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Quattroruote News
Aggiornato: 48 min 54 sec fa

Mercato europeo - A gennaio calano le elettriche

Mar 05,2024

A gennaio, il mercato automobilistico europeo ha assistito a un calo delle quota delle auto elettriche, scese al 12% dell'immatricolato totale, il livello più basso da un anno a questa parte nonostante la continua crescita delle targhe. In particolare, secondo le ultime elaborazioni della società di ricerche Jato Dynamics sui dati di 28 mercati continentali, le immatricolazioni mensili sono cresciute dell'11% a 1.011.281 unità grazie alla spinta dei modelli elettrificati (Bev e ibride plug-in). Le elettriche pure hanno assistito a un aumento del 29% a 120.536 registrazioni, ma la loro quota si è attestata al 12%, a fronte del 10% di gennaio 2023 e di una media degli ultimi mesi di almeno il 15%. 

La Model Y spinge Tesla. "L'interesse per i veicoli elettrici rimane forte tra i consumatori e le flotte, ma questi mezzi non stanno più beneficiando dello stesso tasso di crescita osservato nell'ultimo anno e mezzo", spiega Jato. " chiaro che la mancanza di modelli convenienti, insieme alla incertezza normativa, continua ad avere un impatto sull'adozione di massa in Europa". Gli analisti sottolineano come la Tesla sia salita dal 10% al 15% del mercato delle elettriche, grazie al successo della Model Y (+60% e 11.475 targhe) e al contributo significativo della Model 3 (+344% e 6.478 immatricolazioni). Dietro i texani, si piazza la Volvo grazie alle performance della EX30. Seguono Audi e Mercedes, che superano Volkswagen, penalizzata da un calo dei volumi del 28%. Tuttavia, Wolfsburg conferma il primato in termini di gruppo, con il 18% del mercato, anche se subiscono una netta contrazione della quota rispetto a gennaio 2023 (al 25%). Seguono Tesla e, con il 12,6%, Stellantis. 

Il dominio delle Suv. Jato segnala anche altri trend, a partire dall'inarrestabile popolarità delle vetture a ruote alte: ne sono state immatricolate 543 mila, per una quota in crescita di 1,2 punti percentuali al 52,8%. A beneficiarne sono soprattutto alcuni costruttori: per la Jaguar Land Rover il peso delle Suv è arrivato al 97% del totale, per la Nissan al 92%, per la Geely (incluse Volvo e Polestar) all'86% e per gli altri marchi cinesi (escluse le stesse Geely e la Saic) al 79%.  Al contrario, il gruppo Renault non supera il 31%. Nel suo complesso, il segmento delle ruote alte è guidato dal gruppo Volkswagen, con una quota del 23%, seguito da Stellantis. In termini di singoli modelli, la leaderghip va alla Toyota Yaris Cross davanti a Peugeot 2008, Volkswagen T-Roc, Kia Sportage, Ford Puma, Dacia Duster, Hyundai Tucson, Nissan Qashqai, Tesla Model Y e Volkswagen Tiguan.

Sandero al vertice. In termini assoluti, la vettura più immatricolata di gennaio 2023 è la Dacia Sandero, che precede la rediviva Volkswagen Golf, tornata ai vertici dopo mesi di performance negative, e la Toyota Yaris Cross. Tra le novità, Jato segnala i buon andamento della Jeep Avenger, della Volvo EX30, della Byd Atto 3, della Kia EV9, della Smart #1, della Mitsubishi Colt e della BMW i5. 

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Crash test - Touchscreen, l'Euro NCAP prepara la stretta: "Sono rischiosi, tornate ai tasti fisici"

Mar 05,2024

I touchscreen sono sempre più comuni nelle auto moderne e tra i costruttori si sta diffondendo prepotentemente la tendenza a offrire queste soluzioni "all in one" anche su vetture di fascia bassa. L'obiettivo è duplice: da una parte, gli schermi consentono di eliminare i tasti fisici e quindi di ridurre i costi; dall'altra, si propongono come una soluzione "familiare", in sintonia con strumenti che permeano la vita quotidiana (in primis gli smartphone). In alcuni casi, però, si sta letteralmente esagerando e a dirlo è l'Euro NCAP, l'ente che certifica la sicurezza delle auto con i suoi crash test, intenzionato a penalizzare i modelli che affidano tutte o quasi le funzioni di controllo ai touchscreen.  

Nuovi test. Non si tratta di avvertimenti vaghi: l'Euro NCAP sta effettivamente definendo delle nuove regole e procedure che andranno a mettere i bastoni tra le ruote alle Case "dipendenti" dai touch. Matthew Avery, direttore dell'ente, affila le armi: "L'uso eccessivo di queste soluzioni è un problema per l'intero settore", è la sferzata. "Quasi tutti i produttori di veicoli spostano controlli chiave sugli schermi centrali, obbligando i conducenti a distogliere lo sguardo dalla strada e aumentando il rischio di incidenti per distrazione. I nuovi test Euro NCAP previsti nel 2026 incoraggeranno le Case a utilizzare controlli fisici separati per le funzioni di base, limitando le distrazioni e promuovendo una guida più sicura".

 

I casi limite. Secondo le nuove regole, cinque funzioni dovranno obbligatoriamente passare dai comandi fisici: indicatori di direzione, luci di emergenza, clacson, tergicristalli e chiamata d'emergenza eCall. Chissà cosa penserà di queste indicazioni Elon Musk, che ha fatto del touchscreen centrale della Model 3 il "cuore" di ogni interazione uomo-macchina: la vettura non ha alcuna leva al piantone e le frecce sono controllate da pulsanti sul volante; funzioni come la selezione della marcia e della retromarcia, la regolazione degli specchietti retrovisori esterni e del flusso d'aria del climatizzatore vengono gestiti tramite lo schermo, dove sono visualizzati anche il tachimetro e il quadro strumenti. In ogni caso, Musk non è certo l'unico fan dei touch: l'andazzo (se non per tutti, tanti) è più o meno quello.

Altri scettici. L'Euro NCAP non è l'unica organizzazione ad aver lanciato un allarme sulla proliferazione dei touchscreen. Anche l'American Automobile Association ha avvertito della pericolosità dei display di nuova generazione nelle auto, mentre un anno fa l'amministratore delegato della BMW, Oliver Zipse, si è detto "assolutamente convinto" che nel giro di 10 anni i touchscreen verrano vietati a causa proprio dei rischi di distrazione per gli automobilisti. A ogni modo, diverse Case stanno tornando sui loro passi, prevedendo tasti fisici e maggiori opzioni di personalizzazione: è il caso della Skoda o della Toyota, per non parlare della Ineos che per la sua Grenadier ha scelto una strada in netta controtendenza, abbondando con manopole e pulsanti. Dunque, è in arrivo un dietrofront per tutti? Ovviamente, i costruttori potranno anche decidere di non seguire le nuove regole, ma in tal caso dovranno accettare dei giudizi più bassi nelle prove di valutazione. 

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Tesla - Un presunto incendio doloso toglie la corrente alla fabbrica di Grünheide

Mar 05,2024

La fabbrica Tesla di Grünheide, nel Brandeburgo, sta dando parecchi grattacapi a Elon Musk: l'ultimo è legato a un'improvvisa interruzione della corrente elettrica che ha determinato lo stop totale alle attività produttive e, perfino, l'evacuazione del sito tedesco. La polizia locale sospetta che  tutto sia partito da un incendio di natura dolosa e ha già avviato le indagini.

Danni alla rete. A tal proposito, il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Michael Stübgen, ha rafforzato le ipotesi delle autorità inquirenti, rivelando i risultati dei primi accertamenti: "Ignoti hanno deliberatamente appiccato il fuoco a un traliccio dell'alta tensione tra Steinfurt e Hartmannsdorf". L'incendio ha danneggiato la linea dell'alta tensione a tal punto da interrompere l'alimentazione elettrica alle città circostanti e alla fabbrica della Tesla. "Migliaia di persone sono state tagliate fuori dai servizi di base e messe in pericolo", ha aggiunto il ministro. Secondo alcune testate locali, gli addetti alla sicurezza dell'impianto avrebbero udito un forte scoppio nelle prime ore della mattina e successivamente avrebbero individuato un trasformatore in fiamme nella zona di Goen-Neu Zittau. Pronta la chiamata ai vigili del fuoco, intervenuti per evitare che l'incendio si propagasse alla foresta circostante. I pompieri sono stati anche costretti a chiamare gli artificieri dell'esercito: infatti, nei pressi del trasformatore è stata individuata una tenda con un messaggio allarmante sulla presenza sotterranea di ordigni bellici.

Le proteste. La tenda potrebbe essere stata montata dagli attivisti che da giorni protestano contro la prevista espansione dell'insediamento industriale. La manifestazione, finora svoltasi in modo del tutto pacifico, ha visto gli organizzatori costruire un vero e proprio accampamento e perfino delle case sugli alberi per bloccare eventuali opere di disboscamento. Il progetto di espansione, che dovrebbe portare all'abbattimendo di 100 ettari di bosco e alla contestuale costruzione di diverse strutture logistiche, non sta incontrando solo l'ostacolo degli ambientalisti. Pochi giorni fa, i residenti hanno partecipato a un referendum, bocciando l'ampliamento con il 65% dei voti contrari. Ora, il progetto dovrà passare al vaglio del consiglio comunale di Grünheide, ma la sua approvazione non è per nulla scontata. Il sindaco Arne Christiani si è detto favorevole all'ampliamento, ma ha anche precisato la sua intenzione di tenere in debita considerazione la volontà di una comunità che sin dalla presentazione del progetto della nuova gigafactory della Tesla ha più volte manifestato contrarierà e non poche preoccupazioni, soprattutto per i rischi di inquinamento delle falde acquifere. Tra l'altro, l'impianto è oggetto di continue critiche da parte dei sindacati per la scarsa sicurezza, i ritmi di lavoro, la gestione del personale e i bassi livelli salariali.

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BYD - Seal U e Tang, all'attacco dell'Europa - VIDEO

Mar 05,2024

La BYD Seal U è una sport utility di taglia medio-grande che ha appena fatto il suo debutto in Europa, in una versione completamente elettrica (oggetto di una nostra recente presa di contatto) che conferma la fedeltà finora assoluta del marchio cinese a questo tipo di powertrain. Presto però - si tratta di qualche mese - raddoppierà la sua offerta sui nostri mercati con una proposta diversa: l'ibrido plug-in.

La prima non elettrica. La Seal U DM-i, questo il nome completo della nuova versione, sarà dunque la prima BYD a raggiungere i nostri mercati con un motore termico nel cofano: una novità interessante, che abbiamo avuto modo di conoscere di persona e guidare (brevemente, in un'area di test dinamici chiusa al traffico) nei pressi di Shenzhen, dove ha sede la Casa.

I numeri fondamentali. Equipaggiata con un 1.5 turbo quattro cilindri da 139 CV, la Seal U DM-i oggetto della nostra prima presa di contatto era la versione al top di gamma, con la trazione integrale (il grosso dell'offerta punta su motore aspirato e trazione anteriore), una potenza complessiva di 428 CV e uno 0-100 km/h da 5,9 secondi. Quanto basta per garantirle un brio più che interessante e spingere il suo corpo vettura (4,77 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza, 1,67 di altezza, per un passo di 2,76) senza imbarazzi di sorta. Se il comparto powertrain trasmette sensazioni positive, il telaio mi è sembrato meno brillante: messa alla frusta tra slalom ed evitamento di ostacoli, la Seal U plug-in ha denunciato fenomeni abbastanza sopra le righe in termini di rollio e beccheggio. E pure lo sterzo è migliorabile.

La Tang. Queste considerazioni possono essere letteralmente copiate e incollate in riferimento alla Tang, l'altro modello oggetto della nostra breve presa di contatto. Accomunata alla "collega" dalle valutazioni sull'abitacolo, piacevole per finitura, materiali e attenzioni (che ormai non sono dissimili dalle concorrenti occidentali), la Tang se ne discosta - ovviamente - per l'aspetto meccanico.

Elettrico "dual motor". Questo modello, recentemente aggiornato con un profondo restyling, punta su un elettrico puro che garantisce prestazioni di livello elevato, grazie alla sua architettura "dual motor" e alla trazione integrale che ne consegue: forte di 517 CV, scatta da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e copre 530 chilometri con una carica (secondo il ciclo Wltp) con la sua batteria da 86,7 kWh.

Approfonditele nel video (e non perdetevi la Denza N7). Alla stessa maniera, però, le sospensioni molto morbide e lo sterzo demoltiplicato penalizzano la Tang in termini di agilità e dinamismo. Tanto più se consideriamo dimensioni (è lunga 4,97 metri) e massa (2.630 kg a secco) di questa sette posti dalla taglia "XL". In attesa del loro arrivo in Europa, previsto nel corso di quest'anno, Seal U DM-i e Tang sono pronte a farsi conoscere nel nostro video. P.S.: in coda c'è anche un breve (e non programmato) cameo della Denza N7. Ultima ad arrivare da noi (non la vedremo prima di fine anno), sembra già la migliore del lotto.

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Genova - Al via i lavori per il tunnel sottomarino: sarà il più grande d'Europa

Mar 05,2024

Il 4 marzo Autostrade per l'Italia ha avviato i lavori per la realizzazione del "tunnel subportuale di Genova", prima opera di questo genere realizzata in Italia e la più grande in Europa. La società autostradale ha stanziato circa un miliardo di euro per attuare un progetto, che rientra nelle opere compensative stabilite dopo il crollo del viadotto Morandi

Riqualificazione. Il tunnel, progettato in ottica di sostenibilità ambientale e sociale, rappresenta una svolta di rilevanza strategica per il territorio e per il Paese, migliorando i collegamenti cittadini e l'accessibilità al porto di Genova. Grazie all'apertura al traffico, prevista entro l'agosto del 2029, si potranno risparmiare più di un milione di ore di viaggio ogni anno, con ricadute positive anche in termini ambientali. Inoltre, il capoluogo ligure conquisterà 10 ettari di nuovi parchi urbani in superficie. Il progetto nasce anche come riqualificazione urbanistica: l'obiettivo è contribuire al rafforzamento della rete del verde urbano, andando a ricucire aree fortemente antropizzate con la realizzazione di tre nuovi parchi pubblici e di percorsi ciclopedonali in grado di valorizzare le costruzioni preesistenti. 

I lavori. Il tunnel, definito con il contributo delle istituzioni locali sulla base di un masterplan redatto dallo Studio Renzo Piano e sotto la supervisione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è espressione della sinergia tra le aziende del Gruppo Aspi: da Tecne, società di ingegneria responsabile della progettazione, ad Amplia, l'azienda di costruzioni che curerà la prima fase di lavorazioni. I lavori, preceduti da una serie di opere propedeutiche già iniziate nel corso del 2023, sono partiti con l'apertura del cantiere nel quartiere genovese di San Benigno. Nello specifico, è stata avviata la demolizione del grande capannone industriale CSM: si aprirà così un'area di oltre 25.000 metri quadri nella quale verrà ricavato l'imbocco ovest del tunnel. Da qui partiranno gli scavi per la realizzazione di un tracciato lungo 3,4 chilometri, costituito da due gallerie principali separate (una per ogni direzione di marcia) del diametro esterno di scavo di circa 16 metri, che scorreranno a una profondità massima di 45 metri nell'area del bacino portuale, attraverseranno il Porto Antico e collegheranno San Benigno con i quartieri orientali di Genova e in particolare con Viale Brigate Partigiane.

Progetto strategico per Genova. L'opera, come sottolineato dal presidente della Liguria, Giovanni Toti, si inserisce in un più ampio di infrastrutturazione: "Il cantiere si aggiunge a quelli delle grandi opere in corso di realizzazione, che contribuiranno a rivoluzionare la Liguria come il Terzo Valico, il nodo ferroviario di Genova o la nuova Diga portuale", ha detto l'amministratore. Anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, parla di "un'opera strategica" che rappresenta "una vera e propria rivoluzione per Genova, un'infrastruttura unica nel suo genere in Italia, uno dei progetti più avveniristici in questo momento in Europa". "Il tunnel è una nuova grande sfida per Aspi", sottolinea l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi. "Un'opera complessa, prototipo di un nuovo modo di pensare le infrastrutture, guardando alla mobilità del domani: rimette l'ingegneria al centro della scena nazionale e costituisce una risposta concreta all'esigenza di coniugare la mobilità su gomma con gli obiettivi di sostenibilità".

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Scuole guida - Il bonus patente per le licenze professionali è già esaurito

Mar 05,2024

Come previsto, il Bonus patente 2024 per le licenze professionali è andato esaurito in poche ore: si trattava di un buono per patenti C, D, CE, DE e di CQC (trasporto merci o persone), messo a disposizione dal ministero delle Infrastrutture. La misura copriva l'80% delle spese sostenute per il conseguimento del titolo o dell'abilitazione, fino a un massimo di 2500 euro: intento lodevole, vista la carenza di autisti professionali, e davvero esigua la dotazione, 4,9 milioni di euro, che infatti ha preso subito il volo. Il Bonus va attivato da un'autoscuola accreditata sulla piattaforma entro 60 giorni dall'emissione (dopodiché, si hanno 18 mesi per conseguire le abilitazioni): la stessa scuola guida, una volta ricevuto il bonifico, rimborserà la somma all'allievo.

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WinteRace 2024 - La classica delle nevi è pronta per il via

Mar 05,2024

Prenderà il via venerdì mattina alle 9 l'undicesima edizione della WinteRace Cortina d'Ampezzo, evento organizzato dall'ASI (Automotoclub Storico Italiano) e iscritto a calendario a nome del Circolo Veneto Auto Moto d'Epoca Giannino Marzotto. Settanta in totale gli equipaggi provenienti da tutto il mondo e impegnati nella gara di regolarità: cinquanta alla guida di auto storiche, e gli altri venti a bordo delle auto considerate punti di riferimento della produzione automobilistica mondiale (categoria Icon).

Venerdì 8 marzo. La prima tappa prenderà il via alle ore 9 da Corso Italia a Cortina d'Ampezzo: la prima vettura a scendere dalla pedana di partenza sarà una Fiat 509 S del 1926. Il tragitto della giornata è lungo circa 200 km, e comprende il valico di diversi passi (Falzarego, Gardena, Pinei, Nigra, Costalunga, San Pellegrino, Giau), con ritorno a Cortina entro le 17:30, quando inizierà la presentazione al pubblico delle vetture presenti alla manifestazione. Lungo il tragitto è prevista una sosta a Moena, alle 12:30, per l'esposizione delle auto.

Sabato 9 marzo. La seconda tappa vedrà gli equipaggi affrontare il Passo Giau per scendere a Selva di Cadore, superare Forcella Staulanza e Forcella Cibiana, per arrivare a Pieve di Cadore per la presentazione delle vetture al pubblico. Da qui i concorrenti percorreranno la Statale 51 fino ad Auronzo, per deviare verso il Passo di Sant'Antonio e scendere a Padola in direzione del Passo Monte Croce Comelico. Dopo la pausa pranzo la tappa proseguirà fino a San Candido e Dobbiaco, passando per il lago di Misurina, il Passo Tre Croci e il rientro a Cortina, verso le 16:00, per la passerella finale.

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Volvo - Lauto ti segnala gli incidenti lungo il percorso

Mar 05,2024

La Volvo ha presentato il sistema Accident Ahead Alert, che segnala al guidatore la presenza di incidenti lungo il percorso molto prima che entrino nel suo campo visivo, così da dargli tempo di rallentare e prendere le opportune misure di sicurezza. Una funzionalità già presente su alcune app di navigazione (come Waze e Google Maps), ma che la Casa di Goteborg ha reso disponibile nativamente sui propri modelli.

Per ora solo sulle Volvo. Le informazioni sugli incidenti sono fornite dalle autorità locali di controllo del traffico e dalle segnalazioni inviate dalle altre Volvo dotate di questa funzionalità. L'Accident Ahead Alert è disponibile attualmente in Danimarca, grazie alla collaborazione delle autorità locali. Volvo è il primo costruttore che ha iniziato a utilizzare il nostro flusso di dati sul traffico in tempo reale, ha dichiarato Stine Bendsen, responsabile del centro di gestione del traffico presso la direzione stradale danese. Un avvertimento prima di un incidente permette di rallentare e aumentare la distanza nei confronti dell'auto che ha davanti, così da ridurre il rischio di collisioni secondarie e aiutare le persone impegnate a liberare la strada.

Un sistema che si amplierà. La Volvo conta di ampliare le informazioni sul traffico in tempo reale coinvolgendo tutti i soggetti che fanno parte del consorzio europeo Data for Road Safety, tra cui gli enti locali di gestione del traffico e altri Costruttori (Ford, BMW, Mercedes e Volkswagen), ma anche realtà come TomTom e Here. La Casa svedese, dal canto suo, condividerà a sua volta tutti i dati del traffico con altri soggetti, in modo da renderli accessibili alla più vasta platea possibile.

Come funziona. L'Accident Ahead Alert è disponibile attualmente sui modelli 90, 60 e 40 prodotti dopo il 2016, i primi con connessione a internet. I possessori possono abilitarla attivando la condivisione dei dati dall'infotainment (che rimangono anonimi): in questo modo l'auto potrà informare di un incidente lungo il percorso accendendo la spia dell'hazard nel display dietro il volante e - se presente - anche nell'head-up display. 

 

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F1 - Bufera sulla FIA: il presidente indagato per interferenze

Mar 04,2024

La Formula 1 non sembra avere pace in queste settimane, quasi come fosse una puntata extra di Drive To Survive: dopo il caso Horner, adesso c'è un altro nome eccellente al banco degli imputati ed è quello di Mohammed ben Sulayem. Il presidente della FIA risulta indagato per una presunta interferenza nel risultato finale di un GP dello scorso anno.

Il caso. Secondo quanto ha riportato oggi la BBC, Ben Sulayem sarebbe intervenuto al termine del Gran Premio d'Arabia Saudita dello scorso anno per annullare una penalità inflitta alla Aston Martin di Fernando Alonso. Durante la sosta ai box, il team Aston Martin avrebbe dovuto scontare una penalità di 5 secondi inflitta allo spagnolo, ma la vettura venne toccata con leggero anticipo dai meccanici, facendo così scattare un'ulteriore penalità di 10 secondi aggiunti al tempo finale di gara. Secondo le accuse, pare che il presidente della FIA abbia chiamato Abdullah bin Hamas bis Isa Al Khalifa - vicepresidente della FIA in Medio Oriente e Nord Africa - pretendendo che quella penalità ad Alonso venisse revocata, restituendo di fatto al pilota il terzo posto finale.

Inchiesta in corso. La notizia lanciata dall'Inghilterra arriva dopo la visione di un rapporto elaborato da un funzionario della FIA e inviato al comitato etico della stessa Federazione. Proprio a quest'ultimo passa ora la patata bollente: entro le prossime sei settimane, il comitato dovrà redigere rapporto e fare luce sulla delicata questione.

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Mostre - Gli appuntamenti di marzo per Donne e Motori? Gioie e basta

Mar 04,2024

Inaugurata durante Milano Auto Classica a metà novembre, la mostra itinerante Donne e Motori? Gioie e basta, ideata e curata da Elisabetta Cozzi, continua a essere al centro di eventi e iniziative che valorizzano e celebrano il ruolo della donna nel mondo dell'automobile, per superare la cultura discriminatoria, per sensibilizzare sull'urgenza del contrasto alla violenza e di una vera parità di genere. 

La mostra. Nata su iniziativa di Elisabetta Cozzi, presidente del Museo Fratelli Cozzi di Legnano (MI) e fondatrice del movimento Woman in power, il progetto Donne e motori? Gioie e basta è nato nel 2022: una mostra fotografica che si propone di ispirare una nuova generazione di donne, pronte per esplorare il mondo dell'automobilismo senza alcun timore o pregiudizio, tramite venti fotografie di altrettante donne attive in diverse professioni, ciascuna con le mani sul volante e lo sguardo rivolto allo specchietto retrovisore. Le immagini sono realizzate da Camilla Albertini, fotografa e direttrice artistica del progetto.

Gli appuntamenti di marzo. L'impegno del progetto è la valorizzazione e la difesa del mondo femminile, che nel mese di marzo assume particolare importanza. Ecco quindi gli appuntamenti delle prossime settimane, e un'anticipazione di quello che seguirà da qui alla fine dell'anno.

  • Dal 29 febbraio all'11 marzo la mostra sarà esposta presso Villa Brentano, nella Sala Fontana della biblioteca di Busto Garolfo.
  • L'8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, la mostra sarà esposta a Imola in occasione del congresso WoW Women Motor, e successivamente presso l'autodromo fino all'11 marzo.
  • Dal 16 al 17 marzo la mostra sarà esposta all'evento GT Queen di Lugano, presso l'atrio della sede comunale.

La mostra continuerà il suo percorso nel resto dell'anno: durante la Civil Week 2024 a maggio, negli spazi del Comune di Legnano, tra aprile e maggio nelle scuole di Legnano e all'università Liuc di Castellanza e poi Palazzo Bovara, in corso Venezia a Milano, sede di Confcommercio Terziario Donna. Il progetto, che supporta le attività del Cif Centro Italiano Femminile di Legnano, si è avvalso della collaborazione di Fineco, NiEW, Würth e Wyler Vetta, della partnership dell'Università LIUC e della media partnership di Quattroruote e Ruoteclassiche.

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Alef Aeronautics - L'auto volante co-finanziata da Musk sfiora i tremila pre-ordini

Mar 04,2024

"Pipe dream", diremmo da scettici. O sogno irrealizzabile, volendo tenere i piedi per terra e le radici salde nell'italico idioma. Ma si sa, c'è sempre chi vede più lontano e fa congetture, progetti o addirittura business plan in settori economici ancora inesplorati e forse destinati a rimanere tali. Un novero cui non appartiene, quantomeno a detta di chi ci scommette, l'auto volante. Che oggi torna sotto i riflettori con un nuovo annuncio: tale Alef Aeronautics, giovanissima start-up fondata in California nel 2015, ha annunciato di aver accumulato 2.850 ordini per il suo veicolo (o velivolo che dir si voglia), piuttosto evocativamente battezzato Model A.

SpaceX tra i finanziatori. L'annuncio, ufficializzato nei giorni scorsi all'edizione 2024 del Mobile world congress di Barcellona, potrebbe essere derubricato a pieno titolo nella categoria del rumore di fondo spesso proveniente dal settore hi-tech, se non fosse che tra i suoi principali finanziatori, questa azienda cresciuta - manco a dirlo - sulle rive della San Francisco Bay, annovera la SpaceX di Elon Musk.

Si pre-ordina con un piccolo deposito (come Tesla). Anche il meccanismo che c'è dietro la strategia dei pre-ordini, in effetti, ricorda quello inaugurato dalla Tesla negli anni scorsi: si deposita una somma irrisoria (150 dollari in questo caso) e si entra a tutti gli effetti nel conteggio di chi ha piazzato un pre-ordine (anche qui, come nel caso della Tesla, revocabile in qualunque momento con rimborso immediato). Tra il dire e l'acquistare, insomma, ce ne passa. Anche perché l'esborso per un esemplare (300 mila dollari, che frutterebbero un fatturato di oltre 850 milioni, se venissero confermati tutti i preordini) non è certo trascurabile.

L'auto volante per tutti? La Model Z del 2035. I piani dell'eccentrico ceo (nonché co-fondatore) Jim Dukhovny, tuttavia, sono ben più ambiziosi. La Alef Aeronautics, come ha fatto a suo tempo la Tesla con la Model 3, intende democratizzare il trasporto aereo privato: a questo punta il progetto della Model Z, una berlina a quattro posti che dovrebbe vedere la luce entro il 2035, debuttando sul mercato americano con un prezzo di circa 35 mila dollari (altro punto di contatto con il modello entry level dell'azienda di Musk).

Carrozzeria traforata, otto rotori, meno di 400 kg. Considerazioni a parte su questi progetti di lunghissimo termine, vale la pena di soffermarsi sulle specificità tecniche della Model A, che la distinguono chiaramente dalle varie concorrenti presentate da Boeing, Airbus, Lilium o Joby Aviation, tanto per citare le principali. A loro differenza, il curioso progetto Alef Aeronautics non ha né ali né rotori superiori, ma si muove su strada grazie a quattro motori elettrici (uno per ruota), ha al posto dell'abitacolo una cabina basculante e si libra sfruttando la spinta di otto piccole eliche nascoste da una griglia traforata, che fa da carrozzeria (con forme da coupé) e che le garantisce un peso molto ridotto: meno di 400 chilogrammi.

Il primo esemplare a fine 2025. La "prima vera auto volante della storia", questa la definizione scelta da Dukhovny in un'intervista alla Cnbc, punta molto su quest'ultimo valore, che la equipara in termini omologativi a una golf cart. "Se il quadro legislativo non peggiora e otteniamo fondi sufficienti, saremo in grado di produrre il primo esemplare entro la fine dell'anno prossimo. Ma se pensate di vederne milioni in aria vi sbagliate: sarà già complesso soddisfare tutti i pre-ordini raccolti". Niente voli pindarici, insomma.

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IT Wallet - Arriva la patente digitale

Mar 04,2024

Primo passo verso la patente digitale. Anzi, verso la patente di guida mobile, come la definisce il cosiddetto decreto Pnrr - approvato dal governo il 26 febbraio scorso e pubblicato il 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale - con cui il governo ha dato ufficialmente il via al Portafoglio digitale italiano, il cosiddetto IT Wallet. Un portafoglio digitale che al suo interno conterrà, appunto, alcuni documenti digitali, tra cui la patente ma pure - in una prima fase - la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità.

Le tappe della smaterializzazione. In attesa che il Portafoglio digitale veda la luce, però, la patente potrà essere già smaterializzata e resa disponibile nell'app IO, come già accade al codice fiscale. Succederà tra qualche settimana (mese?). non appena i dati i dati necessari per la generazione della versione digitale del documento di guida saranno resi disponibili dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Nel frattempo, un decreto del presidente del consiglio, da emanare entro il primo maggio, definirà sia le modalità tecniche di realizzazione del portafoglio digitale - l'IT Wallet, che in prospettiva dovrà dialogare con il futuro e analogo portafoglio digitale europeo - sia l'interoperabilità con le banche dati e i sistemi informativi della pubblica amministrazione e dei soggetti privati accreditati.

Varrà come la patente fisica. Nel testo del decreto si specifica che la patente di guida mobile è la versione digitale della patente di guida di cui un conducente residente in Italia [] è titolare. Quindi sarà equipollente al documento di identità e, soprattutto, varrà per la circolazione sul territorio nazionale, proprio come la patente fisica. Insomma, quando il documento comparirà sull'app Io (e in futuro sul portafoglio digitale) ci si potrà mettere alla guida senza avere con sé la card rosa (su questo punto, comunque, arriverà una circolare del ministero dell'Interno, visto che in ogni caso, in sede di controllo, il documento fisico o mobile andrà comunque esibito, come dicono le forze di polizia).

La card resterà. Attenzione, però: fino a quando non arriverà la nuova direttiva europea sulle patenti, che dovrebbe essere approvata tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025 e che a regime, dopo quattro anni, manderà definitivamente in soffitta in tutta Europa la patente modello card, il documento fisico continuerà in ogni caso a essere stampato dalla Motorizzazione civile e inviato al titolare al momento del conseguimento o in occasione di ogni conferma di validità. Non solo. La patente mobile, quando arriverà, sarà valida solo in Italia. All'estero non si potrà in nessun caso guidare senza documento fisico, nemmeno nei Paesi Ue. All'interno dell'Unione si potrà fare solo quando la direttiva patenti sarà a regime, probabilmente tra il 2028 e il 2029. 

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