Formula 1 - Pronti per il weekend Sprint di Miami
Il Mondiale di Formula 1 approda nel Sunshine State per il sesto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Miami. Attorno all'iconico Hard Rock Stadium dei Gardens si snoda un circuito cittadino atipico, ricavato tra parcheggi e viadotti, che per un weekend si trasforma nel palcoscenico glamour della F1. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni americane, con celebrità a bordo pista e feste nei paddock club: Miami abbraccia il Circus mescolando showbiz e competizione, sotto le palme della Florida e con il profumo dell'oceano poco lontano. Dopo cinque gare tiratissime in sei settimane, team e piloti hanno ricaricato le energie per tuffarsi in un evento che promette spettacolo in pista e fuori.I temi caldi del weekend. Oscar Piastri si presenta a Miami da leader del campionato. L'australiano della McLaren ha conquistato tre vittorie nelle prime cinque gare ed è in tesa con 97 punti. Il suo compagno Lando Norris, partito forte a inizio anno, si è visto sopravanzare: ora tocca all'inglese inseguire, forte anche del precedente favorevole su questo tracciato (nel 2024 colse a Miami la sua prima vittoria in F1, battendo Verstappen in una gara rocambolesca). In casa Red Bull si vive una situazione insolita: Max Verstappen non domina la scena come negli anni scorsi, anzi lui stesso si è definito semplice partecipante nella corsa al titolo, ammettendo che al momento McLaren è di un altro livello. La RB21 si è rivelata una monoposto dal comportamento difficile e sensibilissima alle condizioni, tanto che il team di Milton Keynes è già all'opera per provare il ribaltone. Max ha comunque strappato una vittoria a Suzuka) e sa che su determinate piste potrà metterci molto del suo, ma il clima in Red Bull resta di cauto pessimismo in vista di Miami, complici anche le alte temperature attese. In Ferrari non sono previsti grossi aggiornamenti tecnici per questa gara: il prossimo pacchetto arriverà a Imola, ma il vero passo avanti lo si aspetta per Barcellona. Il team predica pazienza, puntando a massimizzare ogni opportunità: l'obiettivo minimo è tornare sul podio, facendo tesoro dell'esperienza di Hamilton e del talento di Leclerc su una pista dove il monegasco fu secondo all'esordio nel 2022. Mercedes si presenta come terza forza in crescita: la W16 ha mostrato progressi e sia George Russell che il giovane debuttante Andrea Kimi Antonelli hanno colto risultati incoraggianti, che sembrano confermare il team nella Top 3. Torna la Sprint. Ad aggiungere pepe al weekend c'è il format della Sprint: Miami ospita la seconda delle sei gare Sprint del 2025, il che significa che venerdì ci sarà solo un'ora di prove libere prima delle qualifiche. Questo lascerà pochissimo margine per trovare il setup ideale. Qualche squadra potrebbe azzardare configurazioni diverse dal solito per emergere sia nella mini-gara del sabato sia nel Gran Premio domenicale. E poi c'è l'incognita meteo: a dispetto del nome, il Sunshine State potrebbe riservare acquazzoni improvvisi. Le previsioni indicano possibili rovesci tra qualifiche e gara, scenario simile a quello vissuto qui l'anno scorso, il che potrebbe rimescolare le carte e regalare colpi di scena. Insomma, tra lotta iridata apertissima, novità tecniche e condizioni imprevedibili, i temi caldi non mancano: Miami si prepara a un weekend ad alta tensione agonistica.Livree speciali per Miami. L'arrivo in Florida porta con sé una serie di iniziative speciali praticamente in ogni team e ben tre sfoggeranno una livrea speciale questo weekend. La Ferrari, per cominciare, ha presentato una veste inedita per la sua SF-25: si tratta di una livrea co-creata con lo sponsor tecnologico HP in occasione del primo anniversario di partnership. La classica carrozzeria rosso Ferrari è ora attraversata da decisi inserti bianchi e blu HP, soprattutto sulla parte posteriore. Anche i dettagli non passano inosservati, come i cerchi verniciati di bianco e alcune pennellate di blu elettrico su musetto e ala anteriore, a richiamare il design high-tech del partner. La livrea, dal disegno asimmetrico e moderno, è stata sviluppata con tecniche innovative: Ferrari ha spiegato che la pellicola applicata sulla vettura è frutto di un nuovo processo di stampa digitale in latex e risulta il 14% più leggera e il 17% più sottile rispetto a quella usata un anno fa. Oltre alla vettura, anche i piloti sfoggeranno tute speciali blu-bianco per tutto il fine settimana. Novità cromatiche importanti anche per la scuderia Visa Cash App Racing Bulls: il team faentino ha scelto Miami per osare con una livrea totalmente rosa fluo. Dominata da questa tonalità accesa, la VCARB 02 rende tributo sia all'anima vivace di Miami sia al lancio di un nuovo prodotto della casa delle bevande: la Red Bull Summer Edition White Peach, un'edizione limitata dal gusto pesca bianca disponibile solo negli States. Dulcis in fundo, anche la Sauber si unisce alla festa delle livree a tema. La scuderia svizzera ha svelato una art car per celebrare la scena artistica di Miami. La C45 si è trasformata in una tela d'artista dominata da un vivace verde neon, steso sulla vettura come vernice fresca lanciata su una parete. Focus sulle gomme Pirelli. Sul fronte tecnico-sportivo, la parola d'ordine di questo weekend è gomme morbide. La Pirelli ha infatti optato per mescole più soffici rispetto allo scorso anno, nella speranza di vivacizzare lo spettacolo in pista. Per Miami sono state scelte le tre mescole più tenere della gamma standard: Hard C3 (banda bianca), Medium C4 (gialla) e Soft C5 (rossa). In termini pratici, ci si aspetta un graining più accentuato e un'usura più rapida rispetto al passato su questa pista. Il nuovo asfalto introdotto a Miami lo scorso anno offre un grip elevato ma, con temperature ambientali alte e curve impegnative in trazione, le C5 potrebbero dare il meglio sul giro secco per poi calare vistosamente sulla distanza. I team dovranno quindi gestire con attenzione gli stint in gara: uno scenario probabile è la strategia a due soste, preferibile alla singola sosta per chi vorrà attaccare a fondo. Molto dipenderà anche da Safety Car e dalla Sprint. Mario Isola, responsabile Pirelli, ha spiegato che l'ampia gamma 2025 (che include anche la nuovissima mescola C6, al debutto europeo a Imola) permette di sperimentare approcci più aggressivi, dato che le nuove gomme soffrono meno surriscaldamento e offrono gradini di prestazione più netti tra una mescola e l'altra.Il circuito di Miami. Il Miami International Autodrome è un tracciato giovane, ma già entrato nel cuore degli appassionati per la sua unicità. Misura 5,412 km e conta 19 curve, con ben tre lunghi rettilinei intervallati da sezioni tecniche. Nel complesso il circuito offre un mix interessante di alto carico (nel settore centrale lento) e bassa resistenza all'avanzamento: trovare il giusto compromesso di setup è cruciale. L'anno scorso l'intera pista è stata riasfaltata per migliorare l'aderenza e ridurre i problemi visti nel 2022, e il risultato si è visto in tempi sul giro più rapidi e più linee percorribili in curva. Anche le infrastrutture sono state potenziate: tribune aggiuntive e fan zone tematiche hanno trasformato l'area intorno allo stadio in un parco a tema motoristico. Miami è pur sempre città di spettacoli sportivi: l'Hard Rock Stadium ha ospitato sei Super Bowl NFL e concerti memorabili, e ora fa da cuore pulsante a un Gran Premio che unisce la velocità all'intrattenimento. Un aspetto unico è la visibilità: dal livello superiore dello stadio si può avere una vista panoramica di quasi tutto il tracciato, cosa quasi impossibile altrove in F1.Come vedere la gara in tv. Anche il Gran Premio di Miami è un'esclusiva della pay-tv, ma ci sarà comunque spazio in chiaro per qualifiche e gara, come di consueto in differita su TV8. Ecco gli orari del fine settimana in Florida, già convertiti al fuso orario italiano.Venerdì 2 maggioProve Libere 1 - dalle 18.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sprint Qualifying - dalle 22.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 3 maggioSprint Race - dalle 18 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Qualifiche - dalle 22 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Domenica 4 maggioGara - dalle 22 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 23.30
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McLaren - Nick Collins è il nuovo ceo della Casa inglese
Nick Collins è stato nominato nuovo ceo di McLaren Group Holdings. Collins sarà anche supervisore delle quote di CYVN Holdings in McLaren Licensing e delle quote di McLaren Group Holdings in McLaren Racing. La nuova proprietà McLaren. La nomina fa seguito alla recentissima acquisizione da parte di CYVN Holdings di McLaren Automotive e all'ingresso nel gruppo della startup Forseven, portando in dote il know-how di Nio e Gordon Murray Technologies. Collins ha sostituito Michael Leiters, nominato nell'estate 2022 e capace in questo periodo di seguire lanci di prodotto cruciali come 750S, Artura, Solus GT e W1.
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Statistiche - I finanziamenti crescono più del mercato
La società di business information Crif ha diffuso i risultati del suo ultimo market outlook sulla mobilità, dal quale risulta che il 2024 ha fatto registrare una crescita di erogazioni di prestiti per auto del 4,6%, a fronte di una riduzione delle immatricolazioni di vetture nuove dello 0,5%. L'aumento è stato sostenuto da un buon andamento del credito per l'usato, mentre le categorie di clienti fanno registrare traiettorie diverse, con una cifra media erogata generale di 20.700 euro. Se i privati, che rappresentano,il 69,1% del valore totale e al 95% si rivolgono ai prestiti, sono in zona nettamente positiva per il 7,8%, le imprese individuali (7,5% dei crediti erogati) hanno diminuito la loro presenza del 4%, e le società di capitali, che pesano per il 23,3% e puntano al 71% sul leasing, sono in crescita di appena lo 0,9%. I giovani sono presenti nella classifica 2024 in misura del 15% superiore a quanto lo fossero nel 2023, e si rivolgono prevalentemente all'usato, un comparto che rappresenta il 31% del mercato, contro il 69% del nuovo. Quanto alle società eroganti, le captive e le specializzate nell'automotive si polarizzano sul nuovo, che per loro arriva a rappresentare l'83% del valore finanziato, mentre per gli istituti generalisti la situazione è più equilibrata, con un 56% di usato e un 44% di nuovo. Il leasing è utilizzato per importi mediamente più elevati rispetto al finanziamento, e le insolvenze sono ancora piuttosto basse (0,93%, rispetto allo 0,88 del 2023).
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Tony Blair - Affondo contro le politiche climatiche: "Fallimento annunciato"
L'ex premier britannico Tony Blair mette in discussione l'attuale approccio alle politiche climatiche. In un rapporto pubblicato dal suo think tank, Blair sostiene che qualsiasi strategia basata sull'eliminazione dei combustibili fossili nel breve termine o sulla limitazione dei consumi sia "destinata al fallimento". Anche l'AI. Secondo Blair, i cittadini "vengono sollecitati a fare sacrifici finanziari e cambiamenti nello stile di vita quando sanno che il loro impatto sulle emissioni globali è minimo". Di più: per l'ex premier, l'attuale dibattito sul clima è "pervaso di irrazionalità". Propone quindi un cambio di rotta verso soluzioni tecnologiche come la cattura del carbonio, l'energia nucleare e l'uso dell'intelligenza artificiale per trovare nuove soluzioni, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle rinnovabili. Come aveva detto in passato, Blair ritiene che la decarbonizzazione totale del Regno Unito ridurrebbe le emissioni globali solo del 2% visto che due terzi provengono da Cina, India e Sudest asiatico. Il no del partito. Le dichiarazioni di Blair hanno suscitato reazioni negative tra i laburisti e gli esperti di clima, che contestano l'idea di un calo di supporto per le politiche green. Peraltro, i sondaggi indicano che il 66% degli elettori britannici è preoccupato per il cambiamento climatico.
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Auto elettriche - I costruttori europei: "Leasing sociale, priorità agli utenti vulnerabili"
L'associazione dei costruttori europei Acea ha presentato una serie di raccomandazioni per i Paesi dell'Unione intenzionati a seguire l'esempio della Francia con il "leasing sociale" di modelli elettrici. Per l'organizzazione, lo strumento può svolgere un "svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere la transizione verso le emissioni zero, ampliando l'accesso alle Bev"; a patto, però, che si dia priorità agli "utenti vulnerabili, in particolare famiglie e micro imprese in difficoltà finanziarie, si garantisca "accessibilità economica attraverso un sostengo mensile personalizzato anziché limiti di prezzo" e si estenda il raggio d'azione ai veicoli elettrici usati. Sette raccomandazioni. In dettaglio, l'Acea ha presentato sette raccomandazioni per favorire uno strumento, esplicitamente previsto dal Piano d'Azione Ue, che, a suo avviso, "rappresenta un'opportunità significativa per migliorare l'accessibilità economica e il trasporto sostenibile", determinare "un impatto ambientale sostanziale", "abbattere barriere come gli elevati costi iniziali dei veicoli" e offrire "un percorso alternativo verso una mobilità più pulita per coloro che altrimenti potrebbero esserne esclusi. Dunque, il leasing sociale dovrebbe innanzitutto mirare a soddisfare le esigenze delle fasce vulnerabili della popolazione, nonché delle famiglie, delle imprese e delle micro imprese che necessitano di passare ai veicoli elettrici". A tal proposito i criteri dovrebbero essere determinati dai singoli Stati membri per riflettere al meglio le circostanze sociali ed economiche locali e riguardare anche le usate per assicurare "un'opzione potenzialmente più accessibile per i più vulnerabili".Meccanismi di finanziamento. Sempre nell'ottica di rendere il leasing accessibile, l'Acea propone poi di non imporre prezzi massimi come in Francia, ma di concentrare il sostegno su "una percentuale significativa del canone mensile" dei contratti di leasing. Inoltre, i programmi dovrebbero riguardare anche le piccole e medie imprese e, ove opportuno, anche i veicoli pesanti. Anche per questo sono considerati "cruciali" meccanismi di finanziamento sostenibili a lungo termine che non creino oneri eccessivi per i conti pubblici. In tal senso, la proposta della Commissione europea di utilizzare iil Fondo Sociale per il Clima non è considerata sufficiente: l'Acea, infatti, ritiene "essenziale valutare ulteriori strumenti finanziari". Non solo. L'associazione chiede che il leasing sociale sia una componente "vitale" di una strategia più ampia di diffusione dei veicoli elettrici, che includa "una serie di incentivi a sostegno di tutti i segmenti della società, e invita i Paesi a "ridurre al minimo gli ostacoli burocratici per incoraggiare un'ampia partecipazione da parte di individui e imprese vulnerabili".
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In arrivo - Le auto al debutto da maggio a ottobre
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Mercedes CLA, che rinasce sulla piattaforma Mma e che sarà disponibile inizialmente soltanto come elettrica. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Audi Q5 Sportback, né quelle della seconda generazione della BYD Seagull, che promette scompiglio nel segmento delle piccole elettriche. Spazio anche alle Suv, con l'ingresso in scena di Omoda 9 e Skoda Kodiaq RS. Giugno. Tra le novità attese al varco, la Citroën C3 ibrida, ma sono da segnalare anche i lanci della Dacia Bigster, con i suoi listini sotto i 25 mila euro, e della nuova Renault 4, che tenterà di bissare il successo di critica della R5. Occhio anche agli arrivi dalla Cina: in questo periodo si affaccerà sul nostro mercato anche la Leapmotor B10. Luglio. Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale dell'Audi A6 berlina di nuova generazione a quello della Kia Sportage restyling. Da non trascurare pure le nuove Suv di segmento C della Mitsubishi, una ibrida, l'altra tutta elettrica, né la Volvo ES90, berlina a batteria che diventerà l'ammiraglia della Casa svedese. Agosto. Nel corso dell'estate c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della BYD Atto 2 ibrida, una nuova versione della crossover della Casa di Shenzhen. Spazio anche alla DS N8, altro modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio francese, e a un piccolo mito che torna alla luce, la sigla HF sulla Lancia Ypsilon. Riflettori puntati, infine, su alcuni restyling di peso, dalla Renault Austral alla Toyota Corolla Cross. Settembre. Dopo l'estate si rientra nel vivo: sui blocchi di partenza ci saranno parecchie novità di peso, a partire dalla nuova generazione della Jeep Compass, che nascerà sulla piattaforma Stla Medium lanciata dalla Peugeot 3008. Occhi puntati anche sulle novità in arrivo dalla Corea, con l'avvio della commercializzazione della Kia EV4 e della Hyundai Ioniq 9. Ciliegina, ad alte prestazioni, sulla torta, la Polestar 5, superberlina elettrica da quasi 900 cavalli. Ottobre. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della Jaecoo 5, che va ad affiancare la sorella maggiore 7 riprendendone il design. Fari puntati anche sulla versione elettrica della Range Rover, e su due modelli a batteria di dimensioni compatte: la MG 2 e la Nissan Micra. A proposito di modelli ad alte prestazioni, invece, partirà nell'ultimo trimestre dell'anno la fase delle consegne della Ferrari F80.
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Salone di Shanghai - La Cina guida l'auto globale, l'Europa cerca la rotta
Il Salone di Shanghai conferma il dominio cinese nel mercato auto per volumi e innovazione, con i brand locali in forte crescita. Nuovi trend di prodotto, l'avanzata sugli Adas e l'export spinto dalla sovracapacità produttiva delle fabbriche cinesi pongono sfide per i costruttori tradizionali, mentre l'elettrico in Europa rallenta e l'incertezza sui dazi crea stallo strategico. Questi e altri temi emergono da un nuovo report AlixPartners realizzato a seguito della kermesse asiatica, ormai saldamente affermatasi come evento d'importanza planetaria nel settore.La crescita continua. Negli ultimi anni, i brand nativi cinesi (escluse, dunque, joint venture e marchi come Volvo) hanno continuato a rosicchiare quote del mercato interno ai costruttori occidentali e quest'anno arriveranno a conquistare due terzi del mercato domestico (65%, nel 2020 era il 36%). Non solo: AlixPartners prevede che entro il 2030 i costruttori del Dragone raggiungeranno il 75% dei circa 30 milioni di veicoli che verranno venduti in Cina (nel 2020 se ne contavano 24 milioni). Questa crescita, come detto, va a scapito dei marchi europei, americani, giapponesi e coreani. Nonostante questo, il futuro per gli oltre 100 brand cinesi attivi dovrà giocoforza vedere un consolidamento, con alleanze e assorbimenti: nel 2024, per la prima volta, ci sono state più "morti" che "nascite", con 16 marchi usciti dal mercato contro 13 entrati.I nuovi trend. Tra i numerosi nuovi modelli presentati a Shanghai, prosegue il trend degli schermi multipli (minimo due, spesso più di tre), con cockpit digitale e maxi tablet centrale per controllo delle varie funzioni dell'auto, spesso affiancato da uno schermo per il passeggero e da altri touchscreen posteriori. Come ha sottolineato Dario Duse, Emea leader Automotive & Industrial e Country Head Italia di AlixPartners, l'auto in Cina è sempre più vista come un "iPhone con le ruote", dove ogni passeggero ha la sua esperienza digitale. I marchi cinesi, poi, riservano grande attenzione al confort, tra sedili reclinabili e sospensioni sempre più evolute, con un'inversione di rotta rispetto al passato per quanto riguarda i segmenti. Sempre più Case si stanno riposizionando verso l'alto (segmenti D, E, F), con veicoli paragonabili alle Suv di lusso europee. Sulle ibride, i clienti cinesi chiedono il cosiddetto "EV feeling", ovvero silenzio e poche vibrazioni. Per questo vengono impiegati piccoli motori a quattro cilindri, in luogo dei tre molto diffusi in Europa per via delle loro emissioni ridotte. I marchi occidentali, dal canto loro, rispondono ai rivali cinesi lanciando brand e prodotti specifici "nati in Cina, per la Cina", a partire dall'Audi con il suo nuovo marchio senza i Quattro Anelli e dalla Volkswagen, con tre prototipi realizzati con partner locali ma disegnati a Wolfsburg (con tanto di scritta sulle minigonne a ricordare l'origine dello stile). Adas, la leadership cinese. Dal 2022, la Cina ha superato il Vecchio continente e il Nord America nella diffusione degli Adas di livello L2+ (60% contro il 35-40% di Europa e Stati Uniti) e nei prossimi anni assisteremo a una crescita esponenziale di questi sistemi di sicurezza. La BYD, per esempio, proporrà di serie il suo sistema "God's Eye" (con Lidar) anche su modelli dei segmenti più bassi, favorendo la diffusione di queste tecnologie. La proliferazione di nuovi sistemi di guida assistita, finora favorita dai legami con i fornitori di chip e con tante tech company specializzate, oltre che da un contesto legislativo estremamente più tollerante, potrebbe però rallentare. Nelle scorse settimane, infatti, il governo cinese ha annunciato una stretta sulla sicurezza dei sistemi elettronici di assistenza alla guida a seguito di una serie di incidenti registrati negli ultimi mesi.Tra dazi e localizzazione. Per la Cina, l'export di automobili e componenti verso gli Stati Uniti vale il 5% delle esportazioni totali, dunque l'impatto dei dazi non intaccherà più di tanto l'industria locale. Al contrario, le tariffe rappresentano una minaccia estremamente maggiore per i marchi europei, il cui export di automobili e componenti verso il Nord America vale circa un quinto del totale. E in questo scenario l'Europa è pure la destinazione principale delle esportazioni cinesi, spinte anche da una sovracapacità produttiva di veicoli leggeri (auto e mezzi commerciali). Ciò porterà anche a un aumento della penetrazione dei brand cinesi nel Vecchio continente: nel 2024 era dell'8%, ma Alixpartners stima che crescerà del 50% entro il 2030, arrivando a toccare il 12% del mercato europeo. Alcuni marchi asiatici della filiera, tuttavia, punteranno sempre più a localizzare parte della propria produzione sui mercati di destinazione. Ungheria, Turchia e Spagna sono solo alcuni esempi di nazioni in cui sono già stati annunciati investimenti milionari da parte dei cinesi. Con l'Italia che, attualmente, non vede prospettive a riguardo.
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Toyota - Accordo con Waymo per la guida autonoma
Toyota e Waymo hanno raggiunto un accordo preliminare per valutare una collaborazione volta ad accelerare lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie per la guida autonoma. La collaborazione vedrà il coinvolgimento anche di Woven, la società del colosso giapponese attiva nelle innovazioni per la mobilità. Nuova piattaforma autonoma. In base agli accordi, Toyota e Waymo uniranno le rispettive competenze per sviluppare una nuova piattaforma per veicoli autonomi. Inoltre, le due aziende valuteranno le modalità per sfruttare le tecnologie di Waymo e l'esperienza di Toyota per "migliorare i veicoli di proprietà personale (Pov) di prossima generazione", accelerando "ulteriormente lo sviluppo e l'adozione di tecnologie di assistenza alla guida e di guida autonoma". A ogni modo, Toyota e Waymo non escludono la possibilità di ampliare gli ambiti della collaborazione sulla base dei risultati delle discussioni già in corso.
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BP - Utile sotto le attese, si torna a puntare su petrolio e gas
BP archivia il primo trimestre 2025 con un utile netto di 1,38 miliardi di euro, il 9,8% in meno rispetto alle previsioni degli analisti del colosso energetico, che parlavano di 1,53 miliardi. Per la multinazionale britannica, un flusso di cassa ai minimi dal quarto trimestre 2020, con un indebitamento netto in aumento a 27 miliardi di dollari: il gruppo investirà 14,5 miliardi quest'anno, poi fra i 13 e i 15 miliardi sia nel 2026, che nel 2027. Cambio in vista. Giulia Chierchia, responsabile della divisione strategia, sostenibilità e venture, si dimetterà il 1 giugno 2025: a volere la sua uscita, secondo la Reuters, è stato l'investitore Elliot, che ha di recente aumentato la propria partecipazione nella BP a poco più del 5%, divenendo il secondo principale azionista fra BlackRock (9,2%) e Vanguard (4,95%). La top manager è uno degli artefici dell'orientamento, rivelatosi poco produttivo, verso le energie rinnovabili promosso dall'ex Ceo Bernard Looney. Di qui, il dietrofront dello scorso febbraio: l'azienda britannica è tornata a puntare su petrolio e gas.
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Isuzu D-Max EV - Il primo pick-up elettrico con 250 km di autonomia
La Isuzu ha presentato il primo pick-up elettrico dedicato al mercato europeo, chiamato D-Max EV. Questo modello, che affianca la variante endotermica, si caratterizza per gli accenti blu elettrico sulla mascherina anteriore. La commercializzazione inizierà nei prossimi mesi, ma prezzi e mercati non sono ancora stati resi noti. Traino e portata prima di tutto. Pur trattandosi di un veicolo full electric, il D-Max EV mantiene le caratteristiche tecniche della serie: trazione integrale permanente, altezza minima da terra di 210 mm, capacità di guado di 600 mm, portata di almeno una tonnellata e capacità di traino di 3.500 kg. Per raggiungere questi obiettivi è stato scelto un powertrain composto da due motori elettrici da 224 CV e 325 Nm totali, abbinati a una batteria agli ioni di litio da 66,9 kWh. La velocità massima è limitata a 130 km/h, mentre i 100 km/h da fermo vengono raggiunti in 10,1 secondi. Le sospensioni posteriori sono state totalmente riprogettate passando dalle balestre al ponte De-Dion. 263 km di autonomia. L'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è di 263 km; per ottimizzare i consumi sono disponibili sia la modalità Eco sia quattro diversi livelli per la frenata rigenerativa. La ricarica dal 20 all'80% da colonnina rapida a 50 kW richiede 1 ora, mentre con una wallbox da 11 kW servono dieci ore per la ricarica completa. Sui percorsi in fuoristrada è possibile attivare il Rough Terrain Mode, che assicura per una migliore trazione sui fondi accidentati.
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Targa Florio 2025 - Tutto pronto per il debutto della Ypsilon Rally4 HF
Prenderà il via il prossimo 8 maggio la Targa Florio 2025, terza tappa del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, gara che segna il ritorno della Lancia nel motorsport con il trofeo monomarca riservato alla nuova Ypsilon Rally4 HF. Con la corsa siciliana la Casa torinese ha un legame storico: tra gli anni Cinquanta e Novanta ha infatti collezionato quindici vittorie con modelli leggendari come la Stratos, la Rally 037 e la Delta HF Integrale. Un ricco montepremi in palio. Il quartier generale dell'evento sarà allestito presso l'Università di Palermo, con aree dedicate a verifiche, test drive e hospitality. Il Trofeo Lancia mette in palio un montepremi di 360.000 euro e la possibilità per un under 25 di entrare nel team ufficiale Lancia nel Campionato Europeo 2026.
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Mercedes CLA - Si parte con lelettrica: prezzi e versioni
La Mercedes ha aperto gli ordini della nuova CLA, berlina realizzata sulla piattaforma MMA, in grado di accogliere powertrain elettrici e ibridi. Le prime versioni commercializzate in Italia sono solo full electric (che abbiamo già provato), disponibili in quattro allestimenti e con un listino che parte da 56.665 euro. Powertrain e batterie. Il modello d'attacco 250+ ha la trazione posteriore e un motore da 200 kW (272 CV) e 335 Nm di coppia, mentre la variante più potente 350 4Matic ha la trazione integrale e due motori, per una potenza combinata di 260 kW (354 CV) e 515 Nm di coppia. Entrambi i modelli montano una batteria da 85 kWh, per autonomie dichiarate che vanno dai 771 ai 792 km. Risultati resi possibili dalla presenza di un cambio a due velocità e dall'aerodinamica particolarmente curata: il Cx è di 0,21. Più avanti, insieme alle motorizzazioni ibride, entrerà in gamma anche una variante con batteria al litio-ferro-fosfato da 58 kWh. L'architettura a 800V consente ricariche ad alta potenza fino a 320 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in 22 minuti. La dotazione di serie. Su tutta la gamma della nuova CLA sono presenti i cerchi di lega da 17, la mascherina anteriore con le 142 stelle a led che si illuminano (per l'ibrida si accenderà solo la cornice della griglia), la pompa di calore e il tetto panoramico fisso. All'interno debutta l'ultima versione del sistema operativo MB.OS, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti over-the-air e intelligenza artificiale di Microsoft e Google per l'assistente di bordo. Ancora, di serie c'è la chiave digitale, telecamera posteriore e interna per i selfie (con riconoscimento facciale del conducente), climatizzatore automatico monozona, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori riscaldabili elettricamente e sospensioni comfort. Optional e pacchetti. Salendo di allestimento, o attingendo alla lunga lista di accessori, è possibile arricchire la dotazione della CLA con fari a matrice di led, luci ambientali, ricarica wireless per gli smartphone, sedile conducente con memoria, impianto stereo Burmester, head-up display, pacchetti estetici, vetri posteriori oscurati, tinte carrozzeria Manufaktur, finiture in legno o in alluminio spazzolato, baule ad apertura elettrica, telecamera a 360. La guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta per tutti gli allestimenti, all'interno del pacchetto MB.Drive Assist (1.830 euro). Il listino completo. Ecco tutti i prezzi per il mercato italiano:CLA 250+ Advanced 272 CV: 56.665 euroCLA 250+ Advanced Plus 272 CV: 58.172 euroCLA 250+ Premium 272 CV: 59.978 euroCLA 250+ Premium Plus 272 CV: 62.235 euroCLA 350 Advanced 354 CV: 62.265 euroCLA 350 Advanced Plus 354 CV: 63.772 euroCLA 350 Premium 354 CV: 65.577 euroCLA 350 Premium Plus 354 CV: 67.834 euro
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Ferrari F169 M - L'erede della Roma avvistata su strada
Le proporzioni sono quelle di una Ferrari Roma, ma il muletto che vedete in queste foto spia è un nuovo modello, molto più di un restyling della entry level di Maranello. Per vedere la prossima Rossa non bisognerà aspettare molto, perché la sua presentazione sarebbe fissata per i prossimi mesi, forse a luglio: derivata dal telaio della Roma (il nome in codice interno di questo progetto sarebbe infatti F169 M), questa sportiva porterà al debutto una nuova impostazione estetica e un motore profondamente aggiornato, proseguendo (forse) sulla strada delle denominazioni "geografiche".La vedremo in estate. Indiscrezioni parlano di un nome molto particolare per l'erede della Roma (che a sua volta aveva sostituito la Portofino), e cioè Amalfi. Un comune nel salernitano tanto piccolo quanto spettacolare: ogni anno attira milioni di turisti e alcune voci parlano di una location sul mare (il porto turistico) riservata proprio dal Cavallino per i primi giorni del mese di luglio. Queste informazioni, tuttavia, devono essere prese con le pinze perché si tratta solo di voci di corridoio, proprio come quelle che parlano di altri nomi possibili, ma meno probabili, che spaziano da Mugello a Montecarlo.I cilindri restano otto. Quello che è certo, invece, è che l'erede della Ferrari Roma evolverà profondamente le linee della 2+2, con una totale riprogettazione della carrozzeria, a partire dal frontale. Che dovrebbe però riprendere quell'andamento discendente introdotto dall'erede della Portofino, caratterizzato però da nuove forme sia per la zona dei fari, sia per la grande presa d'aria. Nei mesi scorsi era emersa un'indiscrezione che vedeva l'impiego del V6 F163 della 296 GTB sull'erede della Roma, ma questa ipotesi pare poco plausibile. Molto più probabile, invece, è la presenza di una versione evoluta del V8 F154: introdotto nel 2013 sulla Maserati Quattroporte, è stato impiegato da svariati modelli Ferrari, dalla California T alle varie 488 passando per la SF90 Stradale. Questo 3.8 biturbo con bancate a 90 supererà di slancio i 600 cavalli di potenza massima (la Roma ne aveva 620), così da consentire alla nuova sportiva di oltrepassare i 320 km/h di velocità massima e di bruciare lo 0-100 in poco più di tre secondi.
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Volkswagen Polo - Una "Arlecchino" per festeggiare i suoi 50 anni
La Volkswagen ha iniziato i festeggiamenti per i cinquant'anni della sua piccola Polo (di cui abbiamo ripercorso la storia in questa gallery) con una vettura celebrativa, realizzata sulla base della Polo R World Rallycross che nel 2017 e nel 2018 ha vinto due titoli WRX con Johan Kristoffersson. Presentata allo Scramble primaverile del Bicester Motion in Inghilterra, l'auto si caratterizza per la livrea colorata, ispirata alla versione Arlecchino della Polo III serie. Le altre Polo in mostra. La colorazione, scelta dagli utenti sui canali social della Casa tedesca, comprende il blu Chagall (codice Pantone LD5D), il rosso flash (LP3G), il giallo (LR132) e il pistacchio (LD6D). Insieme a questo modello, la Volkswagen ha portato a Bicester la prima Polo GLS del 1975 in color argento, una Polo Mk2 rossa e le versioni Black Edition e GTI dell'ultima serie, arrivata sul mercato nel 2017 (e aggiornata nel 2021).
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AsConAuto Logistica - Presentato il primo report di sostenibilità
AsConAuto Logistica, la cooperativa attiva nella logistica distributiva dei ricambi originali, ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità. Il documento, che analizza le performance ESG (Environmental, Social e Governance) ed evidenzia le azioni e i risultati ottenuti nel percorso verso una gestione più responsabile e sostenibile, è stato preparato in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla normativa europea. Sinergia e cooperazione. "La mission di AsConAuto Logistica è da sempre quella di fornire un servizio globale di natura mutualistica con elevati standard di qualità e sicurezza. Con questo primo report ribadiamo l'impegno costante nel continuare a ridurre l'impatto ambientale del nostro servizio logistico, nel promuovere il benessere dei nostri collaboratori e migliorare le nostre pratiche di Governance favorendo la collaborazione, la trasparenza e il dialogo", spiega il presidente Dario Soncina. Del resto, sinergia e cooperazione sono state fondamentali nello sviluppo delle attività del consorzio AsConAuto sin dalla sua fondazione nel 2001 e nella creazione della cooperativa nel 2009. "Ci siamo assunti un impegno nei confronti di tutti gli interlocutori della Associazione: autoriparatori affiliati, concessionari soci, case auto e partner", aggiunge il presidente della stessa AsConAuto, Roberto Scarabel. "L'azienda vuole contribuire attivamente al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu, con un focus particolare su lavoro dignitoso e crescita economica, industria, innovazione e infrastrutture, e lotta contro il cambiamento climatico".
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Gruppo Volkswagen - Dazi e norme sulle emissioni, Wolfsburg chiude un primo trimestre difficile
Il Gruppo Volkswagen conferma le anticipazioni su conti trimestrali in sofferenza per una combinazione di fattori negativi, tra cui componenti straordinarie legate alla normativa sulle emissioni di CO2 in Europa, alla ristrutturazione della divisione informatica Cariad, al dieselgate e alla rivalutazione dei "veicoli in transito" lungo la catena logistica e soggetti ai dazi americani. I dati trimestrali. Malgrado il fatturato sia cresciuto del 2,8% circa a 77,6 miliardi di euro, l'utile operativo è sceso di oltre il 36,9%, passando dai 4,6 miliardi dei primi tre mesi del 2024 a 2,9 miliardi, per un margine quasi dimezzato dal 6% al 3,7%. Volkswagen, che ha chiuso il trimeste con un calo della liquidità netta per le attività automotive (esclusi quindi i servizi finanziari, che per loro natura hanno un'elevata esposizione) dai 34,4 miliardi di fine 2024 a 33 miliardi. Le prospettive annuali. Wolfsburg, nonostante possa fare leva su una raccolta ordini in crescita del 29% solo in Europa occidentale, ha quindi fornito delle indicazioni per i prossimi mesi improntate alla massima prudenza. Il fatturato è visto in crescita del 5% massimo e l'utile operativo è atteso tra il 5,5% e il 6,5%, mentre per le attività prettamente automobilistiche si prevedono flussi di cassa tra 2 e 5 miliardi e una liquidità netta tra 34 e 37 miliardi. Tuttavia, le stime non "includono l'impatto dei dazi". Inoltre, i vertici aziendali sottolineano le "sfide" generate da "un contesto caratterizzato da incertezza politica, crescenti restrizioni commerciali e tensioni geopolitiche, intensificazione della concorrenza, volatilità dei mercati delle materie prime, dell'energia e dei cambi e requisiti più rigorosi in materia di emissioni".
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Mercedes-Benz - Dai dazi "impatti sostanziali" sui bilanci
La Mercedes-Benz ha confermato le previsioni finanziarie per il 2025: "leggero calo" per ricavi, redditività e cassa a livello sia di gruppo, che di divisioni (per le attività auto si prevedono vendite in "lieve flessione" e un margine operativo tra il 6 e l'8%). Tuttavia, i vertici aziendali hanno messo in guardia dagli effetti delle politiche protezionistiche statunitensi, sottolineando la difficoltà di definire l'impatto quantitativo dei dazi: "Ipotizzando che tutte le tariffe attualmente implementate e quelle annunciate diventino effettive e rimangano in vigore fino alla fine dell'anno, si prevedono impatti sostanziali. L'attuale volatilità relativa alle politiche tariffarie, alle misure di mitigazione e ai conseguenti potenziali effetti diretti e indiretti, in particolare sul comportamento dei clienti e sulla domanda, è troppo elevata per valutare in modo affidabile l'andamento del business per il resto dell'anno". Pertanto, i dati contabili "non possono essere stimati con il necessario livello di certezza". In ogni caso, da Stoccarda non escludono un impatto negativo su utile operativo e flussi di cassa delle attività industriali e sui margini delle divisioni. La trimestrale. In poche parole, il gruppo tedesco non è immune dagli effetti di un peggioramento del contesto operativo che ormai tutti i costruttori stanno evidenziando nei comunicati sui risultati finanziari del primo trimestre. D'altro canto, i numeri della stessa Mercedes-Benz danno conto di una situazione sempre più difficile da affrontare: i ricavi sono scesi del 7,4% a 33,2 miliardi, l'utile operativo del 41% a 2,3 miliardi e l'utile netto del 43% a 1,73 miliardi. L'azienda ha comunque registrato un miglioramento dei flussi di cassa delle attività industriali da 2,2 a 2,4 miliardi e, soprattutto, della liquidità netta, salita da 31,4 a 33,3 miliardi, un livello considerato abbastanza "solido per affrontare periodi di imprevedibilità geopolitica e macroeconomica". In tale contesto, non vanno trascurati i dati della divisione automobilistica Mercedes-Benz Cars: le vendite si sono contratte del 3,6% a 446.300 unità, con le elettriche in flessione del 14,3% a 40.706 unità, mentre i ricavi sono scesi del 5,7% (24,24 miliardi) e l'utile operativo del 23,9% (1,77 miliardi), per un margine operativo passato dal 9% al 7,3%. Bene solo i flussi di cassa, saliti da 2,3 a 2,8 miliardi.
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Stellantis - Troppa incertezza sui dazi: sospese le previsioni per il 2025
Le tensioni commerciali scatenate dalle politiche protezionistiche di Donald Trump continuano a scompaginare le strategie dei costruttori. Stellantis, per esempio, ha deciso di cancellare completamente le previsioni finanziarie per il 2025: una scelta esplicitamente imputata alla crescente incertezza generata dalle tariffe doganali della Casa Bianca e dei frequenti dietrofront del presidente. Guidance sospensa. "L'azienda sospende la guidance finanziaria per il 2025 a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali", spiega Stellantis nel comunicato sui risultati commerciali del primo trimestre, sottolineando come si stia "impegnando a fondo con le autorità politiche" per risolvere la questione dei dazi e, al contempo, stia "adottando misure per ridurne gli impatti". Dunque, non sono più valide le previsioni fornite in occasione della pubblicazione dei conti del 2024, ovvero crescita "positiva" dei ricavi netti, un margine operativo "mid-single digit", ossia intorno al 5% e un flusso di cassa industriale "positivo". Del resto, il gruppo si è posto l'obiettivo di "proteggere" le attività aziendali e pertanto il dialogo con le istituzioni governative competenti è volto a "facilitare l'implementazione e l'evoluzione informata dei provvedimenti". "Allo stesso tempo, il management si sta attivando per adeguare i piani di produzione e individuare opportunità per migliorare gli approvvigionamenti", prosegue la nota.Il dati trimestrali. Quanto ai risultati dei primi tre mesi dell'anno, Stellantis ha registrato ricavi netti per 35,8 miliardi di euro, il 14% in meno rispetto al pari periodo dell'anno a causa, soprattutto, della flessione dei volumi, del "mix geografico sfavorevole" e della "normalizzazione dei prezzi". Sul fronte commerciale, infatti, le consegne consolidate sono scese del 9% a 1,217 milioni: la causa del calo è legata "principalmente a una minore produzione in Nord America, dovuta a un prolungato periodo di inattività durante le vacanze di gennaio, nonché all'impatto delle transizioni del portafoglio prodotti e alla diminuzione dei volumi di Lcv nell'Europa allargata".
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Alfa Romeo - 33 Stradale, che spettacolo! - VIDEO
Sessant'anni dopo la nascita della 33 Stradale del 1967, Alfa Romeo riporta in vita uno dei suoi miti più amati. Abbiamo potuto provarlo in anteprima, calandoci nei panni di uno dei fortunati clienti che della nuova 33 Stradale diventano a tutti gli effetti co-autori. Già, perché il progetto nasce attorno a un concetto, quello di una vera e propria "bottega" automobilistica, con una produzione limitata a 33 esemplari, tutti realizzati a mano in collaborazione con la Carrozzeria Touring Superleggera. Un processo al quale il cliente può partecipare attivamente, dalla configurazione fino alla realizzazione della sua nuova supercar. La produzione è artigianale ed avviene all'interno dello stabilimento Touring Superleggera di Torino. Stazione dopo stazione, l'auto prende vita, arricchendosi delle componenti vitali e con procedimenti artigianali e dagli elevati standard qualitativi. Ogni auto è su misura (con livelli di personalizzazione estremi che toccano addirittura il numero di telaio e la configurazione interna) disponibile in due varianti: Tributo, più elegante e vintage, e Alfa Corse, più sportiva e tecnica. Difficile immaginare uno scenario migliore per questa prima prova dal tracciato Misto Alfa di Balocco. E allora eccola, la nuova 33 Stradale, lanciata a tutta velocità sulla lunga parabolica. Lo sviluppo dell'auto è stato limitato ad alcune aree chiave: il suono del motore, graffiante e tipicamente Alfa; l'assetto e lo sterzo; e gli interni, rifiniti per offrire un'esperienza di guida pura, essenziale e coinvolgente. La piattaforma è quella già usata sulla Maserati MC20 e che vede l'uso di telaio monoscocca di fibra di carbonio, motore 3.0 litri V6 biturbo da oltre 620 cavalli e nessuna elettrificazione: questa coupé non punta sul compromesso, quanto sulla rapidità dello sterzo e sul grande grip all'anteriore per regalare una sensazione di connessione diretta alle ruote. Notevole la potenza frenante, così come la precisione del retrotreno, fautore di una guidabilità di altissimo livello. A gestire al meglio la potenza scaricata sulle ruote posteriori, oltre all'elettronica, c'è poi un differenziale autobloccante. Più che una supercar, la nuova 33 Stradale è un oggetto da collezione, pensato per un pubblico di intenditori. Un grosso punto interrogativo ricade poi sulla versione elettrica, inizialmente nei piani ma, per ora, non selezionata da alcun cliente. L'Alfa Romeo 33 Stradale è un'operazione di immagine, certo, ma è stata anche una prova del nove per il marchio: Realizzare un progetto del genere all'interno di una struttura grande e complessa come Stellantis è stata un'impresa - ci ha raccontato Cristiano Fiorio, Alfa Romeo Marketing e Communication global. C'era paura che il gruppo di lavoro si distraesse dai prodotti mass market in arrivo, ma tutte le persone coinvolte hanno risposto con grande entusiasmo e passione. La cosa che pochi si aspettavano era l'entusiasmo ancora maggiore dei clienti stessi, disposti a spendere cifre a sei zeri per un'Alfa Romeo fuoriserie: esistente, in quel momento, solo su carta. Volete sapere di più sulla 33 Stradale? Guardate il video qui sopra.
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Dazi - Trump alleggerisce limpatto sui costruttori statunitensi
Donald Trump ha deciso di venire incontro alle richieste dei costruttori americani, alleggerendo l'impatto dei dazi sulle loro attività. In particolare, il presidente degli Stati Uniti firmerà un ordine esecutivo per evitare un accumulo delle tariffe: le Case continueranno a pagare le aliquote del 25% per l'importazione di veicoli assemblati all'estero, ma saranno esentate dal pagamento di altre tariffe, tra cui quelle sui componenti, l'acciaio e l'alluminio. L'ordine. L'alleggerimento, che rappresenta l'ennesima retromarcia del tycoon, coincide con una visita dello stesso Trump a Detroit e segue settimane di incontri quasi quotidiani con i dirigenti del settore automobilistico, da tempo in pressing sulla Casa Bianca per ottenere deroghe ed esenzioni che evitino l'impatto dei dazi sulle loro catene di approvvigionamento. Tra l'altro, le modifiche al regime doganale introdotto il 2 aprile scorso saranno retroattive e pertanto le Case otterranno dei rimborsi per le somme finora sostenute. Inoltre, la Casa Bianca, per dare tempo a costruttori e fornitori di adeguarsi alle nuove aliquote e di trasferire attività produttive negli Stati Uniti, intende apportare modifiche anche ai dazi sulle componenti estere, che entreranno in vigore il 3 maggio: chi produce e vende negli Usa potrà ottenere un rimborso fino al 3,75% del valore della vettura.La deroga. Inoltre, come ha spiegato il segretario al Commercio, Howard Lutnick, le auto assemblate negli Stati Uniti con almeno l'85% di componenti americani saranno esentate dai relativi dazi. Lutnick ha precisato che i produttori avranno due anni di tempo per rafforzare la catena di fornitura interna, come concordato dopo consultazioni dirette con il settore automobilistico. Infatti, l'ordine esecutivo definirà un piano triennale che suddivide le diverse fasi delle tariffe e stabilisce una loro graduale eliminazione man mano che le Case automobilistiche trasferiranno le produzioni negli Stati Uniti. I costruttori riceveranno un'esenzione pari al 15% del prezzo delle automobili per il primo anno e del 10% per il secondo anno, mentre nel terzo l'esenzione sarà eliminata.
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