Ewiwa - A maggio sconti del 30% sulla ricarica ultraveloce

4 Ruote - Apr 29,2025
Ewiva lancia una promozione per il mese di maggio riducendo del 30% la tariffa di ricarica ultrarapida. Dal 1 al 31 del mese, gli utenti che pagheranno tramite carta o bancomat presso le colonnine abilitate potranno ricaricare a 0,65/kWh invece di 0,95/kWh. L'iniziativa è valida in tutte le stazioni dotate di sistema contactless, compatibili con circuiti Mastercard, Visa, VPay, Maestro, Apple Pay e Google Pay. In 400 stazioni. Joint venture tra Enel X e Gruppo Volkswagen, Ewiwa conta attualmente 400 stazioni con oltre 1.400 punti di ricarica in tutta Italia: l'obiettivo è arrivare a 3.000 punti in 750 siti, distribuiti tra le aree urbane e le principali arterie extraurbane.
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Usato - Febbraio conferma il trend positivo

4 Ruote - Apr 29,2025
Il mese di febbraio conferma il trend positivo del mercato dell'auto usata: secondo le elaborazioni dell'Unrae, i trasferimenti di proprietà sono stati 480.622, per una crescita dell'1,5% rispetto a un anno fa. Il miglioramento mensile, il sesto di fila, è dovuto tanto ai passaggi netti (+0,1%) quanto alle minivolture (+3,4%). Il primo bimestre si chiude così con 946.956 contratti, il 2,5% in più sul pari periodo del 2024, ma l'1,4% in meno sul 2019.Domina sempre il diesel. Fra le motorizzazioni conferma il primato il diesel, nonostante un continuo calo del suo peso sui trasferimenti netti: la quota mensile è al 42,7%, 2,9 punti percentuali in meno rispetto a un anno fa, mentre le auto a benzina cedono mezzo punto al 38,5%. Al terzo posto si piazzano le ibride, con il 9,4% (7% a febbraio 2024); seguono le Gpl al 5,1% e le auto a metano al 2%. Elettriche e plug-in salgono, rispettivamente, all'1% e all'1,2%. Quanto ai contraenti, gli scambi tra privati e aziende rimangono largamente predominanti, con il 57,1% di tutti i passaggi, mentre scendono al 38,7% quelli da operatore a cliente finale e rimangono stabili al 3,4% gli scambi provenienti da autoimmatricolazioni e allop 0,8% quelli provenienti dal noleggio. L'analisi per regione conferma inalterato il podio: prima la Lombardia, al 16,2%, seconda la regione Lazio, al 9,6%, terza la Campania, al 9,1%, mentre la Sicilia, con l'8,2%, sorpassa in quarta posizione il Veneto, che con l'8,1% scende al quinto posto. Migliora l'anzianità. A febbraio la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità scende al 47,3%, 1,2 punti in meno rispetto a febbraio 2024. La fascia da 4 a 6 anni vale l'11,8% (-1,2 punti), quella da 6 a 10 anni il 17,5% (+1 punto), da 2 e 4 anni il 12,2% (+0,8 punti), e da 1 a 2 anni il 4,5% (+0,5 punti). Le vetture fino a 1 anno pesano il 6,7% (+0,1 punti). Nel complesso, i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 23,4% del mercato, 1,4 punti percentuali in più rispetto a febbraio 2024,Le minivolture. Quanto ai passaggi ai concessionari in attesa della vendita, le diesel confermano la leadership, anche se calano di ben 6 punti al 44,1%. Le auto a benzina guadagnano 0,6 punti al 32,4%. Il Gpl recupera 1 decimale al 5,6%, il metano cala al 2%. In sostenuta crescita le auto ibride, al 12,8%. Le ibride plug-in e le elettriche pure si posizionano rispettivamente all'1,8% e all'1,2%. In termini di anzianità, si contrae la quota delle vetture con più di 10 anni, al 35,5% (-2,7 punti). Stesso calo per la fascia da 4 a 6 anni, al 12,6%. Cedono mezzo punto le auto da 6 a 10 anni (19,4%), mentre registrano una crescita sostenuta quelle da 2 a 4 anni (17,3%) e quelle fino a 1 anno, al 9,6%. In aumento anche la fascia da 1 a 2 anni, al 5,6% (+1,1 punti).
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Telo MT1 - Il pick-up elettrico che si ispira alle kei car

4 Ruote - Apr 29,2025
La startup americana Telo, con sede in California, ha costruito i primi prototipi dell'MT1, un pick-up elettrico dalle dimensioni ridotte, ispirato alle kei car giapponesi, pensato per chi cerca un mezzo da lavoro versatile e compatto, in grado di affrontare senza preoccupazioni viaggi più lunghi del normale. I dati tecnici. Lungo poco meno di una Mini (386 cm da un paraurti all'altro), l'MT1 è largo 185 cm e alto 168. Il cassone ha una lunghezza che oscilla dai 152 ai 243 cm con l'antina posteriore aperta, una larghezza di 142 cm e una sponda di 46 cm. I powertrain disponibili sono due: a motore singolo da 300 CV, per un'accelerazione da 0 a 60 mph (96 km/h) in 4,5 secondi, oppure dual motor da 500 CV e trazione integrale, con uno 0-60 coperto in 3,5 secondi. La capacità di carico varia dai 770 ai 900 kg in base al modello, mentre quella di traino è di circa tre tonnellate. Due i tagli di batteria: la più grande, montata sulla versione a quattro ruote motrici, ha una capacità di ben 106 kWh, per un'autonomia dichiarata di 350 miglia, pari a 563 km. La versione a due ruote motrici ha accumulatori più piccoli e un'autonomia dichiarata di 260 miglia (418 km). I prezzi. Il pick-up può già essere configurato e preordinato con un anticipo di 152 dollari, anche se non c'è una data di arrivo sul mercato. La versione 2WD parte da 41.520 dollari, mentre quella 4WD parte da 46.019 dollari. I prezzi non tengono conto degli incentivi federali, pari a 7.500 dollari. Le sfide per l'MT1. Il futuro dell'MT1 è tutto da scoprire: da un lato, le startup di auto elettriche non hanno vita facile (vedi i recenti casi di Fisker, ma anche Canoo e Nikola), e la Telo deve anche mettere in regola il suo pick-up con le severe normative di sicurezza americane. D'altro canto, la congiuntura economica e il periodo storico potrebbero essere quelli giusti: costruito negli Stati Uniti, il veicolo non avrebbe problemi di dazi e potrebbe godere degli incentivi all'acquisto. Rimane in tutto questo la grande incognita di un veicolo dalle dimensioni così compatte: se da noi mercato e Case sembrano pronti alle kei car, negli Usa gli automobilisti hanno sempre amato le auto enormi.
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Porsche - Cina, elettriche, dazi: i bilanci vanno ko

4 Ruote - Apr 29,2025
La Porsche ha presentato una trimestrale in sofferenza a causa di diversi fattori negativi che hanno già prodotto degli effetti consistenti anche sulle prospettive annuali. La Casa di Zuffenhausen ha pagato, soprattutto, il rallentamento delle vendite di elettriche e le crescenti pressioni di mercato in Cina, dove le consegne sono diminuite del 42%, ma sta iniziando a sentire anche le ripercussioni dei dazi statunitensi.  Risultati in forte calo. Partiamo dalla trimestrale. La Porsche, anche per colpa di un calo delle vendite del 7,9% a 71.470 veicoli, ha visto il fatturato totale scendere in un anno da 9,01 miliardi di euro a 8,86 miliardi. L'utile operativo, invece, è peggiorato del 41% circa a 0,76 miliardi, per un margine sui ricavi sceso sotto la soglia del 10% dopo svariati anni (dal 14,2% all'8,6%). In forte calo anche i profitti, diminuiti del 44% a 518 milioni, mentre i flussi di cassa delle attività operative sono scesi da 1,56 miliardi a 950 milioni. "I risultati aziendali sono stati influenzati dalle continue sfide economiche e politiche", ha spiegato l'azienda tedesca, sottolineando anche l'impatto di alcune iniziative sul fronte delle attività industriali e del prodotto per migliorare la redditività nel breve e nel medio termine, che hanno comportato "spese straordinarie" per 200 milioni di euro. L'allarme sugli utili. Come se non bastasse, la Porsche ha anche lanciato un profit warning sull'intero esercizio 2025. A causa di "effetti straordinari", sono state tagliate diverse previsioni. Per esempio, il fatturato è atteso tra 37 e 38 miliardi di euro e non più tra 39 e 40 miliardi, mentre il margine operativo è visto tra il 6,5% e l'8,5%, a fronte del precedente intervallo tra il 10% e il 12%. Non solo. Il rallentamento delle vendite di elettriche (Porsche punta sempre a un mix di Bev sui volumi globali del 20-22%, nonostante il 26% raggiunto nel primo trimestre) ha spinto i vertici a riorganizzare le attività nelle batterie: i programmi di espansione della produzione della controllata Cellforce non saranno più "attuati in modo autonomo", bensì in collaborazione con terze parti. "Di conseguenza, e a causa degli impatti negativi di altre attività legate alle batterie, l'ammontare complessivo delle spese straordinarie per l'esercizio 2025 aumenterà da 800 milioni a 1,3 miliardi di euro, con un conseguente impatto sui risultati", hanno spiegato da Zuffenhausen, sottolineando anche gli effetti delle condizioni geopolitiche sulla gestione degli approvvigionamenti, degli oneri aggiuntivi relativi ai fornitori e dei dazi statunitensi. A tal proposito, l'azienda ritiene non sia possibile fornire indicazioni dettagliate e "attendibili" sulle conseguenze delle nuove tariffe doganali sull'intero esercizio, ma avverte che la loro introduzione ha già prodotto degli effetti sfavorevoli per i mesi di aprile e maggio. 
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Mazda - Un brevetto per una roadster elettrica?

4 Ruote - Apr 29,2025
L'attuale generazione della Mazda MX-5 (ND) è arrivata sul mercato all'inizio del 2015, aggiornata nel 2019 e all'inizio dello scorso anno. In questi giorni, poi, è sbarcato nelle concessionarie il MY2025, che introduce in gamma gli allestimenti speciali Kazari e Homura. La prossima serie, che potrebbe essere presentata già nel 2026, manterrà i cilindri nel cofano, ma questo non vuol dire che la Casa giapponese non stia preparando un futuro elettrico per la sua sportiva a due posti. E se non per lei, per un'altra roadster.   Il brevetto. Lo scorso ottobre la Mazda ha depositato presso l'US Patent Office il brevetto numero 20250115111, pubblicato solo all'inizio di aprile e chiamato semplicemente Electric Automobile. Nel documento, la Casa giapponese ipotizza la struttura di una vettura elettrica che garantisca un'ottimale distribuzione dei pesi al suo interno, in particolare per quanto riguarda la posizione delle batterie, in grado di ridurre al minimo il rollio nelle manovre ad alta velocità. Una Bev a pezzettini. Dai disegni si ipotizza una collocazione degli accumulatori in diversi punti dell'auto e non in un unico blocco sotto il pianale: sono previste celle anche sotto il sedile del conducente, nella zona delle gambe, per bilanciare il peso di chi guida. Per lo stesso motivo il motore è pensato per essere alloggiato in maniera longitudinale, vicino alle sedute (dove nelle auto tradizionali c'è il tunnel della trasmissione) e collegato al differenziale delle ruote posteriori. Le soluzioni proposte nel brevetto sottolineano una volta di più l'attenzione quasi maniacale degli ingegneri giapponesi per la dinamica di guida. Le immagini sono eloquenti. Il testo che accompagna la documentazione e molti dei disegni presenti fanno riferimento a soluzioni generiche che possono essere applicate a numerose varianti di carrozzeria. Alcuni bozzetti invece richiamano esplicitamente le forme di una sportiva compatta come la Mazda MX-5. comunque importante ricordare che le aziende depositano brevetti in continuazione, molte volte solo per tutelarsi dalla concorrenza, e moltissimi rimangono lettera morta. Un'eventuale Miata elettrica, ammesso che venga mai costruita, è ancora lontana.
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Volvo - Utili giù, al via un nuovo piano di ristrutturazione

4 Ruote - Apr 29,2025
La Volvo ha deciso di avviare un nuovo piano di tagli ai costi dopo aver registrato un calo della redditività nel primo trimestre: la Casa svedese ha annunciato l'avvio di un programma di efficientamento che prevede diverse misure e vale ben 18 miliardi di corone svedesi (l'equivalente di 1,64 miliardi di euro al cambio attuale).Risparmi. Le varie iniziative, che hanno l'obiettivo di "salvaguardare la redditività e l'efficienza strutturale" e di compensare gli effetti negativi dei "venti contrari esterni", saranno implementate nei prossimi due anni e porteranno a un taglio dei costi variabili per 3 miliardi di corone e delle spese indirette per ulteriori 5 miliardi. Inoltre, saranno attuate misure per ridurre il capitale circolante e le spese in conto capitale per un totale di 10 miliardi. In pratica, la Volvo ha deciso di tagliare ulteriormente gli investimenti dopo averli già ridotti nei mesi scorsi. Il piano determinerà nuovi esuberi, ma per ora non ci sono dettagli sull'entità dei tagli a una forza lavoro già sottoposta a una forte riduzione.  Contesto avverso. Come detto, il nuovo piano di ristrutturazione è stato varato dopo un primo trimestre negativo per i conti aziendali. La Volvo ha citato il calo delle vendite in scia alle iniziative di riduzione delle scorte pianificate nel quarto trimestre dello scorso anno, il contesto valutario avverso, "l'attuale turbolenza mondiale e un contesto esterno difficile per l'industria automobilistica". Infatti, secondo il nuovo amministratore delegato Hkan Samuelsson, il comparto "si trova nel bel mezzo di un periodo molto difficile, con sfide mai viste prima". I numeri. Il pessimismo del management è rafforzato dai numeri del primo trimestre e dalle previsioni sul prossimo futuro. Il calo delle vendite (-6% e 172.219 unità) è stato esacerbato dai cambi sfavorevoli e pertanto il fatturato è sceso del 12% a 82,9 miliardi di corone. Inoltre, l'utile operativo è peggiorato da 4,7 miliardi a 1,9 miliardi, per un'incidenza sui ricavi passata dal 7,2% al 2,3%, mentre l'utile netto è crollato del 73% a 1 miliardo. Infine, le attività operative hanno bruciato cassa per 2 miliardi. Quanto al futuro, il management ha deciso di non fornire previsioni finanziarie sia per il 2025, sia per il 2026. D'altro canto, l'anno corrente "sarà impegnativo e di transizione" alla luce delle "incertezze sugli sviluppi macroeconomici, geopolitici e di mercato", delle "condizioni di mercato sempre più difficili", del calo dei volumi, della crescente "pressione sui prezzi" e dell'effetto dei dazi Usa.  
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Monopattini elettrici - Lultimo miglio delle Case automobilistiche

4 Ruote - Apr 29,2025
Traffico, e non solo: oggi la città è una sfida quotidiana per chi deve spostarsi, per lavoro, commissioni o svago. Ecco perché più di qualcuno si sta dotando di un monopattino elettrico da riporre nel bagagliaio della propria auto: un ottimo espediente, o meglio un "tender", per muoversi con meno stress. Si tratta del cosiddetto "ultimo miglio": si parcheggia in zone periferiche e si raggiunge la posizione desiderata grazie alla micromobilità. Nelle schede qui sopra abbiamo raccolto la personale interpretazione di alcune Case automobilistiche, sempre più interessate a esplorare il settore.
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Pirelli - Decade il controllo cinese: scontro con Sinochem

4 Ruote - Apr 29,2025
Scontro in Pirelli tra il management e l'azionista cinese Sinochem. Tutto è partito dalla decisione del consiglio di amministrazione di approvare una relazione finanziaria comprensiva di un'informativa che recepisce una disposizione del governo italiano e stabilisce la decadenza del controllo in mano al colosso petrolchimico del Dragone, oggi titolare del 37% circa del capitale sociale (la Camfin, invece, detiene il 26,6% e opzioni per salire fino al 29,9%): "La relazione finanziaria, su proposta dall'amministratore delegato Andrea Casaluci, contiene l'informativa secondo cui, a seguito dell'emanazione del Dpcm Golden Power, è venuto meno il controllo di Marco Polo Italy (e, per l'effetto, di Sinochem) su Pirelli" ai sensi del principio contabile Ifrs 10. "Al contempo, Pirelli non risulta sottoposta al controllo di alcun soggetto".La controversia. La relazione, ossia il bilancio al 31 dicembre 2024 nella sua interezza, è stata oggetto di discussioni in seno al Cda ed è stata approvata solo a maggioranza: l'assenso è arrivato da 9 dei 15 membri, mentre hanno votato contro i rappresentanti di Sinochem, ossia il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian e Fan Xiaohua (Tang Grace si è, invece, astenuta). Nel comunicato, Pirelli ricorda come siano stati il collegio sindacale e il management a sollevare la questione della sussistenza del controllo in capo al gruppo Sinochem subito dopo l'esercizio del Golden Power da parte del governo Meloni. La decadenza di tale controllo è stata assunta anche in ottemperanza di un provvedimento della Consob, "che aveva rimandato al Cda una valutazione" in merito all'applicazione dell'Ifrs 10. "I consiglieri che hanno espresso voto contrario o l'astensione al bilancio hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli ai sensi del principio contabile non condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/Mpi Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell'articolo 93 del Testo Unico della Finanza (Tuf)". Il peso degli Stati Uniti. La decadenza del controllo cinese, secondo la dirigenza, rappresenta anche un "primo passo, ma non risolutivo", per adeguare la governance societaria "ai vincoli normativi negli Usa". Gli Stati Uniti, ritenuti un "mercato chiave nel segmento dei pneumatici High Value e di sviluppo e diffusione della tecnologia Cyber Tyre", hanno introdotto numerosi paletti alla diffusione di tecnologie e prodotti di origine cinese, il che avrebbe potuto determinare conseguenze pesanti per l'offerta commerciale della Pirelli. Il management ha comunque ribadito l'intenzione di proseguire il "dialogo con i principali soci per allineare la governance alle normative americane, in particolare quella legata ai veicoli connessi, nell'interesse della società e di tutti i suoi stakeholder". Botta e risposta. Tuttavia, ora la priorità è gestire il duro confronto con la controparte cinese. Marco Polo Italy, infatti, ha diffuso un comunicato per esprimere "profondo disappunto e ferma opposizione" per una valutazione "non condivisibile anche considerato che il Dpcm in questione non include alcuna disposizione che privi Mpi del controllo su Pirelli, anzi lo presuppone". Tale posizione ha spinto l'azienda della Bicocca a una pronta replica in cui "respinge il contenuto" del comunicato della controparte "e conferma la correttezza delle analisi condotte dal management e approvate dal consiglio di amministrazione". Inoltre, la società milanese ricorda l'obbligo per il Cda di valutare la sussistenza del controllo a seguito del provvedimento della Consob e di darne conto prioprio nella relazione finanziaria, che sarà resa disponibile nella sua interezza il 30 aprile: "Va ricordato che il Cda ha votato quanto proposto dal management, che nel 2024 ha ottenuto i migliori risultati del settore Tyre", affermano ancora dalla Bicocca, sottolineando che "il Dpcm Golden Power ha definito una rete di misure complessivamente operanti a tutela dell'autonomia di Pirelli e del suo management. Management non nominato dall'azionista Sinochem e la cui autonomia e continuità sono a tutela della cultura industriale" della società. Insomma, tra i vertici e i cinesi si è aperto un fronte caldissimo che, molto probabilmente, produrrà ulteriori sviluppi il 12 giugno prossimo, quando è prevista l'assemblea generale degli azionisti per l'approvazione del bilancio e delle politiche di remunerazione e incentivazione del management. A tal proposito Mpi è stata chiara sulle sue intenzioni: la holding ha ricordato che "continua a detenere una percentuale rilevante per l'esercizio di un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria". 
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Chery - Zhang: "Maserati? Aperti allopportunità di acquisire un marchio europeo"

4 Ruote - Apr 29,2025
Non escludiamo nulla: se si presentasse una buona opportunità la valuteremmo sicuramente. Risponde così Charlie Zhang, vicepresidente esecutivo del gruppo Chery, sulle voci di un interesse cinese per Maserati: un'ipotesi di fanta-industria? Forse. Ma il susseguirsi delle indiscrezioni, che proseguono ormai dall'anno scorso, fa pensare a qualcosa di più: I marchi europei sono importanti per noi e puntiamo da sempre ad ampliare la nostra presenza nella regione, vogliamo essere parte dell'industria locale, assicura il top manager.   Lanceremo nuovi marchi con JLR: il riferimento a Freelander. Chery, però, non guarda al Vecchio continente concentrandosi solo su Modena e dintorni: gli obiettivi sono di più ampio respiro. E passano anche da Oltremanica. Il gruppo di Wuhu ha una collaborazione di lunga data con Jaguar Land Rover, per cui costruisce le auto destinate al mercato cinese (tanto che davanti alla sua sede sono esposte due auto dei marchi inglesi), e punta a saldare questo legame: Abbiamo una partnership positiva con JLR e Tata, che ci sta portando a sinergie anche sul design", dice Zhang. "In futuro la sinergia diventerà più stretta e ci porterà a lanciare insieme nuovi marchi e modelli per i mercati globali. Un riferimento che sembra indicare la già annunciata nascita del brand Freelander, creato proprio in collaborazione con i partner britannici. E che a questo punto potrebbe anche varcare i confini del Paese. Una piccola per Omoda & Jaecoo. Le case cinesi, tuttavia, non perdono di vista i segmenti chiave. Abbiamo presentato la Omoda 3 sottolinea Zhang, che segna l'ingresso in un segmento nuovo e lo fa con un linguaggio stilistico più affilato e una gamma che va dal termico all'elettrico, passando per ibrido full e plug-in. Per noi sarà fondamentale dal punto di vista dei volumi. Ma il cuore del mercato in Europa, e in particolare in Italia, resta il segmento B: per questo stiamo studiando un modello più piccolo, da quattro metri di lunghezza, destinato ai marchi Omoda e Jaecoo. Nel 2026 arriva iCaur. I due brand con cui il gruppo si è presentato da noi non rimarranno soli: nel 2026 è previsto il lancio di una terza proposta, quella di iCaur, dedicata a Suv dal design più fuoristradistico come il V23 presentato a Shanghai. Una strategia di moltiplicazione che appare artificiosa agli occhi europei e che potrebbe richiedere un notevole sforzo di diversificazione per i dealer. Ma Zhang spiega: Sviluppiamo tanti brand per realizzare linguaggi stilistici diversi e rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo per età, capacità di spesa e mercati: in Europa ci sono 27 Paesi. L'Italia? Un buon Paese per fare auto. Se la guerra dei dazi, infine, suggerisce per adesso prudenza sulle ambizioni di sbarco in America (Zhang lascia comunque la porta aperta: Lo valuteremo in futuro), l'interesse per l'ampliamento della presenza nel Vecchio continente è forte: L'Italia è un buon Paese per produrre auto. Abbiamo già lavorato con Pininfarina e l'ultima volta che ho incontrato il ministro Urso gli ho detto che siamo interessati a esplorare nuove possibilità: tutto può essere sul tavolo. A partire, forse, dal centro stile a Torino di cui si è parlato negli ultimi mesi: Per noi, rappresenta ancora una buona opportunità.
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Citroën - C5 Aircross, spazio al confort

4 Ruote - Apr 28,2025
La Citroën introduce la seconda generazione della C5 Aircross. La Suv è stata sviluppata sulla piattaforma STLA Medium per accogliere le motorizzazioni elettrificate e abbraccia lo stile aggiornato del marchio, completando il totale rinnovamento della gamma. La Suv sarà commercializzata nella seconda metà dell'anno e presto saranno resi noti i prezzi di listino. Stile contemporaneo, spazio in aumento. Il design della nuova C5 Aircross è originale e caratterizzato da alcune particolarità: i gruppi ottici posteriori divisi in elementi sospesi, il tetto discendente verso la coda per ragioni aerodinamiche e il frontale differenziato tra versioni elettriche ed endotermiche con l'opzione dei nuovi fari Matrix Led. I cerchi fino a 20" rendono le fiancate particolarmente muscolose, inoltre sono presenti in varie zone della carrozzeria inserti in colore a contrasto. La nuova C5 Aircross è cresciuta di 150 mm in lunghezza (4,65 metri) e di 600 mm nel passo (2,78 metri) a favore dello spazio a bordo, paragonabile a quello della più grande C5 X.  Infotainment verticale e tanto comfort. Gli interni, dove spiccano i sedili Advanced Comfort ventilati a regolazione elettrica con funzione massaggio, sono stati progettati all'insegna dello spazio: in particolare, il bagagliaio da 651 litri non vede variare la capacità in base ai powertrain adottati. La plancia è rivoluzionaria per Citroën perché prevede un grande elemento verticale inclinato al centro che integra l'infotainment Cascade Touchscreen con ChatGPT, il quale accoglie anche una fascia fissa per i comandi del climatizzatore e numerosi widget personalizzabili. Al guidatore invece è dedicato uno schermo per la strumentazione da 10", coadiuvato dall'head-up display. Nella console centrale è presente la piattaforma di ricarica wireless a 15 watt per due smartphone, mentre i sedili posteriori offrono la doppia regolazione in inclinazione dello schienale a 21 e 33 gradi. Ibrida, plug-in o elettrica, addio al diesel. La piattaforma modulare STLA Medium permette di introdurre varianti mild hybrid, Phev e Bev come già accaduto con le "cugine" Peugeot 3008 e Opel Grandland, escludendo del tutto le versioni diesel. Alla base della gamma troviamo la Hybrid 145 Automatic con motore tre cilindri 1.2 turbo, cambio doppia frizione e sistema a 48V, affiancata dalla Hybrid Rechargeable 195 Automatic plug-in hybrid con motore 1.6 turbo e 86 km di autonomia Wltp con la sola batteria da 21 kWh ricaricabile in meno di tre ore con la wallbox opzionale da 7,4 kW. L'elettrica ë-C5 Aircross è offerta nelle versioni a motore singolo da 210 CV e 520 km di autonomia con batteria da 73 kWh e 230 CV per 680 km di percorrenza con accumulatore da 97 kWh. Per la ricarica domestica sono previsti sistemi di bordo a 11 e 22 kW (in futuro anche con standard V2L), mentre da colonnina rapida è possibile operare a 160 kW. Sono all'altezza delle aspettative anche gli Adas grazie al pacchetto Drive Assist 2.0 ,che include il cambio di corsia semiautomatico, il Rear Traffic Alert, l'Extended Blind Spot Detection e il VisioPark a 360 gradi.
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Renault - La nuova C-Suv si chiamerà Boreal

4 Ruote - Apr 28,2025
La nuova Suv di segmento C della Renault si chiamerà Boreal, e verrà presentata ufficialmente nei prossimi mesi. Un modello distintivo, tecnologico e confortevole, che rientra nella strategia International Game Plan 2027 presentata lo scorso ottobre e che prevede il lancio di otto nuove vetture entro il 2027 per il rilancio del brand francese sui mercati internazionali. La Boreal debutterà inizialmente in America Latina e verrà progressivamente commercializzata in altri 70 Paesi. La scelta del nome. Secondo Sylvia dos Santos, responsabile del naming della Renault, la Casa francese lavora su tre diverse categorie di nomi per i suoi modelli: ci sono quelli saga, usati per modelli in commercio da diversi anni, come Clio e Megane; ci sono le icone come Renault 4 e Renault 5, recuperate di recente; infine i nomi inediti, come Rafale, Arkana, Kardian e Austral, a cui si aggiunge (e logicamente contrappone) Boreal. Un nome, spiega dos Santos, che fa riferimento alla mitologia greca e latina, con cui viene indicato il dio del vento del nord, ma anche all'aurora boreale, che rimanda alla luce, alla tecnologia e agli spazi aperti, e che evoca il sogno di un viaggio in famiglia. A intendere, probabilmente, anche la vocazione dell'auto.
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Ferrari 296 - Sempre più Speciale

4 Ruote - Apr 28,2025
La Ferrari presenta le 296 Speciale e 296 Speciale A: basate sulla GTB e sulla GTS, le due Rosse sono le eredi spirituali delle 488 Pista e Pista Spider, seguendo una filosofia ormai affermata a Maranello: rendere ancora più affilata e specialista la biposto puntando su maggiore potenza, efficienza aerodinamica e su soluzioni tecniche adatte anche all'uso in pista. Le vetture vengono presentate in due colori inediti, Verde Nürburgring per la coupé e Rosso Dino per la spider. 880 CV con il V6 derivato da F80 e 499P. Il V6 biturbo plug-in hybrid passa da 830 a 880 CV, rendendo la Speciale la berlinetta a trazione posteriore più potente nella storia della Ferrari. Il motore termico, ora capace di 700 CV e 755 Nm, deriva da quello di F80 (e coneseuentemente di 499P) e adotta bielle di titanio, albero motore alleggerito, pistoni rinforzati, prigionieri di titanio, turbine modificate con nuove casse coibentate e una gestione elettronica evoluta con un sistema anti detonazione derivato dalla Formula 1. 180 CV dal motore elettrico con extraboost. Il motore elettrico raggiunge i 180 CV e 315 Nm, contribuendo anche a velocizzare i cambi marcia della trasmissione Dct grazie alla maggiore coppia erogata. Nella modalità di guida Qualify è disponibile la nuova funzione extraboost derivata all'esperienza della SF90 XX Stradale: integrata nel software di bordo, varia il proprio funzionamento in base alla pista. Per esempio, la Ferrari ha calcolato che al Mugello l'extraboost può essere azionata 15 volte nell'arco di un giro. La Speciale tocca i 100 km/h da ferma in 2,8 secondi e i 200 km/h in 7 secondi netti (7,3 secondi per la Speciale A), mentre la velocità massima è di oltre 330 km/h. A Fiorano, la 296 Speciale ha segnato un tempo di 1 minuto e 19 secondi, ovvero 2 secondi in meno rispetto alla 296 GTB. 435 kg di carico. Per aumentare del 20% la downforce fino a 435 kg a 250 km/h, la Speciale è stata dotata di una serie di elementi aerodinamici derivati dalla 296 Challenge. Troviamo infatti l'Aero Damper nel cofano anteriore, i louvre in stile 296 GT3 sui passaruota, le derive verticali con side wing nella zona posteriore (ispirati alla FXX K) e lo spoiler attivo modificato con due novità principali: la riduzione del 50% del tempo per passare dalla posizione Low Drag alla High Downforce e il terzo settaggio Medium Downforce per ottimizzare la stabilità alle alte velocità. Tutte le modifiche all'aerodinamica e ai flussi di raffreddamento sono state integrate al meglio nelle forme della 296, grazie al lavoro di coordinamento del Centro Stile guidato da Flavio Manzoni. 60 kg in meno e gomme su misura. Le altre aree dove sono intervenuti i tecnici Ferrari sono quelle relative al peso e all'assetto. La massa è stata ridotta di 60 kg per un rapporto peso/potenza record di 1,6 kg/Cv (peso a secco 1.410 kg per la Speciale e 1.490 kg per la Speciale A) grazie alle nuove sezioni di carbonio della carrozzeria, ai nuovi pannelli porta e tunnel centrale in pezzo unico di carbonio e ai componenti di titanio del motore termico (che da soli valgono nove chili). L'assetto è votato alla guida sportiva: il rollio è ridotto del 13%, gli ammortizzatori Multimatic sono abbinati a nuove molle di titanio di derivazione 296 GT3, l'altezza da terra è stata ridotta di 5 mm ed è stato introdotto l'ultimo aggiornamento dell'Abs Evo. Infine, la Michelin ha sviluppato una variante specifica del pneumatico semi-slick omologato Pilot Sport Cup2, derivata dall'esperienza fatta con la F80: da quest'ultima viene ripreso anche il design dei cerchi di lega forgiati da 20".
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Spagna - Il blackout ferma anche le fabbriche di auto

4 Ruote - Apr 28,2025
La Spagna è letteralmente paralizzata da un blackout elettrico di ampia portata, che ha avuto ripercussioni perfino in Portogallo e in alcune aree della Francia meridionale. Secondo l'operatore di rete portoghese Ren, l'interruzione dell'energia elettrica è stata causata da un "raro fenomeno" noto come vibrazione atmosferica indotta: quest'ultima è determinato da forti variazioni della temperatura che, a loro volta, provocano oscillazioni anomale alle linee di distribuzione ad alta e altissima tensione. Il guasto, non collegato all'ipotesi inizialmente circolata di un attacco cybernetico, sta causando problemi di tutti i generi agli spagnoli, con uno stop generalizzato ai servizi di trasporto, al traffico ferroviario, alle telecomunicazioni o alla sanità. Non solo. Sono state interrotte numerose attività industriali, tra cui diverse, importanti fabbriche automobilistiche. Anche l'auto in difficoltà. La Seat, per esempio, ha interrotto la produzione di automobili nello stabilimento di Martorell subito dopo il blackout, avvenuto verso mezzogiorno. Tuttavia, secondo alcuni siti di informazione iberici, il mega guasto alla rete elettrica ha interessato anche la Zona Franca di Barcellona, dove la Ebro non ha ripreso la produzione e lasciato liberi i dipendenti di tornare alle proprie abitazioni nonostante il ripristino della corrente nel primo pomeriggio. Vengono segnalati problemi pure al centro tecnico della Nissan e all'impianto della Silence, un piccolo produttore di veicoli elettrici. In difficoltà, se non del tutto ferme, anche le fabbriche di Volkswagen a Landaben (Navarra), di Ford ad Almussafes (Valencia), di Stellantis a Vigo (Galizia) o di Renault a Valladolid (Castiglia e León). Per la ripresa delle attività produttive bisognerà aspettare ancora diverse ore: il gestore della rete elettrica nazionale, Red Electrica, ha annunciato il ripristino totale del servizio di erogazione non prima della tarda serata. La riattivazione della corrente procede a macchia di leopardo e quindi non è in grado di riportare la Spagna al di fuori da una situazione di caos senza precendenti per l'intera penisola iberica.  
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MIMO 2025 - La Pagani Huayra R Evo Roadster aprirà la quarta edizione

4 Ruote - Apr 28,2025
Si terrà dal 27 al 29 giugno l'edizione 2025 del MIMO Milano Monza Motor Show, evento interamente dedicato alla passione per le automobili. In questi tre giorni l'Autodromo Nazionale di Monza sarà il palcoscenico nel quale si alterneranno hypercar, supercar e one-off. La Pagani Huayra apre le danze. La manifestazione inizierà alle 14.30 di venerdì 27 giugno con l'esposizione delle hypercar e delle one-off, in mostra al Paddock 1 del circuito lombardo. Alle 17 prenderà il via la Hypercar e One-Off Parade, aperta dalla Pagani Huayra R Evo Roadster, che condurrà tutte le altre hypercar lungo il tracciato storico dell'autodromo, compreso il passaggio sulle sopraelevate. A seguire si terrà la Journalist & Premiere Parade, con i giornalisti della stampa automotive impegnati a guidare lungo il circuito di Formula 1 le novità e le anteprime delle Case. Il programma del week-end. Nella giornata di sabato 28 e domenica 29 giugno sarà la volta delle sportive stradali, che arriveranno fin dalle prime ore del mattino nel Paddock 1, da cui partiranno alle 17:00 per partecipare alla Supercar Parade. Al termine ci sarà la novità di quest'anno, ossia la Recaro Parade, sfilata a cui prendono parte vetture sportive di ogni epoca, accomunate dalla presenza dei sedili dell'azienda italiana. E mentre all'autodromo corrono in pista le sportive di ogni epoca, a Milano, in piazza Duca d'Aosta (di fronte alla Stazione Centrale) saranno esposte le novità delle oltre trenta Case automobilistiche presenti all'evento.
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Mercedes-AMG - La silhouette della super berlina elettrica

4 Ruote - Apr 28,2025
La Mercedes-AMG è pronta a svelare la sua inedita super berlina elettrica. Il debutto è fissato per il mese di giugno, ma la data non è stata ancora resa nota: per ora, un teaser della fiancata mostra le forme dell'auto, che ricorda le concorrenti tedesche BEV con l'impostazione da berlina-coupé sportiva.Tutto nuovo. Si tratta della prima sportiva a batterie che AMG ha realizzato dal foglio bianco, scegliendo quindi soluzioni tecniche senza compromessi. La piattaforma specifica è denominata infatti AMG.EA e darà vita anche ad una Suv già anticipata dalle immagini dei prototipi. Secondo numerose indiscrezioni, la AMG.EA porterà al debutto motori e batterie di nuova generazione con potenze nell'ordine dei 1.000 CV.Dalla concept a oggi. Sul fronte del puro design la AMG ha già fornito alcuni indizi: nel 2022 abbiamo visto la Vision AMG Concept, mentre nel corso del 2024 sono state pubblicate alcune immagini dei prototipi durante i collaudi, confermando l'arrivo del modello di serie. 
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XS Carnight 2025 - La Opel al festival del tuning con un'anteprima mondiale

4 Ruote - Apr 28,2025
La Opel parteciperà all'edizione 2025 della XS Carnight, festival di tuning che si svolgerà dal 28 maggio all'1 giugno sulle sponde del lago Wörthersee, alle porte della cittadina austriaca di Klagenfurt. Nella giornata del 30 maggio la Casa del Blitz presenterà un'anteprima mondiale, di cui viene solo detto che si tratterà di un modello audace, potente e straordinario sotto ogni aspetto. Uno stand ricco di appuntamenti. Negli anni scorsi la Opel ha già preso parte all'XS Carnight con alcuni modelli messi a punto dagli appassionati di tuning del marchio tedesco: tra questi la Opel Astra (anche in versione station wagon Sports Tourer), ma anche youngtimer come le Vectra coupé e le Calibra. Al padiglione della fiera di Klagenfurt saranno presenti anche veicoli privati, gli ultimi modelli della gamma e attività per il pubblico.
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Volkswagen - Allo studio nuove elettriche con range extender

4 Ruote - Apr 28,2025
In Europa il gruppo Volkswagen potrebbe lanciare delle nuove elettriche ad autonomia estesa (Erev), ovvero con "l'aiutino" del range extender: di fatto, un motore a combustione che funziona da generatore per ricaricare la batteria di trazione. Basta leggere le dichiarazioni di alcuni manager di Wolfsburg per comprendere come le intenzioni del costruttore siano serie, anche perché in Cina la tecnologia ha già prodotto un primo risultato. Al Salone di Shanghai, la Volkswagen ha infatti svelato la ID.Era, una concept sviluppata con la Saic e dotata proprio del primo sistema Erev: il prototipo anticipa una Suv di grandi dimensioni che potrebbe debuttare a breve in Cina e garantire fino a 1.000 chilometri di autonomia (300 in elettrico e altri 700 con un pieno di benzina). Blume: "Range extender per il post-2035". Secondo il responsabile commerciale del marchio tedesco, Martin Sander, la Volkswagen ha già oggi in programma di lanciare un'Erev in Europa, mentre l'amministratore delegato dell'intero gruppo, Oliver Blume, invita la Ue a valutare la possibilità di introdurre una deroga per le elettriche con il range extender all'interno bando delle endotermiche per il 2035: "Quando hai un range extender, stai comunque guidando un'auto elettrica, ma la grande autonomia potrebbe ridurre gli ostacoli che frenano i clienti ad avvicinarsi ai veicoli elettrici. Potrebbe essere una tecnologia interessante anche per l'Europa e mi piacerebbe averla dopo il 2035", spiega Blume. Sander, però, ha precisato che la Volkswagen non intende sfruttare il sistema progettato con la Saic, ma punta a svilupparne uno totalmente nuovo e di proprietà. D'altro canto, non si tratta di una tecnologia ignota ai tedeschi: in passato, anche BMW e Mercedes hanno studiato e lanciato delle specifiche applicazioni prima di scartarle per privilegiare la tecnologia dell'ibrido plug-in.I programmi delle Case. Da allora molto è cambiato nel settore e il gruppo Volkswagen sta già sviluppando alcune soluzioni al suo interno: il marchio Scout sta lavorando a un suo sistema Erev, mentre l'Audi ha collaudato una sua tecnologia sulle vetture della Dakar. Non a caso, Blume ha sottolineato come l'evoluzione tecnica stia rendendo sempre più affidabile e conveniente le Bev ad autonomia estesa: "Ora, con le potenzialità delle nuove auto elettriche, la tecnologia è molto più comoda. Si può pensare a una rinascita". Rinascita comunque già in atto visto che Stellantis ha svelato negli Stati Uniti il Ram 1500 Ramcharger, Hyundai sta per lanciate una Genesis GV70 con range extender, la Leapmotor offre già in Europa la C10 Reev, la Mazda vende la MX-30 R-EV e la Ford sta sviluppando versioni ad autonima estesa sia per Suv, sia per pick-up.  
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Porsche - Una 963 LMDh con le targhe?

4 Ruote - Apr 28,2025
La Porsche ha pubblicato un enigmatico teaser che potrebbe preannunciare l'arrivo di una inattesa hypercar nel mese di giugno. Attraverso la storia dell'unica 917 che Porsche ha targato nel 1975 per circolare su strada, dedicata al conte Rossi (proprietario dello sponsor Martini e Rossi), la Casa di Zuffenhausen ha infatti mostrato un teaser di una hypercar che nelle forme ricorda chiaramente la 963 LMDh attualmente impegnata nel Wec e nell'Imsa. Una 963 LMDh con le targhe. Per comprendere meglio la posizione della Casa tedesca in relazione a questo annuncio occorre fare un passo indietro: una variante di serie della Mission X elettrica, svelata come concept nel 2023, è rimasta di fatto sospesa, e al momento l'erede della 918 Spyder del 2013 non ha ancora una data di debutto. La Porsche ha però citato la 917 stradale, e non una supercar del passato, quindi potrebbe aver rtealizzato qualcosa di totalmente diverso: un esemplare unico targato con modifiche rispetto al modello da corsa (alla stregua di quanto Lanzante ha fatto più volte sulle McLaren), sviluppato attraverso il programma Sonderwunsch. Oppure, una showcar dimostrativa dedicata esclusivamente agli eventi internazionali previsti in estate, tra cui la 24 Ore di Le Mans.
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Nintendo Switch 2 - Abbiamo provato Mario Kart World ed è sempre folle

4 Ruote - Apr 28,2025
La nuova Nintendo Switch 2 sta per arrivare in Italia (è prevista per il 5 giugno), ma abbiamo già potuto mettere (brevemente) le mani su un titolo che farà le gioia degli appassionati d'auto, Mario Kart World, nuovo capitolo della folle saga motoristica capace di mettere davanti allo schermo grandi e piccini. E veder vincere i secondi. Sfide al limite (della follia). Sia sul display maggiorato della Switch 2 7,9 pollici contro i precedenti 6,2, più luminoso, brillante e con la risoluzione che arriva al Full HD 1080p (contro i 720p di prima)  che sulla Tv (dove ora giunge al 4K), anche in questo primo contatto Mario Kart non delude. Ultimo capitolo di una saga nata 33 anni fa (il primo era uscito su Super Nintendo nel 1992), porta fino a 24 i partecipanti alle folli corse a bordo di veicoli a dir poco improbabili. L'approccio è sempre quello guascone, arcade direbbero i puristi, di Mario Kart: si corre, si ride, ci si lancia oggetti che bloccano gli avversari ma per chi vuole di più ecco che un approccio racing non guasta. Soprattutto con avversari di razza, tagliare le curve nel modo giusto e studiare con attenzione gli allunghi paga.  Non solo kart. La vera novità, però, è l'"open world". Mario Kart offre un mondo aperto che, nella modalità Free Roam, possiamo esplorare liberamente uscendo dai circuiti predefiniti per scoprire nuovi paesaggi, città, montagne. E se Mario Kart World non esaurirà la voglia di racing degli appassionati, accanto accanto ad esso, all'uscita della Switch 2, troveremo anche le corse aree di Kirby Air Riders, F-Zero GX, riedizione del simulatore di guida futuristico uscito nel 2003 su GameCube (la nuova console ruberà tanti altri titoli della sorella cubica di inizio Duemila). E poi il primo Ridge Racer del 1993, con i suoi drift al limite del possibile.  Da 470 euro. Come dicevamo, Mario Kart World e la console sono previsti per il 5 giugno: il gioco costerà 79,99 euro in versione digitale e 89,99 per quella fisica, oppure 509,99 euro con la console. La sola Switch 2, invece, sarà acquistabile al prezzo di 469,99 euro.
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Francia - Tasse di immatricolazione, le elettriche non saranno più esentate

4 Ruote - Apr 28,2025
La Francia ha deciso di eliminare l'esenzione dal pagamento delle tasse di immatricolazione per tutte le auto elettriche a partire dal primo maggio prossimo. La misura è stabilita nella legge di bilancio per il 2025 e vale per tutte le regioni, ma è a discrezione degli enti locali: il consiglio dell'Hauts-de-France ha già annunciato l'intenzione di mantenere l'esenzione.Stop al rinnovo. La legge concede alle autorità regionali fino al 30 aprile per decidere se continuare a garantire l'esenzione o tornare a gravare le auto a batteria delle stesse imposte a carico dei proprietari di veicoli tradizionali: in base alle regioni e alla tipologia del mezzo, le tasse di immatricolazione per una Bev potrebbero arrivare fino a 750 euro. L'agevolazione fiscale era stata introdotta nel 2020 per incoraggiare l'adozione di veicoli a zero emissioni, ma era stata limitata a un periodo di cinque anni e ora non è stata rinnovata. Del resto, la Francia si trova nel pieno di grandi difficoltà nella gestione dei conti pubblici: l'anno scorso, per esempio, Bruxelles ha avviato una procedura d'infrazione per un eccessivo aumento del deficit e del debito.Stangata sulle Bev. Il regime fiscale francese sulle auto è abbastanza complesso e, per certi aspetti, simile a quello italiano. Le tasse di immatricolazione includono diverse imposte tra cui una tassa per il sostegno della formazione nel settore dei trasporti, una sui veicoli inquinanti, una fissa di 1 euro e una per la consegna del certificato di circolazione. Tuttavia, il grosso dell'onere è rappresentato da una tassa regionale calcolata sulla base di diversi scaglioni della potenza del veicolo, a sua volta misurata, come in Italia, in cavalli fiscali. Ogni regione stabilisce la propria aliquota, con un massimo di 60 euro per scaglione (nell'Hauts-de-France è di 36,3 euro), ma sono sempre di più le autorità che, di fronte alla ristrettezze di bilancio, stanno aumentando l'imposta fino ai limiti consentiti: la media è ormai di 48,78 euro per ogni cavallo fiscale. Il problema è rappresentato dalle specifiche tecniche dei motori elettrici perché molti veicoli a batteria hanno valori di potenza elevati, soprattutto se confrontati con analoghe auto endotermiche, il che potrebbe comportare costi di immatricolazione assai più consistenti. Per esempio, una Renault Twingo E-Tech rientra nel terzo scaglione dei cavalli fiscali, come diverse altre auto sportive o comunque ad alte prestazioni. Di conseguenza, il proprietario dovrebbe pagare il triplo dell'aliquota base: in Bretagna dovrebbe sborsare 180 euro e in Corsica 129 euro. E tale costo grava sia al momento della prima immatricolazione, che nel caso di un passaggio di proprietà.
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