Hyundai Ioniq 6 N - 650 CV per conquistare Goodwood
Al Goodwood Festival of Speed la Hyundai presenta la Ioniq 6 N, versione sportiva della sua streamliner elettrica. Il powertrain è lo stesso della Ioniq 5 N (qui la nostra prova sulla pista di Vairano), con configurazione dual motor, trazione integrale e 650 CV di potenza di picco. La Ioniq 6 N farà il suo debutto dinamico sulla collina del Sussex, accompagnata da tutti gli altri modelli della gamma N. Numeri da vera sportiva. La Ioniq 6 N monta due motori elettrici, uno per asse: 166 kW all'anteriore, 282 kW al posteriore, per una potenza combinata di 448 kW (609 CV). Con la funzione Launch Control si raggiunge la potenza di picco di 478 kW (650 CV) e una coppia di 770 Nm. Con questi numeri, la berlina scatta da ferma a 100 km/h in 3,2 secondi, per raggiungere una velocità massima di 257 km/h. Ricarica veloce. Le batterie da 84 kWh hanno una gestione termica specifica, pensata per sopportare l'uso intensivo nella guida sportiva; nel ciclo Wltp standard gli accumulatori dovrebbero comunque assicurare un'autonomia di 469 km. La piattaforma e-Gmp da 800V permette ricariche con potenze fino a 350 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in circa 18 minuti. Nata per correre. L'impianto frenante ha dimensioni maggiorate rispetto a quello del modello normale, con dischi da 400 mm e pinze a quattro pistoncini davanti, e dischi da 360 mm dietro. L'assetto è ribassato, la geometria delle sospensioni è stata ridisegnata e sono stati ottimizzati i tempi di risposta del cambio virtuale e-Shift. A mantenere stabile la Ioniq 6 N contribuiscono anche gli ammortizzatori a controllo elettronico. Aggressiva, non solo nel look. La forte caratterizzazione sportiva della Ioniq 6 N conferisce personalità all'auto, ma al tempo stesso contribuisce a migliorarne le qualità dinamiche: rispetto alla versione "base" troviamo paraurti specifici, minigonne laterali, diffusore posteriore e il grande alettone posteriore alla base del lunotto. I cerchi di lega da 20 montano pneumatici Pirelli P Zero da 275/35 sviluppati esclusivamente per questo modello. Ti dice come guidi. Il carattere sportivo della Ioniq 6 N emerge anche nell'abitacolo, con colori scuri per i rivestimenti, finiture che richiamano la fibra di carbonio sulla plancia, sedili sportivi con cuciture blu a contrasto, dettagli rossi e illuminazione ambientale dinamica, che cambia in base allo stile di guida. Il volante a tre razze dispone di quattro pulsanti aggiuntivi (oltre a quelli presenti sulle altre versioni) per la selezione della modalità di guida e del Launch Control, mentre l'infotainment mette a disposizione schermate specifiche per la regolazione dei parametri dell'auto e un tool per analizzare le performance in pista. Si potrà anche personalizzare. La carrozzeria è disponibile nelle tinte Performance Blue Pearl, Abyss Black Pearl, Serenity White Pearl, Nocturne Gray Metallic, Nocturne Gray Matte e, Gravity Gold Matte. Le possibilità di personalizzazione non finiscono qui: la Casa coreana renderà disponibili, dopo l'arrivo dell'auto sul mercato, una serie di accessori e pacchetti per migliorare ulteriormente le prestazioni della Ioniq 6 N.
Categorie: 4 Ruote
Renault - Ampere cerca il know-how del Dragone: al via un fondo in Cina
Ampere, la divisione per le elettriche e i softare del gruppo Renault, ha sottoscritto un accordo con alcune realtà finanziarie cinesi per avviare un fondo di investimento specializzato nell'industria dei "veicoli a nuova energia", la categoria di mezzi che in Cina ingloba Bev, ibride plug-in ed elettriche con range extender. Le finalità dell'accordo. L'iniziativa, che vede il coinvolgimento di Cicc Private Equity Investment Management, Hangzhou Capital e Hangzhou Hi-Tech Investment Holding Group, è la prima avviata dalla Renault con società di private equity cinesi e realtà industriali locali. Il fondo si concentrerà su campi come le batterie, la guida autonoma, i cockpit intelligenti, i software e l'intelligenza artificiale e avrà l'obiettivo di approfittare di promettenti opportunità di investimento in tutto l'ecosistema dei veicoli Nev in Cina anche tramite collaborazione con realtà attive nell'innovazione tecnologica. L'accordo rientra in una nuova strategia implementata dalla Losanga negli ultimi anni per rilanciare la sua presenza nel maggior mercato automobilistico al mondo. L'anno scorso, per esempio, è stato creato a Shanghai un nuovo centro di ricerca, l'Advanced China Development Center, per sviluppare veicoli elettrici per il mercato europeo e per acquisire competenze e know-how nel campo dell'elettrificazione.
Categorie: 4 Ruote
Usato - Scambi in crescita a giugno: +3,9%
Giugno è stato un mese fortemente negativo per le immatricolazioni di auto nuove. In controtendenza, invece, il mercato dell'usato secondo l'ultimo bollettino dell'Aci: gli scambi mensili, comprensivi delle minivolture, sono cresciuti del 3,9% a 360.700 vetture, di cui 250.481 (+1,7%) per i passaggi al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale). A giugno, ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 192 usate, mentre il tasso unitario di sostituzione si è attestato allo 0,67 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 67). Alimentazioni e radiazioni. Per quanto riguarda le alimentazioni, prevalgono ancora diesel e benzina, ma il peso dell'ibrido sale al 9,6% grazie a una crescita dei passaggi del 26,7%. Le elettriche, invece, sono ancora all'1,1% di quota, nonostante un aumento pari al 25%. Nei mini passaggi, primeggiano sempre le auto diesel: 43,4% di quota a giugno 2025, in calo rispetto al 48,1% dello stesso mese del 2024. In calo dell'8,8% le radiazioni di auto a 88.111 operazioni, a causa, in particolare, dalla riduzione delle demolizioni: -15,3%, a fronte di una crescita del 7,5% delle esportazioni.
Categorie: 4 Ruote
Akio Toyoda - "Il nostro unico nemico deve essere la CO2, non l'auto"
Akio Toyoda ha colto l'occasione dell'ultima assemblea degli azionisti della Toyota per evidenziare ancora una volta l'approccio "tecnologicamente neutrale" del costruttore giapponese e, ancor di più, l'impegno a contrastare il cambiamento climatico con tutte le soluzioni disponibili. In poche parole, il manager nipponico è tornato a ribadire come "l'unico nemico" da contrastare sia l'anidride carbonica e non l'auto. "Bisogna fare tutto il possibile". "Il riscaldamento globale è un problema che dobbiamo affrontare in quanto cittadini del mondo e che l'industria automobilistica sta affrontando direttamente", ha affermato Toyoda, rivolgendosi alla platea degli azionisti. "Fin dall'inizio ci siamo concentrati sul fatto che il nostro nemico è l'anidride carbonica. Fino a oggi, abbiamo venduto complessivamente 27 milioni di veicoli elettrificati, principalmente ibridi. Questi 27 milioni di veicoli hanno ridotto le emissioni di CO2 di una quantità equivalente a quella di 9 milioni di elettriche", ha proseguito il manager. "Sebbene il dibattito pubblico verta sempre sui veicoli elettrici o ibridi, in Toyota ci siamo impegnati a contrastare il riscaldamento globale facendo tutto il possibile per ridurre le emissioni di anidride carbonica, sapendo che il nostro unico nemico è il carbonio". "Mobilità per tutti". "Perché lo stiamo facendo? Guardando al mondo, ogni Paese ha una situazione energetica unica. Garantire la 'mobilità per tutti' significa servire ogni Paese, ogni strada. Tutti noi, a partire dai nostri leader, stiamo lavorando duramente per garantire che nessuno venga lasciato indietro", ha affermato ancora Toyoda, rimarcando ancora una volta la sua opinione sulla necessità di fornire un ampio spettro di scelte ai consumatori di tutto il mondo. "La nostra capacità di offrire una gamma completa di veicoli - ha aggiunto Toyoda - è il risultato del lavoro di squadra dei nostri partner: i nostri concessionari in tutto il mondo, i componentisti che sostengono la nostra produzione di automobili, i fornitori di attrezzature che garantiscono il perfetto funzionamento dei nostri stabilimenti, i venditori di materiali e le persone che trasportano i nostri componenti e i prodotti finiti. In questi tempi incerti, Toyota non si lascia andare a speculazioni. Al contrario, collaboriamo con altri per prepararci al futuro. Le speculazioni non sempre si rivelano corrette. Eppure, a prescindere dalla situazione, credo che finché collaboriamo e ci prepariamo bene, siamo certi di far sorridere molte persone"."Non lasciare indietro nessuno". Toyoda, che è stato confermato alla presidenza della Toyota con il consenso del 96,72% dei soci presenti (circa 25 punti in più rispetto al 71,93% dell'anno scorso), ha quindi ricordato quanto affermato nel 2021, nel corso di un punto stampa sulle strategie per l'elettrico: "Adattarsi rapidamente ai cambiamenti è più importante che cercare di prevedere il futuro". In quell'occasione, quando un giornalista chiese se Toyota avrebbe spinto sulle elettriche o avrebbe mantenuto la sua strategia "multi-percorso", il presidente Toyoda rispose con molta chiarezza su quali fossero le intenzioni del costruttore: "Una volta individuate le tendenze del mercato e dei clienti, le seguiamo rapidamente. Crediamo che questo aumenti la competitività dell'azienda e, soprattutto, sia il modo più sicuro per sopravvivere. Invece di restringere la scelta, l'azienda cerca di soddisfare le esigenze dei clienti con una gamma globale completa. In un'epoca senza risposte giuste, essere pronti ad adattarsi rapidamente al cambiamento è anche la strategia di sopravvivenza di Toyota". L'approccio dei giapponesi è stato ribadito durante l'assemblea e quindi a distanza di quattro anni da quella risposta: Toyoda, infatti, ha confermato ancora una volta la "sua determinazione a perseguire la neutralità carbonica, ma senza lasciare indietro nessuno".
Categorie: 4 Ruote
Singer - Due Porsche 911 Carrera a Goodwood
Il preparatore e restauratore californiano Singer, specializzato nel recupero e nel ripristino delle Porsche, arriva al Goodwood Festival of Speed 2025 per il decimo anno consecutivo, portando con sé due progetti di restauro dedicati ad altrettante Porsche 911 964. Una di queste farà il suo debutto dinamico sulla pista della collina inglese, mentre l'altra sarà esposta presso lo stand della Singer. La versione da turismo. Il primo modello restaurato parte dal telaio della 911 a cui è stata applicata una carrozzeria in fibra di carbonio color Celeste Passalacqua, con ala posteriore attiva e luci aggiuntive a scomparsa nel cofano. Il motore è un boxer di 4.0 litri con quattro valvole per cilindro, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti collegato all'asse posteriore. L'impianto frenante è carboceramico, con le ruote da 18. Gli interni sono rivestiti in Mars Pink, con le sedute centrali dei sedili sportivi in cordura. La dotazione è completata dal condizionatore automatico, il navigatore e Apple CarPlay. La sportiva. Sempre su base 964 con lo stesso powertrain, questa 911 ha la carrozzeria in fibra di carbonio in Giallo Segnale, con splitter anteriore sportivo e ala posteriore fissa. Gli interni sono in nero con cuciture in pelle e tessuto Interferenza. I sedili sono da pista, con tanto di tubolari di rinforzo nell'abitacolo. Anche qui sono presenti condizionatore, navigatore e connettività Apple CarPlay.
Categorie: 4 Ruote
Maserati - La MCPura punta tutto sul Nettuno
Pura, MCPura. La nuova sportiva di Maserati punta tutto sulla purezza. Dal nome alla guida, evolvendo i concetti della MC20, da cui deriva e di cui, di fatto, la MCPura vuole essere la massima espressione dell'essenza del Tridente. Dietro l'abitacolo, sempre a due posti, rimane il V6 Nettuno (e non c'è spazio per una variante elettrica Folgore, che la Casa ha confermato di aver abbandonato per questo modello), ma a cambiare sono l'estetica e gli interni, che si abbinano a diversi affinamenti meccanici pensati per migliorare prestazioni e guidabilità di questa sportiva. Disponibile sia in versione coupé, sia Cielo con tetto di vetro retrattile, dopo il debutto al Goodwood Festival of Speed con la versione speciale color Ai Aqua Rainbow, la MCPura arriverà nei garage dei primi clienti entro la fine dell'anno: ancora da svelare i prezzi. Nuovo muso e tanta Alcantara. Gli aggiornamenti esterni si ispirano alla Maserati GT2 Stradale (come per esempio il nuovo paraurti) e, volendo, possono essere arricchiti da uno spoiler posteriore maggiorato. Dentro, invece, la MCPura introduce un nuovo volante e dettagli inediti d'Alcantara, un materiale scelto anche perché risulta più leggero della pelle, nonché maggiormente traspirante e più resistente all'usura. La plancia è dominata da un doppio schermo da 10,25", che prevede uno speciale trattamento antiriflesso e una soluzione ottica innovativa che consente di ottenere un effetto total black quando i display sono spenti. Di serie l'impianto audio è a sei altoparlanti, ma volendo i clienti possono richiedere un sistema da 12 unità, made in Italy e firmato Sonus Faber. Resta il Nettuno da 630 CV. Il V6 3.0 biturbo Nettuno a carter secco con bancate angolate di 90 e rapporto di compressione 11:1 conferma i 630 CV di potenza (a 7.500 giri/min, con 720 Nm da 3.000 giri e una potenza specifica di 210 CV/litro) della MC20, sempre abbinato a un cambio automatico doppia frizione a otto rapporti. La scocca rimane di fibra di carbonio, per un peso complessivo che si ferma a 1.475 kg (ripartiti 40-60%). Ciò, secondo la Maserati, consente alla MCPura di essere la best in class per quanto riguarda il rapporto peso-potenza: 2,33 kg/CV. L'aerodinamica è stata ulteriormente affinata anche tramite una collaborazione con la Dallara. Le prestazioni sono da prima della classe: 0-100 in meno di 2,9 secondi, 325 km/h di velocità massima e un 100-0 km/h in meno di 33 metri grazie a un impianto frenante carboceramico.
Categorie: 4 Ruote
Mazda 6e - Nuova vita
Dopo oltre 4 milioni di unità prodotte e una carriera iniziata nel 2002, anche per la Mazda 6 è arrivato il momento di abbracciare la transizione, abbandonando in modo definitivo cilindri e pistoni. La metamorfosi dà luce alla Mazda 6e, una silhouette che colpisce soprattutto nel setoso Soul Red Crystal, con interni di pelle e tessuto scamosciato marroni e un Dna rigorosamente elettrico che arriva da lontano: nasce infatti in Cina, dove la Mazda ha da tempo una partnership con la Changan. Ma, naturalmente, è stata modificata nel profondo per adeguarla ai gusti di noi europei. Con prezzi compresi tra i 43.850 e i 47.100 euro, si propone come alternativa alla Tesla Model 3 (e, per certi versi, pure alla Model Y), ma anche a modelli quali la Volkswagen ID.7, per esempio. Eleganza sino-giap. Il primo impatto affascina: apri la porta e ti accoglie un interno di pelle e tessuto scamosciato (presente pure sulle sedute, oltre che sui pannelli porta e sulla plancia) che fa piacere ritrovare, su una berlina da 492 centimetri di lunghezza. Ma prima di salire, un altro sguardo al corpo. Dal passato arrivano alcuni dettagli tipicamente Mazda per esempio, i gruppi ottici posteriori riprendono idealmente, nella forma, quelli della RX-7 e poi c'è un alettone posteriore retrattile che riporta alla mente i favolosi anni '80 (vi ricordate la Lancia Thema Ferrari?). Insomma, la presenza scenica è di quelle attira sguardi. Anche grazie a un muso aggressivo, con i Led che illuminano pure la cornice inferiore della calandra. Tanto touch. Dentro, la Mazda 6e è un mix di cura giapponese e multimedialità cinese. Il primo aspetto lo noti dalla buona fattura degli interni, il secondo dal pannello della strumentazione, con caratteri piccoli (ma c'è l'head-up display) e, più in generale, da ciò che puoi fare con l'infotainment da 14,6 pollici. Fai la V con il dito indice e il medio davanti alla telecamera che inquadra l'abitacolo e puoi scattarti una foto o registrare un video (che appaiono poi sul touch screen, per poi essere salvati nella memoria interna). Hai un navigatore con la pianificazione dell'itinerario, un impianto audio Sony da 14 altoparlanti, inclusi un paio integrati nel poggiatesta lato guida, modalità preimpostate per rilassarsi, far entrare aria fresca in abitacolo e altro ancora. Il sistema è veloce, però i menu sono tanti e occorre prendere dimestichezza per trovare la funzione desiderata al primo colpo (ci sono anche i comandi vocali, comunque). Per dire: il regen lo regoli soltanto tramite lo schermo centrale. La capacità di carico? Non da riferimento: apri il portellone e, secondo la Mazda, puoi caricare 337 litri. Almeno c'è il frunk (da 72). Piacevole. La Mazda 6e che provo è la versione da 258 CV (il motore e la trazione sono sempre posteriori) e 320 Nm di coppia, con batteria al litio-ferro-fosfato da 68,8 kWh netti, accreditata di 479 km di autonomia. La potenza di ricarica è da 11 kW in corrente alternata (sette ore e mezzo per il pieno) e 165 kW in continua, per un 10-80% da circa 24 minuti. Per dovere di cronaca, sappiate che esiste anche una Mazda 6e Long Range, con 245 CV, accumulatore agli ioni di litio da 80 kWh e, però, potenza di ricarica di soli 90 kW in CC. Su strada si ritrovano le qualità dinamiche tipiche della Mazda: pur derivando da una vettura nata per la Cina, si percepisce che c'è stato un gran lavoro di adeguamento ai nostri gusti. Il risultato è una piacevole rotondità d'insieme e sembra esserci ciò che serve per affrontare a testa alta tutti i tipi di percorso (con doti di livello, dalla distribuzione delle masse vicina al 50:50 alle sospensioni posteriori con schema multilink), anche se non si raggiunge quella spigliatezza e quella rapidità (pure nei comandi) nell'affrontare le curve propria delle Tesla. Vedremo (presto) come si comporterà nei nostri classici test in pista. Concludo con il consumo: da computer di bordo, dopo un test di un centinaio di chilometri fra autostrada e percorsi collinari senza particolari riguardi con l'acceleratore, ho letto nella strumentazione una percorrenza pari a 6,7 km/kWh.
Categorie: 4 Ruote
Mazda CX-5 - Evoluzione totale - VIDEO
La Mazda CX-5 è cambiata molto, su diversi fronti. Mantenendo però la sua tipica silhouette, facilmente riconoscibile. In lunghezza è cresciuta di ben 11,5 cm, arrivando a 4 metri e 69. Centimetri che, di fatto, sono finiti tutti nel passo, cresciuto da 2 metri e 70 a quasi 2 metri e 82. Cresce anche l'altezza, di tre centimetri, mentre gli sbalzi sono contenuti. Il frontale, più alto, ha una firma luminosa ridisegnata. Così come il lato-B, dove compare la scritta Mazda sul portellone con caratteri dallo stile rivisto. Cerchi da 17 sulla versione base, da 19 su quelli superiori. L'abitacolo è un salto nella modernità, almeno per i canoni "analogici" di Mazda: ora la Casa di Hiroshima si converte a un grande touch screen centrale (da 15 o 12,9 pollici), che fagocita diversi comandi fisici, compresi quelli del clima. L'infotainment è animato da Android Automotive, con Maps, Gemini e altre funzioni di Google Integrate. Apple CarPlay e Android Auto sono via cavo sulla versione base, wireless sulle altre. A livello di materiali, troviamo tessuto nero al livello d'ingresso e rivestimenti di pregio a salire nei livelli di allestimento, arrivando alla vera pelle delle versioni Homura. Divenuta più lunga e alta, la CX-5 vede crescere anche il bagagliaio. Con tutti e cinque i posti in uso, i litri dichiarati sono 583, compreso il vano sotto il piano di carico. Il valore massimo è 2.019 litri. A filo con il pavimento, la soglia di apertura del portellone è posizionata più in basso di prima, a 78 centimetri dal suolo. Cambio della guardia nel cofano. Il 2.0 litri mild hybrid da 165 CV lascia spazio a un 2.5 litri benzina e-Skyactiv G da 141 CV e 238 Nm di coppia. Scelta particolare, quella di Mazda, che punta su un motore aspirato, aumenta la cilindrata e diminuisce i cavalli. Il mild hybrid, a 24 volt, è poi più leggero del 48 presente su altri modelli, come la CX-60, che hanno però motore longitudinale. Disponibile a trazione anteriore o integrale, il powertrain adotta un cambio automatico a sei rapporti. Per il resto, la CX-5 rinuncia al diesel e si appresta a passare al full hybrid: questa versione debutterà nel 2027 con un sistema sviluppato in proprio dalla Casa di Hiroshima.
Categorie: 4 Ruote
Tesla - I robotaxi di Elon Musk puntano San Francisco
Dopo aver esordito (non senza qualche difficoltà) ad Austin, in Texas, la Tesla punta ad ampliare il suo servizio di robotaxi anche alla città di San Francisco. Ci vorranno un paio di mesi, ha spiegato Elon Musk, il ceo della Casa americana, in base ai tempi necessari per ottenere i permessi. I tempi potrebbero anche allungarsi: rispetto al Texas, lo stato della California ha norme più stringenti, e le autorizzazioni coinvolgono diversi enti, statali e federali. Ad Austin il servizio si amplierà. Sul suo social network , in risposta alla domanda di un utente, Musk ha inoltre spiegato che il servizio di robotaxi ad Austin si amplierà nel fine settimana per andare a coprire un'area più grande, senza però specificare quale sarà la zona interessata, o quanto sarà ampia.
Categorie: 4 Ruote
Aci - Geronimo La Russa è il nuovo presidente
Con il 78% di 2.112 voti (la totalità degli aventi diritto), l'assemblea dell'Aci ha eletto Geronimo La Russa nuovo presidente per il quadriennio 2025-2028. Nato a Milano il 2 aprile 1980, figlio del presidente del Senato Ignazio, La Russa è sposato e padre di due figlie: avvocato, ha già ricoperto la carica di vicepresidente dell'Automobile Club d'Italia ed è uno dei fondatori di Aci storico, nonché cultore di motori e corse sportive.Sguardo al futuro. per me un grande onore essere stato eletto a guidare l'Aci, un'istituzione che rappresenta un patrimonio per il Paese, i cittadini, i territori, il mondo dello sport", sono le prime parole del 19 presidente dell'Automobile Club d'Italia. "Questo risultato è frutto di un lavoro condiviso, che parte da lontano e guarda al futuro. Lavorerò con spirito di servizio, ascolto e determinazione, nel rispetto di ogni sensibilità e con una squadra competente e appassionata.
Categorie: 4 Ruote
Goodwood 2025 - Gli appuntamenti e le auto da non perdere al Festival of Speed
Dal 10 al 13 luglio va in scena la nuova edizione del Goodwood Festival of Speed, con il finale in un weekend scelto appositamente per non entrare in conflitto con il calendario della Formula 1. Ogni anno, l'evento del Sussex catalizza l'attenzione di un numero sempre maggiore di appassionati delle quattro ruote, che possono scoprire anteprime statiche e dinamiche di molte nuove auto sportive, vedere da vicino le novità delle Case presenti e celebrare i modelli che hanno fatto la storia dell'automobilismo, raccontata attraverso auto storiche e restomod. Quest'anno si celebra la F.1. L'edizione 2025 del Goodwood Festival of Speed si intitola The Winning Formula Champions and Challengers, ed è dedicata ai 75 anni del Mondiale di Formula 1. Per questo motivo sono tantissime le monoposto presenti all'evento, esposte negli stand delle Case presenti oppure impegnate nella scalata alla collina di Goodwood. Quest'anno si celebrano inoltre i 125 anni della Gordon Bennet Cup e i 100 anni del Campionato Mondiale Costruttori, indetto dal 1925 al 1930. Piloti e monoposto. Tra i tantissimi ospiti delle celebrazioni per la F.1 troviamo Alain Prost, Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi, Mika Hakkinen, Nigel Mansell, Mario Andretti, Jacques Villeneuve, Gerhard Berger, Mark Webber, Jacky Ickx, Riccardo Patrese, John Watson e Johnny Herbert. Tra i piloti attualmente in attività sono attesi Ollie Bearman ed Esteban Ocon, ma altri potrebbero aggiungersi. Non mancano poi figure che hanno forgiato la storia della F1 come Adrian Newey, Ross Brawn e Gordon Murray. Ecco le monoposto confermate: BMW BT 52 Turbo del 1983Ferrari SF90 del 2019 Ferrari SF21 del 2021Haas VF-16, la prima monoposto della scuderia americanaHaas VF-25, quella impegnata in gara quest'annoLotus 79 di Mario AndrettiMcLaren MP4/4 di Aryton Senna e Alain ProstRenault RS10 del 1978Renault RE40 di Alain Prost, guidata dal figlio NicolasRenault B195 di Michael SchumacherWilliams FW14B di Mansell del 1992 Gli appuntamenti da non perdere. L'evento probabilmente più celebre e ammirato del Festival of Speed è la scalata alla collina del parco in cui si svolge la manifestazione: 1,16 miglia, pari a 1.890 metri, con nove curve e una pendenza media del 4,9%, per un dislivello complessivo di 92 metri. Lungo questo percorso si corre per battere il miglior tempo, ma anche per portare al debutto dinamico un nuovo modello. Oltre alla hillclimb sono poi attivi il percorso del Forest Rally Stage, dedicato principalmente alle auto da rally, e l'Arena per le esibizioni di drift e stunt. Aston Martin. La Casa di Gaydon porta nel Sussex tutta la sua gamma: presenti la nuova Vantage S, la DBX S e la Valkyrie. BMW. Monaco festeggia i 50 anni anni della Serie 3, portando alcuni dei suoi modelli più rappresentativi (tra cui la E36 del BTCC e la M3 GTR E46), oltre ad alcune novità assolute, tra cui la Vision Neue Klasse X, la concept Speedtop e la M2 CS. Ferrari. La Casa di Maranello porta la nuova Amalfi, la 296 Speciale al suo debutto in Inghilterra, ma anche la F80, la 12Cilindri, una F50 e la Purosangue allestita dal reparto Tailor Made. Gordon Murray Automotive. Si festeggiano i 60 anni di attività di Murray, e al tempo stesso il debutto dinamico della T50s Niki Lauda, costruita sulla base della T.50 stradale. Honda. A Goodwood la Casa giapponese porta la Civic Type R Ultimate Edition, accompagnata da tutte le precedenti generazioni delle Civic sportive, ma anche i prossimi modelli a batteria del marchio e la citycar elettrica Super EV Concept. Jaguar. La Type 00 si presenta al pubblico di casa: la concept, decisamente dirompente, è esposta in uno stand artistico e sofisticato. A Goodwood c'è anche spazio per la XJS, che nel 2025 festeggia il suo 50esimo anniversario. Maserati. La Casa del Tridente presenta un'anteprima mondiale, con ogni probabilità l'erede della MC20, ma anche la GranCabrio, la GT2 Stradale e la MCXtrema. MG. A Goodwood ci sono due nuove auto elettriche, tra cui una Suv sportiva. L'evento è anche l'occasione per mostrare al pubblico la roadster Cyberster Black e la concept Cyber X. Mini. La Casa inglese dà vita alla Mini Street, un'area con quattro zone a tema che rappresentano le diverse anime del marchio. Oltre alle novità in gamma, c'è anche la Mini che ha vinto il Rally di Montecarlo del 1964. Range Rover e Defender. A Goodwood fanno bella mostra di sé la Range Rover SV Black, la Range Rover Sport SV Black e la Defender Octa Black. Renault. Per la Casa francese, il festival di Goodwood è il palco della sportiva elettrica Renault 5 Turbo 3E, pronta a fare il suo debutto dinamico. Non mancano gli ultimi modelli a batteria, ossia la R5 e la R4.
Categorie: 4 Ruote
Jaguar - La Type 00 debutta a Goodwood
Dopo una serie di eventi e comparsate in giro per il mondo, tra cui la Fashion Week di Parigi, la Jaguar Type 00 è pronta al debutto davanti al pubblico di casa, al Goodwood Festival of Speed 2025. La concept, che introduce il nuovo corso stilistico della Jaguar, nei mesi scorsi ha suscitato scalpore e polemiche, quasi più della campagna di lancio della nuova brand identity del marchio. Ci sarà anche la XJS. La concept sarà esposta in uno stand artistico e sofisticato, al cui interno i visitatori potranno ammirare il nuovo look audace, esuberante e intenzionalmente distintivo di Jaguar. Nella giornata di giovedì 10 luglio sarà presente anche il Duca di Richmond. A Goodwood ci sarà anche spazio per la Jaguar XJS, che nel 2025 festeggia il suo 50esimo anniversario, con diversi modelli che affronteranno le cronoscalate della collina inglese.
Categorie: 4 Ruote
Range Rover - Total... Black anche per la SV
Si completa la famiglia di fuoristrada inglesi in abito scuro: dopo la Range Rover Sport SV Black e la Defender Octa Black, la Land Rover svela la Range Rover SV Black, che debutta al Goodwood Festival of Speed. Questa versione sarà disponibile dalla fine del 2025, nelle configurazioni a passo standard a cinque posti o a passo lungo (a quattro o cinque posti), tutte con il V8 biturbo da 615 CV. Look total black. Come le altre fuoristrada, anche la Range Rover SV Black si presenta con la livrea completamente nera, per dar vita alla Range Rover più scura e stealth mai creata: la carrozzeria è in Narvik nero lucido, tonalità ripresa dalla griglia, dal lettering sul cofano, dai cerchi da 23 e dalle pinze dei freni. Al posteriore, sul portellone è presente il badge SV in ceramica nera. Aiuta a rilassarsi. All'interno i rivestimenti di sedili e pannelli porta sono in pelle Ebony semi-anilina, con cuciture specifiche per questo allestimento e impiallacciature in betulla nera levigata. La leva del cambio è in ceramica nera satinata, mentre la plancia e le portiere sono arricchite da dettagli in Moonlight Chrome scuro. Su questo modello debuttano anche i nuovi sedili posteriori Body-And-Soul e il Sensory Floor, che aggiungono esperienze sensoriali tattili sulle sedute posteriori e sul pavimento, per migliorare l'ascolto della musica o per godere di uno dei sei programmi di wellness integrati.
Categorie: 4 Ruote
Nissan Qashqai - Ecco come va col nuovo e-Power
Poco più di un anno fa vi anticipavamo quella che da lì a poche settimane sarebbe stata la nuova veste della Nissan Qashqai, una delle C-Suv più apprezzate nel nostro Paese e in Europa. Con quel restyling la sport utility giapponese si è confermata un autentico best seller e attualmente in Italia è al terzo posto nelle vendite per quanto riguarda il suo segmento, subito dietro a BMW X1 e Volkswagen Tiguan. Oggi la novità riguarda il suo particolare sistema ibrido e-Power, che cambia profondamente per offrire prestazioni migliori, consumi più contenuti e un maggior confort acustico. Fra tradizione e innovazione. Chiariamo subito che col nuovo powertrain non cambia il principio di funzionamento del sistema, ovvero lo schema ibrido in serie: il motore termico non trasmette mai il moto alle ruote, ma trascina un generatore che carica la batteria da 2,1 kWh. Quest'ultima non è cambiata, mentre il 1.5 a quattro cilindri è tutto nuovo, con un turbo di maggiori dimensioni che aumenta la potenza di ricarcia disponibile ai bassi regimi. Questo ha reso non più indispensabile la particolare soluzione con rapporto di compressione variabile e permette di abbassare il numero di giri ad andature autostradali, con la riduzione della rumorosità. La Casa parla di un guadagno di ben 5,6 dB(A) accelerando a velocità autostradali per un sorpasso. A questo risultato contribuisce pure la realizzazione in un unico corpo della parte elettrica, con motore, alternatore, convertitore e ingranaggi della trasmissione (la Nissan la chiama "soluzione 5-1"): si riducono le vibrazioni, oltre a far calare il peso di 28 kg. La nuova parte elettrica sviluppa anche una maggiore potenza, fino a 205 CV nella modalità Sport (190, esattamente com'era prima, in Normal). Stando a quanto comunicato, si allungano anche gli intervalli di manutenzione, che passano da 15.000 a 20.000 km. Obiettivo efficienza. Non è un mistero che lo sviluppo del nuovo powertrain da parte dei tecnici Nissan abbia come fine ultimo la riduzione di consumi ed emissioni. Sul primo fronte la Casa dichiara ora una media nel ciclo Wltp di 22,2 km/litro, contro gli attuali 19,6: il 12% di differenza. La riduzione delle emissioni di anidride carbonica va di pari passo, scendendo da 116 g/km a 102 g/km. Ora, avendo provato per una trentina di chilometri sia il nuovo sia il vecchio sistema in occasione di un test drive a Barcellona, posso senz'altro dirvi che i vantaggi in fatto di rumorosità complessiva sono evidenti e si avvertono fin dalle prime accelerate quando l'1.5 entra in funzione (in maniera molto educata) per ricaricare la batteria. Buona anche la silensiosità in autostrada a cui contribuiscono altre piccole innovazioni, come i gusci degli specchietti più pronunciati verso la coda del veicolo e la paratia sotto il motore realizzata in un unico pezzo anziché in due. Soluzioni che dovrebbero contribuire anche a migliorare l'efficienza. Per quanto riguarda i consumi, devo invece rimandare il giudizio finale a un'analisi più accurata con gli strumenti del nostro Centro prove: nel mio breve test, intanto, ho letto un interessante valore di 19 km/litro su strade extraurbane. Apprezzabile anche la consistenza e la fluidità della spinta dei motori elettrici (come detto, il 1.5 lavora solo per ricaricare la batteria), con un bello scatto soprattutto nella fase iniziale. Sempre votata più al confort che alla reattività la taratura dello sterzo. Altre novità. Lo sviluppo del nuovo powertrain è stato accompagnato da un altro paio di novità che riguardano essenzialmente l'infotainment, con l'integrazione con Google sia per quanto riguarda la navigazione sia per la gestione delle applicazioni e l'assistente vocale. La produzione del nuovo modello è già iniziata nello stabilimento di Sunderland, nel Regno Unito, dove sono appena stati festeggiati i 4,5 milioni di Qashqai usciti dalle linee di montaggio dal 2006 a oggi. Per quanto riguarda i prezzi, verranno ufficializzati tra la fine di luglio e l'inizio di settembre, ma c'è da aspettarsi che siano in linea con il modello attuale, attaccando intorno ai 38.000 euro per le versioni e-Power, mentre quelle mild hybrid partono da poco più di 32mila.
Categorie: 4 Ruote
Pirelli - P Zero, arriva la versione col 70% di materiali riciclati
Pirelli ha presentato il primo P Zero realizzato con oltre il 70% di materiali di origine naturale e riciclati. Sviluppato specificamente per la Jaguar Land Rover, il pneumatico sarà inizialmente disponibile sui cerchi da 22" della gamma Range Rover e tra le innovazioni più significative c'è l'impiego di gomma naturale certificata FSC (Forest Stewardship Council), che attesta la gestione responsabile della filiera produttiva. Entro il 2026, la certificazione sarà estesa a tutta la gomma naturale utilizzata dalle fabbriche europee Pirelli. Tra riso e acciaio. Il cocktail di materiali sostenibili include silice ricavata dalla lolla di riso, acciaio riciclato da rottami ferrosi, nerofumo circolare da pneumatici fuori uso, polimeri bio-circolari derivati da oli da cucina usati e bio-resine di origine vegetale.
Categorie: 4 Ruote
Euro NCAP - Pieni voti per Polestar 4, Lynk & Co 02, Omoda 9, Zeekr 7X e MG P9
L'Euro NCAP ha pubblicato i risultati dei suoi ultimi test di sicurezza, relativi a dieci nuovi modelli arrivati da poco sul mercato europeo: si tratta di delle Chery Tiggo 7 e 8, della Ford Puma Gen-E, di Ford Tourneo Courier (anche nella versione elettrica), della Hyundai Inster, della Lynk & Co 02, della MG P9 elettrica, della Omoda 9, della Polestar 4 e della Zeekr 7X. Tutti i modelli di questa rassegna hanno ottenuto quattro o cinque stelle. Chery Tiggo 7. La Suv media del marchio cinese, non ancora importata in Italia, ottiene un punteggio di quattro stelle, con risultati sopra la media in tutti gli ambiti.Protezione degli adulti: 80%Protezione dei bambini: 77%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Chery Tiggo 8. Costruita sulla stessa piattaforma della Tiggo 7 ma di dimensioni maggiori (470 cm, 20 in più), anche questa Suv a sette posti conquista quattro stelle: bene un po' dappertutto, in particolare nella protezione degli adulti.Protezione degli adulti: 81%Protezione dei bambini: 77%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Ford Puma Gen-E. I risultati di questo test sono quelli ottenuti nel 2022: la versione elettrica della piccola Suv dell'Ovale Blu è costruita sulla medesima piattaforma. Anche per lei quattro stelle, con il punteggio più basso ottenuto nei sistemi di aiuto alla guida. Bene la protezione dei bambini a bordo.Protezione degli adulti: 75%Protezione dei bambini: 84%Utenti vulnerabili della strada: 70%Aiuti alla guida: 69% Ford Tourneo Courier. La multispazio della Ford è stata valutata in tutte le sue varianti di motorizzazione, compresa quella elettrica. A influire sul punteggio i risultati ottenuti nel reparto Adas.Protezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 78%Utenti vulnerabili della strada: 78%Aiuti alla guida: 66% Hyundai Inster. La piccola crossover elettrica della Casa coreana ottiene quattro stelle: il risultato migliore è nella protezione dei bambini. Protezione degli adulti: 70%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 70%Aiuti alla guida: 67% Lynk & Co 02. La nuova Suv-coupé elettrica della Lynk & Co (che fa parte del gruppo Geely, insieme a Volvo e Polestar) ottiene il punteggio pieno: ottima la protezione degli adulti a bordo, così come gli aiuti alla guida.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 83%Aiuti alla guida: 89% MG P9 EV. Il primo Suv elettrico del brand anglo-cinese (su base Maxus), non ancora importato in Italia, ottiene le cinque stelle, con il miglior risultato nella protezione degli adulti a bordo.Protezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 88%Utenti vulnerabili della strada: 78%Aiuti alla guida: 77% Omoda 9. Disponibile da qualche settimana anche sul mercato italiano, questa nuova Suv cinese di segmento D (è lunga 477 cm) a trazione integrale ottiene ottimi risultati per la protezione di adulti e bambini a bordo.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 81%Aiuti alla guida: 80% Polestar 4. La Suv elettrica della Casa svedese (anch'essa del gruppo Geely) si distingue per l'assenza del lunotto posteriore e può vantare le cinque stelle ottenute nel reparto sicurezza, nonché il miglior risultato di questa tornata di test per quanto riguarda la protezione degli adulti a bordo.Protezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 81%Aiuti alla guida: 79% Zeekr 7X. Non ancora disponibile in Italia, questa grande Suv a batterie conquista il punteggio pieno nei test dell'Euro NCAP, in particolare per la protezione di adulti e bambini. Protezione degli adulti: 91%Protezione dei bambini: 90%Utenti vulnerabili della strada: 78%Aiuti alla guida: 83%
Categorie: 4 Ruote
Rifiuti - A prova di illecito
Nel solo 2023 (ultimi dati di Legambiente), in Italia le ecomafie hanno generato un giro d'affari di 8,8 miliardi di euro, con i reati legati al ciclo dei rifiuti al secondo posto dopo quelli relativi al cemento. Per questa ragione è vitale che le filiere siano protette, tracciate e certificate tramite sistemi volontari di controllo rigorosi. Con l'obiettivo di assicurare serenità sia dal punto di vista penale sia per quanto riguarda la tutela dei brand, nonché di rendere più efficienti i costi di gestione, così da scongiurare perdite di valore lungo la filiera e agevolare l'obiettivo di riciclare il 95% di ogni veicolo. A questo proposito, Safe, il primo hub italiano dedicato ai consorzi delle economie circolari, ha sviluppato un pacchetto di disciplinari certificato dal TV, che risale al 2010 e che resta unico nel panorama europeo: ECOGuard, applicato ai rifiuti elettrici ed elettronici (Raee); il protocollo di legalità, per le batterie esauste al piombo e al litio; Certyre per i pneumatici fuori uso (Pfu); ed ECOGuard Textile per i rifiuti tessili. Questi disciplinari prevedono controlli scrupolosi: circa 1.300 giornate/uomo all'anno sono dedicate a verifiche sul campo e documentali, assicurando che ogni fase del processo sia affidata ai migliori operatori disponibili. Ciò garantisce alle aziende non solo l'effettiva trasformazione dei rifiuti in materiali inutilizzabili, ma anche l'assolvimento degli obblighi legati alla responsabilità estesa del produttore, proteggendole da danni mediatici e penali derivanti da una gestione non accurata dei rifiuti. Un esempio? Le batterie al piombo. Ogni fase dello smaltimento è monitorata: dalla geolocalizzazione del punto di raccolta alla verifica della legittimità del richiedente, fino ai controlli antimafia. I trasportatori, inoltre, devono possedere mezzi idonei al trasferimento di merci pericolose. Infine, quando le batterie raggiungono gli impianti di trattamento selezionati, fino al 90% dei loro materiali viene reimmesso nel ciclo industriale. A tutto beneficio dell'ambiente. E pure delle aziende coinvolte.
Categorie: 4 Ruote
Nissan - Al via la produzione della Qashqai col nuovo e-Power
Nello stabilimento inglese di Sunderland la Nissan ha avviato la produzione del nuovo Qashqai, equipaggiato con il propulsore e-Power di terza generazione presentato lo scorso giugno. Il nuovo powertrain aumenta la potenza massima (205 CV contro i 190 di quello attualmente in gamma) e contemporaneamente riduce rumorosità, emissioni e consumi: la Casa dichiara 4,5 l/100 km, pari a 22,2 chilometri con un litro di benzina. Dal 2006 a oggi sono oltre quattro milioni e mezzo le Qashqai prodotte nel Regno Unito. Da lì arriverà anche la Leaf. Nello stabilimento di Sunderland sono in corso anche i preparativi per rendere operativi gli impianti di produzione della terza serie della Nissan Leaf, svelata qualche settimana fa e modello trainante del piano industriale EV36Zero, che sarà seguita nel 2026 dalla prima Juke 100% elettrica.
Categorie: 4 Ruote
Formula 1 - Clamoroso in Red Bull: Horner è fuori
Christian Horner non è più il team principal della Red Bull Racing. La comunicazione è arrivata ai dipendenti di Milton Keynes ieri alle 11, all'indomani di una riunione d'urgenza tra i co-proprietari Chalerm Yoovidhya e Mark Mateschitz e il direttore sportivo Oliver Mintzlaff. La notizia è stata ora ufficializzata con un comunicato stampa che anticipa tempi duri per il team anglo-austriaco.La fine di un'era. La decisione è maturata nelle ultime ore, nonostante un contratto che legava Horner alla scuderia fino al termine del 2030. Ma gli equilibri interni e forse le tensioni crescenti hanno portato al passo indietro del manager britannico, che lascia il suo incarico con effetto immediato. Christian Horner era arrivato in Red Bull nel gennaio del 2005, proprio all'alba del debutto del team austriaco in Formula 1. Da allora ha costruito, stagione dopo stagione, una macchina vincente: sotto la sua guida sono arrivati otto titoli piloti equamente divisi tra Sebastian Vettel e Max Verstappen e sei mondiali costruttori. A 51 anni, Horner chiude così un ciclo durato quasi due decenni, diventando il team principal più longevo dell'era moderna. Guerra di potere. La notizia dell'uscita di scena di Christian Horner è il segnale definitivo che la guerra interna a Milton Keynes ha avuto un vincitore. Da una parte Horner, figura storica del team; dall'altra Jos e, soprattutto, Max Verstappen, il pilota simbolo dell'era moderna Red Bull. Uno scontro affiorato con prepotenza all'inizio del 2024, quando lo scandalo legato al "sex-gate" aveva messo a rischio la posizione del team principal. In quel momento fu Chalerm Yoovidhya, l'azionista di riferimento, a blindarlo. Ma la tregua durata una manciata di mesi, cementata dai successi in pista e dal quarto titolo iridato di Verstappen, non ha risolto nulla. Le crepe sono rimaste, pronte a riaprirsi nel momento più delicato. Il braccio di ferro finale ha visto Max giocarsi la carta più pesante: l'opzione Mercedes, sul tavolo e mai del tutto smentita. Tanto è bastato perché Oliver Mintzlaff, CEO del gruppo Red Bull, rompesse gli equilibri. Davanti alla prospettiva di perdere il proprio fuoriclasse, la scelta è diventata obbligata. E così, dopo vent'anni, la porta si è chiusa su Christian Horner.Cambio anche in Racing Bulls. La clamorosa scelta coinvolge, come è facilmente intuibile, anche la squadra di Faenza. Laurent Mekies viene promosso come CEO della Red Bull Racing e, nell'ambito di questo cambiamento, Alan Permane - che era Racing Director - sarà promosso a Team Principal della Racing Bulls con effetto immediato. Mekies ha commentato la notizia dicendo: "L'ultimo anno e mezzo è stato un vero privilegio poter guidare il team insieme a Peter. stata un'avventura straordinaria contribuire alla nascita della Racing Bulls insieme a tutte le nostre persone di talento. Lo spirito dell'intera squadra è incredibile, e sono fermamente convinto che questo sia solo l'inizio. Alan è la persona perfetta per prendere il timone ora e proseguire il nostro cammino. Conosce la squadra in ogni dettaglio ed è sempre stato un pilastro fondamentale dei nostri primi successi". Permane ha aggiunto: "Sono davvero onorato di assumere il ruolo di Team Principal e desidero ringraziare Oliver e Helmut per la fiducia che hanno riposto in me. Non vedo l'ora di lavorare con Peter per portare avanti l'ottimo lavoro che sia lui che Laurent hanno fatto per far crescere questa squadra. una nuova sfida per me, ma so di poter contare sul supporto di tutti all'interno del team".
Categorie: 4 Ruote
Renault - A breve la nomina di un Ceo "ad interim"
Ancora pochi giorni e la Renault potrebbe risolvere, almeno in parte, il problema della scelta del nuovo amministratore delegato. Il condizionale è d'obbligo, perchè, per ora, si tratta solo di indiscrezioni di stampa, seppur estremamente qualificate: a lanciarle, infatti, è stato il Financial Times. In particolare, la Losanga non avrebbe alcuna fretta nel processo di nomina dell'erede di Luca de Meo, ormai destinato ad approdare al conglomerato del lusso Kering, e per questo avrebbe deciso di nominare la prossima settimana un successore "ad interim" che ricopra la carica lo stretto necessario per portare avanti le attività quotidiane e consentire al consiglio di amministrazione di completare con tranquillità il processo di ricerca. La rosa dei candidati. L'azienda, con la consulenza della società di recruiting Russell Reynolds Associates, avrebbe ormai ristretto la rosa dei candidati alla carica di amministratore delegato a tre manager da tempo al centro delle indiscrezioni sulla successione: si tratta di Denis Le Vot, numero uno del marchio Dacia molto stimato internamente per i risultati raggiunti con la Casa di Mioveni; di Franois Provost, responsabile, tra l'altro, degli Acquisti, e di Maxime Picat, dirigente di Stellantis in uscita dal gruppo automobilistico guidato da Antonio Filosa. Secondo il Financial Times, le dimissioni di de Meo avrebbero colto di sorpresa il consiglio di amministrazione, ma l'organo amministrativo avrebbe deciso di non affrettare i tempi nonostante l'urgenza di individuare un sostituto entro il 15 luglio, il giorno in cui de Meo lascerà ufficialmente la Régie. Del resto, il consiglio è convinto che il manager italiano abbia già impostato e delineato un percorso strategico per il futuro e pertanto non ci sarebbe alcuna urgenza di accelerare i tempi, rischiando di fare una scelta magari sbagliata. Di certo la ricerca non durerà a lungo, anche perché alla Renault vorrebbero evitare di replicare l'esempio di Stellantis, che ha impiegato sei mesi per scegliere e nominare l'erede di Carlos Tavares.
Categorie: 4 Ruote