Volvo - I modelli in vendita in Italia - FOTO GALLERY

4 Ruote - Feb 11,2024

Il 2024 segna l'arrivo negli showroom di due grandi novità del marchio Volvo, entrambe a ruote alte: la piccola EX30 e la grande EX90. Parliamo di due vetture che rappresentano la nuova generazione di full electric della Casa scandinava, in attesa del fatidico 2030, anno in cui tutta la gamma avrà adottato tale propulsione. Nel frattempo, è ancora piuttosto ricca l'offerta di Volvo a motore termico, o meglio elettrificato: fatta eccezione per la versione T3 della XC40, tutte le auto di Götheborg diverse dalle elettriche pure adottano oggi un sistema ibrido di tipo mild o plug-in. Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d'immagini, dove abbiamo raccolto tutta la line-up di Volvo per l'Italia, tra wagon generose, anche ad assetto rialzato, Suv e una classica sedan, con prezzi e caratteristiche.

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Jaguar Land Rover - Strategie riviste: meno elettriche, più ibride plug-in

4 Ruote - Feb 11,2024

La Jaguar Land Rover ha impresso una svolta alle sue strategie di prodotto. In particolare, stando a quando dichiarato dall'amministratore delegato Adrian Mardell durante una conference call sui risultati trimestrali, il gruppo britannico ha deciso di rallentare i tempi di lancio delle elettriche, per adeguarsi a un indebolimento della domanda di mercato, e di aumentare il proprio impegno nel campo delle ibride plug-in.  

Nuove strategie. Mardell ha chiarito che, mentre i programmi di sviluppo delle Bev sono al momento sottoposti a tempi più lunghi, il costruttore intende ampliare la gamma delle Phev per rispondere, così, alla maggiore propensione dei clienti verso la tecnologia dell'ìbrido ricaricabile: "L'accoglienza dei consumatori per le nostre ibride plug-in è stata una vera sorpresa. Stiamo lavorando duramente per rendere disponibili sul mercato più veicoli Phev". Di conseguenza, è stato rivisto il programma dei lanci annunciato nel 2021: entro il 2026, saranno introdotte solo quattro elettriche a marchio Land Rover e non più sei, mentre sono state confermate le due novità a batteria della Jaguar. "Siamo un po' più lenti di quanto abbiamo detto tre anni fa. Ci stiamo prendendo il nostro tempo per assicurarci di immettere sul mercato i migliori veicoli che abbiamo mai sviluppato", ha aggiunto l'amministratore delegato. 

Le novità. Al momento, i programmi prevedono il lancio entro la fine dell'anno della prima Suv elettrica della Land Rover, che sarà seguita poco dopo dalla variante a batteria della Range Rover Sport. Entrambe saranno realizzate sulla piattaforma MLA, la stessa finora utilizzata per le termiche. Le altre due novità saranno invece di dimensioni più contenute, e nasceranno sull'inedita architettura EMA che andrà a sostituire l'attuale pianale utilizzato per la Range Rover Evoque e la Discovery Sport: probabilmente saranno le eredi della stessa Evoque e della Velar. L'arrivo di questi modelli è previsto 12 mesi dopo il debutto della Range Rover Sport, ma Mardell non ha escluso la possibilità di rinviare il lancio di quest'ultimo modello per garantire la miglior qualità possibile. Entro il 2030, poi, dovrebbe esordire anche una versione a batteria del Defender. Quanto alla Jaguar, è prevista per il 2025 una granturismo elettrica a quattro porte, per la quale sarà sfruttata una specifica piattaforma (JEA-Jaguar Electrified Architecture), e poco dopo una novità per ora non meglio precisata, ma anch'essa esclusivamente elettrica. 

  

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Alfa Romeo - I modelli con la targa decentrata - FOTO GALLERY

4 Ruote - Feb 10,2024

Si avvicina il debutto dell'Alfa Romeo Milano. L'erede a ruote alte della MiTo, che dovrebbe segnare l'esordio del Biscione nel segmento delle B-Suv, il più importante sul mercato italiano, rappresenterà l'ennesima evoluzione stilistica della Casa di Arese, con canoni inediti. I primi leak della vettura sembrano trovare conferma nelle forme dei muletti camuffati, che evidenziano peraltro un dettaglio finora ignorato: la targa anteriore tornerà al centro del paraurti, seppur in basso. Dopo anni di Alfa Romeo di serie con la targa collocata a lato, si torna alla soluzione adottata da quasi tutte le auto in vendita oggi. Del resto, la scelta della targa laterale sulle auto di Arese è attualmente dettata dallo stile del trilobo e, in particolare, dello scudo, che proprio sulla Milano dovrebbe adottare forme mai viste. Originali, ma non tali da impedire di collocare al centro la placca: sarà così anche sulle successive novità? In attesa di scoprirlo, vi proponiamo nella nostra galleria d'immagini una selezione di vetture del Biscione che hanno adottato, o che adottano tuttora, la targa laterale, tra modelli storici e tante auto dell'era moderna del marchio.

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Iveco - Il primo eDaily con contratto Gate

4 Ruote - Feb 09,2024

Dopo il lancio dell'esperienza pilota nel luglio dello scorso anno e in attesa dell'estensione del servizio a Francia e Germania nei prossimi mesi, la piattaforma Gate (Green & advanced transport ecosystem), dedicata alle soluzioni di noleggio a lungo termine per i veicoli Iveco a basse o nulle emissioni locali, arriva alla fase operativa con la consegna del primo eDaily a un cliente italiano. Il furgone elettrico da 4,2 tonnellate di peso totale è stato ritirato da Chrono Express, operatore logistico specializzato nelle spedizioni urgenti, che ha stipulato con l'Iveco un contratto pay per use relativo non solo al veicolo ma a un intero ecosistema di servizi (fa cui le applicazioni di gestione pneumatici di Bridgestone) e che utilizzerà l'eDaily nei collegamenti da e per alcune sedi del costruttore. Dotato di un motore elettrico da 140 kW, tre pacchi batterie da 111 kWh complessivi, il furgone da 18 metri cubi di capacità è stato fornito dalla concessionaria Orecchia dell'Iveco.

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Rc auto - Ecco quando non scatta l'obbligo

4 Ruote - Feb 09,2024

C'è voluto più tempo del previsto, ma alla fine sono arrivate le prime indicazioni operative del ministero dell'Interno sull'estensione dell'obbligo di assicurazione per la responsabilità civile - in vigore dal 23 dicembre 2023 - a tutti i veicoli a motore a prescindere dal terreno su cui sono impiegati, dal fatto che siano fermi o in movimento o dal fatto che siano utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni. Anche se non tutti i dubbi su cui, dallo scorso dicembre, si interrogano automobilisti e operatori della filiera dell'automotive sono stati esplicitamente chiariti, la circolare inviata alle prefetture e alle questure risponde, di fatto, all'interrogativo ricorrente: si può essere multati se - come si poteva legittimamente fare fino al 23 dicembre 2023 - un veicolo senza assicurazione è custodito in un'area privata non accessibile al pubblico, come un box o un terreno recintato?

Tutto ruota attorno all'idoneità
Premesso che nessuna forza di polizia, incrociando le banche dati, potrà mai bussare alla porta di casa per sanzionare la mancata copertura Rc di un veicolo custodito nel box, le indicazioni, pur senza una risposta esplicita, sono chiare.

1. siccome la norma ammette una deroga all'obbligo di copertura Rc quando il veicolo non è idoneo all'uso come mezzo di trasporto, la circolare precisa che i veicoli inidonei a mettersi in movimento sono quelli privi del motore o delle ruote oppure in evidente stato di abbandono;

2. il momento nel quale deve essere valutato l'obbligo assicurativo è l'incidente. Insomma: niente incidente, niente sanzione. La circolare lo afferma esplicitamente: i veicoli sono sottoposti all'obbligo assicurativo quando, al momento dell'incidente, erano utilizzati per la loro funzione naturale, ovvero per circolare;

3. l a circolare, infine, dice che nella pratica operativa la nuova norma sull'obbligo assicurativo sarà applicata solo nelle situazioni di circolazione stradale (anche se nell'allegato si ribadisce che, ovviamente, sono soggetti a sanzioni anche i veicoli in sosta o in movimento fuori dalla sede stradale): indicazioni operative agli organi di polizia stradale ai soli fini dell'attività di controllo e della successiva applicazione delle sanzioni nella circolazione dei veicoli.

Insomma, semplificando al massimo:

- se il veicolo è tecnicamente idoneo a essere utilizzato e, quindi, potenzialmente in grado di provocare danni, dev'essere coperto da una polizza anche se è custodito in un'area privata non accessibile (è il principio che ha ispirato la direttiva Ue in seguito ad alcune sentenze della Corte di giustizia europea relative a casi di incidenti provocati con vetture prive di assicurazione perché custodite in aree private, ma poi utilizzate su strada all'insaputa e, anzi, contro la volontà del proprietario, poi costretto a risarcire personalmente i danni);

- se il veicolo è materialmente messo in condizione di non essere utilizzato, per esempio perché gli vengono tolte le ruote, può essere legittimamente non assicurato;

- in ogni caso non si sarà mai sanzionati per mancanza di copertura finché non si circolerà su strada.

Le deroghe

Ciò premesso, vediamo più nel dettaglio tutte le deroghe previste dalla legge, ossia sulle situazioni in cui l'obbligo di una polizza non ricorre. Le situazioni in cui la deroga è esplicitamente ammessa sono quattro:

1. veicoli formalmente ritirati dalla circolazione;
2. veicoli il cui uso è vietato in seguito a un provvedimento amministrativo o giudiziario;
3. veicoli non idonei all'uso come mezzo di trasporto;
4. veicoli con utilizzo formalmente sospeso.

In caso di incidente provocato da un veicolo legittimamente privo di copertura assicurativa, ossia che si trovi in una delle situazioni sopra descritte, i danni sono risarciti dal Fondo di garanzia per le vittime della strada.

Veicoli formalmente ritirati dalla circolazione
La circolare del ministero dell'Interno precisa quali sono:

1. quelli per i quali il proprietario ha chiesto la cancellazione dal Pra ai fini della demolizione;
2. quelli cancellati dal Pra in seguito a revoca o annullamento della carta di circolazione rilasciata illegittimamente;
3. quelli cancellati dal Pra ai fini dell'esportazione, ma solo se il foglio di via è scaduto; se il foglio di via utilizzato per recarsi ai transiti di confine è ancora in vigore, il mezzo deve essere assicurato.

Veicoli il cui uso è vietato in seguito a un provvedimento adottato dalle autorità
La circolare elenca alcune situazioni a titolo di esempio:

1. confisca;
2. fermo amministrativo;
3. fermo fiscale;
4. sequestro penale;
5. sospensione dalla circolazione causa mancata revisione;
6. ritiro della carta di circolazione;
7. sospensione della carta di circolazione;
8. ritiro delle targhe.

In tutte queste situazioni, specifica il ministero dell'Interno, in caso di circolazione su strada il veicolo non coperto da assicurazione non sarà soggetto alla sanzione prevista dal Codice della strada per circolazione senza assicurazione, ma alla sanzione prevista per la violazione della specifica norma che ne vieta la circolazione. Per esempio, la circolazione con veicolo legittimamente privo di copertura Rc perché sottoposto a fermo amministrativo sarà sanzionata con la sanzione prevista per quest'ultima situazione (1.984 euro di multa e confisca del mezzo).

Veicoli non idonei all'uso come mezzo di trasporto
Come accennato all'inizio, la circolare del ministero dell'interno elenca alcune situazioni:

1. privi di motore;
2. privi di ruote;
3. in evidente stato di abbandono.

I veicoli in evidente stato di abbandono sono quelli privi della targa di immatricolazione o di parti essenziali per l'uso o la conservazione del mezzo e sono disciplinati da una specifica norma.

Veicoli con utilizzo formalmente sospeso
La norma prevede esplicitamente che il proprietario possa sospendere l'utilizzo del mezzo assicurato e, quindi, la copertura della polizza. Il termine di sospensione inizialmente comunicato dal contraente può essere prorogato più volte, previa comunicazione all'assicurazione da effettuare entro dieci giorni prima della scadenza del periodo di sospensione, ma non può avere una durata superiore a dieci mesi (undici per i veicoli storici) nell'annualità di validità della polizza. La falsa dichiarazione di sospensione dell'utilizzo del mezzo, a cui consegue la sospensione dell'assicurazione, è considerata reato.

Veicoli a libro matricola
Infine, la norma fa salva la possibilità di stipulare polizze che coprono il rischio di una pluralità di veicoli secondo la prassi contrattuale in uso, quando utilizzati per le attività proprie di tali soggetti, sempre che i veicoli siano analiticamente individuati nelle polizze. Chiaro il riferimento alle cosiddette polizze a libro matricola, che prevedono una copertura Rc per una pluralità di veicoli i cui estremi siano indicati analiticamente nella polizza stessa. La circolare non si sofferma sulle varie situazioni, precisando unicamente che in questi casi, tutti i veicoli indicati nella polizza possono essere legittimamente lasciati all'interno di zone il cui accesso è soggetto a restrizione.

solo un primo passo
Va precisato che il documento appena emanato dal Viminale non ha la pretesa di essere esaustivo, visto che esso stesso ammette e prevede ulteriori delucidazioni e specificazioni da parte di enti competenti in materia assicurativa, contributi di altre componenti ministeriali e aggiustamenti, diciamo così, alla luce di prime applicazioni pratiche e pronunce giurisprudenziali e di interpretazioni dirimenti da parte di organismi consultivi. Insomma, altre indicazioni arriveranno.

I veicoli soggetti all'obbligo: esclusi e-bike e monopattini elettrici
Un'ultima cosa: la norma si applica ai i veicoli a motore azionati esclusivamente da una forza meccanica che circolano sul suolo ma non su rotaia con una velocità massima di progetto superiore a 25 km/h (o inferiore se hanno un peso netto massimo superiore a 25 kg) e ai rimorchi.

La precisazione che il veicolo dev'essere azionato esclusivamente da una forza meccanica esclude automaticamente le biciclette a pedalata assistita e i monopattini elettrici, in cui la propulsione del motore elettrico è prevalente ma non esclusiva potendo - sia le bici sia i monopattini - essere azionati comunque dalla forza muscolare (ma la norma prevede che in futuro siano assoggettati all'obbligo i veicoli elettrici leggeri che saranno individuati con uno specifico decreto del ministero dei Trasporti).

Sono esplicitamente esclusi dal perimetro della norma anche le macchine per uso di bambini e le sedie a rotelle - ancorché azionate esclusivamente da una forza meccanica - destinate esclusivamente alle persone con disabilità. Ciò in quanto non sono considerate veicoli dal Codice della strada.

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Londra - Accuse all'Italia: il giallo dei dati trasferiti al gestore dei parcheggi

4 Ruote - Feb 09,2024

Spunta un caso internazionale sui dati degli automobilisti che vivono nell'Unione europea. Tutto è partito, stando al quotidiano britannico The Guardian, da una multa equivalente a 14 euro non pagata per un ingresso in una zona di Londra dove possono circolare gratuitamente solo le auto poco inquinanti: la Ulez, acronimo di Ultra low emission zone. Un non meglio precisato corpo di polizia italiano, racconta la testata, avrebbe concesso alla società dei trasporti londinese Tfl (Transport for London) l'accesso al database di migliaia di automobilisti residenti nei Paesi del blocco comunitario. O con dolo, e allora si configurerebbe un furto, o con colpa, ossia per un errore involontario. A scoprire tutto sarebbero state prima le autorità belghe e poi quelle tedesche e olandesi. L'azienda londinese, invece, respinge qualsiasi addebito.

Qual è il problema. Le multe sarebbero illegali perché con la Brexit il Regno Unito può accedere ai dati personali dei cittadini Ue solo in caso di reati (siamo nel Codice penale), e non certo per un illecito amministrativo come un ingresso non autorizzato nella Ztl. In ogni caso, si tratterebbe di una recidiva: in passato, dal Belgio, un ufficiale giudiziario avrebbe comunicato i dati degli automobilisti a Euro parking collection (Epc), la società che Tfl utilizza per notificare i verbali. A denunciare tutto Michael Freilich, membro della Camera dei rappresentanti del Paese belga, che sul social network X è intervenuto più volte per rendere pubblico il presunto scandalo. E sarebbe anche di proposito entrato senza permesso nella Ztl londinese per ricevere la multa e riuscire a indagare sulla questione.

Cosa dice il Garante privacy italiano. The Guardian sostiene che, in Italia, il Garante per la protezione dei dati personali sia stato chiamato direttamente in causa e avrebbe avviato un'indagine. Pronta la replica dell'autorità guidata da Pasquale Stanzione: "In riferimento a notizie diffuse dalla stampa estera e nazionale riguardanti un massivo trasferimento di dati personali di automobilisti italiani ed europei nel Regno Unito, il Garante Privacy informa di aver avviato nei mesi scorsi un'istruttoria per accertare eventuali responsabilità connesse alla violazione della vigente disciplina in materia di protezione dei dati personali".

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Incentivi - Smart, fino a 9 mila euro in meno per la #1

4 Ruote - Feb 09,2024

In attesa che diventino operativi i nuovi incentivi statali (attesi al più tardi per marzo), anche la Smart decide di giocare d'anticipo, come ha fatto settimana scorsa la Renault per la sua gamma elettrica. L'attesa e l'incertezza sono il maggiore ostacolo nell'acquisto di un'auto nuova, spiega Danilo Testani, responsabile vendite di Smart italia, presentando l'iniziativa. Le promozioni sono già attive presso tutti i concessionari del brand, dove è disponibile anche un'offerta dedicata alla più performante #1 Brabus, che supera la soglia di prezzo per l'accesso agli incentivi.

Raddoppia il bonus. Sulle vetture in pronta consegna della gamma #1 e #3 sono proposte queste offerte:

  • Acquisto in contanti/finanziamento senza rottamazione: 3.000 euro di ecobonus + 3.000 euro di incentivo smart - 6.000 euro di sconto sul prezzo di listino
  • Acquisto in contanti/finanziamento con rottamazione: 5.000 euro di ecobonus + 4.000 euro di incentivo smart - 9.000 euro di sconto sul prezzo di listino
  • Noleggio con formula smart mobilityRent: 1.500 euro di ecobonus + 4.500 euro di incentivo - 6.000 euro di vantaggio cliente

 

I modelli in offerta. La promozione si applica sulle versioni Pro e Pro+ della gamma, con batterie da 49 e 66 kWh rispettivamente:

  • #1 pro: 310 km di autonomia, caricatore di bordo 7,4 kW, ricarica in DC 130 kW
  • #1 pro+: 420 km di autonomia, caricatore di bordo 22 kW, ricarica in DC 150 kW
  • #3 pro: 325 km di autonomia, caricatore di bordo 7,4 kW, ricarica in DC 130 kW
  • #3 pro+: 435 km di autonomia, caricatore di bordo 22 kW, ricarica in DC 150 kW

Con gli incentivi della Smart, in caso di rottamazione la #1 pro costa 28.545 euro (compresa IVA, messa su strada e Pfu), mentre la #3 pro costa 1.000 euro in più: 29.545 euro.

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Chrysler - Spunta il teaser di una concept inedita: debutterà il 13 febbraio

4 Ruote - Feb 09,2024

La Chrysler ha confermato per il prossimo 13 febbraio il debutto di quella che sembra una inedita concept car. Per il momento, il marchio del gruppo Stellantis non ha dato alcun indizio concreto, limitandosi a descrivere il progetto come un game changer per la mobilità.

Si riparte dal foglio bianco. Il teaser pubblicato sui social mostra il profilo del posteriore di un modello dalla spiccata caratterizzazione aerodinamica. Scontato immaginare che si tratti di una vettura a propulsione elettrica: con la Airflow del 2023 rispedita al tavolo da disegno, dovrà essere probabilmente questo nuovo prototipo a tracciare la strada del futuro, sfruttando come base la piattaforma Stla Large.

Potrebbe essere una concept di stile. Non è da escludere che Chrysler voglia mostrare qualcosa di più astratto e teorico, come nel caso della concept Synthesis del CES 2023: fortemente ancorato al passato, il marchio è oggi rappresentato sul mercato americano solo dalla monovolume Pacifica Phev. Serve quindi una forte spinta per il rilancio, sia a livello di immagine che di prodotto. I vertici di Stellantis avrebbero così individuato nel 2024 l'anno della presentazione della prima nuova Chrysler dopo moltissimo tempo, e il 2025 come quello del suo debutto sul mercato.

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Auto elettriche - Cina pronta a rispondere a eventuali "barriere" occidentali

4 Ruote - Feb 09,2024

La Cina è ormai pronta a reagire contro eventuali barriere tariffarie o restrizioni introdotte dai Paesi occidentali per frenare l'export di veicoli elettrici dall'Asia. In particolare, il ministero del Commecio ha emanato una serie di direttive e linee guida per incoraggiare l'intera industria nazionale a rispondere "attivamente" a possibili ostacoli commerciali e a cooperare con le società straniere.

Le linee guida. Tra i vari consigli, Pechino esorta le Case a istituire centri di ricerca e sviluppo e servizi post-vendita all'estero, a collaborare con partner stranieri nella costruzione di catene di approvvigionamento e a lavorare a più stretto contatto con le compagnie di navigazione sul fronte della logistica. Inoltre, le banche cinesi sono sollecitate a espandere l'offerta di strumenti finanziari, anche all'estero, per le Case e i loro fornitori. Infine, il ministero ha assicurato il suo impegno a migliorare le procedure burocratiche a favore dell'export di auto e batterie.  

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Batterie - Acc tratta maxi-finanziamento da quasi 4,5 miliardi

4 Ruote - Feb 09,2024

Automotive Cells Company (Acc), la joint venture per la produzione di batterie tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies, è ormai prossima a ottenere un maxi-finanziamento da ben 4,4 miliardi di euro. I nuovi capitali, secondo indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg, saranno destinati a sostenere i progetti di espansione industriale.

Trattative in corso. In particolare, Acc sarebbe ora nella fase finale delle trattative con diverse istituzioni finanziarie per definire i contorni di un finanziamento che, per la maggior parte, dovrebbe sostanziarsi nell'emissione di titoli di debito a favore di un consorzio di banche commerciali tra cui Bnp Paribas e di diverse realtà creditizie statali come Bpi France, già azionista diretto di Stellantis. A ogni modo, un annuncio formale sui dettagli dell'accordo con il ceto bancario è atteso a giorni, anche se l'agenzia avverte come non vi sia ancora piena certezza sulla conclusione positiva dei negoziati.

Stellantis e Mercedes puntano a incrementare la quota in Acc. Come detto, l'operazione è volta a sostenere le strategie di crescita dell'azienda (il piano prevede investimenti complessivi per 7 miliardi di euro) e in particolare l'espansione della prima gigafactory già inaugurata a Douvrin (Francia) e il finanziamento dei lavori di costruzione di una seconda a Kaiserslautern (Germania) e di una terza a Termoli (Molise) e potrebbe essere seguita da un'altra transazione di natura finanziaria: Stellantis e Mercedes avrebbero intenzione di aumentare gradualmente le loro attuali partecipazioni in Acc, riducendo così il peso della TotalEnergies (attualmente il capitale è equamente suddiviso tra i tre azionisti)

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Auto elettriche - Zeekr taglia i prezzi della X in Olanda e Svezia

4 Ruote - Feb 09,2024

La Zeekr entra di peso nella guerra dei prezzi sul mercato europeo delle auto elettriche, anche se in forma per ora limitata a un modello e ai soli due Paesi finora presidiati. Il marchio cinese del gruppo Geely ha, infatti, deciso di rivedere i listini della Zeekr X in Olanda e Svezia. 

Riduzioni e promozioni. Il prezzo base per gli eventuali clienti olandesi è stato ridotto da 44.990 euro a 42.490 euro mentre per gli svedesi è sceso da 550.000 a 529.000 corone (da circa 48.800 euro a 46.900 euro). Il brand ha anche fornito delle indicazioni per il mercato tedesco, dove il lancio della crossover a batteria è in programma a breve (era previsto per l'inizio dell'anno, ma l'avvio ufficiale delle vendite non è stato ancora comunicato): il listino parte da 44.990 euro per la X e da 59.900 per la 001. La Zeekr ha anche avviato una nuova campagna promozionale denominata "10+10+10": è valida fino al termine di aprile e offre ai clienti garanzia, servizi gratuiti e connettività completa per 10 anni. 

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Formula 1 - Visa Cash App RB svela la sua nuova monoposto

4 Ruote - Feb 09,2024

Visa Cash App RB F1 Team ha svelato nella serata di Las Vegas la sua nuova sfidante per il Mondiale di Formula 1 2024. La VCARB 01 sarà affidata alla già collaudata coppia di piloti formata da Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda.

Via il telo in grande stile. In un ambiente esclusivo, sulla Las Vegas Boulevard, è stata ufficialmente svelata la livrea della nuova vettura del team di Faenza. Si torna al blu che aveva caratterizzato l'ultima era Toro Rosso, con l'immancabile Toro sul cofano motore e i loghi dei title sponsor che campeggiano ben in vista su ali e fiancate. Ma c'è anche il bianco e il rosso a completare il nuovo schema di colori che rispecchia la rinnovata identità della squadra italiana. All'evento di presentazione ha preso parte il management del team, che vede da quest'anno Laurent Mekies come team principal e Peter Bayer in qualità di ceo. Al loro fianco i piloti, tra cui l'emiratina Amna Al-Qubaisi che correrà con i colori Visa Cash App RB nella F1 Academy di quest'anno. La serata è stata coronata dalle esibizioni musicali degli artisti americani Kendrick Lamar, rapper e cantautore insignito del Premio Pulitzer per la musica, e Baby Keem, pluripremiato rapper e produttore discografico.

Rinforzato il management tecnico. Non solo un'identità rinnovata, il team Visa Cash App RB sembra avere intenzioni bellicose e vuole puntare alla parte alta della griglia di partenza. In seguito all'annuncio del cambio del nome - avvenuto ufficialmente alla fine di gennaio - la squadra ha anche ufficializzato l'arrivo di tre importanti figure tecniche senior che si andranno a integrare nel team sia prima che durante la stagione di F1 2024. Si tratta di Guillaume Cattelani, che diventa vice direttore tecnico della squadra dopo oltre 15 anni di esperienza maturati tra Lotus, McLaren e più di recente in Red Bull Technology. Inoltre, Alan Permane si unisce al team in qualità di Racing Director, mettendo a sua disposizione una lunga esperienza di 34 anni a Enstone con quella che oggi è l'Alpine. Ma il vero colpo grosso per il team è l'ingaggio di Tim Goss che - a partire da ottobre - ricoprirà il ruolo di Chief Technical Officer.

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Abarth 600e - La Suv sportiva dello Scorpione è ufficiale: foto e dettagli

4 Ruote - Feb 08,2024

A poche ore dalla "paparazzata" per le vie di Milano durante le riprese di uno spot pubblicitario, la nuova Abarth 600e è uscita definitivamente allo scoperto: la prima immagine ufficiale, senza camuffature, mostra l'aspetto definitivo della B-Suv sportiva nell'edizione di lancio Scorpionissima, che verrà prodotta in una serie limitata a 1.949 esemplari, in omaggio all'anno di fondazione del marchio.

Look aggressivo. La Abarth 600e Scorpionissima sarà disponibile nella colorazione Hypnotic Purple (ispirato all'effetto ipnotico derivante dalla puntura di uno scorpione, questo sostiene la Casa nella nota stampa diramata per il lancio) e con una forte caratterizzazione sportiva: carreggiate larghe, assetto ribassato, paraurti specifico e un ampio spoiler sul lunotto posteriore. Tanti i dettagli color nero lucido, dai passaruota alle calotte degli specchietti. Sui cerchi di lega da 20 sono montati pneumatici sviluppati con la collaborazione del reparto corse di Stellantis impegnato in Formula E, caratterizzati da una doppia mescola in grado di garantire aderenza senza compromettere autonomia e confort acustico. Vistosa la scritta "Abarth+" sulla fiancata, così come gli scorpioni elettrificati sul parafango anteriore e sui coprimozzi.

Anche il certificato di autenticità. Impegnata negli ultimi test prima del debutto (l'abbiamo vista anche in occasione del primo video della Alfa Romeo 33 Stradale), la nuova 600e è basata sulla piattaforma Perfo-eCMP, evoluzione in chiave sportiva della eCMP. Il motore da 240 CV la rende la Abarth più potente mai prodotta, ed è affiancato da un differenziale autobloccante a slittamento limitato sviluppato per motori elettrici, sospensioni con taratura specifica e un impianto frenante di dimensioni maggiorate. La ciliegina sulla torta per gli appassionati - o per meglio dire degli "early adopters" che acquisteranno la versione di lancio? Ogni esemplare della serie limitata sarà accompagnato da un suo proprio certificato di autenticità.

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Volkswagen Golf GTI - MT Ultimate, ecco la "special" per l'addio al cambio manuale

4 Ruote - Feb 08,2024

Apriranno nelle prossime settimane gli ordini del restyling dell'ottava generazione della nuova Volkswagen Golf, che nella sua versione sportiva GTI avrà 265 CV, 20 CV in più rispetto all'attuale, ma sarà venduta solo con il cambio automatico Dsg. Per dare l'addio ai tre pedali della GTI, la Volkswagen ha annunciato la versione GTI MT Ultimate, serie limitata con cambio manuale, basata sul modello attuale pre-restyling. Gli ordini sono già aperti e i collezionisti sono avvisati: in Italia ne arriveranno solo 110, vendute a 52.950 euro. Le consegne partiranno in primavera.

Dettagli esclusivi. Come l'originale, anche questa Golf GTI MT Ultimate sarà disponibile con carrozzeria rossa, bianca o nera. All'esterno si distinguerà per le colorazioni a contrasto degli specchietti e delle strisce che corrono lungo la parte bassa della fiancata, oltre che per la denominazione GTI MT Ultimate sul montante centrale. In abitacolo è apposta una targhetta commemorativa sulla plancia, che riporta anche la numerazione dell'esemplare.

Dotazione completa. La GTI MT Ultimate monta i fari a matrice di led, l'impianto audio Harman Kardon, i fendinebbia con disegno a X, la telecamera posteriore, le sospensioni adattive e l'Adaptive Chassis Control DCC. Il motore è il 2.0 TSI turbobenzina da 245 CV di potenza massima, con una coppia di 370 Nm disponibile tra 1.600 e 4.300 giri. La velocità massima è di 250 km/h, e lo scatto da ferma a 100 km/h è coperto in 6,4 secondi. 

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Maserati - Il 31 marzo termina la produzione della Levante a Mirafiori

4 Ruote - Feb 08,2024

Stellantis ha confermato alle organizzazioni sindacali lo stop alla produzione della Maserati Levante nella fabbrica di Mirafiori. L'ultima Suv del Tridente uscirà dalle linee di assemblaggio il 31 marzo prossimo. 

Nuove proteste. La comunicazione rappresenta una nuova doccia fredda per i lavoratori dello stabilimento torinese, che per il secondo giorno consecutivo hanno inscenato una nuova protesta non organizzata contro l'assenza di risposte sul loro futuro. Le tute blu sia del primo che del secondo turno hanno indetto uno sciopero spontaneo ai cancelli d'ingresso della fabbrica. ''Quando le lavoratrici e i lavoratori scioperano spontaneamente vuol dire che la situazione è arrivata al limite. Non c'è più tempo da perdere, bisogna agire immediatamente'', ha affermato Edi Lazzi della Fiom Torino. Del resto, la Levante fornisce un contributo elevato ai volumi della Maserati sfornati a Mirafiori: ogni giorno, secondo i dati della Uilm, le Carrozzerie assemblano 25 esemplari della Suv lanciata nel 2016. Ora, come conseguenza, la produzione giornaliera del Tridente scenderà a 8 unità tra Ghibli, Quattroporte, GranTurismo e GranCabrio. Su un'altra linea viene invece assemblata la Fiat Nuova 500 al ritmo di circa 215 unità.  

Serve un nuovo modello. "La comunicazione odierna da parte dell'azienda di fatto porta quasi a zero la produzione Maserati a Mirafiori", sottolinea Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino, secondo il quale lo stop rappresenta "un'ulteriore notizia negativa per Mirafiori, che conferma l'urgenza di discutere con Stellantis e con le istituzioni della missione produttiva dello stabilimento. Mirafiori rappresenta il baricentro dell'auto in Italia e come tale deve essere valorizzato". A tal proposito, Lazzi torna a chiedere l'assegnazione di un nuovo modello: "La cessazione del Levante rappresenta plasticamente l'arretramento di produzioni e la diminuzione di modelli. Questo non può che generare ulteriore cassa integrazione. Bisogna agire in fretta per ottenere un nuovo modello per Mirafiori''. Dello stesso avviso Rocco Cutrì della Fim Cisl Torino: "L'uscita di scena della Levante era nota; ciò che mancava era la data di fine produzione. Oggi con ancora maggior determinazione ribadiamo la necessità che la vertenza Mirafiori, nell'ambito dei tavoli di confronto nazionali e locali, trovi al più presto soluzioni industriali concrete che riescano, attraverso nuove produzioni, a confermare la missione produttiva dello stabilimento".

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Mobilize PowerBox - Presentata la colonnina domestica per le Bev Renault

4 Ruote - Feb 08,2024

Prende il via oggi la produzione delle Mobilize PowerBox, le wallbox domestiche connesse sviluppate da Software République, progetto di open innovation che coinvolge Orange, il Gruppo Renault, STMicroelectronics e Thales. Le colonnine verranno prodotte nello stabilimento di Symbiose a Lacroix, con un obiettivo annuo di 65 mila unità. Già nel corso del 2024 le PowerBox verranno commercializzate in tutti i concessionari Renault per le auto elettriche del Gruppo.

Fino a 22 kW di potenza. La Mobilize PowerBox può essere allacciata a impianti elettrici monofase o trifase, all'esterno o all'interno, e integrata all'interno della gestione smart della corrente della propria abitazione (modulando la richiesta di potenza in base a quella disponibile, per esempio, o sfruttando le tariffe più convenienti). Tutti i modelli possono erogare fino a 22 kW, in base alla potenza dell'impianto e del caricatore di bordo dell'auto, possono essere gestite tramite una app dedicata, e il software può essere aggiornato da remoto.

Quattro versioni. Il modello Uno è quello base, per privati che usano la wallbox all'interno del proprio box. La versione Uno Plus, pensata per aziende e condomini, aggiunge un lettore di carte Rfid per la gestione degli accessi alla ricarica. Il modello Uno Pro misura anche i consumi da ripartire agli utenti, mentre Verso funziona in maniera bidirezionale, per ricaricare l'auto ma anche per restituire energia alla rete elettrica. La Powerbox Verso sarà disponibile contemporaneamente al lancio della nuova Renault 5 Electric.

Soluzione all-in-one. Le wallbox saranno proposte a chi compra un'elettrica della Renault, anche se non è ancora chiaro se in bundle con l'auto o all'interno di un'offerta specifica. Di sicuro, i concessionari della Casa francese offriranno soluzioni complete, con un prezzo stabilito in base alle caratteristiche dell'impianto domestico, e che comprende sopralluogo (fatto da remoto in videochiamata) e installazione, prima della consegna dell'auto.

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Pagani - Ecco la Huayra R Evo: non solo cavalli in più

4 Ruote - Feb 08,2024

La Formula Indy, i miti di Le Mans e l'eroismo dei piloti di una volta, che gareggiavano sfidando le intemperie a cielo aperto. Sono tante e variegate le ispirazioni a cui attinge la Pagani Huayra R Evo, la nuova hypercar uscita dall'atelier di San Cesario sul Panaro. Una vettura che, lungi dall'essere semplicemente una Huayra R con 50 cavalli in più soffermandosi al mero computo dei dati relativi al motore, rappresenta invece un progetto di evoluzione a tutto tondo, nata per guardare al dorato mondo dei proprietari di hypercar track-only, e che si sublima nel programma Arte in Pista ideato dalla Pagani.

Come cambia. Senza implicazioni di regole (il mezzo infatti non nasce per prendere parte a dei campionati), la Huayra R Evo nasce per alzare l'asticella delle performance senza compromessi (se non quelli necessari alla sicurezza). Potenza, prestazioni in frenata, efficienza aerodinamica e carico verticale fanno così un balzo in avanti per offrire prestazioni equivalenti a quelle delle auto da corsa Le Mans Prototype 2 e un'esperienza quantomai vicina all'epico mondo delle corse di durata, promette Pagani. L'evoluzione è visibile a occhio nudo: il frontale ha un layout compatto, reso aerodinamicamente efficiente attraverso un sofisticato sistema di convogliatori d'aria che servono a gestire in modo ottimale la ripartizione del raffreddamento tra dischi dei freni, pinze e radiatore. Questo sistema di convogliazione è integrato e sorretto dallo splitter, più lungo di 10 cm e dal profilo aerodinamico ad hoc. Con esso, la doppia fila di flick sul cofano concorre al carico aerodinamico sull'assale anteriore.

Effetto "codalunga". Ancor più caratteristico il posteriore, allungato di 19 cm creando un effetto codalunga. Il cofano posteriore sorregge la nuova pinna centrale stabilizzatrice e il gruppo dei supporti integrati all'alettone, dotato di alette laterali metalliche. Completa il quadro un estrattore posteriore che incorpora pinne aerodinamiche essenziali per rendere lineari i flussi d'aria nella parte posteriore del veicolo. A fronte di queste evoluzioni, è aumentata la superficie del fondo aerodinamico. La carrozzeria sfrutta l'innovativa fibra di carbonio progettata per la Utopia, che ha contribuito a un incremento del 38% delle caratteristiche di rigidezza a parità di peso.

900 CV per il V12-R. Il propulsore è il medesimo della Huayra R, ma aggiornato e potenziato. Sulla Evo eroga una potenza di 900 CV a 8.750 giri/min e una coppia massima di 770 Nm, disponibile da 5.800 fino a 8.200 giri/min. La linea rossa del contagiri è spostata a quota 9.200 giri/min. Nel mettere mano al motore, i tecnici emiliani non hanno provveduto solo ad incrementare la potenza, ma sono intervenuti anche su altri componenti fondamentali, come il collettore di aspirazione, che adotta un nuovo design delle trombette e nuovi alberi a camme. Hanno poi ottimizzato sia la calibrazione della centralina, sia il design dell'impianto di scarico, per rendere unico il sound di questa hypercar, la cui trasmissione sequenziale a sei rapporti è progettata in collaborazione con lo specialista tedesco HWA AG. Attuato da una frizione racing a tre dischi di metallo sinterizzato, questo cambio a innesti frontali ha un peso complessivo di soli 80 chili.

Deportanza ed efficienza in rialzo. Parlando di aerodinamica, l'impostazione codalunga, con il netto allungamento dell'estrattore e del cofano posteriore, ha comportato una revisione totale della vettura. Ne è risultato un aumento del 45% della deportanza (che sulla Huayra R è di 1.000 chili), accompagnato da un aumento dell'efficienza dicono dalla Pagani - del 21%. A 320 km/h, precisano ancora da San Cesario, in assetto ribassato la vettura genera un carico verticale superiore al suo stesso peso in ordine di marcia. L'atelier rileva poi come il tetto aperto, contrariamente a quanto si possa pensare, abbia determinato un guadagno di carico verticale, sia all'anteriore che al posteriore, incrementando di un ulteriore 5% la deportanza totale.

Assetto rivisto. Al capitolo sospensioni, la Huayra R Evo eredita la sofisticata geometria sviluppata ad hoc per la Huayra R, ma con un'importante novità: l'integrazione di un heave damper che separa la gestione dei modi della scocca da quelli degli ammortizzatori indipendenti delle quattro ruote. L'impianto frenante, griffato Brembo e costituito da nuovi dischi carbo-ceramici CCM-R autoventilati accoppiati a pastiglie racing, è più potente: può infatti vantare un raddoppio della superficie dei canali di ventilazione alle doppie file di fori asolati, e un'area di contatto tra disco e pastiglie maggiorata. I cerchi, infine, calzano pneumatici PZeroSlick in dimensione 280/680 R19 all'anteriore e 345/725 R20 al posteriore.

Spiegata da Horacio. L'ispirazione sul design della Huayra R Evo mi è venuta in occasione di una gara Formula Indy a Nashville inizia a spiegare Horacio Pagani: osservando come erano fatte le monoposto aperte e dotate di Aeroscreen, ho pensato di creare una vettura con avvolgenti superfici di policarbonato e con la possibilità di togliere i due tettucci per sentire ancora di più il fascino dell'aria e il suono del V12 aspirato. Musica per le orecchie degli appassionati, ma non finisce qui: Da qui siamo partiti con l'obiettivo di realizzare una macchina che fosse armonica nelle linee e con un carattere forte. Abbiamo rivolto il nostro sguardo anche al passato continua Pagani prendendo spunto dalle bellissime auto di Le Mans che correvano a cavallo degli anni 60 e 70, dove c'erano anche le velocissime versioni codalunga'. Con queste premesse stilistiche, abbiamo lavorato meticolosamente sul design, sull'aerodinamica e su ogni più piccolo dettaglio. stato un progetto molto interessante che ha visto tutto il team impegnato per circa due anni in test ed eventi di Arte in Pista. Ovvero, sessioni non competitive nei più prestigiosi circuiti Fia del mondo, che prevedono un'esperienza completa in pista con le hypercar forti dell'assistenza tecnica del team Pagani (responsabile tecnico, ingegnere di pista, meccanico personale per ogni veicolo, fisioterapista e nutrizionista) proveniente dal motorsport.

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L'intervista - Casiraghi (Arval): lauto aziendale per attrarre talenti

4 Ruote - Feb 08,2024

Nel 2023 Arval s'è confermata prima nel noleggio a lungo termine per numero di immatricolazioni in Italia. Dario Casiraghi è il direttore generale della società del gruppo BNP Paribas nel nostro Paese, dove è arrivato nel 2015 dopo oltre dieci anni di esperienza in GE Capital. Svolte le funzioni di direttore generale di Arval Italy Fleet Services - la società nata dopo l'acquisizione da parte di Arval di GE Capital Fleet Services e di direttore global operations & collection di Arval Italia, dal 2022.

State notando evoluzioni o cambiamenti negli orientamenti dei fleet manager riguardo a tipologie, segmenti e alimentazioni delle auto? C'è una rimodulazione delle car list verso il basso o, al contrario, osservate la necessità delle aziende di premiare o attrarre i collaboratori con vetture di livello superiore?
Le tendenze in atto sono diverse. In primo luogo, cresce l'attenzione delle aziende verso veicoli elettrificati, e questo si traduce anche in un cambiamento delle car policy e delle car list, che sempre più prevedono l'inserimento anche di nuove Case, soprattutto asiatiche, che propongono auto di nuova generazione elettriche. A questo si aggiunge una sempre maggiore ricerca di soluzioni diverse dalla vettura aziendale assegnata, in un'ottica di mobilità a 360 gradi, compreso il ricorso a forme condivise di trasporto, come il car sharing o il car pooling, anche a seguito del crescente uso di smart e remote working.

Questo trend potrebbe innescare un rallentamento del noleggio a lungo termine?
No, perché l'auto aziendale rimane una leva a cui le aziende scelgono di ricorrere per la talent attraction o retention. Secondo il Barometro 2023, l'indagine annuale condotta da Arval Mobility Observatory, il nostro osservatorio sulla mobilità, uno dei principali motivi che spinge i fleet manager a ritenere che la propria flotta aumenterà nei prossimi anni è proprio questo, indicato nel 44% dei casi.

Avvertite ancora le conseguenze dell'allungamento dei tempi di consegna?
Notiamo ancora dei rallentamenti sui tempi di consegna, però dovuti non più a ritardi di produzione, che sembrano essere in fase di risoluzione, ma alle difficoltà degli operatori logistici ad accogliere il massivo volume di veicoli in entrata. Anche su questo aspetto, però, stiamo rilevando degli sviluppi positivi a tendere e prevediamo che, nel medio termine, anche i tempi di consegna torneranno gradualmente verso la normalità.

Il noleggio a lungo termine sta crescendo anche fra i privati ma sempre nel perimetro dell'impiego aziendale/professionale: come pensate di stimolare l'interesse in tempi brevi anche da parte dei privati veri che utilizzano l'auto per finalità personali/familiari?
Il segmento dei privati è in forte crescita nel settore del noleggio e la nostra valutazione è che non si tratti solamente di noleggi per uso aziendale o professionale, ma che sia scelto da moltissime persone per le loro esigenze di trasporto privato o familiare. Infatti, sempre più il noleggio incontra l'interesse dei privati per i suoi vantaggi rispetto all'acquisto, perché è un servizio accessibile che richiede un limitato investimento iniziale, ha costi certi per tutta la durata del contratto e include nel canone mensile i principali servizi, rendendo quindi la gestione dell'auto e del cash flow ancora più semplice. Questa semplicità è importante per i clienti privati anche nella scelta della tipologia di vettura e di alimentazione. Infatti, vediamo un forte interesse per le alimentazioni ibride ed elettriche da parte dei clienti privati che, con il noleggio e le sue formule flessibili, possono avvicinarsi a una nuova tecnologia, sperimentarla e conoscerla, senza doversi occupare del possesso e successivamente della vendita dell'usato. 

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Abarth 600e - Scoop sul set pubblicitario: ecco le prime foto della B-Suv ad alte prestazioni

4 Ruote - Feb 08,2024

Era solo questione di tempo, peraltro poco: la Abarth 600e, come è accaduto nelle scorse settimane alla "collega" Lancia Ypsilon, è stata sorpresa da qualche obiettivo indiscreto durante quella che sembra un'uscita allo scoperta legata alla realizzazione di alcune riprese promozionali per il lancio.

Occhio ai dettagli. L'immagine, pubblicata su Instagram dagli account Cochespias e Roadcar, riprende dall'alto un esemplare in livrea violacea che mette in mostra una caratterizzazione estetica estremamente marcata: si nota chiaramente il profilo aerodinamico anteriore specifico, che si accompagna a un paraurti completamente ridisegnato. Molto vistosi anche i vari dettagli in nero, che punteggiano qua e là la carrozzeria, oltre allo spoiler sul lunotto, perfetto contrappunto al muso nella sua nuova conformazione. Perfettamente in linea con la sorella 500e la nuova collocazione del logo del marchio, sul cofano anteriore, con il lettering per esteso sul frontale.

L'Abarth esce dal suo steccato. La 600e, primo cimento dell'Abarth con il segmento delle sport utility, è un modello dal significato strategico per il marchio, che esce da uno steccato - quello delle piccole tradizionali - in cui rischiava di restare intrappolato sul lungo termine. Il salto in alto, d'altra parte, è una sorta di atto dovuto, cui la vecchia Fca, prima ancora della nascita di Stellantis, lavorava dai tempi della 500X. Progetti che mai hanno preso corpo, fino a oggi, per l'appunto.

Avrà 240 CV. Ma quali sono le coordinate tecniche di questa imminente sportiva? Sul suo conto, Stellantis ha già svelato tutte le caratteristiche principali: basata sulla piattaforma Perfo-eCmp, versione modificata dell'architettura su cui nascono tutte le piccole Suv del gruppo, la 600e potrà contare su un powertrain da 240 CV, abbinato a un inedito un differenziale autobloccante a slittamento limitato sviluppato appositamente per le applicazioni elettriche.

Manca poco al lancio. La parure tecnica sarà completata con sospensioni dalla taratura specifica, impianto frenante maggiorato, pneumatici sviluppati ad hoc, con tanto di mescola doppia (più morbida sulla zona esterna) e sedili dalla profilatura più contenitiva. tanto, ma non è tutto quello che c'è da sapere: restano da sciogliere alcune questioni, come quella relativa alla trazione (che comunque dovrebbe essere anteriore) e alla taglia della batteria (verosimilmente identica ai 54 kWh della versione Fiat). Come si diceva in apertura, anche per ottenere queste certezze è questione di poco tempo.

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Ford - Inizia la spending review: addio al parcheggio automatico?

4 Ruote - Feb 08,2024

Due miliardi di dollari. Questa è la cifra che la Ford punta a risparmiare nel 2024 per compensare le maggiori spese nella forza lavoro (i nuovi contratti UAW su tutti) e di aggiornamento della gamma, che coinvolgerà circa il 60% dei nostri prodotti. Sono le parole del direttore finanziario della casa americana, John Lawler, pronunciate durante la conferenza sugli utili trimestrali della scorsa settimana. La stessa, per intenderci, in cui il ceo Jim Farley ha svelato il piano segreto per lo sviluppo di una piattaforma per elettriche compatte.

Obiettivo: ottimizzazione dei costi. Tra le iniziative di riduzione dei costi che la Casa americana introdurrà ce ne sono alcune di portata rilevante, come la stabilizzazione della catena dei fornitori, e altre che hanno un impatto più diretto sul ferro, puntando a ottimizzare la produzione e a tagliare le spese inutili. Kumar Galhotra, direttore operativo della Ford, fa un paio di esempi: Su alcune linee produttive utilizziamo appendici aerodinamiche che servono a consumare meno carburante. Abbiamo fatto diversi test e analisi interne, e il gruppo di lavoro ha trovato il modo di ottenere lo stesso risultato aerodinamico (e quindi di efficienza, ndr) risparmiando 40 dollari a macchina. Equivalenti a circa 10 milioni di dollari all'anno.

Analisi dei veicoli connessi. Un altro esempio fatto da Galhotra è lo studio e l'analisi dei dati che arrivano dai veicoli connessi: un processo importante, spiega, perché ci aiuta a capire se le funzionalità che offriamo ai nostri clienti vengono effettivamente utilizzate. Molte Ford (specialmente quelle vendute negli Stati Uniti, tra cui la Escape/Kuga, la Edge e la Explorer) offrono l'assistente per i parcheggi in parallelo (con la manovra a S), e sono davvero poche le persone che lo utilizzano, rivela Galhotra. Potremmo togliere questa funzione e risparmiare altri 60 dollari a macchina. Sono altri 10 milioni all'anno. Stiamo studiando, testando e analizzando ogni passaggio della catena produttiva, conclude il chief operating officer della Casa, anche a livello di singole stazioni, e ritengo che questo approccio ci aiuterà a ottenere il risparmio a cui puntiamo.

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