Rc Auto - I prezzi delle polizze salgono del 7,5% in un anno

4 Ruote - Mar 11,2024

Una batosta via l'altra per chi assicura la propria vettura: a gennaio 2024, il prezzo medio nazionale della RC Auto cresce del 7,5% sullo stesso mese dell'anno scorso, con la tariffa media a 389 euro. un dato ufficiale, fornito dall'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Una decina di anni fa, la Responsabilità civile obbligatoria viaggiava attorno a 500 euro l'anno, per scendere a circa 350 euro a inizio 2022: da allora, la tendenza si è invertita, tutta in salita, soprattutto nel 2023. L'authority non analizza le cause dei rialzi, ma è facile immaginare che pesi l'aumento dell'inflazione degli scorsi mesi. Un altro fattore determinante nel modulare il costo di una polizza è la frequenza dei sinistri, definita dal numero di incidenti ogni 100 auto circolanti: che è passato dal 3,1% del 2021 al 3,34% del 2023. Il maggior rischio si tramuta subito in un incremento dei listini.

Cattiva pagella? Sono dolori. Gli aumenti della RCA media sono generalizzati, cioè riguardano pure chi è ha un curriculum assicurativo immacolato, ossia gli automobilisti in prima classe di merito. I rincari, però, sono più forti se la propria pagella peggiora: +10,4% annuo a carico dei guidatori in una classe dalla seconda in poi. Più che in passato, causare un incidente, col peggioramento di due classi in un colpo, si trasforma in un salasso per la RCA dell'annualità successiva. La legnata la sente specie chi abita nelle province dove sono maggiori le probabilità di incidenti e frodi (sinistri inventati): in particolare, Napoli è a 560 euro l'anno, Prato a 553 e Caserta a 500. I meno tartassati? Gli abitanti di Enna con 287 euro, Oristano (298) e Aosta (311).

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Porsche - Taycan Turbo GT, lelettrica da 1.108 CV

4 Ruote - Mar 11,2024

Partendo dalla base della Turbo S, la Porsche ha scelto per la Turbo GT una configurazione mirata al raggiungimento delle massime prestazioni. Il peso è stato ridotto fino a 75 kg introducendo numerosi elementi in carbonio e Cfrp, installando sedili sportivi rivestiti di pelle e Race-Tex (con quelli adattivi a 18 vie in opzione gratuita) ed eliminando l'apertura elettrica del portellone posteriore. Di serie sono previste le sospensioni Porsche Active Ride con taratura specifica, cerchi di lega da 21" specifici con razze alleggerite, pneumatici ad alte prestazioni e l'impianto frenante carboceramico Pccb ulteriormente alleggerito di 2 kg rispetto alla Turbo S con pinze verniciate in tinta Victory Gold. Sul fronte aerodinamico sono stati sviluppati nuovi elementi per il frontale e la coda: l'alettone posteriore è di carbonio ed è dotato di flap Gurney.

Come già accaduto per le GT3 e GT4 RS, anche la Taycan può fregiarsi del pacchetto Weissach, che include una serie di accessori che alzano ulteriormente l'asticella delle prestazioni in funzione della guida in pista. Non è quindi un caso che in questa versione la Taycan si trasformi in una due posti, rinunciando al divano posteriore e ai relativi componenti dell'impianto audio per ridurre la massa totale. Gli alleggerimenti hanno imposto anche l'eliminazione dell'orologio centrale dello Sport Chrono, dei tappetini, del rivestimento del vano bagagli, del secondo sportello di ricarica e di una parte dei pannelli fonoassorbenti. A livello aerodinamico sono previste canalizzazioni aggiuntive nel sottoscocca, un diffusore anteriore specifico e un'ala posteriore fissa con loghi Weissach che sviluppa 220 kg di downforce. Con il pacchetto Weissach, la Turbo GT riduce quindi il peso di 70 kg aggiuntivi.

La Taycan Turbo GT vanta un primato: è la Porsche più potente mai prodotta in serie dalla Casa tedesca. Partendo dai 952 CV della Turbo S e utilizzando nuovi inverter a 900 ampere sull'asse posteriore, i tecnici hanno portato la berlina a 1.108 CV e 1.340 Nm. Questi valori sono disponibili solo in Attack Mode, una modalità che offre 163 CV aggiuntivi per 10 secondi: per attivarla, è previsto un comando al volante utilizzabile anche con i guanti da corsa ispirato alle Formula E. Con il Launch Control è quindi possibile toccare i 100 km/h da fermo in appena 2,3 secondi (2,2 per il pacchetto Weissach), mentre la velocità massima è di 290 km/h (305 km/h con pacchetto Weissach). Rispetto alla Turbo S l'accelerazione 0-200 km/h viene abbassata di 1,3 secondi fino a 6,4 secondi con pacchetto Weissach. L'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è di 555 km.

Prima di arrivare sul mercato, la Porsche ha messo alla frusta la Taycan Turbo GT in pista ottenendo due record assoluti per auto elettriche su due dei tracciati più importanti del pianeta: Laguna Secae il Nürburgring. In America, la berlina ha siglato un tempo di 1 minuto, 27 secondi e 870 centesimi, mentre in Germania il cronometro si è fermato a 7 minuti, 7 secondi e 550 centesimi, con Lars Kern alla guida in entrambi i casi. Il tempo al Ring, di ben 26 secondi più veloce della Turbo S prima serie, è ancora più importante perché è anche il primato assoluto per una berlina quattro porte di serie indipendentemente dall'alimentazione.

La Turbo GT viene offerta in sei colori, tra cui le varianti esclusive denominate Pale Blue Metallizzato e Purple Sky Metallizzato che saranno ordinabili solo per i primi 12 mesi. Il reparto Exclusive Manufaktur sarà comunque a disposizione dei clienti per poter creare veri e propri esemplari unici: per esempio, sono stato creati dei kit di adesivi Taycan da applicazione alla carrozzeria nelle varianti Voltage Blue o Nero (opaco e lucido) e un pacchetto di pannelli interni di finitura nelle colorazioniVoltage Blue o Argento GT.

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DFSK - La gamma completa delle Suv cinesi per l'Italia

4 Ruote - Mar 11,2024

Il modello di attacco del listino DFSK è una Suv di segmento C da 5 posti lunga 4.385 mm, larga 1.850 e alta 1.645 mm, con un passo di 2.655 mm e un peso in ordine di marcia di 1.590 kg. A listino c'è una sola motorizzazione, un 1.5 turbobenzina da 116 CV e 147 Nm di coppia. Il consumo medio dichiarato è di 14,3 km/litro, le emissioni pari a 188 g/km di CO2, mentre la velocità massima è di 165 km/h. La Glory 500 è disponibile in tre versioni: Standard, con cambio manuale o automatico, e Luxury con cambio automatico. Su richiesta si può avere l'impianto Gpl con un sovrapprezzo di 1.800 euro. Unico optional la vernice metallizzata (rossa, nera o blu) a 488 euro.

Le dotazioni standard. Per tutte, sensori luce e pioggia automatici, sedili rivestiti di pelle con regolazioni elettriche, climatizzatore manuale con filtro antipolline, infotainment con schermo touch da 7, navigatore e connettività Apple CarPlay e Android Auto, volante foderato di pelle regolabile in altezza, quattro finestrini elettrici, gruppi ottici a Led, cerchi di lega da 17 e specchietti a regolazione elettrica. La versione con cambio automatico prevede il freno di stazionamento elettronico con assistenza alle partenze in salita e il cruise control. L'allestimento Luxury aggiunge l'hill descent control, i sensori di parcheggio, gli specchietti reclinabili elettricamente e il tetto panoramico ad apertura elettrica. 

  • DFSK Glory 500 Manuale Standard: 17.988 euro
  • DFSK Glory 500 Automatico Standard: 19.788 euro
  • DFSK Glory 500 Automatico Luxury: 21.588 euro

 

Oggetto di un leggero restyling, la Glory 580 è una Suv a sette posti lunga 4.715 mm, larga 1.845, alta 1.715 e con un passo di 2.780 mm. Il bagagliaio ha una capacità di 375 litri con tutti i sedili in uso; abbattendo la seconda e terza fila si ottiene un pavimento piatto e un vano di carico da 2.215 litri. Il motore è un 1.5 turbobenzina da 150 CV abbinato a un cambio automatico a variazione continua (Cvt) e alla trazione anteriore: il consumo medio dichiarato è di 13,5 km/litro di benzina, con una velocità massima di 180 km/h. Come per la Glory 500, la versione bifuel con impianto a Gpl costa 1.800 euro.

Tutto di serie. La DFSK Glory 580 è disponibile in un unico allestimento, praticamente full optional: su richiesta c'è solo la vernice metallizzata, a 488 euro. Di serie troviamo la dashcam con registratore di eventi, la telecamera posteriore, i sensori a 360, l'avviamento senza chiave, il cruise control, i sedili e il volante rivestiti di pelle, il climatizzatore automatico, l'infotainment da 7 con navigatore, radio Dab, connettività per dispositivi iOS e Android, gli specchietti sbrinabili e richiudibili elettricamente, i cerchi di lega da 17, il tetto panoramico elettrico.

  • DFSK Glory 580: 26.988 euro.

 

Le dimensioni sono quelle di una Suv coupé di segmento D: lunga 4.685 mm, larga 1.865 mm, alta 1.645 mm e con un passo di 2.785 mm, la Glory IX5 ospita cinque persone e ha un bagagliaio con una capacità dichiarata di 375 litri. Il motore è lo stesso della Glory 580, un 1.5 turbobenzina da 150 CV e 220 Nm di coppia, abbinato a un Cvt e trasmissione sulle ruote anteriori: velocità massima di 180 km/h, consumo medio di 13,5 km/litro di carburante. L'impianto a Gpl costa sempre 1.800 euro.

Allestimenti e optional. Come la Suv a sette posti da cui deriva, anche la IX5 è disponibile in un solo allestimento, con una ricca dotazione di serie: troviamo infatti la dashcam con registratore di eventi, la telecamera anteriore e posteriore (quest'ultima con linee guida), i sensori a 360, l'avviamento senza chiave, la modalità di guida specifica per l'inverno, i sensori pioggia e luce, il cruise control, i sedili e il volante in pelle, il climatizzatore automatico, l'infotainment da 10,25 con navigatore, radio Dab, connettività Apple CarPlay e Android Auto, i gruppi ottici Full Led, i cerchi di lega da 18, gli specchietti sbrinabili e richiudibili elettricamente, il tetto panoramico elettrico. Su richiesta c'è solo la vernice metallizzata nei colori grigio chiaro e scuro, nero e bianco.

  • DFSK Glory IX5: 29.988 euro.

 

La Glory E5 è l'unica Suv elettrificata importata in Italia: lunga 4.760 mm, larga 1.865, alta 1.710 mm e con un passo di 2.785 mm, offre sette posti su tre file di sedili. Il motore termico è il 1.5 benzina con 109 CV di potenza e 135 Nm di coppia, abbinato a un propulsore elettrico da 130 kW (174 CV) e 300 Nm di coppia. La batteria ha una capacità di 17,5 kWh che, secondo la casa, assicurano 87 km di autonomia in modalità elettrica. Il cambio è un automatico a variazione continua, la trazione è anteriore. La velocità massima è di 165 km/h, il consumo medio dichiarato è di 18,2 km/litro, a fronte di 28 g/km di CO2.

Un solo allestimento. Una sola versione a listino, a cui poter aggiungere solo la vernice metallizzata (488 euro) a scelta tra bianco, nero, verde scuro e marrone chiaro. Di serie vengono offerti la dashcam con registratore di eventi, le telecamere a 360, la guida assistita di livello 2 con monitoraggio dell'angolo cieco, la ricarica wireless per gli smartphone compatibili, i sedili in pelle ventilati e riscaldabili, il climatizzatore automatico a tre zone, la strumentazione digitale da 7, l'infotainment da 10,25 con navigatore, radio Dab, connettività Apple CarPlay e Android Auto, i cerchi di lega da 19, il tetto panoramico elettrico, gli specchietti sbrinabili e richiudibili elettricamente.

  • DFSK E5 Phev: 38.988 euro.
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Mitsubishi - ASX, al volante della "nuova" generazione - VIDEO

4 Ruote - Mar 11,2024

Dopo il debutto della Colt, scatta l'ora della Mitsubishi ASX, che arriva sul mercato seguendo il medesimo copione. Se infatti, per realizzare la nuova Colt, la Mitsubishi ha sfruttato le sinergie con la Renault Clio, per la seconda serie dell'ASX l'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi si è mossa nello stesso modo partendo dalla base della Captur. La nuova generazione della Suv compatta giapponese è infatti basata interamente sulla piattaforma Cmf-B del costruttore francese, ed è caratterizzata dal propulsore 1.3 TCe mild hybrid. Nel nostro primo contatto l'abbiamo guidata proprio con questa motorizzazione: ecco com'è andata.

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Mercedes-AMG - Oltre 600 cavalli (ibridi) per la E53 Hybrid 4Matic+

4 Ruote - Mar 11,2024

Debutta sul mercato la prima versione AMG della nuova Classe E: si tratta della Mercedes-AMG E 53 Hybrid 4Matic+, che viene proposta con carrozzeria berlina e wagon. In attesa di conoscere i prezzi e le dotazioni per il mercato italiano, analizziamo gli aspetti principali di questa variante: ossia, la tecnica e le prestazioni.

585 CV con il 6 cilindri Phev. La base di partenza per lo sviluppo della E 53 è il motore 6 cilindri 3.0 turbo benzina da 449 CV e 560 Nm - che è stato aggiornato rispetto alla serie precedente - abbinato alla trazione integrale 4Matic+ e al pacchetto plug-in hybrid. La Casa dichiara una potenza massima di sistema di 585 CV e 750 Nm: all'endotermico, si aggiunge infatti un motore elettrico da 163 CV e 480 Nm integrato nel cambio automatico AMG Speedshift TCT 9G e alimentato dalla batteria da 28,6 kWh lordi.

Fino a 101 km in elettrico. Il risultato porta la vettura a un'autonomia in elettrico (omologata Wltp) compresa tra 90 e 101 km. Il consumo medio omologato è di 0,8-1,1 l/100 km, mentre le emissioni di 19-24 g/km. Il sistema di bordo accetta una ricarica in corrente alternata fino a 11 kW, oppure fino a 60 kW da una colonnina rapida (passando dal 10 all'80% in 20 minuti). La velocità massima è autolimitata a 250 km/h e scende a 140 km/h con il solo motore elettrico, mentre i 100 km/h vengono raggiunti, da fermo, in 4 secondi (4,1 per la Wagon). A disposizione del guidatore ci sono sette diverse modalità di guida: Electric, Battery Hold, Comfort, Sport, Sport+, Smoothness e Individual.

Assetto e freni sono specifici. Le sospensioni prevedono di serie il pacchetto AMG Ride Control con molle tradizionali, ammortizzatori a controllo elettronico con tre modalità di funzionamento (Comfort, Sport e Sport+), carreggiate anteriori allargate e asse posteriore con supporti irrigiditi oltre che con il sistema di sterzata a 2,5 gradi. L'impianto frenante annovera dischi anteriori da 370 mm con pinze a quattro pistoncini e posteriori da 360 mm con pistoncino singolo.

Le differenze con le altre Classe E. La AMG ha applicato alla Classe E i classici tocchi sportivi che permettono di distinguere subito la versione sportiva dalle altre. Troviamo quindi la mascherina frontale con elementi verticali, i parafanghi anteriori allargati di 11 mm, i paraurti sportivi, le minigonne ridisegnate, lo scarico a quattro uscite tonde e lo spoiler posteriore fisso. Di serie, sono previsti anche i cerchi da 19", mentre in opzione troviamo quelli da 20 e 21 pollici. Gli interni sono caratterizzati dalla finitura in legno grigio a poro aperto, dalla grafica personalizzata del sistema Mbux, dai sedili elettrici AMG foderati di pelle e microfibra dinamica, e dal volante AMG rivestito pelle Nappa.

612 CV con il pacchetto AMG Dynamic Plus. Il pacchetto opzionale AMG Dynamic Plus esalta lo spirito sportivo della E 53 con dotazioni tecniche di livello superiore: troviamo infatti l'impianto frenante maggiorato con dischi anteriori da 390 mm e pinze a sei pistoncini di colore rosso, il differenziale posteriore autobloccante a controllo elettronico, i supporti motore attivi, la modalità Race Start - che porta temporaneamente la potenza massima a 612 CV e permette di bruciare i 100 km/h in 3,8 secondi (3,9 per la wagon) - e il limitatore di velocità spostato a 280 km/h.

La Edition 1. In occasione del lancio e per i prossimi 12 mesi, sarà possibile acquistare anche la serie limitata E 53 Hybrid 4Matic+ Edition 1. In questo caso, la dotazione include la verniciatura Manufaktur Alpine Grey o Opalite White Magno con grafiche personalizzate, i cerchi forgiati da 21" color nero opaco, le pinze freno nere, i pacchetti esterni Night Package e Night Package II, l'AMG Exterior Carbon Package, i sedili AMG Performance in pelle Nappa con cuciture gialle e i battitacco personalizzati.

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Auto elettriche - Bancarotta per e.GO Mobile

4 Ruote - Mar 11,2024

Un'altra startup di veicoli elettrici entra ufficialmente in bancarotta. La tedesca Next.e.GO Mobile, infatti, ha comunicato di aver presentato l'istanza per la procedura di insolvenza presso il tribunale distrettuale di Aquisgrana.

Le cause. Secondo quanto comunicato dalla stessa Next.e.GO Mobile, l'isolvenza è diventata inevitabile a causa di diversi fattori negativi, tra cui "recenti sviluppi avversi e difficoltà nel settore dei veicoli elettrici", "volatilità nei mercati dei capitali", "condizioni di mercato sfavorevoli", tensione finanziaria e una generalizzata incertezza che ha "ostacolato" la raccolta di nuove risorse finanziarie. A ogni modo, la società, che già nel 2020 era entrata per la prima volta in amministrazione straordinaria, era da tempo in difficoltà a causa dei ritardi nell'omologazione dell'e.wave X, l'erede della prima vettura lanciata nel 2017, la e.GO Life. Nonostante l'avvio delle prenotazioni già nell'ottobre del 2022 e la raccolta di 11 mila ordini, l'ultima novità di prodotto non è mai arrivata sul mercato. 

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Trasporto - MAN riprende quota e si prepara al TGE 2024

4 Ruote - Mar 11,2024

La MAN annuncia la chiusura del 2023 con un netto miglioramento della quota di mercato in Italia nel settore dei veicoli industriali, dove è riuscita a scollarsi dal 6% detenuto per diversi anni e a raggiungere l'8,5%. Fra i pochi costruttori con una gamma che spazia dai camion medi, pesanti e speciali, ai veicoli commerciali, agli autobus di linea e da turismo, il marchio tedesco del gruppo Traton la divisione di Volkswagen Group specializzata nei mezzi da trasporto da 3,5 tonnellate e oltre s'è lasciato alle spalle il periodo della carenza di prodotto e fronteggia ora una domanda vivace, influenzata anche dalle numerose scadenze normative che disciplineranno da qui al prossimo decennio l'evoluzione tecnologica dei mezzi. La MAN ha fatto una scelta netta, puntando sulla transizione dai motori diesel all'elettrico a batteria per tutta la lineup, dai furgoni, ai camion ai bus, dove l'anno scorso, in Italia, ha venduto rispettivamente, 2.540, 1.151 e 346 unità, con incrementi, nei primi due casi, superiori al 60% e un fatturato, considerando anche i comparti del service e dell'usato, di 528 milioni di euro; una crescita del 40 percento rispetto al 2022, ch corrisponde anche al miglior risultato di sempre. Oltre ad aver parzialmente ridisegnato il management, Marc Martinez, da poco più di un anno e mezzo capo della regione Adriatic del marchio tedesco, ha proseguito nell'opera di consolidamento di una rete di vendita e assistenza che affianca strutture di proprietà della Casa a concessionari, come diretta conseguenza di un profilo di utenza ancora caratterizzato da aziende medio-piccole. Anche in funzione di questa specificità, le vendite dei nuovi autocarri e trattori elettrici eTGX ed eTGS sono appena iniziate, con il contratto per due trattori (su un totale di oltre 700 ordini a livello internazionale) all'azienda milanese Foppani.

Le scelte del gruppo. Molto meglio sono andati i furgoni a batteria eTGE, nonostante al pari delle versioni diesel - abbiano scontato una discontinuità di forniture dallo stabilimento polacco della Volkswagen che li produce assieme ai cugini VW Crafter, e che per di più, da qualche mese, si concentra sui modelli a gasolio. Le alterne fortune della versione a corrente col marchio della capogruppo, cui veniva imputata un'autonomia non eccezionale, paiono non aver influenzato la carriera del modello della MAN, nell'imprinting della quale c'è una spiccata focalizzazione sulla formazione dei conducenti: con un corretto addestramento, sostengono alla MAN, gli eTGE dei clienti italiani hanno dimostrato di poter realizzare percorrenze reali di 170 chilometri, contro i 90 condotti da autisti privi di preparazione. L'eTGE sembra insomma aver lasciato un vuoto, tanto che la Casa tedesca starebbe valutando una soluzione ponte per reimmettere sul mercato anche in assenza della controparte e-Crafter - una variante elettrica, in attesa del cambio di modello previsto per entrambi nel 2026. Anno in cui, per inciso, l'intero progetto potrebbe ritrovarsi sotto l'ala del piano di collaborazione Ford-Volkswagen allargato a una famiglia di commerciali di taglia grande e multienergia; ma è presto per trarre conclusioni, tanto più che la stessa VW ha annunciato per il 2028 l'arrivo di una gamma di modelli basati su una nuova architettura nativa elettrica di propria produzione.

Appuntamento a Milano. Nell'attesa, il TGE riveduto e corretto, ancora solo diesel, avrà il suo debutto internazionale l'8 maggio alla Fiera di Milano-Rho nel corso del Transpotec, in concomitanza con l'inizio della produzione. A fronte di un leggerissimo lifting esterno, i furgoni e gli autotelai MAN da 3,5 a 5,5 tonnellate di peso totale, con trazione anteriore, posteriore o integrale, si rinnoveranno profondamente negli interni e nell'architettura digitale. Al centro della plancia, il display per il controllo delle funzioni del veicolo e il sistema di infotainment MAN Media Van con un display da 10,4 pollici con le funzioni standard DAB+, MAN Connect, App Connect e MAN SmartLink per l'integrazione dello smartphone, oltre ovviamente alle funzioni di navigazione, in alcune versioni con controllo vocale, web radio, media streaming supportati da Alexa. Sulla versione Business, lo schermo diventa da 12,9 pollici e l'hardware, compreso il volante e la leva del cambio automatico al volante, richiama quello delle nuove Volkswagen Tiguan e Passat. Si arricchisce la dotazione di serie o a richiesta di sistemi di assistenza alla guida e sicurezza, anche in funzione dell'entrata in vigore delle nuove norme in materia. Sostanziale continuità, invece, a livello di motori, coi 4 cilindri 2 litri, aggiornati agli ultimi step Euro 6 e diverse versioni di potenza da 140 a 177 CV.

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Alfa Romeo - Milano, tutto pronto per il debutto della Suv

4 Ruote - Mar 11,2024

L'Alfa Romeo presenterà la sua nuova Suv Milano il prossimo 10 aprile alle 16:00, nel corso di una diretta streaming trasmessa sul canale YouTube della Casa di Arese e intitolata "Outlining the Future", delineare il futuro.

Come sarà? Nel corso della diretta verrà finalmente svelato l'aspetto definitivo della nuova Suv compatta del Biscione, anticipata dalle foto spia pubblicate nelle scorse settimane e dalle immagini del muletto distribuite dalla stessa Alfa Romeo durante i test sulla pista di Balocco. La Milano sarà disponibile in due versioni: 100% elettrica, probabilmente con il motore da 156 CV condiviso con le altre piccole Bev del gruppo Stellantis, e mild hybrid da 136 CV con cambio a doppia frizione e sei rapporti.

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Mercedes-Benz - Il consiglio di fabbrica chiede il rinvio dello stop alle endotermiche

4 Ruote - Mar 11,2024

La recente decisione della Mercedes-Benz di imprimere un colpo di freno alle strategie di elettrificazione ha trovato un sostegno tra i rappresentanti dei lavoratori. Infatti, stando a quanto dichiarato a Der Spiegel da Michael Häberle, capo del comitato aziendale dello stabilimento di Stoccarda-Untertürkheim e membro del consiglio di sorveglianza, il consiglio di fabbrica è favorevole a un rinvio dello stop alla vendita di auto endotermiche alla luce dell'attuale debolezza della domanda. 

Focus sulla flessibilità. Secondo Häberle, la Mercedes è in grado di produrre più motori a combustione o più auto elettriche, a seconda della situazione del mercato. Pertanto, "dobbiamo mantenere questa flessibilità il più a lungo possibile per poter organizzare adeguatamente la trasformazione", ha spiegato il sindacalista, aggiungendo che se la data di addio ai motori endotermici venisse posticipata, la Mercedes-Benz potrebbe "organizzare la transizione in un modo socialmente più accettabile per i dipendenti". In tal caso, aumenterebbero anche le possibilità di sottoscrivere un nuovo accordo occupazionale fino al 2035: quello attuale vale solo fino al termine del 2029. Per il consiglio di fabbrica, l'obiettivo è garantire la salvaguardia degli stabilimenti tedeschi e una solida pianificazione degli investimenti produttivi. "Tutto il resto è acqua per il mulino di coloro che, come l'AfD (il partito d'estrema destra tedesco sempre più in crescita nei consensi elettorali, ndr), sfruttano le paure della gente", ha aggiunto Häberle, sottolineando un aspetto nella decisione dell'Unione europea di mettere al bando nel 2035 la vendita di auto a benzina e diesel: a suo avviso, infatti, si potrebbe delineare uno "scenario horror" in cui i motori a combustione vengono costruiti "ovunque nel mondo, tranne dove sono stati inventati".

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Carburanti - Benzina in calo verso 1,85 euro/litro, gasolio vicino a 1,8 euro

4 Ruote - Mar 11,2024

"Scendono con una certa decisione i prezzi dei carburanti alla pompa: giro di ribassi sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, forte calo delle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa". quanto scrive Staffetta Quotidiana nella sua consueta rilevazione quotidiana sull'andamento dei listini di benzina, diesel e altri combustibili, da cui emerge come la verde, in modalità "fai-da-te", sia ormai a un passo dagli 1,85 euro al litro e il gasolio vicino agli 1,8 euro.

Le medie. Staffetta Quotidiana segnala, inoltre, che Eni e Q8 hanno annunciato sabato una riduzione di un centesimo al litro per i prezzi consigliati di benzina e gasolio, mentre per IP lo stesso ribasso riguarda solo il gasolio. Tamoil, invece, ha deciso di alzare di un centesimo la verde e di abbassare, sempre di un centesimo, il gasolio. Quanto alle medie dei prezzi comunicati ieri dai gestori degli impianti all'apposito Osservatorio del ministero delle Imprese e del made in Italy, al self-service la benzina quota a 1,854 euro/litro (-4 millesimi sulla precedente rilevazione) e il diesel a 1,803 euro/litro (-5 millesimi). Al servito, verde a 1,994 euro/litro (-3), gasolio a 1,943 euro/litro (-5), Gpl a 0,715 euro/litro (invariato), metano a 1,345 euro/kg (-3) e Gnl a 1,166 euro/kg (-8). Lungo le arterie autostradali, benzina self-service a 1,942 euro/litro (2,204 al servito), gasolio a 1,898 euro/litro (2,164 al servito), Gpl a 0,849 euro/litro, metano a 1,494 euro/kg e Gnl a 1,169 euro/kg.

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Accessori - Utili o superflue? 20 dotazioni davvero curiose - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mar 10,2024

Se le auto di oggi vi sembrano noiose, date un'occhiata ai curiosi equipaggiamenti della nostra galleria d'immagini. Guardando le dotazioni di vetture piuttosto eterogenee, delle più svariate fasce di prezzo, motorizzazioni e nazionalità (premessa: non tutte sono in vendita sul nostro mercato), abbiamo selezionato una serie di accessori tutt'altro che banali: parliamo di equipaggiamenti hi-tech, ma anche di oggetti molto semplici, particolari funzionalità di bordo e attrezzature per il tempo libero, magari per un campeggio. Dotazioni non sempre utili, ma in grado di stupire.

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Citroën - La nuova C3 e gli altri modelli per l'Italia - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mar 10,2024

Un marchio dalla vocazione oggi generalista, ma anche dalla storia di grande prestigio e innovazione. Con 369.750 unità immatricolate nello scorso anno, Citroën ha rappresentato il 2,9% del mercato europeo (UE+UK+EFTA): una quota in linea con quella raggiunta dal Double Chevron nel nostro Paese, dove ha toccato il 3,37% con 52.824 consegne (dati Unrae) nel 2023. Del resto, quella del marchio francese è una gamma giocosa e colorata, che non trascura il segmento B, il più amato dagli italiani: ecco perché il 2024 del brand di Stellantis risulta di particolare interesse per l'Italia, essendo attesa sul mercato la nuova generazione della C3, già svelata nella versione a batteria. L'utilitaria con forme da crossover, nata su una piattaforma che verrà utilizzata anche per la nuova Panda, è solo uno dei vari modelli di una line-up piuttosto articolata, composta da auto elettriche, ibride e con motori tradizionali. Un'offerta che illustriamo in dettaglio nella nostra galleria d'immagini, con prezzi, dimensioni e caratteristiche dei vari modelli.

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Range Rover Sport - In pista con la SV, la più veloce e potente delle Land Rover - VIDEO

4 Ruote - Mar 10,2024

Inizio con l'ammettere che ho un debole per le automobili inglesi: non rinunciano mai allo stile e svolgono i compiti a cui sono chiamate con incredibile compostezza ed efficacia. E questo vale in tutte le espressioni dell'industria a quattro ruote d'oltremanica: dalle sensazioni viscerali che offrono produttori come Lotus o Caterham alle massime espressioni del lusso e del confort delle Rolls Royce o delle Bentley. E, come se non bastasse, nasce in Inghilterra anche la Land Rover, uno dei nomi legati al mondo del fuoristrada, da cui sono derivate declinazioni, quali le Range Rover, che negli ultimi 15 anni hanno fatto storia a sé.

Ho avuto la possibilità di conoscere l'ultima creatura del marchio, la Range Rover Sport SV. La quale, oltretutto, è anche l'auto più potente e veloce mai prodotta dalle parti di Coventry. Se in passato la Sport più prestante ruggiva con il suo 5.0 V8 Supercharged, questa ora è mossa da un nuovo propulsore che conta 60 CV in più, per un totale di 635 CV e 750 Nm. La cilindrata scende a 4.4 litri, i cilindri sono invece sempre 8 con impostazione a V calda: quindi, con le due turbine twin scroll tra le bancate. A garantire potenza in ogni situazione contribuiscono poi il sistema Valvetronic di alzata variabile delle valvole di aspirazione e la doppia fasatura variabile dell'albero a camme (doppio VANOS). Se queste denominazioni vi suonano familiari, il motivo è semplice: a fornire gli otto cilindri al gruppo Jaguar Land rover è la BMW, che monta lo stesso propulsore sulla M5 CS.

Abbinato a questo motore c'è il noto cambio a otto marce prodotto dalla ZF, che si sposa alla perfezione con i motori longitudinali della piattaforma JLR, chiamata MLA-Flex, e fa sì che ogni cambiata avvenga senza soluzione di continuità. Bene per il confort, ma anche per le prestazioni. Grazie alla trazione integrale, questa Range Rover dichiara un dato di accelerazione da 0 a 100 km/h da 3,8 secondi, mentre - in circuito - l'elevata cavalleria  a disposizione rende raggiungibili i 290 km/h. Ed è il motivo per cui il nostro test, davvero esclusivo, si svolge all'Autódromo Internacional do Algarve, in Portogallo, vicino a Portimao. Circuito che di recente ha ripreso ad ospitare la massima serie del motociclismo e dell'automobilismo, rendendolo la cornice ideale per provare al limite le performance motoristiche, ma anche dinamiche, della Range Rover Sport SV. Che si distingue dalle altre Range Sport grazie alla presenza dell'efficace 6D Dynamics: un sistema di controllo del rollio e del beccheggio dalle prestazioni sbalorditive.

Il rettilineo del tracciato non è particolarmente lungo ma consente di spingersi fino a circa 220 orari, momento in cui è necessario spremere a fondo l'impianto frenante carboceramico: con l'auto che pesa poco meno di 2.500 kg, immaginate il trasferimento di carico a cui sono sottoposti pneumatici e telaio della vettura. Preoccupazioni? Zero, visto che il supporto fornito dal sistema idraulico del 6D Dynamics è in grado di generare fino a 4.000 Nm di coppia per contrastare l'affondamento del muso in staccata. Non solo: il tracciato offre saliscendi che sarebbero impegnativi per un'auto con queste dimensioni e questa mole ma, grazie all'azione del sistema sospensivo, i movimenti del corpo vettura sono limitati a un massimo di 2,5 gradi prima che le gomme comincino a perdere aderenza, generando comunque oltre 1,1 g di accelerazione laterale.

La sensazione che si percepisce è di avere sempre l'auto sotto il pieno controllo: i movimenti laterali e longitudinali sono ridotti al minimo. Questa soluzione merita un approfondimento tecnico. Parliamo di un sistema di sospensioni dotato di ammortizzatori idraulici e molle pneumatiche, dove il 6D Dynamics sostituisce il sistema elettronico di controllo attivo del rollio Dynamic Response Pro della Range Rover Sport introducendo nuovi ammortizzatori semi-attivi, anch'essi a variazione continua, che consentono un controllo indipendente della compressione e del rimbalzo. Il 6D Dynamics è in grado di generare fino a 2.300 Nm di coppia antirollio un aumento del 64% rispetto al sistema di controllo elettronico antirollio della Range Sport standard oltre ai 4.000 Nm di coppia di resistenza al beccheggio già citati. La pressione all'interno del sistema idraulico può raggiungere i 270 bar nelle condizioni di guida più impegnative. Questa complessità porta al beneficio di eliminare le barre antirollio convenzionali, risparmiando un totale di 8 kg rispetto, di nuovo, al sistema della Range Rover Sport.

Alla Land Rover, tuttavia, non si illudono di poter riscrivere le leggi della fisica e, sebbene la resa su strada e in pista sia incredibilmente efficace, la guida di questi super-Suv in circuito rimane una pratica un po' fine a sé stessa, valida per testare al limite le prestazioni della vettura, ma non certo per divertirsi. La Range Rover Sport SV ha il merito di muoversi tra le curve con buona efficacia ma i cambi di direzione sono esattamente quelli che ti aspetti da un'auto di questa massa e dimensione. Dove sta invece il merito di questa declinazione sportiva? Nel rendere ancor più versatile un'auto che già di per sé è incredibilmente comoda e veloce su strada, mantenendo le doti di naturalezza e compostezza di cui parlavamo in apertura. Basta navigare tra le diverse modalità di guida - qui troviamo anche la SV - per scoprire anime differenti di questa Range Sport SV, che da stradista si trasforma in auto ad alte prestazioni.

E di anima ne manca ancora una all'appello, parlando di una Range Rover: quella fuoristradistica, che rimane presente anche su questa versione "Special Vehicle". I differenziali bloccabili sono sempre due (centrale e posteriore), le ridotte sono a rapporto fisso, i centimetri di guado prima che il motore vada k.o. sono sempre 90, e le modalità di guida sono quelle ormai note del Terrain Response 2. Insomma, la Sport SV, è rimasta una Range Rover anche in questo, come abbiamo avuto modo di constatare negli esercizi tecnici svolti nei pressi di Portimao.

Sulla SV poi vediamo il debutto del cosiddetto Body and Soul Seat (Bass): un'esperienza audio multidimensionale che consente agli occupanti dei sedili anteriori di percepire fisicamente il suono. Come? Grazie al sistema audio tattile della Subpac tecnologia utilizzata dai migliori artisti e compositori del mondo - i trasduttori tattili allineati agli schienali dei sedili anteriori permettono di aggiungere una dimensione al suono dei media ascoltati in tempo reale, generando vibrazioni audio ad alta fedeltà per rendere il suono all'interno dell'auto più coinvolgente e totale. Spoiler: funziona.  una sensazione fisica del suono che non ti aspetti di provare in un'automobile. Questo sistema funziona in combinazione con il Meridian Signature Sound System da 29 altoparlanti e 1430 W. Stando a quanto dichiara il produttore, poi, i programmi Body e Soul Seat Wellness possono aiutare a migliorare il benessere mentale e fisiologico degli occupanti dei sedili anteriori della Nuova Range Rover Sport SV, influenzando la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), la variazione nel tempo tra ogni battito cardiaco. Un'alta HRV è indicativa di bassi livelli di stress e rilassamento.

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F.1, GP Arabia Saudita - Bis della Red Bull, è di nuovo doppietta

4 Ruote - Mar 09,2024

La Red Bull Racing non ha avuto rivali a Jeddah e ha conquistato la seconda doppietta stagionale del 2024. Partito dalla pole position, Max Verstappen ha perso il comando della corsa solo temporaneamente nelle fasi iniziali, quando è intervenuta la Safety Car e Norris si è portato davanti a tutti. Ma l'olandese ci ha messo poco per riprendere la testa della corsa e portare la sua RB20 per primo sotto la bandiera a scacchi, vincendo con 13 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Sergio Perez e 18 sulla Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco ha messo a segno il giro più veloce della gara sotto la bandiera a scacchi, conquistando così il punto addizionale.

Driver of the day. Oliver Bearman è stato votato dai tifosi di tutto il mondo come "Pilota del giorno". Il diciottenne inglese, partito dall'undicesima posizione, è condotto una gara superba: oltre alla costanza e la velocità in pista, ha dimostrato una grande concentrazione e lucidità e ha conquistato il settimo posto finale che lo fa diventare il terzo pilota più giovane di sempre a conquistare punti in Formula 1 (alle spalle di Verstappen e Stroll). Il presidente John Elkann, presidente della Scuderia Ferrari, ha commentato dicendo: "Una grandissima gara, abbiamo conquistato il podio, il giro più veloce e i punti di Bearman. E un grande spirito di squadra, con Carlos che è venuto a vedere la gara nonostante l'intervento di ieri".

Così in Top 10. La McLaren si ferma ai piedi del podio con un'ottima prova di Oscar Piastri. L'australiano ha passato più di trenta giri attaccato agli scarichi della Mercedes di Hamilton e ha pagato caro l'assenza di velocità di punta della sua MCL38. Tuttavia, una volta avuta pista libera, Oscar è riuscito a tenere un buon ritmo e conquistare la quarta piazza alla fine della gara, precedendo di tre secondi la Aston Martin di Fernando Alonso e la Mercedes di George Russell. L'altra McLaren, quella guidata da Lando Norris, ha chiuso ottava dietro il già citato Bearman. Nona posizione per Lewis Hamilton, che mette fine a un weekend particolarmente difficile per lui. L'ultimo punto a disposizione è stato conquistato dalla Haas di Nico Hulkenberg.

Le classifiche. Dopo due gare, Max Verstappen guida indisturbato la classifica piloti davanti con 51 punti, seguito da Sergio Perez (36) e Charles Leclerc (28). Grazie alle doppiette, la Red Bull Racing conta già 87 punti nel Mondiale Costruttori, mentre la Ferrari è seconda con 49 punti. Terzo posto per la McLaren con 28 punti, due in più della Mercedes.

La classifica finale del GP d'Arabia Saudita >>

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Fabbrica Italia - Urso: "Serve una seconda casa automobilistica nel nostro Paese"

4 Ruote - Mar 09,2024

"Dobbiamo lavorare per trovare una seconda casa automobilistica in Italia". Sono state queste le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in occasione del tavolo sull'ex Ilva tenutosi oggi a Novi Ligure. 

Una filiera di alto livello. "Siamo il Paese più appetibile in Europa: per la logistica, per il sistema portuale, per la grande filiera dell'indotto automobilistico, per la qualificazione dei lavoratori, per le industrie di microelettronica. Anche per il gap tra produzione e immatricolazione: in Italia è il più alto d'Europa. Produciamo il 30% delle auto immatricolate ogni anno. In tutti gli altri Paesi vi sono più case automobilistiche che creano modelli e quindi sono soddisfacenti per le diverse e mutevoli esigenze del mercato dei consumi. Per tutto questo, pensiamo che l'Italia possa essere il Paese più attrattivo per nuovi insediamenti". Lo stesso Urso, pochi giorni fa, aveva dichiarato che il Governo sta dialogano con vari costruttori, tra questi anche la Tesla.

L'impegno di Stellantis. Durante l'incontro, si è parlato anche dei 950 milioni di euro stanziati con l'Ecobonus che, secondo il ministro Urso, hanno tre direttrici fondamentali per l'automotive: sostenibilità ambientale, sociale e produttiva. "Se ci sarà un'inversione significativa di tendenza, come da impegni annunciati da Stellantis, siamo convinti si possa fare: lavoriamo per questo. Intanto, diverse case automobilistiche, non soltanto cinesi, hanno preso contatto con il nostro dicastero per capire le condizioni d'investimento nel nostro Paese".

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Porsche - Dakar, la 911 col tassello - VIDEO

4 Ruote - Mar 09,2024

Porsche lancia la provocazione per eccellenza: una sportiva con la gomma tassellata, chiamata 911 Dakar. Nel brusìo di chi dice che oggi il mondo dell'auto non osa più - e spesso, ahimè, è vero - pochissimi produttori ancora possono permettersi di "giocare" per accontentare nicchie di clienti con mezzi tanto affascinanti quanto, di primo acchito, apparentemente poco utili.

Tiratura limitata. Del resto, chi penserebbe mai a una 911 con assetto rialzato, sottoscocca rinforzato e sospensioni a lunga escursione? E per farci cosa, poi? Lanciarsi a tutta velocità nel deserto con le scorte dei viveri sul tetto? Non scherziamo. Eppure, alla Porsche va il merito di essere andata, stuzzicando i collezionisti, fino in fondo con un progetto simile. Di aver messo su strada una supersportiva che corre anche, e soprattutto, lontano dall'asfalto. Peraltro, si tratta di un oggetto prodotto in tiratura limitata: solo 2.500 esemplari. E si dà il caso che questa Porsche 911 Dakar sia persino il più poliedrico ed esaltante modello di Zuffenhausen.

Sì, è un'affermazione forte, e me ne rendo conto. Ma deriva dal fatto che la meraviglia di oggetti simili sta tutta nell'uso, non nell'estetica. Nel soddisfare le voglie di avere un oggetto del genere nel proprio garage che - considerando il cliente tipo - sarà sicuramente già stracolmo di supercar. Usare una 911 senza i limiti di una 911: una sensazione impareggiabile. In questo senso, un veicolo apparentemente poco utile per i più diventa, agli occhi dei pochi che vorranno e potranno portarsela a casa, una perla rara. Se non ci credete è perché ancora non avete visto la nostra prova, su strada e non.

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F.1, GP Arabia Saudita - Pole Position per Verstappen a Jeddah

4 Ruote - Mar 08,2024

Trentaquattresima pole position in carriera per Max Verstappen in Arabia Saudita: il tre volte iridato della Red Bull Racing ha firmato il miglior giro nelle qualifiche, fermando il cronometro sull'1:27.472. Prima fila per la Ferrari di Charles Leclerc, oggi secondo e staccato di tre decimi. Il monegasco è riuscito a strappare il piazzamento in prima fila a Sergio Perez per soli 36 millesimi di secondo.

Le parole del poleman. "Devo dire che oggi è stata una buona giornata. Ieri siamo riusciti a migliorare la macchina e oggi avevo la giusta fiducia per attaccare e su questa pista veloce fa una grande differenza. Mi sono sentito a mio agio e il mio giro in Q3 è stato pazzesco. Ci siamo divertiti e ho preso la pole. Sono contento".

Gerarchie ben precise. Così come in Bahrain, anche qui in Arabia Saudita i valori in pista sono ben definiti. La Red Bull gode di un buon margine e in gara resta la favorita assoluta. La Ferrari, orfana di Sainz per questo evento, giocherà con la sola punta Leclerc; a Oliver Bearman - undicesimo oggi - non si può chiedere di più di fare la sua corsa e cercare di portare la vettura al traguardo. Riflettori puntati su Fernando Alonso, oggi quarto a una manciata di millesimi dalla Red Bull. Leggermente più staccate le McLaren, con Piastri davanti a Norris, con sei decimi di gap da recuperare. In difficoltà la Mercedes: Russell era andato bene, ma un errore nell'ultimo giro lo ha relegato al settimo posto. Hamilton è ottavo, ma lontano dal feeling giusto con la sua W15. A chiudere la Top 10 troviamo un ottimo Yuki Tsunoda, con la Visa Cash App RB, davanti all'altra Aston Martin di Lance Stroll.

La classifica completa dopo le qualifiche a Jeddah >>

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Volkswagen - Annullata la produzione della ID.3 a Wolfsburg

4 Ruote - Mar 08,2024

La Volkswagen apporta nuove modifiche ai programmi produttivi per la sua storica fabbrica di Wolfsburg. Dopo aver cancellato il progetto per realizzare un nuovo impianto avveniristico nella città tedesca, ora i vertici aziendali hanno deciso di annullare la produzione della ID.3 all'interno delle strutture che oggi sfornano soprattutto modelli endotermici come la Golf e la Tiguan.

Solo Zwickau e Dresda. In particolare, stando a quando riferito dal responsabile delle attività produttive Christian Vollmer alla Braunschweiger Zeitung, la Casa tedesca ha alla fine preferito concentrare la gran parte della produzione della sua berlina elettrica nell'impianto di Zwickau e di non portare a Wolfsburg le eventuali eccedenze produttive che non si stanno manifestando visto che la domanda continua a rimanere bassa. "Il punto è che ogni euro che non dobbiamo necessariamente spendere conta", ha spiegato Vollmer. "Per questo motivo abbiamo deciso di continuare a concentrare i volumi della ID.3 a Zwickau e di utilizzare in modo efficace un sito già completamente attrezzato". Dunque, la ID.3 continuerà a essere prodotta a Zwickau e, in piccola parte, a Dresda, due impianti che, tra l'altro, sono spesso oggetto di riduzioni di turni o stop produttivi a causa proprio della bassa domanda. Al contrario, a Wofsburg, dove l'elettrica sarebbe dovuta arrivare in estate anche grazie a specifici investimenti, si contineranno a sfornare vetture termiche per le quali le richieste non accennano a diminuire. "La Golf e la Tiguan sono modelli sempre forti. Sono fiducioso che quest'anno supereremo per la prima volta dopo molto tempo la soglia dei 500.000 veicoli prodotti nel nostro stabilimento principale", ha aggiunto Vollmer. 

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Colonnine - Dal 15 marzo si potrà richiedere il bonus per imprese e professionisti

4 Ruote - Mar 08,2024

Sarà riaperto il prossimo 15 marzo lo sportello per richiedere il bonus colonnine per imprese e professionisti, a sostegno dell'acquisto e l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici: lo ha comunicato il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica in una nota ufficiale. Lo strumento, fanno sapere dal ministero, resterà attivo per almeno altri tre mesi; a disposizione ci sono ancora più di 70 milioni di euro.

Si chiude il 20 giugno Il ministero ha fissato le date di avvio della piattaforma, che è gestita da Invitalia: a partire dal 15 marzo sarà possibile procedere con la compilazione della domanda e il contestuale invio, mentre la chiusura dei termini è prevista per il 20 giugno. I contributi sono rivolti a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Tali spese possono riguardare si legge nel comunicato l'acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. A ulteriore spiegazione dei termini del beneficio, il ministero fa sapere che il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l'acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

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KGM Torres EVX - La prima Suv elettrica della Casa coreana ha unanima cinese

4 Ruote - Mar 08,2024

La Kgm ha presentato a Istanbul la Torres Evx, versione full electric della Suv di segmento D in vendita dallo scorso autunno. La commercializzazione in Italia inizierà verso la fine del 2024, con prezzi che partono da circa 40 mila euro. Come per gli altri modelli della Casa coreana, importazione e distribuzione saranno gestite dal Gruppo Koelliker. L'Europa è un mercato di grande importanza che rappresenta più del 50% delle esportazioni di KGM, oltre ad essere in forte crescita, con un aumento delle vendite di oltre il 20% dal 2022, sottolinea Kwak Jae-sun, presidente di Kgm. Nei prossimi mesi verrà anche annunciata una nuova Suv di segmento C chiamata J120.

Cambia poco rispetto alla termica. Pressoché invariata nelle dimensioni (4.715 mm di lunghezza, 1.890 mm di larghezza, 1.715 di altezza con un passo di 2.680 mm) rispetto alla versione con motorizzazioni termiche, la Torres Evx si presenta con un look più moderno, in particolare per quanto riguarda i gruppi ottici anteriori e la serie di sottili Led che corrono sotto il cofano, che sostituiscono la calandra. All'interno le differenze rispetto alle altre versioni riguardano soprattutto la plancia, con lungo display curvo che accoglie la strumentazione digitale e l'infotainment.

Motore e batteria della Atto 3. Grazie a una partnership tra la Kgm e la Byd, powertrain e batterie sono quelle già montate sulla Atto 3: il motore elettrico all'anteriore ha una potenza di 150 kW (204 CV) e una coppia di 339 Nm, che consentono alla Torres Evx di coprire lo 0-100 in 8,1 secondi. La velocità massima è di 175 km/h. La Blade Battery al litio-ferro-fosfato sotto il pianale ha una capacità di 73,4 kWh, per un'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp di 462 km. La potenza massima di ricarica in corrente continua è di 145 kW, che permette alla Torres Evx di passare dal 10% all'80% della batteria in 37 minuti.

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