Transizione green - Nasce lOsservatorio Sunrise, un nuovo hub per la mobilità sostenibile

4 Ruote - Mar 10,2025

stato presentato a Roma il nuovo Osservatorio Sunrise (acronimo di SUstaiNable Road InfraStructure Evolution), nato su iniziativa del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most) e finalizzato al monitoraggio e all'analisi del trasporto su strada in Italia. Il progetto, coordinato dal professor Ennio Cascetta, coinvolge sei attori chiave del settore: Almaviva, Autostrade per l'Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Eni, Fondazione Filippo Caracciolo e Iveco Group. L'obiettivo è fornire dati aggiornati sul processo di decarbonizzazione, così da orientare le strategie di transizione energetica, in linea con il programma europeo Fit for 55.

 

I prossimi passi. In Italia il trasporto su gomma rappresenta l'89% della mobilità passeggeri e l'84% di quella delle merci, ed è responsabile del 92% delle emissioni del comparto, un valore superiore alla media dell'Unione Europea. L'Osservatorio Sunrise analizzerà l'evoluzione del traffico, la composizione del parco circolante e la diffusione di nuove tecnologie e vettori energetici. I primi risultati verranno presentati a luglio, mentre a dicembre verrà pubblicata un'indagine sui comportamenti degli italiani in materia di mobilità sostenibile.

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Auto elettriche - Le Bev più vendute in Italia

4 Ruote - Mar 09,2025

Il mese di febbraio ha segnato un deciso balzo in avanti per le elettriche, con un +38,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Con 6.980 nuove immatricolazioni contro le 5.050 di dodici mesi fa, la quota di mercato delle Bev passa dal 3,4 al 5%. Un valore in controtendenza rispetto alla flessione registrata complessivamente, ma che va letto anche alla luce di un dato importante: lo scorso anno, di questi tempi, il segmento era in attesa dei nuovi incentivi del governo, che sarebbero arrivati (e immediatamente esauriti) solo a fine maggio. D'accordo, ma quali sono le elettriche più vendute in Italia? Scopritelo sfogliando le schede qui sopra.

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L'iniziativa - Insieme per proteggere: Lancia e 1522

4 Ruote - Mar 08,2025

In occasione della Festa delle donne dell'8 marzo 2025, la Lancia presenta Insieme per proteggere, campagna di sensibilizzazione per aumentare la visibilità del numero 1522 della presidenza del Consiglio, che offre aiuto e informazioni alle vittime di violenza e stalking: un servizio attivo h 24, gratuito e anonimo. Il progetto, che coinvolge l'attrice Cristiana Capotondi (già testimonial della Ypsilon dal 2022), prevede fra l'altro affissioni 3D nelle principali piazze italiane.

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Anniversari - La Fiat 600 compie 70 anni

4 Ruote - Mar 08,2025

La storia, si sa, la scrivono i vincitori. Ma chi sono, poi, questi vincitori? Non sempre i migliori, né tantomeno i primi della classe. Come dimostrano le cronache e pure la Fiat 600. Che ai suoi tempi fece il boom, in tutti i sensi (di vendite e pure quello economico del dopoguerra), ma che poi scomparì dai radar degli appassionati.

Correva l'anno 1955. Il salone di Ginevra, che compiva 25 edizioni, apriva i battenti il 10 marzo. E anche quell'anno, l'appuntamento imperdibile che avrebbe visto i debutti di icone stellari del motorismo (come Miura, Dino e Jaguar E-Type), era pronto per lanciare la nuova eroina nell'iperspazio delle quattro ruote: la 600, appunto.

Nella piccola di casa, in meno di 3 metri e mezzo di lunghezza (3.215 mm, per la precisione), la Fiat aveva messo dentro il fior fiore degli ingredienti motoristici di auto ben più blasonate: sospensioni indipendenti, scocca portante (cosa che se in Lancia era l'abc, sulle Alfa era arrivata solo con un'auto di classe superiore come la 1900) e, soprattutto, il cambio sincronizzato (tranne la prima marcia). Che fu poi il vero passepartout che le permise di fare breccia nel cuore delle guidatrici di mezzo mondo.

La nostra prova del 1956, di 680,1 chilometri, ne evidenziò i pregi: prezzo basso (d'acquisto e manutenzione), abitabilità soddisfacente, maneggevolezza e confort, tenuta di strada e motore riuscito sotto ogni punto di vista (nato 633 cc e diventato, con la D, 767). Insomma, sulla carta, e non solo su quella, la 600 era una macchina vincente. Del resto, nel suo periodo lo è stata davvero. Pensata per tutti, diventò quella giusta per le signore (mamme incluse). E non solo in Italia: come dimostra la pubblicità americana che a lui vendeva la 122 Spider e a lei questa berlinetta. Quando nel 1960 arrivò la D, la 600 era già in zona 900.000 unità prodotte.

Eppure oggi, incontrare una 600, anche ai raduni, è un fatto da segnare sul calendario. Ma perché? Perché col tempo passò dall'essere una vorrei, ma non posso al potendo, non la vorrei più. Insomma, pagò il suo essere scelta obbligata per una classe disposta a spendere sì, ma non a dilapidare. E fu così che, appena portafogli e autosaloni promisero un pelo di più (tipo la 850, con quel suo look da berlina tre volumi, ma considera che bisognò aspettare quasi 10 anni), la 600 fu presto dimenticata. Almeno dalla clientela italiana.

Ma non da quella internazionale che, sotto le (mica tanto) mentite spoglie della Seat (prodotta fino ai primi anni 70) e soprattutto della serba Zastava (che, con il motore 850, arrivò alle soglie del 2000), continuò a comprarla per generazioni di automobilisti. Almeno quest'attestato al merito delle sue indiscusse qualità, le ha fatto vincere un premio. Di (magra) consolazione.

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Festa della donna - Le auto al femminile

4 Ruote - Mar 08,2025

L'automobile è sempre stata molto più che un semplice mezzo di trasporto: è capace di evocare emozioni, di raccontare storie e spesso porta nomi che contribuiscono a darle un'anima. Tra i modelli e le realtà che hanno fatto la storia dell'automobilismo, molti sfoggiano con orgoglio un nome di donna: dal brand Mercedes all'Alfa Romeo Giulia, dalla Lancia Flavia alla Renault Clio. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, qui potete sfogliare una carrellata di auto che, con il loro nome, celebrano la femminilità.

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Formula 1 - Cadillac undicesimo team dal 2026

4 Ruote - Mar 07,2025

Mancava solamente un'ultima formalità per avere la certezza assoluta e, proprio oggi, è arrivata: la Formula 1 accoglie Cadillac come undicesimo team dal 2026. FIA e Liberty Media hanno confermato l'ingresso del costruttore americano nel Circus, con il fondamentale appoggio di General Motors e un accordo - già siglato - con Ferrari per la fornitura della power unit e della trasmissione.

Ora si fa sul serio. La squadra americana, con base operativa già avviata a Silverstone, arriva in griglia dopo oltre un anno di polemiche e veti incrociati. L'iniziale progetto di Andretti Global, bocciato senza troppe cerimonie da Liberty Media, ha lasciato spazio a una proposta più strutturata sotto la guida del TWG Group di Dan Towriss. Decisivo il maggior coinvolgimento diretto di General Motors che, a partire dal 2028, porterà in pista una power unit propria con il marchio Cadillac. La svolta, arrivata dopo l'interessamento del Congresso degli Stati Uniti per la controversa esclusione del progetto Andretti, rappresenta un importante segnale politico ed economico per la Formula 1, che continua così a rafforzare la propria presenza negli States.

Già operativi a Silverstone. L'impegno di General Motors e di Cadillac è un passo cruciale nell'evoluzione della nostra disciplina, ha dichiarato il ceo della Formula 1, Stefano Domenicali. Ringrazio GM e TWG per il lavoro svolto in questi mesi e sono entusiasta di accogliere il team Cadillac nella griglia 2026, che si preannuncia entusiasmante per tutto il nostro sport. Nel quartier generale britannico, la squadra è al lavoro da mesi sotto la guida di Graeme Lowdon, ex team principal della Marussia, affiancato dai tecnici Pat Symonds e Rob White, entrambi provenienti da esperienze di primo livello in Formula 1.

Partito il toto-piloti per il 2026. Il favorito resta l'americano Colton Herta, già considerato dal precedente progetto. Tuttavia, il ventiquattrenne talento californiano dovrà terminare tra i primi cinque nella Indycar 2025 per raggiungere i 40 punti necessari ad ottenere la superlicenza FIA e coronare finalmente il sogno di debuttare in Formula 1. Gli altri nomi? La lista è lunga e c'è anche Sergio Perez, forte della sua esperienza e del supporto economico dei suoi sponsor.

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La crisi dell'auto - Guidesi (Lombardia): "Il Piano europeo? Serve molto altro"

4 Ruote - Mar 07,2025

"Un segnale nei confronti del settore automotive e dei territori, ma serve molto altro": l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, torna sul Piano d'Azione per il rilancio dell'industria automobilistica europea, svelato mercoledì 5 marzo dalla Commissione. Guidesi ha parlato davanti a una platea di rappresentanti di diverse realtà imprenditoriali lombarde, piemontesi e liguri del settore automotive, convocate per la Cabina Economica Nord-Ovest in occasione di "Futura Expo, economia per l'ambiente. Brixia Forum" alla Fiera di Brescia. All'incontro, moderato dal direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, hanno partecipato anche Matthias Zink, presidente dell'associazione europea dei produttori di componentistica Clepa, e Petr Dolejsi, direttore Mobilità e Trasporto sostenibili dell'Acea, l'organizzazione di rappresentanza dei costruttori.

 

Servono altre modifiche. " necessario cambiare ulteriormente il Regolamento al fine di passare dalla continua citazione di 'neutralità tecnologica' alla sua applicazione. Il concetto del 'solo elettrico' lo consideriamo un assist incredibile ai cinesi", ha proseguito Guidesi, che è anche presidente dell'Automotive Regions Alliance (Ara), l'Alleanza tra le 36 regioni europee dell'industria automobilistica e del relativo indotto. "Ringrazio tutti coloro che in questi tre anni ci hanno supportato convintamente in una battaglia difficile di salvaguardia del settore. Un lavoro intenso e lungo che all'inizio ha dovuto scontrarsi anche con un irrazionale 'pensiero unico'. Questo lavoro di squadra deve continuare", ha proseguito l'assessore lombardo, più volte a Bruxelles, nelle ultime settimane, per far presente le istanze del settore. "La Commissione Europea ha fatto un passo avanti che però non basta a salvare l'industria automotive, per cui dobbiamo proseguire per trovare anche la necessaria maggioranza in Europa che ci consenta di correggere i clamorosi errori commessi ed evitare un clamoroso suicidio economico". In proposito, Palazzo Lombardia intende "spingere sulla politica industriale e sulla necessità di rinsaldare le alleanze istituzionali, a livello italiano ed europeo, per difendere il tessuto produttivo, le imprese, i lavoratori e le famiglie" che lavorano nell'automotive, "rafforzando il peso specifico del sistema lombardo' sui tavoli di interlocuzione con Bruxelles e Roma".

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Toyota bZ3X - Cina, l'elettrica low cost fa incetta di ordini

4 Ruote - Mar 07,2025

La Toyota ha aperto in Cina gli ordini della Suv elettrica Bozhi 3X (bZ3X), prodotta dalla joint venture con la Gac. Con un listino che parte da 109.800 yuan (pari a circa 13.900 euro), la Bozhi 3X è il modello elettrico più economico della Casa giapponese venduto nel Paese. Nel giro di un'ora sono stati raccolti oltre diecimila ordini: una mole di richieste tale da mandare in crash il server, spiega la stessa Toyota in una nota stampa.

C'è in due versioni. Lunga 4.600 mm, larga 1.875 e alta 1.645, la Suv elettrica offre un abitacolo molto versatile, nel quale gli schienali di tutti i sedili possono essere abbassati, così da ottenere uno spazio lungo quasi tre metri. Alla strumentazione digitale da 8,8 si affianca il display dell'infotainment da 14,6. Due le versioni in gamma, che nella loro denominazione indicano anche l'autonomia dichiarata: la 430 Air, con una batteria al litio-ferro-fosfato da 50 kWh, e la 610 max con accumulatori da 68 kWh. Cinque gli allestimenti disponibili, con prezzi che partono da 109.800 yuan per la versione meno costosa, fino ai 159.800 yuan (circa 20.300 euro) per quella con più autonomia.

Gli aiuti alla guida sono extra. L'allestimento più ricco prevede la nuova suite Momenta 5.0 Intelligent Driving System, mossa dall'architettura Orin X di Nvidia, che mette a disposizione - tra i tanti - la guida assistita di Livello 2, il monitoraggio degli angoli ciechi e il parcheggio da remoto. Secondo la Casa, questo sistema apprende le abitudini del conducente e migliora nel tempo. La versione 430 Air dotata di questo sistema costa 149.800 yuan (poco più di 19 mila euro).

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Pedemontana Veneta - Dal 10 marzo pedaggio scontato del 60%

4 Ruote - Mar 07,2025

Lunedì 10 marzo scatta uno sconto del 60% per i pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta. L'iniziativa, promossa dalla Regione, è rivolta a tutti gli utilizzatori dell'arteria stradale che per oltre 162 chilometri attraversa le province di Vicenza e Treviso.

I dettagli. I contorni della promozione sono stati illustrati dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e dal vicepresidente con delega alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, durante una conferenza stampa. "Non sarà necessaria alcuna richiesta né è previsto alcun vincolo di residenza", ha spiegato Zaia. "Lo sconto sarà applicato automaticamente agli utenti dotati di dispositivo di telepedaggio che, in auto o in moto (veicoli di classe A), dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, percorreranno la Spv. Con il vincolo di massimo due tratte al giorno, da 25 chilometri ciascuna". Non verrà ammesso il cosiddetto "tornello", ossia l'uscita e il rientro fra caselli "scontati". Per il presidente veneto, la misura è "pensata soprattutto per chi abita e lavora lungo questa nuova opera infrastrutturale che, con le tariffe dedicate al transito locale, sarà la più economica delle strade a pedaggio della regione". A tal proposito, Berti ha precisato che l'iniziativa punta a intercettare "la categoria di utenti che utilizza meno la Spv" grazie proprio a sconti consistenti sulle tariffe: "Dal casello di Altivole a quello di Spresiano/Villorba (25 chilometri) il pedaggio sarà di 1,72 euro, anziché di 4,30 euro, dal casello di Breganze a quello di Bassano Est (19 chilometri) di 1,28 euro, anziché di 3,20 euro". "Nei prossimi mesi continueremo a monitorare i flussi di transito e così eseguire le valutazioni più opportune in base alla risposta degli utenti".

Un'opera criticata. L'opera continua comunque a essere oggetto di critiche per l'eccessivo peso sul bilancio regionale: gli incassi dei pedaggi non sembrano ancora sufficienti a compensare i canoni da pagare alla società che ha realizzato l'infrastruttura. Per questo gli sconti sono visti come un modo per aumentare il traffico e quindi gli introiti. Del resto, è lo stesso Zaia ad ammettere le difficoltà: "Buttiamo il cuore oltre l'ostacolo e pensiamo a un traffico locale che obiettivamente al momento non c'è. Non abbiamo la dimensione di quanto vale lo sconto, e comunque dovremo pagare la rata del project financing al concessionario". Il presidente veneto ha comunque respinto ancora una volta le accuse dell'opposizione su una voragine per i conti pubblici: "Il piano finanziario prevede per i primi 9 anni su 30 che il bilancio sia in passivo. Non c'è quindi un 'buco' ma un piano industriale, e a vedere il volume di traffico è possibile che l'attivo arrivi prima". "C'è tutta la nostra visione delle opere pubbliche e dello sviluppo economico in questa infrastruttura fortemente voluta dal territorio e che conta 162,8 chilometri, di cui 94,5 di viabilità principale e 68,3 di viabilità secondaria. Un'opera che vede un traffico di circa 20 mila veicoli al giorno, con un traffico pesante superiore a quello stimato per il primo anno di esercizio, pari a 5.570 veicoli al giorno rilevati contro i 4.509 previsti, e con un incasso, nei primi due giorni lavorativi di marzo, di circa 850 mila euro, ovvero circa 425 mila euro al giorno. A nemmeno un anno dall'interconnessione con la A4, avvenuta lo scorso 4 maggio, la nuova Superstrada vuole essere un'infrastruttura che va a migliorare la qualità della vita dei residenti e l'efficienza della mobilità regionale", conclude Zaia.

 

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