrido da lunghe percorrenze. Al primo assaggio della Galxy M9, la Geely non ha voluto scoprire del tutto le carte. Dunque, dettagli tecnici sulla vettura, costruita sulla piattaforma Gea Evo, al momento scarseggiano. Sappiamo che la M9 adotta il super ibrido plug-in denominato Thor EM-P, supportato da un AI Cloud e pronto a sfidare i sistemi della concorrenza, come il DM-i della BYD o il Super Hybrid System di Chery. La composizione e i dati di potenza o di autonomia in elettrico non sono stati però comunicati. La Casa promette prestazioni da 4,5 secondi nello 0-100 km/h e consumi di 4,8 l/100 km. Nonché livelli di assistenza alla guida molto elevati, grazie al sistema G-Pilot H5, che comprende 11 telecamere, tre radar e un Lidar. Secondo fonti di stampa cinese, questa Suv potrebbe essere venduta sul mercato locale a un prezzo compreso tra i 200 e 300 mila yuan (25-37 mila euro).
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Supercar in divisa - Gli "spari" della Polizia di Dubai

4 Ruote - Mag 23,2025
La storia leggendaria delle supercar della polizia di Dubai inizia nel 2013, con l'arrivo della prima Lamborghini Aventador. Da allora si sono susseguite auto di lusso, sportive, hypercar e Suv ad altissime prestazioni, tutte caratterizzate dall'ormai celebre livrea bianca e verde, in un crescendo di lusso ed esclusività che hanno reso il parco auto della polizia di Dubai il più famoso e ammirato del mondo.  Non rincorrono i criminali. Dietro questa scelta si cela una furba (e riuscita) operazione di marketing, che ha trasformato le supercar in divisa in una vera e propria attrazione turistica. Queste automobili non vengono utilizzate per normali operazioni di polizia, ma solo per la  "scena: pattugliano le strade e dirigono il traffico nelle zone più turistiche, a portata degli obiettivi di macchine fotografiche e smartphone. Contribuendo a far conoscere la città di Dubai in tutto il mondo. Quelli che vi presentiamo in questa galleria fotografica (in rigoroso ordine alfabetico) sono alcuni tra i più prestigiosi modelli che, negli anni, hanno prestato servizio per la polizia di Dubai.
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Tesla - Tutte le elettriche di Elon Musk

4 Ruote - Mag 23,2025
A dispetto delle polemiche e della crisi di vendite degli ultimi mesi (anche per via della figura polarizzante del ceo Elon Musk), la Tesla continua a produrre auto elettriche estremamente efficienti, oltre che performanti. Per dire: la Model 3 è l'elettrica con il record assoluto di autonomia tra le Bev testate dal nostro Centro Prove. In questa rassegna fotografica andiamo a scoprire prezzi, caratteristiche e dettagli di tutti i modelli in vendita in Italia. Senza dimenticare il Cybertruck, il cui arrivo in Europa è ancora (e decisamente) in forse.
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Porsche - 718 Cayman e Boxster a benzina, addio a ottobre

4 Ruote - Mag 23,2025
Ancora pochi mesi e dovremo dare l'addio a due delle più inconiche e vendute sportive a benzina: le Porsche 718 Cayman e Boxster. "La produzione di tutte le attuali varianti della 718 Boxster e della 718 Cayman, compresi i modelli RS, dovrebbe terminare nell'ottobre di quest'anno", ha confermato Frank Wiesmann, responsabile comunicazione di prodotto della filiale nordamericana a diversi organi di stampa Usa. Fornendo, per la prima volta, una tempistica precisa sul difficile commiato. Lo stop normativo. Che la produzione delle 718 fosse agli sgoccioli era un fatto noto da mesi: la decisione di fermare la vendita in Europa delle due sportive nel luglio 2025 risale a circa un anno fa, giustificata dagli obblighi introdotti dalle normative Ue sulla cybersecurity (per lo stesso motivo era stato anticipato il fermo produttivo della Macan a combustione interna). Ovviamente, nel frattempo l'assemblaggio è proseguito per soddisfare gli ordini raccolti dai concessionari al di fuori del continente, ma è chiaro che tali volumi non sono più sufficienti a garantire un'adeguata sostenibilità economica alle attività produttive.Un futuro elettrico? Non va dimenticato come da Zuffenhausen abbiano spesso evidenziato l'intenzione di trasformare la 718 in un modello a batteria. Tuttavia, su questo fronte non ci sono ancora dettagli chiari: non è stata ancora fissata una tempistica per l'arrivo delle versioni elettriche e pertanto, una volta terminata la produzione dei due attuali modelli, non è da escludere che il listino della Porsche non citi le denominazioni Boxster e Cayman per la prima volta in 25 anni. E questo per diverso tempo, vista la scarsa domanda per vetture sportive agli elettroni (non sono un caso i recenti rinvii della Lamborghini per la Lanzador e dell'Aston Martin per la sua prima Bev). Inoltre, l'amministratore delegato Oliver Blume ha già chiarito che le nuove Boxster e Cayman saranno lanciate nel "medio termine", il che significa che non arriveranno prima del 2026 o del 2027, se non più tardi. Del resto, negli ultimi anni non sono stati pochi i problemi per la Casa: per esempio, le difficoltà di sviluppo della piattaforma PPE e dei relativi software hanno fatto slittare più volte la nuova Macan. E non sono mancati ostacoli neanche sul percorso di sviluppo di batterie idonee per veicoli ad alte prestazioni come, per l'appunto, le 718. 
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Pininfarina - "Timeless Beauty", un libro per i 95 anni dell'atelier torinese

4 Ruote - Mag 23,2025
Il Mauto di Torino ha ospitato una tappa fondamentale del novantacinquesimo anniversario della Pininfarina. Al Museo dell'Automobile, infatti, è stato presentato il libro "Timeless Beauty" che, insieme a una mostra temporanea dedicata ai modelli firmati dell'atelier torinese ha celebrato il mito del design.L'evento. All'evento di presentazione del libro dedicato ai 95 anni della Pininfarina hanno partecipato diverse personalità del mondo dell'auto tra i tantissimi presenti, anche nomi del calibro di Giorgetto Giugiaro, Lorenzo Ramaciotti, Jay Ward e Alejandro Mesonero-Romanos , che hanno assistito a un talk con interventi di Lucia Moreselli (chairperson Pininfarina) e Silvio Angori (vice presidente e ad della Pininfarina), ma anche di ospiti internazionali come Jesse Chao della Foxconn o Gürkan Karaka, ceo della Togg, il marchio di auto turco che si è affidato proprio alla Pininfarina per il design dei suoi modelli. Il libro. "Timeless Beauty" è una pubblicazione creata in collaborazione con Pininfarina e ripercorre i 95 anni di storia del design italiano, esplorando l'evoluzione del marchio in settori che spaziano dall'automobile all'architettura, dalla nautica al product design. Il volume sottolinea i valori fondamentali che hanno guidato l'azienda, come bellezza, creatività, tecnologia, innovazione e sostenibilità. Edito da Giorgio Nada Editore, il libro di 240 pagine include la narrazione di Luca Dal Monte e testimonianze attuali arricchite da un repertorio iconografico proveniente dagli archivi ufficiali. Il Mauto di Torino ha ospitato una tappa fondamentale del novantacinquesimo anniversario della Pininfarina. Al Museo dell'Automobile, infatti, è stato presentato il libro "Timeless Beauty", opera che celebra il mito del design e si affianca a una mostra temporanea dedicata ai modelli firmati dell'atelier torinese.Super evento. Alla presentazione del libro dedicato ai 95 anni della Pininfarina hanno partecipato diverse personalità del mondo dell'auto (tra i tantissimi presenti, anche nomi del calibro di Giorgetto Giugiaro, Lorenzo Ramaciotti, Jay Ward e Alejandro Mesonero-Romanos), che hanno assistito a un talk con interventi di Lucia Moreselli (chairperson Pininfarina) e Silvio Angori (vice presidente e ad della Pininfarina), ma anche di ospiti internazionali come Jesse Chao della Foxconn o Gürkan Karaka, ceo della Togg, il marchio di auto turco che si è affidato proprio alla Pininfarina per il design dei suoi modelli.Il libro. "Timeless Beauty" è una pubblicazione creata in collaborazione con Pininfarina: ripercorre i 95 anni di storia del design italiano, esplorando l'evoluzione del marchio in settori che spaziano dall'automobile all'architettura, dalla nautica al product design. Il volume sottolinea i valori fondamentali che hanno guidato l'azienda, come bellezza, creatività, tecnologia, innovazione e sostenibilità. Edito da Giorgio Nada Editore, il libro di 240 pagine include la narrazione di Luca Dal Monte e testimonianze attuali arricchite da un repertorio iconografico proveniente dagli archivi ufficiali.La mostra. Sono stati esposti sei dei più iconici modelli firmati Pininfarina, tra cui spiccavano la Morgan Midsummer, nonché prima vettura a fregiarsi del marchio Pininfarina Fuoriserie, e la Battista Novantacinque. Quest'ultima è un tributo unico ai 95 anni dell'azienda, caratterizzata dall'esclusivo Exposed Signature Carbon nella tinta Rosso Gloss. Accanto a queste, il pubblico ha potuto ammirare il prototipo futuristico Sintesi, la 2uettottanta su base Alfa Romeo, la Sergio su base Ferrari e la Honda HP-X recentemente restaurata.  Il documentario. Durante la serata di presentazione è stato proiettato anche un estratto del documentario "Storia di una Leggenda. Pininfarina, prodotto da Flair Media Production in collaborazione con Rai Documentari. Atteso sul piccolo schermo il prossimo autunno, è stato realizzato da Flavia Triggiani e Marina Loi con contributi di tantissimi personaggi del mondo auto, da Giorgetto Giugiaro a Lapo Elkann passando per Piero Ferrari e Luca Cordero di Montezemolo.
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Mercato europeo - Boom dei marchi cinesi, BYD supera la Tesla

4 Ruote - Mag 23,2025
I marchi automobilistici cinesi stanno scalando le classifiche europee a un ritmo impressionante. Le analisi di importanti società di ricerche non lasciano dubbi: in aprile, secondo dati preliminari di Dataforce riportati da Automotive News, il mercato europeo ha visto vendite sostanzialmente stabili a 1,085 milioni di unità, mentre i brand cinesi hanno messo a segno una crescita del 79% a 50.173, aumentando la loro penetrazione dal 2,6% di un anno fa al 4,6%.La spinta delle ibride plug-in. La ripartizione per alimentazioni conferma quanto la Cina sia stata rapida nel superare l'empasse dei dazi europei sull'importazione di elettriche, spostando il cuore dell'offerta sulle ibride. Mentre le vendite di Bev sono cresciute del 41% a 1.458, quelle delle alimentazioni alternative sono esplose: +534% per le ibride plug-in (9.472) e +3.946 per le ibride full (8.619). Ma a crescere a doppia cifra sono anche le auto a benzina, con un +11% e 13.786 vendite. Insomma, i dati dimostrano che i dazi sulle Bev non hanno fermato l'invasione cinese. Anzi, sembra quasi che le tariffe si siano rivelate un propellente supplementare per altri segmenti. Chi guida l'invasione. La prova sta anche nei numeri della BYD, capace di vendere 12.558 veicoli, quasi 10 mila in più rispetto ad aprile 2024 grazie soprattutto alla versione ibrida della Seal U. Chery, poi, ha messo a segno un +1.149% e 5.773 vendite in scia alla rapida penetrazione dei suoi marchi Jaecoo e Omoda, mentre la MG del gruppo SAIC ha ulteriormente consolidato la sua presenza con un +25% e 21.735 unità commercializzate in scia al successo della MG3 (ne sono state vendute oltre 4.900, 4.400 in più in un anno). Inoltre, Geely è cresciuta del 31% a 4.043 unità, rafforzando la sua posizione di quarto maggior brand cinese in Europa, mentre la Xpeng, grazie a un +270% e a 1.665 unità, ha ridotto la distanza dal quinto posto. Nei primi quattro mesi dell'anno, MG rimane ampiamente il primo marchio cinese in Europa, con 99.627 vendite, davanti BYD (41.409) e Chery (21.571). L'ascesa della BYD... E proprio la BYD, secondo Jato Dynamics, è stata protagonista di un sorpasso storico ad aprile. Per la prima volta, l'azienda di Shenzhen ha superato la Tesla con 7.231 elettriche vendute in Europa contro le 7.165 della rivale americana. "Per quanto il divario sia minimo, le implicazioni sono enormi. Questo è un momento spartiacque per il mercato automobilistico europeo, soprattutto se si considera che Tesla è il leader del mercato europeo delle elettriche da anni, mentre la BYD ha ufficialmente iniziato le attività al di fuori di Norvegia e Paesi Bassi solo alla fine del 2022", osserva l'analista Felipe Munoz. D'altro canto, l'azienda guidata da Elon Musk ha subito l'ennesimo contraccolpo (-49%), mentre l'azienda cinese ha segnato un +359%, proseguendo un'espansione che, ancor prima dell'avvio delle attività industriali in Ungheria, l'ha portata già a superare brand storici come Fiat, Dacia o Seat in mercati importanti come Regno Unito, Francia, Italia e Spagna. ...la discesa della Tesla. Gli americani, invece, sono ormai uscita dalla top-ten delle Bev, oggi guidata dal marchio Volkswagen, davanti a BMW, Skoda, Audi, Renault, Kia, Mercedes, Volvo, Hyundai e, per l'appunto, BYD. Se poi si guarda alla classifica delle elettriche più popolari, il gruppo di Wolfsburg è quasi monopolista: la Skoda Elroq precede, nell'ordine, le Volkswagen ID.3, ID.7 ed ID.4, la Kia Ev3, la Renault 5, la BMW iX1, la Skoda Enyaq, la Tesla Model Y e la Citroën C3. Detto questo, il maggior fenomeno di mercato rimane l'ascesa dei cinesi. A tal proposito, Jato sottolinea come il Dragone abbia prontamente reagito ai dazi europei, "ampliando e diversificando la propria gamma europea con l'introduzione di ibridi plug-in, che non sono ancora stati presi di mira dalle tariffe dell'Ue. "La Cina non è solo il leader mondiale nei veicoli elettrici a batteria. Le sue case automobilistiche sono leader globali anche nei veicoli ibridi plug-in. Per guadagnare terreno in Europa, i costruttori cinesi hanno risposto alla minaccia rappresentata dai dazi concentrandosi su altre tipologie di propulsione, come l'ibrido plug-in, per mantenere lo slancio dei loro piani di espansione globale", conclude Munoz.
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Xiaomi YU7 - Sfida alla Model Y (e la piattaforma si chiama ancora Modena)

4 Ruote - Mag 23,2025
Realizzata sulla stessa piattaforma della SU7 (e che la Xiaomi chiama ancora Modena, nonostante il caso dell'Italian Sounding), la YU7 è una spanna più lunga della Model Y: misura 4.999 mm da un paraurti all'altro (contro i 4.797 dell'americana), è larga 1.996 e alta 1.600, con un passo di 3.000 mm (11 cm in più). Le linee, come abbiamo già sottolineato, riprendono quelle della berlina elettrica SU7, specialmente nel frontale, mentre le proporzioni ricordano in maniera impressionante quelle della Ferrari Purosangue. Per accentuarne il carattere sportivo, su richiesta è possibile avere ruote più larghe al posteriore insieme a passaruota dedicati. Aerodinamica. Dal punto di vista aerodinamico la YU7 sfrutta molte delle soluzioni tecniche utilizzate per la SU7, con 10 passaggi per i flussi, 19 prese d'aria e la griglia anteriore attiva. Nel complesso, il coefficiente di resistenza aerodinamica è di 0,245 (quello della Model Y è 0,22). Le maniglie a filo carrozzeria migliorano l'efficienza complessiva dell'auto, ma anche le sue linee: si attivano automaticamente quando rilevano il proprietario avvicinarsi e dispongono di un impianto di illuminazione dedicato per quando c'è buio. Il bagagliaio mette a disposizione 678 litri (1.758 ripiegando i sedili della seconda fila), a cui si aggiungono i 141 del frunk (con otto modalità diverse di apertura elettrica). Come per la berlina SU7, anche la YU7 è disponibile in tre versioni: Standard, Pro e Max. La prima monta un motore da 320 CV sull'asse posteriore, che permette alla Suv elettrica di scattare da ferma a 100 km/h in 5,9 secondi e di raggiungere una velocità massima di 240 km/h. La batteria al litio-ferro-fosfato ha una capacità di 96,3 kWh, per un'autonomia di 835 km nel generoso ciclo di omologazione per la Cina. Per quanto riguarda la ricarica, la piattaforma a 800 volt permette di accumulare 620 km di autonomia in 15 minuti. Le più potenti hanno due motori. La YU7 Pro ha due motori e la trazione integrale, con una potenza complessiva di 365 kW (496 CV). La batteria è quella da 96,3 kWh, per 770 km di autonomia. La più potente Max ha invece un powertrain da 508 kW (691 CV), per uno 0-100 km/h in 3,23 secondi e una velocità massima di 253 km/h. La batteria al nichel-manganese-cobalto è da 101,7 kWh, per 760 km di percorrenza. Assetto specifico. La variante ad alte prestazioni può contare su alcuni elementi esclusivi per migliorarne la tenuta di strada e il piacere di guida, a cominciare dalle sospensioni adattive regolabili su cinque livelli (con un'escursione di 75 mm, per un'altezza massima da terra di 222 mm). Irrigidito il telaio e potenziato anche l'impianto frenante, con dischi Brembo e pinze a quattro pistoncini. Il diametro di volta è di 11,4 metri. L'abitacolo si caratterizza per le linee semplici, con il grande schermo dell'infotainment da 16,1 al centro della plancia, realizzata in materiali morbidi (e sostenibili). Nessun comando fisico sul tunnel centrale, dove trovano posto due piastre di ricarica wireless e altrettanti portabicchieri. I sedili anteriori si possono distendere quasi interamente, mentre quelli posteriori sono regolabili elettricamente nell'inclinazione. Di serie l'ampio tetto panoramico in vetro. Maxischermo, ma supersottile. Alla base del parabrezza si snoda il nuovo Xiaomi HyperVision Panoramic Display, un sottile schermo ad altissima definizione (composto in realtà da tre display affiancati) lungo 1,1 metri, sul quale vengono proiettate informazioni di viaggio, sui parametri dell'auto e sui contenuti multimediali in riproduzione, ma anche dati sul traffico o pattern luminosi specifici durante la navigazione. Negli allestimenti più ricchi i sedili sono rivestiti di pelle Nappa, e sugli schienali di quelli anteriori si trovano due ampi display per i passeggeri posteriori, che possono contare anche su un piccolo display nel mobiletto centrale, da cui controllare l'impianto di climatizzazione.
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Lancia Ypsilon HF - Un'estate con l'elefantino

4 Ruote - Mag 23,2025
Entro l'estate, la Lancia porterà nelle concessionarie la Ypsilon HF, la variante ad alte prestazioni della nuova compatta torinese: mossa da un motore elettrico da 280 CV e dotata di differenziale autobloccante, la compatta scatta da ferma a 100 km/h in 5,6 secondi. L'assetto è ribassato e le carreggiate allargate di 2 cm per ospitare cerchi da 18. All'interno trovano posto numerosi dettagli sportivi, a cominciare dai sedili con i poggiatesta integrati e dal volante con il logo HF nella razza centrale. Ypsilon HF Line. In attesa di scoprire caratteristiche e prezzi della Ypsilon HF, in questi giorni la Lancia amplia la gamma della versione ibrida da 110 CV con l'allestimento HF Line, dalla caratterizzazione più sportiva. A distinguerla dagli altri modelli il paraurti sportivo, il logo HF sul frontale e i cerchi di lega da 17. All'interno troviamo i sedili sportivi con cuciture arancioni a contrasto, il volante in pelle traforata, la pedaliera in alluminio e la plancia blu elettrico. La dotazione di serie di questa versione prevede ingresso e uscita senza chiave, guida assistita di Livello 2, monitoraggio dell'angolo cieco, telecamere e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Tre le colorazioni disponibili: Bianco Quarzo, Arancio Lava e Nero Ardesia (le prime due possono essere abbinate al tetto nero a contrasto).
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