Salone di Shanghai - La Cina guida l'auto globale, l'Europa cerca la rotta
Il Salone di Shanghai conferma il dominio cinese nel mercato auto per volumi e innovazione, con i brand locali in forte crescita. Nuovi trend di prodotto, l'avanzata sugli Adas e l'export spinto dalla sovracapacità produttiva delle fabbriche cinesi pongono sfide per i costruttori tradizionali, mentre l'elettrico in Europa rallenta e l'incertezza sui dazi crea stallo strategico. Questi e altri temi emergono da un nuovo report AlixPartners realizzato a seguito della kermesse asiatica, ormai saldamente affermatasi come evento d'importanza planetaria nel settore.La crescita continua. Negli ultimi anni, i brand nativi cinesi (escluse, dunque, joint venture e marchi come Volvo) hanno continuato a rosicchiare quote del mercato interno ai costruttori occidentali e quest'anno arriveranno a conquistare due terzi del mercato domestico (65%, nel 2020 era il 36%). Non solo: AlixPartners prevede che entro il 2030 i costruttori del Dragone raggiungeranno il 75% dei circa 30 milioni di veicoli che verranno venduti in Cina (nel 2020 se ne contavano 24 milioni). Questa crescita, come detto, va a scapito dei marchi europei, americani, giapponesi e coreani. Nonostante questo, il futuro per gli oltre 100 brand cinesi attivi dovrà giocoforza vedere un consolidamento, con alleanze e assorbimenti: nel 2024, per la prima volta, ci sono state più "morti" che "nascite", con 16 marchi usciti dal mercato contro 13 entrati.I nuovi trend. Tra i numerosi nuovi modelli presentati a Shanghai, prosegue il trend degli schermi multipli (minimo due, spesso più di tre), con cockpit digitale e maxi tablet centrale per controllo delle varie funzioni dell'auto, spesso affiancato da uno schermo per il passeggero e da altri touchscreen posteriori. Come ha sottolineato Dario Duse, Emea leader Automotive & Industrial e Country Head Italia di AlixPartners, l'auto in Cina è sempre più vista come un "iPhone con le ruote", dove ogni passeggero ha la sua esperienza digitale. I marchi cinesi, poi, riservano grande attenzione al confort, tra sedili reclinabili e sospensioni sempre più evolute, con un'inversione di rotta rispetto al passato per quanto riguarda i segmenti. Sempre più Case si stanno riposizionando verso l'alto (segmenti D, E, F), con veicoli paragonabili alle Suv di lusso europee. Sulle ibride, i clienti cinesi chiedono il cosiddetto "EV feeling", ovvero silenzio e poche vibrazioni. Per questo vengono impiegati piccoli motori a quattro cilindri, in luogo dei tre molto diffusi in Europa per via delle loro emissioni ridotte. I marchi occidentali, dal canto loro, rispondono ai rivali cinesi lanciando brand e prodotti specifici "nati in Cina, per la Cina", a partire dall'Audi con il suo nuovo marchio senza i Quattro Anelli e dalla Volkswagen, con tre prototipi realizzati con partner locali ma disegnati a Wolfsburg (con tanto di scritta sulle minigonne a ricordare l'origine dello stile). Adas, la leadership cinese. Dal 2022, la Cina ha superato il Vecchio continente e il Nord America nella diffusione degli Adas di livello L2+ (60% contro il 35-40% di Europa e Stati Uniti) e nei prossimi anni assisteremo a una crescita esponenziale di questi sistemi di sicurezza. La BYD, per esempio, proporrà di serie il suo sistema "God's Eye" (con Lidar) anche su modelli dei segmenti più bassi, favorendo la diffusione di queste tecnologie. La proliferazione di nuovi sistemi di guida assistita, finora favorita dai legami con i fornitori di chip e con tante tech company specializzate, oltre che da un contesto legislativo estremamente più tollerante, potrebbe però rallentare. Nelle scorse settimane, infatti, il governo cinese ha annunciato una stretta sulla sicurezza dei sistemi elettronici di assistenza alla guida a seguito di una serie di incidenti registrati negli ultimi mesi.Tra dazi e localizzazione. Per la Cina, l'export di automobili e componenti verso gli Stati Uniti vale il 5% delle esportazioni totali, dunque l'impatto dei dazi non intaccherà più di tanto l'industria locale. Al contrario, le tariffe rappresentano una minaccia estremamente maggiore per i marchi europei, il cui export di automobili e componenti verso il Nord America vale circa un quinto del totale. E in questo scenario l'Europa è pure la destinazione principale delle esportazioni cinesi, spinte anche da una sovracapacità produttiva di veicoli leggeri (auto e mezzi commerciali). Ciò porterà anche a un aumento della penetrazione dei brand cinesi nel Vecchio continente: nel 2024 era dell'8%, ma Alixpartners stima che crescerà del 50% entro il 2030, arrivando a toccare il 12% del mercato europeo. Alcuni marchi asiatici della filiera, tuttavia, punteranno sempre più a localizzare parte della propria produzione sui mercati di destinazione. Ungheria, Turchia e Spagna sono solo alcuni esempi di nazioni in cui sono già stati annunciati investimenti milionari da parte dei cinesi. Con l'Italia che, attualmente, non vede prospettive a riguardo.
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Toyota - Accordo con Waymo per la guida autonoma
Toyota e Waymo hanno raggiunto un accordo preliminare per valutare una collaborazione volta ad accelerare lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie per la guida autonoma. La collaborazione vedrà il coinvolgimento anche di Woven, la società del colosso giapponese attiva nelle innovazioni per la mobilità. Nuova piattaforma autonoma. In base agli accordi, Toyota e Waymo uniranno le rispettive competenze per sviluppare una nuova piattaforma per veicoli autonomi. Inoltre, le due aziende valuteranno le modalità per sfruttare le tecnologie di Waymo e l'esperienza di Toyota per "migliorare i veicoli di proprietà personale (Pov) di prossima generazione", accelerando "ulteriormente lo sviluppo e l'adozione di tecnologie di assistenza alla guida e di guida autonoma". A ogni modo, Toyota e Waymo non escludono la possibilità di ampliare gli ambiti della collaborazione sulla base dei risultati delle discussioni già in corso.
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BP - Utile sotto le attese, si torna a puntare su petrolio e gas
BP archivia il primo trimestre 2025 con un utile netto di 1,38 miliardi di euro, il 9,8% in meno rispetto alle previsioni degli analisti del colosso energetico, che parlavano di 1,53 miliardi. Per la multinazionale britannica, un flusso di cassa ai minimi dal quarto trimestre 2020, con un indebitamento netto in aumento a 27 miliardi di dollari: il gruppo investirà 14,5 miliardi quest'anno, poi fra i 13 e i 15 miliardi sia nel 2026, che nel 2027. Cambio in vista. Giulia Chierchia, responsabile della divisione strategia, sostenibilità e venture, si dimetterà il 1 giugno 2025: a volere la sua uscita, secondo la Reuters, è stato l'investitore Elliot, che ha di recente aumentato la propria partecipazione nella BP a poco più del 5%, divenendo il secondo principale azionista fra BlackRock (9,2%) e Vanguard (4,95%). La top manager è uno degli artefici dell'orientamento, rivelatosi poco produttivo, verso le energie rinnovabili promosso dall'ex Ceo Bernard Looney. Di qui, il dietrofront dello scorso febbraio: l'azienda britannica è tornata a puntare su petrolio e gas.
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Isuzu D-Max EV - Il primo pick-up elettrico con 250 km di autonomia
La Isuzu ha presentato il primo pick-up elettrico dedicato al mercato europeo, chiamato D-Max EV. Questo modello, che affianca la variante endotermica, si caratterizza per gli accenti blu elettrico sulla mascherina anteriore. La commercializzazione inizierà nei prossimi mesi, ma prezzi e mercati non sono ancora stati resi noti. Traino e portata prima di tutto. Pur trattandosi di un veicolo full electric, il D-Max EV mantiene le caratteristiche tecniche della serie: trazione integrale permanente, altezza minima da terra di 210 mm, capacità di guado di 600 mm, portata di almeno una tonnellata e capacità di traino di 3.500 kg. Per raggiungere questi obiettivi è stato scelto un powertrain composto da due motori elettrici da 224 CV e 325 Nm totali, abbinati a una batteria agli ioni di litio da 66,9 kWh. La velocità massima è limitata a 130 km/h, mentre i 100 km/h da fermo vengono raggiunti in 10,1 secondi. Le sospensioni posteriori sono state totalmente riprogettate passando dalle balestre al ponte De-Dion. 263 km di autonomia. L'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è di 263 km; per ottimizzare i consumi sono disponibili sia la modalità Eco sia quattro diversi livelli per la frenata rigenerativa. La ricarica dal 20 all'80% da colonnina rapida a 50 kW richiede 1 ora, mentre con una wallbox da 11 kW servono dieci ore per la ricarica completa. Sui percorsi in fuoristrada è possibile attivare il Rough Terrain Mode, che assicura per una migliore trazione sui fondi accidentati.
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Targa Florio 2025 - Tutto pronto per il debutto della Ypsilon Rally4 HF
Prenderà il via il prossimo 8 maggio la Targa Florio 2025, terza tappa del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, gara che segna il ritorno della Lancia nel motorsport con il trofeo monomarca riservato alla nuova Ypsilon Rally4 HF. Con la corsa siciliana la Casa torinese ha un legame storico: tra gli anni Cinquanta e Novanta ha infatti collezionato quindici vittorie con modelli leggendari come la Stratos, la Rally 037 e la Delta HF Integrale. Un ricco montepremi in palio. Il quartier generale dell'evento sarà allestito presso l'Università di Palermo, con aree dedicate a verifiche, test drive e hospitality. Il Trofeo Lancia mette in palio un montepremi di 360.000 euro e la possibilità per un under 25 di entrare nel team ufficiale Lancia nel Campionato Europeo 2026.
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Mercedes CLA - Si parte con lelettrica: prezzi e versioni
La Mercedes ha aperto gli ordini della nuova CLA, berlina realizzata sulla piattaforma MMA, in grado di accogliere powertrain elettrici e ibridi. Le prime versioni commercializzate in Italia sono solo full electric (che abbiamo già provato), disponibili in quattro allestimenti e con un listino che parte da 56.665 euro. Powertrain e batterie. Il modello d'attacco 250+ ha la trazione posteriore e un motore da 200 kW (272 CV) e 335 Nm di coppia, mentre la variante più potente 350 4Matic ha la trazione integrale e due motori, per una potenza combinata di 260 kW (354 CV) e 515 Nm di coppia. Entrambi i modelli montano una batteria da 85 kWh, per autonomie dichiarate che vanno dai 771 ai 792 km. Risultati resi possibili dalla presenza di un cambio a due velocità e dall'aerodinamica particolarmente curata: il Cx è di 0,21. Più avanti, insieme alle motorizzazioni ibride, entrerà in gamma anche una variante con batteria al litio-ferro-fosfato da 58 kWh. L'architettura a 800V consente ricariche ad alta potenza fino a 320 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in 22 minuti. La dotazione di serie. Su tutta la gamma della nuova CLA sono presenti i cerchi di lega da 17, la mascherina anteriore con le 142 stelle a led che si illuminano (per l'ibrida si accenderà solo la cornice della griglia), la pompa di calore e il tetto panoramico fisso. All'interno debutta l'ultima versione del sistema operativo MB.OS, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti over-the-air e intelligenza artificiale di Microsoft e Google per l'assistente di bordo. Ancora, di serie c'è la chiave digitale, telecamera posteriore e interna per i selfie (con riconoscimento facciale del conducente), climatizzatore automatico monozona, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori riscaldabili elettricamente e sospensioni comfort. Optional e pacchetti. Salendo di allestimento, o attingendo alla lunga lista di accessori, è possibile arricchire la dotazione della CLA con fari a matrice di led, luci ambientali, ricarica wireless per gli smartphone, sedile conducente con memoria, impianto stereo Burmester, head-up display, pacchetti estetici, vetri posteriori oscurati, tinte carrozzeria Manufaktur, finiture in legno o in alluminio spazzolato, baule ad apertura elettrica, telecamera a 360. La guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta per tutti gli allestimenti, all'interno del pacchetto MB.Drive Assist (1.830 euro). Il listino completo. Ecco tutti i prezzi per il mercato italiano:CLA 250+ Advanced 272 CV: 56.665 euroCLA 250+ Advanced Plus 272 CV: 58.172 euroCLA 250+ Premium 272 CV: 59.978 euroCLA 250+ Premium Plus 272 CV: 62.235 euroCLA 350 Advanced 354 CV: 62.265 euroCLA 350 Advanced Plus 354 CV: 63.772 euroCLA 350 Premium 354 CV: 65.577 euroCLA 350 Premium Plus 354 CV: 67.834 euro
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Ferrari F169 M - L'erede della Roma avvistata su strada
Le proporzioni sono quelle di una Ferrari Roma, ma il muletto che vedete in queste foto spia è un nuovo modello, molto più di un restyling della entry level di Maranello. Per vedere la prossima Rossa non bisognerà aspettare molto, perché la sua presentazione sarebbe fissata per i prossimi mesi, forse a luglio: derivata dal telaio della Roma (il nome in codice interno di questo progetto sarebbe infatti F169 M), questa sportiva porterà al debutto una nuova impostazione estetica e un motore profondamente aggiornato, proseguendo (forse) sulla strada delle denominazioni "geografiche".La vedremo in estate. Indiscrezioni parlano di un nome molto particolare per l'erede della Roma (che a sua volta aveva sostituito la Portofino), e cioè Amalfi. Un comune nel salernitano tanto piccolo quanto spettacolare: ogni anno attira milioni di turisti e alcune voci parlano di una location sul mare (il porto turistico) riservata proprio dal Cavallino per i primi giorni del mese di luglio. Queste informazioni, tuttavia, devono essere prese con le pinze perché si tratta solo di voci di corridoio, proprio come quelle che parlano di altri nomi possibili, ma meno probabili, che spaziano da Mugello a Montecarlo.I cilindri restano otto. Quello che è certo, invece, è che l'erede della Ferrari Roma evolverà profondamente le linee della 2+2, con una totale riprogettazione della carrozzeria, a partire dal frontale. Che dovrebbe però riprendere quell'andamento discendente introdotto dall'erede della Portofino, caratterizzato però da nuove forme sia per la zona dei fari, sia per la grande presa d'aria. Nei mesi scorsi era emersa un'indiscrezione che vedeva l'impiego del V6 F163 della 296 GTB sull'erede della Roma, ma questa ipotesi pare poco plausibile. Molto più probabile, invece, è la presenza di una versione evoluta del V8 F154: introdotto nel 2013 sulla Maserati Quattroporte, è stato impiegato da svariati modelli Ferrari, dalla California T alle varie 488 passando per la SF90 Stradale. Questo 3.8 biturbo con bancate a 90 supererà di slancio i 600 cavalli di potenza massima (la Roma ne aveva 620), così da consentire alla nuova sportiva di oltrepassare i 320 km/h di velocità massima e di bruciare lo 0-100 in poco più di tre secondi.
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Volkswagen Polo - Una "Arlecchino" per festeggiare i suoi 50 anni
La Volkswagen ha iniziato i festeggiamenti per i cinquant'anni della sua piccola Polo (di cui abbiamo ripercorso la storia in questa gallery) con una vettura celebrativa, realizzata sulla base della Polo R World Rallycross che nel 2017 e nel 2018 ha vinto due titoli WRX con Johan Kristoffersson. Presentata allo Scramble primaverile del Bicester Motion in Inghilterra, l'auto si caratterizza per la livrea colorata, ispirata alla versione Arlecchino della Polo III serie. Le altre Polo in mostra. La colorazione, scelta dagli utenti sui canali social della Casa tedesca, comprende il blu Chagall (codice Pantone LD5D), il rosso flash (LP3G), il giallo (LR132) e il pistacchio (LD6D). Insieme a questo modello, la Volkswagen ha portato a Bicester la prima Polo GLS del 1975 in color argento, una Polo Mk2 rossa e le versioni Black Edition e GTI dell'ultima serie, arrivata sul mercato nel 2017 (e aggiornata nel 2021).
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AsConAuto Logistica - Presentato il primo report di sostenibilità
AsConAuto Logistica, la cooperativa attiva nella logistica distributiva dei ricambi originali, ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità. Il documento, che analizza le performance ESG (Environmental, Social e Governance) ed evidenzia le azioni e i risultati ottenuti nel percorso verso una gestione più responsabile e sostenibile, è stato preparato in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla normativa europea. Sinergia e cooperazione. "La mission di AsConAuto Logistica è da sempre quella di fornire un servizio globale di natura mutualistica con elevati standard di qualità e sicurezza. Con questo primo report ribadiamo l'impegno costante nel continuare a ridurre l'impatto ambientale del nostro servizio logistico, nel promuovere il benessere dei nostri collaboratori e migliorare le nostre pratiche di Governance favorendo la collaborazione, la trasparenza e il dialogo", spiega il presidente Dario Soncina. Del resto, sinergia e cooperazione sono state fondamentali nello sviluppo delle attività del consorzio AsConAuto sin dalla sua fondazione nel 2001 e nella creazione della cooperativa nel 2009. "Ci siamo assunti un impegno nei confronti di tutti gli interlocutori della Associazione: autoriparatori affiliati, concessionari soci, case auto e partner", aggiunge il presidente della stessa AsConAuto, Roberto Scarabel. "L'azienda vuole contribuire attivamente al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu, con un focus particolare su lavoro dignitoso e crescita economica, industria, innovazione e infrastrutture, e lotta contro il cambiamento climatico".
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Gruppo Volkswagen - Dazi e norme sulle emissioni, Wolfsburg chiude un primo trimestre difficile
Il Gruppo Volkswagen conferma le anticipazioni su conti trimestrali in sofferenza per una combinazione di fattori negativi, tra cui componenti straordinarie legate alla normativa sulle emissioni di CO2 in Europa, alla ristrutturazione della divisione informatica Cariad, al dieselgate e alla rivalutazione dei "veicoli in transito" lungo la catena logistica e soggetti ai dazi americani. I dati trimestrali. Malgrado il fatturato sia cresciuto del 2,8% circa a 77,6 miliardi di euro, l'utile operativo è sceso di oltre il 36,9%, passando dai 4,6 miliardi dei primi tre mesi del 2024 a 2,9 miliardi, per un margine quasi dimezzato dal 6% al 3,7%. Volkswagen, che ha chiuso il trimeste con un calo della liquidità netta per le attività automotive (esclusi quindi i servizi finanziari, che per loro natura hanno un'elevata esposizione) dai 34,4 miliardi di fine 2024 a 33 miliardi. Le prospettive annuali. Wolfsburg, nonostante possa fare leva su una raccolta ordini in crescita del 29% solo in Europa occidentale, ha quindi fornito delle indicazioni per i prossimi mesi improntate alla massima prudenza. Il fatturato è visto in crescita del 5% massimo e l'utile operativo è atteso tra il 5,5% e il 6,5%, mentre per le attività prettamente automobilistiche si prevedono flussi di cassa tra 2 e 5 miliardi e una liquidità netta tra 34 e 37 miliardi. Tuttavia, le stime non "includono l'impatto dei dazi". Inoltre, i vertici aziendali sottolineano le "sfide" generate da "un contesto caratterizzato da incertezza politica, crescenti restrizioni commerciali e tensioni geopolitiche, intensificazione della concorrenza, volatilità dei mercati delle materie prime, dell'energia e dei cambi e requisiti più rigorosi in materia di emissioni".
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Mercedes-Benz - Dai dazi "impatti sostanziali" sui bilanci
La Mercedes-Benz ha confermato le previsioni finanziarie per il 2025: "leggero calo" per ricavi, redditività e cassa a livello sia di gruppo, che di divisioni (per le attività auto si prevedono vendite in "lieve flessione" e un margine operativo tra il 6 e l'8%). Tuttavia, i vertici aziendali hanno messo in guardia dagli effetti delle politiche protezionistiche statunitensi, sottolineando la difficoltà di definire l'impatto quantitativo dei dazi: "Ipotizzando che tutte le tariffe attualmente implementate e quelle annunciate diventino effettive e rimangano in vigore fino alla fine dell'anno, si prevedono impatti sostanziali. L'attuale volatilità relativa alle politiche tariffarie, alle misure di mitigazione e ai conseguenti potenziali effetti diretti e indiretti, in particolare sul comportamento dei clienti e sulla domanda, è troppo elevata per valutare in modo affidabile l'andamento del business per il resto dell'anno". Pertanto, i dati contabili "non possono essere stimati con il necessario livello di certezza". In ogni caso, da Stoccarda non escludono un impatto negativo su utile operativo e flussi di cassa delle attività industriali e sui margini delle divisioni. La trimestrale. In poche parole, il gruppo tedesco non è immune dagli effetti di un peggioramento del contesto operativo che ormai tutti i costruttori stanno evidenziando nei comunicati sui risultati finanziari del primo trimestre. D'altro canto, i numeri della stessa Mercedes-Benz danno conto di una situazione sempre più difficile da affrontare: i ricavi sono scesi del 7,4% a 33,2 miliardi, l'utile operativo del 41% a 2,3 miliardi e l'utile netto del 43% a 1,73 miliardi. L'azienda ha comunque registrato un miglioramento dei flussi di cassa delle attività industriali da 2,2 a 2,4 miliardi e, soprattutto, della liquidità netta, salita da 31,4 a 33,3 miliardi, un livello considerato abbastanza "solido per affrontare periodi di imprevedibilità geopolitica e macroeconomica". In tale contesto, non vanno trascurati i dati della divisione automobilistica Mercedes-Benz Cars: le vendite si sono contratte del 3,6% a 446.300 unità, con le elettriche in flessione del 14,3% a 40.706 unità, mentre i ricavi sono scesi del 5,7% (24,24 miliardi) e l'utile operativo del 23,9% (1,77 miliardi), per un margine operativo passato dal 9% al 7,3%. Bene solo i flussi di cassa, saliti da 2,3 a 2,8 miliardi.
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Stellantis - Troppa incertezza sui dazi: sospese le previsioni per il 2025
Le tensioni commerciali scatenate dalle politiche protezionistiche di Donald Trump continuano a scompaginare le strategie dei costruttori. Stellantis, per esempio, ha deciso di cancellare completamente le previsioni finanziarie per il 2025: una scelta esplicitamente imputata alla crescente incertezza generata dalle tariffe doganali della Casa Bianca e dei frequenti dietrofront del presidente. Guidance sospensa. "L'azienda sospende la guidance finanziaria per il 2025 a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali", spiega Stellantis nel comunicato sui risultati commerciali del primo trimestre, sottolineando come si stia "impegnando a fondo con le autorità politiche" per risolvere la questione dei dazi e, al contempo, stia "adottando misure per ridurne gli impatti". Dunque, non sono più valide le previsioni fornite in occasione della pubblicazione dei conti del 2024, ovvero crescita "positiva" dei ricavi netti, un margine operativo "mid-single digit", ossia intorno al 5% e un flusso di cassa industriale "positivo". Del resto, il gruppo si è posto l'obiettivo di "proteggere" le attività aziendali e pertanto il dialogo con le istituzioni governative competenti è volto a "facilitare l'implementazione e l'evoluzione informata dei provvedimenti". "Allo stesso tempo, il management si sta attivando per adeguare i piani di produzione e individuare opportunità per migliorare gli approvvigionamenti", prosegue la nota.Il dati trimestrali. Quanto ai risultati dei primi tre mesi dell'anno, Stellantis ha registrato ricavi netti per 35,8 miliardi di euro, il 14% in meno rispetto al pari periodo dell'anno a causa, soprattutto, della flessione dei volumi, del "mix geografico sfavorevole" e della "normalizzazione dei prezzi". Sul fronte commerciale, infatti, le consegne consolidate sono scese del 9% a 1,217 milioni: la causa del calo è legata "principalmente a una minore produzione in Nord America, dovuta a un prolungato periodo di inattività durante le vacanze di gennaio, nonché all'impatto delle transizioni del portafoglio prodotti e alla diminuzione dei volumi di Lcv nell'Europa allargata".
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Alfa Romeo - 33 Stradale, che spettacolo! - VIDEO
Sessant'anni dopo la nascita della 33 Stradale del 1967, Alfa Romeo riporta in vita uno dei suoi miti più amati. Abbiamo potuto provarlo in anteprima, calandoci nei panni di uno dei fortunati clienti che della nuova 33 Stradale diventano a tutti gli effetti co-autori. Già, perché il progetto nasce attorno a un concetto, quello di una vera e propria "bottega" automobilistica, con una produzione limitata a 33 esemplari, tutti realizzati a mano in collaborazione con la Carrozzeria Touring Superleggera. Un processo al quale il cliente può partecipare attivamente, dalla configurazione fino alla realizzazione della sua nuova supercar. La produzione è artigianale ed avviene all'interno dello stabilimento Touring Superleggera di Torino. Stazione dopo stazione, l'auto prende vita, arricchendosi delle componenti vitali e con procedimenti artigianali e dagli elevati standard qualitativi. Ogni auto è su misura (con livelli di personalizzazione estremi che toccano addirittura il numero di telaio e la configurazione interna) disponibile in due varianti: Tributo, più elegante e vintage, e Alfa Corse, più sportiva e tecnica. Difficile immaginare uno scenario migliore per questa prima prova dal tracciato Misto Alfa di Balocco. E allora eccola, la nuova 33 Stradale, lanciata a tutta velocità sulla lunga parabolica. Lo sviluppo dell'auto è stato limitato ad alcune aree chiave: il suono del motore, graffiante e tipicamente Alfa; l'assetto e lo sterzo; e gli interni, rifiniti per offrire un'esperienza di guida pura, essenziale e coinvolgente. La piattaforma è quella già usata sulla Maserati MC20 e che vede l'uso di telaio monoscocca di fibra di carbonio, motore 3.0 litri V6 biturbo da oltre 620 cavalli e nessuna elettrificazione: questa coupé non punta sul compromesso, quanto sulla rapidità dello sterzo e sul grande grip all'anteriore per regalare una sensazione di connessione diretta alle ruote. Notevole la potenza frenante, così come la precisione del retrotreno, fautore di una guidabilità di altissimo livello. A gestire al meglio la potenza scaricata sulle ruote posteriori, oltre all'elettronica, c'è poi un differenziale autobloccante. Più che una supercar, la nuova 33 Stradale è un oggetto da collezione, pensato per un pubblico di intenditori. Un grosso punto interrogativo ricade poi sulla versione elettrica, inizialmente nei piani ma, per ora, non selezionata da alcun cliente. L'Alfa Romeo 33 Stradale è un'operazione di immagine, certo, ma è stata anche una prova del nove per il marchio: Realizzare un progetto del genere all'interno di una struttura grande e complessa come Stellantis è stata un'impresa - ci ha raccontato Cristiano Fiorio, Alfa Romeo Marketing e Communication global. C'era paura che il gruppo di lavoro si distraesse dai prodotti mass market in arrivo, ma tutte le persone coinvolte hanno risposto con grande entusiasmo e passione. La cosa che pochi si aspettavano era l'entusiasmo ancora maggiore dei clienti stessi, disposti a spendere cifre a sei zeri per un'Alfa Romeo fuoriserie: esistente, in quel momento, solo su carta. Volete sapere di più sulla 33 Stradale? Guardate il video qui sopra.
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Dazi - Trump alleggerisce limpatto sui costruttori statunitensi
Donald Trump ha deciso di venire incontro alle richieste dei costruttori americani, alleggerendo l'impatto dei dazi sulle loro attività. In particolare, il presidente degli Stati Uniti firmerà un ordine esecutivo per evitare un accumulo delle tariffe: le Case continueranno a pagare le aliquote del 25% per l'importazione di veicoli assemblati all'estero, ma saranno esentate dal pagamento di altre tariffe, tra cui quelle sui componenti, l'acciaio e l'alluminio. L'ordine. L'alleggerimento, che rappresenta l'ennesima retromarcia del tycoon, coincide con una visita dello stesso Trump a Detroit e segue settimane di incontri quasi quotidiani con i dirigenti del settore automobilistico, da tempo in pressing sulla Casa Bianca per ottenere deroghe ed esenzioni che evitino l'impatto dei dazi sulle loro catene di approvvigionamento. Tra l'altro, le modifiche al regime doganale introdotto il 2 aprile scorso saranno retroattive e pertanto le Case otterranno dei rimborsi per le somme finora sostenute. Inoltre, la Casa Bianca, per dare tempo a costruttori e fornitori di adeguarsi alle nuove aliquote e di trasferire attività produttive negli Stati Uniti, intende apportare modifiche anche ai dazi sulle componenti estere, che entreranno in vigore il 3 maggio: chi produce e vende negli Usa potrà ottenere un rimborso fino al 3,75% del valore della vettura.La deroga. Inoltre, come ha spiegato il segretario al Commercio, Howard Lutnick, le auto assemblate negli Stati Uniti con almeno l'85% di componenti americani saranno esentate dai relativi dazi. Lutnick ha precisato che i produttori avranno due anni di tempo per rafforzare la catena di fornitura interna, come concordato dopo consultazioni dirette con il settore automobilistico. Infatti, l'ordine esecutivo definirà un piano triennale che suddivide le diverse fasi delle tariffe e stabilisce una loro graduale eliminazione man mano che le Case automobilistiche trasferiranno le produzioni negli Stati Uniti. I costruttori riceveranno un'esenzione pari al 15% del prezzo delle automobili per il primo anno e del 10% per il secondo anno, mentre nel terzo l'esenzione sarà eliminata.
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Aston Martin - DBX S, oltre la 707
Aston Martin alza ulteriormente l'asticella nel mondo delle super Suv presentando la DBX S, che si pone all'apice della gamma con una motorizzazione ancora più potente rispetto alla DBX707 aggiornata nel 2024. Gli ordini si apriranno entro breve tempo a prezzi ancora da definire, mentre le consegne sono fissate per l'ultimo trimestre dell'anno. 727 CV e 310 km/h. La nuova DBX S adotta il V8 4.0 biturbo in una inedita variante da 727 CV e 900 Nm di coppia massima abbinato alla trazione integrale a ripartizione variabile e al cambio automatico a nove marce privo di convertitore. Per raggiungere questo risultato sono state introdotte nuove turbine derivate dalla Valhalla, mentre altre modifiche agli elementi interni e alla gestione elettronica hanno permesso di rendere più aggressiva l'erogazione, soprattutto agli alti regimi. Di conseguenza, è stata rivista anche la messa a punto della trasmissione nelle modalità di guida Sport e Sport+ e del servosterzo, mentre assetto e impianto frenante carboceramico sono quelli già introdotti sull'ultima variante della DBX707. La S è capace di toccare i 100 km/h da ferma in 3,3 secondi, mentre la velocità massima è pari a 310 km/h. Aria sportiva. La S è riconoscibile rispetto alle altre DBX grazie al nuovo design del frontale e della coda. All'anteriore troviamo una mascherina nera di nuova concezione, sostituibile in opzione con quella in compositi ispirata alla DBS 770 Ultimate. Lo splitter frontale, le minigonne e il diffusore posteriore sono stati ridisegnati. Altre modifiche riguardano i loghi S (inseriti anche sulle fiancate con la tipica finitura in metallo con profilo di colore rosso) e gli scarichi, ridisegnati con un nuova disposizione verticale delle due coppie di terminali e disponibili con finitura lucida oppure opaca. Gli interni sono caratterizzati dai loghi S e dalle specifiche finiture interne, tra cui spicca il motivo a spina di pesce inserito nella parte centrale dei sedili sportivi rivestiti di Alcantara e pelle semi-anilina e nel rivestimento del tetto (per la variante in carbonio). Volendo può dimagrire. Attraverso pacchetti opzionali, la massa totale della DBX S può essere ridotta: si può scegliere tra le appendici aerodinamiche di carbonio, la mascherina di compositi, i cerchi in magnesio da 23" e il tetto di carbonio di quasi 3 metri quadrati, che impatta anche sul bilanciamento della dinamica del veicolo e richiede di rinunciare alle barre laterali. Tra le personalizzazioni disponibili sono previste tre livree con grafiche nelle tinte Rosso Corsa Red, Trophy Silver e Podium Green; e comunque, il reparto Q By Aston Martin è in grado di assecondare qualunque desiderio dei clienti più esigenti.
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Smart #1 - Debuttano gli accessori Brabus
La Smart segue il percorso avviato con la #3 e rende disponibile in Italia il catalogo accessori ad hoc per la #1 Brabus. Senza intervenire sul powertrain da 428 CV e 400 km di autonomia, il marchio di Bottrop offre ai clienti la possibilità di rendere ancora più aggressivo e unico il proprio esemplare. Assetto, aerodinamica e finiture. Il catalogo Brabus comprende l'assetto ribassato di 35 mm, lo spoiler anteriore, i deflettori laterali, il diffusore posteriore, i cerchi Monoblock Z da 19" (e la variante da 21" in corso di omologazione) con logo smaltato su fondo nero. L'abitacolo, invece, può essere personalizzato aggiungendo i tappetini con il logo Brabus, i battitacco in alluminio retroilluminato e la pedaliera sportiva. I componenti sono ordinabili singolarmente o come kit completo. Per l'assetto è prevista l'annotazione a libretto.
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Modellini - La Ferrari 499P #83 che ha corso a Le Mans nel 2024
Il mercato del collezionismo ha le sue regole: se un modello è vincente, tutti puntano ad avere l'esemplare maggiormente titolato. Sono pochi i collezionisti che desiderano un modello arrivato secondo o squalificato. Una volta preso il primo, però, capita di voler ampliare la collezione, magari per completare il team: quello della AF Corse, in questo caso. Non è arrivata in fondo. Molto spesso sono le aziende che chiedono alle case costruttrici (qui Burago) di produrre serie limitate, così da poter offrire ai propri clienti un plus che, in questo caso, è la versione comprensiva di teca. Carmodel ci ha inviato il modellino della sport prototipi che ha corso la 24h di Le Mans del 2024 guidata dal trio Kubica, Shwartzman e Ye (ritirata dopo un incidente con la BMW M Hybrid V8). La gara è stata vinta dalla sorella in livrea rossa di Fuoco, Molina e Nielsen, con la vettura di Calado, Giovinazzi e Pier Guidi sul terzo gradino del podio. Riprodotta fedelmente. Oltre alla predominanza cromatica del colore modenese, questo modello offre proporzioni corrette e una linea molto fedele da qualunque lato la si osservi. Frontalmente offre due aspetti particolari, ossia la riproduzione dell'effetto carbonio e dei fari a Led (che per il loro disegno non sono semplicissimi da replicare). In coda i due alettoni sono perfettamente paralleli, mentre l'estrattore fa comprendere quanto lavoro aerodinamico sia servito per le vittorie ottenute. Tanti dettagli e decal. Le aperture delle porte sono precise, con buone tolleranze, e l'abitacolo offre i giusti dettagli per una scala 1:18. Infine, abbiamo trovato ben applicate le tantissime grafiche presenti, dagli sponsor ai nomi dei piloti, dalla personalizzazione degli pneumatici ai numeri di gara: un risultato niente affatto scontato, considerando la geometria di queste forme. Questo modello, di metallo, costa 99,90 euro.
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Regno Unito - Le Skoda si comprano anche su Amazon
La Skoda ha avviato una collaborazione con il colosso dell'e-commerce Amazon per l'apertura di uno showroom digitale, disponibile - per il momento - nel solo Regno Unito. Dal portale dedicato si può scoprire la gamma della Casa boema, verificare la disponibilità dei veicoli nelle vicinanze, confrontare i diversi modelli, simulare soluzioni di finanziamento e prenotare un test drive. Il servizio punta a integrare le offerte dei concessionari, senza dover passare al modello di vendita diretta: l'acquisto finale va infatti concluso presso gli showroom fisici. Si firma in concessionaria. Secondo i risultati di un'indagine condotta dalla filiale inglese della Skoda, il 47% dei potenziali acquirenti apprezza la possibilità di fare ricerche da casa, ma ben l'82% ritiene fondamentale poter interagire con un venditore e recarsi in concessionaria per vedere l'auto dal vivo; il 78% ritiene indispensabile un test drive. Il lancio di questa iniziativa avviene in concomitanza con la semifinale di Champions League tra Arsenal e PSG, che verrà trasmessa sul servizio di streaming video Amazon Prime.
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Citroën ë-C3 - I primi dettagli sulla variante da 20 mila euro
Autonomia ridotta, ma anche meno cavalli per un prezzo d'attacco appena al di sotto dei 20 mila euro. L'annunciata versione entry level della Citroën C3 elettrica è in arrivo, con il lancio che dovrebbe tenersi il prossimo giugno nei principali mercati europei: lo ha confermato il management della Casa del Double Chevron alla presentazione della nuova C5 Aircross. 30 kWh e 82 CV. La nuova variante della C3 Bev non sarà solo più economica, ma anche meno prestazionale. Il powertrain, che promette circa 200 km di autonomia, sfrutterà una batteria Lfp (litio-ferro-fosfato) da 30 kWh di capacità ed esprimerà una potenza di 82 cavalli, una trentina in meno rispetto alla ë-C3 già in commercio. Non cambia, invece, la punta massima di velocità, sempre limitata a 125 km/h: Puntiamo su un pubblico molto specifico, che fa un uso dell'auto elettrica in ambito prettamente urbano e per pochi chilometri al giorno, spiega Caroline Malléus, direttore del prodotto e della strategia di Citroën. Nulla dovrebbe variare, invece, sul fronte delle dotazioni, nonostante il prezzo più accessibile: Manterrà gli stessi livelli di equipaggiamento, ha aggiunto il ceo, Thierry Koskas.
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Blackout in Spagna - Niente hacker, la "colpa" sarebbe del fotovoltaico
Niente hacker, né maltempo: il vero "colpevole" del blackout in Spagna e Portogallo sarebbe la produzione solare. Il 28 aprile 2025 la penisola iberica è rimasta senza corrente, segnando il maggior blackout di sempre nella storia europea e causando gravi disagi anche ai costruttori di auto. Secondo Red Eléctrica, il gestore della rete spagnola, la causa principale è stata una perdita improvvisa di generazione elettrica, probabilmente da impianti fotovoltaici nel sud-ovest del Paese. In soli cinque minuti, la produzione solare è crollata da oltre 18 GW a 8 GW, destabilizzando la rete con milioni di persone al buio e trasporti e comunicazioni paralizzati. Riparliamo del solare. Smentite le prime ipotesi circa un cyberattacco o fenomeni meteorologici insoliti, questo evento ha evidenziato ancora una volta le vulnerabilità di una rete elettrica fortemente dipendente da fonti rinnovabili intermittenti, come il solare, soprattutto in assenza di adeguati sistemi di accumulo. Il blackout infatti ha riacceso in tutto il continente il dibattito sulla necessità di investire in tecnologie di accumulo energetico e di garantire una maggiore stabilità alla rete, in un contesto di transizione verso un mix energetico più sostenibile. Ritorno alla normalità. Ora la situazione si sta risolvendo: in Portogallo la rete è tornata stabile e in Spagna è stata ripristinata nel 99% del territorio. Nel dibattito politico spagnolo, però, sta andando all'attacco il Partido popular: l'opposizione chiede di ripensare al 2035 come anno di spegnimento del nucleare, che in Spagna pesa per il 19% della produzione elettrica.
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