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Stellantis - Consegne in calo del 9% nel primo trimestre

4 Ruote - Apr 11,2025
Stellantis ha comunicato le stime sulle attività commerciali del primo trimestre: il gruppo ha consegnato 1,2 milioni di veicoli, per un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, legato "principalmente" al Nord America e all'Europa allargata.  Le performance delle singole aree. Sul mercato nordamericano Stellantis ha consegnato 325 mila veicoli, registrando un declino del 20%. A pesare è la "minore produzione di gennaio in conseguenza dei prolungati periodi di vacanze, oltre che per l'avvio delle versioni aggiornate 2025 dei Truck pesanti Ram". Tutto ciò ha annullato la crescita di oltre il 10% registrata nel trimeste da Jeep Compass, Grand Cherokee e Ram 1500/2500. Nei Paesi europei le consegne ammontano a 568 mila unità: il calo è dell'8% ed è dovuto "per due terzi ai veicoli non ancora lanciati nei segmenti A e B, in sostituzione delle generazioni precedenti uscite di produzione alla fine del primo semestre 2024 e per un terzo al calo dei volumi dei commerciali leggeri". In contrazione anche Medio Oriente/Africa (-15% e 100 mila unità) e l'area composta da Cina, India e Asia-Pacifico (-20% e 12 mila), mentre Maserati ha subito una flessione del 48% a 1.700 consegne. Bene il Sud America, dove la maggior domanda, soprattutto in Brasile e Argentina, ha consentito di accrescere le vendite del 19% a 211 mila unità.
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Denza Z9 GT - Potente e ambiziosa: la "BYD premium" è già stata a Vairano

4 Ruote - Apr 10,2025
Nel mondo delle elettriche ad alte prestazioni, un nuovo nome si prepara a rompere gli equilibri. Arriva dalla Cina, porta la firma Denza - il marchio premium della BYD - e si chiama Z9 GT. Non è solo una gran turismo elettrica: è un biglietto da visita con cui il colosso asiatico dichiara guerra aperta ai titani del segmento, dalla Porsche alla Tesla, passando per la BMW. La potenza sfiora i 1.000 cavalli, la tecnologia è avanzata e il design elegante, per farsi notare anche nel Vecchio continente. Misure extralarge. Con i suoi 5,18 metri di lunghezza, quasi due in larghezza e un'altezza contenuta in 1,48 metri, la Z9 GT è una shooting-brake che si posiziona nel segmento delle ammiraglie sportiveggianti, forte di un passo di ben 3.125 mm. La base tecnica è la piattaforma modulare e-Platform 3.0, già conosciuta su altri modelli BYD, qui sfruttata in configurazione a 800 volt per ricariche ultraveloci.  Elettrica o plug-in. Sotto la carrozzeria si nascondono tre motori elettrici per una potenza complessiva di 966 CV: lo 0-100 km/h viene archiviato in meno di 3 secondi, mentre la velocità massima è di 240 km/h. Non sono ancora stati diffusi i dati relativi a batteria e autonomia, ma l'orientamento prestazionale sembra piuttosto chiaro. La gamma motori, però, non si esaurisce qui. C'è anche una variante plug-in hybrid mossa da un 2.0 turbo da circa 200 cavalli e da tre motori elettrici per un totale di 860 CV. Interessante anche la batteria da 38 kWh capace di assicurare circa 160 km a pistoni spenti. Qualsiasi sia la motorizzazione sotto il cofano, l'abitacolo della Z9 GT è elegante e hi-tech allo stesso tempo: tre schermi distinti - strumentazione digitale, infotainment centrale e display per il passeggero - definiscono un abitacolo dalle linee pulite e dai toni caldi, per via dei rivestimenti di pelle marrone.  Gira su sé stessa. L'asse posteriore sterzante  della Denza Z9 GT, a differenza di quanto visto sino ad ora, si distingue per un'architettura con doppia scatola di sterzo indipendente, una per ciascuna ruota posteriore. Questa configurazione consente non solo angoli di sterzata superiori alla media (siamo nell'oridne dei 10 gradi), ma anche modalità di movimento della vettura evolute: rotazione sul proprio asse, traslazione laterale e inversione a "U" in soli 4,65 metri. A supporto del telaio ci sospensioni a doppia camera in grado di variare instante per istante assorbimento e rigidezza in base alle condizioni di guida. Il tutto è supervisionato, a mo di "grande fratello", da una centralina (VCM) che si occupa di gestire attivamente la cinematica del veicolo. La tenuta del sistema è stata validata in condizioni critiche: la Z9 GT ha mantenuto la stabilità anche dopo lo scoppio controllato di uno pneumatico a 205 km/h, grazie al lavoro congiunto di questi sistemi. Prova "super" flash. La sessione di prova organizzata da Denza, limitata a mezzo giro sul nostro circuito di Vairano, ci permette comunque di fare alcune prime considerazioni. Il confort si attesta su livelli elevati, con un'efficace insonorizzazione dell'abitacolo e una gestione precisa delle asperità grazie alle sospensioni pneumatiche a doppia camera, capaci di adattare la risposta in tempo reale alle condizioni del fondo. Particolare attenzione è stata dedicata al contenimento laterale: il sedile lato guida integra fianchetti attivi che si gonfiano in funzione del raggio di curva, incrementando la stabilità posturale del conducente e migliorando la percezione di controllo. Un intervento sottile ma percepibile, che suggerisce una messa a punto attenta anche sotto il profilo ergonomico. Per quel che riguarda la dinamica, invece, sarà un piacere riportare la Z9 GT a Vairano, stavolta per farla passare sotto i "ferri" del nostro Centro Prove. Un piano ambizioso, una gamma in espansione. La Z9 GT non è un episodio isolato, ma parte di una strategia ben precisa: rafforzare la presenza di Denza nel segmento premium con un'offerta ampia e accattivante. In pochi mesi, il marchio ha già messo in campo quattro modelli dalla monovolume D9 alle Suv N5 e N8, fino a questa nuova granturismo elettrica - e altri sono attesi entro il 2026.Di prezzi, per il momento, ancora non si parla, ma per quanto riguarda la Z9 GT si prevede un listino tra i 90 e i 100 mila euro. Il suo arrivo sul nostro mercato, comunque, è previsto entro la fine dell'anno.
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Polestar - Crescono le vendite globali (anche in Italia)

4 Ruote - Apr 10,2025
La Polestar ha chiuso il primo trimestre con 12.304 veicoli venduti, un dato in crescita del 76% rispetto al pari periodo dell'anno scorso e stabile rispetto al quarto trimestre del 2024 nonostante il contesto economico sempre più complesso e difficile. Secondo l'azienda svedese, le performance "sono state sostenute dall'adozione crescente dei modelli più recenti e dalla transizione in corso verso un modello commerciale basato su una vendita attiva". Secondo l'amministratore delegato, Michael Lohscheller, Polestar "è sulla strada giusta e sta compiendo le scelte corrette. I progressi nella trasformazione delle operazioni commerciali sono evidenti. Grazie a un modello di vendita più attivo, a un numero crescente di partner retail e a una gamma di vetture altamente attrattiva, stiamo ottenendo risultati concreti. Allo stesso tempo, monitoriamo attentamente il contesto geopolitico, che rimane instabile, e ci adatteremo ove necessario". I risultati in Italia. La crescita della Polestar ha interessato anche il mercato italiano. Nel nostro Paese, le immatricolazioni hanno raggiunto le 90 unità (+143%, ovviamente dovuto ai numeri ancora esigui): secondo le elaborazioni di Dataforce, per il 55% si tratta di veicoli targati dal canale del noleggio, mentre la parte rimanente ha riguardato i privati, un segmento comunque quintuplicato rispetto al primo trimestre del 2024. Il miglioramento delle performance sul mercato italiano viene attribuito anche all'espansione della rete commerciale: il brand, che poteva già contare sui Polestar Spaces di Milano e Roma, ha inaugurato un nuovo punto vendita a Modena, che a breve sarà affiancato da due ulteriori aperture a Torino e Padova.
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Lotus - Il presente e il futuro del brand alla Milano Design Week

4 Ruote - Apr 10,2025
Proiettare un brand come Lotus nel futuro non è impresa semplice: da un lato ci sono le incognite dell'elettrificazione, dall'altro la necessità di rimanere fedeli a valori storici che sembrano in contrasto con quanto richiesto oggi a chi produce automobili. La Milano Design Week ha offerto l'occasione perfetta per affrontare questa sfida, evidenziando l'importanza di attingere anche da altri settori per definire l'auto di domani. A Milano, in via Tortona 31, la Lotus espone la Emeya ma si parla molto anche della Lotus Theory 1, manifesto tecnico e stilistico che punta su potenza e leggerezza per definire il futuro del marchio. Il progetto non si limita alla pura ingegneria: i materiali utilizzati - in mostra - non solo rispondono a criteri tecnici ed estetici, ma sono anche sostenibili e innovativi. Gli interni, ad esempio, traggono ispirazione dal mondo dell'abbigliamento, con soluzioni leggere ed esclusive che fondono modernità e prestazioni elevate. Nell'installazione di Milano è stato evidente come la combinazione tra tecnologia e tradizione abbia dato vita a un prodotto che rappresenta l'evoluzione di Lotus. Ben Payne, Vice President of Design for Group Lotus, ha descritto la Theory 1 come il il suo prodotto del cuore: le Lotus del futuro devono essere tanto analogiche quanto digitali. Negli anni 60, quando il marchio dominava in Formula 1, Colin Chapman era guidato dall'innovazione tecnica e dalla ricerca di nuove soluzioni. Oggi, oltre a quella filosofia, dobbiamo integrare la digitalizzazione, che amplia le possibilità dell'ingegneria analogica". L'esperienza utente è parte integrante di questa rivoluzione, con dispositivi intuitivi e soluzioni software avanzate. Dobbiamo dare vita ai nostri prodotti unendo semplicità e tecnologia, proprio come hanno fatto aziende come Apple, rendendo immediato l'uso di funzioni complesse. Un concetto che sintetizza le sfide a cui è chiamato ogni produttore al giorno d'oggi, specialmente se legato a valori in un certo senso radicali nell'intendere la progettazione automobilistica.
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Mazda EZ-60 - La nuova Suv elettrica per il mercato globale

4 Ruote - Apr 10,2025
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, la Mazda ha svelato sul social Weibo le linee definitive della EZ-60, la nuova Suv elettrica prodotta dalla joint venture con il colosso cinese Changan e costruita sulla piattaforma della berlina EZ-6, da noi venduta come Mazda6e. L'arrivo in Europa della nuova Suv elettrica non è ancora stato confermato ufficialmente, ma è molto probabile un suo futuro commerciale anche nel vecchio Continente (dove potrebbe chiamarsi Mazda60e). Ricorda l'Arata. Le linee filanti della EZ-60, con l'andamento discendente del tetto, ricordano quelle della concept Arata svelata lo scorso anno. La carrozzeria presenta una serie di sofisticate soluzioni aerodinamiche, dalle prese d'aria nella parte bassa del cofano e nel terzo montante posteriore agli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere. La mascherina, chiusa, è percorsa nella parte inferiore da un contorno a led, con il logo Mazda illuminato. Ridotti gli sbalzi, a vantaggio dell'abitabilità interna. Avrà gli stessi motori della berlina? La Mazda non ha svelato ancora nulla circa le motorizzazioni della EZ-60, che potrebbero essere le stesse della berlina, ossia powertrain da 180 kW (245 CV) e 198 kW (258 CV), abbinati rispettivamente a batterie da 80 e 68,8 kWh. Sul mercato cinese la EZ-6 è disponibile anche con un range extender da 95 CV che alimenta una batteria di minore capacità.
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Mini - Il progetto Urbanaut non è morto

4 Ruote - Apr 10,2025
Nonostante le voci di un possibile abbandono, il progetto Mini Urbanaut non è da considerarsi defunto. Durante la Milano Design Week, infatti, abbiamo parlato con Holger Hampf, capo del design della Mini, il quale ci ha confermato che l'idea di creare una monovolume elettrica non sia ancora tramontata: "Il progetto Urbanaut non è morto".Non è una questione tecnologica. Rispondendo a una domanda diretta sul destino dell'Urbanaut e sulle ragioni di un apparente congelamento del progetto LPV (Lightweight Platform Vehicle), il responsabile del design Mini ha fornito una risposta chiara: "Si tratta di un'idea che esiste da molto tempo: non è morta. Pensiamo costantemente a questo progetto, ma un modello del genere dovrebbe adattarsi bene alla gamma Mini". Tuttavia, il percorso verso una possibile produzione non sembra essere privo di ostacoli e riflessioni strategiche. Il designer ha parlato anche della necessità di trovare una meccanica adatta a una vettura di questo tipo, con le soluzioni attuali che non sarebbero ancora in grado di soddisfare le necessità della clientela interessata a un mezzo di questo tipo: "Il lato tecnologico non è un problema, penso che troveremmo se volessimo davvero farlo".   Coerenza con la gamma. Le maggiori perplessità, come detto, riguardano l'effettiva coerenza con l'identità del marchio Mini: "Le nostre discussioni interne sono più che altro relative a come un modello così diverso da quelli che abbiamo sempre fatto possa inserirsi all'interno della nostra gamma. Quando abbiamo creato la Vision Urbanaut abbiamo esplorato nuovi concetti di abitabilità per gli interni, con dettagli pensati per la guida autonoma come il volante retraibile. Ma un modello così grande si adatta al marchio Mini? Ascoltiamo molto i feedback dei clienti, a partire da quelli riguardo l'aumento delle dimensioni della nuova Countryman. E per quanto riguarda una monovolume, deve avere una certa dimensione per avere senso". Il futuro di questo modello, dunque, è ancora incerto: probabilmente vedremo alcuni dei dettagli introdotti dalla concept del 2020 sulle Mini del futuro, ma per capire se la gamma del marchio accoglierà un nuovo modello derivato dal prototipo servirà ancora tempo.
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Il sondaggio di 4R - Usate lo smartphone in auto?

4 Ruote - Apr 10,2025
Quattroruote è nata nel 1956 con l'obiettivo, tra gli altri, di sensibilizzare gli automobilisti sul tema della sicurezza stradale. Un tema che negli anni si è evoluto, come le automobili e la tecnologia che le muove: ed è proprio la tecnologia che oggi può aiutarci a essere più responsabili e a rendere meno pericolose le strade, anche nei piccoli gesti quotidiani come l'uso dello smartphone. Sicurezza a 360. Il sondaggio che trovate qui sotto, e a cui vi invitiamo a partecipare, punta a conoscere le vostre abitudini quando guidate, e rientra in un progetto di sensibilizzazione che vedrà Quattroruote impegnata su tantissimi fronti: approfondimenti editoriali sul sito e sulla rivista, eventi sul territorio, incontri con i giovani. Nei prossimi giorni sveleremo i dettagli dell'iniziativa: nel frattempo partecipate al nostro sondaggio!Cellulare alla guida: che automobilista sei? Partecipa al sondaggio!     
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Renault   - La Scenic E-Tech Electric si aggiorna: ora c'è anche la guida One Pedal

4 Ruote - Apr 10,2025
La Renault aggiorna la Scenic E-Tech Electric, Auto dell'Anno 2024. Le novità riguardano le dotazioni, gli allestimenti, i sistemi di ricarica, i software di bordo. I prezzi di listino per il mercato italiano saranno diffusi a breve. Guida One Pedal. La novità principale riguarda l'esperienza di guida. Viene infatti introdotta la modalità One Pedal, ovvero il quinto e più alto livello di rigenerazione che permette di viaggiare nella maggior parte dei casi senza ricorrere al pedale del freno. Questa funzione sarà aggiunta anche alle vetture già consegnate ai clienti e dotate di paddle al volante. Un altro aggiornamento è invece relativo alla connettività di bordo: attraverso My Renault App è ora possibile pianificare in remoto la manutenzione sfruttando anche i dati del Part Wear Prediction che controlla l'usura dei principali componenti per ottimizzare costi e tempi di fermo macchina. V2L e V2G. Altra novità sono i caricabatterie di bordo da 11 kW (di serie) e 22 kW (optional). La Scenic E-Tech adotta lo standard V2L (Vehicle-to-Load) che permette di ricaricare dispositivi esterni fino a 3,7 kW e quello V2G (Vehicle-to-Grid) di Mobilize per la ricarica bidirezionale: la vettura può anche sfruttare il servizio Plug & Charge integrato nel Mobilize Charge Pass per semplificare i pagamenti delle ricariche. Le novità per gli allestimenti. La Esprit Alpine adotta di serie i sedili anteriori a regolazione elettrica totale , con quello del guidatore che aggiunge anche la funzione massaggio. Sulla Iconic, invece, debuttano due nuove varianti di finitura dell'abitacolo con tessuto Titanium Black con inserti di Alcantara oppure tessuto Pure Cool Grey con inserti di lana. I sedili della Iconic sono stati ridisegnati per un maggior confort e supporto laterale. Entrambe le versioni adottano anche una nuova telecamera sul montante per il riconoscimento del guidatore, che può richiamare le preferenze di bordo: la stessa telecamera è usata anche per controllare la stanchezza attraverso la Take a Break! App di Ampere.
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Mondiale Endurance - La McLaren in Hypercar dal 2027

4 Ruote - Apr 10,2025
La McLaren ha annunciato ufficialmente il proprio ritorno nel Campionato del Mondo Endurance a partire dalla stagione 2027. La Casa di Woking, grande assente dall'endurance dal 1998, tornerà a competere nella classe regina Hypercar a trent'anni di distanza dalla storica vittoria ottenuta alla 24 Ore di Le Mans del 1995 con la leggendaria F1 GTR. L'obiettivo dichiarato è tornare a lottare per la vittoria assoluta nella classica maratona francese, proprio per ripetere l'impresa del 95.Un ritorno in grande stile. La McLaren Racing amplia così il proprio impegno nelle classi di spicco del motorsport. Oltre alla Formula 1, la squadra inglese è impegnata anche nella Indycar e nella Formula E. A breve, dunque, lo sarà anche nel WEC. "Siamo l'unica squadra al mondo ad aver vinto la Tripla Corona: "Il GP di Monaco, la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans. Vogliamo farlo di nuovo, tenteremo di vincerle di nuovo nello stesso anno", ha aggiunto Brown. Il primo passo verso il ritorno lo avevamo già visto l'anno scorso, con la partecipazione delle McLaren 720S GT3 Evo gestite dalla United Autosports. Qualcuno sospettava già che fosse una mossa per sondare il terreno per un ingresso successivo nella Hypercar e così è stato. Il WEC, dunque, continua ad attrarre costruttori.
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Bridgestone - Ecco i nuovi pneumatici per i rover lunari

4 Ruote - Apr 10,2025
Al 40 Space Symposium di Colorado Springs la Bridgestone ha presentato la seconda generazione di pneumatici destinati all'esplorazione lunare: sviluppati in collaborazione con la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), hanno una struttura composta da sottili raggi metallici, progettata specificamente per ridurre il peso e adattarsi a rover di piccole e medie dimensioni. Il design consente poi una deformazione controllata mantenendo la robustezza necessaria per affrontare le condizioni estreme della superficie della Luna, caratterizzata dalla presenza di regolite (sabbia finissima) e soggetta a vuoto, forti escursioni termiche e radiazioni cosmiche. Dalla Terra allo spazio. I pneumatici sono concepiti per assorbire efficacemente gli urti causati da rocce e ostacoli senza compromettere la mobilità del rover. Questa innovazione ha già ottenuto il premio "Tire Concept of the Year" ai Tire Technology International Awards 2025 ma, oltre alla Luna ha un secondo obiettivo, trasferire le tecnologie sviluppate per l'ambiente spaziale alle applicazioni terrestri, generando innovazioni anche per la mobilità quotidiana.
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F.1, GP Bahrain - La sfida si sposta nel deserto

4 Ruote - Apr 10,2025
Il circus della Formula 1 saluta il Giappone e si dirige in Medio Oriente, dove si terranno le prossime due gare in back-to-back. Si comincia questo fine settimana al Sakhir, per il Gran Premio del Bahrain, quarto round del Mondiale 2025.Tutti vicini. Lo scenario dopo appena tre gare ci regala una classifica cortissima al vertice. Dopo Suzuka, Lando Norris comanda la classifica piloti con 62 punti, appena uno in più del campione in carica Max Verstappen. In terza posizione Oscar Piastri a quota 49, a testimonianza di un avvio di stagione eccellente per la scuderia di Woking. McLaren, infatti, guida anche la classifica costruttori con 111 punti, davanti alla Mercedes (75) e alla Red Bull (61).  In classifica, la Ferrari è lontana: Leclerc è sesto con 20 punti, Hamilton ottavo con 15. Nel Costruttori la Rossa occupa la quarta piazza con soli 35 punti. Ferrari, la dura realtà. Questo avvio di stagione è stato un po' uno schiaffo alle ambizioni iridate dei ferraristi. I test precampionato in Bahrain avevano già evidenziato che la nuova SF-25 non era al livello della McLaren e le prime gare lo hanno confermato. Non sono mancati momenti incoraggianti su tutti la vittoria di Hamilton nella Sprint del GP di Cina. Archiviato quell'episodio, la squadra di Maranello è ripartita cercando di capire quale sia il suo reale potenziale: a Suzuka Leclerc e Hamilton hanno raccolto poco, evidenziando i punti deboli di una monoposto che necessita di aggiornamenti per crescere. Il team principal Frédéric Vasseur guarda al Bahrain come a un banco di prova importante per misurare i passi avanti compiuti: Il fatto che la quarta gara della stagione si disputi in Bahrain ci offre la possibilità di misurare i progressi che abbiamo fatto nella gestione della SF-25 rispetto ai test di un mese e mezzo fa ha dichiarato il francese, consapevole che al momento la Ferrari non può illudersi di sfidare la McLaren. Sappiamo che ci manca ancora della prestazione per essere in grado di lottare con loro ha ammesso, aggiungendo che tutto il team sta lavorando soprattutto sull'ottimizzazione del bilanciamento della vettura. L'obiettivo è sfruttare ogni margine: Anche solo un decimo di guadagno può significare stare davanti ad alcuni dei nostri rivali tanto al sabato in qualifica che la domenica in gara ha sottolineato Vasseur, a indicare che la battaglia si giocherà, come al solito, sui dettagli. In quest'ottica, la Ferrari dovrebbe portare a breve i primi aggiornamenti in particolare un fondo rivisto anche se Vasseur non fa anticipazioni sulle novità attese sotto il profilo tecnico. Cruciale sarà massimizzare ogni fase del weekend, dalla messa a punto nelle prove all'esecuzione in gara, per colmare gradualmente il gap da McLaren, Red Bull e anche Mercedes. Il Bahrain dirà se la Rossa è cresciuta e pronta a invertire la tendenza, in un momento in cui Hamilton cerca ancora il primo podio con la Ferrari e Leclerc vuole tornare a lottare stabilmente al vertice. l circuito di Sakhir. Situato nel cuore del deserto del Sakhir, il Bahrain International Circuit è una pista tecnica che non perdona.  5.412 km di asfalto che si snoda per 15 curve, con lunghi rettilinei seguiti da staccate violente e sequenze di curve lente. Questa configurazione mette a dura prova i freni e la trazione, ma soprattutto esige un'attenta gestione degli pneumatici. Il vento può soffiare sabbia in pista riducendo drasticamente il grip, mentre l'asfalto abrasivo uno dei più aggressivi di tutto il calendario provoca un degrado gomme tra i più elevati del mondiale. Non a caso Pirelli ha selezionato per questo evento le mescole più dure della gamma 2025, ovvero C1 (Hard), C2 (Medium) e C3 (Soft).  Proprio l'asfalto del Bahrain ha spinto Pirelli ad alzare le pressioni minime degli pneumatici rispetto al solito. Per questo GP sono prescritti 23 psi all'anteriore e 21 psi al posteriore, valori aumentati di +1 psi davanti e +2 psi dietro rispetto alla gara 2024 e di +0,5 psi rispetto ai test invernali. La scelta si è resa necessaria dopo l'analisi dei dati raccolti a febbraio, dove è emerso che le sollecitazioni sugli pneumatici erano maggiori di quanto previsto. Va detto che quei test si disputarono in condizioni anomale con pioggia e temperature insolitamente basse quindi i team dispongono sì di una buona base di dati, ma dovranno riadattare il setup al clima ben più caldo trovato ora in gara. Per il weekend bahreinita si attendono temperature massime di 30 C, con sessioni pomeridiane molto calde e gara in notturna più fresca. Sarà fondamentale trovare il giusto compromesso di assetto che preservi le gomme senza sacrificare il passo: il bilanciamento ideale tra ritmo e durata delle coperture sarà la chiave su questo tracciato. Dal punto di vista tecnico, rispetto a Suzuka qui conta di più un posteriore stabile in trazione che non un anteriore chirurgico: le tante ripartenze da bassa velocità di Sakhir richiedono una monoposto ben piantata dietro, per evitare pattinamenti che surriscaldino le gomme. In compenso, i tre lunghi rettifili offriranno tre zone DRS favorevoli (si spera) ai sorpassi.Strategie e meteo. Quello del Bahrain è tradizionalmente un Gran Premio dove la gestione delle gomme incide pesantemente sulle scelte ai box. Considerando l'alto degrado atteso, è probabile che in gara vedremo due pit stop per la maggior parte dei piloti. Nelle ultime edizioni la strategia vincente ha spesso previsto due soste, ma tutto dipenderà dall'evoluzione della pista e da eventuali Safety Car. La partenza avrà un ruolo cruciale a Sakhir la prima curva è teatro di staccate al limite e sorpassi, ma offre anche l'ultima opportunità di guadagnare posizioni facili prima che il degrado gomma stabilizzi i distacchi. Chi scatta bene potrà poi giocare in difesa sfruttando le tre zone DRS per tenere dietro gli avversari. Un'altra variabile sarà il calare della notte: qui si parte al tramonto e le condizioni della pista cambiano rapidamente. L'aria e l'asfalto caldi del tardo pomeriggio andranno rinfrescandosi, influenzando grip e prestazioni. Dal punto di vista meteorologico non dovrebbero esserci sorprese: ci si aspetta un weekend asciutto e caldo. Occhio però al vento, spesso protagonista in Bahrain: raffiche improvvise possono portare sabbia in traiettoria e mettere in crisi il bilanciamento delle vetture. Rookie in pista. La tappa del Sakhir vedrà un'inedita invasione di volti nuovi nella prima sessione di prove libere del venerdì. Saranno ben sei i giovani piloti a scendere in pista, complice un cambio regolamentare che da questa stagione raddoppia le sessioni obbligatorie da dedicare agli esordienti. La FIA ha infatti portato da due a quattro i turni di prove del venerdì mattina in cui ogni squadra deve far girare un pilota che non abbia mai disputato un GP (o al massimo due). Questo ha costretto i team a pianificare con anticipo i weekend giusti in cui far riposare uno dei titolari. Fuori discussione i fine settimana con format Sprint, perché lì c'è una sola sessione di libere, e quelli sui circuiti cittadini più insidiosi, dove privare il pilota titolare dell'unica sessione di prove sarebbe troppo penalizzante. Restano dunque pochi appuntamenti ideali e non sorprende che molte scuderie abbiano scelto proprio il Bahrain. Avendo già svolto qui i test precampionato, tutti i piloti titolari hanno accumulato molti giri e il lavoro di messa a punto parte da una base più concreta del solito.  In Ferrari farà il suo debutto assoluto Dino Beganovic, talentuoso svedese campione Formula Regional nel 2022 che guiderà la SF-25 di Leclerc in FP1. La Red Bull avrà il giovane giapponese Ayumu Iwasa, mentre in Mercedes toccherà al danese Frederik Vesti vicecampione F2 lo scorso anno prendere il posto di Russell per la prima sessione. Aston Martin, dal canto suo, metterà in macchina il collaudatore brasiliano Felipe Drugovich al posto di Alonso. Caso particolare per Haas che avrà al volante Ryo Hirakawa, che ha girato la scorsa settimana a Suzuka con l'Alpine. Hirakawa, classe 1994, è un pilota endurance sostenuto dalla Honda e sta accumulando esperienza in F1 come rookie di lusso. Infine, in Williams vedremo all'opera il britannico Luke Browning.Come vedere la gara in tv. Il fuso orario resta ancora protagonista, ma la cosa positiva è che non servirà un'altra levataccia per seguire l'evento in tv. Ecco gli orari del weekend, già convertiti al fuso orario italiano.Venerdì 11 aprileProve Libere 1 - dalle 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 17.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 12 aprileProve Libere 3 - dalle 14.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 18 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.00Domenica 13 aprileGara, dalle 17 in diretta su SKy Sport F1. Differita TV8 alle 21.00
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Segmento premium - La Cina è un problema anche per BMW e Mercedes

4 Ruote - Apr 10,2025
Arrivano nuove conferme sul ridimensionamento del peso della Cina nelle vendite dei grandi costruttori tedeschi. Oltre a Volkswagen, anche il gruppo BMW e la Mercedes-Benz registrano difficoltà commerciali sul maggior mercato automobilistico al mondo.I risultati di Monaco. Nel primo trimestre 2024, i bavaresi hanno visto calare le vendite dell'1,4% a 586.149 unità (il dato comprende i marchi BMW, Mini e Rolls-Royce) e il motivo è legato sostanzialmente alla Cina: il calo del 17,2% ha completamente annullato la crescita del 5,9% messa a segno su tutti gli altri mercati. A sostenere le performance sono state soprattutto l'Europa, dove è stato messo a segno un +6,2% (241.867 vendite) nonostante un calo dell'1,3% in Germania, e le Americhe, dove spicca il +4,1% degli Stati Uniti (94.591). Tra i singoli brand, BMW ha riscontrato una contrazione del 2% (520.142 unità), Mini è cresciuta del 4,1% (64.626) e Rolls-Royce è calata del 9,4% (1.381). In spolvero le elettrificate, con un +28,5% e 157.495 vendite, di cui 109.516 Bev; le auto a batteria sono migliorate del 32,4% grazie soprattutto al +64,2% dell'Europa. Con questi numeri e nonostante il deficit cinese, la BMW si è confermata al vertice del segmento Premium sia come gruppo, sia come brand.Le performance di Stoccarda. Dal canto suo, la Mercedes-Benz ha chiuso il trimestre con 529.200 auto e furgoni, il 7% in meno rispetto al pari periodo del 2024. Le sole autovetture sono 446.300. In tal caso, la flessione è stata del 4% ed è da attruibuire non solo alla Cina, ma anche all'Europa. Infatti, la Stella a tre punte ha registrato un calo del 10% sul mercato del Dragone (152.800 vendite) e del 7% su quello europeo (148.700), dove è scesa del 10% nella sola Germania. Al contrario, il Nord America è cresciuto del 4% (76.900), con gli Usa a +1% (67.400) e il resto del mondo del 16% (20.900). I dati confermano anche le difficoltà delle elettriche di Stoccarda: la Mercedes ha visto le vendite scendere del 14% (40.700). Di contro, le ibride plug-in sono crescute dell'8%.  
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Gruppo Volkswagen - Cariad, dazi e multe europee: duro colpo ai conti trimestrali

4 Ruote - Apr 10,2025
I bilanci del gruppo Volkswagen devono affrontare lo scoglio delle multe europee per la CO2 e il protezionismo americano. Lo dimostrano i dati preliminari del primo trimestre pubblicati da Wolfsburg, per cui il conto economico è stato appesantito da "componenti straordinarie per circa 1,1 miliardi di euro". Di questi, ben 600 milioni sono "accantonamenti relativi alla normativa sulle emissioni di CO2 in Europa". In sostanza, il gruppo ha messo da parte tale cifra in previsione dello sforamento dei limiti e della contestuale necessità di pagare le multe, e questo nonostante la recente decisione di Bruxelles di introdurre un meccanismo di compliance pluriennale.  Gli altri "effetti". Ulteriori voci una-tantum hanno prodotto conseguenze negative sui conti trimestrali. Il gruppo tedesco, infatti, ha deciso di contabilizzare costi per circa 200 milioni legati al piano di ristrutturazione della divisione informatica Cariad. Altri 300 milioni sono connessi alla decisione di "adeguare" gli accantonamenti per il dieselgate e, soprattutto, alla rivalutazione dei "veicoli in transito" lungo la catena logistica e soggetti ai dazi del 25% introdotti dall'amministrazione Trump all'inizio di aprile ed esclusi dalla "pausa di 90 giorni" annunciata a sorpresa dal tycoon. Di conseguenza, l'insieme delle componenti straordinarie ha prodotto ripercussioni sul conto economico e pure sul rendiconto finanziario. Nonostante un fatturato in miglioramento del 3% circa a 78 miliardi di euro, l'utile operativo è sceso di oltre il 39%, passando dai 4,6 miliardi dei primi tre mesi del 2024 a 2,8 miliardi, per un margine quasi dimezzato dal 6% al 3,6%. Volkswagen, che ha chiuso il trimeste con un calo della liquidità netta per le attività automotive (esclusi quindi i servizi finanziari che per loro natura hanno un'elevata esposizione finanziaria) dai 34,4 miliardi di fine 2024 a 33 miliardi, ha quindi avvertito come utile e margine operativo si "discostino in modo significativo dalle aspettative medie di mercato", pari, rispettivamente, a 4 miliardi di euro e al 5%. Le prospettive. Ora bisognerà verificare i prossimi trimestri per ulteriori conferme sull'impatto dei regolamenti europei e dei dazi. Un miglioramento della situazione non è da escludere, ma non lo è neanche un peggioramento. Non sorprende dunque la cautela espressa dal gruppo Volkswagen in merito alle prospettive finanziarie per l'intero esercizio. Per ora sono confermate le stime su un fatturato in crescita del 5% e un margine operativo tra il 5,5 e il 6,5% e, per le sole attività automobilistiche, su flussi di cassa tra 2 e 5 miliardi e una liquidità netta tra 34 e 37 miliardi. Tuttavia, i vertici avvertono che "i possibili effetti su fatturato, utili e flussi di cassa annuali derivanti dall'annunciato aumento dei dazi all'importazione, in particolare negli Stati Uniti d'America, non sono ancora inclusi nelle previsioni", poiché l'impatto non può essere "al momento valutato in modo inequivocabile".
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Milano Design Week - Lamborghini e Ducati, insieme per la terza volta

4 Ruote - Apr 10,2025
Cos'hanno in comune una moto e un'automobile? Apparentemente poco, ma Lamborghini e Ducati dimostrano il contrario. Due simboli del motorsport Made in Italy, entrambi figli della Motor Valley, si riuniscono per una serie speciale della Ducati Panigale V4S, ispirata alla Lamborghini Revuelto. Le prime due collaborazioni risalgono al 2020 e al 2022, con la Diavel 1260 nata dalla Sián FKP 37 e alla Streetfighter V4 ispirata alla Huracán STO. Quale migliore occasione della Milano Design Week per svelare i dettagli di questa esclusiva partnership? Due ruote su misura. Saranno prodotti 630 esemplari della Ducati Panigale V4S, pensati per i clienti più affezionati della casa di Borgo Panigale. La moto sfoggerà una livrea esclusiva, caratterizzata dall'accostamento di giallo fluo e grigio, ispirata a un esemplare speciale della Revuelto. Questa edizione limitata si inserisce nel solco dei programmi di personalizzazione che la Lamborghini propone da anni ai suoi clienti più esigenti. Materiali pregiati e finiture curate definiscono l'identità di entrambe i veicoli esposti, dove la fibra di carbonio gioca un ruolo chiave nella riduzione del peso e nell'esaltazione della sportività. A livello tecnico, la Panigale V4S eroga 218,5 CV su un peso di 185 kg, raggiungendo un rapporto peso-potenza di 1,18 kg/CV. La Revuelto, dal canto suo, risponde con un V12 plug-in hybrid da 1.015 CV, un concentrato di prestazioni ed efficienza. Ancora più esclusiva. Per chi desidera ancora più esclusività, Lamborghini e Ducati hanno previsto una serie di soli 63 esemplari, un chiaro omaggio all'anno di fondazione della casa di Sant'Agata Bolognese. I selezionatissimi clienti potranno abbinare perfettamente la loro Panigale V4S alla propria Lamborghini, creando un binomio unico tra due e quattro ruote all'insegna dell'eccellenza italiana.
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Hyundai - La Suv elettrica per la Cina inizia a mostrarsi

4 Ruote - Apr 10,2025
La Hyundai ha diffuso il teaser di una nuova Suv elettrica destinata al mercato cinese. La vettura, ancora totalmente camuffata e nota per il momento con la sigla interna OE, potrebbe debuttare all'imminente Salone di Shanghai. Non è lo stile Ioniq. Il frontale molto chiuso, con una presa d'aria inferiore e una barra orizzontale led a dominare la scena, fa pensare a un powertrain elettrico. I passaruota sono muscolosi e anche i cerchi presentano coperture aerodinamiche integrali, mentre sulla fiancata spicca il cristallo fisso posteriore triangolare. In coda troviamo nuovamente una unica striscia led orizzontale ed è visibile il logo Hyundai sul lunotto. Non ci sono, in sostanza, richiami a temi come i fari Pixel Led dei modelli Ioniq e l'auto sembra seguire una sua strada stilistica. Confort e sicurezza. La vettura è stata sviluppata dal nuovo R&D che Hyundai ha aperto in Cina e dovrebbe essere quindi un prodotto riservato al mercato interno. Nel video ufficiale di presentazione tutta l'attenzione è rivolta ai test di guida sulla neve: l'intenzione della Casa è infatti quella di puntare l'attenzione sul confort, sulla sicurezza e sulla stabilità della vettura rispetto ad altri temi ricorrenti come l'infotainment, l'autonomia e la presenza di optional qualificanti. Non sono tuttavia stati forniti dettagli sul powertrain, né dal punto di vista della potenza, né per quanto riguarda la batteria.
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Caterham - Accordo con Horse per i motori della Seven Academy Race Package

4 Ruote - Apr 10,2025
La Caterham ha stretto un accordo con Horse, di proprietà di Renault e Geely, per utilizzare i motori endotermici di ultima generazione nelle competizioni, aprendo ad una alternativa rispetto ai classici motori Ford. Si comincia dalle corse. La notizia non riguarda - per ora - i modelli di serie, ma gli esemplari destinati all'Academy Race Package della Seven che rappresenta l'ingresso nel mondo del motorsport. A partire dal 2026, al posto del precedente motore Ford Sigma, saranno utilizzati i motori Horse HR13 turbo di 1.3 litri con una specifica messa a punto da 130 CV e 176 Nm di coppia massima e con cambio sei marce manuale. Horse affianca Ford e Suzuki come fornitore. Questa notizia potrebbe anticipare futuri accordi di Caterham per i motori delle stradali: attualmente l'offerta è articolata sulla piccola Seven 170 con motore Suzuki da 660 centimetri cubi e 85 CV e sulle varie declinazioni del motore Ford Duratec 2.0 litri, ma le normative sulle emissioni e sulle omologazioni potrebbero portare a un cambio di rotta per continuare ad offrire sul mercato vetture così esclusive.
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Europ Assistance - Italiani meno dipendenti dallauto personale

4 Ruote - Apr 10,2025
La terza edizione del Mobility Barometer Ipsos-Europ Assistance su intenzioni e abitudini di mobilità dei cittadini è stata condotta tra il dicembre 2024 e il gennaio 2025 su un campione di 9.000 persone in nove Paesi europei (oltre all'Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Svizzera). Le domande hanno spaziato dalle modalità di spostamento quotidiane, alla propensione ad acquistare veicoli elettrici, all'utilizzo di coperture assicurative per i propri mezzi di micromobilità e in generale, fino al rapporto con la proprietà o l'utilizzo degli stessi veicoli. Per quanto riguarda il nostro Paese, è emerso che l'auto rimane il mezzo preferito il 96% la utilizza per gli spostamenti quotidiani e nel 97% dei casi, il dato più alto d'Europa, si tratta di una vettura di proprietà -, ma il 19% degli italiani dichiara di volerne diminuire l'utilizzo nei prossimi 12 mesi. Inoltre, il 37% considera l'ipotesi di non possederne una in futuro. Peraltro, a fronte di un aumento dell'impiego delle biciclette, è in diminuzione il ricorso ai taxi e ai mezzi in condivisione. Il 67% del campione è risultato interessato alla sottoscrizione di polizze per le biciclette, e il 27% sarebbe disposto a destinarvi oltre cento euro.
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Dazi - La Cina "chiama" l'Europa: rafforziamo le nostre relazioni, anche sulle auto

4 Ruote - Apr 10,2025
Nel caos creato da Donald Trump con la sua posizione sui dazi, una cosa è certa: gli equilibri commerciali a livello globale vanno verso una ricomposizione che rischia di limitare il ruolo degli Stati Uniti e rendere centrale i rapporti tra altre aree del globo.  il caso della Cina, sempre più attiva nel cercare di ridurre l'impatto delle nuove tariffe doganali statunitensi e sempre più propensa a dare una scossa alle sue relazioni con il resto del mondo, a partire dall'Europa: lo dimostra quanto avvenuto nelle ultime ore. Il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, ha chiamato la sua controparte europea Maros Sefcovic alcune ore prima della decisione di Trump di sospendere i dazi reciproci per 90 giorni e alzare le tariffe sui beni prodotti in Cina fino al 125%. Il risultato della telefonata? Le parti, secondo quanto comunicato dal dicastero di Pechino, hanno avuto uno "scambio di opinioni approfondito e franco su questioni quali il rafforzamento della cooperazione economica e commerciale Cina-Ue e la risposta alle cosiddette 'tariffe reciproche' imposte dagli Stati Uniti".Dialogo immediato. L'iniziativa diplomatica di Pechino, che nei giorni scorsi ha riguardato soprattutto le grandi multinazionali, non si è limitata al contatto tra Wang e Sefcovic perché un'analoga telefonata è intercorsa trea il premier Li Qiang e il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il messaggio è chiaro: "La Cina è pronta a collaborare con l'Ue nella stessa direzione, ad attuare congiuntamente l'importante consenso raggiunto dai leader della Cina e dell'Ue, a rafforzare la comunicazione e gli scambi e ad approfondire il commercio, gli investimenti e la cooperazione industriale". A tal fine, Wang e Sefcovic "hanno concordato di avviare consultazioni tempestive per discutere questioni relative all'accesso al mercato, per creare un ambiente imprenditoriale più favorevole per le imprese e per avviare immediatamente negoziati sugli impegni sui prezzi dei veicoli elettrici, nonché discutere la cooperazione in materia di investimenti nell'industria automobilistica". In poche parole, Pechino e Bruxelles, di fronte alle intemerate di Trump hanno deciso di rompere gli indugi e di "sostenere una ripresa del meccanismo di dialogo sulle misure di difesa commerciale Cina-Ue" al fine di "gestire adeguatamente gli attriti commerciali". Un aspetto importante è che tutto avverrà sotto l'ombrello dell'Organizzazione mondiale del commercio, in modo da salvaguardare "il sistema commerciale multilaterale" incentrato sui regolamenti della stessa Omc. La spinta di Trump. Insomma, il neo-protezionismo trumpiano sta spingendo Pechino e Bruxelles a rafforzare i propri legami e ad accantonare gli attriti degli ultimi mesi. D'altro canto, Wang, che ha avuto un analogo scambio di opinioni "franco e approfondito" con Zafrul Aziz, ministro del Commercio malese Zafru e presidente di turno dell'Asean (l'assocazione dei Paesi del sud-est asiatico), ha ribadito che i dazi reciproci statunitensi "violano gravemente gli interessi legittimi di tutti i Paesi e i regolamenti dell'OMC, danneggiano seriamente il sistema commerciale multilaterale basato sulle regole e hanno un grave impatto sulla stabilità dell'ordine economico globale. "Non ci sono vincitori nelle guerre commerciali e non c'è via d'uscita per il protezionismo. La Cina è disposta a risolvere le sue divergenze attraverso la consultazione e il negoziato, ma se gli Stati Uniti insistono ad andare per la loro strada, la Cina difenderà sè stessa fino alla fine", ha agigunto il ministro cinese, sottolineando che "nella situazione attuale", Pechino e Bruxelles devono "sostenere congiuntamente il sistema commerciale multilaterale basato su regole" e impegnarsi a facilitare gli scambi commerciali per garantire maggior stabilità e certezze all'economia mondiale. Dal canto suo, Sefcovic non ha fatto mistero delle sue critiche a Washington evidenziando il "grave impatto" dei dazi sul commercio internazionale e sulle economie dei diversi Paesi globali e ribadendo l'impegno della Ue "a lavorare con gli altri membri dell'Omc, compresa la Cina, per garantire il normale funzionamento del commercio globale". Inoltre, Bruxelles "attribuisce grande importanza alle relazioni economiche e commerciali Ue-Cina ed è disposta a rafforzare il dialogo e la comunicazione con la Cina per promuovere l'espansione dell'accesso bidirezionale al mercato, degli investimenti e della cooperazione industriale". Un messaggio chiaramente rivolto a Trump.La reazione alla "pausa". Intanto, von der Leyen ha accolto con favore l'annuncio della "pausa di 90 giorni" annunciata dallo stesso Trump, giudicandola "un passo importante verso la stabilizzazione dell'economia globale. Condizioni chiare e prevedibili sono essenziali per il funzionamento del commercio e delle catene di approvvigionamento. Le tariffe sono tasse che danneggiano solo le imprese e i consumatori. Ecco perché ho sempre sostenuto un accordo tariffario zero per zero tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti", ha aggiunto il presidente della Commissione, ribandendo l'impegno del blocco comunitario a "condurre negoziati costruttivi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di realizzare scambi commerciali senza attriti e reciprocamente vantaggiosi". Von der Leyen, però, non manca di lanciare un chiaro segnale a Washington, rimarcando il focus della diplomazia europea "sulla diversificazione dei partenariati commerciali" tramite trattative con Paesi che "rappresentano l'87% del commercio globale e condividendo il nostro impegno a favore di uno scambio libero e aperto di beni, servizi e idee. Infine, stiamo intensificando il nostro lavoro per eliminare le barriere nel nostro mercato unico. Questa crisi ha chiarito una cosa: in tempi di incertezza, il mercato unico è la nostra ancora di stabilità e resilienza. Io e il mio team continueremo a lavorare giorno e notte per proteggere i consumatori, i lavoratori e le imprese europee".
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Nissan ProPilot - La prossima generazione arriva nel 2027

4 Ruote - Apr 10,2025
La Nissan porterà sul mercato la nuova generazione della suite ProPilot a partire dall'anno fiscale 2027 (che per la Casa giapponese inizia il primo di aprile). I nuovi Adas per la guida assistita debutteranno sui modelli di serie prodotti dopo quella data e sfrutteranno la tecnologia Nissan Ground Truth Perception per l'analisi della strada e del traffico, utilizzando lidar e il software Wayve AI Driver. Startup promettente. Wayve AI Driver si basa sui modelli di intelligenza artificiale della startup inglese Wayve, che sviluppa soluzioni per la guida autonoma utilizzando l'hardware già presente sulle auto (chip di bordo, telecamere, sensori e quant'altro) senza richiedere sensori aggiuntivi o mappe in alta definizione. Una soluzione particolarmente appetibile per i costruttori: la Wayve ha raccolto oltre 1,3 miliardi di dollari da investitori quali Nvidia, Microsoft, SoftBank e Uber. Quello con la Nissan è il primo accordo stretto dall'azienda inglese con una Casa automobilistica.
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Stati Uniti - Dietrofront di Trump: dazi sospesi per 90 giorni

4 Ruote - Apr 09,2025
Nuovo colpo di scena nella crisi dei dazi: Donald Trump ha deciso di soddisfare (in parte) le pressanti richieste dell'establishment americano, annunciando una sospensione di 90 giorni per le tariffe reciproche introdotte la scorsa settimana. La decisione riguarda solo "alcuni Paesi": non si sa ancora quali, ma il presidente statunitense ha citato espressamente quei 75 governi che hanno manifestato l'intenzione di aprire un negoziato con Washington. L'unica eccezione è rappresentata dalla Cina, che sarà sottoposta a dazi ancora più alti del 104% annunciato nelle ultime ore. Nuovo colpo al Dragone. Trump ha comunicato le sue decisioni tramite un post sul social network Truth. "Alla luce della mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti dei mercati mondiali, con la presente aumento i dazi applicati dagli Stati Uniti d'America al 125%, con effetto immediato", ha scritto l'inquilino della Casa Bianca. "A un certo punto, si spera nel prossimo futuro, la Cina si renderà conto che i tempi in cui si derubavano gli Stati Uniti e altri Paesi non sono più sostenibili né accettabili". Dunque, tra Pechino e Washington è ormai scoppiata una guerra commerciale senza esclusione di colpi. Al contrario degli altri partner.  La pausa. Trump, come detto, non ha precisato quali Paesi beneficeranno della sospensione di 90 giorni, ma ha citato "oltre 75" istituzioni desiderose di intavolare delle trattative e tra queste figura anche l'Unione Europea: i vertici di Bruxelles hanno più volte parlato del proposito di aprire un canale negoziale anche se proprio oggi, 9 aprile, gli Stati membri hanno approvato la proposta della Commissione Ue di introdurre tra pochi giorni dazi su diverse tipologie di beni statunitensi. "Sulla base del fatto che oltre 75 Paesi hanno convocato i rappresentanti degli Stati Uniti, inclusi i Dipartimenti del Commercio, del Tesoro e dell'Ustr (acronimo di United States Trade Representative, il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d'America, ndr), per negoziare una soluzione alle questioni in discussione relative a commercio, barriere commerciali, dazi, manipolazione valutaria e tariffe non monetarie, e che questi Paesi, su mio forte suggerimento, non hanno esercitato ritorsioni in alcun modo o forma contro gli Stati Uniti, ho autorizzato una pausa di 90 giorni", ha spiegato Trump, aggiungendo di aver autorizzato l'imposizione di un dazio reciproco "sostanzialmente ridotto, ossia del 10%, durante questo periodo, anch'esso con effetto immediato". Euforica la reazione di Wall Street.
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