Stellantis - Mirafiori, altre 610 uscite volontarie

4 Ruote - Giu 09,2025
Uscita volontaria con incentivo all'esodo di altri 610 lavoratori della fabbrica di Mirafiori: il programma, comunicato nelle scorse ore da Stellantis ai sindacati, riguarda diverse aree dello storico stabilimento torinese. Il grosso arriva da 250 delle Carrozzerie e da 212 degli Enti Centrali; poi 53 della Pcma di San Benigno, 31 delle Costruzione Stampi, 20 del Services, 19 delle Presse, 16 del Centro Ricerche Fiat, e nove della ex Tea di Grugliasco. Per le Carrozzerie, efficacia fissata a fine luglio 2025, mentre per gli altri la data è il 31 ottobre. Nel 2024, erano state 1.520 le persone coinvolte dall'iniziativa precedente, firmata a marzo e completata entro dicembre. Cosa dice l'azienda. Il programma di uscite volontarie in Italia è finalizzato a supportare il prepensionamento o diverse opportunità di carriera. Tuttavia, a Mirafiori, a partire da agosto, avremo bisogno di una forza lavoro stabile, adeguatamente formata e focalizzata, per supportare il lancio del modello ibrido, fa sapere Stellantis. Infatti tra fine 2025 e inizio 2026 si attende l'avvio della produzione del Cinquino mild hybrid. Chi ha detto sì. Secondo Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, dopo aver stabilito l'accompagnamento alla pensione per i lavoratori più anziani, chiederemo all'azienda di prendere un impegno: avviare nuove assunzioni a Mirafiori per garantire un solido futuro allo stabilimento e alla città. E chi no. Cambiano gli amministratori delegati, ma non il trend di svuotamento di Mirafiori e il depauperamento di Torino, ed ecco perché non abbiamo firmato l'accordo in cui nulla è previsto per il futuro: è l'attacco di Edi Lazzi, segretario generale provinciale Fiom Cgil di Torino, in riferimento ad Antonio Filosa. Che, comunque, assumerà i poteri di Ceo dal 23 giugno 2025.
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Nissan Leaf - I dettagli tecnici della terza generazione

4 Ruote - Giu 09,2025
Dopo aver diffuso le prime immagini ufficiali, la Nissan pubblica i dati tecnici della nuova generazione della Leaf,  disponibile nelle concessionarie entro fine anno. Fino a 218 CV. L'elettrica giapponese porterà al debutto un nuovo powertrain definito "3 in 1", che in una unica struttura raggruppa motore, inverter e riduttore con ingombri ridotti del 10% rispetto al modello uscente. Questa unità eroga fino a 218 CV e 355 Nm, ma non sappiamo ancora quali siano le varianti previste. Anche le batterie sono di nuova generazione e sono dotate di un sistema di raffreddamento a liquido e di un nuovo dispositivo che recupera il calore generato dal caricatore di bordo. Affinata. Il nuovo powertrain, insieme alle modifiche a telaio, sospensioni e materiali, ha permesso di ridurre di 2 decibel la rumorosità interna a 50 km/h; gli ingombri ridotti, inoltre, hanno consentito di spostare il climatizzatore per guadagnare spazio nell'abitacolo. La piattaforma CMF-EV adotta la sospensione posteriore multilink, mentre i cerchi sono da 19". 
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Alfa Romeo - Milano, i 40 mila ordini della Junior prendono il tram

4 Ruote - Giu 09,2025
Un tram Sirietto viaggia per Milano con la livrea ispirata all'Alfa Romeo Junior: è così che il Biscione celebra i 40 mila ordini della B-Suv, raccolti in 38 Paesi e di cui il 18% sono ascrivibili alla variante elettrica (come il tram, peraltro). Secondo i numeri ufficiali, in aprile la nuova arrivata è stata l'Alfa più venduta con 1.775 immatricolazioni: oltre la metà dei volumi del marchio. Prende il 24. Per tutto il mese di giugno giugno, il tram personalizzato con la Junior (il numero 24) attraverserà il centro di Milano, nonché CityLife e i Navigli, pubblicizzando il marchio tra i milanesi che utilizzano il trasporto pubblico. 
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Milano Cortina - Pirelli "monta le gomme" ai Giochi invernali 2026

4 Ruote - Giu 09,2025
Pirelli sarà il partner ufficiale di Milano Cortina, i giochi invernali al via il prossimo febbraio. Tutti i veicoli della flotta (forniti da Stellantis) monteranno i pneumatici invernali del Biscione e l'accordo prevede anche l'assistenza tecnica su strada, con servizi di riparazione e sostituzione in caso di foratura nei cluster olimpici e lungo i percorsi verso le sedi di gara. A tempo di sport. La partnership durerà fino alla conclusione dei Giochi Paralimpici e segna un altro passo "sportivo" per il gruppo fondato nel 1872, che compete nel motorsport dal 1907 ed è presente in oltre 350 competizioni mondiali, Formula 1 compresa (almeno fino al 2027).
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Terre rare - Si teme una crisi come quella dei chip

4 Ruote - Giu 09,2025
Prese dal panico per la carenza di terre rare, le Case auto sono disposte a pagare qualsiasi prezzo: lo ha dichiarato alla Reuters Frank Eckard, Ceo della tedesca Magnosphere (produttore di magneti). Il problema, come noto, nasce dai dissidi fra Stati Uniti e Cina, con Pechino che ha reagito ai dazi di Trump imponendo forti restrizioni alle esportazioni nel mondo delle Rare Earth Elements, sempre più pervasive nelle componenti per le vetture. Misura che ha messo in seria difficoltà i costruttori a livello globale. Similitudini. L'attuale situazione è per certi versi analoga alla crisi dei chip esplosa tra la fine del 2020 e il 2022: la pandemia del 2019 portò a un'impennata della domanda di dispositivi elettronici e alla paralisi del mercato dei veicoli, così che soprattutto il maggior produttore di semiconduttori (Taiwan) preferì vendere i microprocessori ai big dell'hi-tech, trascurando le Case auto. Queste, alla ripresa della domanda di macchine, si trovarono sostanzialmente prive di elementi essenziali alla produzione. E oggi, come allora, le aziende potrebbero produrre vetture senza determinati componenti e parcheggiarle in attesa della disponibilità di terre rare. I numeri del Dragone. Un'alternativa al Celeste Impero? Una parola. Secondo la società di consulenza AlixPartners, la Cina controlla il 70% dell'estrazione globale delle Rare Earth Elements, l'85% della capacità di raffinazione e il 90% della produzione di leghe metalliche e magneti a base di terre rare. Lo stesso Eckard fa notare, partendo dalla crisi dei chip, come nessuno ha imparato dal passato, ossia a rendersi meno dipendente dall'estero. Inoltre, in base a un rapporto della Commissione Europea del 2024, il Paese della Grande Muraglia  ha in mano il 50% della fornitura globale di 19 materie prime chiave, tra cui manganese, grafite e alluminio. Ci sarebbe il Regolamento 2024/1252 sulle materie prime critiche (Crma) dell'Unione Europea, ma Noah Barkin, consulente senior di Rhodium Group (think-tank statunitense focalizzato sulla Cina), sostiene che Bruxelles si sia mossa con troppa lentezza. E comunque, altre aziende che vendono terre rare non riescono a essere competitive, sotto il profilo delle tariffe, col Regno di Mezzo.
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Skoda - Enyaq RS Race, laboratorio da corsa

4 Ruote - Giu 09,2025
La Skoda presenta la Enyaq RS Race, un modello da corsa che deriva dalla Enyaq RS stradale già disponibile a listino e che evolve i contenuti della Race Concept svelata nel 2024. 300 kg in meno coi biocompositi. Il reparto Skoda Motorsport ha sviluppato la RS Race partendo dalla versione con carrozzeria coupé della RS stradale. Il primo e più importante lavoro ha riguardato la massa, che è stata ridotta di oltre 300 kg fino a 1.946 kg totali realizzando elementi esterni e interni con innovativi biocompositi ed eliminando tutti gli elementi superflui. Allo stesso tempo, telaio e carrozzeria sono stati modificati lavorando sull'aerodinamica e sui flussi di raffreddamento: il risultato è una vettura sensibilmente più larga (+72 mm anteriore e +116 mm posteriore) e bassa (-70 mm) rispetto all'originale, caratterizzata anche da grandi alettoni fissi, dall'impianto frenante racing e dall'assetto tradizionale regolabile, completo di freno a mano idraulico sull'asse posteriore. Nessuna modifica al powertrain. La RS Race non è (ancora) una vettura pronta per l'omologazione, ma una vetrina delle potenzialità della piattaforma e un vero e proprio laboratorio su ruote per sviluppare soluzioni innovative che potrebbero avere poi un riscontro nella produzione di serie. Il powertrain elettrico da 340 CV e la batteria non presentano modifiche rispetto alla versione stradale, ma secondo i tecnici della Skoda l'handling è paragonabile a quello della Fabia RS Rally2. C'è anche il sound sportivo. Osservando gli interni, totalmente spogli e caratterizzati da rollbar e cinture di sicurezza da competizione, spiccano molti elementi in comune con la Fabia RS Rally2, ma al centro della plancia è ancora presente lo schermo dell'infotainment. A bordo, inoltre, è stato installato il sistema audio Havas, modificato rispetto alla stradale, in grado di riprodurre il sound di una vettura sportiva da corsa endotermica. Sono presenti dei diffusori esterni nel frontale e nella coda e il suono è regolabile: si attiva automaticamente al di sopra dei 30 km/h. 
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Modellini - Fiat 600 Sporting 1998 di Laudoracing-Models

4 Ruote - Giu 09,2025
Oggi analizziamo una perfetta replica in scala 1:18 della Fiat 600 Sporting prodotta da Laudoracing-Models. Le forme sono corrette, catturano bene l'essenza di questa citycar e l'attenzione nella verniciatura si apprezza osservando la vettura da ogni lato. Le vetrature, dall'ottima trasparenza, offrono un dettaglio particolar: sul lato destro, in basso, il parabrezza riporta a famosa tasca adesiva dell'epoca contenente tagliando assicurativo e disco orario, dettaglio possibile su scale come questa. La fanaleria, realistica per proporzioni e cromia, le assegna un aspetto visivamente autentico; buono il lavoro di riproduzione per cerchi e pneumatici. Gli interni sono ben curati: i sedili bicolore con logo Abarth sugli appoggiatesta richiamano lo spirito frizzante dell'allestimento. Il cruscotto è fedele a quello di un'auto datata 1998, con forme e strumenti decisamente completi per l'epoca: questo può far comprendere il grado di evoluzione in questi ultimi  venticinque anni. Già disponibile nei migliori negozi e sul sito del produttore a 118,85 Euro, la Fiat 600 Sporting è prodotta in vari colori visibili sul sito.
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Rally Italia Sardegna - Nel backstage del WRC

4 Ruote - Giu 09,2025
I puristi del motorsport che si sentono traditi dai box patinati e dal glamour della F.1 possono trovare conforto nel WRC. Il campionato mondiale rally riduce infatti quelle distanze tra pubblico e show che si possono trovare in pista, anzi, tende ad avvicinarlo: service park aperti, con spettatori che possono gustarsi il concerto dei The Kolors tra le ospitality dei team, meccanici impegnati nel setup delle auto danneggiate. Oppure sessione di autografi con i piloti e il parco chiuso nel pieno centro di Olbia, per ammirare e toccare quasi con mano le vetture del campionato. Poi le incredibili evoluzioni dei piloti, salti e controsterzi al cardiopalma a pochi metri di distanza senza barriere, con fan dell'est e nord Europa che accorrono numerosi per sostenere i loro idoli. Insomma, anche quest'anno il Rally Italia Sardegna ha mantenuto fede alle aspettative. Shakedown. Quest'anno, il capitolo sardo del WRC l'abbiamo vissuto in prima persona, a partire dalla giornata del giovedì con lo shakedown: una prova spettacolo per il pubblico, ma utile a piloti e team per prendere familiarità con vetture, assetti e terreno. Qui siamo saliti a bordo della Toyota Yaris GR Rally1 in veste di co-driver con il leader della classifica Elfyn Evans: un vero prototipo che fa comprendere i limiti disumani del pilota e di una vettura da competizione. Accelerazioni brucianti, che si fanno sentire con un bel pugno nello stomaco, salti lunghi decine di metri e una trazione esagerata della Yaris che scarica la sua potenza a terra in una tempesta di sabbia e polvere. E dietro questa magia, il gioco di volante di Evans che taglia decimi di secondo con controsterzi perfetti, come un chirurgo. La fine dell'ibrido. Con Evans e il suo co-driver Scott Martin siamo scesi anche nel dettaglio delle vetture, parlando delle ultime novità del regolamento come la fine del ciclo ibrido nelle power unit delle Rally1. Il pilota gallese ci ha confermato che la guida non è cambiata molto rispetto allo scorso anno, mentre con Scott abbiamo parlato del ruolo del navigatore: quest'ultimo, oltre a indicare le note al driver, attraverso dei tasti azionabili coi pedi gestisce le comunicazioni con il team, il trip e chiude le prese di aspirazione del motore durante i guadi, per non far entrare acqua nel propulsore. E sì, Scott ci ha confermato che durante la speciale raramente guarda la strada: gli occhi sono fissi sul roadbook e bastano le forze G a far capire in che curva ci si trova. La "prima" di Hankook. Un altra novità del WRC 2025 è il cambio del fornitore unico di pneumatici, che a partire da quest'anno è Hankook. Qui abbiamo potuto conoscere tutti i segreti dei nuovi pneumatici: tre tipologie disponibili, stick, tassellate per sabbia e roccia e le chiodate per ghiaccio e neve. In Sardegna, ovviamente, c'erano quelle da terra con due mescole, la dura (con sigla WRC7) e la morbida WRC3, con la possibilità degli equipaggi di montare i diversi compound su singola ruota a seconda delle esigenze della prova speciale. Quattro invece le linee di montaggio al service park, che in questo rally hanno offerto assistenza a ben 68 equipaggi, in turni di lavoro senza sosta dalle 7 del mattino alle 22 di sera. E ancora, oltre 2.300 le coperture previste per questo rally, stivate in container dedicati a temperatura controllata. Altri numeri? Il tassello del Dynapro R213 (il nome del pneumatico usato per questa tappa) ha un'altezza di 13 mm, un battistrada asimmetrico con la parte interna studiata per ottenere la massima trazione in accelerazione e frenata, mentre quella esterna sopporta il carico laterale in curva e gestisce la direzionalità. 
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Renault - La Losanga produrrà droni in Ucraina

4 Ruote - Giu 09,2025
La Renault potrebbe essere la prima Casa automobilistica europea a fare il suo ingresso nel comparto della Difesa. O, per meglio dire, il suo ritorno a distanza di diversi decenni dalla produzione degli ultimi mezzi militari. La Losanga, infatti, ha confermato a France Info i contatti avvenuti con il governo di Parigi per installare delle attività di produzione di droni in Ucraina. Tuttavia, "al momento non è stata presa alcuna decisione", hanno affermato da Boulogne-Billancourt.  Il progetto. L'ipotesi è stata lanciata venerdì scorso dal ministro della Difesa transalpino, Sébastien Lecornu, parlando di un "grande" costruttore francese pronto a produrre droni nel Paese dilaniato da ormai tre anni dalla guerra scatenata dall'invasione russa. Lecornu, però, non ha fornito alcuna indicazione sull'identità dell'azienda citata nel suo discorso: "Stiamo per intraprendere una partnership senza precedenti in cui una grande azienda produttrice di automobili francesi unirà le forze con una Pmi della difesa francese per produrre droni in Ucraina", ha affermato il ministro a Le Monde. La produzione - ha aggiunto - sarà in via prioritaria destinata all'esercito ucraino, "ma faremo anche in modo che il nostro esercito ne tragga vantaggio, per avere un addestramento tattico e operativo permanente che sia attinente alla realtà" bellica. Come è ovvio quando si parla di temi tanto delicati, le informazioni sono esigue: non si conoscono la tipologia dei droni, né la sede esatta della loro produzione (molto probabilmente sarà lontana dalle attuali linee del fronte per decine, se non centinaia di chilometri). In ogni caso, l'assemblaggio sarà di responsabilità degli ucraini. A tal proposito, Lecornu ha sottolineato la loro solida esperienza nello sviluppo di droni e nelle strategie di impiego in combattimento: "Sono più bravi di noi a progettare droni e soprattutto a sviluppare le strategie che li accompagnano". Dunque, non c'è "nessuna necessità" di inviare cittadini francesi a lavorare in Ucraina.  
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WRC - Rally Italia Sardegna, quinta vittoria per Ogier

4 Ruote - Giu 09,2025
Il Rally Italia Sardegna 2025 si conferma come una delle tappe più dure del Mondiale grazie alle alte temperature si sono superati i 30 gradi e ai 320 chilometri cronometrati su strade davvero insidiose, che hanno messo a dura prova piloti, vetture e pneumatici. Noi siamo stati in terra sarda insieme a Toyota Gazoo Racing, che ha schierato cinque vetture Rally1 delle dodici al via. Ogier. Sébastien Ogier e il fido Vincent Landais hanno avuto la meglio su tutti, dopo essersi imposti seppure con un margine molto contenuto già nell'ultima speciale della prima giornata, venerdì 6 giugno. Il giorno successivo, sabato, la lotta per la vittoria si è trasformata in un duello tra Ogier e l'amico-rivale Ott Tänak su Hyundai, esattamente come era accaduto nel precedente round in Portogallo e in Sardegna lo scorso anno. L'asso francese è arrivato alla giornata finale quella di domenica con un vantaggio di 11,1 secondi; ha allungato al mattino, vincendo la prima speciale, ma ha rischiato tutto nella Power Stage finale, quando un lungo salvato in extremis da uno sparuto alberello fatto crescere lì dalla divina provvidenza lo ha costretto a innestare la retromarcia. Nonostante il grande spavento lo scorso anno perse proprio negli ultimi chilometri della Power Stage ha mantenuto la leadership e vinto con 7,9 secondi di margine. Con la quinta vittoria sull'isola, Ogier diventa il pilota di maggior successo nella storia dell'evento da quando il WRC ha cominciato a farvi tappa nel 2004; per lui, inoltre, terza vittoria su quattro partecipazioni quest'anno ha saltato Svezia e Safari. Il team TGR-WRT prosegue l'eccellente striscia positiva, avendo vinto, a oggi, tutte le prove in calendario. Gli altri. Come già in Portogallo, Kalle Rovanperä e il co-pilota Jonne Halttunen sono saliti sul podio, chiudendo in terza posizione. Elfyn Evans e Scott Martin sono stati più prudenti e lasciano invece la Sardegna con un quarto posto nonostante due minuti persi una foratura. Evans resta in testa al Mondiale con 19 punti su Ogier e 20 su Rovanperä; il team TGR-WRT consolida il primo posto nel Campionato Costruttori con 69 punti di vantaggio. L'affabile Takamoto Katsuta ruote all'aria venerdì e gomma da cambiare sabato non è andato oltre il quinto posto; ottima prestazione anche per Sami Pajari con la sua GR Yaris Rally1 del TGR-WRT2: quarto il venerdì, ha perso secondi preziosi sia sabato sia domenica chiudendo settimo. Sei piloti Toyota Gazoo Racing nelle prime sette posizioni, un diktat importante in vista della prossima tappa del WRC 2025 che si terrà in Grecia dal 26 al 29 giugno.
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Marelli - Stati Uniti, allo studio il ricorso al Chapter 11

4 Ruote - Giu 09,2025
La Marelli potrebbe ricorrere a uno degli strumenti di salvaguardia del compendio aziendale garantiti dalle normative statunitensi. Secondo indiscrezioni di stampa giapponesi, la holding di controllo, la Marelli Corporation nata dall'acquisizione della Magneti Marelli da parte della nipponica Calsonic Kansei (azienda a sua volta frutto dello scorporo delle attività di componentistica della Nissan), starebbe valutando la possibilità di presentare la richiesta di accesso al Chapter 11, il capitolo della legge fallimentare degli Stati Uniti che stabilisce i contorni della protezione dalle richieste di rimborso del debito. Le motivazioni. Il Chapter 11, diventato famoso nel comparto automobilistico con la bancarotta della Chrysler e della General Motors più di 15 anni fa, consentirebbe alla filiale americana della Marelli di assicurare la continuità delle attività aziendali e commerciali senza subire alcuna conseguenza nel caso falliscano le attuali trattative per la ristrutturazione del debito. Per ora, l'azienda non ha commentato "voci o speculazioni di mercato", anche perché si trova nel pieno di una serie di colloqui per ottenere nuove linee di credito in grado di dare sollievo a una situazione di tensione finanziaria.L'interesse indiano. In tal senso, non va trascurato il possibile intervento dell'indiana Motherson. Secondo indiscrezioni del quotidiano Nikkei, i vertici della Marelli avrebbero attentamente valutato un'operazione di cessione all'azienda di Noida, nello Stato dell'Uttar Pradesh, e avrebbero già deciso di accettare l'offerta. Il progetto sarebbe stato già presentato ai creditori, per lo più banche giapponesi, ma avrebbe incontrato i primi ostacoli. Infatti, diversi istituzioni finanziari non avrebbero accolto con favore l'operazione dopo aver pagato le conseguenze di un primo accordo di ristrutturazione del debito appena tre anni fa. Motherson avrebbe intenzione di rilevare gran parte dell'attuale Marelli, eccetto alcune attività che potrebbero essere dismesse o tornare sotto il controllo della Nissan, tramite un aumento di capitale riservato da 700 milioni di dollari e l'accollo di 4,2 miliardi di debiti, ma con un pesante stralcio del 20% rispetto all'attuale valore. 
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Audi A5 Avant - Plug-in da viaggio (e da commuting)

4 Ruote - Giu 06,2025
Secondo l'Audi, in Italia una A5 su cinque (perdonate il gioco di parole) sarà venduta con la spina. A maggior ragione in uno scenario in cui, nel quadro normativo delle auto aziendali, le plug-in godono di vantaggi nella tassazione del fringe benefit (che è superiore a quella delle Bev, ma risulta comunque meno della metà rispetto a diesel e ibride). Nel mirino ci sono però anche i privati, in questa fase della transizione in cui l'ibrido ricaricabile si candida a fare da ponte verso un futuro a batteria. A tal proposito, la A5 e-hybrid, venduta con prezzi a partire da 64.300 euro (66.700 per l'Avant), mette sul piatto l'ultima generazione delle tecnologie Audi in materia. Tanta strada in elettrico. L'erede della A4 promette oltre 100 km di autonomia in modalità elettrica, grazie soprattutto a una batteria assai capace, cuore del sistema plug-in, da 25,9 kWh lordi (20,7 effettivi). Nel commuting - e anche per tratti abbastanza lunghi -, la A5 e-hybrid si può dunque guidare (premendo il tasto EV) come un'elettrica pura: per viaggiare solo a corrente, in un mood quasi zen al quale contribuisce non solo la silenziosità del motore, ma anche l'ottima insonorizzazione della vettura. Per rifocillare la batteria dalle colonnine c'è un caricatore di bordo che accetta 11 kW in corrente alternata: sulla carta, bastano due ore e mezza per ripristinare l'intero potenziale. Fa specie, però, che su un'auto con questo prezzo e blasone non venga offerta la ricarica in corrente continua. In movimento, invece, la A5 Phev può contare sulla funzione Battery Charge, che usa il motore termico per rifornire la batteria (fino al 75%), sfruttando l'elettrico come alternatore. Bel gioco di squadra (dei motori). Nella logica di cucirsi addosso la strategia di utilizzo del powertrain, c'è poi la funzione Battery Hold. In sostanza, dallo schermo dell'infotainment si va a impostare un livello di carica sotto al quale la batteria non dovrà scendere: raggiunto il limite, l'auto passa al termico in automatico. Di base, però, la A5 opta per una strategia predittiva. La quale, cioè, tiene conto del tragitto impostato sul navigatore e individua autonomamente i tratti del percorso più adatti alla guida in elettrico. Anche affidandosi al "cervello" della vettura, il relax è assicurato. Viaggiando in modalità Hybrid, l'interazione tra motore termico ed elettrico è sempre molto fluida. E quando è chiamato in causa, il 2.0 litri turbobenzina entra in gioco con discrezione, alzando la voce solo quando si affonda decisi sul pedale del gas. A proposito, in questo primo test, sui saliscendi delle Langhe, abbiamo registrato un consumo, da computer di bordo, di 7,3 l/100 km e 5,9 kWh/100 km. Il verdetto in materia, però, spetta come sempre al nostro Centro Prove. Che non tarderà ad arrivare. Il bagagliaio, però... Il nostro primo assaggio della A5 e-hybrid si consuma su una Avant da 299 CV con cambio S tronic a sette rapporti e trazione integrale quattro. In alternativa, la A5 plug-in si può avere anche più potente (367 CV), nel solo allestimento S line edition, a partire da 78.050 euro (75.650 la berlina). Inutile dire che il primo step di potenza è già ampiamente sufficiente per apprezzare le doti dinamiche di questa wagon, che ha 450 Nm di coppia e archivia lo 0-100 km/h in 5,9 secondi. E che nelle curve infonde sempre fiducia, risultando al tempo stesso confortevole nei passaggi cittadini, anche sugli ostacoli più accentuati. Se la trazione integrale e lo sterzo progressivo sono di serie, vanno invece aggiunti al pacchetto gli ammortizzatori adattivi. Per arricchire a tutto tondo una station wagon a cui, paradossalmente, se c'è qualcosa che manca è un po' di bagagliaio: sono 361 (ampliabili a 1.306) i litri dichiarati per il vano della e-hybrid. Ovvero, un'ottantina di meno rispetto alla diesel mild hybrid.
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Unrae - Roberto Pietrantonio (Mazda) è il nuovo presidente

4 Ruote - Giu 06,2025
L'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) celebra il suo 75 anniversario e annuncia il nuovo presidente. A raccogliere l'eredità di Michele Crisci, che lascia l'incarico dopo otto anni assumendo il ruolo di presidente onorario, è Roberto Pietrantonio, amministratore Delegato di Mazda Motor Italia. Il top manager è stato nominato ufficialmente oggi, 6 giugno, dall'assemblea dei soci riunita a Roma, presso l'Ara Pacis. In Mazda dal 2003. Classe 1977, originario di Napoli e laureato in ingegneria, Pietrantonio vanta una lunga esperienza nel settore automotive. Ha iniziato il suo percorso professionale all'interno del Gruppo Fiat (ora Stellantis), dove ha ricoperto ruoli di rilievo nelle aree progettazione, produzione e commerciale. Nel 2003 è entrato in Mazda Motor Italia, fino a diventare amministratore delegato nel 2016, succedendo ad Andrea Fiaschetti. L'impegno di Pietrantonio in Unrae è iniziato proprio nel 2016 come membro del Consiglio Direttivo, con una presenza continuativa dal 2020. Assumo la presidenza con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità, ha dichiarato Pietrantonio nel suo discorso di insediamento. Gli obiettivi del neo presidente. L'eredità di questi 75 anni va onorata con uno sguardo al futuro, promuovendo una comunicazione moderna, trasparente e un dialogo costruttivo con le istituzioni. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dell'associazione come interlocutore autorevole nel dibattito sulla mobilità del domani. Tra le priorità del nuovo presidente figurano il consolidamento dell'identità istituzionale, il miglioramento della qualità delle analisi e delle proposte rivolte al governo e all'opinione pubblica, e la valorizzazione dell'Unrae come voce chiave dell'industria automobilistica estera in Italia. 75 anni di storia. Fondata il 24 novembre 1950 da dieci pionieri del settore - tra cui Guglielmo Bolla, Paolo Borghese e Renato Bornigia - l'Unrae ha accompagnato per tre quarti di secolo lo sviluppo e la trasformazione del mercato automotive estero, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il settore nel nostro Paese. Oggi rappresenta 45 aziende e 63 marchi, con un impatto economico, diretto e indiretto, che supera i 50 miliardi di euro di fatturato che e coinvolge circa 160 mila occupati. Guardando al futuro, Unrae si prepara ad affrontare con determinazione le sfide legate alla transizione ecologica, alla digitalizzazione e alla mobilità sostenibile, forte della sua storia e di una visione strategica evolutiva considerando problematiche, tendenze e tecnologie che possono influenzare in modo positivo o negativo il mondo dell'auto nella sua interezza.
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Polestar - Un nuovo showroom a Torino

4 Ruote - Giu 06,2025
La Polestar amplia la sua presenza sul mercato italiano con l'apertura dello showroom presso la Gino Spa di Nichelino, in provincia di Torino, dove i clienti interessati potranno scoprire più da vicino e provare l'intera gamma di modelli elettrici della Casa svedese. Poi tocca alla Puglia. Lo showroom di Torino si aggiunge alle sedi già aperte di Milano, Roma, Padova e Modena. Nei prossimi mesi verrà aperto anche un nuovo Polestar Space a Bari. Nel frattempo, nel capoluogo pugliese è già stata attivata la possibilità di svolgere dei test drive.
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Porsche 963 RSP - Una stradale unica sulla scia della 917

4 Ruote - Giu 06,2025
La Porsche giura che rimarrà un esemplare unico. Stiamo parlando della 963 RSP commissionata da Roger Penske, al debutto in occasione della 24 Ore di Le Mans per celebrare un anniversario unico: i 50 anni dalla creazione della 917 stradale, telaio numero 30, destinata alla famiglia dello sponsor Martini e Rossi. Dopo il debutto a Le Mans, la 963 RSP sarà esposta al Museo Porsche di Stoccarda, mentre a luglio sarà protagonista al Goodwood Festival of Speed insieme alla 917 stradale.  Variante stradale della 963. La Porsche 963 RSP segue la stessa filosofia della 917 del 1975: è una variante targata per la circolazione stradale della 963 impegnata oggi nel WEC e nell'IMSA. A creare questo esemplare unico è stato un team d'eccezione composto da Porsche AG, dal reparto Sonderwunsch, da Porsche Penske Motorsport e da Porsche Cars North America: la sigla RSP richiama, infatti, il nome di Roger Penske. Le targhe sono state rilasciate con un permesso speciale per eventi speciali grazie alla collaborazione dell'Automobile Club de l'Ouest (ACO), l'organizzatore della 24 ore di Le Mans. Martini Silver con interni di lusso. Ogni dettaglio lega le due auto tra di loro: la livrea argento priva di sponsor, il pacchetto aerodinamico molto vicino a quello delle vetture da corsa e il contrasto con le finiture di pelle marroni per l'abitacolo, adattato per quanto possibile alla circolazione su strada in variante monoposto. Scendendo nel dettaglio la carrozzeria della 963, realizzata in carbonio e kevlar con spessori minimi, è verniciata nella tinta Paint To Sample Martini Silver tristrato ricavata dal materiale sviluppato per la 917, mentre gli interni sono rivestiti in pelle e Alcantara su ogni superficie visibile. Le modifiche rispetto alla versione da corsa. Il powertrain V8 4.6 biturbo ibrido e il cambio sequenziale prevedono una messa a punto specifica, la 963 RSP adotta gli stessi componenti della variante da corsa. L'assetto è stato alzato per consentire di percorrere le strade aperte al traffico, mantenendo gli ammortizzatori Multimatic DSSV nel setup più morbido disponibile. I gruppi ottici sono stati modificati per ottenere l'omologazione, inoltre è stato installato un clacson e sono stati adottati pneumatici Michelin con mescola da pioggia su cerchi OZ forgiati da 18". Le modifiche principali alla carrozzeria riguardano la creazione degli sfoghi d'aria sui passaruota e la modifica agli alettoni, mentre all'interno è stato sviluppato un sedile climatizzato in carbonio e persino un portabicchieri su misura. Il volante è quello della 963 da corsa, rivestito di pelle. 
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Honda Civic - L'ultima Type R per l'Italia è la Best Lap

4 Ruote - Giu 06,2025
La filiale italiana della Honda ha deciso di salutare la fine della carriera commerciale della Civic Type R con una serie limitata denominata Best Lap, proposta in soli 99 esemplari al prezzo di 63.900 euro. La Best Lap non va confusa con la Ultimate Edition, prevista in 40 unità per altri Paesi europei. I particolari in carbonio e il cofanetto personalizzato. Rispetto al modello di serie, la personalizzazione della Best Lap include il kit aerodinamico in fibra di carbonio sviluppato da HACE, il badge Best Lap sul portellone posteriore e le finiture in carbonio per battitacco e console centrale. I clienti riceveranno anche un cofanetto con un portachiavi in carbonio ed una placca numerata con il seriale del proprio esemplare. La Best Lap sarà disponibile in tutti i colori della gamma Type R: Sonic Grey Pearl, Rallye Red, Championship White, Crystal Black Pearl e Racing Blue Pearl.
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Milano Cortina 2026 - Pirelli partner delle Olimpiadi invernali

4 Ruote - Giu 06,2025
La Pirelli è Olympic and Paralympic Partner di Milano Cortina 2026, le olimpiadi invernali che si terranno tra febbraio e marzo prossimi in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. La partnership con Fondazione Milano Cortina 2026 prevede che l'azienda milanese fornisca in esclusiva i pneumatici invernali utilizzati per le auto della flotta ufficiale, composta da mezzi del gruppo Stellantis: Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Fiat Professional, Lancia e Maserati. Anche per le forature. La Pirelli metterà inoltre a disposizione un servizio di assistenza per forature e riparazioni in tutti i cluster delle olimpiadi di Milano Cortina 2026 e lungo i percorsi per raggiungere le sedi di gara. Questa partnership valorizza l'eccellenza dei prodotti Pirelli e il loro contributo fondamentale al buon funzionamento dell'evento, ricorda Andrea Varnier, ceo della Fondazione Milano Cortina 2026.
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Unrae - Roberto Pietrantonio (Mazda) è il nuovo segretario

4 Ruote - Giu 06,2025
L'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) celebra il suo 75 anniversario e annuncia il nuovo presidente. A raccogliere l'eredità di Michele Crisci, che lascia l'incarico dopo otto anni assumendo il ruolo di presidente onorario, è Roberto Pietrantonio, amministratore Delegato di Mazda Motor Italia. Il top manager è stato nominato ufficialmente oggi, 6 giugno, dall'assemblea dei soci riunita a Roma, presso l'Ara Pacis. In Mazda dal 2003. Classe 1977, originario di Napoli e laureato in ingegneria, Pietrantonio vanta una lunga esperienza nel settore automotive. Ha iniziato il suo percorso professionale all'interno del Gruppo Fiat (ora Stellantis), dove ha ricoperto ruoli di rilievo nelle aree progettazione, produzione e commerciale. Nel 2003 è entrato in Mazda Motor Italia, fino a diventare amministratore delegato nel 2016, succedendo ad Andrea Fiaschetti. L'impegno di Pietrantonio in Unrae è iniziato proprio nel 2016 come membro del Consiglio Direttivo, con una presenza continuativa dal 2020. Assumo la Presidenza con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità, ha dichiarato Pietrantonio nel suo discorso di insediamento. Gli obiettivi del neo presidente. L'eredità di questi 75 anni va onorata con uno sguardo al futuro, promuovendo una comunicazione moderna, trasparente e un dialogo costruttivo con le istituzioni. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dell'Associazione come interlocutore autorevole nel dibattito sulla mobilità del domani. Tra le priorità del nuovo presidente figurano il consolidamento dell'identità istituzionale, il miglioramento della qualità delle analisi e delle proposte rivolte al governo e all'opinione pubblica, e la valorizzazione dell'Unrae come voce chiave dell'industria automobilistica estera in Italia. 75 anni di storia. Fondata il 24 novembre 1950 da dieci pionieri del settore - tra cui Guglielmo Bolla, Paolo Borghese e Renato Bornigia - l'Unrae ha accompagnato per tre quarti di secolo lo sviluppo e la trasformazione del mercato automotive estero, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il settore nel nostro Paese. Oggi rappresenta 45 aziende e 63 marchi, con un impatto economico, diretto e indiretto, che supera i 50 miliardi di euro di fatturato che e coinvolge circa 160 mila occupati. Guardando al futuro, Unrae si prepara ad affrontare con determinazione le sfide legate alla transizione ecologica, alla digitalizzazione e alla mobilità sostenibile, forte della sua storia e di una visione strategica evolutiva considerando problematiche, tendenze e tecnologie che possono influenzare in modo positivo o negativo il mondo dell'auto nella sua interezza.
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Auto sportive - Bestie da pista

4 Ruote - Giu 06,2025
Derivate dalla versione stradale di sportive ad alte prestazioni, le auto per la pista nascono spesso per consentire alle Case di sviluppare e affinare tecnologie destinate alle corse o a volte anche solo per accontentare i (facoltosissimi) clienti che se le possono permettere. In questa galleria fotografica ve ne presentiamo alcune, tra le più recenti e affascinanti, dalle Ferrari del programma FXX alla Bugatti Bolide, passando per Porsche, Pagani e McLaren. Fatevi avanti, dunque: c'è spazio per i sogni di tutti.
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Renault - Accordo con Wandercraft per i robot industriali di nuova generazione

4 Ruote - Giu 06,2025
Il gruppo Renault ha acquistato una quota di partecipazione di minoranza in Wandercraft, azienda specializzata nello sviluppo di esoscheletri con finalità mediche e riabilitative, e che negli ultimi mesi ha iniziato a lavorare a robot umanoidi a uso industriale. Un settore in grande fermento, nel quale è particolarmente impegnata la Tesla con i suoi Optimus, ma anche Costruttori come Toyota, Honda e Hyundai. Applicazioni industriali, ma non solo. In virtù di questa collaborazione le due realtà lavoreranno allo sviluppo di una famiglia di robot di nuova generazione, chiamati Calvin, destinati alle attività produttive del costruttore francese. L'ingresso di Calvin negli stabilimenti permetterà di sollevare gli operatori da compiti gravosi e poco ergonomici, riducendo i tempi di produzione e aumentando la produttività. Grazie a questo accordo rafforzeremo la nostra capacità di costruire e sviluppare robot ad alto impatto e basso costo in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone dall'aiutare i disabili a camminare al sostenere i lavoratori del settore industriale con l'automazione in stabilimento, in ospedale e a domicilio, conclude Matthieu Masselin, ceo e co-founder di Wandercraft.
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