Luca de Meo - "Aperti a condividere tecnologia, l'auto europea deve cooperare"
"Siamo ancora aperti alla possibilità di fornire la nostra tecnologia ad altri costruttori europei": Luca de Meo, amministatore delegato del gruppo Renault, non perde le speranze di vedere realizzata una grande coalizione continentale dell'auto. Intervenuto in audizione in Commissione attività produttive alla Camera dei Deputati, il dirigente ha toccato diversi temi d'attualità per l'industria, ribadendo la sua visione per migliorare la competitività europea nel settore. Fatta di sinergie, standardizzazione e neutralità tecnologica.Modello Airbus per piccole e commerciali. "Dobbiamo fornire un quadro favorevole all'acquisto di auto piccole ed elettriche, come fatto in Giappone", ha dichiarato de Meo, "creando una sorta di Airbus delle piccole auto elettriche. Sarebbe l'occasione perfetta per l'Europa per tornare all'attacco e lo stesso si può fare anche per i piccoli veicoli commerciali, che richiedono grossi investimenti e portano margini ridotti".Due settimane fa l'intervista congiunta con Elkann. L'intervento del numero uno della Renault arriva a due settimane di distanza da un'intervista congiunta con il presidente di Stellantis, John Elkann, nella quale de Meo aveva già sottolineato il peso delle normative sul prezzo d'acquisto delle utilitarie in Europa: "Le regole europee, pensate per auto di fascia alta, penalizzano le vetture piccole", aveva dichiarato. "Tra il 2015 e il 2030 il costo di una Clio aumenterà del 40%. E circa il 90% del rincaro è dovuto agli oneri normativi".I vantaggi della cooperazione. In questo contesto, secondo de Meo, il modello Airbus "avrebbe il potenziale di spuntare tutte le caselle: decarbonizzazione, competitività, posti di lavoro, autonomia strategica, materie prime, congestione in città, rinnovo della flotta. Ci troviamo in un momento critico per l'industria", ha proseguito nel suo intervento in Commissione "ma abbiamo gli strumenti giusti per riprendere il controllo, se facciamo le cose giuste".La neutralità tecnologica. Un passaggio, quest'ultimo, che tocca direttamente il tema della neutralità tecnologica: "Dobbiamo evitare forme di antagonismo tra le tecnologie", ha dichiarato l'ad Renault. "Le autorità ci devono dire dove vogliono che arriviamo ma non come. Bisogna lasciare il modo in mano ai tecnici e agli ingegneri.Regole nuove per favorire la standardizzazione. "L'obiettivo non si discute", sottolinea de Meo, ma per raggiungerlo sono necessarie anche "flessibilità e velocità" nelle decisioni delle istituzioni e soprattutto la capacità di fare squadra. "Uno dei temi portanti è quello della standardizzazione. Una strategia industriale europea è anche questo: fare in modo che la regolamentazione sia un elemento strategico", utile magari per standardizzare "alcune componenti che non cambiano nulla al cliente. La standardizzazione forzata", del resto "è quello che hanno fatto i cinesi negli ultimi 15 anni".
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Formula 1 - Topolino arriva sulla griglia di partenza
Dalla stagione 2026, Mickey Mouse diventerà uno dei protagonisti del Circus. Formula 1 e Walt Disney Company hanno annunciato una nuova partnership pensata per coinvolgere i fan di ogni età, con esperienze dal vivo, contenuti a tema e prodotti co-branded.Una strategia cross-generazionale. L'accordo mira ad ampliare il bacino di pubblico, puntando proprio su famiglie e giovanissimi. Negli ultimi anni, la F.1 ha registrato un aumento sensibile di pubblico under 25 e milioni di bambini seguono regolarmente le gare. Il coinvolgimento di Topolino e dei suoi amici si inserisce in questo contesto, già ottimamente sfruttato dalla Lego (giusto per fare un esempio) con l'obiettivo di rendere il mondo delle corse più accessibile anche ai più piccoli. Secondo Emily Prazer, Chief Commercial Officer di Formula 1, si tratta di una collaborazione brillante che unisce due icone globali dell'intrattenimento.Esperienze in pista (e fuori). Aree tematiche, spettacoli e prodotti Disney nei weekend di gara. Il progetto prevede proprio la creazione di aree dedicate ai personaggi Disney all'interno dei paddock park, attività per famiglie e una presenza capillare durante gli eventi. Si parlerà anche di merchandising dai giocattoli all'abbigliamento e di contenuti video da diffondere sui canali digitali della Formula 1 e della stessa Disney. Non sono escluse attivazioni con i team ufficiali, magari con livree o caschi celebrativi ispirati al mondo Disney, ma questo andremo a scoprirlo pian piano nel corso dei prossimi mesi.Un fronte di comunicazione integrata. L'accordo sarà sostenuto da una campagna multipiattaforma. I profili ufficiali di Mickey Mouse e Formula 1 promuoveranno il progetto sui social, mentre Disney potrà contare sui propri canali TV e streaming per amplificare la visibilità. In parallelo, ESPN emittente americana già partner della F1 e di proprietà Disney potrebbe giocare un ruolo chiave nel racconto del progetto sui media tradizionali. Tra l'altro, questo accordo potrebbe essere determinante anche per il futuro dei diritti tv, dato che l'accordo con ESPN scadrà a breve.Il valore del brand. Dietro al progetto c'è una comunione di intenti: F.1 e Disney si muovono da anni su territori simili emozione, coinvolgimento, narrazione e questa partnership ne rappresenta la naturale convergenza. Tasia Filippatos, presidente Disney Consumer Products, parla di contenuti indimenticabili e su misura, confermando che l'accordo va ben oltre l'aspetto promozionale. Si punta a costruire un'esperienza trasversale, da vivere sia in pista sia da casa. Per ora, foto e dichiarazioni. Ma presto si passerà alla fase operativa. La presentazione a Las Vegas, con le due dirigenti di Disney e F1 accanto alla show car decorata, è stata solo l'inizio. Nei prossimi mesi saranno annunciati i primi dettagli concreti: prodotti in vendita, eventi tematici e collaborazioni con i team.
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Modellini - Lamborghini Urraco Rally 1974
Se amate collezionare pezzi unici vi consigliamo questa Lamborghini Urraco Rally del 1974, vettura mai entrata in produzione: fu creata da Bob Wallace, collaudatore della Casa bolognese e già autore di altre elaborazioni come la Miura Jota. La linea di questa Kyosho, realizzata in metallo in scala 1:18, è fedele al disegno di Bertone, la verniciatura è di buon livello e non copre nessun dettaglio. Frontalmente salta subito all'occhio lo spoiler anteriore che riproduce anche i rivetti di fissaggio. Eccellente il lavoro sui gruppi ottici, sia per quelli integrati che per quelli a scomparsa, che si aprono e si chiudono con movimenti netti e precisi. La parte centrale del cofano anteriore è apribile e mostra un'ottima sintesi della ramificazione del sistema di raffreddamento; encomiabile anche la complessa struttura del tergicristallo. Sui fianchi è possibile apprezzare i loghi Bertone e la modifica eseguita sul passaruota sempre rivettato, allargato a dismisura per adeguarsi alla copertura degli enormi pneumatici posteriori montati su cerchi realizzati con dettagli di alto livello. In coda non si possono non notare l'imponente alettone e gli scarichi, che per escursione e dimensioni prendono buona parte della scena. In perfetta relazione con quelli anteriori notiamo la cura nei gruppi ottici per cromia e forme. Il cofano posteriore si solleva dando al collezionista la possibilità di apprezzarne la parte meccanica. Aprendo lo sportello accediamo alla postazione di guida che si presenta corretta per forme e proporzioni, arricchita dalla moquette interna che ricopre il pianale, leggermente fuori proporzione le leve alla sinistra del volante. Questa Urraco Rally è un esemplare certamente non molto noto, dedicato a chi ha ampie collezioni: il prezzo, 215 euro al pubblico, è in linea con i prodotti Kyosho. Potrebbe avere, per rarità, una futura rivalutazione una volta fuori catalogo.
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Il Bam di Berlino - Batterie allo stato solido, l'alternativa al litio è anche "liquida"
I ricercatori del Bam di Berlino (Istituto federale per la ricerca e il collaudo dei materiali) hanno sviluppato un approccio innovativo per le batterie allo stato solido: la tecnologia allo studio utilizza anodi di metalli alcalini liquidi, che offrono prestazioni cento volte superiori rispetto a quelli in grafite tradizionali, più un elettrolita solido basato su conduttori di ioni di sodio (Nasicon), che mantiene stabilità chimica anche con additivi di potassio. L'obiettivo è ottenere batterie a temperatura ambiente con tempi di ricarica drasticamente ridotti. Dopo l'afnio. Il team guidato da Gustav Graeber lavora da anni ad alternative al costoso afnio come additivo, puntando su elementi più sostenibili ed economici che potrebbero rappresentare il futuro dell'accumulo energetico.
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BYD e7 - La berlina entry-level costa 12.300 euro (in Cina)
La BYD ha presentato in Cina la e7, una nuova berlina elettrica che si posiziona come sfidante naturale della Tesla Model 3. Il prezzo è molto competitivo, anche per gli standard cinesi: la BYD, infatti, ha comunicato listini a partire da 103.800 yuan, pari a circa 12.800 euro al cambio attuale. Ed è persino prevista una offerta lancio a 99.800 yuan, pari a 12.300 euro. Grande come una Model 3. Il design, meno simile alle altre sorelle già a listino, ricalca quello delle Bev di taglia media, con le fattezze di una hatchback cinque porte, passo lungo e soluzioni aerodinamiche piuttosto avanzate. Nel caso della e7 la lunghezza è pari a 4,78 metri con 2,82 metri di passo. Ormai standard anche gli interni, con schermo da 5" per la strumentazione e 15,6" centrale per l'infotainment. 136 CV e fino a 520 km di autonomia. I clienti potranno scegliere tra batteria da 48 e 57,8 kWh, che garantiscono da 450 a 520 km di autonomia nel permissivo ciclo CLTC cinese. Una sola opzione per il motore: una unità singola da 136 CV, che punta quindi all'efficienza e non alle prestazioni pure, contribuendo a tenere a bada il prezzo.
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Brescia - Museo di Sant'Eufemia, sempre più talk su auto e innovazione
Il Monastero di Sant'Eufemia a Brescia ospita un progetto di rinnovamento del museo automobilistico locale. L'iniziativa, sostenuta da imprenditori lombardi, trasforma lo spazio in un centro culturale che unisce patrimonio automobilistico e innovazione nella mobilità. La struttura diventerà infatti sede di eventi, esposizioni e dibattiti sul futuro dellle quattro ruote e a fine maggio verrà inaugurata con la mostra "Heart of the race" dell'artista Elizabeth Kahane. Anche i giovani. Il museo si propone come punto di riferimento anche per i giovani, affrontando temi come mobilità sostenibile, condivisa e autonoma. L'obiettivo è riportare Brescia al centro del dibattito nazionale sull'auto e gli altri mezzi di locomozione, creando uno spazio che preserva la memoria storica mentre esplora le tendenze future del settore.
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Fiat Grande Panda - Torna la 4x4: per ora è una concept
La Fiat ha presentato la concept della Grande Panda 4x4, che potrebbe anticipare il ritorno di uno dei modelli di maggior successo della prima Panda, quella a trazione integrale che ha debuttato nel 1983. Al momento la Casa torinese non si è sbilanciata su un possibile futuro di serie, limitandosi a suggerire che si tratta del "prossimo capitolo nella storia del marchio italiano", e che rappresenta un "vero e proprio simbolo di versatilità, affidabilità e libertà su quattro ruote". Richiami al passato. La concept della Grande Panda 4x4 riprende alcuni elementi della Panda 4x4 originale, a cominciare dai cerchi in acciaio e dalla colorazione Bordeaux rosso scuro con dettagli beige. Rispetto alla versione a due ruote motrici l'integrale aggiunge l'assetto rialzato, le grafiche dedicate sulle fiancate, la scritta 4x4 sul quadrato del terzo montante, protezioni sottoscocca davanti e dietro, il portapacchi sul tetto con luci, i paraspruzzi e due piccoli fendinebbia a led sul frontale. La Casa non esclude la possibilità di equipaggiare questo modello con "ulteriori accessori". Integrale con l'aiutino. La Grande Panda 4x4 è realizzata sulla piattaforma Smart Car della Grande Panda a due ruote motrici, attualmente disponibile con motorizzazioni elettrica e mild hybrid a benzina. Il pianale non permette un powertrain dual motor, e la stessa Fiat parla di un innovativo asse posteriore elettrificato, lasciando intendere che la trazione integrale potrebbe essere ottenuta con un piccolo motore elettrico al posteriore, come già avviene su alcuni modelli di Toyota e Lexus.
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Honda - Aggiornato il piano al 2030: meno elettriche, più ibride
La Honda ha deciso di aggiornare il suo piano industriale al 2030 per tener conto del rallentamento del mercato delle elettriche. Al pari di tanti altri concorrenti, la Casa giapponese ha quindi scelto di puntare l'attenzione più sulle ibride che sulle Bev e di conseguenza ha modificato non solo gli obiettivi di elettrificazione, ma anche il programma degli investimenti. "L'ambiente che circonda l'industria automobilistica sta cambiando di giorno in giorno. L'incertezza nel contesto operativo è in aumento, in particolare a causa del rallentamento dell'espansione del mercato dei veicoli elettrici per diversi fattori come i cambiamenti nelle normative ambientali, che erano state la premessa per l'adozione diffusa dei veicoli elettrici, e nelle politiche commerciali di vari paesi", ha affermato la Honda per spiegare la decisione "strategica" di apportare "un'importante modifica" alle sue strategie di elettrificazione. Nuovi obiettivi, meno spesa. L'azienda, anche alla luce di alcuni cambiamenti al programma di lancio delle elettriche, ritiene che per il 2030 il peso delle Bev sui volumi globali sarà inferiore al 30% stimato in precedenza, mentre prevede una domanda "elevata" e crescente per le ibride. Pertanto, le Hev, a cui è stato assegnato "un ruolo chiave durante il periodo di transizione verso la diffusione dei veicoli elettrici", saranno sempre più centrali nelle strategie aziendali come dimostrato anche da un nuovo e apposito logo distintivo: l'obiettivo è raggiungere vendite annuali per almeno 2,2 milioni di esemplari entro il 2030 anche grazie all'ampliamento della gamma (saranno lanciate 13 ibride di nuova generazione nell'arco di quattro anni a partire dal 2027) e al miglioramento delle tecnologie (l'azienda punta a ridurre di oltre il 10% i consumi e, tramite diverse iniziative su batterie, componenti e motori, di tagliare i costi di almeno il 50% rispetto ai sistemi installati dal 2018 e del 30% rispetto a quelli introdotti nel 2023). Quanto alle elettriche, la Honda ritiene sempre che siano "la soluzione ottimale per raggiungere la neutralità carbonica", ma deve tener conto del rallentamento della domanda e pertanto ha deciso di rinviare il progetto per la creazione in Canada di una "catena del valore completa" per le Bev e di modificare le tempistiche per la realizzazione di impianti dedicati esclusivamente alla produzione di veicoli a zero emissioni. Di conseguenza, è stato deciso di ridurre da 10 mila a 7 mila miliardi di yen l'ammontare degli investimenti dedicati alle strategie di elettrificazione fino alla fine dell'esercizio fiscale al 31 marzo 2031. Detto questo, l'amministratore delegato Toshihiro Mibe ha chiarito che l'obiettivo de "full electric" per il 2040 resta valido e invariato. In sostanza, la Honda ha rinviato al prossimo decennio l'accelerazione da imprimere alle strategie di elettrificazione.
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Fiat Grande Panda Hybrid - Tutti i prezzi e le versioni: si parte da 18.900 euro
La Fiat annuncia l'arrivo nelle concessionarie della Grande Panda con motorizzazione ibrida, che affianca quella elettrica già in commercio da qualche mese, con il 1.2 PureTech da 110 CV abbinato al cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti. Disponibile in tre allestimenti (Pop, Icon e La Prima), la nuova segmento B della Casa torinese parte da 18.900 euro e, per il mese di maggio, è in promozione a 16.950 euro con rottamazione e finanziamento. Grande Panda Pop. La versione d'attacco della gamma della Fiat Grande Panda comprende i cerchi di acciaio da 16, il climatizzatore manuale, i sensori di parcheggio posteriori, la strumentazione digitale da 10 e il supporto per lo smartphone (da utilizzare come schermo per l'infotainment), il freno di stazionamento elettronico, i vetri elettrici anteriori e una presa USB-C. Sul fronte della sicurezza, la Pop offre sei airbag e gli Adas obbligatori per legge: frenata automatica d'emergenza, assistente al mantenimento della corsia, monitoraggio della stanchezza del conducente, riconoscimento dei segnali stradali e limitatore di velocità. Grande Panda Icon. L'allestimento intermedio aggiunge fari anteriori e posteriori full Led a pixel, spoiler posteriore e maniglie porta in color nero. All'interno troviamo l'infotainment centrale con display da 10,25, sei altoparlanti e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, quattro finestrini elettrici, il divano posteriore frazionato e gli specchietti esterni regolabili elettricamente. Grande Panda La Prima. La versione top di gamma prevede cerchi di lega da 17, mancorrenti sul tetto, protezioni sottoscocca, vetri posteriori oscurati, specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente, climatizzatore automatico, vano Bambox per la plancia, bracciolo centrale, rivestimenti per gli interni porta e volante rivestito in materiale soft-touch. Completano la dotazione il navigatore, i sensori di parcheggio anteriori, la telecamera posteriore, il tappetino per la ricarica a induzione dello smartphone, i sensori pioggia e una doppia presa USB-C posteriore. Optional. La versione Icon può ampliare la dotazione con i pacchetti Tech (1.250 euro) e Style (1.250 euro) che, separatamente, aggiungono elementi della versione La Prima. Il primo comprende caricatore wireless, sensori pioggia, climatizzatore automatico, navigatore integrato, sensori di parcheggio anteriori e telecamera posteriore. Il pacchetto Style offre cerchi di lega da 16, vetri posteriori oscurati, barre sul tetto, bracciolo centrale e agganci Isofix sui due sedili posteriori laterali. Per La Prima è disponibile invece il Winter Pack (400 euro) con sedili, volante e parabrezza riscaldati. Di serie la carrozzeria in color Rosso Passione; su richiesta, a 750 euro, il Bianco Gelato pastello o le colorazioni metallizzate Azzurro Acqua, Blu Lago, Giallo Limone, Nero Cinema e Bronzo Luna. La promozione. Per tutto il mese di maggio la Fiat propone un finanziamento in caso di rottamazione di un veicolo fino a Euro 4. Nel caso della Fiat Grande Panda Pop il prezzo in promozione è di 17.900 euro, oppure di 16.950 con finanziamento in tre anni così strutturato: anticipo zero, 35 rate da 253 euro e maxirata finale da 11.502,30 euro (Tan 5,99%, Taeg 8,39%). Il listino completo. Ecco i prezzi per il mercato italiano della Fiat Grande Panda, a cui vanno aggiunti 1.100 euro per la messa su strada:Grande Panda Hybrid Pop: 18.900 euroGrande Panda Hybrid Icon: 20.400 euroGrande Panda Hybrid La Prima: 22.900 euroGrande Panda Elettrica Red: 24.900 euroGrande Panda Elettrica La Prima: 27.900 euro
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Dazi - Subaru alza i prezzi dei listini Usa
La Subaru rivedrà al rialzo i listini Usa: la Casa delle Pleiadi non ha menzionato in modo esplicito i dazi tra i fattori alla base del rincaro, ma la sola citazione delle "attuali condizioni di mercato" e della necessità di "compensare l'aumento dei costi" non lasciano dubbi su cosa abbia determinato il rincaro dei prezzi. Anche 2 mila dollari in più. Stando a quando rivelato da alcuni concessionari, gli aumenti variano da 750 a 2.055 dollari ed entreranno in vigore a giugno. Tra i veicoli più penalizzati c'è anche la Forester, il modello della Subaru più popolare tra gli statunitensi (nel 2024 ha rappresentato un quarto circa delle vendite totali negli Stati Uniti): la Suv, prodotta solo in Giappone, subirà un incremento del listino tra 1.075 e 1.600 dollari a seconda dell'allestimento. Attualmente, il costruttore nipponico importa negli Stati Uniti il 45% circa dei veicoli commercializzati sul mercato locale.
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America's Cup - Pirelli e Luna Rossa ancora insieme
Pirelli continua la collaborazione con Luna Rossa, diventando Official Sponsor e Technical Partner per la 38 America's Cup. L'azienda italiana affiancherà il team negli ambiti della virtualizzazione, tecnologia già utilizzata in Formula 1, nell'intelligenza artificiale, nel data management e nella ricerca sui materiali innovativi. Destinazione Napoli. La partnership consente a Pirelli di mantenere il legame con Luna Rossa, fornendo supporto tecnologico e concentrandosi contemporaneamente sul motorsport, in vista dell'ingresso come fornitore ufficiale in MotoGP. L'America's Cup si svolgerà nel 2027 a Napoli, location che secondo l'azienda della Bicocca renderà l'edizione particolarmente suggestiva.
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Ecobonus - Tornano gli incentivi: a disposizione quasi 600 milioni
Tornano gli incentivi auto. Il governo ha deciso di rivedere una parte del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza sostenuto dall'Unione europea, modificando alcuni degli obiettivi ormai impossibili da raggiungere. il caso delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche: gli ultimi bandi sono andati sostanzialmente deserti, lasciando a disposizione ingenti risorse. Si tratta di circa 600 milioni di euro, 597 milioni per la precisione, che erano stati stanziati per installare oltre 20 mila prese entro il 2026 e che ora saranno destinati a finanziare una nuova campagna di rottamazione. Tuttavia, si sa ben poco di quando partiranno le nuove agevolazioni, anche perché la revisione del Pnrr deve prima passare l'esame di Bruxelles. Inoltre, le nuove misure sono ancora tutte da definire e pertanto, come già avvenuto in passato, si rischia di determinare un effetto attesa penalizzante per le immatricolazioni, quantomeno nell'immediato.Il nuovo piano. Secondo quanto indicato nella proposta di revisione inviata alla Commissione europea il 21 marzo scorso e approvata solo ieri 19 maggio nella sua veste definitiva dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi, il nuovo programma di incentivazione prevede la sostituzione, entro il 30 giugno 2026, di 39 mila veicoli a combustione interna con vetture elettriche. Non si sa neanche quale sarà la modulazione dell'ecobonus e in particolare se ci saranno limiti legati all'Isee del richiedente e al prezzo di listino. Stando a quanto ricostruito da Repubblica, il contributo potrebbe arrivare a 11 mila euro per chi ha un Isee fino a 30 mila euro e a 9 mila per chi arriva a 40 mila. Potranno accedere ai sussidi anche le piccole imprese intenzionate a sostituire i loro mezzi da lavoro: il bonus arriverà al 30% del listino e fino a un massimo di 20 mila euro.
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Alpine - I 70 anni si festeggiano a Dieppe
Alpine celebra i suoi 70 anni con il Grand Rassemblement, maxiraduno che si terrà a Dieppe dal 30 maggio all'1 giugno prossimi. Una tre giorni fitta di appuntamenti per tutti gli appassionati della Casa, che accanto ai modelli storici potranno anche ammirare le novità tutte elettriche del Dream Garage. La protagonista. Nei 900 metri quadrati dell'hospitality, il 30 maggio il ceo della Alpine Philippe Krief presenterà al pubblico la sportback elettrica A390, che verrà anticipata dal reveal in streaming il 27 maggio. Lunga 462 cm, monta un powertrain composto da tre motori elettrici e sarà costruita nello stabilimento Alpine Dieppe Jean Rédélé (il fondatore della Casa). Accanto alla A390 ci sarà la A290, realizzata sulla base della nuova R5 elettrica, con cui ha vinto il premio Car of the Year 2025. Il giorno successivo la A390 prenderà parte alla sfilata per le strade di Dieppe per il suo debutto dinamico insieme alla Alpenglow Hy6, prototipo equipaggiato con motore V6 turbo a idrogeno. Gli altri appuntamenti. La Alpine presenterà anche la nuova gamma della A110, entrata a listino lo scorso marzo, con la serie limitata A110 R 70, prodotta in 770 unità, e la nuova A110 GTS. Il primo giugno si svolgerà infine lungo l'ex tracciato di Dieppe la più grande parata di Alpine mai organizzata. Per gli appassionati della Formula 1, infine, nell'hospitality della Casa verrà trasmesso in diretta il Gran Premio di Spagna, che si corre in quel fine settimana.
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Como, Lecco e Sondrio - Al via la comunità energetica rinnovabile "Alessandro Volta"
Si chiama "Alessandro Volta", la nuova Cer (Comunità Energetica Rinnovabile) che riuscisce le città di Como, Lecco e Sondrio. L'iniziativa, supportata dal Consorzio Energia Lombardia Nord, e dalle sedi di Confindustria delle tre città, punta a sostenere la transizione energetica nel territorio offrendo energia rinnovabile a Pmi, cittadini, enti pubblici e associazioni delle tre provincie che ne faranno richiesta. Le grandi imprese invece parteciperanno come produttori esterni, contribuendo all'efficienza complessiva e accedendo a vantaggi economici. Nuove regole. La nascita di Alessandro Volta si deve al recente decreto ministeriale che ha modificato la disciplina per le Cer: se prima al contributo a fondo perso fino al 40% per la realizzazione degli impianti erano ammessi solo Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, adesso l'assicella è stata alzata fino a 50.000, permettendone quindi l'accesso alle tre realtà. Come di consueto per le Cer, anche gli obiettivi dell'Alessandro Volta sono la riduzione della spesa energetica, la promozione di fonti rinnovabili e lo sviluppo dell'economia locale.
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Formula 1 - Dal governo oltre 40 milioni per i GP di Monza e Imola
Il governo ha messo a disposizione oltre 40 milioni di euro per sostenere l'organizzazione dei Gran Premi di Formula 1 a Monza e Imola. Il ministero dei Trasporti, nel quadro del Decreto Legge Infrastrutture approvato dal Consiglio dei Ministri, ha stanziato 5,25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per ogni anno tra il 2026 e il 2032: le risorse andranno a beneficio dell'Aci e hanno come fine la realizzazione dei due eventi sportivi. I gran premi sono un volano economico. Il ministero parla di un "investimento strategico" che ha l'obiettivo di "garantire la continuità e il successo di queste manifestazioni iconiche, sostenendo l'indotto turistico e l'immagine del nostro Paese nel panorama globale del motorsport. Le misure adottate a favore dei grandi eventi sportivi significano anche supportare concretamente queste eccellenze territoriali". "Il governo riconosce la straordinaria importanza dei Gran Premi di Formula 1 di Monza e Imola non solo come eventi sportivi di caratura mondiale, ma anche come fondamentali volani economici e vetrine internazionali per la Lombardia e l'Emilia-Romagna", aggiunge il vicepresidente del consiglio e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
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Renault - Mitsubishi non investirà in Ampere
Dal Giappone arriva una doccia fredda per il progetto Ampere della Renault: la Mitsubishi, infatti, ha posto fine al suo accordo di investimento nella società per la mobilità elettrica della Losanga, scegliendo di cancellare il suo impegno a iniettare risorse per 200 milioni di euro. Il comunicato. "Mitsubishi Motors ha deciso di non procedere con un investimento in Ampere", scrive la Casa giapponese in un breve comunicato, aggiungendo di "rimanere impegnata a esplorare potenziali strade per continuare la collaborazione, compresi possibili veicoli forniti da Renault e Ampere". La Casa dei Tre diamanti si era impegnata a investire in Ampere e ad affiancare nel suo azionariato la Nissan, che a sua volta ha stanziato fino a 600 milioni di euro per partecipare all'iniziativa. Tra le ragioni che possono aver spinto la Mitsubishi a tirarsi indietro su Ampere c'è il rallentamento delle vendite di Bev: lo dimostra la decisione, presa lo scorso autunno dagli stessi vertici della Renault, di cancellare la quotazione in Borsa della società.
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Gruppo Volkswagen - Italdesign fa gola "ad almeno quattro società di ingegneria"
Arrivano nuove conferme sulla possibile uscita della Italdesign dal gruppo Volkswagen. Oggi, 19 maggio, si è tenuto l'atteso incontro tra i vertici dell'azienda torinese e i rappresentanti sindacali e al termine sono emersi diversi dettagli sull'iter della cessione: "L'amministratore delegato di Italdesign, Antonio Casu, ci ha confermato che è partita la valutazione della vendita dell'azienda da parte di Audi", ha spiegato Gianni Mannori della Fiom di Torino. "Questo non vuol dire che la venderanno, è ancora tutto possibile". Mannori, però, ha aggiunto un dettaglio importante, e cioè che Wolfsburg ha già raccolto un elevato interesse per la società fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro. Interesse da società di engineering. "Al momento ci sarebbero quattro o cinque gruppi interessati", ha aggiunto il sindacalista. "Non si tratta di fondi d'investimento, ma di realtà di progettazione e di ingegneria. Ci sembra di capire che Audi non stia pensando di vendere Italdesign a una casa automobilistica, ma ad aziende di servizi di ingegneria che lavorano per Case automobilistiche e non solo. Se dovesse restare in Audi, Italdesign sarebbe interessata dalla riorganizzazione che coinvolge tutto il gruppo. Non si è parlato di occupazione, per ora si parla di prospettive industriali, non è un'azienda in crisi che ha bisogno di ridurre il personale". Secondo Mannori, il boccino "è in Germania, ma la valutazione delle offerte sarà fatta in Italia". I tedeschi sperano di arrivare a "una conclusione entro pochi mesi" e difatti, come ha rivelato Rocco Cutrì della Fim Cisl di Torino, hanno già avviato un processo di di verifica e controllo dei dati aziendali (in gergo una "due diligence") per preparare la Italdesign alla vendita. Intanto, la vicenda approderà la prossima settimana sul tavolo del Comitato aziendale europeo, l'organismo che riunisce i rappresentanti dei lavoratori dell'intero gruppo Audi in Europa.
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Biocarburanti - Il Tour dEurope fa tappa a Milano: "Alternativa all'elettrico"
Milano ha ospitato la prima tappa italiana del Tour d'Europe, un progetto speciale che nasce da un presupposto preciso: nel Green Deal, e nel percorso di riduzione delle emissioni da trasporto, i biocarburanti possono e devono giocare un ruolo importante. Il Giro del Vecchio Continente, fermatosi a Palazzo Lombardia, vede diversi veicoli leggeri e pesanti attraversare 20 Paesi con l'obiettivo di dimostrare il potenziale dei carburanti da materie prime rinnovabili e di sensibilizzare opinione pubblica e decisori politici circa il ruolo di questi vettori energetici nel percorso di decarbonizzazione. Finora l'Unione Europea, nel promuovere la transizione energetica, ha infatti trascurato i carburanti prodotti da biomassa, a favore dell'elettrico e in misura minore - su spinta della Germania - agli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici. Fino a Bruxelles. Nel Tour d'Europe sono già stati percorsi 48 mila chilometri ed effettuati 142 rifornimenti: la carovana taglierà il traguardo con un evento istituzionale che si terrà il 24 giugno a Bruxelles, quando sarà pubblicato un rapporto che mira a mostrare il potenziale climatico immediato dei carburanti rinnovabili. Coinvolte aziende (quali BMW, Bosch, Honda, Hyundai e Iveco), istituzioni accademiche, associazioni e istituzioni della filiera del settore come Enilive, tra i leader nella produzione di Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrogenato): un biocarburante diesel. Regole stupide, tante strade oltre all'elettrico". Secondo l'assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, sono a rischio almeno 500 mila posti di lavoro entro un paio d'anni: ci siamo posti l'obiettivo di salvare il settore raggiungendo gli obiettivi ambientali. Abbiamo dimostrato che ci sono tanti modi, oltre all'elettrico, per arrivare alla decarbonizzazione: dev'essere il mercato a decidere quale sarà la tecnologia vincente. Alla Commissione europea chiediamo di salvare l'industria automotive cambiando le stupide regole imposte. Adesso si tratta di volontà politica, perché agli elementi tecnico-scientifici ci abbiamo pensato noi. Occorre evitare il più grande suicidio industriale della storia. A Guidesi, che è anche presidente dell'Automotive Regions Alliance (Ara), fa eco Andrea di Stefano, responsabile Affari regolatori di Enilive: "I biocarburanti sono una soluzione già adottata per contribuire alla riduzione delle emissioni del trasporto aereo. Possono dare un importante supporto alla transizione anche dei mezzi su strada".
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Restomod - La Jaguar E-Type vista da Ian Callum
Il designer Ian Callum ha pubblicato una sua interpretazione virtuale della Jaguar E-Type in un ipotetico progetto restomod all'interno della gamma Portfolio Project. Non si tratta, almeno per il momento, di un prodotto destinato a una serie limitata, ma l'azienda di Callum potrebbe produrre la vettura se si presentasse un committente sufficientemente facoltoso per sostenere i costi del progetto. Più larga e ancora più essenziale. Un'icona come la Jaguar E-Type non è mai stata facile da modificare: nel tempo, molti hanno proposto soluzioni che combinavano una meccanica profondamente rivista con uno stile sostanzialmente identico all'originale, mentre Callum ha voluto usare una mano leggera ma ferma per ridisegnare la sportiva, scegliendo come base la versione con tetto in tela e mantenendo il propulsore endotermico. Led e schermi, ma rimane una spider con il manuale. Le carreggiate della E-Type di Callum sono allargate, l'assetto notevolmente ribassato e sono previsti cerchi in lega con una copertura in carbonio e un motivo grafico a tre razze. I gruppi ottici sono stati trasformati in elementi a Led, inoltre sono state rimosse le cromature e tutti gli elementi estranei rispetto alla carrozzeria, incluse le maniglie che sono ora a scomparsa. La gobba centrale sul lungo cofano motore è stata ampliata e in coda si notano due generosi terminali di scarico. Gli interni sono stati rivoluzionati adottando schermi che imitano gli strumenti analogici, ma possono integrare qualunque funzione desiderata dal guidatore. Infine, nella console centrale "resistono" sia i comandi fisici che la leva del cambio manuale.
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Nissan - In Giappone le fabbriche a rischio sono due
Il nuovo piano di ristrutturazione della Nissan prevede un drastico ridimensionamento delle attività industriali, con una riduzione delle fabbriche attive da 17 a 10 e una riorganizzazione degli impianti di componentistica. Per ora, la Casa giapponese non ha fornito indicazioni su quali siano i siti destinati alla dismissioni, ma diversi organi di stampa hanno cercato di delineare un quadro della situazione: secondo l'autorevole Yomiuri Shimbun, i vertici aziendali, guidati dal neo amministratore delegato Ivan Espinosa, stanno valutando diverse opzioni, tra cui la possibile chiusura di due stabilimenti in Giappone e di altre cinque tra Messico, Sud Africa, India e Argentina. Le chiusure in madrepatria. In particolare, sarebbero destinati alla dismissione Oppama e Shonan. In tal caso, si tratterebbe di un'iniziativa storica, perché entrambi gli impianti sono siti nella prefettura di Kanagawa, dove l'azienda ha la sua sede (nel capoluogo Yokohama) ed è stata fondata nel 1933. Oppama è uno dei siti bandiera per la Nissan, come Mirafiori per la Fiat o Wolfsburg per la Volkswagen, e quindi la sua chiusura avrebbe un'ancor maggiore rilevanza simbolica, oltre a dimostrare quanto la crisi degli ultimi anni sia profonda. Aperto nel 1961, Oppama è stato tra i primi stabilimenti al mondo a sfornare auto elettriche, con l'avvio dell'assemblaggio della Leaf nel 2010, e oggi conta su una capacità produttiva annua di 240.000 auto e una forza lavoro di circa 3.900 lavoratori: dalle sue linee escono Note e Aura. Shonan, invece, è dedicato alla produzione di veicoli commerciali leggeri (impiega quasi 1.200 persone) ed è posseduto dalla Nissan al 50%. Le due dismissioni in Giappone, le prime dalla chiusura dell'impianto di Murayama (Tokyo) nel 2001, lascerebbero l'azienda con soli tre siti d'assemblaggio in madre-patria: uno nella prefettura di Tochigi e due in quella di Fukuoka. Le dismissioni all'estero. Altrove, sarebbero finiti sotto la lente del management l'impianto sudafricano di Rosslyn e due dei cinque siti messicani (Nissan assembla auto in due strutture ad Aguascalientes e una a Morelos); in Argentina, la Casa ha da tempo annunciato l'intenzione di fermare la produzione di pick-up nella fabbrica della Renault a Córdoba per concentrarla in Messico, nonché un accordo con l'alleato francese per cedere la sua partecipazione nella joint venture indiana Renault Nissan Automotive India Private Ltd. La Nissan, che tramite Espinosa ha escluso il polo inglese di Sunderland dalla nuova tornata di tagli, ha definito le indiscrezioni "speculative" e "non fondate" su informazioni ufficiali: "Al momento non forniamo ulteriori commenti su questa questione", ha aggiunto la Casa. "Ci impegniamo a mantenere la trasparenza con i nostri stakeholder e comunicheremo eventuali aggiornamenti rilevanti, se necessario". Detto questo, sul futuro dell'azienda le voci si moltiplicano: il quotidiano giapponese Mainichi, per esempio, ha ricostruito quanto avvenuto subito dopo la rottura dei negoziati per la fusione con la Honda, scrivendo che un dirigente della Toyota avrebbe contattato Yokohama per offrire un eventuale supporto. Da allora, però, non ci sarebbero stati sviluppi.
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